IT9046864A1 - Impianto ad elevata produttivita' per la formatura di piastrelle ceramiche in genere - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
di Brevetto per Invenzione Industriale per il trovato avente per titolo: "IMPIANTO AD ELEVATA PRODUTTIVITÀ' PER LA FORMA-TURA DI PIASTRELLE CERAMICHE IN GENERE",
Il presente trovato attiene un impianto per la fabbricazione di piastrelle ceramiche in genere.
In particolare il trovato è adatto per la coniatura di piastrelle cosiddette pressosmaltate o, più in generale, piastrelle a più componenti come, ad esempio, i cosiddetti "graniti", anche se nulla vieta di impiegare lo stesso per la formatura di materiali che non necessitano di essere smaltati, come il gres ceramico fine porcellanato e simili. Come è noto, per coniare dette piastrelle ceramiche, destinate ad essere successivamente smaltate o no, vengono impiegati stampi di vario genere che comprendono, indistintamente, i seguenti elementi essenziali.
Una piastra intermedia o matrice che presenta almeno una cavità di formatura per il contenimento di argilla atomizzata (con eventuale aggiunta di uno strato superiore di smalto ceramico in polvere), una piastra inferiore che è superiormente dotata di un tampone atto a definire il fondo di detta almeno una cavità, nonché una piastra superiore inferiormente dotata di un tampone atto a collaborare con il tampone inferiore nella coniatura delle piastrelle.
Di detti elementi essenziali, i primi due, vale a dire la matrice e la piastra inferiore, sono impostati sul basamento di una conveniente pressa ceramica, mentre il terzo elemento, o piastra inferiore, è associato alla traversa verticalmente mobile della pressa.
Per caricare l'argilla (ed eventualmente uno strato sovrastante di smalto ceramico in polvere) dentro la(o le) cavità di formatura dello stampo, secondo la tecnica nota viene impiegato almeno un carrello che è impostato a lato della pressa.
Detto almeno un carrello è animato di un moto orizzontale di va e vieni sviluppantesi parallelamente alla faccia superiore di detta matrice, in guisa che durante la corsa di avanzamento esso riempie detta (o dette) cavità, mentre durante la corsa di arretramento lo stesso provvede a pareggiare il materiale precedentemente depositato in detta (e) cavità. Dopo di questo si hanno le fasi di pressatura e di scarico della/e piastrella/e, cui fa seguito un nuovo ciclo di caricamento.
Durante dette fasi intervengono movimenti reciproci tra la matrice e i tamponi inferiori, detti movimenti non essendo stati descritti in quanto ben noti ai tecnici del settore specifico, ed anche perchè non attinenti il presente trovato .
Ciò che è importante evidenziare in questa sede, è che la produttività della pressa è strettamente legata alla cadenza operativa del rispettivo carrello di carico, il quale però è di fatto incapace di operare con i ritmi che invece possono essere raggiunti dalle moderne presse ceramiche.
In buona sostanza detto sistema di carico presenta dei limiti operativi che non possono essere superati, il che è in netto contrasto con i moderni cicli di lavorazione che sono caratterizzati da produttività particolarmente elevate. Detti limiti consistono nel fatto che il carrello non può scorrere con velocità eccessive, altrimenti la (o le) cavità di formatura viene (vengono) caricata (e) in modo irregolare, con i noti problemi che intervengono durante la successiva cottura della piastrella.
A ciò si aggiunga anche il fatto che a detto caricamento irregolare concorrono anche le vibrazioni indotte nel carrello allorché esso inverte il senso di marcia a velocità relativamente grandi .
Ancora, il carrello deve essere comandato a scorrere con velocità relativamente basse visto che allo stesso è demandato di scaricare dallo stampo la piastrella precedentemente coniata, e visto altresì che le piastrelle appena coniate sono particolarmente sensibili agli urti, nonché alle vibrazioni, in particolare quando sono di grosso formato.
Pertanto, ìnel settore specifico è profondamente sentita l'esigenza di mezzi atti a permettere alle presse ceramiche di operare con la cadenza massima che loro compete, con contestuale produzione di piastrelle presentanti le caratteristiche ricercate.
Lo scopo principale del presente trovato, così come esso è delineato; nelle allegate rivendicazioni, è appunto quello di ottemperare a detta esigenza nel contesto una soluzione costruttivai razionale e affidabile.
L'idea chè sta alla base del trovato, e che viene attuata dall 'impianto in oggetto, è quella di rendere indipendente la parte di stampo che è provvista della (o delle) cavità di formatura in guisa che la stessa può raggiungere una conve niente stazione di carico, e poi portarsi in corrispondenza di una stazione di pressatura.
In questo modo è possibile prevedere una molteplicità di identiche parti di stampo (ovviamente dotate di identiche cavità di formatura) che dopo la fase di caricamento vengono dirette alla stazione di pressatura, quindi allontanate da questa ultima, e poi scaricate per iniziare un nuovo ciclo. Grazie a ciò la stazione di pressatura può essere fatta funzionare con una cadenza sinora mai raggiunta visto che il caricamento della cavità di formatura e lo scarico delle piastrelle vengono effettuati all'esterno di detta stazione di pressatura, ad esempio costituita da una usuale pressa ceramica di tipo idraulico.
Inoltre, con un impianto conforme al trovato si possono ottenere piastrelle presentanti effetti estetico-ornamentali inusitati, come piastrelle con motivi decorativi richiamanti il mosaico, o, generalizzando, piastrelle dotate di inserti diversamente colorati che sono incorporati nel, e tenacemente aggrappati al, materiale di base (argilla) della piastrella.
Le caratteristiche e i pregi costruttivi del trovato, così come il suo funzionamento, risulteranno evidenti dalla particolareggiata descrizione che segue, fatta con riferimento alle figure allegate che ne illustrano, a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, una particolare e preferita forma di realizzazione.
Le FIGG. 1A e 1B mostrano il trovato secondo una vista in pianta dall'alto.
La FIG. 2 è una parte della sezione II-II segnata in FIG. 1A, in scala ingrandita.
Le FIGG. 3 e 4 sono due viste laterali parzialmente sezionate ottenute secondo le direzioni rispettivamente III e IV di cui a FIG. 1B.
La FIG. 5 è la sezione V-V segnata in FIG. 3, dove per chiarezza sono stati omessi gli organi sovrastanti le parti mobili di stampo.
La FIG. 6 mostra, in scala ingrandita, il particolare cerchiato VI segnato in FIG. 5.
La FIG. 7 è una vista del tutto simile alla precedente, ed ottenuta secondo il piano di traccia VII-VII segnato in FIG . 3.
Dalle citate figure, vedi in particolare le FIGG . 1A e 2, si rileva una pressa ceramica di tipo idraulico, indicata globalmente con 1, dal cui basamento 2 si elevano due robuste colonne cilindriche 3, sulle quali è scorrevolmente montata una traversa verticalmente mobile. Questa ultima non è stata mostrata per chiarezza, ed anche perchè di per sè nota.
Al di sotto di detta traversa è fissata una prima parte di stampo ceramico, la quale non è stata mostrata in quanto essa può essere di qualsiasi tipo noto, purché adatta alla coniatura del tipo cosiddetto "a specchio" o "a matrice mobile" .
Preferibilmente, detta prima parte di stampo è costituita alla stessa stregua della contromatrice illustrata e descritta nella domanda di brevetto No. 46813 A/89 depositata a nome della stessa Richiedente.
Sinteticamente, detta contromatrice è dotata di cavità in cui sono scorrevolmente montati rispettivi tamponi tipo "bordino", vale a dire atti a coniare la faccia di esposizione delle piastrelle, i quali sono atti ad occupare una prima posizione in cui consentono alla terra soffice contenuta nelle cavità della sottostante matrice di essere travasata nelle cavità della contromatrice, ed una seconda posizione in cui depositano le piastrelle formate sui tamponi inferiori. Per ulteriori dettagli si rimanda al testo del documento; appena menzionato.
Come è ben illustrato nella FIG. 1A, su detto basamento 2 è impostato un bancale orizzontale 4 il quale è disposto a cavallo del piano verticale di simmetria della pressa 1 che contiene gli assi delle colonne 3.
Sullo stesso bancale 4, e tra dette colonne 3, sono impostati due blocchetti o incudini 5 (FIG. 2), le quali sono atte a collaborare con detta prima parte di stampo durante le fasi di pressatura (come risulterà evidente nel seguito).
E' appena;il caso di rilevare che può essere prevista una sola incudine 5, o tre o più incudini.
inoltre, da una parte e dall'altra di detta coppia di incudini 5 sono impostate due corsie di scorrimento 6 orizzontali e reciprocamente parallele, le quali sono poste parallelamente ai bordi longitudinali del bancale 4 (FIG. 1A) e sono costituite da barre cilindriche (FIG. 2).
Ogni singola corsia 6 comprende due tratti terminali contrapposti 7 che sono fissati al bancale 4 mediante pilastrini 8, ed un tratto centrale 9 che è sostenuto da una coppia di ammortizzatori idraulici 10.
Questi ultimi non sono stati mostrati in modo dettagliato in quanto di usuale impiego nel settore di cui si discute.
Dette corsie 6 sono preposte al sostegno/scorrimento (nel senso A indicato in FIG. 1A) di una pluralità di identiche parti mobili di stampo 11 che sono coniugate con la parte di stampo associata alla traversa mobile della pressa 1. Ciascuna parte mobile di stampo 11 comprende una piastra 12 (FIG. 1A) che è inferiormente dotata di due sedi di supporto 13 (FIGG. 6, 7) atte ad impegnarsi con le guide 6 secondo un accoppiamento di libero appoggio e libero scorrimento.
La stessa piastra 12 presenta due cavità accostate di formatura 14 che sono inferiormente chiuse da rispettivi tamponi 15 tipo "marca", vale a dire preposti a coniare la faccia posteriore o di posa delle piastrelle.
Ciascun tampone 15 è ricevuto, secondo un accoppiamento di libero scorrimento, entro la rispettiva cavità 14, ed è guidato rispetto alla piastra 12 tramite i mezzi che vengono qui di seguito descritti con riferimento alle FIGG. 2, 5, 6 e 7.
Da queste ultime si rileva che ad ogni singolo tampone 15 sono fissati due piatti discendenti laterali 17 che sono posti parallelamente al senso di scorrimento A delle parti mobili il di stampo.
Ciascun piatto 17 presenta almeno due blocchetti laterali esterni 16 che sono provvisti di rispettivi fori verticali passanti in cui sono scorrevolmente ricevute corrispondenti aste di guida 10, queste ultime derivantisi dalla sovrastante piastra 12.
Ancora, tra dette due aste 10 è previsto un supporto 20 (FIG . 7) che è fissato al di sotto della piastra 12 e che è provvisto, sulla faccia rivolta verso il rispettivo piatto 17, di un magnete permanente 21.
Questo ultimo è rappresentato anche nella parte centrale di FIG. 1A, nonché nella FIG. 1B, e la sua funzione principale è quella di sostenere il tampone 15 durante il trasferimento della parte mobile di stampo 11 la quale è supportata come detto in precedenza. Per l'avanzamento delle parti di stampo 11 lungo le corsie 6 può essere previsto un qualunque dispositivo adatto allo scopo, di tipo meccanico, elettrico, pneumatico o oleodinamico.
L'importante è che detto dispositivo faccia avanzare le parti di stampo 11 secondo un moto a passi, in guisa che dette parti di stampo 11 (opportunamente distanziate - v. FIG. 1A) vengono disposte l'una dopo l'altra esattamente al di sopra delle incudini 5.
E' evidente che la sagoma in pianta di queste ultime è inferiore a quella delle cavità 14, come del resto è ben illustrato in FIG. 1A, come pure è evidente che dette cavità 14 prima di raggiungere la pressa 1 vengono riempite con almeno un materiale (come verrà specificato nel seguito). Tralasciando per il momento le fasi di riempimento delle cavità 14, e i relativi mezzi illustrati in FIG. 1B, qui di seguito si descrive una fase di pressatura effettuata dal trovato.
Ogni volta che una parte di stampo 11 raggiunge la pressa 1, dove si arresta temporaneamente, essa viene trattenuta e centrata da due dispositivi laterali di guida e posizionamento 22 (FIG. 1A).
Dopo di questo la traversa della pressa 1 riceve il consenso per abbassarsi, con il che la corrispondente parte di stampo si appoggia contro la piastra 22, che a sua volta si abbassa in contrasto con la resistenza offerta dagli ammortizzatori 10.
Durante questa fase il tampone 15 trova appoggio contro la rispettiva incudine 5, quindi è come se i tamponi 15 corressero incontro ai tamponi associati alla traversa, con i noti vantaggi che ciò comporta.
La corsa di abbassamento della piastra 12 termina quando la sua faccia superiore è sostanzialmente complanare con la faccia superiore del tampone 15, dopodiché la traversa si solleva.
Contestualmente si solleva anche la parte di stampo il su comando degli ammortizzatori 10, con i tamponi 15 che restano nella posizione precedentemente raggiunta grazie alla presenza delle caiamite 21.
In buona sostanza, anche se non è stato mostrato le piastrelle formate si trovano al livello della faccia superiore della piastra 12.
Dopo le suddette fasi, l'allineamento di parti di stampo 11 compie un altro passo cosicché il posto occupato dalla parte di stampo 11 precedentemente assoggettata ad una "pressata" viene preso dalla parte di stampo immediatamente successiva. Allorché le parti di stampo 11 raggiungono l'estremità a valle del bancale 4 (in alto in FIG. 1A), un dispositivo opportuno provvede ad allontanare le piastrelle formate.
In FIG. 1A detto dispositivo di scarico è stato schematizzato in 33, anche se nulla vieta di scaricare le piastrelle in corrispondenza della estremità a monte dei mezzi preposti a caricare le cavità di formatura 14, questi ultimi illustrati in FIG. 1B. A questo punto si precisa che la pressa 1 può essere fatta funzionare con la massima cadenza produttiva visto che il caricamento del materiale da compattare e lo scarico delle piastrelle formate vengono effettuati in punti situati all'esterno della zona operativa della pressa.
In FIG. 1B si rileva un bancale 40 le cui estremità contrapposte sono collegate al bancale 4 mediante convenienti mezzi trasbordatori indicati con 66 e 99 rispettivamente.
su detto bancale 40 sono impostate due corsie longitudinali reciprocamente parallele 60, lungo le quali viene fatto scorrere a passi, secondo la direzione B segnata in FIG. 1B, un allineamento di parti di stampo 11 reciprocamente a contatto.
Ogni singola corsia 60 comprende due tratti terminali contrapposti 70 ed un tratto centrale 90, di cui i primi sono fissati al bancale 10 mediante pilastrini 80, mentre l'altro è sostenuto da una coppia di ammortizzatori idraulici 100. Ancora, vedi sempre la FIG. 1B, tra dette due corsie 60 è impostata una serie longitudinale di coppie trasversali equidistanziate di blocchetti 50, dette coppie presentando un passo eli distribuzione che è pari alla larghezza delle piastre 12 o, in altre parole, uguale alla corsa del movimento a passi di queste ultime lungo le corsie 60. inoltre, Vedi anche le FIGG. da 3 a 5, ad ogni singolo blocchetto 501è inferiormente associato un dispositivo di regolazione in quota 16, questo ultimo fissato al di sotto del bancale 40.
Detto dispositivo 16 è preferibilmente del tipo illustrato e descritto nella domanda di brevetto No. 46814 A/90 depositata a nome della stessa Richiedente, al cui testo si rimanda per maggiori dettagli.
Come è ben illustrato nelle FIGG. 3, 5, 6 e 7, sulla faccia superiore dei blocchetti 50 che sono disposti a monte di un dispositivo di compattazione 101 (v. FIGG. 1B, 4) di cui si dirà più avanti, sono previste due piccole barre cilindriche longitudinali 23 e due magneti permanenti 24.
Dette barre 23 sono parzialmente ricevute in rispettive sedi con sezione ad anello aperto, in guisa da sporgere leggermente oltre la faccia superiore del blocchetto 50 (FIGG. 6, 7), dove rendono disponibile un appoggio con superficie di contatto limitato per 1 tamponi 15.
Ciò per i motivi che risulteranno evidenti qui appresso. A questo punto si precisa che i blocchetti 50 posti in corrispondenza del dispositivo di compattazione 101 (FIG. 4), nonché i blocchetti 50 impostati a valle di questo ultimo, sono sprovvisti di detti barre 23 e magneti 24.
come è ben illustrato in FIG. 3, l'estremità a monte del bancale 40 è sovrastata da una tramoggia 25 cui è superiormente associato un silo 26, e che è inferiormente provvista di una bocca di scarico con serranda di regolazione 27. A detta bocca di scarico è pure associato un raschietto a valle 28 con regolazione automatica in quota, il quale è preposto a togliere le particelle di materiale presenti sulla faccia superiore delle piastre 12 in transito. Anche se non è mostrato è preferibilmente previsto un gruppo aspiratore il quale è posto in combinazione con il raschietto 18 per allontanare il materiale esuberante presente sulle piastre 12.
A questo punto si precisa che la tramoggia 25 può contenere o argilla atomizzata, o argilla miscelata con smalto ceramico, o una miscela di materiali aventi granulometrie considerevolmente molto diverse, ad esempio un impasto del tipo preposto ad ottenere piastrelle comunemente denominate "graniti" . Va da sè che a valle di detta tramoggia 25 possono essere impostate altre tramogge, di cui una è schematicamente illustrata in 250 in FIG . 1B, le quali verranno ovviamente impiegate secondo necessità, e/o come è specificato nel seguito .
Ad esempio la tramoggia 250 può contenere un impasto ceramico di finitura destinato ad essere depositato sull'argilla di base precedentemente introdotta nelle cavità 14 dalla tramoggia 25.
La stessa tramoggia 250, o una altra tramoggia posta a valle di questa ultima, può contenere smalto ceramico in polvere, in guisa che il trovato può essere impiegato nella fabbricazione di piastrelle cosiddette "pressosmaltate".
Ancora, le tramogge impostate a valle della tramoggia 25 possono essere escluse allorché si desiderano fabbricare semplici piastrelle di supporto, vale a dire destinate ad essere smaltate dopo la cottura, oppure piastrelle tipo "granito", destinate ad essere levigate dopo la cottura, ovvero piastrelle in gres ceramico porcellanato fine che non necessitano nè di essere levigate, nè di essere smaltate. Pertanto il trovato presenta, oltre ad una elevata produttività dovuta al fatto che il ritmo produttivo della pressa 1 non è minimamente legato alle fasi di caricamento delle cavità di formatura, e a quelle di scarico delle piastrelle formate, anche una elevata flessibilità di impiego che gli consente di produrre sia materiali del tipo sopra richiamato, sia materiali presentanti caratteristiche estetico-ornamentali inusuali.
ciò risulterà evidente nel seguito.
Ritornando a FIG. 3 si fa rilevare che le parti di stampo 11 in arrivo sotto la tramoggia 25 presentano i tamponi 15 sollevati, onde consentire {come già detto) lo scarico delle piastrelle precedentemente formate.
Pertanto, per procedere ad un nuovo caricamento delle cavità 14 occorre abbassare i tamponi 15.
E' proprio a tale scopo che sono previsti i magneti permanenti 24, i quali possono essere ovviamente sostituiti con elettromagneti opportuni.
In buona sostanza, poco prima che una piastra 12 si inserisca al di sotto della tramoggia 25, i magneti 24 provvedono a richiamare verso il basso, in contrasto con l'azione di ritegno operata dai magneti 21 (FIG. 1A, 7), i tamponi 15 che trovano appoggio sulle sottostanti barre di scorrimento 23. A questo punto è evidente che queste ultime stabiliscono la massima profondità di caricamento delle cavità 14, è ciò in combinazione con i dispositivi 16 che provvedono a regolare la quota occupata dai blocchetti 50.
Lo stesso avviene anche quando le piastre 12 raggiungono la tramoggia 250, dove i corrispondenti magneti come 24 abbassano i tamponi 15 con su il materiale (ad esempio argilla atomizzata) precedentemente depositato, onde liberare la zona superiore delle cavità 14 in cui viene depositato un altro materiale (ad esempio smalto ceramico in polvere). E' appena il caso di rilevare che i dispositivi 16 sono posti sotto)il controllo di unità elettronica di gestione che permette ài regolare gli stessi secondo necessità, vale a dire in funzione dei materiali che si intendono produrre. Dopo dette fasi di caricamento le parti di stampo 11 possono essere direttamente avviate verso la pressa 1, o essere assoggettate ad altre operazioni.
ciò in corrispondenza del dispositivo di compattazione 101. Come è ben illustrato nelle FIGG. 1B e 4, questo ultimo comprende due colonne 102 (FIG. 1B) su cui è scorrevolmente montata una traversa 103 (FIG. 4) che presenta un punzone inferiore 104 .
Il punzone 104 ha una sagoma in pianta che è maggiore di quella delle cavità 14, in corrispondenza delle quali presenta alméno un rilievo o risalto inferiore 29 (FIG. 4) che può essere comunque sagomato.
Allorché una piastra 12 si dispone tra le colonne 102, dove si arresta e viene centrata dai dispositivi 220 (FIG. 1B), il punzone 104 riceve il consenso per abbassarsi in guisa da spingere verso il basso la piastra 12 in contrasto con gli ammortizzatori 100.
In questo modo il materiale 31 viene compresso tra i tamponi 15 (in appoggio contro i sottostanti blocchetti 50) e il punzone 104, i cui rilievi 29 creano nel materiale 31 un corrispondente numero di impronte coniugate 30 (FIG. 4). Si precisa che in FIG. 4 è illustrata la configurazione del trovato al termine di detta fase di compattazione.
Si precisa altresì che il dispositivo di compattazione 101 presenta una potenza inferiore a quella che compete alla pressa 1, vale a dire sufficiente a compattare il materiale 31 affinchè le impronte 30 mantengano la loro forma anche durante la successiva traslazione in avanti della piastra 12·
Quando la piastra 12 abbandona il dispositivo 101 e si arresta di nuovo, un gruppo di carico 32 (FIG. 1B) provvede ad introdurre nelle impronte 30 degli inserti (non mostrati) identicamente conformati.
Ovviamente detti inserti (formati a parte e costituiti da piccole tèssere compatibili con il materiale 31) presenteranno una colorazione o tonalità diversa da quella del materiale 31, e potranno avere lo stesso colore o più colori diversi. ovviamente possono essere previsti più dispositivi 32 posti in serie, e il grado di compattazione di detti inserti preformati è sostanzialmente uguale a quello reso disponibile dal dispositivo 101. Ciò per ovvii motivi.
In questo modo al termine del ciclo produttivo si ottengono materiali aventi effetti ornamentali nuovi e inusuali la cui gamma può essere estesa a piacere vista l'intercambiabilità del punzone 104 con i relativi risalti 29.
Simili nuovi materiali dopo la cottura possono essere immessi "grezzi" nella rete commerciale, oppure essere preventivamente levigati.
Ancora, secondo il trovato possono essere ottenuti ulteriori nuovi materiali, ad esempio piastrelle tipo mosaico.
Ciò può essere ottenuto, ad esempio, prevedendo un gruppo di carico come 32 che provvede a disporre direttamente dentro le cavità 14, in appoggio sui tamponi 15, una serie di piccole tessere preformate, identicamente conformate o no, e distribuite in modo regolare o meno.
Successivamente nelle stesse cavità 14 viene depositato uno strato di adatto materiale, ad esempio argilla atomizzata o altro materiale compatibile con quello costituente dette tessere, il quale ricopre leggermente queste ultime e riempie gli spazi esistenti tra le stesse.
Le parti di stampo così riempite raggiungono poi la pressa 1, ed il materiale così ottenuto una volta cotto viene levigato per evidenziare l'effetto "mosaico" reso disponibile da detti inserti.
infine, vedi ancora la FIG. 1B, detto gruppo di carico come 32 è preferibilmente impostato a monte della tramoggia 25 per l'argilla.
I pregi e i vantaggi del trovato sono chiaramente comprensibili da quanto precede e dall'esame delle figure allegate. S'intende che l’invenzione non è limitata alla sola forma di realizzazione mostrata e descritta, ma la stessa ricomprende tutti gli equivalenti tecnici dei mezzi su nominati, come pure le loro combinazioni, se attuate nel contesto delle seguenti rivendicazioni.
Così, ad esempio, al posto del punzone 104 (FIG. 4) può essere prevista una campana collegata ad un serbatoio in depressione, la quale è atta a trovare appoggio contro la sottostante piastra 12 temporaneamente stazionaria, dopodiché in essa viene istantaneamente indotta una forte depressione che richiama verso l’alto i tamponi 15 ed il materiale 31 sovrastante .
Ovviamente la faccia inferiore interna di detta campana sarà provvista di risalti come 29.
Conformemente a ciò i blocchetti 50 che sono associati al dispositivo 101 (FIG. 4) possono essere omessi, come pure possono essere omessi anche gli altri blocchetti 50 che sono impostati ,a valle di detto dispositivo 101.
Senonchè i blocchetti 50 posti a valle del dispositivo 101 sono particolarmente convenienti vuoi perchè possono consentire di ampliare il campo di utilizzo del trovato, come appare evidente da quanto sopra descritto, vuoi perchè la parte a valle del bancale 40 può essere attrezzata con ulteriori dispositivi simili a quelli presenti nella parte a monte dello stesso bancale, i quali ulteriori dispositivi saranno normalmente esclusi e verranno posti in funzione durante la manutenzione/aggiustaggio dei corrispondenti dispositivi a monte.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI 1. Impianto ad elevata produttività per la fabbricazione di piastrelle, caratterizzato per il fatto di comprendere una prima parte di uno stampo ceramico che è fissata sotto la traversa verticalmente mobile di una pressa ceramica (1), nonché una pluralità di identiche parti di stampo (11) allineate ed equidistanziate che sono coniugate alla precedente, e che sono comandate a spostarsi con un moto a passi sviluppantesi secondo una direzione (A) ortogonale al piano verticale di simmetria della pressa che contiene l’asse longitudinale della rispettiva traversa, in guisa che dette parti coniugate di stampo, preventivamente caricate con almeno un materiale (31), si dispongono l'una dopo l'altra esattamente al di sotto di detta prima parte di stampo. 2. impianto secondo la rivendicazione l, caratterizzato per il fatto che dette parti coniugate di stampo (11) comprendono, ognuna, una piastra (12) provvista di almeno una cavità di formatura (14), almeno un tampone di coniatura (15) che è scorrevolmente ricevuto entro detta cavità (14), mezzi (18,19) di guida e centraggio di detto almeno un tampone (15), nonché mezzi (17, 21) di ritegno atti a mantenere questo ultimo associato alla propria piastra (12). 3. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di ritegno (17, 21) comprendono un corpo metallico (17) fissato al di sotto e a lato di detto tampone (15), e posto parallelamente a detta direzione (A), nonché un corpo magnetico prospiciente (21) che è fissato al di sotto di detta piastra (12). 4. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che per lo scorrimento di dette parti coniugate di stampo (11) sono previste due barre reciprocamente parallele (6), su cui trovano appoggio rispettive sedi di accoppiamento (13) ricavate sotto detta piastra (12), ogni singola barra comprendendo due tratti terminali (7) rispettivamente a monte e a valle che sono impostati ad una quota prestabilita, nonché un tratto intermedio (9) che è posto in corrispondenza di detta pressa (1), e che è impostato su dispositivi ammortizzatori (10). 5. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che ai tratti intermedi verticalmente mobili (9) di dette barre (6) sono associati rispettivi dispositivi (22) di centraggio e ritegno delle parti coniugate di stampo (11) temporaneamente stazionarie sotto la traversa della pressa (1). 6. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che sul basamento (2) della pressa (1), e al di sotto del percorso seguito da dette parti coniugate di stampo (11), è impostata almeno una incudine fissa (5) avente una sagoma in pianta inferiore a quella di detto almeno un tampone (5), e atta a fungere da appoggio per questo ultimo durante l'effettuazione della "pressata". 7. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che in corrispondenza della estremità a valle di detta coppia di barre (6) è impostato un dispositivo (33) di scarico e allontanamento delle piastrelle precedentemente formate. 8. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che per il caricamento di detto almeno un materiale (31), come argilla atomizzata, è prevista una tramoggia (25) che è inferiormente dotata di mezzi regolatori (27) del flusso e di mezzi (28) di allontanamento del materiale esuberante, detta tramoggia (25) essendo posta a sovrastare una coppia di barre reciprocamente parallele (60) che sono poste a lato delle, e parallelamente alle, precedenti (6). 9. impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che tra dette due coppie di barre (6) e (60) reciprocamente parallele sono impostati primi mezzi trasbordatori (66) per il trasferimento delle parti coniugate di stampo (11) dalla prime (6) alle seconde (60), nonché secondi mezzi trasbordatori (99) contrapposti agenti inversamente ai precedenti (66). 10. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che a valle di detta tramoggia (25) è impostata almeno una ulteriore tramoggia (250) che è preposta a contenere un materiale diverso da quello contenuto nella prima (25), come smalto ceramico in polvere. 11. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti , caratterizzato per il fatto di comprendere almeno un dispositivo atto a inserire nella cavità (14), direttamente sul tampone (15), almeno una tessera preformata parzialmente compattata, avente una sagoma in pianta inferiore a quella di detto tampone (15). 12. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzàto per il fatto che a valle di detto almeno un dispositivo per il carico di detta almeno una tessera è impostata una tramoggia atta a completare il riempimento delle cavità di formatura (14) con un materiale compatibile con detta tessera, come argilla atomizzata. 13. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che tra detta seconda coppia di barre parallele (60) è impostata una serie longitudinale di blocchetti (50) che sono situati al di sotto del percorso seguito da dette parti coniugate di stampo (11), e che sono posti in corrispondenza di dette tramogge (25, 250, ....) e di detto almeno un dispositivo per il carico di almeno una tessera, detti blocchetti (50) essendo registrabili in quota ed essendo superiormente dotati di mezzi (23) atti a rendere disponibile una zona di appoggio di breve entità per i sovrastanti tamponi (15), nonché di mezzi magnetici (24) atti a richiamare questi ultimi verso i rispettivi blocchetti (50). 14. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che a valle di detta tramoggia (25) è impostato un dispositivo di compattazione (101) di detto almeno un materiale (31), a detto dispositivo (101) essendo associati due tratti (90) di dette barre (60) che sono montati su appoggi elastici (100), due dispositivi (220) laterali di guida e ritegno di dette parti coniugate di stampo (11), nonché almeno un blocchetto centrale (50) registrabile in quota, e atto a fungere da appoggio per i tamponi (15) durante detta fase di compattazione. 15. impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che detto dispositivo di compattazione (101) comprende un punzone verticalmente mobile (104) che è atto a trovare appoggio contro detta piastra (12), e che è inferiormente dotato di almeno un rilievo o risalto (29) preposto a creare una corrispondente impronta (30) nel materiale (31). 16. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che detto dispositivo di compattazione (101) comprende una campana verticalmente mobile che è destinata ad essere collegata ad un serbatoio in depressione, che è atta ad adagiarsi contro detta piastra (12), e che è internamente dotata di almeno un rilievo o risalto discendente. 17. impianto secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che a valle di detto dispositivo di compattazione (101) è impostato almeno un gruppo (32) che è preposto ad introdurre entro detta almeno una impronta (30) un inserto identicamente conformato, questo ultimo costituito dì un materiale compatibile con il materiale (31) in cui è ricavata detta impronta, e presentante una tonalità diversa da quella che compete a detto materiale (31). 18. Piastrelle ottenute con un impianto secondo le rivendicazioni precedenti.
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