IT9034857U1 - Essiccatoio di linea per materiali ceramici diretti ad una stazione operativa, come un forno di cottura. - Google Patents

Essiccatoio di linea per materiali ceramici diretti ad una stazione operativa, come un forno di cottura. Download PDF

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DESCRIZIONE
di Brevetto per Modello Industriale di Utilità dal titolo: 11ESSICCATOIO DI LINEA PER MATERIALI CERAMICI DIRETTI AD UNA STAZIONE OPERATIVA, COME UN FORNO DI COTTURA",
Il presente trovato concerne un essiccatoio per materiali ceramici, tipicamente piastrelle smaltate o no.
Più in particolare il trovato attiene un essiccatoio di linea, vale a dire preposto ad essiccare e/o riscaldare piastrelle (smaltate o no) dirette in particolare ad un forno di cottura, e, più in generale, ad una stazione operativa del corrispondente ciclo produttivo, dette piastrelle venendo ad esempio alimentate a partire da una zona di stoccaggio .
Come è noto, nel settore ceramico di fabbricazione delle piastrelle, il quale è caratterizzato da produttività talmente elevate da richiedere il funzionamento continuo e a pieno regime dei forni di cottura, di solito durante il normale turno lavorativo diurno viene prodotta una quantità di materiale che è almeno sufficiente ad alimentare il forno per la durata di detto turno diurno e fino al turno diurno seguente .
Il materiale temporaneamente in eccesso viene opportunamente immagazzinato disponendolo su adatti dispositivi di accumulo, che nel caso di piastrelle possono essere ad esempio costituiti da carrelli presentanti una pluralità di ripiani orizzontali sovrapposti ed equidistanziati , ognuno consistente in una rulliera destinata ad essere comandata per caricare/scaricare il materiale.
Si tralasciano ulteriori particolari dei dispositivi di accumulo su delineati e di altri corrispondenti dispositivi in quanto essi non costituiscono alcuna parte caratterizzante del trovato.
Il materiale così accumulato, prima di essere introdotto nel forno di cottura deve essere essiccato, che sia smaltato o nc>. infatti, ciò nel primo caso è necessario per togliere l'umidità dovuta alla/e operazione/i di smaltatura, e nel secondo caso è necessaria per allontanare l'umidità che il materiale ha assorbito dall'aria ambiente durante lo stazionamento in parcheggio. Si precisa che detto essiccamento deve essere quanto più possibile completo e regolare od omogeneo per i motivi che risulteranno evidenti qui appresso. Conformemente alla tecnica nota, per detto essiccamento si conoscono essiccatoi di linea comprendenti una camera a sviluppo orizzontale atta a contenere un carrello di accumulo, ecl avente le pareti laterali, ed eventualmente anche il cielo, che sono di tipo scatolato.
Le superfici interne reciprocamente affacciate di dette pareti scatolate laterali sono singolarmente provviste di una s&rie di aperture, e le stesse pareti scatolate sono superiormente collegate con interposizione di un gruppo di circolazione dell'aria calda di essiccamento.
In buona sostanza questo ultimo provvede ad estrarre aria (relativamente fredda e umida) da detta camera attraverso una di dette pareti laterali, e ad immettere aria (relativamente calda e secca) entro la stessa camera attraverso la parete laterale contrapposta.
In questo modo il materiale viene investito dal flusso d'aria calda in ingresso che scorre secondo una direzione posta trasversalmente al plano verticale di simmetria longitudinale del carrello.
Senonchè detti essiccatoi noti si sono dimostrati insoddisfacenti per il fatto che il materiale viene essiccato in modo disomogeneo.
Infatti, visto che detto flusso d'aria scorre sempre nello stesso senso per tutto il periodo di permanenza del carrello nell'essiccatoio, la parte di materiale che è situata verso la zona di arrivo dell'aria calda si essicca maggiormente della parte di materiale che è disposta verso la zona di partenza dell'aria.
Ciò sia perchè l'aria calda presenta caratteristiche di essiccamento relativamente molto diverse tra l'arrivo e la partenza nella/dalla camera dell'essiccatoio, ed anche perchè la depressione presente nella zona di questo ultimo da dove viene aspirata l'aria di essiccamento comporta il richiamo di aria ambiente dalle estremità contrapposte della camera, il che da un lato vanifica almeno in parte l'essiccamento prodotto dall'aria calda, e dall'altro lato abbassa il potere di essiccamento di questa ultima dal momento che l'aria ambiente presenta un tenore di umidità che di norma è rt’lativamente alto.
Nel tentativo di ovviare a quanto sopra esposto, sono stati proposti essiccatoi di linea atti a contenere almeno due carrelli allineati, e dove nella corrispondente camera vengono fatti circolare almeno due flussi trasversali di aria di essiccamento, uno per ogni carrello, i quali flussi scorrono costantemente in sensi contrapposti.
Senonchè anche la soluzione appena delineata si è dimostrata m soddisfacente in quanto essa presenta sostanzialmente gli stessi problemi di cui in precedenza.
In buona sostanza all'uscita da detti essiccatoi di linea noti il materiale ceramico presente su un medesimo carrello è essiccato in modo disomogeneo, e lo stesso materiale presenta una temperatura che è relativamente bassa.
Quanto sopra può dare luogo a crepe, fessurazioni, rotture ed anche esplosioni del materiale durante la successiva fase di cottura, ed inoltre il riscaldamento dello stesso in fase di cottura avviene in modo relativamente lento, con contestuale relativamente lento completamento delle reazioni chimico-fisiche delle sostanze che compongono il materiale, in particolare l’ossidazione delle materie organiche.
Lo scopo principale del presente trovato è quello di ovviare a quanto sopra esposto nel contesto di una semplice e razionale soluzione costruttiva.
Conformemente al trovato, l'essiccatoio proposto è del tipo che comprende una camera preposta a contenere almeno un carrello con su caricato il materiale da essiccare, e dotata di pareti laterali scatolate aventi le superfici interne traforate per il passaggio dell'aria di essiccamento che viene fatta circolare da un gruppo di ventilazione, e prevede che a questo ultimo sia associato un organo commutatore che è atto a collegare l'aspirazione e la mandata di detto gruppo alternativamente con l'una e l'altra di dette due pareti laterali scatolate, e ciò per periodi registrabili secondo necessità .
Grazie alla soluzione su delineata il flusso di aria di essiccamento investe il materiale alternativamente nei due sensi contrapposti, con il che vengono raggiunti gli scopi tutti del trovato.
Infatti, in primo luogo il materiale viene essiccato in modo sostanzialmente omogeneo grazie a detta alternanza del senso d:. circolazione dell'aria di essiccamento, il che elimina praticamente anche i problemi dovuti al richiamo di aria ambiente come specificato in premessa.
Ir.secondo luogo il materiale in uscita dal trovato presenta, ovviamente a parità di caratteristiche della fonte di calore preposta a riscaldare l’aria di essiccamento, una temperatura che è relativamente più elevata di quella raggiungibile secondo la tecnica nota. Grazie a ciò si riduce al minimo il rischio di danneggiamenti del materiale durante la successiva fase di cottura, ed il riscaldamento dello stesso in fase di cottura avviene più rapidamente, con pressoché completo svolgimento delle reazioni chimico-fisiche delle sostanze componenti il materiale, in particolare l'ossidazione delle materie organiche.
Le caratteristiche e i pregi costruttivi del trovato risulteranno evidenti dalla particolareggiata descrizione che segue, fatta con riferimento alle figure allegate dove:
La FIG. 1 mostra il trovato secondo una vista in elevazione laterale;
La FIG. 2 mostra lo stesso secondo una vista di estremità ottenuta lungo la direzione II segnata in FIG. l;
La FIG. 3 è la vista dall'alto di FIG. l.
Dalle citate figure si rileva che l'essiccatoio, indicato globalmente con 1, comprende due moduli reciprocamente allineati (FIG. 1), conformati a portale (FIG. 2), i quali sono destinati ad essere fissati a pavimento e reciprocamente intestati con interposizione di opportuni profili di tenuta. Gli stessi moduli sono convenientemente coibentati, in modo d;.per sè noto e non illustrato, e presentano sia le pareti laterali sia il cielo che sono di forma scatolata.
In particolare le superfici interne di dette pareti laterali sono singolarmente provviste di una pluralità di piccole aperture circolari per il passaggio dell'aria di essiccamento (di cui si dirà più avanti), e le stesse pareti laterali sono superiormente collegate con le corrispondenti zone longitudinali di detto cielo.
Ancora, detti elementi (pareti laterali e cielo) scatolati sono reciprocamente comunicanti (vedi FIG. 3) in corrispondenza della zona di intestatura di detti due moduli, e gli stessi elementi scatolati sono ciechi in corrispondenza delle estremità contrapposte dell'essiccatoio,
va da sè che possono essere previsti più di due moduli, o anche un modulo soltanto, in guisa da rendere disponibile una camera 10 a sviluppo orizzontale atta a contenere un carrello, o più carrelli allineati.
In FIG. 2 il carrello è stato indicato con il riferimento numerico 2, e lo stesso è stato mostrato in modo schematico mediante linee a tratto a due punti.
Detto carrello, ad esempio del tipo richiamato in premessa, vale a dire comprendente una serie di ripiani orizzontali sovrapposti costituiti da rulliere e preposti a sostenere il materiale ceramico (smaltato o no) da essiccare, ad esempio piastrelle, è atto a scorrere lungo adatte vie di corsa (non mostrate) che sono previste sul pavimento della camera 10. Da ultimo si precisa che nel caso mostrato (vedi FIG. 2) la camera 2 presenta una larghezza conforme a quella del carrello 2 ma nulla vieta di dimensionare la camera 10 in modo che essa possa contenere due carrelli accostati, o due coppie accostate di carrelli 2 allineati.
Con A (FIG. 1) è indicata una delle due possibili direzioni d:, arrivo dei carrelli 2 carichi di materiale, e dalla parte opposta dell'essiccatoio è destinata ad essere impostata una usuale macchina (non mostrata) di scarico del materiale essiccato destinato ad essere successivamente Introdotto in un altrettanto usuale forno di cottura (non rappresentato), ad esempio del tipo cosiddetto monostrato, o alimentato ad altra stazione operativa del corrispondente ciclo produttivo come delineato in premessa.
La circolazione dell'aria calda di essiccamento è demandata ai mezzi che vengono descritti qui appresso. Per evitare incomprensioni o errate interpretazioni, sin da ora si precisa che nelle figure allegate le linee sottili continue con freccia indicano il percorso anulare destrorso (vedi FIG. 2) seguito dall'aria di essiccamento, le linee a tratto e punto con freccia indicano il percorso anulare contrapposto o sinistrorso (FIG. 2) della stessa aria di essiccamento, mentre le linee punteggiate con freccia si riferiscono alla parte di percorso che è comune alle due modalità di circolazione più sopra menzionate.
come è ben illustrato in FIG. 2, al centro del cielo scatolato dell'essiccatoio 1 è impostato un condotto longitudinale 3 di arrivo e partenza dell’aria di essiccamento. Tramite il condotto 3 in detto cielo vengono definite due camere longitudinali contrapposte 4 che in basso comunicano costantemente con le rispettive pareti laterali scatolate dell'essiccatoio 1 (FIGG. 2, 3), mentre al centro comunicano costantemente con due identiche aperture contrapposte 5 (vedi FIG. 1) che sono ricavate sulle pareti laterali del condotto 3.
A detta coppia di aperture reciprocamente affacciate 5 è associato un organo commutatore o deviatore 6 che è conformato a mò di valvola a farfalla, e su cui si ritornerà più avanti.
Come è ben illustrato, sul cielo dell'essiccatoio 1 è impostato un elettroventilatore 7 di tipo centrifugo la cui aspirazione è collegata, con interposizione di un corpo scatolato 8, ad una estremità del condotto 3 (FIG. 1).
Detto corpo 8 presenta un condotto 80 (FIGG. 1,3) con relativa serranda di regolazione 81 (FIG. 3), le cui funzioni sono quelle, se necessario, di richiamare aria ambiente per miscelarla con quella diretta al ventilatore 7.
A valle di questo ultimo si trovano un generatore di calore 9 ed un condotto di mandata 11, questo ultimo sfociante nelle.estremità contrapposta del condotto 3 {FIG. 1).
E' appena il caso di precisare che le bocche preposte a collegare il condotto 3 rispettivamente al corpo di aspirazione 8 e al condotto di mandata 11 sono disposte da una parte e dall'altra di detta coppia di aperture 5 (FIG. 1).
Inoltre, tra detti ventilatore 7 e generatore 9 è previsto uno scarico 12 a camino dell'aria esausta, questo ultimo provvisto di valvola di regolazione 13.
Ancora, al posto del generatore 9 può essere prevista un'altra fonte di calore, ad esempio consistente in un condotto dì arrivo dell'aria calda prelevata da un impianto presente nello stesso opificio, come il forno di cottura destinato ad essere alimentato con il materiale essiccato in uscita dal trovato.
Iifine, vedi meglio le FIGG. 1 e 3, per l'azionamento di detto commutatore 6 è previsto un gruppo motoriduttore 66, del tipo a due sensi di rotazione e a scheda elettronica, il quale è atto a disporre il commutatore 6 nelle due posizioni operative contrapposte che in FIG. 3 sono state illustrate con linee tratteggiate e con linee a tratto e punto rispettivamente.
con il commutatore 6 in detta prima posizione il flusso di aria calda di essiccamento investe il materiale ceramico da destra verso sinistra con riferimento a FIG. 2 (percorso indicato con linee sottili continue), mentre quando lo stesso commutatore è nella suddetta seconda posizione l'aria calda d:. essiccamento investe il materiale in senso contrapposto (percorso indicato con linee a tratto e punto nella medesima F::G. 2).
Da ultimo è appena il caso di rilevare che il tempo di permanenza del commutatore 6 nelle dette due porzioni operative contrapposte può essere regolato a piacere, più precisamente secondo necessità, vale a dire in funzione delle caratteristiche del materiale ceramico da essiccare.
I pregi e i vantaggi del trovato sono chiaramente comprensibili da quanto precede e dall'esame delle figure allegate.

Claims (3)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Essiccatoio di linea per materiali ceramici, del tipo comprendente una camera (10) a sviluppo orizzontale atta a contenere almeno un carrello (2) con su caricato il materiale da essiccare, ed avente il cielo e le pareti laterali di forma scatolata e reciprocamente comunicanti, e dove le superfici interne di dette pareti laterali sono traforate o.ide permettere il passaggio dell'aria di essiccamento che viene fatta circolare trasversalmente al materiale da un gruppo di ventilazione (7), caratterizzato per il fatto che a detto gruppo di ventilazione (7) è associato un organo di commutazione (6) che è atto a collegare la mandata (11) e l'aspirazione (8) di detto gruppo alternativamente con l'una e l'altra di dette due pareti laterali scatolate, e ciò per periodi registrabili secondo necessità.
  2. 2. Essiccatolo secondo la rivendicazione i, caratterizzato per il fatto che detto organo di commutazione (6) comprende una valvola a farfalla ad asse verticale che è ricevuta entro un condotto longitudinale (3) il quale è disposto al centro di detto cielo scatolato, e nel quale confluiscono la mandata (11) e l'aspirazione (8) di detto gruppo, dette mandata e aspirazione essendo disposte da una parte e dalla altra di detta valvola (6), la quale è compresa tra due identiche aperture prospicienti (5) ricavate sulle pareti laterali di detto condotto longitudinale (3), ed è atta ad occupare due posizioni operative contrapposte in cui collega ognuna di dette aperture (5) o con l'aspirazione (8) o con la mandata (11) del gruppo di ventilazione (7).
  3. 3. Essiccatoio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che l'azionamento di detto organo di commutazione (6) è demandato ad un gruppo di comando (66) a due sensi di rotazione e del tipo a scheda elettronica.
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