IT9021813A1 - Organo per il collegamento elastico di doghe ai longheroni di un letto - Google Patents

Organo per il collegamento elastico di doghe ai longheroni di un letto Download PDF

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    • A47C23/06Spring mattresses with rigid frame or forming part of the bedstead, e.g. box springs; Divan bases; Slatted bed bases using wooden springs, e.g. of slat type ; Slatted bed bases
    • A47C23/062Slat supports
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Description

D E S C R I Z I O N E
La presente invenzione riguarda un organo per il collegamento elastico di doghe di longheroni di un letto, comprendente un corpo in materiale elastomerico in cui sono definite: una porzione di sostegno predisposta ad impegnare un’estremità di una doga; e almeno una porzione di collegamento elasticamente deformabile e rigidamente impegnabile ad un longherone per collegare elasticamente l'estremità della doga al longherone stesso.
Come è noto, esistono letti in cui la struttura adibita alle funzioni di sostegno del materasso è essenzialmente composta da una pluralità i doghe incurvate con convessità rivolta verso l’alto, parallelamente affiancate ed estendentisi fra due longheroni facenti parte di un'intelaiatura di sostegno che si estende sostanzialmente secondo lo sviluppo perimetrale del letto.
Il collegamento delle estremità di ogni doga ai rispettivi longheroni richiede particolari accorgimenti.
Infatti, tale connessione deve essere sufficientemente robusta per sopportare il carico gravante sulle singole doghe e, al tempo stesso, deve offrire una certa libertà di movimento alle doghe stesse per assecondare la conformazione assunta dal materasso sotto carico, nonché le deformazioni elastiche subite dalle doghe stesse.
A tal fine, una delle soluzioni attualmente in uso prevede che in ogni longherone sia ricavata una scanalatura longitudinale in cui, previa eventuale interposizione di elementi in materiale antifrizione, vengono inserite le estremità delle singole doghe, mantenute a distanza predeterminata l'una dall'altra mediante elementi distanziatori inseriti nella scanalatura stessa. E* previsto che la profondità delle scanalature sui longheroni sia superiore alla misura secondo cui le estremità delle doghe risultano inserite nelle medesime.
In questo modo, le estremità di ogni doga hanno una certa di libertà di scorrimento in modo da non ostacolare gli allungamenti che si verificano nelle doga quando quest'ultima, deformandosi elasticamente sotto l'effetto del carico, tende a ridurre il suo raggio di curvatura.
Tuttavia, questo tipo di connessione presenta l'inconveniente di non consentire alcuna oscillazione della doga attorno al proprio asse longitudinale, per assecondare l'incurvamento longitudinale normalmente assunto dal materasso quando il letto è occupato dall'utilizzatore .
Inoltre, la connessione sopra descritta avviene esclusivamente fra elementi rigidi in relazione di scorrimento reciproco, vale a dire fra l'estremità di ogni doga e gli elementi anti frizione disposti nella scanalatura. Ciò può dar luogo ad un'indesiderata rumorosità, che tende a manifestarsi in maniera più evidente a seguito di fenomeni di usura con l'utilizzazione prolungata del letto.
Per ovviare a questi problemi, la stessa Richiedente ha ideato un sistema di connessione in cui le estremità di ogni doga sono interconnesse ai rispettivi longheroni mediante organi di collegamento in materiale elastomerico.
Ciascuno di questi organi di collegamento comprende essenzialmente una porzione di attacco rigidamente impegnabile al rispettivo longherone con l'ausilio di elementi filettati, nonché almeno una porzione di sostegno, di configurazione anulare allungata, che si presta ad impegnare l'estremità di una delle doghe.
Almeno una porzione di collegamento, di dimensioni relativamente ridotte, interconnette la porzione di sostegno alla porzione di attacco, in modo che la porzione di sostegno stessa abbia la possibilità di oscillare sostanzialmente secondo l'asse longitudinale della doga.
In una forma realizzativa particolarmente perfezionata, è prevista la presenza di due porzioni anulari, predisposte ad impegnare le estremità di rispettive doghe, oscillabilmente collegate ad una porzione a bilanciere a sua volta collegata oscillabilmente alla porzione di attacco fissata al longherone.
Le connessioni attuate con l'ausilio degli organi di collegamento del tipo sopra descritto offrono indubbi vantaggi in termini di confortevolezza in guanto consentono anche oscillazioni delle doghe secondo assi paralleli al loro sviluppo longitudinale, in modo da assecondare lo sviluppo incurvato che tende normalmente ad assumere il materasso per adattarsi alla conformazione del corpo dell 'utilizzatore .
Si è tuttavia riscontrato che anche con l'impiego degli organi di collegamento sopra descritti possono verificarsi problemi di usura del tempo.
Infatti, va in primo luogo notato che le porzioni di collegamento che interconnettono le porzioni anulari alle rispettive porzioni di attacco si comportano come cerniere sottoposte a sollecitazioni di flessione a fatica. La porzione di collegamento sottoposto a flessione risulta in parte elasticamente deformata a compressione e, in parte, elasticamente deformata a trazione.
La presenza delle deformazioni elastiche a trazione si rileva alquanto dannosa, in quanto il materiale elastomerico presenta notoriamente una bassa resistenza a trazione, soprattutto in condizioni di sollecitazione a fatica.
Questa situazione è altresì aggravata dal fatto che, siccome il materiale elastomerico presenta un modulo di elasticità a compressione notevolmente inferiore al modulo di elasticità a trazione, le zone interessate alle deformazioni di trazione sono molto più estese di quelle sollecitate a compressione.
Queste anomale condizioni di funzionamento possono compromettere l’affidabilità funzionale dell'organo di collegamento nel tempo.
Negli organi di collegamento noti possono inoltre manifestarsi fenomeni di usura all'interno delle porzioni anulari.
Infatti, l'impegno fra le estremità della doga e la corrispettiva porzione di sostegno è tale da permettere piccoli movimenti reciproci fra le parti che, a lungo andare, possono rilevarsi dannosi.
Gli organi di collegamento sopra descritti risultano inoltre piuttosto ingombranti, ed implicano elevati costi di realizzazione in quanto devono essere necessariamente realizzati mediante stampaggio ad iniezione.
Scopo principale della presente invenzione è sostanzialmente quello di risolvere i problemi della tecnica nota, realizzando un organo di collegamento che si riveli in grado di funzionare in totale assenza di deformazioni elastiche a trazione in corrispondenza delle porzioni di attacco, sollecitate a fatica.
Un altro scopo dell'invenzione è che tale organo di connessione presenti un ingombro estremamente ridotto, e si presti ad essere realizzato anche mediante un processo di estrusione o trafilatura in continuo.
Non ultimo scopo dell'invenzione è la totale eliminazione di possibilità di movimentazione reciproca fra la porzione di sostegno dell'organo di collegamento e l'estremità della doga.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della presente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un organo per il collegamento elastico di doghe ai longheroni di un letto, caratterizzato dal fatto che detto corpo in materiale elastomerico presenta almeno una porzione di collegamento superiore ed una porzione di collegamento inferiore che sporgono esternamente dalla porzione di sostegno in posizioni simmetricamente contrapposte, detto organo di collegamento essendo impegnabile, unitamente all'estremità della doga associata alla porzione di sostegno, in una sede di alloggiamento la cui ampiezza è superiore all'ingombro di detta estremità in condizione d'impegno con la porzione di sostegno, per consentire oscillazioni della doga attorno al proprio asse longitudinale, ed inferiore all'ingombro delle porzioni di collegamento per trattenere queste ultime in condizione di deformazione elastica a compressione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferite ma non esclusive di un organo per il collegamento elastico di doghe ai longheroni di un letto, secondo la presente invenzione.
Tale descrizione verrà fatta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e pertanto non limitativo, nei quali:
- la figura 1 mostra frontalmente un elemento di collegamento secondo l'invenzione in condizione di impiego per l’interconnessione di una rispettiva doga ad un longherone di un letto;
la figura 2 è una vista prospettica parzialmente sezionata evidenziente l'interconnessione fra le doghe ed il longherone, tramite l'organo di collegamento secondo la fig. 1;
- la figura 3 è una vista frontale di una seconda variante realizzativa dell'organo di collegamento, allo stato libero;
- la figura 4 mostra frontalmente una pluralità di elementi di collegamento, secondo la fig. 3. utilizzati per l'interconnessione di rispettive doghe ad un longherone di un letto;
la figura 5 è una vista prospettica sezionata evidenziente l'interconnessione fra le doghe ed il longherone, tramite l'organo di collegamento secondo la fig. 3;
- la figura 6 è una vista frontale illustrante, a titolo puramente indicativo, la configurazione allo stato libero di una possibile variante dell'organo di collegamento secondo le figg. 3. 4, e 5· Con riferimento alle figure citate, con 1 è stato complessivamente indicato un organo per il collegamento elastico di doghe ai longheroni di un letto, secondo la presente invenzione.
L'organo di collegamento 1 si presta ad essere utilizzato in letti del tipo in cui il materasso è supportato mediante una pluralità di doghe 2 a sezione rettangolare appiattita longitudinalmente incurvate, parallelamente affiancate fra loro ed estendentisi fra due longheroni 3 facenti parte di un'intelaiatura di sostegno. Le allegate figure illustrano solamente in parte uno dei longheroni 3 ed alcune doghe 2, in quanto la struttura del letto nel suo complesso è di per sè nota e convenzionale e non rilevante ai fini dell'invenzione. Il collegamento fra ogni estremità 2a di una delle doghe 2 ed il longherone 3 viene eseguito con l'ausilio di un organo di collegamento 1 secondo l'invenzione.
L'organo di collegamento 1 comprende sostanzialmente un corpo in materiale elastomerico la, lb presentante una porzione di sostegno 4 che si presta ad impegnarsi rigidamente con la corrispondente estremità 2a della doga 2.
Nella forma realizzati va di cui alle figg. 1 e 2, la porzione di sostegno 4 presenta una configurazione frontale sostanzialmente a "doppio T", in cui sono individuabili un'anima 15 predisposta ad inserirsi in un intaglio 16 ricavato longitudinalmente sulla rispettiva estremità 2a della doga 2, nonché due coppie di ali, superiori 17 ed inferiori 18, estendentisi perpendicolarmente dalle estremità opposte dell'anima 15 e destinate ad agire in appoggio contro i lati maggiori 2c della doga 2.
Preferibilmente, quando l'organo di collegamento 1 è allo stato libero, la distanza fra le alette superiori 17 ed inferiori 18 è inferiore allo spessore della doga 2, in modo che l'impegno fra l'organo di collegamento stesso e l'estremità 2a della doga 2 avvenga tramite inserimento forzato con opportuno tensionamento elastico dell'anima 15· In linea di massima, l'allungamento elastico presentato dall'anima 15 in situazione di montaggio è compreso fra il 20% ed il 30%.
E' inoltre preferibilmente previsto che, in situazione di montaggio, la porzione di sostegno 4 sia inserita nell'intaglio 16 per un tratto di lunghezza inferiore alla lunghezza complessiva dell'intaglio stesso, come chiaramente visibile da fig. 2. Ciò asseconda i movimenti longitudinali dell'estremità 2a, che si verificano quando la doga 2 tende a raddrizzarsi per effetto del carico su di essa applicato.
Facendo ora riferimento alla forma realizzativa di cui alle figg. da 3 a 6, la porzione di sostegno 4 presenta una configurazione anulare allungata, con spessore sostanzialmente costante e sviluppo perimetrale interno inferiore allo sviluppo perimetrale esterno dell'estremità 2a della doga 2.
In questo modo, l'impegno fra la porzione di sostegno 4 e la doga 2 avviene previo tensionamento elastico della porzione di sostegno stessa.
E' previsto in linea di massima che, in condizioni di montaggio, la porzione di sostegno 4 presenti un allungamento elastico compreso fra il 20% ed il 30%. preferibilmente pari al 25%.
In questa situazione, viene eliminato ogni rischio di movimenti relativi dell'estremità 2a della doga 2 all'interno della porzione di sostegno 4, in condizioni di impiego.
Valori di tensionamento elastico superiori o inferiori a quelli indicati potrebbero determinare rispettivamente un'eccessiva sollecitazione a trazione della porzione di sostegno 4 o un'insufficiente rigidità della connessione tra l'estremità 2a della doga 2 e la porzione di sostegno stessa.
In una soluzione realizzativa preferita, all'interno della porzione di sostegno 4 è prevista la presenza di due lievi aggetti di riferimento 5, disposti in posizioni contrapposte e destinati ad essere collocati rispettivamente in corrispondenza dei bordi laterali 2b della doga 2 per garantire un corretto posizionamento dell'organo di collegamento 1 rispetto alla doga stessa, eliminando rischi di tensionamenti maldistribuiti o comunque anomali sullo sviluppo della porzione di sostegno 4.
In entrambe le soluzioni realizzative, dalla porzione di sostegno 4 sporgono esternamente, rispettivamente da parti opposte, una porzione di collegamento superiore 6 ed una porzione di collegamento inferiore 7 le quali, in condizioni di montaggio, risultano posizionate ciascuna in prossimità della mezzeria di uno dei lati maggiori 2c dell'estremità 2a della doga 2.
Come visibile dalle allegate figure, ogni porzione di collegamento 6, 7 risulta longitudinalmente attraversata da almeno una cavità passante 8, che le conferisce una struttura sostanzialmente tubolare per incrementarne l'elasticità, e presenta una configurazione frontale divergente in allontanamento dalla porzione di sostegno 4. Le porzioni di collegamento superiore 6 ed inferiore 7 sono predisposte a subire una compressione elastica quando l'organo di collegamento 1, previamente associato alla rispettiva doga 2 mediante la porzione di sostegno 4, viene operativamente impegnato in una sede di alloggiamento 9 opportunamente ricavata sul lato interno 3a del longherone 3·
Infatti, è previsto che la sede di alloggiamento 9 presenti un'ampiezza inferiore rispetto all’ingombro delle porzioni di collegamento 6, 7 allo stato libero. L'ampiezza della sede di alloggiamento 9 è comunque superiore all’ingombro presentato dall'estremità 2a della doga 2 in condizione d’impegno conia porzione di sostegno 4, per consentire alla doga 2 oscillazioni angolari secondo un asse parallelo allo sviluppo longitudinale della doga stessa.
Più in particolare, la sede di alloggiamento 9 è sostanzialmente realizzata mediante una scanalatura rettilinea 9a provvista, su due lati opposti, di almeno due incavi 9b contrapposti, destinati ad alloggiare le porzioni di collegamento 6, 7·
E' previsto che, in situazione di montaggio, le porzioni di collegamento 6, 7 siano sottoposte ad una compressione elastica secondo un valore percentuale compreso fra il 15% ed il 20%, preferibilmente pari al 18%.
Valori di compressione percentuale superiori o inferiori a quelli indicati potrebbero dare luogo rispettivamente a difficoltà di montaggio dell'organo di collegamento 1 con possibili sovrasollecitazioni del materiale elastomerico, e al rischio di generare, durante l'uso del letto, indesiderati sforzi di tensionamento nelle zone di attacco fra le porzioni di collegamento 6, 7 e la porzione di sostegno 4.
Almeno una scanalatura longitudinale 10 ricavata esternamente su ciascuna delle porzioni di attacco 6, 7. facilita il loro inserimento nella sede di alloggiamento 9·
Può essere vantaggiosamente previsto che la porzione di sostegno 4, la porzione di collegamento superiore 6 e la porzione di collegamento inferiore 7 siano realizzate mediante tre differenti materiali elastomerici, aventi diverse caratteristiche di elasticità per assecondare le diverse condizioni di lavoro in cui operano le tre porzioni elencate.
In particolare è preferibile che la porzione di collegamento inferiore 7 sia realizzata con materiale elastomerico più rigido rispetto a quello utilizzato per la porzione di collegamento superiore 6, in modo che l’estremità 2a della doga 2 venga mantenuta in posizione sostanzialmente centrata all’interno della sede di alloggiamento 9 quando sulla doga stessa è applicato il carico dovuto al peso dell'utilizzatore.
Lo stesso effetto può essere ottenuto realizzando la porzione di collegamento inferiore con maggiori dimensioni.
Come esemplificato nelle in figure 3 e 6, una corrugazione superficiale 11 ricavata in corrispondenza della porzione di collegamento inferiore 7 consente un'agevole distinzione di quest 'ultima rispetto alla porzione di collegamento superiore 6, onde evitare il rischio di montare l'organo di collegamento 1 in posizione capovolta.
Con particolare riferimento alle figure 2 e 5, è previsto che, in condizioni di montaggio, il corpo elastomerico la, lb costituente l'organo di collegamento elastico 1 presenti un tratto del suo sviluppo longitudinale 12 sporgente oltre l’estremità 2a della doga 2 ed agente in relazione di battuta sulla parete di fondo 9c della sede di alloggiamento 9-In questo modo, il tratto sporgente 12 si presta a reagire con deformazioni elastiche per assecondare e controbilanciare gli spostamenti dell'estremità 2a della doga 2 verso l'interno della sede di alloggiamento 9· i quali spostamenti hanno luogo quando la doga 2 tende a raddrizzarsi per effetto del carico verticale su di essa applicato.
E' inoltre preferibilmente previsto che il corpo elastomerico la, lb presenti anche un tratto nel suo sviluppo longitudinale 13 sporgente al di fuori della sede di alloggiamento 9·
Nelle forme realizzative descritte, l'organo di collegamento 1 si presta ad essere ottenuto anche mediante semplici operazioni di taglio su un manufatto prodotto in continuo tramite estrusione. In particolare, con riferimento alla forma realizzativa di cui alle figg. da 3 a 5. la sezione frontale del manufatto, e quindi dell'organo di collegamento 1 allo stato libero, può essere differente da quanto illustrato in figura 3, in particolare con riferimento alla porzione di sostegno 4.
Per esempio, l'organo di collegamento 1 può presentare la propria porzione di sostegno 4 con lo sviluppo a configurazione sostanzialmente quadrangolare, come indicato da figura 6.
Dopo quanto descritto, il funzionamento dell’organo di collegamento secondo l'invenzione risulta estremamente semplice.
Una volta montato secondo le modalità che appaiono da quanto precedentemente descritto, l'organo di collegamento 1 si rivela in grado di assecondare e controbilanciare sia gli spostamenti dell'estremità 2a della doga 2 nel senso di sviluppo longitudinale della doga stessa, sia oscillazioni angolari della doga 2 attorno ad un asse parallelo alla sua lunghezza. Infatti, l'estremità 2a della doga 2 ha la possibilità di basculare, insieme alla porzione di sostegno 4, all'interno della sede di alloggiamento 9» sottoponendo le porzioni di collegamento 6, 7 a deformazioni elastiche di flessione, come è possibile dedurre da figura 2. Grazie alle condizioni di precompressione elastica a cui sono sottoposte le porzioni di collegamento 6, 7. queste deformazioni a flessione non producono, a differenza di quanto accade nella tecnica nota, alcuna sollecitazione di tensionamento elastico sul materiale elastomerico costituente le porzioni di collegamento stesse.
Le porzioni di collegamento 6, 7 risultano quindi sottoposte alle condizioni di lavoro più consone al comportamento funzionale tipico del materiale elastomerico, che presenta notoriamente elevate doti di resistenza a compressione.
Va osservato che, nella Forma realizzativa di alle figg. da 3 a 5. le condizioni di pretensionamento elastico con cui risulta calzata la porzione di sostegno 4 sull'estremità 2a della doga 2 garantisce l'assenza di movimenti relativi fra le due parti con conseguente eliminazione di fenomeni di usura nel tempo.
Va notato che, in entrambe le soluzioni realizzative descritte, l’allungamento elastico a trazione presentato dalla porzione di sostegno 4 in condizioni di montaggio non produce effetti negativi, in quanto la sollecitazione di trazione è di tipo statico e non dinamico, come accadrebbe invece in corrispondenza delle porzioni di collegamento 6, 7.
A solo titolo di esempio si citano qui di seguito le dimensioni della sede di alloggiamento 9«della porzione anulare 4 e della doga 2 relativamente all'esempio di realizzazione di figura 5·
Doga:
Spessore : 9 mm
Larghezza : 53 mm
Lunghezza : fra 75 e 100 mm
La doga è arcuata verso il basso con raggio di curvatura di 4 o 5 metri.
Sede 9 ricavata sui longheroni :
Lunghezza : 65 mm
Altezza : 20 mm
Profondità : 23 mm
Le pareti superiore e inferiore della sede sono inclinate di 3-4 gradi per tenere conto della concavita verso il basso della doga . Porzione Emulare 4 :
Sviluppo interno : 100 mm
spessore : 1,5 mm
Altezza complessiva fra le porzioni di collegamento 6 ,7 prima dell'inserimento nella sede : 32 mm
La presente invenzione raggiunge così gli scopi proposti.
Può essere vantaggiosamente previsto che gli organi di collegamento associati alle diverse doghe siano realizzati con l'impiego di differenti materiali elastomerici, per ottenere diverse caratteristiche di risposta elastica nelle varie zone dello sviluppo longitudinale del letto.
Ad esempio, alle doghe poste nella parte centrale dello sviluppo longitudinale del letto possono essere associati organi di collegamento in materiale più rigido, per per meglio contrastare la maggior concentrazione delle forze normalmente riscontrabile in tali zone in condizioni di impiego.
Nella forma realizzativa di cui alle figure 1 e 2 può anche essere previsto l'impiego di inserti metallici e/o di materiali elastomerici particolarmente rigidi per irrobustire sufficientemente le alette superiori 17 ed inferiori 18, onde eliminare il rischio di deformazioni flessionali sulle alette stesse.
Naturalmente all'invenzione così concepita possono essere apportate numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
In particolare, la configurazione delle porzioni di attacco può essere diversa da quanto descritto.
Le sedi di alloggiamento sul longherone possono essere realizzate mediante un'unica scanalatura longitudinale.

Claims (12)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Organo per il collegamento elastico di doghe ai longheroni di un letto, comprendente un corpo in materiale elastomerico (la, lb) in cui sono definite: - una porzione di sostegno (4) predisposta ad impegnare un'estremità (2a) di una doga (2); e - almeno una porzione di collegamento (6,7) elasticamente deformabile e rigidamente impegnabile ad un longherone per collegare elasticamente l’estremità (2a) della doga (2) al longherone stesso, caratterizzato dal fatto che detto corpo in materiale elastomerico (la, lb) presenta almeno una porzione di collegamento superiore (6) ed una porzione di collegamento inferiore (7) che sporgono esternamente dalla porzione di sostegno (4) in posizioni simmetricamente contrapposte, detto organo di collegamento (1) essendo impegnabile, unitamente all'estremità (2a) della doga (2) associata alla porzione di sostegno (4), in una sede di alloggiamento (9) la cui ampiezza è superiore all'ingombro di detta estremità (2a) in condizione d'impegno con la porzione di sostegno (4) per consentire oscillazioni della doga (2) attorno al proprio asse longitudinale, ed inferiore all'ingombro delle porzioni di collegamento (6,7) per trattenere queste ultime in condizione di deformazione elastica a compressione.
  2. 2) Organo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione di sostegno (4) presenta una configurazione frontale sostanzialmente a "doppio T", in cui sono individuate un'anima (15) predisposta ad inserirsi in un intaglio (16) ricavato longitudinalmente sull'estremità (2a) della doga (2) e due coppie di ali (17, 18), disposte rispettivamente alle estremità opposte dell'anima (15) e destinate ad agire in appoggio contro lati opposti (2c) della doga (2).
  3. 3) Organo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la porzione di sostegno (4) presenta una configurazione anulare allungata, con sviluppo perimetrale interno inferiore allo sviluppo perimetrale dell'estremità (2a) della doga (2), in modo da essere impegnata su quest'ultima mediante deformazione elastica a trazione.
  4. 4) Organo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette porzioni di collegamento (6,7) presenta, allo stato libero, una configurazione frontale divergente in allontanamento dalla porzione di sostegno (4).
  5. 5) Organo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette porzioni di collegamento (6,7) è provvista di almeno una cavità passante longitudinale (8).
  6. 6) Organo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta sede di alloggiamento (9) è sostanzialmente realizzata mediante una scanalatura rettilinea (9a) provvista, su due lati opposti, di almeno due incavi (9b) contrapposti, predisposti ad alloggiare dette porzioni di collegamento (6,7).
  7. 7) Organo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione di collegamento inferiore (7) presenta una rigidità a compressione maggiore della rigidità a compressione presentata dalla porzione di collegamento superiore (6).
  8. 8) Organo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, in condizioni di inserimento nella sede di alloggiamento (9), le porzioni di collegamento (6,7) risultano sottoposte ad una compressione percentuale compresa fra il 20% ed il 25%.
  9. 9) Organo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la distanza fra dette coppie di alette (17, 18) è inferiore allo spessore della doga (2), detta anima (15) essendo inserita nell'intaglio (16) in condizioni di allungamento elastico.
  10. 10) Organo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta porzione di sostegno (4) è inserita in detto intaglio (16) per un tratto di lunghezza inferiore all'estensione longitudinale dell'intaglio stesso.
  11. 11) Organo secondo la rivendicazione 9. caratterizzato dal fatto che in condizioni di montaggio detta anima (15) presenta un allungamento elastico compreso fra il 20% ed il 30%.
  12. 12) Organo secondo la rivendicazione 3. caratterizzato dal fatto che, in condizioni di montaggio sull'estremità (2a) della doga (2), la porzione di sostegno (4) risulta sottoposta ad un tensionamento elastico percentuale compreso fra il 15% ed il 20%, 13) Organo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo elastomerico (la.lb) presenta un tratto sporgente (12) oltre l'estremità (2a) della doga (2) ed agente in relazione di battuta su una parete di fondo (9c) presentata da detta sede di alloggiamento (9). 14) Organo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo elastomerico (la.lb) presenta un tratto sporgente (13) esternamente da detta sede di alloggiamento (9).
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