IT9020691A1 - Dispositivo biocondizionatore per oggetti, come sedili, divani, indumenti particolari e simili, con superfici suscettibili di entrare in contatto con parti corporee - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione ha come oggetto un dispositivo biocondizionatore per oggetti, come sedili, divani, indumenti particolari e simili, con superfici suscettibili di entrare m contatto con parti corporee.

Come è noto, il corpo umano è dotato di un sistema di autoregolamentazione termica. In particolare, in presenza di un'elevata temperatura ambientale, si sviluppa la sudorazione mediante la quale il corpo porta sulla superficie della pelle una soluzione acquosa che, evaporando, sottrae il calore di vaporizzazione dalla superficie stessa raffreddando cosi anche le parti sottostanti la pelle ed il corpo stesso.

Questo fenomeno è tanto più attivo quanto più completa è la trasformazione in vapore dell'acqua contenuta nel sudore a mano a mano che questo affiora sulla pelle ed una ventilazione, anche moderata della stessa, è il modo migliore di ottenere questa trasformazione soprattutto quando la temperatura ambientale si avvicina, o addirittura supera, quella superficiale del corpo umano.

Infatti, si ricorre spesso all'uso di ventagli o ventilatori per ottenere un po' di benessere in ambienti ad elevata temperatura.

A causa dell'abbigliamento e nelle posizioni sedute, ove ampie zone del corpo sono a contatto con superfici poco o niente permeabili, ed in presenza di aria stagnante, il sudore non evapora mentre il corpo continua a secernerlo infradiciando abiti e sedili senza alcun beneficio.

Per risolvere questo problema, in ambienti chiusi e/o di piccole dimensioni, si ricorre alla ventilazione forzata esponendo le parti libere del corpo, solitamente testa, collo, parte superiore del torace, ad un'energica corrente d'aria che però, raffreddando eccessivamente e troppo rapidamente piccole superfici corporee può avere conseguenze dannose per la salute.

In altri casi, si ricorre al condizionamento modificando la temperatura e l'umidità presenti in un ambiente in modo tale da creare condizioni più confortevoli.

Un impianto di condizionamento presenta però rilevanti costi di acquisto e di esercizio. Inoltre, le condizioni climatiche, preimpostate mediante la regolazione del condizionatore, possono risultare non soddisfacenti per tutte le persone che occupano l'ambiente condizionato a causa delle diverse caratteristiche individuali.

Un altro inconveniente riscontrabile nell'utilizzo di condizionatori per ambienti è il senso di disagio che si avverte inevitabilmente nel passare da un ambiente condizionato ad un ambiente sprovvisto di condizionamento.

Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra lamentati realizzando un dispositivo che inetta il corpo umano in condizioni di svolgere liberamente la sua funzione termoregolatrice favorendo l'evaporazione del sudore in zone estese del corpo ove sono presenti grosse masse muscolari bene irrorate dalla circolazione sanguigna che consentono il trasferimento dell'azione di raffreddamento alle altre parti del corpo.

Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che risulti applicabile o integrabile in oggetti, come sedili, divani, tute di protezione, materassi, o altro, in quelle zone suscettibili di entrare in contatto con parti corporee, ovvero per quegli oggetti che nel loro impiego tradizionale possono arrecare fastidio all'utente in quanto impediscono una corretta evaporazione del sudore.

Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo in grado di alleviare il fastidio della calura senza arrecare danno alla salute.

Un altro scopo ancora del trovato è quello di proporre un dispositivo che possa essere realizzato con costi di produzione contenuti.

Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo biocondizionatore per oggetti, come sedili, divani, indumenti particolari e simili, con superfici suscettìbili di entrare in contatto con parti corporee, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno uno strato superficiale in materiale permeabile, suscettibile di entrare in contatto con una parte corporea, ed almeno uno strato interno con definito almeno un carnale con il suo interno comunicante con detto strato superficiale e collegabile ad un dispositivo aspirante per richiamare un flusso di aria dall'esterno attraverso detto strato superficiale per favorire l'evaporazione e l'asportazione del sudore eventualmente emesso da detta parte corporea a contatto con detto strato superficiale.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, del dispositivo secondo il trovato, illustrate a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni, in cui:

la figura 1 illustra il dispositivo secondo il trovato integrato in un sedile o divano rappresentato parzialmente in sezione;

la figura 2 illustra, in vista prospettica, il dispositivo secondo il trovato nella sua realizzazione come coprisedilc;

la flgvira 3 è una vista laterale del dispositivo e del sedile illustrati nella figura 2;

la figura 4 illustra, in vista prospettica parzialmente sezionata, una forma di esecuzione dello strato interno del dispositivo secondo il trovato nella sua esecuzione come coprisedile o simile;

la figura 5 illustra, in sezione, il dispositivo secondo il trovato nella sua forma di esecuzione come coprisedilc o simile;

la figura 6 illustra, in vista prospettica, un elemento del coprisedile;

la figura 7 è una vista prospettica parzialmente sezionata del dispositivo secondo il trovato nella sua forma di esecuzione come coprisedile posteriore per autoveicoli, per divani o simili;

la figura 8 illustra una tuta di protezione provvista, in zone prefissate, del dispositivo secondo il trovato;

la figura 9 illustra, in sezione, una porzione della tuta nelle zone interessate dal dispositivo secondo il trovato; e

la figura 10 è una vista prospettica sezionata di una porzione della tuta in una zona interessata dal dispositivo secondo il trovato.

Nelle varie forme di esecuzione illustrate, il dispositivo biocondizionatore secondo il trovato comprende almeno uno strato superficiale in materiale permeabile, preferibilmente un tessuto poroso, che è suscettibile di entrare in contatto con parti corporee, e almeno uno strato interno con definiti i canali che comunicano con lo strato superficiale e che sono collegabili con un dispositivo aspirante in modo da generare un flusso di aria dall'esterno attraverso lo strato superficiale.

Più particolarmente, nella figura 1 è illustrato un sedile o divano 1 nel quale è integrato il dispositivo biocondizionatore secondo il trovato.

La porzione destinata alla seduta del sedile o divano presenta uno strato superficiale 2 in tessuto poroso. Nella porzione di seduta, è alloggiato uno strato interno 3 che si appoggia su una struttura di supporto 4, come ad esempio una rete di supporto o assicelle di tipo noto, e che presenta una pluralità di canali 5 che comunicano superiormente con lo strato superficiale 2 ed inferiormente con una camera 6.

Tra lo strato superficiale 2 e lo strato interno 3, è interposto uno strato poroso elastico 7.

Internamente alla camera 6, è disposto un dispositivo aspirante 8 di tipo noto, alimentabile elettricamente, che presenta il suo condotto di aspirazione collegato con la camera 6 ed il condotto di scarico sfociante all'esterno di tale camera, ad esempio sotto il sedile.

Ovviamente, la struttura di supporto 4, anche se non del tipo a rete, è provvista di passaggi per garantire il collegamento dei canali 5 con la camera 6 sottostante e lo strato interno 3 può essere sia di tipo rigido che elasticamente deformabile, ma con una deformabilità contenuta in modo tale da non causare l'occlusione dei canali 5 quando il sedile viene utilizzato.

Naturalmente, se richiesto, anche lo schienale 9 potrà essere realizzato in modo analogo alla porzione di seduta sopra descritta, eventualmente prevedendo un unico dispositivo aspirante che serve sia la porzione di seduta che lo schienale.

Nelle figure da 2 a 7, il dispositivo biocondizionatore secondo il trovato, è illustrato nella sua forma di esecuzione come coprisedile e, più particolarmente, nelle figure da 2 a 6 come coprisedile 10 per sedili anteriori di autoveicoli, nella figura 7 come coprisedile 31 per sedili posteriori di autoveicoli o divani.

Il coprisedile illustrato nelle figure da 2 a 6 presenta: uno strato superficiale 11, realizzato ad esempio in tessuto poroso in modo da risultare permeabile all'aria, uno strato intermedio 12 sottostante in materiale poroso elastico, ed uno strato interno 13 nel quale è definita una pluralità di canali 14 comunicanti con lo strato superficiale 11 e collegati ad un dispositivo aspirante 15.

Lo strato interno 13 è opportunamente costituito da un corpo 16 a sviluppo sostanzialmente piamo che è formato da una pluralità di corpi tubolari 17 paralleli ed uniti tra loro entro i quali sono definiti i canali 14.

Il corpo 16 può essere realizzato mediante estrusione di materiale sintetico elastico flessibile con una sufficiente resistenza alla deformazione per evitare l'occlusione dei canali 14 durante l'impiego.

I canali 14 sono collegati allo strato superficiale li mediante una pluralità di passaggi 18 definiti nei corpi tubolari 17 sul lato del corpo 16 rivolto verso lo strato superficiale 11.

Sul lato del corpo 16 rivolto dalla parte opposta rispetto allo strato superficiale 11, può essere applicato uno strato impermeabile 19. In questo caso, anche i vani 20 che risultano definiti tra tale strato 19 ed i corpi tubolari 17, possono essere collegati al dispositivo aspirante 15.

In questo caso, possono essere previsti passaggi 21 nei corpi tubolari 17 anche sulla faccia del corpo 16 opposta rispetto allo strato superficiale 11 per porre in comunicazione lo strato superficiale 11 anche con tali vani 20. Si possono, inoltre, prevedere passaggi 22 anche nelle porzioni che uniscono tra loro i corpi tubolari 17 in modo tale da ottenere una maggiore circolazione di aria tra strato superficiale 11 e canali 14 nonché vani 20, come illustrato in particolare nella figura 5.

Un'estremità longitudinale dei corpi tubolari 17 e degli eventuali vani 20 è occlusa, mentre l'estremità opposta, preferibilmente l'estremità che è destinata ad essere disposta inferiormente, confluisce in un collettore 23 nel quale è alloggiato il dispositivo aspirante 15 con il suo sbocco sfociante all'esterno.

Sul lato del coprisedilc, opposto rispetto allo strato superficiale 11, è applicato un corpo lastriforme di supporto 24 realizzato in materiale flessibile per adeguarsi alla conformazione del sedile da rivestire.

Per incrementare la deformabilità del corpo di supporto 24, si possono prevedere tagli trasversali 25 o longitudinali, come illustrato in particolare nella figura 6.

Il corpo 24 può opportunamente supportare anche il collettore 23 con il dispositivo aspirante 15 in prossimità di una sua estremità longitudinale.

Nella figura 7 è illustrato un coprisedilc 31 utilizzabile per sedili posteriori di autoveicoli o per divani.

Tale coprisedilc può essere realizzato sostanzialmente con gli stessi elementi già descritti in riferimento al coprisedile illustrato nelle figure da 2 a 6 con la differenza che il canale 14 e gli eventuali vani 20 sono occlusi alle due estremità longitudinali, mentre una loro porzione intermedia confluisce in un collettore 32 definito in un bracciolo centrale 33. In tale bracciolo 33, è anche alloggiato un dispositivo aspirante 34 ed il relativo condotto di scarico 35 che sfocia all'esterno. In pratica, l'interno del bracciolo 33 è diviso in due camere: una che funge da collettore ed una che funge da condotto di scarico e tra queste due camere è disposto il dispositivo aspirante 34.

Vantaggiosamente , lo strato intermedio indicato nelle varie forme di esecuzione sin qui descritte con i numeri di riferimento 7 e 12, potrà avere densità differenziate nelle varie zone in modo tale da favorire l'aspirazione in zone prefissate rispetto a zone per le quali tale aspirazione e meno richiesta.

Il concetto alla base del trovato è applicabile anche a tute di protezione per impiego aerospaziale o per altri tipi di impiego, come illustrato nelle figure da 8 a 10.

In questo caso, si possono prevedere porzioni della tuta 40, indicate con i numeri di riferimento da 41 a 45 in figura 8, che risultano a contatto con le maggiori fasce muscolari, che sono integrate con un dispositivo biocondizionatore secondo il trovato.

In questa forma di esecuzione, lo strato esterno 46 di queste parti è impermeabile mentre lo strato interno 47, suscettibile di entrare in contatto con parti corporee dell'utente, è realizzato in materiale permeabile.

Tra lo strato esterno 46 e lo strato interno 47, è definita un'intercapedine 48 che è collegabile con un dispositivo aspirante o con un impianto di trattamento dell'aria che dopo il trattamento viene ri-immessa nella tuta.

Nell'intercapedine 48, nel caso di tute aerospaziali, sono alloggiati, in modo noto, tubi di pressurizzazione 49 il cui interno è separato a tenuta dall'interno dell'intercapedine 48.

Il funzionamento del dispositivo biocondizionatore secondo il trovato, nelle varie forme di esecuzione, è il seguente .

L'azionamento del dispositivo di aspirazione produce un'aspirazione a bassa velocità dello strato limite caldoumido ristagnante in prossimità delle zone di contatto corpostrato superficiale del biocondizionatore. Lo strato superficiale in tessuto poroso permette la ventilazione delle zone limitrofe e quelle di contatto con il corpo e trasmette l'umidità (sudore) per effetto di capillarità delle fibre, dalle zone di contatto alle zone limitrofe lambite dal flusso di aria di ventilazione.

In questo modo si provoca un afflusso di aria fresca non satura di umidità capace di evaporare-asciugare la traspirazione permettendo l'effetto di autoregolazione dell'organismo.

Si è in pratica constatato come il dispositivo secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto, favorendo l'evaporazione del sudore in zone estese del corpo umano ove sono presenti grosse masse muscolari bene irrorate dalla circolazione sanguigna, ottiene un'azione refrigerante semplicemente ponendo il corpo stesso nelle migliori condizioni per svolgere un'efficace autorefrigerazione.

Inoltre, non inibendo, anzi favorendo la sudorazione, agevola lo smaltimento delle sostanze che vengono espulse dall'organismo attraverso la sudorazione.

Un ulteriore vantaggio è quello di rendere possibile un effetto refrigerante ottimale diversificato per più persone poste nello stesso ambiente in funzione delle loro diverse caratteristiche fisiologiche e di non esporre l'utente a repentini sbalzi di temperatura che potrebbero avere effetti dannosi sulla sua salute.

Un altro vantaggio ancora è insito nei ridotti costi di produzione e di esercizio del dispositivo biocondizionatore.

Benché il dispositivo biocondizionatore secondo il trovato sia stato descritto nella sua applicazione a divani, sedili, coprisedili e tute, potrà essere integrato anche in altri oggetti per i quali è sentito il problema dell'allontanamento della traspirazione di parti corporee a contatto con essi. Così, ad esempio si potranno realizzare coprimaterasso, realizzati sostanzialmente come il coprisedile sopra descritto, oppure materassi integranti il dispositivo bioncondizionatore per rendere più confortevole il loro utilizzo nella stagione estiva. Inoltre, nel settore ospedaliero, coprimaterasso o materassi di questo tipo possono prevenire nei pazienti la formazione di piaghe da decubito.

Il dispositivo biocondizionatore così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili con elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (21)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo biocondizionatore per oggetti, come sedili, divani, indumenti particolari e simili, con superfici suscettibili di entrare in contatto con parti corporee, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno uno strato superficiale in materiale permeabile, suscettibile di entrare in contatto con una parte corporea, ed almeno uno strato interno con definito almeno un canale con il suo interno comunicante con detto strato superficiale e collegabile ad un dispositivo aspirante per richiamare un flusso di aria dall'esterno attraverso detto strato superficiale per favorire l'evaporazione e l'asportazione del sudore eventualmente emesso da detta parte corporea a contatto con detto strato superficiale.
2. 2. Dispositivo biocondizionatore, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto strato superficiale è costituito da un tessuto poroso.
3. 3. Dispositivo biocondizionatore, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto strato interno è costituito da un corpo a sviluppo sostanzialmente piano, elasticamente flessibile, con definita una pluralità di canali collegabili a detto dispositivo aspirante e con definiti, sul loro lato rivolto verso detto strato superficiale, passaggi per il collegamento di detti canali con l'esterno attraverso detto strato superficiale.
4. 4. Dispositivo biocondizionatore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fato che, tra detto strato superficiale e detto strato interno, è interposto uno strato poroso elastico.
5. 5. Dispositivo biocondizionatore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto strato poroso elastico presenta una densità differenziata lungo il suo sviluppo.
6. 6. Sedile, divano o simile, caratterizzato dal fatto che, almeno la sua porzione di seduta, comprende almeno uno strato superficiale in materiale permeabile ed almeno uno strato interno con definiti esulali comunicanti con detto strato superficiale e con una camera collegata ad un dispositivo aspirante per generare un flusso di aria dall'esterno attraverso detto strato superficiale.
7. 7. Sedile, divano o simile, secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto strato interno si appoggia, dalla parte opposta rispetto a detto strato superficiale, su una struttura di supporto interposta fra detto strato interno e detta camera e provvista di passaggi per il collegamento di detti cernali con detta camera.
8. 8. Sedile, divano o simile, secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo aspirante è alloggiato in detta camera con il suo condotto di aspirazione in collegamento con detta camera e con il suo condotto di scarico sfociante all'esterno di detta camera.
9. 9. Sedile, divano o simile, secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che, tra detto strato superficiale e detto strato interno, è interposto uno strato poroso elastico.
10. 10. Coprisedilc o simile, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno uno strato superficiale in materiale permeabile ed almeno uno strato interno con definiti canali comunicanti con detto strato superficiale e collegati ad un collettore connesso all'imbocco di un dispositivo aspirante.
11. 11. Coprisedile o simile, secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto strato interno è costituito da un corpo a sviluppo sostanzialmente piano, elasticamente flessibile, con definita una pluralità di canali sviluppantisi parallelamente fra loro e collegati ad un collettore comunicante con l'imbocco di un dispositivo aspirante, detti canali presentando, sul lato di detto corpo sostanzialmente piano rivolto verso detto strato superficiale, una pluralità di passaggi.
12. 12. Coprisedile o simile, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto collettore è disposto in prossimità di una estremità longitudinale di detti canali.
13. 13. Coprisedile o simile, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto collettore è disposto in prossimità di una zona intermedia dell'estensione di detti cernali.
14. 14. Coprisedile o simile, secondo le rivendicazioni 11 e 13, caratterizzato dal fatto che detto collettore è alloggiato in un bracciolo cavo internamente per alloggiare detto collettore, un dispositivo aspirante con l'imbocco collegato a detto collettore e con lo scarico collegato ad un condotto sfociante all'esterno di detto bracciolo.
15. 15. Coprisedile o simile, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che tra detto strato superficiale e detto strato interno, è interposto uno strato elastico poroso.
16. 16. Coprisedile o simile, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto corpo a sviluppo sostanzialmente piamo è applicato con la sua faccia opposta a detto strato superficiale ad un corpo lastriforme di supporto deformabile per adeguarsi alla forma del sedile da rivestire.
17. 17. Coprisedile o simile, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che sulla faccia di detto corpo sostanzialmente piano, rivolta dalla parte opposta rispetto a detto strato superficiale, è applicato uno strato impermeabile definente, tra detti corpi tubolari, vani di passaggio dell'aria in comunicazione con detti canali e con detto strato superficiale, detti vani essendo collegati a detto dispositivo aspirante.
18. 18. Tuta di protezione, particolarmente per uso aerospaziale, caratterizzata dal fatto di presentare uno strato esterno in materiale impermeabile ed uno strato interno in materiale permeabile, tra detto strato interno e detto strato esterno essendo definita un'intercapedine collegabile con un dispositivo aspirante per generare un flusso di aria attraverso detto strato interno in detta intercapedine.
19. 19. Tuta di protezione, secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che detta intercapedine è in collegamento con un dispositivo per il trattamento dell'aria aspirata e per la sua ri-immissione nella tuta dopo il trattamento.
20. 20. Tuta di protezione, secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che in detta intercapedine sono alloggiati tubi di pressurizzazione separati a tenuta da detta intercapedine .
21. 21. Dispositivo biocondizionatore per oggetti, come sedili, divani, materassi, indumenti particolari o simili, con superfici suscettibili di entrare in contatto con parti corporee, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.