IT9005244A1 - Dispositivo che trasforma il moto rotatorio in moto rettilineo ed alternativo adatto per muovere a spinta o a trazione congegni e comandi meccanici precipuamente per chiudere ed aprire in automatico le serrande dei ventilatori a motore - Google Patents
Dispositivo che trasforma il moto rotatorio in moto rettilineo ed alternativo adatto per muovere a spinta o a trazione congegni e comandi meccanici precipuamente per chiudere ed aprire in automatico le serrande dei ventilatori a motoreInfo
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Description
Descrizione di un'trovato avente titolo "DISPOSITIVO CHE TRASFORMA IL MOTO ROTATORIO IN MOTO RETTILINEO ED ALTERNATIVO, ADATTO PER MUOVERE A SPIN-TA 0 A TRAZIONE, CONGEGNI E COMANDI MECCANICI, PRECI-PUAMENTE PER CHIUOERE ED APRIRE IN AUTOMATICO LE SER-RANDE DEI VENTILATORI A MOTORE"
D E S C R I Z I O N E
Il trovato in oggetto riguarda l'esecuzione di uno strumento o dispositivo da usarsi per le attrezzature meccaniche e necessario per attuare o comandare movimenti meccanici. Eseo sfrutta la forza centrifuga di masse rotanti e agisce in funzione della forza motrice che aziona e mantiene in azione le stesse attrezzature e meccanismi che da questo dipendono.
La validità' dello strumento in argomento e' da considerarsi prendendo in esame il conosciuto regolatore di "Watt" poiché' al principio di questo ci si e' riferiti per la sue realizzazione. Detto nuovo dispositivo risulta essere una novità', poiché' e' stato voluto, studiato e realizzato in funzione degli scopi di cui si e fatto cenno.
II dispositivo rotante in argomento attua Io scorrimento assiale delle parti interessate, a loro volta rotanti, per l'azione della forza centrifuga che queste producono quando sono in movimento; esso e' formato da elementi molto uniti e compatti che, opportunamente incernierati fra loro ed incernierati agli elementi di ritegno e di scorrimento, automaticamente, si mantengono perfettamente allineati e in guida senza subire ne' creare movimenti abnormi che, diversamente potrebbero essere anche pericolosi.
Scopo del presente trovato e' stato quello di realizzare un dispositivo ad espansione che agisce in funzione della forza centrifuga che sviluppano gli stessi elementi che lo compongono e perciò' uno strumento capace di attuare determinati movimenti assiali, a loro volta capaci di determinare e mantenere spostamenti di elementi meccanici, da comandare e muovere per lo svolgimento di precise funzioni meccaniche o di impulsa.
Ulteriore scopo che he determinato detto dispositivo, e' stato quello di definire e di realizzare uno strumento funzionale, sicuro, diverso dagli esistenti, compatibile con le esigenze di razionalità' che questo deve possedere, dal basso costo di fabbricazione e di durata, nonché' affidabile e veramente idoneo e capace di compiere le funzioni per cui e' stato studiato e realizzato.
Si aggiunge ancora che questo dispositivo e' stato studiato per rendere piu'pratica e meno impegnativa: la sua esecuzione, il montaggio delle parti ohe lo compongono, la sua applicazione alle macchine ed agli attrezzi interessati ed ancora e specialmente per la sua applicazione alle ventole a motore corredate di serranda, costituita solitamente da alette oscillanti che detto dispositivo deve aprire e chiudere automaticamente in funzione dei movimenti della ventola.
Oetto scopo e' stato raggiunto mediante la realizzazione dei suddetti componenti ohe praticamente sono due, presi in piu' esemplari, da eseguirsi in metallo oppure in materiale plastico, da montare fra loro mediante metodi assolutamente semplici e che assemblati costituiscono un congegno che offre i seguenti vanteggi:
I = Esso risulte costituito da pochi componenti, che praticamente sono due soli elementi da comporsi e da montare fra loro in diverse quantità' e secondo un preciso disegno.
II E' un dispositivo le cui parti mobili e in particolare quelle soggette a moto rettilineo, non necessitano di particolari organi di guida e di scorrimento, che in altri casi sono indispensabili, perche' esso possiede 1 necessari requisiti che garantiscono sicurezza e precisione.
Ili = E' un dispositivo per cui non sono richieste particolari caratteristiche di precisione nella eseouzione, ne’ restrittive e difficoltose condizioni di montaggio, di lubrificazione e di metodiche revisioni delle parti in scorrimento.
IV = Si adatta per molteplici servizi e si adegua a qualsiasi velocita' d'esercizio.
V = Costituisce un robusto e compatto attrezzo che si adatte per le piu' svariate applicazioni.
VI = Non richiede assistenza e manutenzioni. VII =* Ruota e sviluppa i suoi movimenti per comandare e imporre spostamenti assiali di messe in movimento e come detto, senza essere ulteriormente guidato tramite elementi che lo appesantiscono e ne amplificano i costi di fabbricazione.
Vili = E’ particolarmente adatto per comandare, come già' detto, i movimenti delle alette oscillanti che attrezzano e caratterizzano la serranda predisposta per aprire, mantenere aperto e chiudere il condotto di areazione delle ventole a motore, quando queste funzionano.
IX “ Per realizzazioni di una certa mole, può' essere predisposto e costruito dalle dimensioni notevolmente grandi, onde soddisfare dette esigenze.
X <e >Alla necessita' può' essere realizzato con le due piastre di attacco aventi piu' di quattro lati, perciò' con sei, con otto, oppure con dieci e/o piu' lati e sempre in numero pari; ciò' per soddisfare esigenze e problemi di spazio e di forza, per moltiplicare le masse in movimento e per eseguire piastre di attaoco a lati sempre pari.
XI “ Tutti gli elementi doppio-snodati che formano il dispositivo, nei casi in oui sia richiesto e necessario soddisfare esigenze particolari, possono essere realizzati con gli spazi fra gli interassi delle cerniere maggiormente distanziati fra loro.
XII => Rende possibile la sua realizzazione con piastre di attacco aventi lati dispari e ciò' per i casi in cui questa condizione risulti necessaria; in questo caso le due piastre di attacco sono da realizzare diverse fra loro, per ottenere la simmetria necessaria al montaggio.
Per meglio illustrare il trovato in oggetto, seguirà' ora dello stesso una piu' dettagliata descrizione, redatta in funzione di una preferita realizzazione , prese quale esempio non vincolante ne' limitativo e che si riferisce alle tavole di disegno allegate dove: alla
FIG.1 - e' il disegno del dispositivo in oggetto vieto da un fianco, in condizione di riposo e perciò’ quando non e’ soggetto al moto rotatorio che ad esso impone il motore che lo aziona; esso ha una piastra parzialmente sezionata, per vedere gli elementi che a questa si accoppiano; alla
FIG.2 - e' il disegno dello stesso dispositivo, visto da "A” B perciò’ sempre nella condizione di riposo; alla
FIG.3 - e' il disegno dello stesso dispositivo, visto da un fianco, quando ruota ed e’ soggetto alla sua massima espansione; alla
FIG.4 - e' il disegno dello stesso dispositivo, visto da "B" e perciò’ quando ruota sviluppando la sua massima estensione; alla
FIG.S - e' il disegno sempre dello stesso dispositivo questa volta visto con tutti gli elementi che lo realizzano aperti e distesi su di un unico piano, dove questi risultano tutti uniti fra loro e pronti per essere definita e completata la composizione del dispositivo, come illustrano le figure precedenti; questo per mostrare con chiarezza ed evidenze le forme dei due componenti di base, delle spine e delle masse che si ripetono sempre uguali.
FIG.6 - e' disegnato il dispositivo, applicato al telaio di una ventola motorizzata, visto secondo una sezione trasversale e schematica, mentre ruota e mentre mantiene aperte le elette della serranda che completa 1'attrezzatura d'areazione; alla
FIG.7 - e' disegnato il dispositivo, applicato ancora al telaio di una ventole motorizzata, visto secondo una sezione trasversale e schematica, mentre e' fermo e mentre mantiene chiuse le elette della serranda disegnata alla figura precedente; alla FIG.8 - e' il disegno sempre del dispositivo in oggetto, questa volta riferito ad un esempio avente piastre di attacco a tre lati (che vale per tutti i casi in cui 9i vogliano considerare dispositivi con piastre aventi un numero dispari di lati), dove questo e' visto con tutti gli elementi che lo realizzano aperti e distesi su di un unico piano, e tutti uniti fra loro, pronti per definire la composizione del dispositivo, secondo 1 criteri già'' enunciati e tramite alette, spine e masse sempre uguali.
Dalle figure presentate alle tavole allegate, risultano con evidenza gli elementi che costituiscono il dispositivo in oggetto. Detti vari componenti, tramite gli stessi disegni, sono mostrati nelle varie posizioni in cui vengono a trovarsi, mentre sono fermi o mentre girano e cioè' quando sviluppano o meno le condizioni di lavoro che producono e di cui si e' fatto cenno. Dalle figure perciò' dove compaiono questi elementi, e' possibile riscontrare le caratteristiohe costruttive di ciascuno e degli stessi le specifiche funzioni.
Detti elementi sono:
La piastra 1 di attacca al mozzo o all'albero rotante cui deve essere unito il dispositivo e per mezzo del quale esso rimane fermo oppure gira, a seconda delle necessita* e a seconda del comandi o dei movimenti ohe il dispositivo e* comandato ad eseguire. Essa risulta unita a quattro elementi 4 tramite cerniere che creano altrettanti attacchi snodati su ciascuno dei lati della stessa. Nel caso dell'applicazione presa ad esempio, vedi le FIGG. 6 e 7, la piastra 1 risulta unita al mozzo M delle pale rotanti P della ventola motorizzata, dove le alette mobìli sono comandate dal dispositivo ad azione centrifuga in argomento. Essa, cosi* predisposta, non e* soggetta a movimenti assiali ma solo rotatori.
- La piastra 2 di attacco all'elemento da muovere assialmente; essa e* identica alla piastra 1 e a dlffe--Θ
renze di queste e' collocate in modo diverso come si vedrà' di seguito. Anch 'essa ruote come la prime, condotta degli elementi 4 e cui e' unite come indiceno le figure; nel caso illustrato quale esempio, detta piastra 2 e' collegate, tramite il tirante e leve B, all'eletta L munita di attacco snodato, e all'elemento a forcella e rotante 3. Come le piastra 1 essa e' unita a quattro elementi 4, tramite altrettante cerniere, contrapposte alle prime e che creano altrettanti attacchi snodati se unite a ciascuno degli elementi che completano i lati delle stesse.
- Gli elementi 4 a doppio enodo, come mostre particolarmente le FIG.S; essi lavorano sempre in coppia e sempre a coppie alternate, per realizzare un sistema snodato e automaticamente capace di mantenere costantemente allineati e paralleli fra loro e perpendicolari all'asse del dispositivo, le piastre 1 e 2 di attacco, uguali ed opposte, facenti funzioni diverse nei confronti degli elementi a cui sono unite.
Le figure rappresentano tanti elementi 4, uniti alle piastre di attacco 1 e 2; essi formano quattro parallelogrammi snodati, a due e due contrapposti fra loro e che cooperano per mantenere sempre sullo stesso asse e perfettamente allineate fra loro la piastre 1 e 2. Dette composizione, sempre come mostrano tutte le figure, crea un sistema mobile e deformabile, perciò' elastico, che attua 1'avvicinamento o l'allontanamento fra loro delle due piastre 1 e 2 che, come detto, ruotano [mantenendo costantemente invariate le condizioni di allineamento e di assialita') fra loro e nei oonfronti degli organi che le muovono o che dagli stessi sono mosse. Come indicano le figure 1, 2 e S, detti elementi 4 sono sempre uguali per poter essere disposti ed accoppiati con le piastre 1 e 2 anch'esse uguali fra loro. Le cerniere formate dagli elementi terminali di ciascun elemento 4 e di ciascuna piastra 1 e 2 risultano opportunamente formate da elementi opportunamente predisposti che determinano e caratterizzano lo strumento che qui si vuole descrivere, illustrare e rivendicare.
- Le masse 5, di vario peso, natura e forma, nonché’ sistemate ognuna ed in coppia sull'asse snodato dì congiunzione centrale o lontana dalle piastre 1 e 2, di ciascuna copia di leve 4; esse servono per movimentare la piastra 2 del dispositivo, quando questo viene messo in moto dal motore proprio o della macchina a cui e' unito. Dette masse 5 passano dalla posizione di riposo, come indicano le FIGG. 1, 2 e ?, alla posizione di lavoro, oome indicano le FIGG. 3, 4 e 6, per la azione della forza centrifuga che allontana le masse 5 dell'asse di rotazione del dispositivo; esso cosi' muove le partì della macchina o dell'attrezzo che deve comandare. Dette masse 5, nel caso illustrato, sono a disco, in metallo ed unite ai perni di rotazione centrali degli elementi 4 tramite viti e ciò’ per ottenerne, al1'occorrenza, il loro cambio con piu' pesanti o piu' leggere, per ottenerne perciò' la sostituzione o 1'intercambiabilità’.
- L'elemento a forcelle e rotante 3, che appare in tutte le figure, risulta unito alla piastra 2 tramite il cuscinetto 6, vedi FIG.1, che lo svincola dal movimento rotatorio del dispositivo stesso. Le funzioni di questo elemento a forcelle 3, appaiono evidenti esaminando le FIGG. 6 e 7, dove questo e' rappresentato mentre compie le proprie funzioni e cioè' mentre traina o spinge, o ancore mantiene nelle dovute posizioni le alette L della serrande che chiude l'apertura della ventola; queste infatti non ruotano con le pale P del ventilatore, ma oscillano se mosse dalla leva B, unita all'elemento 3.
- I perni di rotazione 7, tutti uguali o simili, sono necessari per formare le cerniere ohe permettono lo snodarsi di tutti gli elementi 4, fra loro e con le piastre 1 e 2. In casi particolari, che possono adattarsi all'esempio citato, questi perni 7 possono essere incorporati alle forcelle che creano le sporgenze, tanto degli elementi 4, quanto delle piastre 1 e 2; in questo caso degli elementi, come dei cavallotti, servono per tenere il tutto unito nel modo dovuto e necessario.
Come ripetutamente citato, il dispositivo in oggetto e* particolarmente indicato per comandare l'apertura e la chiusura delle serrande che attuano, regolano, oppure impediscono lo scorrimento dell'aria dai passaggi controllati dalla ventola motorizzata. A questo proposito siccome l'oggetto in argomento interessa principalmente dette ventole, qui di seguito, sia per precisare ancor piu’ le funzioni di questo dispositivo, sia per definire maggiormente come lo stesso agisce nei confronti della serranda, si intende elencare i movimenti che esso compie per definire la funzione o le sue specifiche funzioni, per tutti i casi in cui venga usato.
Questi movimenti sono:
Quando la macchina, il ventilatore o altro attrezzo, muniti del dispositivo in oggetto sono fermi, anche il dispositivo si mantiene fermo, come indicano le FIGG. 2 e 7. In questa posizione essD rimane sino a che il motore, la ventala, o altro, non sono comandati a muoversi.
- Quando il motore della ventola viene comandato a girare per condurre questa a produrre il movimento dell'aria necessario e voluto, devono aprirsi le alette L della serranda che ne chiudono l'apertura dì passaggio.
- Per questo motivo e a questo punto entra in funzione il dispositivo automatico in oggetto che, per il movimento che gli imprime il motore, incomincia anoh'esso a girare.
- Per effetto della forza centrifuga che viene a svilupparsi nei confronti di tutte le masse S, gli elementi 4 ad esse incernierati, iniziano il loro movimento e, ruotando e muovendosi sulle articolazioni e cerniera con i perni 7, inducono il dispositivo ad assumere la posizione indicate alle FIGG. 3 e 7.
La piastra 2 con gli elementi 4 si avvicina alla piastra 1, compiendo un movimento rettilineo, guidata dagli elementi 4 e per la velocita' del motore. - La piastra 2 tramite l'elemento 3 che gira folle sulla stessa, trascina la leva B unita ad una delle alette oscillanti L della serranda.
La leva B incernierata tramite un perno all'eletta suddetta, la induce ad aprirsi totalmente, sempre condotta dal dispositivo in oggetto.
- Un sistema di traino oltremodo conosciuto, induce tutte le alette L della serranda ad aprirsi.
- Il movimento rotatorio della ventola, ottenuto tramite motore, induce le alette L a rimanere aperte. - Con il motore, comandato ad arrestarsi, si fermano la ventala e il dispositivo, mentre le alette si muovono per gravita' e con esse la serranda si chiude. In casi particolari e diversi da quello citato ad esempio, molle o contrappesi agiscono per ottenere il movimento di ritorno delle alette.
Claims (1)
- R I V E N D I C A Z I O N I 15 - Dispositivo rotante che trasforma il moto rotatorio in moto rettilineo ed alternativo, adatto per muovere a trazione o a spinta, congegni e comandi meccanici, precipuamente per aprire e chiudere in automatico le alette oscillanti delle serrande per ventilatori; costituito dalle piastre 1 e 2, dall'elemento 4, dalle masse rotanti 5, dall'elemento 3 e dai perni 7; e' caratterizzato dal fatto che e' costituito fondametalmente dagli elementi 1, 2, 4, 5 e 7 usati piu' volte ed in posizioni diverse. 2) - Dispositivo rotante, come alla rivendicazione 1; caratterizzato dal fatto che detti elementi formano un sistema capace di diminuire e di aumentatela distanza tra le piastre 1 e 2, mantenendo costantemente invariate le condizioni di allineamento e di assialita' di tutti i componenti ed in particolar modo delle due piastre 1 e 2. 3) - Dispositivo rotante come alle rivendicazioni 1 e 2; caratterizzato dal fatto che e' costituito da piu' elementi 4 a doppio snodo e perfettamente identici fra loro. 4) - Dispositivo rotante come alle rivendicazioni 1, 2 e 3; caratterizzato dal fatto che gli elementi 4, presi due a due, formano altri elementi a doppio snodo. si - Dispositivo rotante come alle rivendicazioni 1, 2, 3 e 4; caratterizzato dal fatto che le coppie snodate, composte dagli elementi 4, presi due a due, vengono unite, tramite cerniere e perciò' ancora snodate alle piastre 1 e 2. 6} - Dispositivo rotante come alle rivendicazioni 1, 2, 3, 4 e 5; caratterizzato dal fatto che ognuna di queste quattro coppi di leve 4 snodate, sono dotate, ciascuna, di due masse S uguali. 7) - Dispositivo rotante come alle rivendicazioni precedenti; caratterizzato dal fatto che gli elementi 4 hanno la forma che loro e' stata data per ottenere e rendere possibile il montaggio fra loro e -is oon gli elementi e cui vanno uniti, senza dover ricorrere ad altri pezzi, usando le sole spine formano le cernieri ed usandoli nelle varie posizioni possibili e cioè', diritti, rovesciati, con le parte alta al posto della bassa e viceversa. 8} - Dispositivo rotante come alle rivendicazioni precedenti; caratterizzato dal fatto che gli elementi a doppio snodo 4 si combinano e assembrano fra loro e con le piastre 1 e 2, attuando un unico assieme snodato che ruota sempre sullo stesso asse, perfettamente equilibrato. 9) - Dispositivo rotante come alle rivendicazioni precedenti; caratterizzato dal fatto chs le due piastre 1 e 2 sono identiche e si uniscono agli elementi 4 diversamente posizionati e tramite le spine cilindriche 7. 10)- Dispositivo rotante come alle rivendicazioni precedenti; caratterizzato dal fatto ohe per le sua particolare costruzione e forma, si adatta per movimentare attrezzi e comandi meccanici di varia natura e funzione, a loro volta componenti di macchine ed attrezzi. 11)- Dispositivo rotante come alle rivendicazioni precedenti; caratterizzato dal fatto che e' costituito dalle piastre 1 e 2, aventi un numero di lati pari e perciò' a forme di quadrilateri, a cui vanno unite quattro coppie snodate, formate dagli elementi 4 accoppiati fra loro. 12)- Dispositivo rotante come alle rivendicazioni precedenti; caratterizzata dal fatto che e' costituito dalle piastre 1 e 2, aventi un numero di lati pari e perciò', sei, otto o piu', a cui vanno unite altrettante coppie snodate, formate dagli elementi 4 accoppiati fra loro. 13)- Dispositivo rotante come alle rivendicazioni precedenti; caratterizzato dal fatto che e' costituito dalle piastre 1 e 2, aventi un numero di lati dispari e perciò' a forma di triangolo, e cui vanno unite tre coppie snodate, formate dagli elementi 4 accoppiati fra loro. 14)- Dispositivo rotante come alle rivendicazioni precedenti; caratterizzato dal fatto che e' costituito dalle piastre 1 e 2, aventi un numero di lati dispari, a cui vanno unite tre, cinque o sette coppie snodate, formate dagli elementi 4 accoppiati fra loro .
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