IT9003683A1 - Carro ferroviario per trasporto detriti. - Google Patents

Carro ferroviario per trasporto detriti.

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Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
CARRO FERROVIARIO PER TRASPORTO DETRITI.
R I A S S U N T O
Il carro ferroviario in oggetto è dotato di: un primo nastro (5) orizzontale di accoglimento dall'esterno e trasporto di detriti (4), disposto centralmente e longitudinalmente sulla sommità di un cassone (3) di contenimento degli stessi; una pluralità di portelli (7) disposti, a due a due contraffacciati, e in prossimità del fondo del cassone (3) a definire,· con quest'ultimo, una corrispondente serie di unità modulari a tramoggia, di contenimento dei detriti e mobili tra una posizione di chiusura ed una di apertura dell'unità modulare; un secondo nastro orizzontale (9) di scarico dei detriti, disposto con il corrispondente ramo attivo complanare al disotto dei portelli (7) in modo tale da accogliere e trasportare i detriti in caduta dalle unità modulari, ruotabile, ad una sua estremità fungente da fulcro, attorno ad un asse verticale (X), mediante mezzi (10) di rotazione, tra una posizione non operativa, parallela al cassone (3), ed una operativa di scarico detriti, in cui si trova trasversaimente disposto ed a sbalzo rispetto al cassone (3); mezzi di movimentazione (30) e posizionamento (31) sono disposti al di sotto del cassone (3) e parallelamente allo stesso per tutta la sua lunghezza, atti a presentare l'estremità fungente da fulcro via via in corrispondenza del portello superiore (7) in posizione estrema di apertura. (FIG.1)
D E S C R I Z I O N E.
Il presente trovato concerne un carro ferroviario per trasporto detriti.
Sono noti, nel settore per la progettazione e costruzione di carri ad uso ferroviario, alcuni tipi di carri per il carico, trasporto e successivo scarico di detriti da una zona di lavoro ad un'altra zona di deposito degli stessi detriti.
Questi veicoli ferroviari sono generalmente costituiti da due parti ben distinte: la prima realizza gli organi di movimentazione dei carro, cioè la pluralità di coppie di' ruote che scorrono sui binari; mentre la seconda è costituita da un "cassone", a sponde alte ed a cielo aperto, poggiante su un telaio inferiore.
Questo cassone realizza il contenitore per i detriti, i quali vengono immessi dall'alto dalle macchine scavatrici. Ovviamente nella zona di lavoro staziona un convoglio costituito da una serie di questi carri, i quali, a carico di detriti avvenuto, vengono spostati in un settore appositamente preparato per lo scarico dei detriti stessi.
Per la fase di scarico, i carri ferroviari sono dotati, generalmente, di una serie di bracci telescopici azionati da corrispondenti pistoni pneumatici interposti tra il telaio inferiore e il "cassone": nel momento in cui il carro arriva nel settore di scarico vengono azionati dall'operatore i suddetti pistoni, i quali permettono al cassone di inclinarsi su un suo lato per far fuoriuscire i detriti da un lato dello stesso e depositarli sul terreno sottostante.
E' in questa fase che nascono alcuni inconvenienti causati prinoipalmente dalla struttura del carro: uno riguarda la lentezza con cui il cassone si inclina per permettere la fuoriuscita dei detriti, in quanto il peso da spostare è notevole e quindi è sempre consigliabile agire con una certa prudenza per non determinare scompensi all'equilibrio del singolo carro ed anche di tutto il convoglio; un'altro inconveniente riguarda la preparazione del terreno dove i detriti devono essere depositati: infatti per non determinare avvallamenti che si creerebbero con il deposito del materiale di riporto su terreno piano, vengono precedentemente approntati, in tutta la zona di scarico, avvallamenti o veri e propri scavi destinati ad accogliere temporaneamente i detriti in scarico che verranno successivamente e con continuità prelevati da automezzi per l'inoltro in zona permanente.
Questa procedura però comporta un dispendio di personale, di attrezzatura e di tempo notevole, con conseguente aggravio economico per la ditta appaltatrice dei lavori Lo scopo del presente trovato è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti ora menzionati attraverso la realizzazione di un carro ferroviario per trasporto detriti di tipo economico e dotato, al suo interno, di una combinazione di elementi atti a permettere un razionale, veloce e comodo carico/scarico dei detriti anche su terreno non preventivamente preparato.
Il trovato, quale esso è caratterizzato dalle rivendicazioni, risolve gli inconvenienti sopramenzionati tramite un carro ferroviario dotato di un primo nastro orizzontale di accoglimento dall'esterno e trasporto di detriti, disposto centralmente e longitudinalmente sulla sommità di un cassone di contenimento degli stessi; una pluralità di portelli disposti, a due a due contraffacciati, e in prossimità del fondo del cassone a definire, con quest'ultimo, una corrispondente serie di unità modulari a tramoggia, di contenimento dei detriti e mobili tra una posizione di chiusura ed una di apertura dell'unità modulare; un secondo nastro orizzontale di scarico dei detriti, disposto con il corrispondente ramo attivo complanare ai disotto dei portelli in modo tale da accogliere e trasportare i detriti in caduta dalle unità modulari, ruotabile, ad una sua estremità fungente da fulcro, attorno ad un asse verticale, mediante mezzi di rotazione, tra una posizione non operativa, parallela al cassone, ed una operativa di scarico detriti, in cui si trova trasversalmente disposto ed a sbalzo rispetto al cassone; mezzi cii movimentazione e posizionamento sono disposti al di sotto del cassone e parallelamente allo stesso per tutta la sita lunghezza, atti a presentare l'estremità fungente da fulcro via via in corrispondenza del portello superiore in posizione estrema di apertura Uno dei vantaggi ottenuti mediante il presente trovato consiste essenzialmente nel fatto di prevedere una serie di nastri, i quali provvedono ad un veloce e razionale convogllamento dei detriti immessi nel cassone; inoitre il secondo nastro mobile e ruotabile permette io scarico dei detriti all'esterno del carro ferroviario in modo tale da eliminare lavori di preparazione con ruspe sul terreno di scarico.
Il trovato è esposto più in dettaglio nel seguito con l'aiuto dei disegni che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
le figure 1 e la illustrano, entrambe in una vista laterale con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, il carro ferroviario oggetto del presente trovato;
- la figura 2 illustra, in una vista frontale con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, il carro ferroviario di cui a figura 1.
Conformemente alle figure allegate, il carro ferroviario in oggetto è costituito da una doppia coppia di ruote 1 scorrevoli su binari 21, le quali sono unite da un pianale 2 orizzontale su cui poggia un cassone 3 a cielo aperto destinato al contenimento di detriti, indicati nella loro totalità con U.
Tale carro ferroviario, secondo il presente trovato presenta una serie di elementi atti a permettere un trasporto, un convogliamento ed un successivo scarico dei detriti 4 contenuti, i quali si possono sintetizzare in: un primo nastro 5 orizzontale di accoglimento dall'esterno e trasporto dei detriti 4;
- una pluralità di portelli 7 di chiusura ed apertura del fondo del cassone 3;
- un secondo nastro orizzontale 9 di accoglimento e scarico dei detriti 4, ruotabile, e disposto inferiormente ed al di sotto dei portelli 7;
dei mezzi di movimentazione 30 e posizionamento 31 del secondo nastro 9 in corrispondenza dei portelli 7.
In sostanza il cassone di contenimento dei detriti 4 è definito da una struttura fissa costituita dalle pareti 3, da una pluralità di portelli 7 apribili e da un fondo di chiusura costituito dal secondo nastro orizzontale 9.
Più in dettaglio il primo nastro 5 è disposto centralmente e longitudinalmente sulla sommità del cassone 3 ed ha uno sviluppo superiore alla lunghezza totale del cassone stesso; infatti in figura 1 è possibile notare che le due estremità del nastro 5, avvolte su relativi tamburi 5t, fuoriescono parzialmente dal cassone 3. Al disopra di questo primo nastro 5 scorre un elemento a cuneo 6, il quale è adibito allo smistamento dei detriti 4 in transito sul primo nastro 5 ed è mobile orizzontalmente per tutto lo sviluppo longitudinale del cassone 3 mediante mezzi 11 a slitta. Tale elemento a cuneo 6 è costituito da una coppia di lame 6a e 6b tra loro opposte in modo da formare, in pianta, un cuneo; queste lame 6a e 6b sono collegate, superiormente, ad un parallelogramma articolato 13 fissato, a sua volta, ai sopracitati mezzi 11 a slitta, il quale permette all'elemento a cuneo 8 una variazione in quota tra una posizione estrema avvicinata al primo nastro 5 ed una posizione estrema allontanata dal nastro stesso (come visibile in tratto discontinuo in fig. 1a).
I sopra citati mezzi 11 a slitta sono costituiti da una coppia di bracci 11a e 11b (vedi fig. 2), formanti Lina intelaiatura abbracciante bilateralmente l'elemento a cuneo 6, i quali sono fissati, ad una estremità, al parai1elogramma articolato 13 e sono inoltre dotati (nel caso illustrato), all'estremità opposta, di corrispendenti ruotine 14a e I4b scorrevoli su una coppia di binari orizzontali 15 facenti parte dell'intelaiatura supportante il primo nastro 5 (oppure realizzabili sulla sommità del cassone 3), i quali sono disposti da bande opposte al primo nastro 5 e si sviluppano per tutta la lunghezza del cassone stesso.
In figura 2 è possibile notare che la pluralità di portelli 7 sono disposti a due a due contraffacciati e, unitamente alla parte terminale del cassone 3, definiscono una corrispondente serie di unità modulari conformate a tramoggia, di contenimento dei detriti 4; tali portelli 7 sono mobìli, mediante corrispondenti mezzi 12 di movimentazione, tra una posizione estrema di chiusura dell'unità modulare, in cui ognuno dei portelli 7 è a contatto, senza soluzione dì continuità, con la parte terminale del cassone 3, e una posizione di apertura della stessa unità modulare, in cui ogni portello 7 si trova in una posizione allontanata dalla parte terminale dei cassone 3 e permette l'afflusso dei detriti 4 oltre la suddetta parte terminale del cassone stesso. I mezzi 12 di movimentazione sono costituiti, nel caso illustrato, da un pistone 16 idraulico per ognuno dei portelli 7 presenti, il quale è fulcrato, alle proprie estremità, alla parte interna del sopracitato pianale 2 e rispettivamente al portello 7.
Inferiormente ai portelli 7 è contraifacciato il ramo attivo, in corrispondenza della propria estremità fungente da fulcro, del secondo nastro orizzontale 9, il quale è disposto internamente al cassone 3, piu specificatamente è fissato ruotabilmente e parallelamente al disopra del pianale 2; tale secondo nastro 9 è ruotabile, attorno ad un proprio asse X, mediante dei mezzi 10 di movimentazione, i quali sono costituiti da una ralla 17 motorizzata movimentante per un'arco di circa 180° la suddetta estremità (visibile in fig. 2); in pratica la ralla 17 ruota il secondo nastro 9 tra una posizione non operativa, in cui nastro stesso si trova disposto parallelamente al pianale 2, ed una posizione operativa di scarico dei detriti 4, in cui il terzo nastro 9 si trova disposto trasversaimente ed a sbalzo rispetto al pianale 2. Per non creare dispersione di detriti in caduta il secondo nastro 9 è protetto da una intelaiatura a culla 18 che la avvolge completamente, tranne ovviamente l'estremità del terzo nastro 9 destinata a scaricare i detriti 4 sul terreno sottostante.
I suddetti mezzi di movimentazione 30 e posizionamento 31 sono disposti (come ben visibile in fig. 1 e 2) al di sotto del cassone 3 e parallelamente allo stesso per tutta la sua lunghezza, in modo da poter presentare l'estremità fungente da fulcro del secondo nastro 9 via via in corrispondenza del portello superiore 7 che si trova in posizione estrema di apertura.
Più in dettaglio questi mezzi di movimentazione 30 e posizionamento 31 sono costituiti da un carrello 32 di supporto del secondo nastro 9, il quale è interposto tra il suddetto pianale 2 e l'estremità fungente da fulcro del secondo nastro 9 e presenta, bilateralmente, una serie di ruotine 33 scorrevoli entro una coppia di guide 34 tra loro parallele, fissate sul pianale 2 e sviluppantisi per tutta la lunghezza del carro ferroviario. Il carrello 32 è collegato, bilateralmente, con una catena 35 chiusa ad anello su, ad esempio, pulegge (qui non illustrate) disposte alle rispettive estremità del carro ferroviari e motorizzata, mediante un motoriduttore 40, posto sullo stesso carrello in modo da permettere lo scorrimento e il posizionamento del secondo nastro 9 in corrispondenza dei portelli 7 che via via si aprono.
il carrello 32 può essere inoltre provvisto di mezzi di fine corsa atti a permettere l'esatta fermata dello stesso carrello in corrispondenza del portello 7 superiore in posizione estrema di apertura.
Il carro ferroviario cosi strutturato ha il seguente funzionamento, ovviamente supponendo di avere una linea di più carri ferroviari per il carico dei detriti nella zona di carico: le macchine adibite al carico dei detriti immettono gli stessi sul primo nastro 5 del primo carro e vengono trasportati lungo lo stesso; su questo carro e su quelli successivi, tranne l'ultimo, si ha l'elemento a cuneo 6 disposto in posizione alzata (grazie al parallelogramma articolato 13), in modo da permettere il passaggio dei detriti 4 fino all'ultimo carro. Su quest'ultimo invece l'elemento a cuneo 6 si trova in posizione avvicinata al primo nastro 5 ed in corrispondenza dell'estremità finale del cassone 3 in modo tale da determinare la caduta dei detriti 4 nella sottostante unità modulare a tramoggia.
Quando quest'ultima si è riempita l'elemento a cuneo 6 viene spostato in avanti con direzione C, opposta alla direzione di movimentazione del nastro 5 (vedi freccia fig. 1), in modo da interrompere il flusso di detriti 4 in quest'ultima unità modulare ed iniziare il riempimento di quella più a monte rispetto alla direzione di movimento dei detriti; al riempimento totale di tutto il carro ferroviario viene attivato l'elemento a cuneo 6 del carro prospiciente che inizierà la fase di riempimento delle sue unità modulari come sopra descritto.
Al riempimento di tutti i carri ferroviari in linea, il convoglio formato da questi ultimi viene portato nel settore di scarico dei detriti. A questo punto viene ruotato di circa 90°, per ogni carro, il secondo nastro 9, il quale si posiziona sul lato della ferrovia in cui si è deciso di scaricare i detriti. Successivamente vengono aperti in singola successione, mediante i pistoni 13, i vari portelli 7, i quali permettono l'afflusso dei detriti 4 direttamente sul secondo nastro 9, il quale poi provvede a trasportarli fino al punto di scarico previsto. Ovviamente terminato lo scarico di un modulo, il secondo nastro 9 viene portato, mediante il carrello 32 mosso a sua volta dalla catena o catene 3S azionate da un operatore esterno, al disotto del modulo successivo per poterlo svuotare dei detriti 4.
Alla luce di quanto descritto è possibile notare come l'operazione di scarico sia molto veloce e quindi i carri possono operare molti trasporti e scarichi di materiale in un lasso di tempo brevissimo.
Per velocizzare ulteriormante la fase di scarico è possibile prevedere un ulteriore nastro di trasporto, posizionato a terra, il quale consenta di realizzare con il secondo nastro una linea di trasporto senza soluzione di continuità fino, ad esempio, ad autoveicoli di trasporto, i quali provvedranno a trasportare i detriti nei punti di raccolta degli stessi. Questo accorgimento è preferibilmente realizzabile quando lo scarico deve avvenire in piazzale, luogo dove non è possibile preparare il terreno per l'accoglimento dei detriti.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (8)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Carro ferroviario per trasporto detriti costituito da almeno due coppie di ruote (1) scorrevoli su binari (21) ed unite da un pianale (2) su cui poggia un cassone (3) a cielo aperto destinato al contenimento dei detti detriti (4), caratterizzato dal fatto di presentare: un primo nastro (5) orizzontale di accoglimento dall'esterno e trasporto dei detti detriti (4) disposto pressoché centralmente e longitudinalmente sulla sommità di detto cassone (3); detto cassone (3) essendo dotato inoltre di un elemento a cuneo (6), mobile orizzontalmente per tutto lo sviluppo longitudinale del cassone stesso mediante mezzi (11) a slitta, e disposto superiormante e coassialmente a detto primo nastro (5) ed atto a smistare bilateralmente ed uniformemente all'interno del detto cassone (3) i detriti in arrivo sul detto primo nastro (5); una pluralità di portelli (7) disposti, a due a due contraifacciati, e in prossimità del fondo di detto cassone (3) a definire, con quest 'ultimo, una corrispondente serie di unita modulari conformate a tramoggia, di contenimento dei detriti e mobili, mediante corrispendenti mezzi (12) di movimentazione, tra una posizione estrema di chiusura dell'unità modulare, in cui detti portelli (7) sono a contatto senza soluzione di continuità con detto cassone (3), ed una posizione estrema di apertura dell'unità modulare, in cui detti portelli (7) si trovano in una posizione allontanata da detto cassone e permettono l'efflusso dei detriti dallo stesso; un secondo nastro orizzontale (9) di scarico dei detriti, disposto con il corrispondente ramo attivo complanare al disotto di detti portelli (7) in modo tale da accogliere e trasportare i detriti in caduta da dette unità modulari, ruotabile, in corrispondenza di una sua estremità fungente da fulcro, attorno ad un asse verticale (X), mediante mezzi (10) di rotazione, tra una posizione non operativa, in cui detto secondo nastro (9) si trova disposto pressoché parallelo a detto cassone (3), ed una posizione operativa di scarico detriti, in cui detto secondo nastro (9) si trova pressoché trasversaimente disposto ed a sbalzo rispetto a detto cassone (3); - mezzi di movimentazione (30) e posizionamento (31) essendo disposti al di sotto di detto cassone (3) e parallelamente allo stesso per tutta la sua lunghezza, atti a presentare detta estremità fungente da fulcro di detto secondo nastro (9) via via in corrispondenza del detto portello superiore (7) in posizione estrema di apertura.
  2. 2. Carro ferroviario secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento a cuneo (6) è costituito da una coppia di lame {6a e 6b) definenti, in pianta, un cuneo e collegate, superiormente, ad un parallelogramma articolato (13) fissato, a sua volta, ai detti mezzi (11) a slitta ed atto a permettere al detto elemento a cuneo (6) una variazione in quota tra una posizione estrema avvicinata a detto primo nastro (5) ed una posizione estrema allontanata dal detto primo nastro (5).
  3. 3. Carro ferroviario secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi (11) a slitta sono costituiti da una coppia di bracci (11a e 11b) fissati, ad una estremità, ad un parallelogramma articolato (13) e dotati, all'estremità opposta, di corrispondenti ruotine (14a e 14b) scorrevoli su una coppia di binari orizzontali (15) di cui è dotata la sommità di detto cassone (3) e disposti da bande opposte a detto primo nastro (5).
  4. 4. Carro ferroviario secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi (12) di movimentazione dei detti portelli (7) sono costituiti da corrispondenti pistoni idraulici (16) fulcrati, ognuno alle loro estremità, alla parte interna di detto pianale (2) e rispettivamente al detto portello (7).
  5. 5. Carro ferroviario secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi (10) di movimentazione del detto secondo nastro (9) sono costituiti da una ralla (17) motorizzata interposta tra detto secondo nastro (9), in corrispondenza dell‘estremità fungente da fulcro, e i detti mezzi di movimentazione (30) e posizionamento (31).
  6. 6. Carro ferroviario secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto secondo nastro (9) è dotato di una intelaiatura (18) a culla avvolgente completamente i1 nastro stesso.
  7. 7. Carro ferroviario secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di movimentazione (30) e posizionamento (31) sono costituiti da un carrello (32) di supporto di detto secondo nastro (8) interposto tra detto pianale (2) e detta estremità fungente da fulcro di detto secondo nastro (9) e presentate una serie di ruotine (33) scorrevoli entro una coppia di guide (34) tra loro parallele, fissate sul detto pianale (2) e sviluppantisi per tutta la lunghezza di detto carro ferroviario; detto carrello (32) essendo collegato, bilateralmente, con una catena (35) chiusa ad anello e motorizzata in modo da permettere lo scorrimento e il posizionamento di detto secondo nastro (9) in corrispondenza di detti portelli (7).
  8. 8. Carro ferroviario secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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