IT9003599A1 - Macchina incartatrice di elementi scatolari sostanzialmente parallelepipedi. - Google Patents

Macchina incartatrice di elementi scatolari sostanzialmente parallelepipedi.

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IT9003599A1
IT9003599A1 IT003599A IT359990A IT9003599A1 IT 9003599 A1 IT9003599 A1 IT 9003599A1 IT 003599 A IT003599 A IT 003599A IT 359990 A IT359990 A IT 359990A IT 9003599 A1 IT9003599 A1 IT 9003599A1
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Silvano Boriani
Antonio Gamberini
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    • B65B19/02Packaging cigarettes
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Description

D E S C R I Z I O N E
dell'invenzione industriale dal titolo:
"Macchina incartatrice di elementi scatolari
sostanzialmente parallelepipedi . "
La presente invenzione ha per oggetto una macchina incartatrice di elementi scatolari sostanzialmente parallelepipedi .
In particolare, la presente invenzione è relativa ad una macchina incartatrice di elementi scatolari sostanzialmente parallelepipedi che devono venire avvolti con materiale per incarto termosaldabile .
Sono attualmente note numerose macchine incartatrici o, più esattamente, sovraincartatrici di elementi scatolari sostanzialmente parallelepipedi, in particolare pacchetti di sigarette o gruppi di pacchetti di sigarette, le quali comprendono, solitamente, dei mezzi di avanzamento e di trasferimento degli elementi scatolari, dei mezzi piegatori e dei mezzi saldatori.
I mezzi di avanzamento spingono gli elementi scatolari contro rispettivi foglietti di materiale di incarto termosaldabile, alimentati perpendicolarmente ad essi, e li
trasferiscono all'interno di un vano di accoglimento degli
elementi scatolari e dei rispettivi foglietti.
Il vano ha sostanzialmente le dimensioni degli elementi
scatolari in modo che durante l'introduzione in esso degli
elementi scatolari, i foglietti vengono costretti a ripiegarsi ad "U" attorno ai rispettivi elementi scatolari per
effetto di pareti laterali del vano stesso.
I mezzi piegatori, costituiti da un piegatore mobile e da
piegatore fisso, provvedono a conferire ai foglietti una
conformazione tubolare attorno ai rispettivi elementi
scatolari, sovrapponendo l'uno all'altro, contro un fianco
di ogni elemento scatolare, i due lembi estremi del rispettivo foglietto protendentisi all'esterno del vano.
I mezzi saldatori saldano infine i tali lembi sovrapposti,
cosi da definire e rendere stabile la conformazione tubolare
realizzata.
Spesso il vano è costituito da uno scomparto ·di una testa
incartatrice dotata di scompartì radiali e ruotante di moto
intermittente o a passi attorno ad un asse orizzontale attraverso più stazioni operative.
II piegatore mobile, dotato di moto alternativo, ha il compito di ripiegare il lembo di estremità inferiore del foglietto sul fianco posteriore dell'elemento scatolare m un o istante immediatamente successivo quello della introduzione dell'elemento scatolare e del relativo foglietto nel vano ed in un tempo immediatamente precedente a quello della rotazione di un passo della testa incartatrice.
Tale passo di rotazione provoca, ad opera del piegatore fisso, costituito dal bordo inferiore di una carenatura coassiale alla testa incartatrice, un ripiegamento del lembo di estremità superiore su quello inferiore già piegato, così da completare il ripiegamento del foglietto attorno al rispettivo elemento scatolare per giungere alla conformazione tubolare .
Si è però notato che una siffatta struttura, pur consentendo il raggiungimento di una notevole velocità operativa, presenta inconvenienti riguardo ad una corretta e duratura piegatura dei foglietti attorno ai rispettivi elementi scatolari. La corretta conformazione del foglietto è assai importante poiché esso contribuisce in modo determinante a stabilire l'estetica finale del prodotto finito, pertanto è importante che esso sia correttamente teso e piegato attorno al rispettivo elemento scatolare.
Tali inconvenienti sono dovuti, in primo luogo, al fatto che, anche quando i lembi di estremità vengono correttamente piegati sul fianco posteriore dell'elemento scatolare, la corretta conformazione "a tubo" del foglietto non viene sufficientemente garantita fino alla successiva fase di saldatura la quale, come detto, viene eseguita in tempi e luoghi successivi a quelli di piegatura.
Il problema viene aggravato quando, come precedentemente descritto, l'elemento scatolare col rispettivo foglietto avvolto a tubo attorno ad esso viene trattenuto, nel corso della rotazione della testa incartatrice, entro il rispettivo scomparto ad opera di una carenatura pressoché cilindrica.
Durante questo trasferimento, infatti, il contatto tra elemento scatolare e superficie interna della carenatura è liinitato ai soli bordi longitudinali del fianco posteriore dell'elemento scatolare.
Tale contatto, oltre a non garantire il mantenimento della configurazione a tubo del foglietto, è difficilmente realizzabile in modo corretto per due motivi contrastanti.
Se il contatto è troppo marcato si può ottenere una dannosa compressione dei bordi longitudinali del fianco posteriore dell'elemento scatolare e si può provocare uno sfilamento del lembo di estremità inferiore, stretto tra carenatura fissa ed elemento scatolare in movimento, dal disotto del lembo di estremità superiore. Diversamente, un insufficiente contatto tra gli stessi elementi lascia troppo liberi entrambi i lembi di estremità cosicché il foglietto può ritirarsi e perdere la necessaria tensione.
Oltre a ciò, il foglietto è realizzato con materiale estremamente sottile e flessibile e caricabile elettrostaticamente con gran facilità. Questa caratteristica rende alquanto problematico un corretto impiego del piegatore mobile, il quale striscia a stretto contatto col lembo di estremità inferiore per ripiegarlo strettamente sull'elemento scatolare. Tale strisciamento, però, carica elettrostaticamente il lembo d'estremità e lo porta ad aderire tenacemente al piegatore stesso che, successivamente, durante la sua corsa di ritorno, trascina con sé il lembo di estremità inferiore. Il problema è aggravato dal fatto che le cariche elettrostatiche aumentano proporzionalmente con l'aumentare della velocità di strisciamento reciproco, cioè aumentano con l'aumentare della velocità operativa della macchina.
E' facilmente deducibile che il piegatore tende a trascinare con sé il lembo d'estremità inferiore e ad arricciarlo al disotto del lembo d'estremità superiore con l'inevitabile conseguenza che il lembo inferiore non potrà venire perfettamente a contatto con quello superiore che gli viene successivamente sovrapposto.
L'arricciatura del lembo inferiore porta anche ad un ulteriore inconveniente. Durante la successiva fase di saldatura, infatti, il fatto che una delle due superfici destinate a venire a reciproco contatto sia arricciata provoca una riduzione della superficie di contatto, con inevitabile riduzione del grado di affidabilità della saldatura stessa.
Scopo della presente invenzione è pertanto strutturare la macchina incartatrice in modo che i foglietti di materiale di incarto termosaldabile vengano correttamente avvolti a tubo attorno ai rispettivi elementi scatolari ed in modo che la conformazione da loro assunta si mantenga inalterata fino ed oltre la saldatura cosi da eliminare gli inconvenienti ora menzionati.
Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina incartatrice di elementi scatolari sostanzialmente parallelepipedi comprendente mezzi di avanzamento degli elementi scatolari contro rispettivi foglietti di materiale per incarto termosaldabile e di trasferimento degli stessi all’interno di un vano di accoglimento degli elementi scatolari e dei foglietti; mezzi piegatori e mezzi saldatori essendo previsti atti a conferire ai detti foglietti una conformazione tubolare attorno ai rispettivi elementi scatolari e rispettivamente a saldare i lembi estremi o di estremità sovrapposti dei detti foglietti ripiegati con conformazione tubolare, attorno ai detti elementi scatolari, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi piegatori ed i detti mezzi saldatori cooperano nell'ambito di una medesima stazione operativa in cui è situato il detto vano di accoglimento ed eseguono, nell'ordine, le relative operazioni di piegatura e rispettivamente di saldatura in successione di fase sostanzialmente senza soluzione di continuità temporale; detti mezzi saldatori venendo portati a contatto con i lembi estremi di detto foglietto prima dell'allontanamento da questi ultimi dei detti mezzi piegatori che, in tal modo, trattengono in tensione i lembi di estremità del foglietto stesso sul rispettivo elemento scatolare fino alla loro saldatura reciproca.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e preferita ma non limitativa, nei quali:
-le figure 1 e 2 illustrano una sezione longitudinale eseguita in corrispondenza della stazione di alimentazione della macchina secondo la presente invenzione; e
-la figura 3 illustra, in scala ridotta, una testa incartatrice facente parte della macchina secondo la presente invenzione .
Con riferimento alle figure allegate, la macchina incartatrice di elementi scatolari sostanzialmente parallelepipedi 3 che devono essere avvolti con materiale per incarto termosaldabile è indicata nel suo complesso con 1 e comprende, almeno nell'ambito di una sua stazione operativa di alimentazione indicata con 8, dei mezzi di avanzamento e di trasferimento costituiti da uno spingitore alternativo 2, dei mezzi piegatori 6 e dei mezzi saldatori Lo spingitore 2 viene mosso di moto alternativo lungo una traiettoria rettilinea orizzontale tra due posizioni estreme di prelievo, arretrata, e rispettivamente di alimentazione, avanzata. Nel seguito, se non espressamente indicato, con le espressioni anteriore e posteriore verrà sempre fatto riferimento alla direzione di avanzamento dello spingitore 2 tra la sua posizione arretrata e quella avanzata. Nel corso della descrizione verrà inoltre utilizzata l'espressione generica di elementi scatolari 3, in quanto essi possono essere singoli pacchetti di sigarette, gruppi di pacchetti di sigarette o qualsiasi altro prodotto di forma parallelepipeda, singolo od in gruppo, che necessita di venire avvolto in un rispettivo foglietto di materiale per incarto termosaldabile. Lo spingitore 2 è mobile lungo un canale 20 di guida degli elementi scatolari 3, alimentati tra lo spingitore 2 ed il canale 20, ad esempio tramite un elevatore 21, sostanzialmente nel momento in cui lo spingitore 2 giunge nella sua posizione arretrata. Essenzialmente, il canale di guida 20 è definito da una coppia di piastre orizzontali di guida 22 solidali ad una struttura di supporto non illustrata della macchina incartatrice 1.
Alle piastre 22 sono associate due guide verticali 23, 24 parallele definenti un percorso obbligato per i foglietti d'incarto 4 di materiale termosaldabile. I foglietti 4 vengono alimentati dall'alto tramite mezzi noti non illustrati e vengono arrestati in una ben determinata posizione come verrà descritto in seguito.
In allineamento con lo spingitore 2 è previsto un vano 5 di accoglimento degli elementi scatolari 3 e dei rispettivi foglietti 4. Lo spingitore 2 termina la sua corsa verso la rispettiva posizione avanzata nel momento in cui l'elemento scatolare 3, da esso fatto avanzare, è giunto entro il vano 5.
Generalmente il vano 5 è definito da una parete di fondo 10 trasversale alla traiettoria rettilinea degli elementi scatolari 3 e da una coppia di pareti orizzontali 11 destinate a venirsi a trovare complanari alle piastre orizzontali 22 durante la citata fase di ricezione.
Solitamente è prevista una ulteriore coppia di pareti, non illustrate, verticali e parallele, delimitanti lateralmente il vano 5. Le dimensioni del vano 5 sono sostanzialmente uguali a quelle dell'elemento scatolare 3 che, pertanto, occupa interamente il rispettivo vano 5 sostanzialmente senza debordare da esso. La dimensione trasversale del foglietto 4, cioè quella trasversale alla sua direzione di avanzamento, è maggiore della corrispondente dimensione dell'-elemento scatolare 3 cosicché esso deborda da entrambi i lati di quest'ultimo e viene ripiegato sui fianchi laterali dello stesso dalle pareti laterali non illustrate del vano 5 durante l'introduzione dello stesso elemento scatolare 3 in quest'ultimo. La dimensione longitudinale del foglietto 4 e la posizione in cui esso viene fermato in attesa di venire intercettato dal fianco anteriore 3a dell'elemento scatolare 3 sono tali per cui il foglietto 4 viene ripiegato ad "U" attorno all'elemento scatolare 3, per mezzo del bordo anteriore delle pareti 11, e deborda posteriormente da esso con due lembi di estremità 15 superiore e 16 inferiore.
I mezzi piegatori 6 provvedono a ripiegare i lembi 15 e 16 sull'elemento scatolare 3, mentre i mezzi saldatori 7 li uniscono reciprocamente mediante un operazione di saldatura. In conformità con la presente invenzione, i mezzi piegatori 6 ed i mezzi saldatori 7 vengono previsti operanti nell'ambito della stazione operativa in cui il vano 5 accoglie l'elemento scatolare 3 e sono reciprocamente associati e vengono azionati in successione, con precedenza ai mezzi piegatori 6 e sostanzialmente senza soluzione di continutà temporale.
Inoltre, i mezzi saldatori 7 vengono portati a contatto con i lembi estremi 15, 16 del foglietto 4 mentre i mezzi piegatori 6 sono ancora a contatto con gli stessi e li mantengono nella giusta tensione.
Osservando ora in particolare la forma esemplificativa di realizzazione illustrata nelle figure 1 e 2, i mezzi piegatori 6 sono costituiti da una coppia di elementi sostanzialmente piani 13 e 14 disposti da bande opposte verticalmente allineate del canale di guida 20 e mossi da mezzi non illustrati l'uno verso l'altro o l'uno in allontanamento dall'altro lungo un piano verticale trasversale alla direzione di movimentazione dello spingitore 2.
Il piano di movimentazione degli elementi piani 13 e 14 dista dal piano di fondo 10 di un tratto sostanzialmente uguale allo spessore dell'elemento scatolare 3, cioè sostanzialmente uguale alla dimensione di quest'ultimo misurata lungo la direzione di movimentazione dello spingitore 2.
Le corse degli elementi 13 e 14 sono tali per cui la loro somma è maggiore della distanza tra gli stessi nella loro configurazione di massimo allontanamento reciproco ed essi presentano, lungo i propri bordi anteriori 13b e 14b reciprocamente contraffacciati, una sagomatura complementare che consente loro di compenetrarsi mutuamente senza intercettazione alcuna.
Per ridurre la generazione di cariche elettrostatiche sul foglietto 4, gli elementi 13 e 14 sono leggermente inclinati rispetto al piano di movimentazione come illustrato nelle figure 1 e 2.
L'elemento piano disposto inferiormente, indicato con 14, è realizzato con struttura più robusta di quello superiore e ad esso è fulcrata, in corrispondenza del suo lato non destinato a venire a contatto con i foglietti 4, una leva a due bracci 17. La leva 17 supporta, in corrispondenza della estremità di un suo braccio prossimo al bordo anteriore sagomato 14b dell'elemento piano 14, i mezzi saldatori 7, di tipo noto. L'elemento piano 14 presenta, in prossimità del suo bordo anteriore sagomato 14b, una apertura 18 attraverso la quale possono passare i mezzi saldatori 7 fino a contatto col foglietto 4.
All'estremità libera dell'altro braccio della leva 17 è articolata un'asta di comando 25 assialmente mossa da mezzi non illustrati ed atta a ruotare in un senso od in quello opposto la leva 17 tra due posizione estreme di contatto e rispettivamente di non contatto dei mezzi saldatori 7 col foglietto 4.
Come illustrato nelle figure 1 e 2 ed in particolare come rilevabile in figura 2, la faccia dell'elemento piano 14 destinata a venire a contatto col foglietto 4 è spianata parallelamente al piano di fondo 10 in una zona perimetrale all'apertura 18 per il motivo che risulterà evidente in seguito.
Tra le piastre di guida 22 e le pareti 11 del vano 5 sono previste altrettante aperture 26, 27 per il passaggio degli elementi piani 13 e 14. L'apertura inferiore 27 presenta una dimensione, misurata lungo la direzione di movimentazione dello spingitore 2, maggiore della corrispondente dimensione dell'apertura superiore 26 a causa della corrispondente maggiore dimensione dell'elemento 14 e dei mezzi di saldatura 7 rispetto al solo elemento 13. Per evitare che l'apertura 27 possa costituire intralcio all'avanzamento degli elementi scatolari 3, l'elemento 14 comporta, in corrispondenza del suo bordo anteriore sagomato 14b, una appendice 28 destinata a risultare complanare alla piastra inferiore 22 quando l'elemento piano 14 si trova nella sua posizione abbassata così da ripristinare sostanzialmente la continuità tra la piastra 22 e la parete 11 inferiori.
Nella forma di realizzazione illustrata, inoltre, il piano di fondo 10 è definito da due pareti complanari verticali 12 disposte da bande opposte del vano 5 e mobili, in avvicinamento od in allontanamento reciproco lungo il piano di fondo 10, tra una posizione reciprocamente avvicinata di intercettazione ed una reciprocamente allontanata di non intercettazione degli elementi scatolari 3.
Il funzionamento della macchina incartatrice 1 secondo la presente invenzione è il seguente, partendo dalla condizione in cui lo spingitore 2 è arretrato e l'elevatore 21 sta alimentando una elemento scatolare 3 pronto per essere avvolto in un rispettivo foglietto 4. Non appena l'elevatore 21 è giunto in allineamento con la piastra 22 inferiore, gli elementi 13 e 14 hanno raggiunto le loro posizioni estreme reciprocamente allontanate ed i mezzi saldatori 7 sono stati portati in una configurazione di non intervento illustrata in figura 1. A questo punto lo spingitore 2 viene comandato ad eseguire la sua corsa di alimentazione ed impegna il fianco posteriore 3p dell'elemento scatolare 3 e lo porta, prima, con il suo fianco anteriore 3a contro il foglietto 4 che nel frattempo è stato alimentato tra le guide 23 e 24, poi, entro il vano 5 fino a comprimere il foglietto 4 contro la parete di fondo 10 definita dalle pareti 12 ferme nelle rispettive posizioni avvicinate di intercettazione.
Durante questa corsa dello spingitore 2, il foglietto viene ripiegato ad "U" attorno all'elemento scatolare 3 dai bordi anteriori delle pareti 11 e viene via via teso a causa dell'attrito con le piastre 22, con l'appendice 28 e con le pareti 11 stesse. Non appena lo spingitore 2 ha terminato la sua corsa, l'elemento piano 13 prima e l'elemento piano 14 successivamente iniziano la loro corsa di reciproco avvicinamento mentre lo spingitore 2, non appena gli elementi piani 13 e 14 hanno intercettato i lembi di estremità 15 e 16, inizia la sua corsa di ritorno verso la sua posizione arretrata. Per tale motivo, lo spingitore 2 ha una dimensione verticale minore della dimensione trasversale degli elementi scatolari 3 come visibile nelle figure 1 e 2.
L'elemento piano 13 piega il lembo superiore 15 sul fianco posteriore 3p dell'elemento scatolare 3 muovendosi a contatto con lo stesso lembo 15 per un tratto pari a circa la metà della sporgenza del lembo 15 dall'elemento scatolare 3.
Successivamente l'elemento piano 14 piega il lembo inferiore 16 sul medesimo fianco posteriore 3p dell'elemento scatolare 3 al disopra del lembo 15 già piegato. L'elemento piano 14 percorre quasi tutto il lembo 16 fino a portare i mezzi saldatori 7 al disopra della zona di sovrapposizione dei due lembi di estremità 15 e 16 del foglietto 4. Non appena anche l'elemento piano 14 ha terminato la sua corsa di avanzamento ed è a completo contatto col lembo inferiore 16 tramite il suo tratto spianato, viene attivata l'asta di comando 25 che porta i mezzi saldatori 7 a comprimere i lembi 15 e 16 sovrapposti a contrasto contro l'elemento scatolare 3 stesso. I mezzi saldatori 7 vengono attivati e saldano reciprocamente i lembi di estremità 15 e 16 e vengono quindi riportati nella loro posizione arretrata di non contatto.' Successivamente, gli elementi piani 13 e 14 vengono reciprocamente allontanati in attesa di una nuova fase di piegatura e saldatura.
Risulta perfettamente ovvio che in tal modo i foglietti 4, ed in particolare i lembi di estremità 15 e 16, non hanno alcuna possibilità di ritirarsi dopo l’operazione di piegatura, essendo questa operazione sostanzialmente contemporanea a quella di saldatura. Inoltre, i lembi 15 e 16 vengono costantemente mantenuti premuti positivamente contro il fianco posteriore 3p del rispettivo elemento scatolare 3 fino a saldatura ultimata. Ciò significa, in altre
che il foglietto 4 viene avvolto a tubo attorno al rispettivo elemento scatolare 3 e contemporaneamente teso opportunamente ed infine saldato mentre viene ancora mantenuto teso dagli stessi organi che lo hanno piegato e teso. Le corse di ritorno degli elementi piani 13 e 14, anche se generano delle cariche elettrostatiche nei lembi 15 e 16, non provocano alcuna conseguenza poiché gli stessi lembi 15 e 16 sono già reciprocamente saldati quando gli elementi piani 13 e 14 arretrano.
Al termine di ciascuna fase di saldatura, opportuni mezzi di trasferimento provvedono ad allontanare l'elemento scatolare 3 già avvolto in un foglietto 4 di materiale per incarto ripiegato a tubo e saldato longitudinalmente.
Nella forma di realizzione di cui a figura 3, il vano 5 coincide con uno degli scomparti radiali 9, angolarmente equidistanziati , ricavati in una testa incartatrice 19 ruotante di moto intermittente attorno ad un asse orizzontale. In questo caso la parete di fondo 10 può essere costituita da una parete fissa rispetto alla testa incartatrice 19 e forata per il passaggio di mezzi, non illustrati in quanto noti, per l'espulsione degli elementi scatolari 3 dagli scomparti 9. La testa incartatrice 19 non viene ulteriormente descritta in quanto i suoi rimanenti organi ed elementi sono noti.
Particolarmente interessante risulta l'aver previsto due pareti mobili 12 per la definizione del piano di fondo 10 del vano 5: in tal modo l'allontanamento degli elementi scatolari 3 già avvolti può avvenire attraverso le stesse pareti mobili 12 reciprocamente allontanate. Il vano 5 si viene pertanto a comportare come un canale di guida lungo il quale sono previste le due pareti mobili 12 di intercettazione temporanea degli elementi scatolari 3. L'allontanamento degli elementi scatolari 3 può avvenire, ad esempio, ad opera di mezzi di prelievo 29 a depressione (vedi figura 2) agenti sul fianco anteriore 3a avvolto dell'elemento scatolare 3 stesso.
Un altro metodo per allontanare gli elementi scatolari 3 già avvolti può essere quello di utilizzare i successivi elementi scatolari 3 da avvolgere quali spingitori nei confronti di quelli già avvolti.
Entrambe queste soluzioni consentono di ridurre i tempi di attuazione della fase di piegatura e saldatura, quindi, in altre parole, di aumentare la velocità operativa della macchina incartatrice 1 in quanto consente, calcolando opportunamente le varie sottofasi, di iniziare a far compiere allo spingitore 2 la sua corsa di avanzamento con un elemento scatolare 3 già nel momento in cui gli elementi piani 13 e 14 si stanno reciprocamente allontanando al termine della fase di saldatura. Ciò è possibile poiché, mentre lo spingitore 2 avanza con un successivo elemento scatolare 3 e gli elementi piani 13 e 14 si allontanano reciprocamente, le pareti mobili 12 si allontanano reciprocamente, i mezzi di prelievo 29 rimuovono l'elemento scatolare 3 già avvolto nel rispettivo foglietto 4 e le pareti mobili 12, non appena l'elemento scatolare 3 già avvolto le ha oltrepassate, possono riavvicinarsi a materializzare la parete di fondo 10, prima che il successivo elemento scatolare 3 con il rispettivo foglietto 4 avvolto ad "U" attorno ad esso venga a contatto con il piano di fondo 10.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo, inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti. Nella pratica sono ovviamente possibili delle modifiche e/o delle migliorie rientranti comunque nell'ambito delle seguenti rivendicazioni .

Claims (9)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Macchina incartatrice di elementi scatolari sostanzialmente parallelepipedi comprendente mezzi (2) di avanzamento degli elementi scatolari (3) contro rispettivi foglietti (4) di materiale per incarto termosaldabile e di trasferimento degli stessi all'interno di un vano (5) di accoglimento degli elementi scatolari e dei foglietti (4); mezzi piegatori (6) e mezzi saldatori (7) essendo previsti atti a conferire ai detti foglietti (4) una conformazione tubolare attorno ai rispettivi elementi scatolari (3) e rispettivamente a saldare i lembi estremi o di estremità (15, 16) sovrapposti dei detti foglietti (4) ripiegati con conformazione tubolare, attorno ai detti elementi scatolari (3), caratterizzata dal fatto che i detti mezzi piegatori (6) ed i detti mezzi saldatori (7) cooperano nell'ambito di una medesima stazione operativa in cui è situato il detto vano di accoglimento (5) ed eseguono, nell'ordine, le relative operazioni di piegatura e rispettivamente di saldatura in successione di fase sostanzialmente senza soluzione di continuità temporale; detti mezzi saldatori (7) venendo portati a contatto con i lembi estremi (15, 16) di detto foglietto (4) prima dell'allontanamento da questi ultimi dei detti mezzi piegatori (6) che, in tal modo, trattengono in tensione i lembi di estremità (15, 16) del foglietto (4) stesso sul rispettivo elemento scatolare (4) fino alla loro saldatura reciproca.
  2. 2) Macchina incartatrice secondo la rivendicazione 1, in cui i detti mezzi di avanzamento e alimentazione sono costituiti da uno spingitore (2) ed il detto vano di accoglimento (5) è costituito almeno da una parete di fondo (10), perpendicolare alla direzione di movimentazione del detto spingitore alternativo (2), e da due pareti sovrapposte (11) parallele alla detta direzione di avanzamento, il detto spingitore (2) provocando, in cooperazione con le dette pareti laterali (11), il ripiegamento di ciascun foglietto (4) attorno al rispettivo elemento scatolare (3) fino a conferire allo stesso una conformazione ad "U" con due lembi di estremità (15, 16) debordanti dal rispettivo elemento scatolare (3) a contatto con le dette due pareti sovrapposte (11) cooperanti col detto spingitore (2) per il ripiegamento dello stesso foglietto, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi piegatori (6) sono costituiti da due elementi pressoché piani (13, 14) disposti da bande opposte della traiettoria percorsa dal detto spingitore (2) e mobili di moto alternativo l'uno in avvicinamento od in allontanamento dall'altro trasversalmente alle dette pareti sovrapposte (11) ed ai detti lembi di estremità (15, 16) e ad una distanza dalla detta parete di fondo (10) sostanzialmente uguale alla dimensione dei detti elementi scatolari (3) misurata lungo la direzione di movimentazione del detto spingitore (2); i detti elementi piani (13, 14) venendo mossi in successione di fase con ripiegamento successivo dei detti lembi di estremità (15, 16) che vengono posti a reciproco contatto l'uno sull'altro; ad uno dei detti elementi pressoché piani (14) essendo associati i detti mezzi saidatori (7) con possibilità di muoversi alternativamente, almeno quando i detti mezzi piegatori (6) hanno completato la fase di piegatura dei detti lembi di estremità (15, 16) e sono ancora a contatto col lembo di estremità più esterno (16), tra una posizione di non contatto ed una di contatto col detto lembo di estremità esterno (16) per la saldatura dello stesso al detto lembo di estremità interno (15).
  3. 3) Macchina incartatrice secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che i detti elementi pressoché piani (13, 14) costituenti i detti mezzi piegatori (6) sono leggermente inclinati rispetto alla detta parete di fondo (10) così da venire a contatto con i detti lembi di estremità (15, 16) solo col loro bordo (13b, 14b) anteriore rispetto alla loro direzione di avanzamento durante la fase di piegatura dei detti lembi di estremità (15, 16).
  4. 4) Macchina incartatrice secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi piegatori (6) sono mobili in reciproco avvicinamento od allontanamento di rispettivi tratti, la somma delle cui lunghezze è maggiore della dimensione dei detti elementi scatolari (3) misurata trasversalmente alla direzione di avanzamento degli stessi mezzi piegatori (6) e, in corrispondenza dei loro bordi anteriori (13b, 14b), sono sagomati complementarmente così da compenetrarsi mutuamente senza interferenza durante il loro avvicinamento reciproco.
  5. 5) Macchina incartatrice secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che all'elemento piano (14) destinato ad essere mosso successivamente all'altro elemento piano (13) è fulcrata, dal suo lato non destinato a venire a contatto col detto foglietto (4) di materiale per incarto, una leva (17) di supporto dei detti mezzi saldatori (7) e lo stesso elemento piano (14) presenta, in prossimità del suo bordo anteriore sagomato (14b), una apertura (18) atta a consentire il passaggio dei detti mezzi saldatori (7) fino a contatto col lembo di estremità esterno (16).
  6. 6) Macchina incartatrice secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la parete di fondo (10) dei detti mezzi di trasferimento (6) è definita da almeno una coppia di pareti complanari (12) mobili alternativamente in avvicinamento od in allontanamento reciproco lungo una direzione parallela alla detta parete di fondo (10) tra due posizioni estreme di cui una di intercettazione ed una di non intercettazione degli elementi scatolari (3) mossi dal detto spingitore (2).
  7. 7) Macchina incartatrice secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che il detto vano (5) è ricavato radialmente su di una testa (19) rotante di moto intermittente attorno ad un asse orizzontale perpendicolare alla direzione di movimentazione del detto spingitore alternativo (2), provvista di almeno due scomparti (9) radiali ed equidistanziati angolarmente.
  8. 8) Macchina incartatrice secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di trasferimento (5) comprendono mezzi (29) in grado di prelevare i detti elementi scatolari (3) già avvolti nei rispettivi foglietti (4) e disposti a contatto contro la detta parete di fondo (10) ed in grado altresì di allontanarli dal detto spingitore (2) attraverso il detto vano (5) in successione di fase con l'allontanamento reciproco delle dette pareti complanari (12).
  9. 9) Macchina incartatrice secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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