IT9003518A1

IT9003518A1 - Perfezionamento in macchine scorniciatrici per la lavorazione del legno

Info

Publication number: IT9003518A1
Application number: IT003518A
Authority: IT
Inventors: Giuseppe Gemmani
Original assignee: Scm Spa
Priority date: 1990-05-24
Filing date: 1990-05-24
Publication date: 1991-11-24
Also published as: DE69007973T2; EP0458002B1; EP0458002A2; US5127454A; EP0458002A3; DE69007973D1; IT9003518A0; IT1238960B

Description

D E S C R I Z I O N E:

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

PERFEZIONAMENTO IN MACCHINE SCORNICIATRICI PER LA LAVORA-ZIONE DEL LEGNO.

R I A S S U N T O

Il perfezionamento in oggetto prevede che ognuno degli utensili (2, 3, 4, 5) è dotato di una cuffia (8) di copertura alla quale sono solidalmente e lateralmente collegati degli organi pressori (9, 10) ed è dotata di mezzi (13) di regolazione, agenti tra la stessa cuffia ed una slitta (7), ì quali possono variarne la distanza rispetto ad un piano (1) orizzontale in funzione di un diametro (D) di riferimento dello stesso utensile; la cuffia (8) è anche collegata ad un organo (14) di misurazione, collegato a sua volta al piano (1) orizzontale, con il quale è possibile micurarne la distanza relativa in funzione dello spessore di un pezzo (6); sono anche previsti dei mezzi (15, 16) di visualizzazione atti ad indicare il valore del diametro (D) dell'utensile (2, 3, 4, 5) ed il valore della distanza della cuffia (8) dal piano (1). (FIG. 1)

D E S C R I Z I O N E:

Il presente trovato concerne un perfezionamento in macchine scorniciatrici per la lavorazione del legno.

Nell'ambito della produzione di macchine per la lavorazione del legno, ed in particolare delle macchine scorniciatrici, è nota la continua ricerca per migliorare la qualità di lavorazione delle stesse macchine ed accorciare il più possibile i tempi non operativi.

Nel caso di quest'ultime macchine, cioè quelle predisposte alla lavorazione, su uno o più dei quattro lati di un quadrello o tenone in legno, in arrivo da una linea di alimentazione, si è denotato che i tempi di ricambio dei vari utensili (o di cambio formato) risultano molto lunghi e laboriosi: gli utensili utilizzati, i quali sono almeno uno per ogni lato dello spezzone e alcuni facoltativi in funzione del tipo di lavorazione da effettuare, sono disposti lungo un piano orizzontale di lavoro del pezzo da lavorare. Interposte tra gli utensili vi sono anche delle ruote di traino (gommate od in acciaio) con asse di rotazione parallelo al piano di lavoro e collegate, in motorizzazione, l'una con l'altra mediate una traversa posteriore, ruote che svolgono la funzione di trascinare il pezzo secondo la direzione di avanzamento operativa, alimentandolo con continuità al di sotto degli utensili.

Questi ultimi, adibiti alla lavorazione dei quattro lati del pezzo (che lungo la linea di avanzamento sono rispettivamente definiti come il verticale destro, il verticale sinistro, l'orizzontale superiore e l'orizzontale inferiore), sono coperti da una carteratura di protezione e di aspirazione dei trucioli e sono dotati, ognuno bilateralmente ed al difuori della carteratura, di un elemento pressatore atto a mantenere il pezzo in posizione guidata prima, durante e dopo la sua lavorazione; più precisamente il pressatore anteriore è disposto inclinato per invitare il pezzo verso l'utensile, mentre il posteriore è posizionato parallelamente al piano e ad una altezza (distanza) dallo stesso funzione dello spessore che deve avere a misura il pezzo.

Ora però si è notato che il ricambio di uno qualsiasi di questi utensili risulta, come già accennato precedentemente, lungo e laborioso: l'operatore infatti deve sostituire l'utensile successivamente alla rimozione dei due pressatori dal piano di lavoro, svincolandoli rispetto alla traversa posteriore che li supporta; poi effettuare l'azzeramento del nuovo utensile sullo stesso piano di lavoro (in funzione del suo nuovo diametro), mediante appositi volantini coadiuvati da scale graduate poste sulla macchina, con le quali è possibile controllare, variandola, la distanza o l'altezza dell'asse di rotazione dell'utensile dal piano di lavoro. Eseguita questa fase è indispensabile anche riposizionare i due pressatori in funzione del nuovo diametro dell'utensile (il piano dei pressatori coincide con il filo di lavoro del diametro minore dell'utensile) e della distanza di questo dal piano di lavoro (equivalente allo spessore del pezzo in lavorazione).

Quindi è già deducibile da questa sommaria descrizione che il ricambio di ogni singolo utensile comporti un tempo di esecuzione alquanto lungo da parte dell'operatore ed inoltre la precisione di riposizionamento del nuovo utensile e dei pressatori risente, per la maggior parte dei casi, anche dell'esperienza dell'operatore.

Un'altro inconveniente presentato da queste macchine è dovuto alla notevole distanza dell'interasse tra l'ultima ruota di traino disposta precedentemente alla coppia di utensili orizzontali e la prima ruota dopo questi ultimi. Questa distanza crea ovviamente dei problemi nel momento in cui si devono lavorare pezzi presentanti uno sviluppo in lunghezza minore dell'interasse sopraddetto , in quanto lo stesso pezzo tende a fermarsi (per mancanza di traino) appena oltrepassato il primo dei due utensili orizzontali, non raggiungendo la ruota di traino successiva al secondo e ciò fino all'arrivo del pezzo che segue che funge così da elemento di spinta attiva.

Questo difetto deriva dall'architettura costruttiva delle macchine note, le quali prevedono l'interasse tra i due utensili orizzontali molto limitato, con conseguente impossibilità di disporre tra gli stessi almeno una ruota di traino, data la presenza del suddetto pressore posteriore che è direttamente collegato alla traversa di supporto.

Lo scopo del presente trovato è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti ora menzionati attraverso la realizzazione di una macchina scorniciatrice, con la quale sia possibile ottimizzare, oltre che rendere ancora più precise, le operazioni di ricambio degli utensili e conseguentemente migliorare le operazioni di lavorazione dei pezzi in legno.

Il trovato, quale esso è caratterizzato dalle rivendicazioni, risolve il problema con un perfezionamento, il quale prevede che ognuno degli utensili, supportato da una relativa slitta di posizionamento in direzione ortogonale al piano da lavorare, sia dotato di una cuffia di copertura alla quale sono solidalmente e lateralmente collegati degli organi pressori ed è dotata di mezzi di regolazione, agenti tra la stessa cuffia e la detta slitta, i quali possono variarne la distanza rispetto al detto piano in funzione di un diametro di riferimento dello stesso utensile; la cuffia è anche collegata ad un organo di misurazione, collegato a sua volta al detto piano, con il quale è possibile misurarne la distanza relativa in funzione dello spessore di lavorazione di un pezzo; sono anche previsti dei mezzi di visualizzazione atti ad indicare il valore del diametro dell'utensile ed il valore della distanza della cuffia dal piano.

I vantaggi e le caratteristiche del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di rea!izzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:

- la figura t illustra, in una vista frontale schematica con alcune parti asportate per megli evidenziarne altre, la disposizione degli utensili e delle ruote di traino in una macchina scorniciatrice oggetto del presente trovato;

- la figura 2 illustra, in una vista frontale con alcune parti asportate per megli evidenziarne altre, uno degli utensili di lavorazione della macchina scorniciatrice di cui a fig. 1;

- la figura 3 illustra, in ·una vista in pianta dall'alto con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, l'utensile di cui a fig. 2.

Conformemente alle figure allegate, il perfezionamento in macchine scorniciatrici per la lavorazione del legno in oggetto è effettuato su macchine comprendenti tra l'altro un gruppo di lavoro, disposto in prossimità di un piano 1 di riferimento e trasporto orizzontale, per la lavorazione di pezzi 6 sui quattro lati attraverso una pluralità di utensili, indicati nella fig. 1 con 2, 3, k e 5. Questi utensili, seguendo il senso di avanzamento del pezzo (indicato con F), sono rispettivamente chiamati verticale destro, verticale sinistro, orizzontale superiore ed orizzontale inferiore; questo per indicare il lato del pezzo che ogni singolo utensile lavora (o piano da lavorare).

In figura 1 si può anche osservare che sia all'inizio del ciclo lavorativo che alla fine sono illustrati altri due utensili che possono essere inseriti in lavorazione in funzione della conformazione del pezzo 6 da lavorare; questi utensili sono una pialla 21 (disposta all'inizio della macchina, sempre seguendo il senso di avanzamento F) ed un utensile universale 22 posto alla fine della macchina per eseguire in particolare lavorazioni su superfici oblique.

Gli utensili 2, 3, 4 e 5 sono tutti supportati da corrispondenti slitte 7, posizionate sulla macchina in funzione del tipo di utensile supportato; tali slitte 7 (di cui una sola illustrata in fig. 1) hanno il compito di variare la distanza operativa del corrispondente utensile in direzione ortogonale rispetto al piano da lavorare, che nell'esempio coincide con il piano 1 orizzontale. Ognuno degli utensili 2, 3, 4, 5 è anche previsto, bilateralmente ed in prossimità di una corrispondente cuffia 8 di copertura, di organi pressori 9 e 10, costituiti da una coppia di spessori, di cui l'anteriore 9 inclinato rispetto al piano 1, mentre il posteriore 10 è parallelo rispetto allo stesso piano, cosi da permettere rispettivamente la guida o l'invito e la stabilizzazione dei pezzi 6 durante la loro lavorazione.

Osservando la figura 1 è possibile notare che con 11 sono indicati dei mezzi a rullo, i quali sono costituiti da ruote 23, in acciaio o gommate, previste distribuite regolarmente tutto il piano 1 orizzontale, e vincolate ad una traversa 12 posteriormente disposta rispetto allo stesso piano orizzontale; queste ruote 23 hanno il compito di trascinare i pezzi 6 da un utensile all'altro.

Il perfezionamento in oggetto prevede che ognuno degli utensili 2, 3, 4 e 5 sia dotato della cuffia 8 di copertura alla quale sono solidalmente e lateralmente collegati, mediante delle corrispondenti viti 24 e 25, gli organi pressori 9 e 10. Il perfezionamento in oggetto è illustrato solo per l'utensile orizzontale superiore 4, ma è ovvio che può essere esteso a tutti gli altri senza che il concetto inventivo venga meno .

La cuffia 8 è inoltre dotata di mezzi, indicati con 13 nelle figure, di regolazione, i quali agiscono tra la stessa cuffia e la sopraddetta slitta 7, così da variarne la distanza rispetto al piano 1 orizzontale in funzione di un diametro D di riferimento dello stesso utensile; tale diametro ovviamente è definito , di volta in volta , dal diametro (preferenzialmente minimo, se a profilo complesso) di lavorazione dello stesso utensile.

Più in dettaglio i mezzi 13 di regolazione agenti tra la cuffia 8 e la slitta 7 sono costituiti da un cinematismo a manicotto-ruota senza fine 17, illustrato in linea discontinua e schematicamente perché di tipo noto , con volantino 18 disposto sulla superficie esterna della cuffia 8, per permettere una manovra facile e sicura , il quale è a sua volta collegato con dei mezzi 15 di visualizzazione corrispondenti costituiti, nella soluzione più semplice, da una scala graduata eventualmente correlata ad un display 26 per l'indicazione del valore del suddetto diametro D .

La cuffia 8 è anche collegata ad un organo 14 di misurazione, collegato a sua volta al piano 1 orizzontale, atto a misurare la distanza tra la stessa cuffia e il piano t in funzione dello spessore del pezzo 6. L'organo IL di misurazione è costituito, nel caso illustrato, da un potenziometro 19 lineare vincolato, alle proprie estremità 19a e 19b, rispettivamente lateralmente alla cuffia 8, in prossimità dell'organo pressore anteriore 9, ed al piano 1 orizzontale, mediante il proprio braccio 19b scorrevole all'interno del restante corpo del potenziometro 19.

Questo potenziometro 19 (per quanto detto di tipo a misurazione assoluta) è ovviamente collegato a corrispondenti mezzi 16 di visualizzazione diretta costituiti da un display 20 elettricamente collegato e comandato dallo stesso potenziometro.

Grazie a questo tipo di struttura, l'addetto alla macchina, nel momento in cui deve sostituire uno degli utensili (per nuovo tipo di lavorazione o perché l'utensile è rovinato), non deve fare altro che aprire la cuffia 8 di protezione, sostituire materialmente l'utensile vecchio con quello nuovo e, successivamente, andare a riposizionare la cuffia 8 rispetto all'utensile (in modo che il piano di battuta inferiore dei pressori coincida con il filo del diametro minore dell'utensile) fino al punto in cui il display 26 segnala il diametro corrispondente a quello dell'utensile . A seguito di tale operazione, i pressori risultano distanziati dal piano di un valore sicuramente diverso rispetto al precedente (funzione della differenza di diametro tra gli utensili intercambiati): questo valore viene direttamente segnalato sul display 20 che così porta all'indicazione di un nuovo valore di "spessore" del pezzo da lavorare . L'operatore può così, osservando direttamente il valore del display 20, portare l'insieme cuffia-pressori alla dimensione desiderata, agendo sui mezzi di regolazione del movimento della slitta 7.

Quindi grazie a questo accorgimento è possibile effettuare un veloce cambio e posizionamento degli utensili e conseguentemente anche degli organi pressori, così da velocizzare tutte quelle operazioni che nelle soluzioni precedenti risultavano alquanto lunghe e laboriose. L'uso dei display inoltre permette una notevole precisione nella visualizzazione del diametro e soprattutto dello spessore.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Perfezionamento in macchine scorniciatrici per la lavorazione del legno, macchine comprendenti tra l'altro un gruppo di lavoro, disposto in prossimità di un piano (1) di riferimento e trasporto orizzontale , per la lavorazione, sui quattro lati, di pezzi (6) attraverso una pluralità di utensili (2, 3, 4, 5) supportati da corrispondenti slitte (?) atte a variare la distanza operativa del corrispondente utensile in direzione ortogonale al piano da lavorare; ognuno di detti utensili (2, 3, 4, 5) essendo previsto, bilateralmente ed in prossimità di una corrispondente cuffia (8) di copertura, di organi pressori (9, 10) atti a permettere la guida e la stabilizzazione di detti pezzi (6) in corrispondenza di detta lavorazione; mezzi (11) a rullo essendo previsti in corrispondenza di tutto il detto piano (1) orizzontale, vincolati ad una traversa (12) posteriormente disposta rispetto a detto piano (1) ed atti a permettere il traseinamento di detti pezzi (6) da un detto utensile all'altro, caratterizzato dal fatto che ognuno di detti utensili (2, 3, 4, 5) è dotato di una detta cuffia (8) di copertura alla quale sono solidalmente e lateralmente collegati i detti organi pressori (9, 10), detta cuffia essendo dotata di mezzi (13) di regolazione, agenti tra la stessa e detta slitta (7), atti a variarne la distanza rispetto a detto piano da lavorare in funzione di un diametro (D) di riferimento dello stesso utensile; detta cuffia (8) essendo collegata ad un organo (14) di misurazione, collegato altresì a detto piano da lavorare, atto a misurarne la distanza relativa in funzione dello spessore del detto pezzo (6); mezzi (15, 16) di visualizzazione essendo previsti ed atti ad indicare il valore del diametro (D) di detto utensile (2, 3, 4, 5) ed il valore della distanza di detta cuffia (8) da detto piano da lavorare.
2. Perfezionamento secondo lo rivendicazione 1, caratterizzato dai fatto che i detti mezzi (13) di regolazione agenti tra la detta cuffia (8) e la detta slitta (7) sono costituiti da un cinematismo a manicotto-ruota senza fine (17) con volantino (18) di manovra disposto sulla superficie esterna di detta cuffia (8) e collegato con i detti mezzi (15) di visualizzazione corrispondenti costituiti da una scala graduata.
3. Perfezionamento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto organo (14) di misurazione è costituito da un potenziometro (19) lineare vincolato, alle proprie estremità, rispettivamente lateralmente a detta cuffia (8) in prossimità di detto organo pressore anteriore (9), ed a detto piano (1) da lavorare; detto potenziometro (19) essendo collegato ai corrispondenti detti mezzi (16) di visualizzazione costituiti da un display (20) elettricamente collegato e comandato dallo stesso potenziometro.
4. Perfezionamento secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.