IT9002938A1 - Piattaforma per manutenzione ponti ferroviari a travate orizzontali di acciaio, particolarmente della superficie inferiore del loro impalcato - Google Patents

Piattaforma per manutenzione ponti ferroviari a travate orizzontali di acciaio, particolarmente della superficie inferiore del loro impalcato

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IT9002938A1
IT9002938A1 IT002938A IT293890A IT9002938A1 IT 9002938 A1 IT9002938 A1 IT 9002938A1 IT 002938 A IT002938 A IT 002938A IT 293890 A IT293890 A IT 293890A IT 9002938 A1 IT9002938 A1 IT 9002938A1
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Gianfranco Gamba
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Cantamessa G F Spa
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Description

Descrizione dell'invenzione industriale
DESCRIZIONE
Questa invenzione si riferisce ad una piattaforma per manutenzione della superficie inferiore di ponti ferroviari .
Come è noto, i ponti ferroviari sono generalmente costituiti mediante travature reticolari con profilati di acciaio. Tra i più diffusi per la loro economicità, vi sono i tipi noti sotto il nome di Monier e Warren, dotati di loro strutture superiori ed inferiori che sono parallele ed orizzontali.
Tali ponti, essendo preposti esclusivamente al supporto dei binari per il treno, non hanno la loro superficie di transito chiusa, ma costituita anch'essa da strutture reticolari; ciò significa che tali strutture, non solo sono dotate di una elevatissima estensione superficiale esposta, ma anche che tali strutture possiedono aperture che espongono anche la superficie inferiore dell'impalcato del ponte alle azioni corrosive generate dal percolamento della pioggia e da altri fenomeni metereologici.
Ecco dunque come detti ponti ferroviari debbano subire le usuali manutenzioni e protezioni periodiche (per esempio verniciatura) non solo sulle loro parti laterali e superiori, ma anche sulla loro superficie inferiore. Tale superficie inferiore, per altro, è quella più difficilmente accessibile, perchè priva di appoggi per gli operai addetti alla sua manutenzione o controllo. L'intervento su di essa superficie avviene infatti, attualmente, con l'adozione di imbragature e strutture estremamente pericolose, disagevoli e costose per gli elevati tempi operativi che comportano.
Scopo della presente invenzione è quello di definire una piattaforma per manutenzione della superficie inferiore dei citati ponti ferroviari che offra facilità di installazione, facilità di impiego ed economicità di esercizio .
Questo ed·' altri scopi appariranno come raggiunti dalla lettura della descrizione dettagliata seguente, illustrante una piattaforma per manutenzione di ponti ferroviari travate orizzontali di acciaio, particolarmente della superficie inferiore del loro impalcato, avente la particolarità di una sua sospensione al di sotto dell'impalcato del ponte mediante catene laterali, preferibilmente oblique, che la uniscono ad un carrello scorrevole al di sopra del ponte mediante propri binari modulari e rimovibili.
L'invenzione è illustrata, a titolo puramente indicativo ma non limitativo, nelle allegate tavole di disegno in cui :
- la fig. 1 mostra schematicamente un tipico ponte ferroviario WARREN con un treno in transito ed una piattaforma operativa secondo l'invenzione per indicare la collocazione e la proporzione di massima delle parti; - la fig. 2 mostra una sezione trasversale di binario per carrello in corrispondenza di suoi mezzi di ancoraggio alla struttura del ponte;
- la fig. 3 mostra una vista longitudinale di spezzoni modulari di binario;
- la fig. 4 mostra una congiunzione sospesa di un binario per carrello al di sopra del ponte;
- la fig. 5 mostra un ponte in vista trasversale con degli elementi operativi della piattaforma.
Con riferimento alla sopra citata figura 1, un ponte ferroviario di acciaio a struttura modulare del tipo Warren 1 è appoggiato su dei piloni 2, e supporta un treno 3 mediante un suo impalcato 4.
Gli elementi modulari costitutivi della citata struttura del ponte, essendo dotati di una parte superiore 5 che è parallela al sottostante impalcato 4, possono essere utilizzati per far scorrere su detta loro parte superiore un carrello 6 su degli specifici binari 7.
Questi binari sono costituiti ciascuno (fig. 2) da un tubo quadro 7A appoggiato longitudinalmente su un ripiano longitudinale 5A della struttura; tale tubo quadro 7A è attraversato da un tirante filettato 8 in un foro di una serie di fori F preposto ad essere bloccato sul ripiano 5A mediante due ganasce laterali 9A.9B serrate tramite dadi o altre madreviti equivalenti 10A, 10B. Il tubo quadro 7A è liberamente posizionatile sul tirante filettato: ciò consente di adeguare una distanza S tra i due binari alla carreggiata propria delle ruote equipaggianti il carrello 6.
Tale adeguamento è facilmente attuabile con il semplice passaggio del carrello 6 sui due binari paralleli, sinistro 7A e destro 7B (fig. 5). Una volta definita tale corretta distanza S tra i binari 7, mediante libero scorrimento del carrello 6 che essa deve consentire, i binari 7A e7B vanno bloccati in tale posizione mediante serraggio di dadi laterali 11A e 11B avvitati sul tirante filettato 8.
In questo modo, è possibile adeguare economicamente e facilmente l'ancoraggio dei binari 7 alla diversità dimensionale che può caratterizzare differenti ponti 1. I binari 7 (7A,7B) sono costituiti da spezzoni modulari giuntabili di testa tra essi, mediante un maschio cilindrico 12 integrato ad una loro estremità e coniugabile con precisione ad una sezione di foro quadro 13 presente all’altra estremità dello spezzone di tubo quadro (fig. 3).
Tali spezzoni sono di lunghezza tale che, in relazione al loro peso, consenta un loro agevole maneggiamento . Essi spezzoni sono semplicemente infilati uno nell'altro, fino a coprire con la loro estensione la totale lunghezza del ponte 1 da elaborare (per esempio, verniciare).
L'impedimento al loro sfilamento assiale è, infatti, tratto dal bloccaggio che essi subiscono per effetto dell'ancoraggio ad attrito dei loro tiranti 8 alla struttura 5A del ponte, ovvero alla parte superiore 5 di esso.
Nel caso di ponti a travature reticolari del tipo noto sotto il nome di Monier, la collocazione dei binari nel modo descritto diventa facilmente attuabile.
Nel caso invece di ponti del tipo noto sotto il nome di Warren, la loro tipica interruzione superiore, crea dei problemi che sono risolti dall'invenzione nel modo seguente, illustrato in fig. 4.
All'estremità di un usuale binario 7, appoggiato sulla zona estrema di una campata 1A è associato un particolare spezzone di binario 14, dotato di maschio sporgente di accoppiamento 15 e morsettato alla struttura 5 mediante i tiranti filettati 8 e le ganasce 9A,9B.
Questo spezzone è preferibilmente rinforzato da una sezione aggiuntiva 14A ed è dotato di orecchie 16 per l 'imperniamento di un puntone 17 dotato di morsetto di estremità 18 preposto al serraggio su un montante obliquo 1B della struttura della citata campata. Tale spezzone realizza pertanto una mensola con puntone di sostegno, preposta al supporto di una piattaforma di lavoro 25 con gli operatori presenti in essa in grado di accedere anche agli appoggi della campata sui piloni 2.
All'interno del tubo quadro dello spezzone 14 costitutivo della necessaria continuità rispetto agli spezzoni di binario 7, è scorrevolmente contenuto un altro tubo quadro 19A dotato di una staffa di estremità 20. Tale staffa è forata in modo da consentire ad un bullone 21 di unirla ad un'altra staffa 22 di un altro tubo quadro 19B, onde costituire una struttura simmetrica rispetto ad un asse 23. Dei fori 24 consentono a delle spine inserite in essi di impedire scorrimenti assiali ai due tubi quadri interni e uniti 19A, 19B relativamente al loro tubo quadro di contenimento 14.
In questo modo è attuata una continuità del binario 7 disposto sulla parte superiore 5 del ponte, nonostante la discontinuità di essa.
II carrello 6 può così percorrere il ponte 1 in tutta la sua lunghezza.
Tale scorrimento è tuttavia assoggettato a delle interruzioni, connesse con l'operatività di esso carrello. La funzione di tale carrello è infatti quella di trasportare la piattaforma di lavoro 25 al di sotto dell'impalcato 4 sorretta da catene 26A, 26B, 26C, 26D. Una piattaforma che, costituendo un "anello quadro" chiuso attorno alla sezione del pontè (fig. 5), è evidentemente impedita nel suo scorrimento dall'ostacolo costituito dai piloni 2 del ponte. Ad ogni campata, è pertanto necessario eliminare la presenza trasversale della piattaforma 25, onde consentire al carrello 6 di oltrepassare la posizione dei piloni 2.
Ciò può essere fatto secondo modalità operative diverse; a titolo di esempio è citabile la seguente, illustrata in fig.5.
Il carrello 6 è scorrevole nei binari 7A e 7B appoggiati sulla struttura superiore 5 del ponte 1.
Tale carrello porta alle sue estremità dei puntoni telescopici 27A-27B, 28A-28B, costituiti da tubolari quadri coassiali e forati trasversalmente in modo da essere uniti mediante spine 29 secondo una lunghezza di insieme diversificabile.
All'estremità inferiore di tali puntoni vi sono dei perni 30 e 31 sui quali sono incernierate delle semi-piattaforme 25A e 25B, unibili tra loro da usuali staffe di collegamento 32,33.
In una posizione intermedia, tali semi-piattaforme sono dotate di ancoraggi 34 e 35 per delle proprie catene 26A-26B e 26C-26D (quest'ultima non visibile dai disegni), azionate mediante usuali paranchi 36 e 37.
Quando il carrello 6 giunge all'estremità della campata, si libera il ponteggio delle persone e delle cose in esso presenti (trasferendole per esempio sulla sommità 2A dei piloni ovvero sul ponte stesso); indi si elimina il vincolo offerto dalle staffe 32 e 33. A tal punto si fanno discendere le varie catene 26A,26B ,26C,26D , determinando l'abbassamento delle due semi-piattaforme fino a far loro assumere una disposizione verticale 25A1 e 25B' che non interferisce con la lunghezza dei piloni 2. Si fa poi scorrere il carello 6 fino a farlo giungere dall 'altra parte del pilone; si azionano i paranchi 36 e 37 per riportare nella posizione orizzontale le due piattaforme 25A, 25B; infine, si uniscono le loro estremità con le staffe 32 e 33.
In tale configurazione finale, i puntoni 27 e 28 non sono più indispensabili: il supporto della piattaforma di lavoro 25 potrebbe essere affidato esclusivamente alle catene 26A, 26B, 26C , 26D, disposte preferibilmente secondo gli spigoli di un tronco di piramide rettangolare rovesciato .
Il carrello 6 è dotato di notevole larghezza, cosicché esso è preferibilmente composto da due parti 6A e 6B unite tra loro mediante bulloni 38 per essere più facilmente maneggiate. Esso carrello è dotato di quattro ruote 39 solidali ad un loro asse 40 guidato da due supporti laterali 41 e 42, il quale è posizionato rispetto ad essi mediante spallamenti 43 e 44 fissabili su di esso mediante usuali mezzi (per esempio bulloni diametrali passanti). Ciò consente di realizzare un carrello 6 dotato di ruote 39 aventi una carreggiata adeguabile a quella dei binari 7A e 7B, a sua volta dipendente dalla grandezza del ponte su cui si deve operare. Tali ruote 39 sono rese motrici del carrello 6 mediante calettamento del loro asse su una ruota dentata 45 impegnata con una catena penzoloni da azionamento manuale 46. E' dunque sufficiente tirare uno o l'altro lato della catena penzoloni 46, chiusa ad anello, per far girare le ruote 39, e quindi farle rotolare sul loro binario 7. Con riferimento ai citati puntoni 27A-27B , 28A-28B, essi potrebbero essere associati a dei pioli trasversali orizzontali, onde acquisire sostanzialmente una configurazione a scala, utilizzabile per interventi degli operatori anche a vari livelli delle strutture laterali del ponte 1.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Piattaforma per manutenzione di ponti ferroviari, a campate orizzontali di acciaio costituite da travature, particolarmente per manutenzione o verniciatura della superficie inferiore dell'impalcato di essi, caratterizzata da una sua sospensione al di sotto dell'impalcato (4) del ponte (1) mediante catene laterali (26A ,26B,26C ,26D) preferibilmente oblique, che la uniscono ad un carrello (6) scorrevole al di sopra (5) del ponte mediante propri binari (7) modulari rimovibili.
  2. 2) Piattaforma come alla rivendicazione precedente, caratterizzata da un carrello (6) formato da due parti (6A,6B) unite mediante bulloni (38).
  3. 3) Piattaforma come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da un carrello (6) dotato di ruote di scorrimento (39) motorizzate mediante tiro manuale di catena (46) impegnata su propria ruota dentata (45) solidale ad un asse (40) di ogni ruota (39) di scorrimento .
  4. 4) Piattaforma come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da spezzoni di binario (7) di forma tubolare quadra giuntabili modularmente di testa mediante sporgenza maschio (12) da una loro estremità incassata nella estremità femmina (13) di un altro spezzone.
  5. 5) Piattaforma come alla rivendicazione 4, caratterizzata da binari (7) posizionati stabilmente sulla superficie superiore (5) del ponte (1) mediante ancoraggio su di un elemento strutturale del ripiano (5A) di un tirante filettato (8) effettuato mediante serraggio (ΙΟΑ,ΙΟΒ) di ganasce (9A,9B) presenti alle estremità di esso, detto tirante essendo attraversante trasversalmente uno spezzone di binario (7A) per fissarlo su di sé nella posizione dovuta mediante appositi dadi di serraggio (11A.11B).
  6. 6) Piattaforma come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da una continuità dei binari realizzata mediante mensole di prolungamento (14,14A) rinforzate da puntoni (17) morsettati a montanti obliqui (1B) e dotate di tubolari quadri telescopici (19A.19B) al loro interno, uniti (21) mediante staffe di estremità (20) e posizionati da spine rimovibili selettivamente alloggiate in fori trasversali (24).
  7. 7) Piattaforma come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da una costituzione in due parti (25A,25B) unibili ad una loro estremità centrale da apposite staffe (32,33) e imperniate all'altra loro estremità su dei puntoni verticali a lunghezza variabile (27A-27B, 28A-28B ) sospesi ai due lati del carrello (6), onde reagire alla trazione esercitata da catene (26A ,26B,26C,26D ) di sostegno e/o sollevamento delle citate semi-piattaforme (25A.25B) da una posizione verticale (25A',25BI) di libero transito del carrello oltre i piloni (2) ad una posizione orizzontale operativa, dette catene {26A,26B ,26C,26D) essendo sollevabili mediante usuali paranchi (36,37) presenti sul carrello .
  8. 8) Piattaforma come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da puntoni laterali (27A-27B, 28A-28B) conformati come scala a pioli per consentire interventi a vari livelli anche sulle strutture laterali del ponte.
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