IT8921915A1 - Apparecchiatura perfezionata per l'esecuzione di devitalizzazioni e cure canalari in denti tramite l'impiego di sostanze chimiche liquide. - Google Patents

Description

La presente invenzione si riferisce ad una apparecchiatura perfezionata destinata all'esecuzione di devitalizzazioni e di cure canalari in denti tramite l'impiego di sostanze chimiche liquide.

Nella medicina dentale ? conosciuto da molto tempo l'impiego di speciali strumenti per eseguire cure canalari.

Tuttavia, l'intervenire meccanicamente con strumenti appositi comporta una serie di gravi inconvenienti. Infatti, l?uso di questi strumenti implica un'azione meccanica sulla parte interessata che prevede l'apertura della camera pulpare e l'alesaggio del canale onde poter devitalizzare il dente attraverso la rimozione, sempre meccanica, del nervo.

Un tale sistema di operare richiede in genere pi? sedute, che devono essere effettuate soltanto da personale molto qualificato ed esperto, soprattutto se si vuole ottenere una perfetta devitalizzazione, come pure l'eventuale eliminazione di sacche infette, di granulomi, etc..

Infine, il tempo necessario per il compimento di una tale operazione, utilizzando metodi meccanici, tradizionali ? rilevante.

Per cercare di ovviare agli inconvenienti sopra citati, sono stati suggeriti altri sistemi di intervento che prevedono il lavaggio e lo svuotamento della camera pulpare e dei canali radicolari mediante immissione sotto pressione di liquidi chimici.

Un tale sistema ? ad esempio descritto nel brevetto italiano No. 1.185.556.

Tuttavia, l'impiego di liquidi chimici in pressione si ? dimostrato non del tutto efficace in quanto, nel corso del trattamento, si verificano occlusioni dei canali radicolari da parte della polpa sotto pressione contenuta nella camera del dente, con una conseguente impossibilit? di accesso del liquido di trattamento.

Scopo generale della presente invenzione ? quello di ovviare agli inconvenienti della tecnica nota realizzando una apparecchiatura la quale, mediante l'utilizzo di sostanze chimiche liquide di trattamento, sia in grado di asportare la polpa interdentale, il nervo ed eventuali parti infette dalla zona trattata, in un'unica breve seduta e naturalmente senza l'impiego di strumenti meccanici e di personale altamente specializzato.

In vista di tale scopo, secondo la presente invenzione, si ? pensato di realizzare una apparecchiatura per l'esecuzione di devitalizzazioni e di cure canalari in denti, del tipo in cui sostanze chimiche liquide di trattamento sono immesse nella camera pulpare e nei canali radicolari del dente, caratterizzata dal fatto di comprendere, in combinazione: mezzi di chiusura a tenuta di detta camera pulpare, un serbatoio a tenuta, mezzi per porre in depressione controllata detto serbatoio, primi mezzi di collegamento selettivo fra detto serbatoio e detta camera pulpare, una pluralit? di contenitori a pressione atmosferica atti a contenere rispettivi liquidi di trattamento della camera pulpare e dei canali radicolari, secondi mezzi di collegamento selettivo fra detta pluralit? di contenitori e detta camera pulpare, e terzi mezzi di collegamento selettivo fra detta camera pulpare e l'atmosfera, per cui la camera pulpare ed i canali radicolari possono essere prima posti sotto vuoto e poi trattati in successione con detti liquidi di trattamento a pressione atmosferica, che vengono spirati entro detto serbatoio sotto vuoto passando attraverso detta camera pulpare ed i relativi canali radicolari.

Preferibilmente la depressione nella cavit? pulpare viene sottoposta a variazioni di livello di vuoto una molteplicit? di volte ad intervalli ravvicinati in un periodo di tempo predeterminato.

Ad esempio, tale depressione pu? essere sottoposta a variazioni con una frequenza di 40 volte in un minuto.

Analogamente, la camera pulpare pu? essere messa selettivamente in collegamento con ciascuno dei contenitori contenente i rispettivi liquidi di trattamento una molteplicit? di volte ad intervalli ravvicinati in un periodo di tempo predeterminato. Ad esempio, si pu? operare con una frequenza di 20 volte al minuto.

L'apparecchiatura opera a bassa pressione: ad esempio il valore del vuoto pu? variare tra 0,526 e 0,592 atm.

Le caratteristiche strutturali e funzionali dell'invenzione ed i suoi vantaggi nei confronti della tecnica nota saranno ancora pi? evidenti da un esame della descrizione seguente riferita all'unico disegno allegato, che mostra schematicamente un esempio di apparecchiatura realizzata secondo l'invenzione medesima.

Con riferimento alla figura, l'apparecchiatura secondo l'invenzione ? strutturalmente formata da una pompa per vuoto P, che opera ad esempio a valori che variano tra 0,526 e 0,592 atm., da un regolatore di pressione Rp, da un vuotometro V, da uno speciale regolatore di pressione limite RZ con dispositivo Z destinato a segnalare la depressione limite di sicurezza. Questa parte ? completata da un serbatoio 10 a tenuta che, come sar? spiegato nel seguito, ha la duplice funzione di serbatoio di depressione e di raccoglitore dei tessuti malati rimossi.

L'apparecchiatura comprende inoltre tre contenitori 11, 12 e 13, muniti ciascuno di una rispettiva elettrovalvola 14, 15 e 16 di collegamento selettivo dei contenitori stessi con la camera pulpare 19 di un dente 20.

Un temporizzatore 17 con interruttore di comando 37 pilota una elettrovalvola 18 di collegamento selettivo fra il serbatoio IO e la camera pulpare 19 di detto dente 20.

Una testina 21 ? atta a chiudere a tenuta la camera pulpare 19 del dente 20 ed in essa sboccano i condotti 22, 23 che collegano la camera pulpare 19 rispettivamente con il serbatoio sotto vuoto 10 e con i contenitori 11, 12 e 13.

11 condotto 23 pu? essere inoltre collegato all?atmosfera attraverso una elettrovalvola 24 che ? pilotata da un temporizzatore 25 comandato tramite un Interruttore 26; con 27 ? indicato un filtro dell'aria.

La selezione del liquido di trattamento contenuto nei contenitori 11, 12 e 13 avviene tramite un commutatore centrale 28, attraverso rispettivi deviatori 29, 30 e 31. Pulsanti 32, 33 e 34 consentono di comandare ad intervalli rispettivamente l?apertura delle elettrovalvole 14, 15 e 16. Con 35 ? indicato l'interruttore generale dell'apparecchiatura che funziona a 24V, e con 36 ? indicato un pulsante di pilotaggio delle elettrovalvole 14, 15 e 16.

Il funzionamento dell'apparecchiatura dell'invenzione ? chiaro da quanto sopra descritto con riferimento al disegno ed in breve ? il seguente. A titolo di esempio non limitativo ? qui di seguito descritto il funzionamento dell'apparecchiatura adoperata per la cura canalare di un dente 20 a due radici.

Dopo aver aperto in maniera opportuna e con mezzi tradizionali (turbina) la camera pulpare 19, si fissa la testina 21 mediante un apposito mastice, in modo da ottenere un'otturazione perfettamente a tenuta del dente.

Ci? fatto, si aziona l'interruttore generale 35, mettendo in funzione la pompa P, la quale viene bloccata dal regolatore Rp ad esempio quando il vuotometro indica che nel serbatoio 10 si ? raggiunta una depressione di circa 0,590 atm.

In questa fase l'elettrovalvola 18 ? chiusa.

E' ora messo in funzione, tramite l'interruttore 37, il temporizzatore 17 che pilota l'elettrovalvola 18 nella posizione di apertura cos? da mettere in comunicazione attraverso il condotto 22 il serbatoio 10 in depressione con la camera pulpare 19.

Grazie al temporizzatore 17, che apre e chiude in continuazione ad intervalli prefissati di tempo, il serbatoio 10 e la cavit? pulpare 19 possono essere messi in collegamento reciproco ad intervalli di tempo ravvicinati, ad esempio con una frequenza di 40 volte al 1', ottenendo diversi livelli di vuoto. Questa sollecitazione, ad esempio della durata di 2', d? risultati altamente positivi dal punto di vista della ulteriore azione di pulizia dei canali, che sono sottoposti a depressioni differenziate.

Dopo questo periodo di tempo il deviatore 29 viene spostato sulla posizione 3 ed il commutatore 28 sulla posizione 1.

Il temporizzatore 17, normalmente chiuso, viene aperto agendo sull'interruttore 37 e contemporaneamente viene premuto il pulsante 36 cos? da provocare l'apertura dell'elettrovalvola 14 e la conseguente immissione del liquido contenuto nel contenitore 11 all'interno della camera pulpare 19. Il temporizzatore 17, agendo sull'interruttore 37, viene poi riportato nella posizione di chiusura cos? da provocare l'apertura dell'elettrovalvola 18 che pone in comunicazione la cavit? pulpare 19 con il serbatoio in depressione 10.

Con il serbatoio 10 e la cavit? pulpare 19 in comunicazione, il temporizzatore 17 attua una chiusura ed apertura intervallate della elettrovalvola 18, per cui all'interno della camera 19 si verificheranno variazioni dei valori di vuoto; la frequenza di apertura e chiusura della elettrovalvola 18 potr? essere ad esempio di circa 40 volte al minuto.

Nella fase sopra descritta, l'apertura dell'elettrovalvola 18 assicura che, in caso di funzionamento anomalo del sistema (ad esempio cattiva tenuta o addirittura fuoriuscita della testina 21 dalla cavit? 19), il liquido di trattamento venga aspirato entro il serbatoio 10, quindi senza nessuna dispersione dello stesso nella cavit? orale del paziente. Agendo ora sull'interruttore 26 viene attivato il temporizzatore 25 che pilota l'apertura dell'elettrovalvola 24 che pone il condotto 23, quindi la camera pulpare 19, il condotto 22 ed il serbatoio IO in comunicazione con l'atmosfera.

Si riporta quindi il deviatore 29 sulla posizione 1 e si preme ad intervalli il pulsante 32, per cui il liquido contenuto nel contenitore 11, attraverso l'elettrovalvola 14, verr? aspirato all'interno della cerniera pulpare e di qui, attraverso l'elettrovalvola 18 aperta nel serbatoio 10.

Il pulsante 32 pu? essere premuto ad esempio con una frequenza di circa una volta al secondo, ci? che provoca attraverso una serie di impulsi di pressioni e depressioni, ottenute dall'apertura e dalla chiusura dell'elettrovalvola 24 pilotata dal temporizzatore 25, la rimozione delle parti della camera pulpare destinate ad essere asportate, parti che vengono raccolte all'interno del serbatoio IO. Trascorso il desiderato periodo di trattamento mediante impulsi di pressioni e depressioni, il temporizzatore 25 viene disattivato agendo sull'interruttore 26, ci? che provoca la chiusura dell'elettrovalvola 24.

A questo punto l'apparecchio ? pronto per il trattamento con i liquidi successivi contenuti nei contenitori 12 e 13, trattamento che viene effettuato eseguendo le medesime operazioni sopra descritte con riferimento al contenitore 11, semplicemente commutando il commutatore 28 sulla posizione 2 in relazione al contenitore 12 e sulla posizione 3 in relazione al contenitore 13, ed agendo sui rispettivi pulsanti 33 e 34.

Queste operazioni, con le sequenze sopra accennate, possono ad esempio essere ripetute cinque volte con un liquido chimico di trattamento contenuto nel contenitore 11 (agendo sul pulsante 32); tre volte con un liquido enzimatico contenuto nel contenitore 12 (agendo sul pulsante 33) e due volte con un liquido di lavaggio finale contenuto nel contenitore 13 (agendo sul pulsante 34).

I vantaggi dell'apparecchiatura realizzata secondo l'invenzione si possono cos? riassumere.

L'effettuazione delle lavorazioni nella camera pulpare e nei canali radicolari avviene prevalentemente sotto vuoto e a pressione atmosferica. Il vuoto creato nel sistema sigillato macchina - camera pulpare - canali radicolari ha lo scopo di consentire l'azione dei liquidi chimici e quindi la rimozione e l'asportazione della polpa interdentale e del nervo e in secondo luogo di ottenere una sicurezza assoluta d'impiego dei liquidi chimici (alcuni dei quali caustici).

Inoltre, l'azione del vuoto (che ha lo scopo di consentire la penetrazione del liquido per portarlo a contatto con il materiale da eliminare) e l'immissione di liquidi e aria nel sistema sotto vuoto con impulsi di frequenza variabile rende particolarmente efficace l'operazione di svuotamento totale delle camere pulpari e dei canali radicolari. E' quindi caratteristica peculiare e fondamentale della macchina oggetto della presente invenzione che essa debba operare sotto vuoto e a pressione atmosferica, e mediante un movimento ad impulsi del liquido contenuto nel circuito sigillato.

I risultati ottenuti attraverso prove pratiche consistono nel completo svuotamento di camera pulpare e canali radicolari qualunque sia la forma e la dimensione degli stessi senza dover fare ricorso ad alcuno strumento per l'alesaggio endocanalare.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1) Apparecchiatura per l'esecuzione di devitalizzazioni e di cure canalari in denti del tipo in cui sostanze chimiche liquide di trattamento sono immesse nella camera pulpare e nei canali radicolari del dente, caratterizzata dal fatto di comprendere, in combinazione: mezzi di chiusura a tenuta di detta esimer? pulpare, un serbatoio a tenuta, mezzi per porre in depressione controllata detto serbatoio, primi mezzi di collegamento selettivo fra detto serbatoio e detta camera pulpare, una pluralit? di contenitori a pressione atmosferica atti a contenere rispettivi liquidi di trattamento della camera pulpare e dei canali radicolari, secondi mezzi di collegamento selettivo fra detta pluralit? di contenitori e detta camera pulpare, e terzi mezzi di collegamento selettivo fra detta camera pulpare e l'atmosfera, per cui la esimer? pulpare ed i canali radicolari possono essere prima posti sotto vuoto e poi trattati in successione con detti liquidi di trattamento a pressione atmosferica che vengono aspirati entro detto serbatoio sotto vuoto passando attraverso detta camera pulpare ed i relativi canali radicolari.
2. 2) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la depressione nella cavit? pulpare viene sottoposta a variazioni di livello di vuoto una molteplicit? di volte ad intervalli ravvicinati in un periodo di tempo predeterminato.
3. 3) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che tale depressione pu? essere sottoposta a variazioni con una frequenza di 40 volte in un minuto.
4. 4) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la camera pulpare pu? essere messa selettivamente in collegamento con ciascuno dei contenitori contenente i rispettivi liquidi di trattamento una molteplicit? di volte ad intervalli ravvicinati in un periodo di tempo predeterminato.
5. 5) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che la frequenza ? di 20 volte al minuto.
6. 6) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i valori del vuoto nella camera pulpare possono essere compresi fra 0,526 e 0,592 atm..
7. 7) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere, in combinazione: una pompa per vuoto (P), un regolatore di pressione (Rp), un vuotometro (V), un regolatore di pressione limite (RZ) con dispositivo (Z) destinato a segnalare la depressione limite di sicurezza, un serbatoio (10) a tenuta avente la duplice funzione di serbatoio di depressione e di raccoglitore dei tessuti malati rimossi, tre contenitori (11, 12 e 13), muniti ciascuno di una rispettiva elettrovalvola (14, 15 e 16) di collegamento selettivo dei contenitori stessi con la camera pulpare (19) di un dente (20), un temporizzatore (17) con interruttore di comando (37) che pilota una elettrovalvola (18) di collegamento selettivo fra il serbatoio (10) e la camera pulpare (19) di detto dente (20), una testina (21) atta a chiudere a tenuta la camera pulpare (19) del dente (20) in cui sboccano condotti (22, 23) che collegano la camera pulpare (19) rispettivamente con il serbatoio sotto vuoto (10) e con i contenitori (11, 12 e 13), detto condotto (23) potendo essere inoltre collegato all'atmosfera attraverso una elettrovalvola (24) che ? pilotata da un temporizzatore (25) comandato tramite un interruttore (26), un filtro dell'aria (27), un commutatore centrale (28) con rispettivi deviatori (29, 30 e 31) per la selezione del liquido di trattamento contenuto nei contenitori (11, 12 e 13), pulsanti (32, 33 e 34) che consentono di comandare ad intervalli rispettivamente l'apertura delle elettrovalvole (14, 15 e 16), un interruttore generale (35) dell'apparecchiatura, ed un pulsante (36) di pilotaggio delle elettrovalvole (14, 15 e 16).