IT202100030542A1 - Boa ecologica sottomarina con cima di ormeggio retrattile specialmente per aree marine protette. - Google Patents

Boa ecologica sottomarina con cima di ormeggio retrattile specialmente per aree marine protette. Download PDF

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IT202100030542A1
IT202100030542A1 IT102021000030542A IT202100030542A IT202100030542A1 IT 202100030542 A1 IT202100030542 A1 IT 202100030542A1 IT 102021000030542 A IT102021000030542 A IT 102021000030542A IT 202100030542 A IT202100030542 A IT 202100030542A IT 202100030542 A1 IT202100030542 A1 IT 202100030542A1
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IT
Italy
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mooring
buoy
retractable
submerged
mooring line
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IT102021000030542A
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Ratti Daniele Bossi
Mauro Bacigalupo
Rocco Marco Di
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Hytem S R L
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Description

DESCRIZIONE del Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo: "Boa ecologica sottomarina con cima di ormeggio retrattile specialmente per aree marine protette",
Campo tecnico
Lapresente invenzione concerne una innovativa boa impiegabile per il recupero di una cima di ormeggio cui collegare una cima di una imbarcazione o natante di qualunque tipologia (vela, motore ed altre fogge); detta boa essendo destinata particolarmente all'impiego in aree marine protette o ambienti simili quali aree lacustri e/o fluviali di pregio e con questo intendendo zone ove si renda necessario minimizzare l'impatto ambientale causato dalla presenza all'ormeggio di natanti ed ulteriormente minimizzare l'impatto paesaggistico ed ambientale delle eventuali infrastrutture/ attrezzature preposte alla sosta. Detta boa di ormeggio essendo utilizzabile ulteriormente ma non in forma esclusiva o limitativa per realizzare un campo boe all'interno di dette aree di pregio ambientale. La presente invenzione comprendendo ulteriormente dei mezzi e un procedimento per recuperare dettacima di ormeggio.
Stato dell'arte
Negli ultimi anni si ? assistito ad una crescita notevole della sensibilit? ambientale concernente ambienti acquatici (marini, lacustri, fluviali) con una conseguente maggiore attenzione alla cura di flora e fauna marina attraverso iniziative di tutela e protezione delle stesse. Questo condivisibile approccio ha incentivato la proliferazione di cosiddetti ambiti di protezione e tutela ambientale acquatici in forma di parchi, riserve e zone sottoposte ad opportuni vincoli ambientali. In questo panorama ? cresciuta da parte di enti pubblici ed autorit? l'attenzione per l'impatto ambientale determinato dalla presenza di natanti in sosta anche temporanea presso aree di pregio naturalistico. A fronte di dettacrescenteattenzione si ? rilevato sorprendentemente che alcuni effetti gravemente avversi all'ambiente non sono determinati da banali e prevedibili azioni di mal costume
in senso stretto (accessi illeciti, sversamenti o pesca non autorizzati) ma sono meno appariscenti e strutturali o meglio strettamente connaturati al fatto stesso di sostare anche regolarmente e lecitamente presso dette aree protette. Ad esempio sono noti gli effetti devastanti prodotti dall'impiego con trascinamento e deriva di ancore sulla posidonia e su altre specie di pregio che caratterizzano i fondali. Per evitare l'impiego di ancore per ormeggio e, allo stesso tempo, garantire una giusta e doverosa fruibilit? di dette aree con annesso ritomo economico per le zone interessate, sono proliferati negli ultimi anni i cosiddetti campi boa ovverosia delle installazioni posizionate tipicamente vicino alla costa o ai margini dello specchio d'acqua interessato che permettono a diportisti in transito di ormeggiate alla fonda grazie ad una pluralit? di boe disponibili per l'ormeggio e disposte secondo geometria e spaziatura predefinite ed adeguate; dette boe essendo preferibilmente ma non necessariamente fruibili a pagamento e con accesso eventualmente regolamentato e con personale di supporto; detto personale svolgendo tipicamente funzioni di facilitazione all'attracco ed ulteriormente di controllo e supervisione di detti impianti ed aree.
A prescindere dalla eventuale presenza e supporto di detto personale in loco, l'attracco di una imbarcazione ai succitati campi boa si espleta tipicamente issando in barca una cima di ormeggio collegata ad una boa galleggiante (assegnata tra quelle disponibili nel campo boe); detta cima (eventualmente insieme a detta boa) essendo issata in barca per mezzo di arpioni, ganci o dispositivi funzionalmente equivalenti e successivamente messa in tensione con mezzi manuali o motorizzati ed infine assicurata rispetto all'estremit? di prua dell'imbarcazione, avvolgendola e serrandola su una bitta.
Individuazione del problema tecnico
L'ormeggio nei campi boa in aree ambientalmente protette presenta svariate problematiche che sono tuttora aperte oppure sono state solo parzialmente affrontate e risolte nel tempo; dette problematiche essendo:
? in parte riconducibili ad esigenze di tipo ecologico ovverosia la necessit? di soddisfare requisiti di tutela e sostenibilit? ambientale;
? in parte riconducibili a esigenze di tipo organizzativo ovverosia la necessit? di regolamentare e controllare gli accessi alle infrastrutture di ormeggio;
? in parte riconducibili ad esigenze di praticit? e fruibilit? del servizio ovverosia garantire efficienza e comodit? di utilizzo degli impianti ai diportisti e agli eventuali operatori di supporto coinvolti nella gestione di dette infrastrutture di ormeggio.
Tra le problematiche di natura ecologica ricordiamo:
? protezione di flora e fauna presenti sul fondale (ad esempio posidonieti):
nell'uso corrente e predominante le boe di ormeggio sono fissate al fondale per mezzo di corpi morti o di un ancora fissa collegati tipicamente ad una catenaria.
Detta catenaria non crea i vistosi ed estesi danni di un ancora da fondo o dei dispositivi di pesca a strascico ma danneggia comunque ed in maniera spesso irreversibile flora e fauna localizzate nella porzione di fondale contiguo a detto corpo morto; particolarmente quando l'ormeggio non ? in uso (la catena si posiziona per gravit? sul fondo e tende, per effetto delle correnti a strisciare e danneggiare gravemente il fondale);
? eventuale dispersione di materiali inquinanti in caso di rottura delle infrastrutture di ormeggio ad esempio nel caso di eventi atmosferici avversi quali mareggiate: le boe attualmente impiegate sono tipicamente realizzate in materiale plastico questo generando gravissimi problemi ambientali nel caso detti elementi siano distrutti e dispersi nell'ambiente, a maggior ragione in un contesto tutelato e protetto come quello dei parchi e delle aree protette;
? inquinamento paesaggistico: le boe impiegate per ormeggio sono comprensibilmente progettate per essere facilmente individuabili alla vista da un'imbarcazione che si accinga alla manovra di attracco e questo determina un notevole impatto visivo in un campo boe. Detto impatto deturpa ovviamente il paesaggio circostante con grave danno specialmente per un area di pregio naturalistico e, paradossalmente, detta deturpazione ed impatto visivo sono addirittura maggiori quando dette boe non sono asservite all'ormeggio poich? in dette circostanze rimangono ugualmente visibili ed anzi pienamente in vista nello schieramentoche costituisce il campo boe stesso.
Tra le problematiche di natura organizzativa ricordiamo:
? accessi non autorizzati: essendo i campi boa ben visibili essi sono potenzialmente accessibili e fruibili anche da persone non autorizzate a meno di istituire onerosi servizi di vigilanza continua questo causando primariamente un danno economico nel caso l'attracco sia a pagamento ed ulteriormente una problematica di sicurezza per gli altri avventori e/o di uso consono ed appropriato delle infrastrutture di ormeggio. La maggior parte dei campi boa ? dotata di un servizio di prenotazione con personale di supporto all'ormeggio tuttavia per comprensibili ragioni di costo si tratta solitamente di un servizio a chiamata per cui il monitoraggio anche in presenza di personale addetto non ? continuo ed accurato.
Tra le problematiche di natura pratica di comodit?, affidabilit? e fruibilit? del servizio ricordiamo:
? rischi di impiglio in fase di ormeggio della cima(la quale si trova infatti sospesa fluttuante nell'acqua per effetto della boa galleggiante) rispetto ad eliche timoni ed altre parti meccaniche del natante causando in tal modo situazioni di stallo o addirittura danneggiamenti ed incidenti. Detti rischi essendo ovviamente incrementati dalla presenza numerosa e spazialmente concentrata di boe in detti campi boa.
? rischi di collisione tra natanti ormeggiati: in caso di condizioni meteo marine sfavorevoli oppure in caso di correnti o maree significative una barca all'ormeggio mediante ancore galleggianti ? soggetta naturalmente ad oscillazioni e spostamenti che possono coinvolgere e danneggiare natanti ormeggiati oppure in transito nelle vicinanze. Sulla base di questi spostamenti pi? o meno marcate introdotti dal rilassamento della cima di ormeggio si determina una sorta di raggio di ormeggio (una ruota con asse centrale localizzato nella posizione di quiete delle boa) sulla base della quale vengono definite in maniera ovviamente conservativa le distanza di sicurezza tra boe, le dimensioni massime delle imbarcazioni, le modalit? raccomandate di accesso ed attracco etc. etc. Purtroppo le boe galleggianti sono naturalmente ed intrinsecamente soggette ad elevati raggi di ormeggio e questo limita molto l'insediamento o lo sfruttamento adeguato di dette strutture in prossimit? di piccole insenature, baie e similari. E anche disponendo di spazi adeguati produce un allargamento eccessivo del campo con maggiore impatto visivo e maggiore consumo di spazi marini.
Dal punto di vista della letteratura brevettale sono note diverse soluzioni che hanno provato a risolvere almeno parzialmente alcune (ma non tutte) le problematiche succitate tuttavia senza fornire soluzioni impiegabili fattivamente nella aree acquatiche protette. Tra dette soluzioni ricordiamo:
? sistemi di avvolgimento e ricovero galleggiante della cima di ormeggio onde limitare se possibile la presenza di cime che si impiglino o siano difficilmente gestibili/manipolabili dagli operatori: US2010/0227517 A1;
? sistemi cosiddetti a boa intelligente ovverosia dotati di sensoristica e sistemi di comunicazione che consentono di verificare gli attracchi e gestirne la prenotazione: WO 2004/032064 A1, WO 2016/015089 A1;
? sistemi con boe sommerse quindi non visibili in superficie che attraverso sistemi meccanizzati e/o motorizzati si sollevano a chiamata (sonar o altri metodi di attivazione) rendendo disponbile una cima di ormeggio od un'aggancio a cui ancorare una cima di ormeggio in dotazione all'imbarcazione: IT102015000028332 della e IT 102017000127446 della societ?. I primi due tipi di sistemi attengono a soluzioni molto parziali rispetto alle numerose e variegate problematiche evidenziate poich? si occupano solo del ricovero della cima di ormeggio e/o della verifica remota di attracchi non autorizzati per cui sono ragionevolmente incomplete e palesemente insufficienti per fronteggiare problematiche ambientali.
Le ultime soluzioni citate (boa sommersa cheemerge a richiesta) sono decisamente pi? complesse ed evolute e forniscono un'ottima soluzione alle succitate problematiche di impatto visivo, accessi non autorizzati e di impigliamento delle cime fluttuanti.
Tuttavia dette soluzioni sono poco impiegate all'atto pratico e comunque sconsigliate o addirittura ritenute inadeguate per un impiego fattivo in aree protette perch? lasciano numerose problematiche aperte tra cui:
? costi cadauna decisamente elevati per la presenza di complessi meccanismi motorizzati o meno di salita e discesa della boa dalla posizione di riposo sommerso; detti costi essendo ulteriormente acuiti dalla presenza di raffinata elettronica di comunicazione e controllo; detti costi risultando al limite sostenibili nel caso di realizzazioni singole ma diventando comprensibilmente proibitivi nel casodi installazioni multiple e numerose come nel casodi campi boe.
? inquinamento/interferenze elettromagnetiche dovuto alla presenza di parti elettrificate e motorizzate e/o eventualmente inquinamento sonoro per la presenza di parti in movimento e soprattutto per l'impiego di sonar per i sistemi di attivazione e controllo.
? rilascio di parti fortemente inquinanti nel caso di rotture sia accidentali sia per eventi atmosferici distruttivi particolarmente di plastiche, componenti elettromeccanici, pneumatici ed elettronici.
Scopi del trovato
Il presente brevetto intende superare le criticit? di cui sopra e particolarmente quelle lasciate aperte dalle succitate "boe intelligenti" realizzando un sistema di ormeggio che consenta di:
? Essere rispettoso dell'ambiente marino realizzando una soluzione totalmente ecocompatibili e ad impatto ambientale azzerato, con questo intendendo non solo il banale impiego di materiali ed accorgimenti adeguati ma sopratutto prevenendo la dispersione di parti ed inquinati in caso di rottura e conseguente liberazione del sistema boe.
? Eliminare l'impatto visivo ed il danno paesaggistico causato dai campi boa galleggianti nelle aree protette che li ospitano.
? Fornire un sistema con recupero de conservazione della cima di ormeggio che consenta di evitare il potenziale impiglio delle cime di ormeggio fluttuanti che caratterizza notoriamente i campi boa con boe galleggianti. Detto sistema consentendo di liberare lo spazio marino quando non utilizzato e rendendo anzi detto spazio marino disponibile alla navigazione nei periodi in cui dette installazioni non sono in uso.
? Realizzare un sistema di ormeggio possibilmente semplice affidabile e caratterizzato da operazioni comode per il collegamento e rilascio delle cima di ormeggio; detto sistema essendo riproducibili in ogni parte del mondo con materiali facilmente reperibili e senza necessita di complicate motorizzazioni che notoriamente richiedono un maggiore livello di attenzione manutentiva, possibilit? di guasti, rotture con conseguente interruzione/sospensione del servizio di ormeggio.
? Fornire un sistema che limiti l'accesso non autorizzato ai campi boa.
? Fornire un sistema di facile installazione ed in grado di adeguarsi o correnti e fluttuazioni sottomarine anche di forte intensit?.
? Fornire un sistema che consenta rispetto alle boe galleggianti di avere un piccolo raggio di ormeggio ( ruota ) al fine di poter contenere al massimo gli ingombri delle barche ormeggiate ed adattarsi con minore impatto ed occupazione di spazio anche in piccole baie/ insenature ecc.
Esposizione sintetica dell'invenzione
In una attuazione vantaggiosa del trovato il sistema di ormeggio proposto ottiene i succitati obbiettivi mediante un sistema caratterizzato dalle seguenti componenti:
? un corpo boa sommerso e posizionato a quota prefissita a seconda degli ambiti di installazione (profondit? media del fondale, tipologia di imbarcazioni da ormeggiare, tipologia di barche in navigazione in dette aree, tipologia e presenza di corpi morti, catenarie, molle etc); detta boa essendo realizzata interamente con materiali non inquinanti in caso di rotture e dispersioni; detti materiali comprendendo a titolo esemplificativo e non limitativo sughero (dispersibile poich? totalmente ecocompatibile) e metalli (poich? facilmente recuperabili dal fondale in caso di eventi distruttivi).
? un sistema di auto avvolgimento della cima di ormeggio; detto sistema essendo anch'esso in posizione sommersa, preferibilmente integrato in detto boa sommersa o eventualmente contiguo a detta boa; detto avvolgitore essendo di tipo meccanico, a titolo esemplificativo e non limitativo, in forma di molla pre caricata internamente ad un tamburo di avvolgimento su cui viene avvolta la cima di ormeggio retrattile impiegata per assicurare le imbarcazioni a detta boa sommersa. Detto avvolgitore pre-caricato essendo impiegato per riawolgere autonomamente la cima di ormeggio una volta che una imbarcazione lascia l'ormeggio e rilascia in mare la porzione di cima retrattile impiegata per ancorarsi;
? una serie di mezzi impiegabili dalla superficie del mare (direttamente dall'imbarcazione da ormeggiare o alternativamente da personale addetto all'ormeggio) adibiti a recuperare l'estremit? di detta cima retrattile di ormeggio dalla sua sede di riposo in posizione sommersa. Detti mezzi comprendendo un sistema di recupero a magnete a secondo delle profondit? in gioco) sistemi di recupero meccanici come ad esempio aste telescopiche con alla propria estremit? apparati quali ganci, moschettoni, arpioni e quant'altro opportunamente accoppiabili con redance, impiombature, occhielli ganci ed altri mezzi eventualmente installati all'estremit? di detta cima di ormeggio detti mezzi essendo preferibilmente impiegabili per il duplice scopo di recupero della cima (primario) e per il successivo collegamento all'imbarcazione (secondario).
Breve descrizione dei disegni allegati
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della soluzione tecnica proposta, saranno maggiormente evidenti nella seguente descrizione di una forma realizzativa preferita, ma non esclusiva, rappresentata, a titolo esemplificativo e non limitativo, nelle 2 tavole di disegni allegate in cui:
? La Fig. 1 illustra lo schema complessivo del sistema;
? Le Fig.2 illustra una variante di attuazione comprensiva di ulteriore boa jumper di supporto alla boa.
Si specifica che le figure allegate alla presente domanda illustrano solo alcune possibili forme esecutive del sistema, per meglio comprenderne i vantaggi e le caratteristiche descritte. Tali forme esecutive sono dunque da intendersi a puro scopo illustrativo e non limitativo al concetto inventivo.
Modo migliore per attuare l'invenzione
Con riferimento alle tavole di disegni allegati e particolarmente alle Fig.1 ? rappresentato sinteticamente il principio di funzionamento del sistema proposto, detto sistema rappresentando una situazione tipica di un ormeggio con impiego della boa ecologica sottomarina oggetto di invenzione. Detta situazione comprendendo un'imbarcazione (100) che debba essere ormeggiata presso un area acquatica il cui fondale (200) caratterizzato da flora e fauna di pregio. Detto fondale (200) sar? ragionevolmente equipaggiato con un punto ti ancoraggio stabile (201) costituito ad esempio da un corpo morto eventualmente equipaggiato con una catenaria (202) detta catenaria potendo essere eventualmente sostituita da una molla con protezione qualora le condizioni di installazione del sito richiedano e suggeriscano l'impiego di un ammortizzatore. L'ormeggio secondo l'invenzione proposta avviene collegandosi ad una boa sommersa (300) equipaggiata con una cima di ormeggio retrattile (301); detta cima di ormeggio essendo atta ad estendersi tra una posizione raccolta e solidale con detta boa sommersa (o al pi? adiacente alla stessa), ad una posizione estesa e sporgente dal livello del mare (203), detta estensione rendendo possibile effettuare il collegamento saldo con detta imbarcazione (100) mediante comuni e note tecniche di ormeggio (bitte, cime, verricelli etc).
In una forma di realizzazione la boa sottomarina (300) ? collegata a detta catenaria (202) mediante un primo elemento di collegamento (302), detto elemento essendo impiegato con l'ulteriore obiettivo di sostenere detta catenaria (202) ed impedire danni al fondale (200).
In una ulteriore forma di realizzazione detta boa sottomarina (300) detto primo elemento di collegamento (302) e ancorato direttamente al fondale (200).
La lunghezza di dettoelemento di collegamento (302) consente di determinare la profondit? a cui stazioner? la boa (300) e la quota residua per arrivare al livello del mare (203). Dalla differenza di dette quote dipendono ragionevolmente la lunghezza minima di detta cima di ormeggio retrattile (301) e l'ampiezza dello spazio libero per navigazione (e/o dualmente del pescaggio delle imbarcazioni ammesse) ovverosia lo spazio che residua superiormente alla boa sommersa (203) quando detta cima di ormeggio (301) ? sommersa in posizione ritirata e raccolta.
In una forma di realizzazione detta cima retrattile (301) e detto elemento di collegamento (302) sono realizzate a titolo esemplificativo e non limitativo in dyneema; detto materiale essendo preferibile poich? galleggia quindi favorisce il galleggiamento complessivo di tutto il sistema di ancoraggio (consentendo ad esempio di ridurre l'ingombro degli elementi galleggianti impiegati per sostenere la catenaria (202)) . Ulteriormente l'impiego di detto materiale facilita l'eventuale recupero di parti in caso di rotture. Infatti, nel caso che detto elemento di collegamento (302) o detta cima di ormeggio (301) si spezzassero i segmenti rimanenti tenderebbero a galleggiare oppure a disporsi verticalmente rispetto a detta boa (300) e a detto corpo morto (202) cosi facilitando le operazioni di recupero.
In una forma di realizzazione preferibile ma non esclusiva detta boa sommersa (300) si compone di un corpo boa galleggiante (303) da realizzarsi in materiale ecocompatibile dotato di propriet? di galleggiamento quale a titolo rappresentativo e non limitativo sughero. Detta boa (300) si compone ulteriormente di un dispositivo avvolgitore (304) integrato in detto corpo boa galleggiante (303) o alternativamente contiguo ma solidale con lo stesso; detto avvolgitore (304) essendo impiegato per ritirare e raccogliere automaticamente detta cima di ormeggio retrattile (301) e determinare il passaggio tra le succitate posizioni estesa (in ormeggio) e raccolta (sommersa) quando detta imbarcazione (100) lasci l'ormeggio liberando in mare detta cimadi ormeggio retrattile (301).
In una forma di realizzazione preferibile ma non esclusiva detto avvolgitore (304) ? realizzato in forma di molla pre-caricata internamente ad un tamburo (305) che consente avvolgimento e la raccolta di detta cima di ormeggio retrattile (301) impiegata per assicurare le imbarcazioni a detta boa sommersa (300). Detto avvolgitore (304) essendo dimensionato e pre-caricato a seconda dellla lunghezza di cima di ormeggio retrattile (301) ed essendo impiegato per riavvolgerla autonomamente una volta che detta imbarcazione (100) lascia l'ormeggio rilasciandola in mare.
In una forma di realizzazione detto avvolgitore (304) ? integrato e libero di ruotare internamente ad un telaio di supporto realizzato preferibilmente in materiale metallico quale acciaio o materiali funzionalmente equivalenti, detto telaio (307) essendo impiegato per finalit? strutturali e per permettere l'installazione e l'ancoraggio di detto corpo boa galleggiante (303). Detto telaio (307) essendo ulteriormente collegato saldamente a detto primo elemento di collegamento (302) usato per l'ancoraggio alla catenaria (202) o al fondo (200): questo per far si che eventuali sollecitazioni e tensioni durante l'ormeggio si scarichino su detto telaio (307) anzich? sull'avvolgitore (304).
Analogamente anche detta cima di ormeggio retrattile (301) che ? collegata e resa solidale per un suo estremo al tamburo (305) dell'avvolgitore (304) ? dotata di un fermo (308) affinch? raggiunta la massima estensione (ovverosia durante l'ormeggio) detto fermo vada ad incastrarsi in dettotelaio (307), anche questo consentendo che eventuali sollecitazioni e tensioni durante l'ormeggio si scarichino su detto telaio (307) e successivamente si propaghino al fondo anzich? sollecitare 'avvolgitore (304). Detto corpo boa galleggiante (303) essendo inoltre caratterizzato da forma adeguata a facilitare la stabilizzazione del manufatto complessivo, detta forma essendo preferibilmente a titolo esemplificativo caratterizzata da profili esterni a tronco di cono rovesciato ed ulteriormente essendo caratterizzata da eventuali profili stabilizzatori a sviluppo piano orizzontale, dette forme essendo preferibili per mantenere il manufatto complessivo (corpo boa galleggiante avvolgitore) in posizione verticale e rendendo la struttura complessiva maggiormente stabile rispetto a trazioni, sollecitazioni verticali e ondeggiamenti. Sempre secondo detta configurazione detto corpo boa galleggiante ? caratterizzato da un condotto o recesso verticale (306) entro cui scorre verticalmente detta cima di ormeggio retrattile (301) durante i movimenti di estensione e/o di raccolta. Detto condotto o recesso (306) essendo ragionevolmente impiegato per indirizzare e facilitare lo svolgimento e l'avvolgimento verticale di detta cima di ormeggio retrattile (301) ed evitare lo scorretto arrotolamento della stessa sul tamburo (305) dell'avvolgitore (304). Sempre secondo la medesima forma di realizzazione dettocorpo boa galleggiante (303) ? sagomato per ricoprire solo una porzione superiore di detto avvolgitore (304) lasciando libera la sua met? inferiore questo consentendo libero accesso al tamburo (305) di detto avvolgitore (304) nel caso di interventi di ripristino da inceppature e/o manutenzioni ordinarie e straordinarie.
In una forma di realizzazione detta cima di ormeggio retrattile (301) viene recuperata mediante mezzi di aggancio controllati dalla superficie del mare (direttamente dall'imbarcazione da ormeggiare o alternativamente da personale addetto all'ormeggio) detti mezzi essendo adibiti a recuperare l'estremit? di detta cima retrattile di ormeggio (301) dalla sua sede di riposo in posizione sommersa. Detti mezzi comprendendo a titolo esemplificativo e non limitativo:
? una redancia (308) applicata all'estremit? di detta boa di ormeggio retrattile (301) e recuperabile permezzo di aste telescopiche muniti all'estremit? di ganci, arpioni, polpiere e dispositivi di aggancio funzionalmente equivalenti. Detta redancia (308) essendo eventualmente equipaggiata con un piccolo galleggiante (309) a titolo esemplificativo in sughero con foro passante (310) dettoforo consentendo lo scorrimento di detta cima di ormeggio retrattile (301); detto galleggiante (309) essendo impiegato per sostenere detta redancia (308)
in posizione eretta ovverosia renderla pi? facilmente intercettabile da mezzi di aggancio e recupero. Alternativamente detta redancia potr? essere mantenuta
in posizione verticale mediante un opportuno recesso ricavato nel corpo boa galleggiante (303) detto recesso essendo impiegato con l'ulteriore scopo di fornire una sede di riposo/fermo della redancia quando la cima di ormeggio retrattile (301) ? in posizione ritirata ed avvolta sul tamburo (305);
? moschettoni da ormeggio applicati all'estremit? di detta cima di ormeggio retrattile (301) in sostituzione a detta redancia (308) detti moschettoni essendo recuperabili con mezzi marinai equipaggiati con piastra d'attacco a baionetta; ? sistema di aggancio magnetico; detto sistema essendo impiegato preferibilmente per il recupero di boe (300) posizionate in profondit? (oltre i 3 mt); detto sistema essendo caratterizzato da un galleggiante (311) comprendente una porzione ferrosa e traferro; detto galleggiante (311) essendo collegato all'estremit? superiore di detta cima di ormeggio retrattile (310) ed in cascata rispetto ad eventuali elementi di connessione quali la succitate redancia (308) o elementi funzionalmente equivalenti (occhielli, moschettoni di ormeggio etc etc). Detto galleggiante (311) con elemento ferroso essendo recuperabile mediante un magnete calato dalla superficie per mezzo di una cimetta di recupero, detto magnete essendo realizzato preferibilmente in neodimio per via dell'intensa attrazione magnetica. Detta attrazione risultando particolarmente vantaggiosa per guidare e facilitare l'aggancio al galleggiante ferroso ed ulteriormente per trasmettere adeguatamente la trazione necessaria a vincere la resistenza che l'avvolgitore (304) oppone allo srotolamento della cima di ormeggio retrattile (301).
Con riferimento alle tavole di disegni allegati e particolarmente alle Fig.2 ? rappresentata una realizzazione da considerarsi come alternativa di attuazione impiegabile nel caso in cui detto il dimensionamento di detto corpo boa galleggiante (303) non consenta di sollevare adeguatamente e con sicurezza detta catenaria (202). Secondo detta ulteriore forma di realizzazione la boa di ormeggio sommersa (300) di cui all'invenzione proposta sar? integrabile da una boa jumper (312); interposta tra detta voa di ormeggio sommersa e detta catenaria (202).
Applicabilit? industriale ed ulteriori alternative di attuazione
Mentre l'invenzione ? suscettibile di varie modifiche e costruzioni alternative, alcune forme di realizzazione preferite sono state mostrate nei disegni e descritte in dettaglio nel paragrafo precedente.
Si deve intendere, comunque, che non vi ? alcuna intenzione di limitare l'invenzione alla specifica forma di realizzazione illustrata, ma, al contrario, essa intende coprire tutte le modifiche, costruzioni alternative, ed equivalenti che ricadano nell'ambito dell'invenzione come definito nelle rivendicazioni allegate.
L'uso di "ad esempio", "ecc.", "oppure" " preferibilmente" indica alternative non esclusive senza limitazione a meno che non altrimenti indicato.
In particolare, il trovato potr? essere realizzato con equivalenti tecnici, con materiali o accorgimenti integrativi adatti allo scopo e all'ambito applicativo.
Conformazione e dimensionamento delle parti costituenti e dei prodotti realizzati per concretizzare la soluzione la soluzione potranno variare in maniera idonea, ma coerente con la soluzione proposta.
A titolo esemplificativo e non limitativo, si osservi che potranno essere ulteriormente variate le dimensioni forme geometriche delle parti coinvolte, il loro posizionamento reciproco ed ulteriormente la forma specifica ed alcune funzionalit? del sistema: l'impostazione generale potr? infatti essere rivisitata senza uscire dall'ambito del modello rivendicato a seconda della strutturae della dimensione del campo boe o di eventuali ed ulteriori specificit? richieste dall'ambito applicativo e ragionevolmente non disponibili e nemmeno prevedibili al momento di stesura di questa domanda di brevetto.
In ogni caso dette necessarie modifiche al sistema di ormeggio proposto e alle sue pati caratterizzanti, inclusive di regolazioni e dimensionamento adeguati alla singola installazione saranno deducibili da un tecnico del ramo adeguatamente istruito e senza uscire dall'ambito di protezione del brevetto rivendicato.
Ulteriormente il sistema potr? essere adattato ed eventualmente espanso per erogare ulteriori ed aggiuntivi servizi ed ulteriormente equipaggiato con sistemi ed accessori per integrarne il funzionamento ed incrementare le potenzialit? e gli ambiti di impiego.
Infine la richiedente si riserva e rivendica il diritto di tutela sul trovato anche se realizzato parzialmente.

Claims (8)

Rivendicazioni
1) Boa di ormeggio sommersa (300) impiegata per ormeggiare una imbarcazione (100) mediante una cima di ormeggio retrattile (301); detta cima di ormeggio retrattile (301) essendo capace di auto avvolgersi su detta boa di ormeggio sommersa (300) e di estendersi per trazione sino alla linea di galleggiamento (203); detta boa di ormeggio sommersa (300) essendo ancorata al fondale (200) mediante una cima di collegamento fissa (302) ed una catenaria / molla di ancoraggio (202); detta boa di ormeggio sommersa (300) comprendendo ulteriormente:
? un corpo boa galleggiante (303) provvisto di un recesso (306) entro cui pu? scorrere detta cima di ormeggio retrattile (301);
? un telaio (307) solidale con detto corpo boa galleggiante (303) e collegato a detta cima di collegamento fissa (302);
? un avvolgitore meccanico (304) vincolato a detto telaio (307) e collegato a detta cima di ormeggio retrattile (301);
? mezzi per consentire il recupero di detta cima di ormeggio retrattile (301).
2) Boa di ormeggio sommersa (300) secondo la rivendicazione 1 dove detto avvolgitore meccanico (304) comprende un tamburo (305) con molla pre-caricata interna; detto tamburo (305) essendo impiegato per avvolgere detta cima di ormeggio retrattile (301).
3) Boa di ormeggio sommersa (300) secondo le rivendicazioni 1 e 2 dove detta cima di ormeggio retrattile (301) ? collegata a detto tamburo (305) ed ? equipaggiata con un fermo/fine corsa; detto fermo/fine corsa essendo impiegato per bloccarsi sul telaio (307) quando detta cima di ormeggio retrattile (301) ? in posizione estesa.
4) Boa di ormeggio sommersa (300) secondo la rivendicazione 1 in cui detti mezzi consentire il recupero di detta cima di ormeggio retrattile (301) comprendono una redancia (308) applicata all'estremit? di detta cima di ormeggio retrattile (301) sotto cui ? posizionato un galleggiante (309) provvisto di un recesso (310) per consentire lo scorrimento di detta cima retrattile (301).
5) Boa di ormeggio sommersa (300) secondo la rivendicazione 1 in cui detta redancia (308) ? sostituita da un moschettone di ormeggio.
6) Boa di ormeggio sommersa (300) secondo le rivendicazioni 1e 5 in cui detto galleggiante (309) comprende una porzione ferrosa ed un traferro impiegati per il recupero mediante magneti.
7) Boa di ormeggio sommersa (300) secondo la rivendicazione 1 in cui detto corpo boa galleggiante (303) ? realizzato in sughero.
8) Boa di ormeggio sommersa(300) secondo la rivendicazione 1 comprendente una ulteriore boa jumper (312) posizionata inferiormente a detto telatio (307) e caratterizzata da un recesso interno per lo scorrimento lungo detta cima di collegamento fissa (302).
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