IT202100029357A1 - Attrezzatura e metodo per la processazione di campioni biologici - Google Patents

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Giulio Rosati
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: ?ATTREZZATURA E METODO PER LA PROCESSAZIONE DI CAMPIONI BIOLOGICI?.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una attrezzatura e ad un metodo per la processazione di campioni biologici.
Affinch? un tessuto sia analizzabile tramite un microscopio ottico ? necessario che esso sia tagliato in sezioni molto sottili, in modo da permettere alla luce di attraversarlo.
Per ottenere tali sezioni si utilizzano dei dispositivi cosiddetti microtomi, con i quali si riescono a realizzare sezioni aventi spessore inferiore a 10?m. Al fine di potere sezionare i tessuti questi devono essere sottoposti ad un trattamento che prevede la fissazione del materiale in un bagno di formalina tamponata e altri liquidi fissativi e successivamente inglobato in paraffina cos? da incrementare la consistenza del campione e facilitarne di conseguenza l?ottenimento di sezioni sottili ed omogenee.
Il processo di fissazione del campione da analizzare viene eseguito mediante l?impiego di apposite cassette comprendenti un corpo che definisce una camera di contenimento del campione biologico aperta superiormente e provvista di un coperchio di chiusura rimuovibile. Sia il corpo che il coperchio presentano una pluralit? di aperture passanti atte a consentire il passaggio della formalina e dei liquidi fissativi attraverso la camera di contenimento del campione biologico.
Una volta che il tessuto ? stato sottoposto al processo di fissazione, esso viene disposto all?esterno della cassetta ed all?interno di un elemento di supporto atto a contenerlo.
A tal fine, ? pratica comune la suddivisione dell?erogazione della paraffina in due fasi, ovvero prevedere una prima colatura di paraffina per coprire parzialmente il campione e necessaria affinch? il pezzo anatomico sia correttamente orientato ed ottenere cos? il massimo risultato durante il taglio al microtomo, ed una seconda colatura di paraffina, eseguita dopo il raffreddamento della prima dose, per completare il riempimento della cassetta. Generalmente, dopo la prima colatura di paraffina la cassetta viene posta in frigorifero per far raffreddare la paraffina e fissare il tessuto. Per velocizzare il processo di solidificazione della paraffina, anche dopo la seconda colatura si pu? provvedere a disporre l?elemento di supporto e la relativa cassetta all?interno di un congelatore, dal quale vengono poi prelevati al termine di un periodo di tempo predefinito.
Questa pratica comporta un allungamento dei tempi ed un indebolimento del blocco di paraffina finale, con il rischio, qualora non eseguita correttamente, della comparsa di una frattura in corrispondenza della superficie di separazione tra la prima e la seconda colata, il che renderebbe totalmente inutilizzabile il campione.
Una volta che la paraffina si ? solidificata, la cassetta con attaccato il tessuto avvolto dalla paraffina viene disposta sul microtomo il quale effettua il taglio del tessuto secondo lo spessore desiderato. Il taglio viene effettuato partendo dalla superficie esterna del blocco di paraffina, ovvero quella rivolta verso l?elemento di supporto. ? quindi preferibile che il campione biologico si trovi, all?interno del blocco di paraffina, il pi? possibile vicino all?elemento di supporto, in modo che gi? le prime sezioni ricavabili dal blocco di paraffina contengano tracce del campione stesso. Poich? la paraffina tende ad avvolgere non solo il tessuto disposto all?esterno della cassetta ma anche la cassetta stessa, prima di posizionare quest?ultima sul microtomo risulta necessario rimuovere la paraffina in eccesso disposta intorno ai suoi bordi perimetrali. L?eccesso di paraffina che va a circondare la cassetta pu? infatti causare un difficoltoso o errato posizionamento della stessa sul microtomo e, di conseguenza, un taglio non corretto del campione biologico.
Tale rimozione viene effettuata manualmente dagli operatori mediante lame che rendono particolarmente rischiosa questa operazione.
Inoltre, pu? verificarsi l?esigenza di effettuare nuovi tagli del campione biologico (il quale viene conservato nel tempo) anche a distanza di anni. La conformazione delle cassette ad oggi note non consente un posizionamento ripetibile nel tempo delle stesse sul microtomo. Poich? il microtomo effettua il taglio del campione biologico secondo un?inclinazione predefinita, nel caso in cui l?orientamento della cassetta sul microtomo cambi nel tempo il campione biologico verr? tagliato con un?inclinazione differente rispetto alla precedente. Questo pu? comportare l?impossibilit? di ottenere sezioni del campione biologico utilizzabili per le successive analisi, in particolare nel caso di campioni biologici di piccole dimensioni, in quanto i primi tagli effettuati dal microtomo con un?inclinazione differente rispetto alla prima campionatura avranno in sostanza l?effetto di ?rifilare? il campione stesso, con conseguente perdita di tessuto biologico.
L?operazione di posizionamento della cassetta sul microtomo viene ad oggi svolta manualmente da un operatore, risultando cos? onerosa sia dal punto di vista del tempo necessario per eseguirla, sia sotto il profilo economico in quanto richiede la costante presenza di un operatore.
Non ultimo, l?introduzione della paraffina all?interno dell?elemento di supporto che accoglie la cassetta genera una forza su quest?ultima che la spinge al di fuori dell?elemento di supporto stesso, provocando cos? una sorta di ?effetto galleggiamento?, che richiede la costante presenza di un operatore per mantenere nella corretta posizione la cassetta.
Allo stesso modo, una forza analoga viene generata dalla paraffina liquida sul campione stesso, che viene sospinto verso l?alto allontanandolo dalla relativa sede ricavata sull?elemento di supporto, il che rende pi? lunga la procedura di taglio al microtomo in quanto devono essere rimosse numerose sezioni dal blocco di paraffina prima di trovarne una contenente tracce del campione biologico. Al fine di evitare questo errato posizionamento del campione, durante la fase di introduzione della paraffina l?operatore ? costretto a mantenere in posizione il campione sul fondo dell?elemento di supporto, finch? il processo di solidificazione della paraffina non sia giunto ad un punto tale da garantire che il campione non possa pi? muoversi.
Risulta facilmente comprensibile come questa procedura richieda numerosi passaggi, lunghi tempi di esecuzione ed il rischio di rendere inservibile il campione, tutti fattori che vanno quindi inevitabilmente ad incidere sui relativi costi.
Il compito principale della presente invenzione ? quello di escogitare un?attrezzatura ed un metodo per la processazione di campioni biologici che consentano di ridurre il tempo ed i costi necessari alla preparazione di un campione biologico per le successive analisi, nonch? di eliminare il rischio di rottura del blocco di paraffina realizzato a supporto del campione.
All?interno di questo compito, uno scopo del presente trovato ? quello di semplificare ed automatizzare le varie fasi di trattamento del campione biologico, con particolare riferimento alla fase di inglobamento nella paraffina.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di ridurre sensibilmente, rispetto allo stato dell?arte, il rischio che la paraffina vada a disporsi in modo indesiderato attorno al dispositivo stesso, cos? da velocizzare ed economizzare le successive fasi di lavorazione.
Un altro scopo ancora del presente trovato ? quello di escogitare un?attrezzatura che consenta di ridurre al minimo lo spreco indesiderato di paraffina.
Un altro scopo ancora del presente trovato ? quello di escogitare un?attrezzatura che consenta di fissare il campione biologico in prossimit? della parete di fondo dell?elemento di supporto, in tempi estremamente brevi e con apporto minimo di paraffina.
Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un?attrezzatura ed un metodo per la processazione di campioni biologici che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell?ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto. Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente attrezzatura secondo la rivendicazione 1.
Gli scopi proposti sono altres? raggiunti dal presente metodo secondo la rivendicazione 13.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un?attrezzatura per la processazione di campioni biologici, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 ? una rappresentazione schematica, in assonometria, di un?attrezzatura secondo il trovato;
la figura 2 ? una vista in assonometria di un dispositivo per la processazione di campioni biologici;
la figura 3 ? una vista in esploso del dispositivo di figura 2.
Con particolare riferimento a tale figura, si ? indicato globalmente con il numero di riferimento 1 un?attrezzatura per la processazione di campioni biologici.
L?attrezzatura 1 comprende un dispositivo per la processazione 2 di campioni biologici comprendente a sua volta almeno una cassetta 3, definente almeno una camera di contenimento 4 aperta e presentante una parete di fondo 5 provvista di una pluralit? di aperture passanti 6, ed almeno un elemento di supporto 7, definente almeno una sede di alloggiamento 8 della cassetta 3.
La sede di alloggiamento 8 presenta almeno un recesso 9 destinato a ricevere un campione C di tessuto biologico e disposto, in uso, affacciato alla parete di fondo 5.
Opportunamente, la cassetta 3 comprende una pluralit? di pareti laterali 10 che si sviluppano a partire dalla parete di fondo 5 in modo da definire un profilo chiuso, dove almeno una coppia di pareti laterali 10 disposte tra loro contrapposte presenta almeno una relativa rientranza 11 rivolta verso l?esterno e definisce almeno una relativa superficie di riscontro 12. L?elemento di supporto 7 presenta a sua volta almeno una coppia di porzioni sagomate 13 atte ad inserirsi all?interno delle rientranze 11 a seguito dell?introduzione della cassetta 3 nella sede di alloggiamento 8. L?elemento di supporto 7 comprende, inoltre, almeno una coppia di elementi di trattenimento 30 ciascuno dei quali ? atto ad interagire con una relativa superficie di riscontro 12 a seguito dell?inserimento delle porzioni sagomate 13 nelle relative rientranze 11, cos? da contrastare la fuoriuscita della cassetta 3 dalla sede di alloggiamento 8. Pi? particolarmente, la cassetta 3 e l?elemento di supporto 7 sono realizzati secondo gli insegnamenti contenuti nella domanda di brevetto codepositata dal titolare stesso e qui incorporata per riferimento.
L?attrezzatura 1 comprende, poi, almeno una stazione di riempimento 14 del recesso 9 provvista di almeno un dispositivo erogatore 15 di paraffina fluida.
Secondo il trovato, l?attrezzatura 1 comprende anche almeno una stazione di fissaggio 16 del campione C biologico, distinta dalla stazione di riempimento 14 e comprendente almeno un dispositivo gocciolatore 17 atto a rilasciare paraffina fluida in forma di gocce all?interno del recesso 9.
Preferibilmente, l?attrezzatura 1 comprende almeno un piano di supporto 18 del dispositivo per la processazione 2, il quale ? movimentabile in traslazione lungo una direzione di avanzamento 19, dove la stazione di riempimento 14 ? disposta a valle della stazione di fissaggio 16 lungo la direzione di avanzamento 19. Il piano di supporto 18 ?, ad esempio, del tipo di un nastro trasportatore. A prescindere dalla presenza o meno del piano di supporto 18, la stazione di riempimento 14 ? comunque disposta a valle della stazione di fissaggio 16 rispetto al percorso che deve compiere il dispositivo per la processazione 2 e che coincide con la direzione di avanzamento 19.
Il dispositivo gocciolatore 17 ?, ad esempio, del tipo di una pistola a caldo o di un altro dispositivo analogo atto ad erogare una quantit? controllata di paraffina.
Vantaggiosamente, il dispositivo erogatore 15 ed il dispositivo gocciolatore 17 sono disposti tra loro in comunicazione fluidodinamica.
Pi? particolarmente, il dispositivo erogatore 15 comprende un canale di passaggio 15a della paraffina fluida provvisto di almeno una luce di uscita 15b che si affaccia verso l?esterno ed il dispositivo gocciolatore 17 comprende un canale di gocciolamento 17a della paraffina fluida provvisto di almeno una bocca di uscita 17b che si affaccia verso l?esterno, dove il canale di gocciolamento 17a ? comunicante, ad esempio mediante una vasca di raccolta V della paraffina, con il canale di passaggio 15a. La luce di uscita 15b e la bocca di uscita 17b sono quindi disposte tra loro in successione lungo la direzione di avanzamento 19, con la luce di uscita 15b posizionata a valle della bocca di uscita 17b.
A seconda della modalit? di realizzazione, il campione C pu? essere inserito all?interno del recesso 9 prima o dopo che il dispositivo gocciolatore 17 ha erogato la relativa quantit? di paraffina. Pi? particolarmente, una prima forma di realizzazione prevede che il campione C venga inserito all?interno del recesso 9 solo dopo che il dispositivo gocciolatore 17 ha erogato la relativa quantit? di paraffina, in modo da posizionare il campione stesso sulla paraffina cos? erogata. Una seconda forma di realizzazione alternativa prevede invece che il campione C venga dapprima inserito all?interno del recesso 9, posizionandolo sul fondo dello stesso, e che, successivamente, il dispositivo gocciolatore 17 provveda ad erogare la paraffina in modo da bloccare la posizione del campione C all?interno del recesso stesso.
Preferibilmente, la stazione di fissaggio 16 comprende mezzi di raffreddamento dell?elemento di supporto 7.
Pi? in dettaglio, la stazione di fissaggio 16 comprende almeno un piano di appoggio 20 dell?elemento di supporto 7 ed i mezzi di raffreddamento, non visibili in dettaglio nelle figure, sono associati al piano di appoggio 20. Il piano di appoggio 20 viene quindi portato ad una temperatura sostanzialmente compresa tra -5?C e -15?C, preferibilmente pari a circa -10?C, cos? da provocare la rapida solidificazione della paraffina fluida erogata dal dispositivo gocciolatore 17, bloccando di conseguenza la posizione del campione C all?interno del recesso 9. Il piano di appoggio 20 pu? coincidere od essere distinto dal piano di supporto 18.
Nella preferita forma di realizzazione di figura 1, il dispositivo erogatore 15 ? atto ad erogare per gravit? la paraffina fluida ed ? movimentabile tra una posizione di riposo, nella quale ? distanziato dalla cassetta 3, ed una posizione di erogazione, nella quale ? disposto in appoggio sulla cassetta 3 con la luce di uscita 15b affacciata alla camera di contenimento 4.
Vantaggiosamente, in questa forma di realizzazione, la cassetta 3 comprende uno o pi? elementi di riscontro 21 ed il dispositivo erogatore 15 comprende uno o pi? elementi di presa (non visibili in dettaglio nelle figure), ciascuno dei quali ? atto ad impegnarsi, nella posizione di erogazione, con un relativo elemento di riscontro 21 per il centraggio della cassetta stessa rispetto al dispositivo erogatore stesso.
In una forma di realizzazione alternativa, non rappresentata nelle figure, il dispositivo erogatore 15 pu? presentare un ugello atto ad erogare paraffina fluida in pressione.
Preferibilmente, la stazione di riempimento 14 comprende una pluralit? di zone di ricezione 22 predefinite, destinate a ricevere relativi dispositivi per il trattamento 2, e mezzi di rotazione delle zone di ricezione 22 attorno ad un asse X in modo da posizionare in successione le zone di ricezione stesse in corrispondenza della luce di uscita 15b. In altre parole, la stazione di riempimento 14 comprende una sorta di ?giostra? girevole e supportante le zone di ricezione 22 sulle quali vengono posizionati i dispositivi per il trattamento 2. Pi? particolarmente, la luce di uscita 15b del dispositivo erogatore 15 ? disassata rispetto all?asse X.
Non si escludono, tuttavia, forme di realizzazione alternative nelle quali i dispositivi per il trattamento 2 vengono portati in successione, per effetto dell?avanzamento del piano di supporto 18, in corrispondenza della luce di uscita 15b del dispositivo erogatore 15.
Opportunamente, l?attrezzatura 1 comprende anche una stazione di consolidamento 23 della paraffina erogata dal dispositivo erogatore 15. Pi? particolarmente, la stazione di consolidamento 23 ? disposta a valle della stazione di riempimento 14 rispetto alla direzione di avanzamento 19. Nella preferita forma di realizzazione rappresentata nelle figure, la stazione di consolidamento 23 comprende almeno una camera di raffreddamento 24 del dispositivo per la processazione 2.
La camera di raffreddamento 24 ? posta ad una temperatura sostanzialmente compresa tra -5?C e -15?C.
Vantaggiosamente, la camera di raffreddamento 24 comprende almeno un?apertura di ingresso 24a ed un?apertura di uscita 24b del dispositivo per la processazione 2 e la stazione di consolidamento 23 ? provvista inoltre di mezzi di movimentazione 25 del dispositivo per la processazione stesso dall?apertura di ingresso 24a all?apertura di uscita 24b. In altre parole, la camera di raffreddamento 24 ? sostanzialmente conformata a tunnel ed i mezzi di movimentazione 25 sono del tipo di un nastro azionabile in traslazione per movimentare il dispositivo per la processazione 2 attraverso la camera di raffreddamento stessa. L?estensione della camera di raffreddamento 24 viene opportunamente dimensionata in funzione della velocit? di avanzamento dei mezzi di movimentazione 25 e del tempo necessario per la solidificazione della paraffina.
I mezzi di movimentazione 25 possono coincidere con il piano di supporto 18.
Preferibilmente, l?attrezzatura 1 comprende anche una stazione di raccolta 26 dei dispositivi per il trattamento 2 disposta a valle della stazione di consolidamento 23 lungo la direzione di avanzamento 19.
Pi? in dettaglio, la stazione di raccolta 26 comprende una vasca di raccolta 27 disposta a valle della apertura di uscita 24b, ad una quota pari o inferiore rispetto ai mezzi di movimentazione 25.
Vantaggiosamente, la vasca di raccolta 27 ? mantenuta ad una temperatura compresa tra -15?C e -25?C, preferibilmente pari a circa -20?C.
Il funzionamento dell?attrezzatura descritta nell?esecuzione del metodo secondo il trovato ? il seguente.
Il metodo oggetto della presente invenzione prevede innanzitutto la fornitura di almeno un campione C da analizzare, quale ad esempio una porzione di tessuto umano, e di almeno un dispositivo per la processazione 2 dei campioni biologici.
Si provvede, quindi, al posizionamento del campione C all?interno del recesso 9, all?inserimento della cassetta 3 all?interno della sede di alloggiamento 8 ed al colaggio della paraffina fluida all?interno del recesso 9, attraverso le aperture passanti 6, cos? da includere il campione C.
Secondo il trovato, prima di posizionare il campione C all?interno del recesso 9 o, in alternativa, dopo il suo posizionamento ma prima del colaggio della paraffina fluida, si provvede ad applicare una quantit? controllata di paraffina fluida all?interno del recesso stesso, in modo da bloccare la posizione del campione C all?interno del recesso 9.
Pi? particolarmente, nel caso in cui l?applicazione della quantit? controllata di paraffina avvenga prima del posizionamento del campione C, una volta che la paraffina cos? applicata si solidifica il campione risulta bloccato all?interno del recesso. Analogamente, nel caso in cui venga posizionato prima il campione C, una volta che la quantit? di paraffina erogata sopra di esso si solidifica il campione risulta bloccato all?interno del recesso.
Con la definizione ?quantit? controllata? si intende che la paraffina viene erogata in forma di gocce, ovvero nella quantit? minima necessaria a consentire il fissaggio del campione C all?interno del recesso 9.
L?applicazione della quantit? controllata di paraffina avviene dunque mediante il dispositivo gocciolatore 17.
Vantaggiosamente, viene poi eseguita una fase di raffreddamento della quantit? controllata di paraffina erogata all?interno del recesso 9.
Pi? particolarmente, tale fase di raffreddamento viene eseguita contestualmente o immediatamente dopo il posizionamento del campione C sulla quantit? controllata di paraffina, in modo tale da fissare la sua posizione all?interno del recesso 9.
Nella forma di realizzazione dell?attrezzatura 1 rappresentata in figura 1, il raffreddamento della quantit? controllata di paraffina viene eseguito mediante i mezzi di raffreddamento associati al piano di appoggio 20 del dispositivo per la processazione 2. In altre parole, l?elemento di supporto 7 ? posto a contatto con il piano di appoggio 20, il quale si trova ad una temperatura di circa -10?C, consentendo cos? la rapida solidificazione della quantit? controllata di paraffina erogata all?interno del recesso 9.
Successivamente, si inserisce la cassetta 3 all?interno della sede di alloggiamento 8 e si provvede al colaggio della paraffina fluida all?interno del recesso 9, passando attraverso le aperture passanti 6, per l?inclusione del campione C.
Una volta inserita la cassetta 3 all?interno del relativo elemento di supporto 7, il dispositivo per la processazione 2 cos? composto viene spostato dalla stazione di fissaggio 16 alla stazione di riempimento 14. Lo spostamento del dispositivo per la processazione 2 dalla stazione di fissaggio 16 alla stazione di riempimento 14 pu? avvenire sia manualmente che in modo automatizzato.
Preferibilmente, il colaggio della paraffina avviene per gravit?.
Il colaggio della paraffina fluida all?interno del recesso 9 viene eseguito mediante il dispositivo erogatore 15.
In particolare, una volta che il dispositivo per la processazione 2 ? giunto in corrispondenza della luce di uscita 15b, il dispositivo erogatore 15 provvede ad erogare una quantit? predefinita di paraffina all?interno della camera di contenimento 4.
Nella forma di realizzazione rappresentata in figura 1, a seguito dell?applicazione della quantit? controllata di paraffina all?interno del recesso 9, del posizionamento del campione C e dell?inserimento della cassetta 3 all?interno della relativa sede di alloggiamento 8, il dispositivo per la processazione 2 viene portato, ad esempio mediante la movimentazione del piano di supporto 18, in corrispondenza della stazione di riempimento 14, dove viene posizionato all?interno di una relativa zona di ricezione 22 predefinita. Per effetto della rotazione attorno all?asse X, le zone di ricezione 22 vengono portate in successione in corrispondenza della luce di uscita 15b del dispositivo erogatore 15.
Nel momento in cui il dispositivo per la processazione 2 risulta allineato inferiormente alla luce di uscita 15b, il dispositivo erogatore 15 viene movimentato dalla posizione di riposo alla posizione di erogazione. Pi? particolarmente, il dispositivo erogatore 15 viene movimentato verticalmente verso il basso in modo da disporsi in appoggio sulla cassetta 3, intercettando i relativi elementi di riscontro 21. In questo modo la cassetta 3 risulta centrata rispetto al dispositivo erogatore 15 e l?operazione di colaggio della paraffina risulta ripetibile nel tempo.
Una volta terminata la fase di colaggio, il dispositivo per la processazione 2 viene rimosso dalla relativa zona di ricezione 22.
A questo punto si procede con la fase di solidificazione della paraffina. Opportunamente, questa fase viene eseguita ad una temperatura compresa tra -5?C e -15?C. In particolare, il dispositivo per la processazione 2 viene fatto passare attraverso la camera di raffreddamento 24.
I dispositivi per la processazione 2 vengono infine raccolti all?interno della vasca di raccolta 27.
Una volta che la paraffina si ? solidificata includendo il campione C la cassetta 3 pu? essere rimossa dal relativo elemento di supporto 7 in modo da procedere poi con le successive analisi del campione biologico stesso. Si ? in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che la presenza di una stazione di fissaggio, distinta dalla stazione di riempimento preposta ad erogare la paraffina per l?inclusione del campione biologico, consente di velocizzare le successive fasi di lavorazione in quanto il campione biologico risulta gi? fissato nella posizione ideale all?interno del relativo recesso.
In particolare, l?attrezzatura ed il metodo oggetto della presente invenzione consentono di fissare la posizione del campione biologico all?interno del relativo recesso utilizzando la minor quantit? possibile di paraffina, cos? da permettere una rapida solidificazione della stessa e, al contempo, facilitare la successiva operazione di inclusione in quanto il campione rimane fermo durante il colaggio della paraffina.
Ancora, il blocco di paraffina viene in questo modo realizzato sostanzialmente in un?unica colata, evitando cos? la formazione di cricche e le possibili rotture che si verificano nei procedimenti fino ad oggi utilizzati. Inoltre, l?utilizzo di una camera di raffreddamento conformata a tunnel facilita e velocizza la solidificazione della paraffina erogata nella stazione di riempimento, riducendo cos? i tempi di attesa necessari per potere dare luogo alle successive analisi.

Claims (16)

RIVENDICAZIONI
1) Attrezzatura (1) per la processazione di campioni biologici comprendente:
- un dispositivo per la processazione (2) di campioni biologici comprendente almeno una cassetta (3) definente almeno una camera di contenimento (4) aperta e presentante una parete di fondo (5) provvista di una pluralit? di aperture passanti (6), ed almeno un elemento di supporto (7) definente almeno una sede di alloggiamento (8) di detta cassetta (3), dove detta sede di alloggiamento (8) presenta almeno un recesso (9) destinato a ricevere un campione di tessuto biologico e disposto, in uso, affacciato a detta parete di fondo (5);
- almeno una stazione di riempimento (14) di detto recesso (9) comprendente almeno un dispositivo erogatore (15) di paraffina fluida; caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una stazione di fissaggio (16) del campione biologico distinta da detta stazione di riempimento (14) e comprendente almeno un dispositivo gocciolatore (17) atto a rilasciare paraffina fluida in forma di gocce all?interno di detto recesso (9).
2) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo erogatore (15) comprende un canale di passaggio (15a) della paraffina fluida provvisto di almeno una luce di uscita (15b) che si affaccia verso l?esterno e dal fatto che detto dispositivo gocciolatore (17) comprende un canale di gocciolamento (17a) della paraffina fluida provvisto di almeno una bocca di uscita (17b) che si affaccia verso l?esterno, dove detto canale di gocciolamento (17a) ? comunicante con detto canale di passaggio (15a).
3) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta stazione di fissaggio (16) comprende mezzi di raffreddamento di detto elemento di supporto (7).
4) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detta stazione di fissaggio (16) comprende almeno un piano di appoggio (20) di detto elemento di supporto (7) e dal fatto che detti mezzi di raffreddamento sono associati a detto piano di appoggio (20).
5) Attrezzatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo erogatore (15) ? movimentabile tra una posizione di riposo, nella quale ? distanziato da detta cassetta (3), ed una posizione di erogazione, nella quale ? disposto in appoggio su detta cassetta (3) con detta luce di uscita (15b) affacciata a detta camera di contenimento (4).
6) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detta cassetta (3) comprende almeno un elemento di riscontro (21) e dal fatto che detto dispositivo erogatore (15) comprende almeno un elemento di presa atto ad impegnarsi con detto elemento di riscontro (21) in detta posizione di erogazione per il centraggio di detta cassetta (3) rispetto al dispositivo erogatore stesso.
7) Attrezzatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta stazione di riempimento (14) comprende una pluralit? di zone di ricezione (22) predefinite, destinate a ricevere relativi dispositivi per la processazione (2), e mezzi di rotazione di dette zone di ricezione (22) attorno ad un asse (X) in modo da posizionare in successione dette zone di ricezione (22) in corrispondenza di detta luce di uscita (15b).
8) Attrezzatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un piano di supporto (18) di detto dispositivo per la processazione (2) movimentabile in traslazione lungo una direzione di avanzamento (19), detta stazione di riempimento (14) essendo disposta a valle di detta stazione di fissaggio (16) lungo detta direzione di avanzamento (19).
9) Attrezzatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una stazione di consolidamento (23) della paraffina erogata da detto dispositivo erogatore (15).
10) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detta stazione di consolidamento (23) comprende almeno una camera di raffreddamento (24) di detto dispositivo per la processazione (2).
11) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detta camera di raffreddamento (24) comprende almeno una apertura di ingresso (24a) ed una apertura di uscita (24b) di detto dispositivo per la processazione (2) e dal fatto che detta stazione di consolidamento (23) comprende mezzi di movimentazione (25) di detto dispositivo per la processazione (2) da detta apertura di ingresso (24a) a detta apertura di uscita (24b).
12) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detta stazione di consolidamento (23) ? disposta a valle di detta stazione di riempimento (14) lungo detta direzione di avanzamento (19).
13) Metodo per il trattamento di campioni biologici, comprendente almeno le seguenti fasi di:
- fornitura di almeno un campione biologico da analizzare;
- fornitura di almeno un dispositivo per la processazione (2) di campioni biologici comprendente almeno una cassetta (3) definente almeno una camera di contenimento (4) aperta e presentante una parete di fondo (5) provvista di una pluralit? di aperture passanti (6) e almeno un elemento di supporto (7) definente almeno una sede di alloggiamento (8) di detta cassetta (3), dove detta sede di alloggiamento (8) presenta almeno un recesso (9) destinato a ricevere il campione di tessuto biologico e disposto, in uso, affacciato a detta parete di fondo (5);
- posizionamento di detto campione biologico all?interno di detto recesso (9);
- inserimento di detta cassetta (3) all?interno di detta sede di alloggiamento (8);
- colaggio di paraffina all?interno di detto recesso (9) attraverso dette aperture passanti (6) per l?inclusione del campione biologico;
- solidificazione della paraffina;
caratterizzato dal fatto di comprendere, prima di detto posizionamento o successivamente a detto posizionamento e prima di detto colaggio, l?applicazione di una quantit? controllata di paraffina in forma di gocce all?interno di detto recesso (9), in modo da fissare il campione biologico rispetto a detto elemento di supporto (7).
14) Metodo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di raffreddamento di detta quantit? controllata di paraffina.
15) Metodo secondo la rivendicazione 13 o 14, caratterizzato dal fatto che detto colaggio viene eseguito per gravit?.
16) Metodo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detto colaggio viene eseguito posizionando un dispositivo erogatore (15) di paraffina fluida in appoggio al di sopra di detta cassetta (3) e facendo defluire la paraffina all?interno di detta camera di contenimento (4).
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