IT202100028088A1 - Apparato per l’immagazzinamento di lastre - Google Patents

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IT202100028088A1
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IT
Italy
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trolley
trolleys
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previous
coupling means
Prior art date
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IT102021000028088A
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English (en)
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Michele Stangherlin
Andrea Merlo
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Breton Spa
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    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
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    • B65G49/05Conveying systems characterised by their application for specified purposes not otherwise provided for for fragile or damageable materials or articles
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Description

Descrizione dell?invenzione industriale dal titolo "Apparato per l?immagazzinamento di lastre"
La presente invenzione si riferisce al settore tecnico della lavorazione di lastre in materiale lapideo, agglomerato, ceramico, vetroceramico, vetro o realizzate con pietra sinterizzata.
In particolare, la presente invenzione ha per oggetto un apparato per l?immagazzinamento di lastre, preferibilmente per il deposito delle lastre in posizione verticale.
Dallo stato dell?arte sono noti magazzini o apparati per l?immagazzinamento di varie tipologie di lastre realizzate con materiali differenti quali ad esempio materiale lapideo, agglomerato, ceramico, vetroceramico, vetro o pietra sinterizzata. Inoltre, le lastre da immagazzinare possono essere lastre grezze o gi? lavorate.
L?apparato di immagazzinamento pu? essere posizionato a monte o a valle di un impianto di lavorazione delle lastre in funzione della tipologia di lastre da immagazzinare.
Gli apparati di immagazzinamento noti comprendono una pluralit? di postazioni per il deposito delle lastre; tali postazioni sono distanziate lungo un asse di estensione longitudinale dell?apparato di immagazzinamento.
Ciascuna di tali postazioni comprende preferibilmente una base di supporto ed una spalliera atte a delimitare, con la postazione adiacente, un vano di alloggiamento delle lastre; le lastre sono posizionate nei vani di alloggiamento con almeno un bordo ed almeno una faccia a contatto rispettivamente con la base di supporto e con la spalliera.
In alternativa, le spalliere possono essere costituite da montanti verticali e le basi di supporto possono essere costituite da traverse orizzontali poste a contatto con il terreno, i montanti e le traverse essendo accoppiati amovibilmente tra loro.
In particolare, le estremit? inferiori dei montanti verticali possono essere inserite all?interno di aperture realizzate a distanze predefinite nelle traverse orizzontali.
A prescindere dalla configurazione delle postazioni, la distanza tra una postazione e la postazione adiacente ? regolabile in modo da realizzare un corridoio di passaggio o spazio di lavoro atto a consentire all?operatore o ad un dispositivo manipolatore automatico il prelievo o il deposito delle lastre nell?apparato di immagazzinamento.
Nella forma di realizzazione che prevede i montanti verticali, questi ultimi possono essere rimossi temporaneamente dalle aperture formate nelle traverse orizzontali cos? da poter unire pi? postazioni e realizzare il corridoio di passaggio.
Al termine delle operazioni di deposito o di prelievo delle lastre, i montanti verticali sono nuovamente collocati nella posizione iniziale con le estremit? inferiori inserite nelle aperture.
Un inconveniente di tali soluzioni tecniche ? rappresentato dal fatto che le operazioni di deposito e di prelievo delle lastre risultano particolarmente lunghe, laboriose e complesse.
Inoltre, l?utilizzo degli apparati di immagazzinamento appena descritti necessita dell?intervento costante di un operatore addetto ed impedisce l?automazione completa delle operazioni di deposito e prelievo delle lastre. Per ovviare almeno parzialmente a tali inconvenienti sono stati messi a punto apparati di immagazzinamento delle lastre in cui le postazioni di deposito sono formate da particolari carrelli scorrevoli.
La serie di carrelli che forma l?apparato di immagazzinamento si estende generalmente lungo un asse di estensione longitudinale ed in una forma di realizzazione preferita i carrelli possono essere movimentati con moto scorrevole relativo lungo tale asse longitudinale cos? da poter distanziare due carrelli adiacenti e consentire la creazione dei corridoi di passaggio nei vani di alloggiamento delle lastre.
Ciascun carrello dell?apparato comprende inoltre mezzi di aggancio posizionati in corrispondenza della porzione anteriore e della porzione posteriore per l?accoppiamento amovibile con i carrelli adiacenti.
Il primo carrello della serie, ossia il carrello di testa o il carrello di coda, ? motorizzato ed i carrelli rimanenti possono essere selettivamente vincolati ed agganciati amovibilmente tra loro mediante i mezzi di aggancio.
In questa forma di realizzazione, la creazione dei corridoi di passaggio ? realizzata disaccoppiando tra loro due carrelli adiacenti, ovvero disimpegnando i loro mezzi di aggancio, a monte ed a valle di un vano di alloggiamento predefinito e movimentando i carrelli mantenuti vincolati a monte o a valle del vano di alloggiamento predefinito.
La movimentazione dei carrelli, ovvero il loro scorrimento relativo, ? realizzata azionando la motorizzazione montata sul primo carrello della serie, ossia sul carrello di testa o sul carrello di coda.
Un primo inconveniente di queste ultime soluzioni ? rappresentato dal fatto che i mezzi di aggancio utilizzati sono particolarmente complessi e necessitano anch?essi dell?intervento, almeno parziale, di un operatore per realizzare sia l?aggancio che il disaccoppiamento dei carrelli.
Tale inconveniente non consente quindi di ridurre sensibilmente i tempi complessivi necessari per realizzare le operazioni di prelievo e/o di deposito delle lastre.
Inoltre, tale inconveniente non consente di automatizzare in modo effettivo l?intero processo di prelievo e deposito delle lastre nell?apparato di immagazzinamento.
Un altro inconveniente ? rappresentato dal fatto che tali apparati di immagazzinamento presentano costi di realizzazione particolarmente elevati, in particolare a causa della tipologia dei mezzi di aggancio utilizzati.
Un ulteriore inconveniente ? rappresentato dal fatto che i mezzi di aggancio utilizzati sono spesso soggetti a malfunzionamenti o danneggiamenti e quindi necessitano di una manutenzione frequente.
Lo scopo principale della presente invenzione ? quello di fornire un apparato per l?immagazzinamento di lastre che consenta di risolvere gli inconvenienti sopra indicati.
Un compito particolare della presente invenzione ? quello di fornire un apparato per l?immagazzinamento di lastre che consenta di ridurre i tempi complessivi necessari per le operazioni di deposito e prelievo delle lastre. Un ulteriore compito della presente invenzione ? quello di fornire un apparato per l?immagazzinamento di lastre che consenta di semplificare le operazioni di deposito e prelievo delle lastre.
Un altro compito della presente invenzione ? quello di fornire un apparato per l?immagazzinamento di lastre che richieda una manutenzione ridotta.
Un ulteriore compito della presente invenzione ? quello di fornire un apparato per l?immagazzinamento di lastre che richieda un intervento ridotto da parte dell?operatore rispetto agli apparati noti nel settore durante le operazioni di deposito e prelievo delle lastre.
Un altro compito della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un apparato per l?immagazzinamento di lastre che consenta di automatizzare le operazioni di deposito e di prelievo delle lastre.
Un ulteriore compito della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un apparato per l?immagazzinamento di lastre che presenti costi ridotti rispetto agli apparati noti nel settore.
Lo scopo e i compiti principali sopra descritti sono raggiunti con un apparato per l?immagazzinamento di lastre in accordo con la rivendicazione 1.
Per rendere pi? chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota, si descriver? di seguito, con l'aiuto delle figure allegate, una realizzazione esemplificativa dell?apparato per l?immagazzinamento di lastre oggetto della presente invenzione. In particolare, nelle figure:
- la figura 1 ? una vista prospettica dell?apparato di immagazzinamento oggetto della presente invenzione;
- la figura 2 ? una vista frontale con un rispettivo ingrandimento dell?apparato di immagazzinamento della presente invenzione in cui ? depositata una pluralit? di lastre;
- la figura 3 ? una vista prospettica ingrandita di un particolare dell?apparato di immagazzinamento della presente invenzione;
- le figure 4-11 sono viste frontali di un particolare dell?apparato di immagazzinamento in differenti configurazioni operative.
La presente descrizione, fornita solamente a scopo illustrativo e non limitativo dell?ambito di tutela dell?invenzione, si riferisce ad un apparato per l?immagazzinamento di lastre.
Nelle figure allegate l?apparato per l?immagazzinamento di lastre S ? indicato globalmente con il numero di riferimento 1.
L?apparato di immagazzinamento 1 della presente invenzione ? adatto in particolare per il deposito e lo stoccaggio di lastre S in materiale lapideo, litoide, agglomerato, ceramico, vetroceramico, vetro o in pietra sinterizzata, siano esse grezze o gi? lavorate.
Tuttavia, le lastre S da immagazzinare possono anche essere realizzate con materiali differenti, senza che ci? costituisca un?indebita limitazione della presente invenzione.
Come meglio illustrato nelle figure 1 e 2, l?apparato di immagazzinamento 1 ? formato da una serie di carrelli 2 comprendenti ciascuno almeno una base di supporto 3 ed una spalliera 5 per il supporto di una o pi? lastre S.
La serie di carrelli 2 si estende lungo una direzione longitudinale L, come meglio illustrato nelle figure 1 e 2.
Con particolare riferimento alla figura 2 e senza fini limitativi della presente invenzione, il primo carrello della serie, ossia il carrello di testa, ? il carrello 2A visibile all?estremit? sinistra mentre l?ultimo carrello della serie, ossia il carrello di coda, ? il carrello 2Z visibile all?estremit? destra.
Tale distinzione tra primo carrello 2A ed ultimo carrello 2Z della serie sar? ripresa nel prosieguo della presente descrizione.
Ciascun carrello 2 delimita, in combinazione con i carrelli adiacenti, vani di alloggiamento 4 per il deposito di una o pi? lastre S.
Anche il primo carrello 2A e l?ultimo carrello 2Z comprendono ciascuno una spalliera 5 montata sulla base di supporto 3 ed atta a delimitare un vano di alloggiamento 4.
I carrelli 2 impiegati possono essere in numero limitato ed avere ad esempio una profondit? prossima a 50 cm; in questa forma di realizzazione, ciascuno dei carrelli 2 pu? contenere fino a circa venti lastre S (considerando uno spessore medio delle lastre compreso tra 1-3 cm).
In alternativa, i carrelli 2 impiegati possono essere in numero maggiore e relativamente poco capienti, con una profondit? prossima, ad esempio, a 15 cm; ciascuno di questi carrelli 2 pu? contenere solamente circa 5-7 lastre S. Quindi, alla luce di quanto appena descritto, il numero di carrelli 2 che compongono la serie ? variabile in funzione delle esigenze specifiche e degli ingombri complessivi dell?apparato di immagazzinamento 1.
Nel contesto della presente descrizione, si intende che la serie comprende almeno due carrelli 2; tuttavia, come meglio illustrato nelle figure 1 e 2, il numero di carrelli 2 della serie ? maggiore di due, preferibilmente maggiore di dieci.
Le lastre S sono generalmente collocate nei vani di alloggiamento 4 in posizione sostanzialmente verticale, con i lati lunghi a contatto con la base di supporto 3 dei carrelli 2 e con una faccia a contatto con le spalliere 5 dei carrelli 2.
Vantaggiosamente, e come meglio illustrato in figura 2, le spalliere 5 sono montate sulle rispettive basi di supporto 3 in posizione inclinata, in modo da supportare stabilmente le lastre S in posizione leggermente inclinata.
L?apparato 1 per l?immagazzinamento di lastre S comprende inoltre mezzi 6 per lo scorrimento relativo dei carrelli 2 lungo la direzione longitudinale L; in particolare, tali mezzi di scorrimento relativo 6 sono atti a movimentare ciascuno dei carrelli 2 da una posizione ravvicinata rispetto ad un carrello 2 adiacente ad una posizione distanziata rispetto al carrello 2 adiacente.
La posizione ravvicinata tra due carrelli 2 ? illustrata in dettaglio nelle figure 4-6 e 10-11 e la posizione distanziata tra almeno due carrelli 2 ? illustrata in dettaglio nelle figure 1, 2 e 8; le figure 7 e 9 illustrano il passaggio dei carrelli 2 tra la posizione ravvicinata e la posizione distanziata, e viceversa.
Come meglio illustrato nelle figure 2 e 8, nella posizione distanziata la spalliera 5 del carrello 2 che subisce lo scorrimento relativo ? distanziata dalla base di supporto 3 del carrello adiacente 2 in modo da creare un corridoio di passaggio o spazio di lavoro W per un operatore o per un manipolatore di prelievo automatico delle lastre S che deve accedere al rispettivo vano di alloggiamento 4 per prelevare o depositare le lastre S.
Con riferimento allo scorrimento relativo dei carrelli 2, nella serie sono previsti un carrello mobile motorizzato ed un carrello fisso.
Vantaggiosamente, il carrello mobile motorizzato ? collocato ad un?estremit? della serie ed il carrello fisso ? collocato all?estremit? opposta della serie. Con riferimento a quanto descritto in precedenza ed alle figure allegate, il carrello mobile motorizzato ? costituito dal primo carrello 2A della serie ed il carrello fisso ? costituito dall?ultimo carrello 2Z della serie.
I mezzi di scorrimento 6 comprendono quindi la motorizzazione di un carrello di estremit?, ovvero del primo carrello 2A; tale motorizzazione non ? illustrata nelle figure allegate e pu? essere, ad esempio, una trasmissione del tipo pignone-cremagliera.
In accordo con una forma di realizzazione alternativa non illustrata nelle figure, il carrello motorizzato potrebbe essere costituito dall?ultimo carrello della serie ed il carrello fisso potrebbe invece essere costituito dal primo carrello della serie, senza per questo uscire dall?ambito di tutela della presente invenzione.
Inoltre, i mezzi 6 di scorrimento relativo comprendono, per ogni carrello 2, almeno due coppie di ruote 8 atte a scorrere su binari 9 lungo la direzione longitudinale L; le ruote 8 che scorrono sui binari 9 sono meglio visibili nelle figure 3-11.
La lunghezza dei binari 9 ? pari ad almeno la somma delle profondit? di tutti i carrelli 2 che formano la serie e della distanza massima tra due carrelli adiacenti 2 in posizione distanziata.
L?apparato 1 per l?immagazzinamento delle lastre S comprende inoltre mezzi 10 per l?aggancio rimovibile dei carrelli 2, tali mezzi di aggancio 10 essendo atti a passare da una posizione inoperativa in cui due carrelli adiacenti 2 sono disaccoppiati e svincolati tra loro ad una configurazione operativa in cui i due carrelli 2 adiacenti sono vincolati ed agganciati tra loro, e viceversa.
La configurazione operativa dei mezzi di aggancio 10 ? illustrata in dettaglio nelle figure 3 e 4 e la configurazione inoperativa dei mezzi di aggancio 10 ? illustrata in dettaglio nelle figure 7 ed 8.
Le figure 5-6 e 9-11 rappresentano configurazioni intermedie, descritte ulteriormente nel seguito, dei mezzi di aggancio 10 rispettivamente durante il passaggio dalla configurazione operativa alla configurazione inoperativa e durante il passaggio dalla configurazione inoperativa alla configurazione operativa.
Per intervenire in un vano di alloggiamento 4 predefinito creando un opportuno corridoio di passaggio W, l?operatore dovr? disaccoppiare il carrello 2 a monte dal carrello 2 a valle definenti il vano di alloggiamento predefinito 4, portando i mezzi di aggancio 10 in configurazione inoperativa. Con l?espressione ?carrello a monte? si intende il carrello di ciascuna coppia di carrelli adiacenti in posizione pi? prossima rispetto al primo carrello 2A della serie; con l?espressione ?carrello a valle? si intende il carrello di ciascuna coppia di carrelli adiacenti in posizione pi? prossima rispetto all?ultimo carrello 2A della serie.
Successivamente, il carrello 2 posto a monte del vano di alloggiamento predefinito 4, con il sottogruppo di carrelli 2 mantenuti vincolati allo stesso, viene movimentato verso la posizione distanziata rispetto al carrello 2 adiacente e posto a valle al quale era precedentemente vincolato.
La movimentazione del carrello 2 viene realizzata mediante azionamento della motorizzazione del primo carrello 2A della serie e mediante scorrimento dei carrelli 2 ad esso agganciati lungo i binari 9.
Come meglio illustrato nelle figure 3-11, i mezzi di aggancio 10 comprendono preferibilmente, per ogni coppia di carrelli 2 adiacenti, almeno un perno fisso 12 predisposto in corrispondenza di un?estremit? 13 di un carrello 2 ed almeno un elemento ad uncino 14 predisposto ad un?estremit? 15 di un carrello 2 adiacente.
Tali estremit? 13, 15 dei carrelli 2 sono affacciate tra loro lungo la direzione longitudinale L per consentire l?interazione tra l?almeno un elemento ad uncino 14 di un carrello 2 e l?almeno un perno fisso 12 del carrello adiacente 2.
Preferibilmente, l?almeno un elemento ad uncino 14 ? atto a passare dalla configurazione operativa alla configurazione inoperativa, e viceversa, mediante rotazione attorno ad un asse di rotazione T trasversale e perpendicolare alla direzione longitudinale L, in accordo con le modalit? operative descritte nel seguito.
Inoltre, l?almeno un elemento ad uncino 14 presenta una gola 16 atta ad impegnare in configurazione operativa l?almeno un perno fisso 12, cos? come illustrato nelle figure 3 e 4; a tale scopo, l?almeno un perno fisso 12 presenta preferibilmente una sezione circolare.
Vantaggiosamente, i mezzi di aggancio rimovibile 10 comprendono, per ciascun carrello 2, una coppia di perni fissi 12 disposti in corrispondenza dei lati trasversali opposti dell?estremit? 13 del carrello 2 ed una coppia di elementi ad uncino 14 disposti in corrispondenza dei lati trasversali opposti dell?altra estremit? 15 del carrello 2.
Con riferimento alle figure allegate, i perni fissi 12 sono predisposti in corrispondenza dell?estremit? anteriore 13 dei carrelli 2; quindi, i perni fissi 12 sono posizionati e rivolti a monte, ovvero in corrispondenza dell?estremit? dei carrelli 2 rivolta verso il primo carrello 2A della serie.
Gli elementi ad uncino 14 sono predisposti in corrispondenza dell?estremit? posteriore 15 dei carrelli 2; quindi, gli elementi ad uncino 14 sono posizionati e rivolti a valle, ovvero in corrispondenza dell?estremit? rivolta verso l?ultimo carrello 2Z della serie.
Come illustrato nelle figure, gli elementi ad uncino 14 ed i perni fissi 12 sono predisposti in corrispondenza dei lati esterni trasversali delle basi di supporto 3 dei rispettivi carrelli 2 e sporgono verso l?esterno cos? da interagire tra loro esternamente e lateralmente rispetto alle basi di supporto 3.
Vantaggiosamente e come meglio illustrato nelle figure 3-11, ciascuno degli elementi ad uncino 14 comprende una piastra o corpo principale 18 con una sporgenza sagomata 20, preferibilmente a forma di arpione, con un bordo interno curvo 21.
La piastra 18 ? girevole rispetto alla base di supporto 3 del rispettivo carrello 2 attorno all?asse di rotazione trasversale T descritto in precedenza per portare l?elemento ad uncino 14 dalla configurazione operativa alla configurazione inoperativa, e viceversa.
Inoltre, ciascun elemento ad uncino 14 comprende una leva 22 imperniata sulla piastra girevole 18 ed oscillante attorno ad un rispettivo asse di rotazione T1; la leva 22 e la sporgenza sagomata 20 sono atte a delimitare la gola 16 dell?elemento ad uncino 14 che impegna il rispettivo perno fisso 12 in configurazione operativa, come meglio illustrato in figura 4.
In particolare:
- l?asse di rotazione T1 della leva 22 ? anch?esso perpendicolare rispetto alla direzione longitudinale L ma ? sfalsato rispetto all?asse di rotazione T della piastra 18, come illustrato nelle figure 6, 9 e 10;
- anche la leva 22, in modo simile alla sporgenza sagomata 20, presenta un bordo 23 con profilo curvo per l?impegno del perno fisso 12 nella configurazione operativa.
Sono inoltre previsti mezzi elastici 24 di richiamo dei mezzi di aggancio 10 in configurazione operativa; come meglio illustrato nelle figure 3-11; tali mezzi elastici 24 di richiamo comprendono preferibilmente, per ciascun elemento ad uncino 14, una molla 26 avente un?estremit? vincolata al carrello 2 e l?estremit? opposta vincolata alla piastra girevole 18.
Il funzionamento dei mezzi elastici di richiamo 24 verr? descritto dettagliatamente nel seguito con riferimento alle modalit? operative di funzionamento dell?apparato di immagazzinamento 1.
L?apparato di immagazzinamento 1 comprende anche mezzi di disaccoppiamento 28 atti a portare i mezzi di aggancio 10 dalla configurazione operativa alla configurazione inoperativa prima di movimentare un carrello 2 in posizione distanziata rispetto al carrello 2 adiacente.
Vantaggiosamente, i mezzi di disaccoppiamento 28 sono azionabili mediante intervento manuale di un operatore o mediante un dispositivo motorizzato automatico.
Come illustrato nelle figure allegate, i mezzi di disaccoppiamento 28 comprendono preferibilmente, per ciascun carrello 2, un perno girevole 30 atto a portare ciascun mezzo di aggancio 10 dalla configurazione operativa alla configurazione inoperativa mediante rotazione, cos? come illustrato nelle figure dalla 3 alla 8.
Un?estremit? di ciascuno dei perni girevoli 30 ? fissata alla piastra girevole 18 di un rispettivo elemento ad uncino 14 per portare quest?ultimo dalla configurazione operativa alla configurazione inoperativa mediante rotazione attorno all?asse di rotazione T.
Quindi, l?asse di rotazione di ciascun perno girevole 30 coincide con l?asse di rotazione T della piastra 18 del rispettivo elemento ad uncino 14 a cui ? fissato.
Ciascun perno girevole 30 ? azionabile direttamente dall?operatore mediante intervento manuale o mediante un dispositivo motorizzato automatico, come indicato in precedenza.
Nel caso il perno 30 sia azionabile da un operatore, esso ? sporgente rispetto al perimetro del carrello corrispondente 2 ed ? accessibile da parte dell?utilizzatore; come meglio illustrato in figura 1, tutti i perni girevoli 30 possono sporgere in corrispondenza dello stesso lato della serie di carrelli 2. Vantaggiosamente, l?estremit? sporgente dei perni girevoli 30 ? dotata di una pedivella 32 accessibile da parte di un operatore; in questo modo l?operatore pu? realizzare selettivamente la rotazione di uno o pi? degli elementi ad uncino 14, portando i mezzi di aggancio 10 in configurazione inoperativa e disaccoppiando i rispettivi carrelli 2, mediante azionamento della rispettiva pedivella 32 con il piede.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure che prevede una coppia di elementi ad uncino 14 posti in corrispondenza dei lati trasversali opposti di ogni carrello 2, ciascun perno girevole 30 ? fissato ad entrambi gli elementi ad uncino 14 per portare simultaneamente entrambi dalla configurazione operativa alla configurazione inoperativa mediante un singolo azionamento della pedivella 32.
In accordo con una forma di realizzazione alternativa non illustrata nelle figure allegate, la pedivella 32 pu? essere sostituita con un dispositivo motorizzato automatico.
In accordo con un aspetto peculiare dell?invenzione, i mezzi di aggancio 10 sono atti a passare dalla configurazione inoperativa alla configurazione operativa in modo automatico.
In particolare, i mezzi di aggancio 10 sono atti a passare dalla configurazione inoperativa alla configurazione operativa in modo automatico durante la movimentazione del carrello 2 dalla posizione distanziata alla posizione ravvicinata rispetto al carrello 2 adiacente, come illustrato nelle figure dalla 9 alla 11.
Nel contesto della presente descrizione, con l?espressione ?in modo automatico? ? da intendersi che non ? necessario l?intervento dell?operatore sui mezzi di aggancio 10 per agganciare due carrelli 2 adiacenti che sono stati precedentemente disaccoppiati.
Vantaggiosamente, i mezzi di aggancio 10 di due carrelli adiacenti 2 sono riportati in configurazione operativa mediante scorrimento di uno dei carrelli 2 dalla posizione distanziata alla posizione ravvicinata al termine delle operazioni di prelievo o deposito delle lastre.
Per ciascuna coppia di carrelli adiacenti, il carrello 2 che viene movimentato ? il carrello vincolato, con l?interposizione di altri carrelli 2, al primo carrello motorizzato 2A mentre l?altro carrello 2 della coppia rimane fisso, essendo vincolato con l?interposizione di altri carrelli all?ultimo carrello 2Z della serie. Operativamente, il funzionamento dell?apparato di immagazzinamento 1 per il prelievo o il deposito delle lastre S da o in un vano di alloggiamento 4 predefinito prevede sostanzialmente le seguenti fasi:
i) azionamento dei mezzi di disaccoppiamento 28, preferibilmente mediante intervento dell?operatore sulla pedivella 32 e sul perno girevole 30, per disaccoppiare un carrello 2 posto a monte da un carrello 2 posto a valle di un vano di alloggiamento 4 predefinito in cui l?operatore deve intervenire; ii) rotazione attorno all?asse T e disimpegno dell?elemento ad uncino 14 rispetto al perno fisso 12 (si vedano le figure 5 e 6);
iii) scorrimento del carrello 2 vincolato con l?interposizione di altri carrelli al primo carrello motorizzato 2A dalla posizione ravvicinata alla posizione distanziata per creare un corridoio di passaggio W (si vedano le figure 7 ed 8);
iv) prelievo o deposito, manualmente da parte di un operatore o mediante un manipolatore automatico, di almeno una lastra S nel vano di alloggiamento 4 predefinito sfruttando il corridoio di passaggio W.
Durante la fase ii) e dopo la rotazione dell?elemento ad uncino 14, la leva oscillante 22 dei mezzi di aggancio 10 ruota attorno all?asse T1 e si richiude sulla sporgenza sagomata 20; in questa posizione la leva 22 impedisce che l?elemento ad uncino 14 impegni nuovamente il rispettivo perno fisso 12. Tale fase ? meglio illustrata in figura 6.
Al termine delle operazioni di prelievo o deposito delle lastre, i carrelli 2 precedentemente disaccoppiati devono essere nuovamente vincolati ed agganciati tra loro, prima che l?operatore o il manipolatore automatico possano intervenire con il prelievo o il deposito delle lastre S in un ulteriore vano di alloggiamento 4.
Il procedimento di vincolo o aggancio dei carrelli 2 prevede sostanzialmente le seguenti fasi:
v) scorrimento in direzione opposta del carrello 2 precedentemente movimentato in posizione distanziata per portarlo verso la posizione ravvicinata mediante azionamento del primo carrello motorizzato 2A;
vi) accoppiamento dei mezzi di aggancio 10 dei carrelli 2 precedentemente disaccoppiati dopo che la posizione ravvicinata ? stata raggiunta.
In particolare, la fase vi) si realizza in modo automatico dapprima mediante il contatto della sporgenza sagomata 20 con il rispettivo perno fisso 12 durante lo scorrimento del carrello 2 verso la posizione ravvicinata (si veda la figura 9).
Il contatto della sporgenza sagomata 20 con il perno fisso 12 attiva la rotazione ed il sollevamento della piastra 18 dell?elemento ad uncino 14, con la leva oscillante 22 a contatto con il perno fisso 12 (si veda la figura 10).
In questa posizione, il perno girevole 30 ruota almeno parzialmente con la rispettiva pedivella 32 attorno all?asse di rotazione T in direzione contraria rispetto a quando viene azionato dall?utilizzatore o dal dispositivo automatico e la molla 26 dei mezzi elastici di richiamo 24 viene posta in trazione.
Successivamente, la sporgenza sagomata 20:
- dapprima si solleva e quindi si separa dalla leva oscillante 22 per effetto della rotazione attorno all?asse di rotazione T1 (si veda la figura 11);
- successivamente si abbassa per tornare ad impegnare il perno fisso 12 in configurazione operativa per effetto dell?azione di richiamo realizzata dalla molla 26, la quale fa abbassare la sporgenza sagomata 20 (si veda la figura 11 e le figure 3 e 4).
In questa configurazione, il perno fisso 12 ritorna ad essere impegnato nella gola 16 formata tra la sporgenza sagomata 20 e la leva oscillante 22.
Da quanto sopra esposto ? ora chiaro come l?apparato per l?immagazzinamento di lastre della presente invenzione consenta di raggiungere vantaggiosamente gli scopi prefissati.
In particolare, la conformazione dei mezzi di aggancio consente di realizzare in modo automatico l?aggancio dei carrelli, semplificando e velocizzando il procedimento di funzionamento dell?apparato di immagazzinamento.
Inoltre, la predisposizione dei mezzi di disaccoppiamento del tipo descritto in precedenza consente di disaccoppiare i carrelli in modo particolarmente semplice e rapido.
Naturalmente, la precedente descrizione delle realizzazioni che applicano i principi innovativi della presente invenzione ? riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perci? essere presa come limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.

Claims (15)

Rivendicazioni
1. Apparato (1) per l?immagazzinamento di lastre (S), comprendente: - una serie di carrelli (2) per il supporto di una o pi? lastre (S);
- mezzi (6) per lo scorrimento relativo di detti carrelli (2) lungo una direzione longitudinale (L);
- mezzi (10) per l?aggancio rimovibile dei carrelli (2), detti mezzi di aggancio (10) essendo atti a passare da una configurazione inoperativa in cui i carrelli adiacenti (2) sono disaccoppiati tra loro ad una configurazione operativa in cui i carrelli adiacenti (2) sono vincolati tra loro, e viceversa;
- mezzi di disaccoppiamento (28) atti a portare detti mezzi di aggancio (10) da detta configurazione operativa a detta configurazione inoperativa; caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio (10) sono atti a passare da detta configurazione inoperativa a detta configurazione operativa in modo automatico.
2. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di scorrimento relativo (6) sono atti a movimentare ciascuno di detti carrelli (2) da una posizione ravvicinata rispetto ad un carrello (2) adiacente ad una posizione distanziata rispetto a detto carrello (2) adiacente, detti mezzi di aggancio (10) essendo atti a passare da detta configurazione inoperativa a detta configurazione operativa in modo automatico durante la movimentazione del carrello (2) dalla posizione distanziata alla posizione ravvicinata rispetto al carrello (2) adiacente.
3. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio (10) comprendono, per ogni coppia di carrelli adiacenti (2), almeno un elemento ad uncino (14) ed almeno un perno fisso (12), detto almeno un elemento ad uncino (14) avendo una gola (16) atta ad impegnare detto almeno un perno fisso (12) in configurazione operativa.
4. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che i mezzi di aggancio (10) comprendono, per ciascun carrello (2), una coppia di perni fissi (12) disposti in corrispondenza dei lati trasversali opposti di un?estremit? (13) del carrello (2) ed una coppia di elementi ad uncino (14) disposti in corrispondenza dei lati trasversali opposti dell?altra estremit? (15) del carrello (2).
5. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3 e 4, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti elementi ad uncino (14) comprende una piastra o corpo principale (18) girevole con una sporgenza sagomata (20) ed una leva (22) imperniata su detta piastra (18) ed oscillante attorno ad un asse di rotazione (T1), detta sporgenza sagomata (20) e detta leva oscillante (22) essendo atte a delimitare la gola (16) di detti elementi ad uncino (14) in configurazione operativa.
6. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di disaccoppiamento (28) comprendono, per ciascun carrello (2), un perno girevole (30) atto a portare ciascun mezzo di aggancio (10) da detta configurazione operativa a detta configurazione inoperativa mediante rotazione attorno ad un asse di rotazione (T).
7. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che ciascun perno girevole (30) ? azionabile direttamente da un operatore mediante intervento manuale o mediante un dispositivo motorizzato automatico.
8. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 6 e 7, caratterizzato dal fatto che ciascun perno girevole (30) comprende un?estremit? sporgente rispetto al perimetro del carrello corrispondente (2).
9. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che l?estremit? sporgente di ciascuno perno girevole (30) ? dotata di una pedivella (32) accessibile da parte di un operatore.
10. Apparato (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che un?estremit? di ciascun perno girevole (30) ? fissata alla piastra (18) di un rispettivo elemento ad uncino (14) per portare detto elemento ad uncino (14) da detta configurazione operativa a detta configurazione inoperativa mediante rotazione attorno a detto asse di rotazione (T).
11. Apparato (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che ciascun perno girevole (30) ? fissato ad entrambi gli elementi ad uncino (14) di un carrello (2) per portare simultaneamente entrambi gli elementi ad uncino (14) da detta configurazione operativa a detta configurazione inoperativa.
12. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta serie di carrelli (2) comprende un carrello motorizzato (2A) posto ad un?estremit? della serie ed un carrello fisso (2Z) posto all?estremit? opposta di detta serie, detti mezzi di scorrimento relativo (6) comprendendo la motorizzazione di detto carrello di estremit? (2A).
13. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di scorrimento relativo (6) comprendono, per ogni carrello (2), almeno due coppie di ruote (8) atte a scorrere su binari (9) lungo detta direzione longitudinale (L).
14. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi elastici (24) di richiamo di detti mezzi di aggancio (10) per mantenerli in detta configurazione operativa.
15. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici di richiamo (24) comprendono, per ciascun elemento ad uncino (14), una molla (26) avente un?estremit? vincolata al carrello (2) ed un?estremit? opposta vincolata alla piastra girevole (18) dell?elemento ad uncino (14).
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE29522338U1 (de) * 1995-06-23 2002-06-27 Hegla Fahrzeug Und Maschb Gmbh Lageranlage mit einer Anzahl von geführten, durch eine Antriebsvorrichtung verfahrbaren Lagereinheiten
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ES2255781A1 (es) * 2003-05-28 2006-07-01 Tecnocat 21, S.L. Clasificador-almacenador de placas de vidrio, asi como el procedimiento para clasificar y almacenar placas de vidrio.

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