IT202100026390A1

IT202100026390A1 - Un kit trasportabile per la realizzazione di una pluralita di attrezzi ginnici

Info

Publication number: IT202100026390A1
Application number: IT102021000026390A
Authority: IT
Inventors: Franco Oliboni; Nicola Oliboni
Original assignee: Proxima Srl
Priority date: 2021-10-14
Filing date: 2021-10-14
Publication date: 2023-04-14
Also published as: WO2023062581A1

Description

UN KIT TRASPORTABILE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PLURALITA DI ATTREZZI GINNICI

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

La presente invenzione ? generalmente applicabile nel campo degli attrezzi ginnici, ed ha particolarmente per oggetto un kit trasportabile per realizzare una pluralit? di attrezzi ginnici per l?allenamento a corpo libero.

Stato della Tecnica

Sono noti ambienti attrezzati, cio? dotati di attrezzi ginnici, per consentire ad un utente di eseguire uno o pi? esercizi ginnici. Tali ambienti possono essere indoor, ad esempio una palestra, oppure outdoor, ad esempio sbarre o anelli in un parco attrezzato.

In ogni caso, tali attrezzi sono fissi, cio? posizionati stabilmente nell?ambiente.

In caso l?utente voglia allenarsi in un ambiente differente, ad esempio un parco pubblico o un prato, ? necessario che si procuri gli attrezzi necessari e che li trasporti nel parco. Generalmente tali attrezzi sono costituiti dalle cosiddette ?parallele?, che comprendono una porzione sostanzialmente ad arco e una coppia di travi di base perpendicolari a tale arco.

Inconveniente di tali attrezzi ? quello di rendere difficoltoso il trasporto degli stessi a causa del loro ingombro.

Ulteriore inconveniente ? quello di consentire l?esecuzione di un limitato numero di esercizi ginnici.

Eventualmente, nel caso l?utente abbia intenzione di eseguire ulteriori esercizi mediante elastici o corde, ? necessario che queste ultime siano vincolate ad un albero o simili. E? evidente che tale esigenza limita l?impiego di elastici e corde e non consente l?impiego delle stesse in ambienti aperti come un prato.

Presentazione dell?invenzione

Scopo della presente invenzione ? superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra illustrati, mettendo a disposizione un kit per la realizzazione di uno o pi? attrezzi ginnici di funzionalit? elevata e costo contenuto.

Ulteriore scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione un kit per la realizzazione di un attrezzo ginnico smontabile.

Ulteriore scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione un kit per la realizzazione di un attrezzo ginnico trasportabile.

Ulteriore scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione un kit per la realizzazione di un attrezzo ginnico che consenta l?esecuzione di una pluralit? di esercizi ginnici.

Ulteriore scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione un kit per la realizzazione di un attrezzo ginnico posizionabile in uno spazio aperto quale un prato, una piazza o simili.

Ulteriore scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione un kit per la realizzazione di un attrezzo ginnico che consenta l?uso di corde ed elastici.

Tali scopi, nonch? altri che appariranno pi? chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un kit per la realizzazione di un attrezzo ginnico in accordo con quanto qui descritto, illustrato e/o rivendicato.

Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione vantaggiose dell?invenzione.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva dell?invenzione, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la FIG. 1 ? una vista schematica di una prima forma di realizzazione di un attrezzo ginnico 100 che comprende una coppia di maniglie;

le FIGG. da 2 a 8 sono una vista schematica di differenti forme di realizzazione di un kit 1 assemblato per realizzare differenti attrezzi ginnici 100;

le FIG. 9A e 9B sono una vista ingrandita di differenti forme di realizzazione di un elemento di base 10;

le FIG. 10A e 10B sono una vista ingrandita di differenti forme di realizzazioni di un elemento tubolare 30;

le FIGG. da 11A a 11E sono una vista ingrandita di differenti forme di realizzazioni di un raccordo 20;

la FIG.12 ? una vista ingrandita di un elemento anulare 61 con un gancio 60;

la FIG.13 ? una vista di un elemento tubolare 30 calzato su un elemento anulare 61.

Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Facendo riferimento alle figure citate, si descrive un kit 1 per la realizzazione di un attrezzo ginnico per l?esecuzione di esercizi ginnici da parte di un utente. Preferibilmente, ma non esclusivamente, l?attrezzo ginnico 100 potr? essere configurato per eseguire esercizi a corpo libero.

Essenzialmente, il kit 1 potr? essere montabile e trasportabile per realizzare l?attrezzo ginnico 100 in qualsivoglia posto, ad esempio in un prato, un garage o simili. Preferibilmente, l?attrezzo ginnico 100 potr? essere posizionato su una superficie S sostanzialmente piana. Tale superficie S potr? quindi definire almeno un piano di appoggio.

L?attrezzo 100 potr? essere semplicemente appoggiato sulla superficie S in modo da essere posizionato in qualsivoglia ambiente senza danneggiare quest?ultimo.

Il kit 1 potr? essere assemblato in modo removibile. In altre parole, vantaggiosamente, l?attrezzo ginnico 100 una volta utilizzato potr? essere smontato in modo semplice e veloce.

Inoltre, come meglio spiegato nel seguito, il kit 1 e quindi l?attrezzo 100 smontato, potr? essere facilmente trasportato.

Il kit 1 potr? quindi comprendere almeno un elemento di base 10, almeno un raccordo 20, ed eventualmente almeno un elemento tubolare 30. Opportunamente, questi ultimi potranno essere tutti amovibilmente accoppiabili tra loro in modo da realizzare l?attrezzo 100.

Gli elementi di base 10 potranno avere uno sviluppo longitudinale lungo un asse X. Preferibilmente, gli elementi di base 10 potranno avere sezione sostanzialmente rettangolare, pi? preferibilmente sezione sostanzialmente quadrata.

Grazie a tale caratteristica gli elementi di base 10 potranno essere appoggiati sulla superficie S in modo che una faccia 18 degli stessi sia in contatto con la superficie S per contrastare la rotazione dell?elemento 10 attorno al proprio asse X.

Preferibilmente, ogni elemento di base 10 potr? essere operativamente collegato con un ulteriore elemento di base 10 per formare una trave di base 11. In questo modo, la trave di base 11 potr? fornire un supporto stabile per l?attrezzo 100.

Opportunamente, gli elementi di base 10 potranno essere collegati tra loro lungo l?asse X in modo che anche la trave 11 abbia uno sviluppo longitudinale lungo lo stesso asse X.

Per tale scopo, ogni elemento di base 10 potr? comprendere una porzione d?estremit? 12 ed una porzione d?estremit? 13 opposta. Le porzioni d?estremit? 12 e 13 di ogni elemento di base 10 potranno essere accoppiate con rispettive porzioni 13 e 12 di un elemento di base 10 precedente e successivo per formare la trave 11.

Grazie a tale caratteristica la trave 11 potr? essere modulare e potr? quindi avere qualsivoglia lunghezza in funzione delle esigenze, ad esempio della tipologia di esercizio oppure del peso dell?utente.

Le porzioni di estremit? 12 e 13 potranno definire un elemento maschio e femmina in modo da consentire l?accoppiamento di due elementi di base 10 consecutivi.

Preferibilmente, le porzioni d?estremit? 12 potranno avere una larghezza L12 leggermente inferiore alla larghezza L13 delle porzioni d?estremit? 13 in modo che le prime siano inseribili nelle seconde in modo da definire i rispettivi elementi maschi e femmina. Le porzioni 12 e 13 potranno ad esempio avere una lunghezza lungo l?asse X di circa 50 mm a partire dall?estremit? dell?elemento di base 10. In queto modo, vantaggiosamente, si potr? formare uno scalino 19 per fare da battuta per la porzione 12 o 13 dell?elemento di base 10 precedente/successivo.

Eventualmente, le porzioni d?estremit? 12 potranno comprendere un perno 14 sostanzialmente perpendicolare all?asse X, mentre le porzioni 13 potranno comprendere un corrispondente foro passante 15 per il perno 14. Opportunamente il perno 14 potr? essere mobile tra una posizione retratta in cui consente l?inserimento e il disinserimento della porzione 12 nella porzione 13 ed una posizione estesa in cui impegna la sede 15 per evitare il disinserimento della porzione 12 dalla porzione 13, o viceversa.

In questo modo, vantaggiosamente, gli elementi di base 10 potranno essere facilmente accoppiati tra loro in modo removibile e allo stesso tempo sicuro.

Secondo un esempio di realizzazione, gli elementi di base 10 potranno avere una lunghezza di circa 400 mm ed una larghezza di circa 60 mm.

Preferibilmente, gli elementi di base 10 potranno comprendere almeno un foro 16, preferibilmente una coppia di fori 16, interposti tra le porzioni di estremit? 12, 13. Tali fori 16 potranno definire una sede per i raccordi 20 e/o gli elementi tubolari 30 come meglio descritto nel seguito.

Secondo una particolare forma di realizzazione, il kit 1 potr? comprendere almeno una coppia di raccordi 20 che potranno preferibilmente avere forma sostanzialmente tubolare. Preferibilmente, i raccordi 20 potranno comprendere almeno una prima 21 e seconda estremit? operativa 22 ognuna destinata ad interagire con l?elemento di base 10 e/o con gli elementi tubolari 30.

In particolare, le porzioni tubolari d?estremit? 21 e 22 potranno definire rispettivi assi Y?, Y?? che potranno essere angolarmente spaziati tra loro. Ad esempio, nel caso schematicamente illustrato in FIG. 11D, tali assi Y?, Y?? potranno essere angolarmente spaziati di un angolo di circa 90?.

Si comprende tuttavia che gli elementi di raccordo 20 potranno essere reciprocamente spaziati con un angolo differente da 90?, ad esempio di un angolo maggiore (FIG.11E) oppure di un angolo inferiore come ad esempio illustrato in FIG.11C.

Eventualmente, come schematicamente illustrato in FIG. 11A, FIG. 11B e FIG. 11C, i raccordi 20 potranno essere a ?tre vie?, cio? potranno comprendere la porzione 21, la porzione 22 ed almeno una porzione tubolare 23 che potr? definire un rispettivo asse Y???.

Preferibilmente, ma non esclusivamente, le porzioni tubolari 21, 22 e/o 23 potranno avere una lunghezza di circa 150 mm.

Vantaggiosamente, il kit 1 potr? inoltre comprendere uno o pi? elementi tubolari 30 che potranno essere operativamente reciprocamente accoppiati tra loro mediante i raccordi 20 e/o con gli elementi di base 10 come meglio descritto nel seguito.

Preferibilmente gli elementi tubolari 30 potranno avere uno sviluppo lungo un asse longitudinale Z. Inoltre, preferibilmente, gli elementi tubolari 30 potranno presentare una coppia di porzioni di estremit? 32, 33 opposte che potranno essere accoppiate con gli elementi di base 10, preferibilmente con i fori 16, e/o con i raccordi 20.

Preferibilmente, una o entrambe le estremit? 32, 33 potranno essere inserite nei fori 16 dell?elemento di base 10 oppure in una delle porzioni 21, 22, o 23 dei raccordi 20.

Eventualmente la porzione 32 potr? essere accoppiata con una porzione 33 di un elemento tubolare 30 successivo in modo da formare una trave tubolare 31 in modo analogo alla trave 11. In altre parole, la porzione 32 e la porzione 33 potranno definire un elemento maschio e femmina analogamente alle porzioni 12 e 13 degli elementi di base.

Ad esempio, la porzione 32 potr? avere un diametro esterno di circa 45 mm mentre la porzione 33 potr? avere un diametro interno di circa 55 mm.

Preferibilmente, le porzioni 32 e 33 potranno avere una lunghezza lungo l?asse Z di circa 50mm a partire dall?estremit? dell?elemento tubolare 30. In queto modo, inoltre, si potr? formare uno scalino 39 per fare da battuta per la porzione 32 o 33 dell?elemento tubolare 30 precedente/successivo.

Eventualmente, le porzioni d?estremit? 32 potranno comprendere un perno 34 sostanzialmente perpendicolare all?asse Z, mentre le porzioni 33 potranno comprendere un corrispondente foro passante 35 per il perno 34. Opportunamente il perno 34 potr? essere mobile tra una posizione retratta in cui consente l?inserimento e il disinserimento della porzione 32 nella porzione 33 ed una posizione estesa in cui impegna la sede 35 per evitare il disinserimento della porzione 32 dalla porzione 33, o viceversa.

In questo modo si potr? quindi evitare il disaccoppiamento accidentale degli elementi tubolari 30. In altre parole, vantaggiosamente, gli elementi tubolari 30 potranno essere facilmente accoppiati tra loro in modo removibile e allo stesso tempo sicuro.

Preferibilmente, le porzioni 32 potranno essere accoppiate con i raccordi 20 oppure con le porzioni 33, mentre le porzioni 33 potranno essere accoppiate con il foro 16 oppure con il raccordo 20.

Eventualmente, il raccordo 20 potr? comprendere almeno una porzione 21 (elemento femmina) per accogliere la porzione 32 (elemento maschio), ed almeno una porzione 23 configurata per impegnarsi con la porzione 33. Preferibilmente, la porzione 23 potr? avere un diametro inferiore alla porzione 33 in modo che quest?ultima possa definire l?elemento femmina e la porzione 23 definisca l?elemento maschio.

Opportunamente, a seconda delle configurazioni, le porzioni 21 e/o 22 ed eventualmente 23 dei raccordi 20 potranno quindi avere un diametro esterno inferiore rispetto al diametro interno della porzione 33 per definire un elemento maschio, oppure potranno avere un diametro interno maggiore rispetto al diametro esterno della porzione 32 per definire un elemento femmina.

Secondo una particolare forma di realizzazione, le porzioni tubolari 21, 22, 23 dei raccordi 20 e gli elementi tubolari 30 una volta accoppiati potranno avere sostanzialmente lo stesso diametro esterno in modo da definire un?unica superficie sostanzialmente continua.

Grazie a tale caratteristica, una volta formato l?attrezzo 100, quest?ultimo potr? mostrare una sostanziale continuit?. Tale caratteristica ? un vantaggio sia dal punto di vista estetico che funzionale in quanto si evita che l?utente si ferisca durante l?esecuzione degli esercizi.

Preferibilmente, le porzioni tubolari 21, 22, 23 potranno avere diametro interno sostanzialmente maggiore del diametro esterno delle porzioni 32, 33 in modo che i primi definiscano elementi femmina e le seconde definiscano elementi maschi.

Preferibilmente gli elementi maschi degli elementi tubolari 30 e dei raccordi 20 potranno essere uguali tra loro, mentre gli elementi femmina degli elementi tubolari 30 e dei raccordi 20 potranno essere uguali tra loro. In questo modo, vantaggiosamente, si potranno accoppiare tra loro gli elementi tubolari 30 ed i raccordi 20 in modo indistinto. Ad esempio, uno stesso elemento tubolare 30 potr? essere accoppiato con un differente elemento tubolare oppure con un raccordo.

Eventualmente, come schematicamente mostrato in FIG, 10B, gli elementi tubolari 30 potranno inoltre comprendere un gancio 60 destinato a supportare una corda, un elastico o un moschettone.

D?altra parte, potr? essere previsto un elemento anulare 61 che include il gancio 60 che potr? essere operativamente accoppiabile con almeno uno degli elementi tubolari 30. Preferibilmente, l?elemento anulare 61 potr? essere calzato sull?elemento tubolare 30 (FIG.

13).

In questo modo, il gancio 61 potr? essere posizionato in qualsivoglia posizione dell?attrezzo 100 a seconda delle esigenze.

Si comprende che il kit 1 potr? comprendere una pluralit? di elementi di base 10, elementi tubolari 30 e raccordi 20 che potranno essere in numero qualsiasi in modo da realizzare una pluralit? di attrezzi ginnici 100 differenti a seconda delle preferenze.

In ogni caso, il kit 1 potr? consentire di realizzare attrezzi ginnici 100 aventi uno sviluppo sostanzialmente planare lungo un piano ? (FIG. 2) oppure ?? (FIG. 3) oppure aventi uno sviluppo nello spazio, cio? sia lungo il piano ? che lungo il piano ?? (da FIG.4 a FIG.8).

Inoltre, come gi? descritto, tutti gli elementi tubolari 30, i raccordi 20 e gli elementi di base 10 potranno essere reciprocamente accoppiabili in modo amovibile.

In questo modo, l?utente potr? recarsi in qualsivoglia luogo abbia una superficie S, predisporre gli elementi tubolari 30, i raccordi 20 e gli elementi di base 10 in numero a seconda delle preferenze, e realizzare l?attrezzo 100. Una volta finito l?allenamento, l?utente potr? facilmente smontare l?attrezzo 100 disaccoppiando gli elementi tubolari 30, i raccordi 20 e gli elementi di base 10.

Vantaggiosamente, una volta disaccoppiati, gli elementi tubolari 30 e gli elementi di base 10 potranno essere risposti in un contenitore o borsa in modo che gli assi X e Z siano sostanzialmente paralleli.

In questo modo, vantaggiosamente, il kit 1 potr? essere contenuto in una borsa o contenitore avente uno sviluppo longitudinale, cio? uno sviluppo prevalente lungo una direzione. Grazie a tale caratteristica l?ingombro del kit 1 potr? essere particolarmente ridotto.

Inoltre, vantaggiosamente, il kit 1 potr? essere contenuto in una borsa o contenitore avente sviluppo longitudinale di ingombri ridotti, ed allo stesso tempo potr? consentire di realizzare attrezzi 100 aventi sviluppo sia planari che nello spazio, ad esempio lungo i piani ? e ??.

Ad esempio, la borsa potr? avere una lunghezza di circa 700 mm, cio? potr? avere un ingombro longitudinale di circa 700 mm.

Nel prosieguo si descriveranno esempi di kit 1 per realizzare differenti tipologie di attrezzi ginnici 100.

Secondo una particolare forma di realizzazione schematicamente illustrato in FIG.1, il kit 1 potr? comprendere un elemento di base 10 ed una coppia di raccordi 20 che potranno essere reciprocamente accoppiati in modo amovibile per formare una maniglia 100 di supporto per gli esercizi dell?utente. Preferibilmente, il kit 1 potr? comprendere una coppia di elementi di base 10 e due coppie di raccordi 20 in modo da formare una coppia di maniglie 100.

In particolare, ogni raccordo 20 potr? avere un?estremit? 21 che potr? essere inserita nel foro 16 ed una estremit? opposta 22 che potr? essere reciprocamente accoppiata con l?estremit? 22 dell?altro raccordo 20.

Secondo una differente forma di realizzazione schematicamente illustrata in FIG. 9B, il kit 1 potr? comprendere almeno un elemento di base 10 che potr? includere una porzione arcuata impugnabile dall?utente per definire una maniglia. In questo modo, vantaggiosamente, l?elemento di base 10 con la maniglia potr? essere accoppiato con gli altri moduli di base 10 per formare la trave 11 senza necessit? di predisporre i due raccordi 20.

Vantaggiosamente, le maniglie 100 potranno quindi estendersi in un piano ? che potr? essere sostanzialmente perpendicolare al piano definito dalla superficie S.

Ad esempio, come schematicamente illustrato in FIG. 2, il kit 1 potr? essere configurato per realizzare un attrezzo ginnico 100 che include una struttura sostanzialmente ad arco 101 avente uno sviluppo in un piano ? destinato a restare sostanzialmente perpendicolare al piano definito dalla superficie S e parallelo all?asse X. In particolare, in FIG.2 ? mostrato un attrezzo 100 che comprende una coppia di travi 11 ed una coppia di strutture ad arco 101. Tale attrezzo 100 ? generalmente noto con il nome di parallele.

Il kit 1 potr? quindi comprendere:

- 4 elementi di base 10 accoppiabili a due a due per formare una coppia di travi 11 di circa 800 mm;

- 4 raccordi 20 in cui gli assi Y? e Y?? sono angolarmente spaziati di circa 90?;

- 4 elementi tubolari 30 aventi lunghezza di circa 350 mm e 2 elementi tubolari aventi lunghezza di circa 600 mm.

Opportunamente, ogni struttura ad arco 101, o parallela, potr? essere formata da una coppia di elementi tubolari 30 (350 mm) accoppiati con un elemento di base 10 in modo che i rispettivi assi Z siano perpendicolari all?asse X, ed un elemento tubolare 30 (600 mm) interposto tra la coppia di elementi tubolari e sostanzialmente perpendicolare a questi ultimi in modo che il suo asse Z sia sostanzialmente parallelo all?asse X. I due raccordi 20 potranno essere interposti tra gli elementi tubolari 30.

D?altra parte, come ad esempio illustrato in FIG. 3, il kit 1 potr? essere configurato per realizzare un attrezzo ginnico 100 che include una struttura sostanzialmente ad arco 101 di dimensioni tali da consentire all?utente di passare sotto lo stesso. L?elemento tubolare 31 orizzontale, cio? avente l?asse Z sostanzialmente parallelo al piano definito dalla superficie S, potr? avere un?altezza da quest?ultimo maggiore di 2000 mm, preferibilmente di circa 2300 mm.

L?arco 101, e quindi l?attrezzo 100, potr? avere uno sviluppo in un piano ?? destinato a restare sostanzialmente perpendicolare al piano definito dalla superficie S e perpendicolare all?asse X.

Il kit 1 potr? quindi comprendere:

- 2 raccordi 20 in cui gli assi Y? e Y?? sono angolarmente spaziati di circa 90?;

- 17 elementi tubolari 30 aventi lunghezza di circa 350 mm l?uno.

In questo caso, si potranno accoppiare tra loro sette elementi tubolari 30 per formare una prima trave 31 e sette elementi tubolari 30 per formare una seconda trave 31 i cui rispettivi assi Z potranno essere perpendicolari all?asse X della trave 11, e si potranno accoppiare tra loro tre elementi tubolari 30 per formare una terza trave 31 destinata ad essere accoppiata con la prima e seconda trave 31 mediante la coppia di raccordi 20 per restare in posizione sostanzialmente orizzontale.

Opportunamente, potr? essere prevista una piastra 40 destinata a restare interposta tra le travi 11 in modo da impedire la movimentazione reciproca di queste ultime.

Secondo una differente forma di realizzazione, come ad esempio illustrato in FIG.4, il kit 1 potr? essere configurato per realizzare un attrezzo ginnico 100 che include una struttura reticolare quadrata orizzontale 102, cio? parallela all?asse X, sorretta da montanti 103 in modo che la prima abbia un?altezza dal piano definito dalla superficie S maggiore di 2000 mm, preferibilmente di circa 2300 mm.

Tale attrezzo 100 potr? essere particolarmente indicato per essere impiegato da pi? utenti contemporaneamente oppure per eseguire particolari esercizi ginnici che prevedono il passaggio da una sbarra ad un?altra.

Il kit 1 potr? quindi comprendere:

- 6 elementi di base 10 accoppiabili a due a due per formare una coppia di travi 11 di circa 1200 mm;

- 6 raccordi 20 del tipo ?a tre vie?, cio? comprendenti le porzioni 21, 22 e 23;

- 36 elementi tubolari 30 aventi lunghezza di circa 350 mm l?uno.

In questo caso, analogamente a quanto sopra, si potranno predisporre quattro travi 31 ciascuna formata da sei elementi tubolari destinate a formare la parte verticale della struttura, cio? i montanti 103, e quattro travi 31 ciascuna formata da tre elementi tubolari destinate a formare le struttura reticolare orizzontale 102. I raccordi 20 potranno quindi essere posti agli angoli del quadrato di base superiore, cio? tra le quattro travi 31 orizzontali, in modo da collegare questi ultimi con ognuno delle quattro travi 31 verticali.

In questo caso, le travi orizzontali potranno avere il rispettivo asse Z sostanzialmente parallelo all?asse X, mentre le travi verticali potranno avere il rispettivo asse Z sostanzialmente inclinato rispetto all?asse X in modo che le porzioni 33 di una coppia di travi 31 siano accoppiate con l?elemento di base 10 una in prossimit? dell?altra.

Opportunamente, per consentire tale tipologia di accoppiamento potr? essere prevista una coppia di raccordi 20 aventi forma sostanzialmente a ?Y? in cui la porzione 21 ? inserita nel foro 16, mentre le porzioni 22 e 23 sono angolarmente spaziate di circa 30?.

In questo modo, ogni coppia di trave 31 verticale potr? cooperare con una trave orizzontale 31 per formare una struttura a triangolo conferendo all?attrezzo 100 una stabilit? elevata.

Secondo una differente forma di realizzazione, come ad esempio illustrato in FIG.7, il kit 1 potr? essere configurato per realizzare un attrezzo 100 avente funzionalit? simile a quello di FIG. 4 con una struttura reticolare orizzontale 102 sorretta da quattro montanti 103. Infatti, a differenza della forma di realizzazione di FIG. 4, le quattro travi 31 verticali potranno avere tutte l?asse Z sostanzialmente perpendicolare all?asse X.

In particolare, il kit 1 potr? comprendere

- 2 raccordi 20 del tipo ?a tre vie?, cio? comprendenti le porzioni 21, 22 e 23;

- 40 elementi tubolari 30 aventi lunghezza di circa 350 mm l?uno.

Ogni trave 31 verticale potr? essere realizziate mediante l?accoppiamento reciproco lungo l?asse Z di sette elementi tubolari 31, mentre le travi 31 orizzontali potranno essere realizzate mediante l?accoppiamento reciproco lungo l?asse Z di tre elementi tubolari 30.

Vantaggiosamente, le travi 31 potranno essere direttamente accoppiate con gli elementi di base 10 senza l?ausilio di raccordi 20.

Secondo una differente forma di realizzazione, come ad esempio illustrato in FIG.5, il kit 1 potr? essere configurato per realizzare un attrezzo 100 che potr? essere utilizzato per eseguire esercizi in modo analogo all?attrezzo 100 di FIG. 2 oppure che potr? essere impiegato per supportare una panca 50 come ad esempio illustrato in FIG.6.

Il kit 1 potr? quindi comprendere:

In questo caso i due archi 101 potranno definire rispettivi piani ?? sostanzialmente perpendicolari agli assi X delle travi di base 11, mentre l?attrezzo 100 di FIG. 1 potr? presentare i due archi 101 definenti rispettivi piani ? sostanzialmente paralleli agli assi X delle travi di base 11.

Opportunamente, il kit 1 potr? comprendere anche la panca 50 che potr? essere accoppiata alle travi 31 orizzontali in modo in s? noto, come schematicamente illustrato in FIG. 6. Tale attrezzo 100 potr? consentire l?esecuzione di una pluralit? di esercizi sia a corpo libero, ad esempio step, salti, addominali o simili, che con l?ausilio di manubri o bilancieri, ad esempio esercizi di spinta o tirata.

Secondo una differente forma di realizzazione, come ad esempio illustrato in FIG.8, il kit 1 potr? essere configurato per realizzare un attrezzo 100 che comprende sia la struttura reticolare a quadrato orizzontale superiore 102, e quindi consente l?esecuzione degli esercizi in modo analogo alle forme di realizzazione di FIG. 4 e di FIG. 7, che la panca 50, e quindi consente l?esecuzione degli esercizi in modo analogo alle forme di realizzazione di FIG.6.

In particolare, il kit 1 potr? comprendere:

- 4 raccordi 20 del tipo ?a tre vie?, cio? comprendenti le porzioni 21, 22 e 23 in cui i rispettivi assi Y?, Y??, Y??? sono angolarmente spaziati di circa 90?;

- 4 raccordi 20 del tipo ?a tre vie?, cio? comprendenti le porzioni 21, 22 e 23 in cui gli assi Y?, Y?? sono sostanzialmente coincidenti;

- 20 elementi tubolari 30 aventi lunghezza di circa 600 mm.

In questo caso, vantaggiosamente, l?attrezzo 100 potr? avere una stabilit? particolarmente elevata in quanto le travi 31 verticali potranno essere collegate tra loro mediante una coppia di travi 31 orizzontali.

Da quanto sopra descritto, appare chiaro che l?invenzione raggiunge gli scopi prefissatisi.

L?invenzione ? suscettibile di numerose modifiche e varianti. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela dell?invenzione definito dalle rivendicazioni allegate.