IT202100023633A1 - Raccordo per struttura - Google Patents

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IT202100023633A1
IT202100023633A1 IT102021000023633A IT202100023633A IT202100023633A1 IT 202100023633 A1 IT202100023633 A1 IT 202100023633A1 IT 102021000023633 A IT102021000023633 A IT 102021000023633A IT 202100023633 A IT202100023633 A IT 202100023633A IT 202100023633 A1 IT202100023633 A1 IT 202100023633A1
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Matteo Mattei
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Matteo Mattei
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    • E04BGENERAL BUILDING CONSTRUCTIONS; WALLS, e.g. PARTITIONS; ROOFS; FLOORS; CEILINGS; INSULATION OR OTHER PROTECTION OF BUILDINGS
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    • E04B2/02Walls, e.g. partitions, for buildings; Wall construction with regard to insulation; Connections specially adapted to walls built-up from layers of building elements
    • E04B2/04Walls having neither cavities between, nor in, the solid elements
    • E04B2/06Walls having neither cavities between, nor in, the solid elements using elements having specially-designed means for stabilising the position
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Description

DESCRIZIONE
RACCORDO PER STRUTTURA
La presente invenzione ha per oggetto un raccordo per struttura del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.
In particolare, la presente invenzione ha per oggetto un raccordo per la realizzazione di pareti nell?ambito di strutture di tipo edilizio come, ad esempio, case. Come noto, le strutture di strutture di tipo edilizio, come le case o gli edifici abitativi in generale, usualmente comprendono delle pareti realizzate principalmente in muratura. Tali pareti prevedono l?uso di sostegni lignei o metallici atti a consentire l?allineamento di mattoni ed il conseguente consolidamento a seguito di colata di cemento. Tutto ci? pu? essere realizzato a seguito della definizione delle fondazioni della struttura, oppure al di sopra di un piano di fondazione pre-allineato al suolo e formato tramite colata di cemento sul terreno.
Quando tali strutture sono realizzate in legno, ? prevista una prima fase in cui viene realizzata una cornice perimetrale in cemento su cui sono successivamente applicati delle travi in legno, sormontate da pannelli in legno, in cui questi ultimi sono giuntati alle travi per mezzo di sponde metalliche.
Possono essere, tuttavia, previste altre forme realizzative. Ad esempio, la struttura in legno pu? essere realizzata attraverso una pluralit? di travi in legno disposte in maniera tale da formare delle cornici su cui applicare dei pannelli lignei.
In ogni caso, la tecnica nota descritta comprende alcuni importanti inconvenienti. In particolare, tutte le tecniche realizzative delle strutture abitative in legno ed i dispositivi associati a tali tecniche sono caratterizzati da una notevole complessit? di montaggio.
Infatti, il montaggio delle strutture o delle pareti costringe il costruttore ad adottate importanti misure di verifica per quanto riguarda l?allineamento delle varie componenti.
In aggiunta, soprattutto quando la struttura ? realizzata con pannelli lignei pieni, l?approvvigionamento del materiale di costruzione necessit? di mezzi di grandi dimensioni ed atti a consentire un trasporto sicuro al fine di evitare di lesionare preventivamente le pareti lignee.
Sono note, allo stato della tecnica attuale, alcune soluzioni realizzative descritte nelle domande di brevetto US-A-5890332 e FR-A-1510037.
Tali domande descrivono delle strutture comprendenti un impianto modulare comprensivo di mattoni lignei definenti dei mezzi di accoppiamento, tipicamente di riscontri o delle guide entro cui sono disponibili delle barrette di vincolo, atti a consentire la realizzazione di strutture ed elementi di muratura.
Ciascuno dei brevetti, specificando tutte le possibili forme con cui ? possibile realizzare i mattoncini, descrivono un sistema che viene adagiato a delle fondamenta di cemento.
Anche le soluzioni tecniche citate comprendono alcuni importanti inconvenienti. In particolare, i mattoncini di legno sono soggetti a deformazione durante il ciclo vita e, pertanto, le strutture descritte sono soggette a rilentanti problemi di deformazione che possono portare alla rottura delle parti stesse.
Inoltre, le soluzioni citate sono poco robuste e, pertanto, difficilmente possono rispondere ai requisiti richiesti dalle certificazioni di settore che sono necessarie all?utilizzazione di tali strutture.
In particolare, i sistemi descritti di raccordo tra i vari mattoncini di legno sono poco versatili e resistenti e possono portare ad importanti cedimenti soprattutto quando i raccordi sono collocati nelle zone limitrofe al solaio.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione ? ideare un raccordo per struttura in grado di ovviare sostanzialmente ad almeno parte degli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico ? un importante scopo dell'invenzione ottenere un raccordo per struttura che sia versatile e robusto.
Un altro importante scopo dell'invenzione ? realizzare un raccordo per struttura che sia adeguato a raccordare porzioni di struttura, ad esempio di tipo ligneo, in corrispondenza di zone critiche come le parti limitrofe o realizzanti il solaio.
In conclusione, un ulteriore compito dell?invenzione ? realizzare un raccordo per struttura che sia relativamente semplice da realizzare e, pertanto, economico e competitivo sul mercato.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un raccordo per struttura come rivendicato nella annessa rivendicazione 1.
Soluzioni tecniche preferite sono evidenziate nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell?invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di esecuzioni preferite dell?invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la Fig. 1 mostra una vista in prospettiva di un sistema modulare per la realizzazione di pareti;
la Fig. 2 illustra un modulo di un sistema modulare;
la Fig. 3 ? un dettaglio di un sistema modulare;
la Fig. 4 rappresenta una parete di un edificio abitativo realizzata con un sistema modulare;
la Fig. 5 illustra un sistema modulare applicato ad una configurazione travetramezzo tipica dei soffitti;
la Fig. 6 ? un esempio di architettura ad arco realizzata con un sistema modulare;
la Fig. 7a mostra una parete curvilinea realizzata con un sistema modulare con travi a parallelepipedo rettangolo;
la Fig. 7b mostra una parete curvilinea realizzata con un sistema modulare con travi curvilinee;
la Fig. 8 illustra una vista frontale in sezione di un sistema modulare in cui ? evidenziata la fondazione;
la Fig. 9 ? il dettaglio di un elemento scatolare di un sistema modulare in configurazione aperta;
la Fig. 10 rappresenta una vista in prospettiva di un sistema modulare per la realizzazione di pareti comprensivo di fondazione;
la Fig. 11 mostra una vista in prospettiva di un raccordo per struttura secondo l?invenzione di fronte al quale ? predisposto un modulo per il vincolo;
la Fig. 12 illustra una vista di un raccordo per struttura secondo l?invenzione; e
la Fig. 13 ? una vista in sezione di una struttura comprendente un raccordo per struttura secondo l?invenzione.
Nel presente documento, le misure, i valori, le forme e i riferimenti geometrici (come perpendicolarit? e parallelismo), quando associati a parole come "circa" o altri simili termini quali "pressoch?" o "sostanzialmente", sono da intendersi come a meno di errori di misura o imprecisioni dovute a errori di produzione e/o fabbricazione e, soprattutto, a meno di un lieve scostamento dal valore, dalla misura, dalla forma o riferimento geometrico cui ? associato. Ad esempio, tali termini, se associati a un valore, indicano preferibilmente uno scostamento non superiore al 10% del valore stesso.
Inoltre, quando usati, termini come ?primo?, ?secondo?, ?superiore?, ?inferiore?, ?principale? e ?secondario? non identificano necessariamente un ordine, una priorit? di relazione o posizione relativa, ma possono essere semplicemente utilizzati per pi? chiaramente distinguere tra loro differenti componenti.
Salvo diversamente specificato, come risulta dalle seguenti discussioni, si considera che termini come "trattamento", "informatica", "determinazione", "calcolo", o simili, si riferiscono all'azione e/o processi di un computer o simile dispositivo di calcolo elettronico che manipola e/o trasforma dati rappresentati come fisici, quali grandezze elettroniche di registri di un sistema informatico e/o memorie in, altri dati similmente rappresentati come quantit? fisiche all'interno di sistemi informatici, registri o altri dispositivi di memorizzazione, trasmissione o di visualizzazione di informazioni.
Le misurazioni e i dati riportati nel presente testo sono da considerarsi, salvo diversamente indicato, come effettuati in Atmosfera Standard Internazionale ICAO (ISO 2533:1975).
Con riferimento alle Figure, il raccordo per struttura secondo l'invenzione ? globalmente indicato con il numero 7.
Il raccordo 7 per struttura ? preferibilmente parte di un sistema 1 modulare.
Il sistema 1 modulare ? preferibilmente atto a ad essere utilizzato per la realizzazione di strutture di tipo abitativo 10.
Tali strutture abitative 10 possono quindi essere delle case, ma il sistema 1 potrebbe vantaggioso essere utilizzato anche per strutture di diverso tipo.
In generale, la struttura abitativa 10 comprende una pianta 11 ed un percorso perimetrale 12.
La pianta 11 ? preferibilmente costituita dalla base della struttura abitativa 10 ed ? usualmente definita dalla porzione di struttura disposta al di sopra delle fondazioni ed estendentesi lungo tutta l?area di sviluppo della struttura abitativa 10.
Il percorso perimetrale 12 ? preferibilmente costituito dal perimetro sviluppantesi attorno alla pianta 11 e costituente, pertanto, la linea divisoria tra l?interno della struttura abitativa 10 e l?esterno.
Il percorso perimetrale 12 pu? anche essere definito come una porzione atta a definire la forma di altri elementi architettonici.
Ad esempio, il sistema 1 pu? essere utilizzato anche per la realizzazione di solai, comprendenti travi e tramezzi, come in Fig.5, o di archi. Nel caso in cui il sistema 1 sia atto alla realizzazione di un arco, il percorso perimetrale 12 pu? essere definito dalle porzioni di appoggio dell?arco, come mostrato in Fig.6.
Preferibilmente, il sistema 1 consente la realizzazione di pareti 100.
Pertanto, il sistema 1 ? atto a consentire di realizzare soprattutto porzioni di muratura esterne ad una abitazione o ad un edificio abitativo 10 in maniera anche continua.
Tali pareti 100 possono essere rettilinee e, pertanto, il percorso perimetrale 12 pu? essere rettilineo, o possono essere curve, come nelle Fig. 7a e 7b, definendo un percorso perimetrale curvo.
Il sistema 1 preferibilmente comprende almeno un modulo 2 ed un supporto 3. Pi? opportunamente, il sistema 1 comprende una pluralit? di moduli 2 e di supporti 3.
I moduli 2 sono, preferibilmente, delle travi.
Con il termine trave si indica una trave come definita nella teoria delle travi, ad esempio secondo De Saint-Venant, e si intende ossia un solido estendentesi lungo una direzione di sviluppo prevalente, altres? definito come asse della trave, e le cui sezioni di taglio sono sempre perpendicolari all?asse della trave stesso.
Pi? opportunamente, essi sono a forma sostanzialmente di parallelepipedo retto. Essi formano pertanto una conformazione a mattone.
Con il termine parallelepipedo retto si indica una forma di massima e non si considerano eventuali smussi o raccordi curvilinei che potrebbero essere presenti lungo gli spigoli.
Pi? nel dettaglio, i moduli 2 definiscono una forma a parallelepipedo rettangolo. Tuttavia, per pareti 100 curvilinee, possono essere utilizzati dei moduli 2 ad hoc in configurazione a trave curvilinea, come in Fig.7b.
Inoltre, i moduli 2, essendo travi, definiscono una pluralit? di facce 20 e tre assi baricentrici 2a, 2b, 2c.
Le facce 20 sono preferibilmente costituite dalle superfici esterne del modulo 2 e sono, pertanto, in numero di sei.
Gli assi baricentrici 2a, 2b,2c sono reciprocamente perpendicolari e formano una terna ordinata. Essendo essi assi baricentrici, preferibilmente, si incontrano in corrispondenza del baricentro.
Il baricentro dei moduli 2 ? da considerarsi come il centro di massa e pertanto rappresenta geometricamente il centro dei moduli 2 indipendentemente dall?effettivit? omogeneit? del volume interno e della distribuzione di massa dei moduli 2.
Ad esempio, l?asse baricentro 2a pu? essere tangente all?asse della trave definente i moduli 2, mentre gli assi 2b, 2c possono definire un piano di sezione perpendicolare all?asse della trave e definente una sezione di taglio.
I supporti 3 sono preferibilmente aste estendentisi lungo una asse di sviluppo prevalente 3a.
L?asse di sviluppo prevalente 3a, pertanto, ? preferibilmente sostanzialmente l?asse di sviluppo dell?asta. Quest?ultima pu? essere quindi cilindrica o tubolare.
L?asse di sviluppo prevalente 3a ? preferibilmente rettilineo, quando i moduli 2 definiscono delle pareti 100 perimetrali e sono adagiati, ad esempio, su di una fondazione. Tuttavia, l?asse di sviluppo prevalente 3a potrebbe essere curvo, ad esempio quando sono atti a realizzare forme pi? complesse del tipo curvilineo comprendenti archi, come in Fig.6.
Preferibilmente, i supporti 3 sono disposti lungo il percorso perimetrale 12. Preferibilmente essi sono disposti in modo tale che l?asse di sviluppo prevalente 3a sia perpendicolare alla pianta 11. Tuttavia per soluzioni curvilinei essi possono essere perpendicolari al percorso perimetrale 12 solo in prossimit? delle porzioni di appoggio, ad esempio alla pianta 11.
Nel dettaglio, i supporti 3 possono essere vincolati alla pianta 11 lungo il percorso perimetrale 12 secondo vari metodi convenzionali.
Essi possono essere inseriti all?interno di guide realizzate durante la realizzazione della pianta 11 e costituite sostanzialmente da fori.
Oppure, i supporti 3 possono essere assicurati al piano definito dalla pianta 11 attraverso giunti meccanici noti, come supporti imbullonati o chiodati o altro ancora. Inoltre, i supporti 3 possono anche essere vincolati a dei moduli 2. Ad esempio i moduli 2 possono definire la pianta 11 ed il percorso perimetrali 12 ed i supporti 3 possono essere vincolati direttamente ai moduli 2.
Il Metodo di vincolo dei supporti 3 non ? rilevante ai fini degli effetti del presente sistema 1.
I moduli 2 comprendono almeno una guida 21 ed almeno un foro 22.
La guida 21 preferibilmente si estende in maniera continua lungo almeno tre delle facce 20. Inoltre, la guida 21 si estende preferibilmente parallelamente ad almeno uno dei tre assi baricentrici 2a, 2b, 2c.
Il foro 22 ? preferibilmente si estende parallelamente ad almeno uno dei tre assi 2a, 2b, 2c.
Nel dettaglio, i fori 22 sono preferibilmente atti ad alloggiare parte del supporto 3 in modo tale da consentire una disposizione ordinata dei moduli 2 lungo il percorso perimetrale 12.
Inoltre, i moduli 2 possono comprendere una pluralit? di fori 22 di cui ciascuno parallelo ad uno degli assi baricentrici 2a, 2b, 2c.
In particolare, i moduli 2, quando comprendono un solo foro 22, includono il foro 22 in corrispondenza del centro della terna ordinata. Tuttavia il foro 22 potrebbe anche essere in un?altra posizione.
Preferibilmente, i moduli 2, quando comprendono una pluralit? di fori 22, includono a loro volta una pluralit? di moduli 2 comprendenti ciascuno un foro 22, ed in pari numero rispetto al numero dei fori 22, disposti adiacentemente ed in un sol pezzo in modo tale che i fori 22 definiscano una distanza reciproca pre-determinata.
Tuttavia, anche in questo caso, i fori 22 potrebbero essere distanziati e posizionati in maniera differente.
Inoltre, i fori 22 possono essere fori ciechi quando, ad esempio, i moduli 2 sono disposti adiacentemente ad una fondazione. In questo caso, il percorso perimetrale 12 pu? anche essere definito direttamente dal percorso definito sulla fondazione dai moduli 2 e, pertanto, i supporti 3 possono essere direttamente vincolati almeno in parte ai moduli stessi 2 in corrispondenza dei fori 22.
In questo caso, i moduli 2 possono essere assicurati alle fondazioni per mezzo di altri elementi isolanti, ad esempio piastre metalliche secondo tecniche gi? note allo stato della tecnica attuale ed utilizzate per le comuni pareti 100.
Pi? opportunamente i fori 22 sono passanti quando i moduli 2 sono adiacenti ad altri moduli 2 e distribuiti nella porzione interna della parete 100 considerando lo sviluppo perpendicolare alla pianta 11 della parete 100.
I moduli 2 possono inoltre essere dei moduli rettilinei 2? o dei moduli angolari 2??. Preferibilmente, i moduli rettilinei 2? sono atti ad essere disposti lungo una porzione rettilinea del percorso perimetrale 12, mentre i moduli angolari 2?? sono atti ad essere disposti lungo una porzione angolare del percorso perimetrale 12. I moduli rettilinei comprendono preferibilmente almeno una guida 21 estendentesi in maniera continua lungo ciascuna delle facce 20 e ciascuna parallelamente ad un solo asse baricentrico 2a, 2b, 2c.
In particolare, preferibilmente, la guida 21 si estende parallelamente ad uno solo degli assi baricentrici 2a, 2b, 2c, ad esempio l?asse 2c, lungo facce 20 opposte, e parallelamente ad un asse baricentrico 2a, 2b, 2c, ad esempio l?asse 2a, lungo una faccia 20 compresa tra le suddette facce 20 opposte in modo tale da formare un percorso continuo.
I moduli angolari 2?? comprendono almeno una faccia 20 in cui la guida 21 si estende in maniera continua parallelamente a due degli assi 2a, 2b, 2c in modo tale da realizzare un angolo.
Pertanto preferibilmente, i moduli angolari 2?? possono comprendere una guida 21 disposta parallelamente all?asse baricentrico 2c, estendentesi inoltre lungo una faccia adiacente in direzione dell?asse 2a e, successivamente, dell?asse 2b, e continuante lungo una faccia 20 adiacente alle precedenti in direzione dell?asse 2c in modo tale da realizzare un percorso continuo.
I moduli 2, 2?, 2?? comprendono preferibilmente almeno una guida 21. Pi? opportunamente essi comprendono due guide 21.
Le guide 21 sono sostanzialmente preferibilmente dei solchi scavati lungo le facce 20.
I moduli 2, 2?, 2?? sono, quindi, preferibilmente in legno e, pertanto, le guide 21 possono essere realizzati per mezzo di tecnologie di asportazione di tipo noto, convenzionali e non convenzionali.
I moduli 2, in conclusione, possono anche comprendere una guida 21 estendentesi lungo quattro facce 20 in maniera continua ed in modo tale da realizzare un percorso chiuso.
Inoltre, il sistema 1 comprende degli elementi di raccordo 4 atti a collegare operativamente i moduli 2.
Tali elementi di raccordo 4 preferibilmente comprendono delle barre 40. Le barre 40 sono preferibilmente inseribili in almeno parte delle guide 21 ed atte a connettere almeno due moduli 2 adiacenti.
Preferibilmente, le barre 40 e le guide 21 sono contro-sagomate. Nel dettaglio, le barre 40 sono preferibilmente delle lamelle, ad esempio lignee, a forma di parallelepipedo rettangolo atte ad essere incluse all?interno delle guide 21 di almeno due di detti moduli adiacenti. Le barre 40 potrebbero anche connettere o collegare una pluralit? di moduli 2, come in Fig.3.
Preferibilmente, le barre 40 si estendono lungo tutte le guide 21 di ciascuno dei moduli 2.
Inoltre, pi? opportunamente, le barre 40 hanno una larghezza inferiore rispetto alle guide 21, Preferibilmente le guide 21 hanno una larghezza di 1 cm e le barre 40 hanno una larghezza ridotta di almeno 1 mm.
In questo modo ? possibile realizzare forme curvilinee e collegare moduli 2 solo parzialmente a contatto, come nella situazione ad arco mostrata in Fig.6.
Il sistema 1 comprende, inoltre, preferibilmente una fondazione 1a.
La fondazione 1a ? preferibilmente la porzione di sostegno della pianta 11. Pertanto, preferibilmente, la pianta 11 della struttura abitativa 10 ? sovrapposta alla fondazione 1a. Con sovrapposta si intende che la pianta 11 ? fisicamente uno strato sopra la fondazione 1a o ? una faccia superiore, rispetto al suolo, della fondazione 1a.
La fondazione 1a, inoltre, pu? essere una fondazione 1a al suolo, come nelle comuni fondamenta, oppure pu? essere la fondazione 1a di un piano rialzato o di un piano superiore. Pertanto, quando si dice che la fondazione 1a ? sopra al suolo, si intende che essa ? fisicamente sopra di esso, ma nulla si precisa in merito al fatto che essa sia, o meno, immediatamente sopra ad esso o sopra di esso, ma distanziata.
Il sistema 1 comprende, in ogni caso, anche un congegno di interfaccia 5.
Il congegno di interfaccia 5 ? preferibilmente disposto entro la fondazione 1a. Pertanto, esso potrebbe anche far parte della fondazione 1a stessa.
Il congegno di interfaccia 5 ? preferibilmente configurato per vincolare labilmente il supporto 3.
Pi? nel dettaglio, il congegno di interfaccia 5 ? configurato per vincolare il supporto 3 in corrispondenza di un di un estremo del supporto 3.
Il supporto 3, infatti, essendo un?asta, definisce almeno due estremi nella forma di realizzazione pi? semplice e comune. In particolare, il congegno di interfaccia 5 vincola il supporto 3 in maniera tale che il supporto 3 possa muoversi almeno lungo l?asse di sviluppo prevalente 3a.
Preferibilmente, inoltre, il supporto 3 ? vincolato in maniera tale da non essere mobile nel piano definito dalla pianta 11.
Il congegno di interfaccia 5 include, a sua volta, almeno un elemento scatolare 50. L?elemento scatolare 50 ? un contenitore cavo atto a consentire di separare uno spazio od un volume, al proprio interno, rispetto all?ambiente esterno. Esso pu? essere realizzato in varie forme, dimensioni e materiali.
Preferibilmente, l?elemento scatolare 50 ha una forma regolare, ad esempio a parallelepipedo, in maniera tale da agevolarne l?appoggio su di una superficie piana. In particolare, preferibilmente, l?elemento scatolare 50 ha una forma a parallelepipedo con base quadrata o rettangolare.
Inoltre, preferibilmente, l?elemento scatolare ? realizzato in PVC.
L?elemento scatolare 50, come detto, ? disposto all?interno della fondazione 1a. Pertanto, esso pu? essere annegato all?interno di un materiale da costruzione. Preferibilmente, la fondazione 1a include una colata di calcestruzzo, o cemento. Con colata ci si riferisce ad un comune strato di materiale da costruzione colato all?interno di un volume controllato al fine di realizzare delle fondamenta o un piano di appoggio.
L?elemento scatolare 50 ?, quindi, preferibilmente annegato entro il calcestruzzo in maniera tale da risultare accessibile esclusivamente da una direzione.
Preferibilmente, l?elemento scatolare 50 definisce una faccia superiore 500. La faccia superiore 500 ? sostanzialmente una porzione del contenitore, definito dall?elemento scatolare 50, removibile o anche parzialmente apribile. Essa ? quindi una sorta di tappo removibile o include una porzione a finestra in modo tale da consentire l?accesso all?interno dell?elemento scatolare 50.
Pertanto, l?elemento scatolare 50 ? accessibile esclusivamente dalla faccia superiore 500.
La faccia superiore 500, inoltre, comprende un foro di alloggiamento 501.
Il foro di alloggiamento 501 ? preferibilmente un foro all?interno del quale ? alloggiato il supporto 3. Pertanto, il supporto 3 ? sostanzialmente infilzato all?interno dell?elemento scatolare 50 tramite il foro di alloggiamento 501. Preferibilmente, la faccia superiore 500 include il foro di alloggiamento 50.1 in una porzione non removibile in maniera tale da consentire, al contempo, l?accesso all?interno dell?elemento scatolare 50 ed il vincolo del supporto 3.
In aggiunta a quanto descritto, preferibilmente, il congegno di interfaccia 5 include una porzione di aggancio 51. Preferibilmente, la porzione di aggancio 51 ? sostanzialmente un elemento piano disposto parallelamente al suolo e sovrapposto a parte del calcestruzzo.
Pertanto, ad esempio, la porzione di aggancio 51 pu? essere una lastra piana, ad esempio in metallo, o una barra. Inoltre, la porzione di aggancio 51 ? preferibilmente estesa lungo il percorso perimetrale 12 in maniera tale da realizzare una sorta di guida di appoggio per i moduli 2.
Anche la porzione di aggancio 51, preferibilmente, include almeno un foro di aggancio 510. Il foro di aggancio 510 ? sostanzialmente dello stesso tipo del foro di alloggiamento 501. Pertanto, esso ? un foro all?interno del quale ? alloggiato il supporto 3. Inoltre, essendo preferibilmente la porzione di aggancio 51 sovrapposta all?elemento scatolare 50, il foro di aggancio 510 ? preferibilmente sovrapposto al foro di alloggiamento 501.
Il sistema 1 comprende, inoltre, dei mezzi di regolazione 6.
I mezzi di regolazione 6 sono preferibilmente atti a consentire la movimentazione, a comando, del supporto 3. In particolare, preferibilmente, i mezzi di regolazione 6 sono atti a consentire la traslazione, lungo l?asse di sviluppo prevalente 3a del supporto 3 rispetto al congegno di interfaccia 5.
In tale maniera, il supporto 3 pu? essere pilotato verso il suolo o in allontanamento dal suolo grazie ai mezzi di regolazione 6.
I mezzi di regolazione 6 svolgono, vantaggiosamente, un?altra importante funzione. In particolare, i mezzi di regolazione 6 dispongono i moduli 2, disposti sul supporto 3, in compressione.
Infatti, preferibilmente, il sistema 1 comprende almeno un supporto 3 inserito all?interno di ciascuno dei fori 22 dei moduli 2 disposti su di esso in maniera tale che i moduli 2 stessi siano disposti, in sequenza, lungo l?asse di sviluppo prevalente 3a e vincolati al supporto 3. In questo modo, il singolo supporto 3 realizza una sorta di configurazione a spiedo.
Inoltre, ciascun supporto 3 comprende una porzione di blocco 30.
La porzione di blocco 30 ? preferibilmente una porzione in corrispondenza di un estremo libero del supporto 3 atta ad ostruire la movimentazione dei moduli 2 lungo l?asse di sviluppo prevalente 3a in almeno un verso. Tale porzione di blocco 30 ? pertanto disposta in posizione opposta rispetto al congegno di interfaccia 5.
Inoltre, preferibilmente, la porzione di blocco 30 ? removibilmente vincolabile al supporto 3 e pu?, quindi, essere rimossa quando si intende installare dei moduli 2 sul supporto 3.
Preferibilmente, la porzione di blocco 30 ? una piastra, simile alla porzione di aggancio 51, ed atta ad estendersi preferibilmente a pi? supporti 3 in corrispondenza del percorso perimetrale 12.
In tale maniera, e come evidenziato in Fig. 8, il congegno di interfaccia 5, in particolare la porzione di aggancio 51 e la porzione di blocco 30 realizzano una struttura a sandwich in cui i moduli 2 realizzano degli strati interconnessi dal supporto 3.
Pertanto, i mezzi di regolazione 6 dispongono i moduli in compressione tra il congegno di interfaccia 5 e l?elemento di blocco 30 quando il supporto 3 ? movimentato verso il suolo.
Come gi? detto, la faccia superiore 500 ? almeno parzialmente removibilmente vincolata all?elemento scatolare 50, nel senso che pu? essere rimossa o presentare delle porzioni apribili, in maniera tale da consentire l?accesso ai mezzi di regolazione 6 quando la faccia superiore 500 ? almeno parzialmente rimossa dall?elemento scatolare 50.
In conclusione, il supporto 3 pu? prevedere almeno una porzione filettata 31.
La porzione filettata 31 ? preferibilmente una porzione atta a consentire il vincolo di oggetti esterni su di s?. Il supporto 3 pu?, quindi, comprendere due porzioni filettate 31 disposte in corrispondenza dei due estremi in maniera tale da consentire il vincolo di, rispettivamente, la porzione di blocco 30 ed i mezzi di regolazione 6, nonch? eventualmente di parte del congegno di interfaccia 5.
Preferibilmente, i mezzi di regolazione 6 comprendono un congegno di ritegno 60. Il congegno di ritegno 60 ? preferibilmente configurato per accoppiarsi con la porzione filettata 31.
Inoltre, esso ? accoppiato ad essa in maniera tale da consentire la movimentazione del supporto 3 lungo detto asse di sviluppo prevalente 3a rispetto all?elemento scatolare 50. Tale meccanismo funziona preferibilmente, in particolare, quando il congegno di ritegno 60 e la porzione filettata 31 sono reciprocamente movimentati. Un esempio di questo tipo ? un comune bullone avvitabile in maniera tale da disporre in trazione il supporto 3 e comprimere i moduli 2.
In dettaglio, preferibilmente, i mezzi di regolazione 6 sono disposti all?interno dell?elemento scatolare 50 e la faccia superiore 500 ? almeno parzialmente removibilmente vincolata a detto elemento scatolare 50 in maniera tale da consentire l?accesso ai mezzi di regolazione 6 quando la faccia superiore 500 ? almeno parzialmente rimossa dall?elemento scatolare 50.
Pertanto, il sistema 1 pu? formare un kit di realizzazione di pareti 100.
Il kit di realizzazione di pareti 100 pu? quindi comprendere una pluralit? di elementi scatolari 50, una pluralit? di supporti 3, una pluralit? di mezzi di regolazione 6, ed una pluralit? di moduli 2, in particolare i moduli rettilinei 2? ed angolari 2?? con uno o pi? fori 22. Inoltre, il kit pu? comprendere anche moduli 2 con fori 22 a distanze reciproche differenti in modo tale da rendere gli stessi intercambiabili e realizzare percorsi perimetrali 12 con lunghezze diverse.
Il funzionamento del sistema 1 precedentemente descritti in termini strutturali ? il seguente.
Viene realizzata la fondazione 1a comprensiva dei congegni di interfaccia 5 e dei mezzi di regolazione 6. In particolare, si provvede a colare il calcestruzzo in maniera tale da riempire gli spazi non occupati dai congegni di interfaccia 5.
Inoltre, viene posizionata la porzione di aggancio 51 in modo tale da realizzare il percorso perimetrale 12.
Una volta vincolati i supporti 3 lungo il percorso perimetrale 12, ? possibile disporre i moduli 2 lungo il percorso perimetrale 12 seguendo il procedimento successivamente descritto.
In sostanza, i moduli 2 possono essere ?infilati? al di sopra dei supporti 3 e vincolati ai moduli adiacenti per mezzo degli elementi di raccordo 4.
L?invenzione comprende, come accennato, un nuovo metodo di assemblaggio di una parete 100.
Tale metodo comprende il sistema 1 modulare e, in particolare, definisce preferibilmente le fasi, insieme o separatamente, di disposizione, gettata, vincolo, installazione, posizionamento, compressione e ripetizione.
Preferibilmente, nella fase di disposizione, una pluralit? di elementi scatolari 50 viene posizionata nella fondazione 1a in maniera tale che gli elementi scatolari 50 risultino essere disposti in punti predeterminati.
Preferibilmente, nella fase di disposizione, gli elementi scatolari 50 sono disposti lungo almeno parte del percorso perimetrale 12. In particolare, essi possono essere disposti in modo tale che i supporti 3 vengano, poi, disposti lungo almeno parte del percorso perimetrale 12 ad una distanza pari alla distanza pre-determinata prevista dai moduli 2.
Nella fase di gettata, preferibilmente viene gettato calcestruzzo nella fondazione 1a fino ad allineare il pelo libero del calcestruzzo con la faccia superiore 500.
Nella fase di vincolo, vengono vincolati i supporti 3 sugli elementi scatolari 50. Pertanto, esso sono sostanzialmente infilati all?interno del foro di aggancio 510 ed all?interno del foro di alloggiamento 501.
Nella fase di installazione, preferibilmente, i moduli 2 sono installati lungo almeno parte del percorso perimetrale 12 in modo da realizzare un primo strato di moduli 2 che ricoprono interamente la parte di percorso perimetrale 12. Tale installazione ? possibile grazie ai fori 22 ed ai supporti 3.
Preferibilmente, i moduli presenti in questo primo strato comprendono almeno una guida 21 distribuita su tre facce 20.
Nella fase di posizionamento, preferibilmente vengono posizionati gli elementi di raccordo 4 lungo la totalit? delle guide 21. Inoltre, prima, dopo, contemporaneamente, o anche alternativamente, possono essere posizionati gli elementi di blocco 30.
In particolare, preferibilmente, nella fase di posizionamento viene posizionato un elemento di blocco 30 su ciascuno dei supporti 3, in maniera tale da bloccare i moduli 2 lungo almeno una direzione e, in particolare, un verso.
Nella fase di compressione, preferibilmente, si accede all?interno degli elementi scatolari o, in ogni caso, ai mezzi di regolazione 6 e si movimenta ciascuno dei supporti 3 verso il suolo in maniera tale da comprimere i moduli 2.
Infine, qualora sia presente una fase di ripetizione, vengono ripetute le fasi di installazione e posizionamento per la realizzazione di una pluralit? di strati di moduli 2 sovrapposti al primo strato, in modo tale da realizzare una o pi? pareti 100.
Preferibilmente, i moduli 2, 2?, 2?? utilizzati in queste fasi comprendono almeno una guida 21 lungo quattro facce 20. La parete 100 pu? essere singola, o possono erre realizzate pareti 100, anche ad angolo. Preferibilmente, tali pareti sono in legno. Naturalmente, il raccordo 7 pu? essere parimenti utilizzato anche per strutture di tipologia differente.
In ogni caso, in generale, il raccordo 7 comprende almeno un primo pannello 70 ed un secondo pannello 71.
I pannelli sono degli elementi piani, o a piastra, caratterizzati dal fatto che due dimensioni sono sostanzialmente preponderanti rispetto alla terza.
Inoltre, il primo pannello 70 piano ? atto a essere disposto e vincolato su una faccia 20 di un primo modulo 2, 2?, 2??.
In questo senso, il primo pannello 70 pu? essere direttamente o indirettamente vincolato alla faccia 20. Preferibilmente, la faccia 20 a cui il primo pannello 70 ? vincolato ? perpendicolare all?asse baricentrico 2b atto ad essere disposto perpendicolarmente ad un suolo.
Inoltre, il primo pannello 70 pu? direttamente poggiare sulla faccia 20 oppure pu? essere disposto sulla faccia 20 ma connesso ad essa tramite mezzi intermedi, come mostrato ad esempio in Fig.13.
Il secondo pannello 71 piano ?, invece, perpendicolare al primo pannello 70.
Vantaggiosamente, il raccordo 7 comprende anche una lingua 72.
La lingua 72 ? preferibilmente anch?essa piana. Inoltre, la lingua 72 protrude dal secondo pannello 71 perpendicolarmente sia al secondo pannello 71, sia al primo pannello 70.
La lingua 72 ?, quindi, atta ad essere introdotta o inserita entro una guida 21 di un secondo modulo 2, 2?, 2??, adiacente al primo modulo 2, 2?, 2??, in maniera tale da consentire di vincolare reciprocamente il primo e secondo modulo 2, 2?, 2??.
Il raccordo 7 pu?, in aggiunta, comprendere un terzo pannello 73. Il terzo pannello 73, se presente, ? preferibilmente atto a consentire l?appoggio di un modulo (2, 2?, 2??.
Pertanto, il terzo pannello 73 ? preferibilmente parallelo al primo pannello 70 e connesso ad esso tramite il secondo pannello 71 cos? da essere distanziato dal primo pannello 70.
Ancora pi? in dettaglio, il primo pannello 70 ed il terzo pannello 73 protrudono dal secondo pannello 71 in corrispondenza di lati opposti del secondo pannello 71. In questo modo, il raccordo 7 definisce, se visto da un lato, una forma sostanzialmente a gradino.
Quindi, il raccordo 7 ? configurato per connettere due moduli 2, 2?, 2?? adiacenti, quando in uso. In particolare, il raccordo 7 ? configurato in maniera tale che, in uso, il secondo pannello 71 sia disposto tra due dette facce 20 dei due moduli 2, 2?, 2?? adiacenti, la lingua 72 sia inserita entro la guida 21 di un modulo 2, 2?, 2?? ed il primo pannello 70 sia posizionato sulla faccia 20 dell?altro tra i moduli 2, 2?, 2??.
Questa configurazione ? particolarmente adatta a connettere moduli 2, 2?, 2?? ovvero travi definenti porzioni di struttura, ad esempio di tipo ligneo, in corrispondenza di zone critiche come le parti limitrofe o realizzanti il solaio.
Infatti, le travature del solaio trovano appoggio sul terzo pannello 73 e sono connesse ai moduli o le travi delle pareti 100 della struttura 10 tramite le altre pareti 70, 71 e la lingua 72.
Il raccordo 7, inoltre, pu? includere ulteriori accorgimenti. Ad esempio, la lingua 72 pu? estendersi lungo una linea di mezzaria del secondo pannello 71. Pertanto, tale configurazione pu? essere adatta a moduli 2, 2?, 2?? che includono una guida 21 che si estende parallelamente ad uno degli assi baricentrici 2a, 2b, 2c sulla linea di mezzaria di una faccia 20.
Oppure, il raccordo 7 potrebbe includere anche pi? di una lingua 72; ad esempio due lingue 72 reciprocamente parallele e distanziate. Tali lingue 72 possono essere particolarmente adatte a consentire la connessione con uno o pi? moduli 2, 2?, 2?? come mostrati ad esempio in Fig.2.
Quindi, la lingua 72 pu? essere a sua volta connessa al terzo pannello 73 realizzando sostanzialmente una forma a T, in vista frontale del raccordo 7, con il terzo pannello 73.
Inoltre, il primo pannello 70 pu? comprendere una prima asola 70a.
La prima asola 70a ? preferibilmente configurata per alloggiare almeno parte del supporto 3 ad asta.
Pertanto, quando il raccordo 7 ? utilizzato all?interno di un sistema 1 come precedentemente descritto ed ? in uso, la prima asola 70a alloggia il supporto 3.
La prima asola 70a pu? quindi essere disposta in posizione centrale sul primo pannello 70.
Anche la lingua 72 pu? includere una o pi? seconde asole 72a.
Se presente, la seconda asola 72a ? configurata per alloggiare almeno parte di una o pi? viti di accoppiamento esterne.
Pertanto, la lingua 72 pu? essere inserita entro la guida 21 e vivi bloccata tramite viti o sistemi equivalenti che possono passare attraverso la seconda sola 72a. Il funzionamento del raccordo 7 precedentemente descritto in termini strutturali ? il seguente.
Sostanzialmente, il raccordo 7 pu? essere posizionato su di un primo modulo 2, 2?, 2?? di una parete 100, ad esempio all?interno di un sistema 1 o altra struttura. In dettaglio, il primo pannello 70 pu? essere disposto sulla faccia 20 del primo modulo 2, 2?, 2?? ed infilata sul supporto 3.
Quindi, un secondo modulo 2, 2?, 2??, ad esempio una trave di un solaio, pu? essere connessa al raccordo 7, inserendo la lingua 72 entro la guida 21, ed il secondo modulo 2, 2?, 2?? pu? essere appoggiato sul terzo pannello 73.
Quindi, il secondo pannello 71 si trova sostanzialmente disposto tra due facce 20 dei due moduli 2, 2?, 2?? adiacenti e, in conclusione, il secondo modulo 2, 2?, 2?? pu? essere meglio bloccato sul raccordo 7 utilizzando viti passanti nella seconda asola 72a.
Il raccordo 7 per struttura secondo l?invenzione consegue importanti vantaggi. Infatti, il raccordo 7 per struttura ? versatile e robusto.
Inoltre, il raccordo 7 per struttura ? adeguato a raccordare porzioni di struttura, ad esempio di tipo ligneo, soprattutto in corrispondenza di zone critiche come le parti limitrofe o realizzanti il solaio.
Tali vantaggi, sono quindi ottenuto da un raccordo 7 per struttura relativamente semplice da realizzare e, pertanto, economico e competitivo sul mercato.
L?invenzione ? suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo definito dalle rivendicazioni.
In tale ambito tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti ed i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Raccordo (7) per struttura comprendente:
- un primo pannello (70) piano atta ad essere disposto e vincolato su una faccia (20) di un primo modulo (2, 2?, 2??),
- un secondo pannello (71) piano perpendicolare a detto primo pannello (70), e caratterizzato dal fatto di comprendere
- una lingua (72) piana protrudente da detto secondo pannello (71) perpendicolarmente a detti pannelli (70, 71) ed atta ad essere introdotta entro una guida (21) di un secondo modulo (2, 2?, 2??) in maniera tale da consentire di vincolare reciprocamente detti primo e secondo modulo (2, 2?, 2??).
2. Raccordo (7) secondo la rivendicazione 1, comprendente ulteriormente un terzo pannello (73) atto a consentire l?appoggio di un detto modulo (2, 2?, 2??), parallelo a detto primo pannello (70) e connesso a detto primo pannello (70) tramite detto secondo pannello (71) cos? da essere distanziato da detto primo pannello (70).
3. Raccordo (7) secondo la rivendicazione 2, in cui detto primo pannello (70) e detto terzo pannello (73) protrudono da detto secondo pannello (71) in corrispondenza di lati opposti di detto secondo pannello (71).
4. Raccordo (7) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui detta lingua (72) si estende lungo una linea di mezzaria di detto secondo pannello (71).
5. Raccordo (7) secondo le rivendicazioni 2 e 3, in cui detta lingua (72) ? connessa a detto terzo pannello (73).
6. Raccordo (7) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui detto primo pannello (70) comprende almeno una prima asola (70a) configurata per alloggiare almeno parte di un supporto (3) ad asta.
7. Raccordo (7) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui detta lingua (72) comprende almeno una seconda asola (72a) configurata per alloggiare almeno parte di una o pi? viti di accoppiamento esterne.
8. Sistema (1) modulare per la realizzazione di pareti (100) di una struttura abitativa (10) definente una pianta (11) ed un percorso perimetrale (12), comprendente:
- una pluralit? di moduli (2, 2?, 2??) definiti da travi comprendenti una pluralit? di facce (20) e tre assi baricentrici (2a, 2b, 2c) reciprocamente perpendicolari in modo tale da formare una terna ordinata e comprendenti ciascuno:
- almeno una guida (21) estendentesi in maniera continua lungo almeno una di dette facce (20) parallelamente ad almeno uno di detti tre assi baricentrici (2a, 2b, 2c),
- almeno un foro (22), estendentesi parallelamente ad almeno uno di detti tre assi baricentrici (2a, 2b, 2c) ed atto ad alloggiare parte di detto supporto (3) in modo tale da consentire una disposizione ordinata di detti moduli (2) lungo detto percorso perimetrale (12),
- una pluralit? di supporti (3) definenti aste estendentisi lungo una asse di sviluppo prevalente (3a) ciascuna e disposti lungo almeno parte di detto percorso perimetrale (12),
- almeno un raccordo (7) secondo le rivendicazioni 1-7 e configurato per reciprocamente connettere due di detti moduli (2, 2?, 2??) adiacenti.
9. Sistema (1) secondo almeno la rivendicazione 8, in cui detto raccordo (7) ? configurato in maniera tale che, in uso, detto secondo pannello (71) sia disposto tra due dette facce (20) di due di detti moduli (2, 2?, 2??) adiacenti, detta lingua (72) sia inserita entro detta guida (21) di un di detti moduli (2, 2?, 2??) adiacenti e detto primo pannello (70) sia posizionato su di una faccia (20) dell?altro tra detti moduli (2, 2?, 2??) adiacenti.
10. Sistema (1) secondo almeno le rivendicazioni 9 e 5, in cui detto raccordo (7) ? configurato in maniera tale che, in uso, detta prima asola (70a) alloggi detto supporto (3).
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