IT202100022949A1 - Forno elettrico multifunzionale - Google Patents
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Description
Descrizione di un brevetto d'invenzione
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce a un forno elettrico multifunzionale.
Pi? in particolare, la presente invenzione si riferisce a un forno elettrico multifunzione di tipo professionale da utilizzarsi in locali di ristorazione e simili per la cottura di prodotti alimentari del tipo lievitato quali, ad esempio, pizza, pane, prodotti di pasticceria e simili.
Ancora pi? in particolare, la presente invenzione si riferisce ad un forno elettrico multifunzione di tipo statico, ossia che non presenta parti in movimento per le operazioni di cottura dei sopra indicati prodotti.
Come ? noto, con riferimento particolare ai forni elettrici ad uso alimentare, i mezzi per il riscaldamento del forno sono collocati nella piana di cottura della camera di cottura, sotto o entro il piano di cottura o platea e sul cielo o volta della camera di cottura opposto al piano di cottura.
Tipicamente la piana di cottura ? realizzata in materiale completamente o parzialmente refrattario (ossia senza la cosiddetta piana martire) che permette di mantenere una giusta temperatura di cottura e di diffondere il calore nel modo tendenzialmente pi? uniforme possibile per una corretta ed ottimale cottura dei prodotti.
Tradizionalmente e sempre allo scopo di garantire una omogeneit? nella diffusione del calore, i mezzi di riscaldamento (che sono costituiti da resistenze elettriche) sono posizionati all?interno della piana di refrattario che costituisce la platea; ad esempio, i mezzi di riscaldamento sono alloggiati in cavit? formate nello spessore della piana di cottura (o platea), secondo un piano orizzontale e tra loro parallele oppure possono stare anche al di sotto di dette cavit?.
Tenuto conto del fatto che i piani cottura sono soggetti a frequente usura (indicativamente triennale o semestrale in caso di maggiore utilizzo) e che, pertanto, sono soggetti a sostituzione periodica, nell?ottica di un contenimento dei costi sono stati sviluppati dei forni elettrici che presentano una piana di cottura modulare tale da permettere una sostituzione agevole e rapida di singoli moduli in caso di usura o danneggiamento.
Tuttavia, anche queste tipologie di forno, seppur migliorative con riferimento alla manutenzione della piana di cottura, presentano alcuni inconvenienti di rilievo legati al fatto che alcune zone della piana di cottura sono soggette ad una usura pi? rapida di altre, in funzione del fatto che il cuoco tender? a posizionare molto pi? spesso (per comodit? o perch? pi? riscaldate o per altre motivazioni) le pietanze in quelle zone che, pertanto, risulteranno essere pi? sovraccariche di altre.
Le zone sovraccariche (ossia quelle per le quali si ha un utilizzo maggiore) oppure quelle scariche (ossia quelle per le quali si ha un utilizzo minore) determinano un decadimento della qualit? della cottura, tenuto conto del fatto che una cottura in queste zone comporta forti rischi di essere insufficiente (nelle zone sovraccariche) o comporta la presenza di bruciature sull?alimento (nelle zone scariche).
Tradizionalmente, considerando esemplificativamente il caso della cottura di una pizza, per una cottura ottimale della medesima ? necessaria una salita della temperatura del forno e, all?inizio, il piano di cottura ? ?infuocato? e l?operatore generalmente con elementi esterni tipo retini/teglie, se necessario, lo stempera per evitare che le prime pizze si brucino (lo stesso inconveniente si verifica dopo una pausa di lavoro) e, successivamente, inizia a cuocere con parametri di potenza relativamente bassi considerato un carico di poche pizze di inizio serata per poi incrementare la potenza del forno con l?aumento del numero di pizze infornate e ci? al fine di evitare che l?incremento del carico determini la perdita di temperatura del suolo del forno (che in gergo ? definito come ?forno che si siede?) arrivando potenzialmente anche alla regolazione massima o all?inserimento di un booster (ossia di una extrapotenza per picchi di lavoro); diversamente, con la discesa del carico l?operatore dovr? diminuire le potenze per evitare di bruciare le pizze e se prevede una pausa, generalmente, andr? ad inserire una funzione ?EcoStandBy? (ossia una minimizzazione delle potenze per pause di lavoro). L?operatore, in ognuna delle cotture che effettua, gestisce il tempo totale di cottura andando ad aprire frequentemente la porta del forno per controllare sia la parte superiore che inferiore della pizza, aiutandosi con una pala, per sfornarla al momento ottimale e questo tempo ? variabile in funzione della farcitura del disco di pasta ed in funzione della temperatura del piano di cottura al momento dell? infornamento, con detta temperatura determinata dalle regolazioni delle potenze e dalla sequenza di cotture precedenti; l?operatore, inoltre, oltre ai fattori di cui sopra, regola una valvola per l?evacuazione dei vapori di cottura a seconda delle esigenze di cottura e, per certi tipi di prodotti (ad esempio la panetteria) regola anche l?introduzione del vapore in camera di cottura grazie ad un?apposita vaporiera.
Considerato quanto sopra, per un corretto sfruttamento delle zone di cottura del forno, finalizzato a scongiurare le problematiche sopra descritte, ? necessario affidarsi alle capacit? ed abilit? dell?operatore e ci? comporta degli inconvenienti legati al fatto che un operatore non esperto non possa utilizzare in modo corretto il forno in quanto sarebbe a rischio la buona qualit? del prodotto in cottura.
Scopo della presente invenzione ? quello di ovviare agli inconvenienti sopra riportati.
Pi? in particolare, scopo della presente invenzione ? quello di fornire un forno elettrico multifunzionale che consenta di sfruttare in modo ottimale tutte le zone della piana di cottura del forno permettendo una cottura di elevata qualit? per tutti i tipi d pietanze infornate.
Ancora pi? in particolare, lo scopo della presente invenzione ? quello di fornire un forno di tipo ?intelligente? che consenta di adattare i propri parametri di cottura sia alle caratteristiche del prodotto da cuocere e sia alle condizioni di temperatura alle quali si trova il piano di cottura al momento dell?infornamento del prodotto.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di fornire un forno elettrico che consenta di realizzare la cottura contemporanea di prodotti di tipologia differente in modo ottimale.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di fornire un forno elettrico multifunzionale il cui utilizzo comporti una minima fatica da parte sia di operatori esperti che inesperti, che comporti una minima esposizione ai vapori di cottura e che garantisca minimi consumi energetici con conseguente riduzione dei correlati costi.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un forno elettrico multifunzionale atto a garantire una elevata resistenza e durabilit? nel tempo e tale, inoltre, da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.
Questi e altri scopi vengono raggiunti dall'invenzione che presenta le caratteristiche di cui alla rivendicazione 1.
Secondo l'invenzione si fornisce un forno elettrico multifunzionale per la cottura di pietanze tipo lievitato del tipo pizza, pane, prodotti di pasticceria e simili che comprende un corpo-forno ed un basamento eventualmente provvisto di ruote o di equivalenti mezzi di movimentazione, il corpoforno essendo di tipo modulare e comprendendo uno o pi? moduli sovrapponibili ciascuno dei quali definisce una camera di cottura provvista di una bocca-forno chiusa a mezzo di uno sportello apribile, la camera di cottura di ciascun modulo comprendendo un piano di cottura o platea ed una volta o cielo provvisti di resistenze di riscaldamento, con il piano di cottura essendo in materiale refrattario e suddiviso in porzioni di piano o modulo-piano, ciascun modulo comprende una coppia di contrapposte sonde poste in una zona compresa tra il piano di cottura o platea ed il cielo o volta e disposte a circa met? dello sviluppo in profondit? di detta camera di cottura sulla parte destra e sinistra di detta camera, un gruppo-sensore di temperatura per ciascuna porzione di piano o modulo-piano, mezzi di controllo e distribuzione del flusso di calore all'interno del forno, con detto forno che comprende una unit? di controllo con logica di controllo per una gestione di ciascuna porzione di piano o modulo-piano in modo indipendente l?uno rispetto all?altro.
Realizzazioni vantaggiose dell'invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche costruttive e funzionali del forno elettrico multifunzionale della presente invenzione potranno essere meglio comprese dalla dettagliata descrizione che segue nella quale si fa riferimento alle allegate tavole di disegno che ne raffigurano una forma di realizzazione preferita e non limitativa e in cui:
la figura 1 illustra schematicamente una vista frontale del forno elettrico multifunzionale della presente invenzione;
la figura 2 illustra schematicamente una vista dall?alto del forno elettrico dell?invenzione; la figura 3 rappresenta schematicamente una vista frontale di una porzione del forno dell?invenzione e, in particolare, una vista frontale di una camera di cottura del medesimo;
la figura 4 rappresenta schematicamente una vista in sezione secondo un piano F-F di figura 2;
la figura 5 rappresenta schematicamente una vista in sezione secondo un piano B-B di figura 3;
la figura 6 rappresenta schematicamente una vista in sezione secondo un piano A-A di figura 3;
la figura 7 rappresenta schematicamente un dettaglio di una porzione della platea o piano di cottura del forno dell?invenzione;
la figura 8 rappresenta una vista in sezione secondo un piano E-E di figura 2;
la figura 9 illustra schematicamente una interfaccia utente di uno schermo o display del forno.
Con riferimento alle citate figure, il forno multifunzionale della presente invenzione, indicato complessivamente con 10, comprende un corpo-forno 12 ed un basamento 14 eventualmente provvisto di ruote 16 o di equivalenti mezzi di movimentazione funzionali ad uno spostamento e posizionamento del forno nel locale di ubicazione ed utilizzo, il corpo-forno 12 essendo di tipo modulare e comprendendo uno o pi? moduli 17 (sovrapponibili) ciascuno dei quali definisce una camera di cottura provvista di una bocca-forno 11 chiusa a mezzo di uno sportello 13 apribile che comprende due porte definite, rispettivamente, da una porta destra 18 e da una porta sinistra 18? con ciascuna di dette porte essendo provvista di una maniglia e, rispettivamente, una maniglia destra 19 e una maniglia sinistra 19? che, come meglio descritto nel seguito, possono essere indipendenti o solidarizzate tra loro.
Il corpo-forno 12 (pi? nello specifico un singolo modulo 17 di detto corpo-forno 12) comprende un piano di cottura 20 o platea, pareti laterali 21 e una volta o cielo 31 (la parete superiore opposta al piano di cottura) realizzate di preferenza in lamiera metallica e provviste di isolamento e una parete di fondo che definiscono la camera di cottura e uno sportello apribile realizzato come in precedenza descritto e atto a chiudere la boccaforno di detta camera di cottura del singolo modulo.
Il piano di cottura 20 ? realizzato in materiale refrattario (senza piana martire) ed ? suddiviso in porzioni di piano o moduli-piano 22 ciascuno, preferenzialmente, avente le dimensioni di una pizza (nella forma di realizzazione preferita di cui alle figure sono rappresentate quattro porzioni di piano o moduli-piano, ma si intende che tali porzioni di piano o moduli-piano sono almeno due). Ciascuna porzione di piano o modulo-piano 22 ? provvisto di resistenze di riscaldamento 29 (non descritte nel dettaglio in quanto note) disposte sia in corrispondenza del piano cottura o platea che della volta o cielo della camera di cottura, dette resistenze di riscaldamento essendo indipendenti tra loro ed aventi dimensioni pressoch? corrispondenti a quelle della singola porzione di piano o modulo-piano 22.
Ciascuna porzione di piano o modulo-piano 22 di cottura comprende un gruppo-sensore 24 di tipo a contatto che, come schematizzato nel dettaglio di figura 7, ? alloggiato inferiormente alla porzione di piano o modulo-piano 22 e, pi? in particolare, al di sotto di uno spessore ?K? della porzione di piano o modulo-piano definente una ?parte nobile? occupata da un elemento di bassofondo 25 che definisce e chiude un vano 27 di alloggiamento per detto gruppo-sensore, detto elemento di bassofondo 25 avente uno spessore corrispondente allo spessore ?K?.
Il gruppo-sensore 24 comprende un sensore 23 una cui estremit? o punta 23? si impegna con un fronte inferiore dell?elemento di bassofondo 25 della singola porzione di piano o modulo-piano 22 di cottura, una molla 30 di tipo conico e un disco 32 in metallo altamente conduttivo ancorato al sensore in corrispondenza della porzione di estremit? 23? del medesimo a contatto con il fronte inferiore dell?elemento bassofondo 25 e mantenuto in posizione a mezzo della citata molla 30; detto gruppo-sensore, indipendentemente dalle deformazioni della camera di cottura legate alle temperature, rileva sempre con precisione la temperatura della porzione di piano o modulo-piano di cottura e la rileva sul citato elemento bassofondo 25 che, come descritto, ? definito sul piano di cottura (sulla singola porzione di piano) con una dimensione in altezza ?K? (tendenzialmente e di preferenza compresa tra 4 e 8 millimetri) idonea a mantenere uno spessore (o parte nobile) adatto a non compromettere le caratteristiche di resistenza meccanica del materiale refrattario del piano e a consentire una rilevazione corretta e precisa della temperatura della superficie di cottura di detto piano.
Il descritto gruppo sensore ? resistente alle alte temperature raggiunte dal forno (fino a circa 600 ?C) e, in particolare, alle temperature raggiunte in corrispondenza della zona di alloggiamento di detto gruppo sensore.
Internamente alla camera di cottura 35 del singolo modulo 17 ? presente una coppia di contrapposte sonde 36 poste in aria (ossia in una zona della camera compresa tra la platea ed il cielo) e disposte a circa met? dello sviluppo in profondit? di detta camera di cottura 35 (come schematizzato nelle figure 5 e 8) e sulla parte destra e sinistra di detta camera; ci? al fine di consentire un controllo ottimale della temperatura dell?aria nella camera di cottura e rilevare eventuali cali di temperatura che si possono verificare quando si inforna la pietanza da sottoporre a cottura.
Come descritto in precedenza, la bocca-forno 11 di ciascun modulo 17 ? chiusa a mezzo di uno sportello 13 apribile che comprende una porta destra 18 e una porta sinistra 18? e ci? consente di definire una camera di cottura destra e una camera di cottura sinistra con ciascuna di dette camere che comprende una o pi? porzioni di piano o modulo-piano 22 di cottura; una tale configurazione definisce zone di cottura (destra e sinistra) che lavorano in modo indipendente tra loro (ossia come se si disponesse di forni singoli per ciascuna zona) e, aprendo una singola porta (porta destra 18 o porta sinistra 18?) per effettuare l?infornamento o lo sfornamento, non si altera o disturba la cottura della pietanza che ? disposta nella zona di cottura per la quale la rispettiva porta rimane chiusa e, altres?, una tale configurazione realizza una sostenibilit? ambientale in virt? del fatto che una riduzione del calore che fuoriesce dalla camera di cottura determina una minore dispersione termica ed elettrica.
Allo scopo di alterare il meno possibile i moti convettivi del flusso di calore nel cielo della camera di cottura durante le operazioni di infornamento/sfornamento, la camera di cottura comprende deflettori fissi trasversali 40 del tipo a bandella (figura 6) e orizzontali 42 che sono disposti nella parte rivolta in direzione della bocca-forno 11 chiusa dalle porte 18/18?; ci? determina la creazione di labirinti che rallentano il movimento al flusso convettivo naturale del calore e permettono all?operatore di dar luogo alle operazioni di infornamento/sfornamento con una minima dispersione termica.
Come descritto, la porta destra 18 e la porta sinistra 18? sono provviste, rispettivamente, di una maniglia destra 19 e di una maniglia sinistra 19? che permettono l?apertura delle singole porte verso il basso o verso l?alto (in funzione della modalit? di vincolo di dette porte rispetto al singolo modulo 17 del corpo-forno 12) e, inoltre, dette maniglia destra 19 e sinistra 19? possono essere solidarizzate tra loro per una apertura contemporanea delle porte destra e sinistra.
Con riferimento alla figura 4 ? schematizzata una vista in sezione delle maniglie destra 19 e sinistra 19? e del meccanismo di vincolo tra le due.
In particolare, in corrispondenza di una delle porzioni di estremit? di una delle maniglie destra o sinistra ? presente un pomolo 50 che pu? scorrere secondo una direzione orizzontale ?Y? cos? da attuare un movimento di traslazione in avanzamento/arretramento di un perno 52 disposto internamente a una delle due maniglie e che ? atto ad impegnarsi/disimpegnarsi con l?altra maniglia per vincolare/svincolare tra loro le due maniglie; in tal modo l?operatore pu? decidere se aprire una singola porta destra o sinistra in modo indipendente o se aprire in modo contemporaneo le due porte del singolo modulo 17.
Inoltre, sul fondo della camera di cottura di ciascun modulo 17 e da parte opposta rispetto alla bocca-forno 13, sono presenti almeno un pannello 60 metallico e lucidato a specchio inclinato in direzione del piano cottura e funzionale a consentire all?operatore una visione della parte posteriore della pietanza in cottura (tipicamente non a vista) e, in tal modo, scongiurare continue e ripetute aperture delle porte 18/18?; i pannelli 60 sono realizzati, di preferenza, in acciaio inox refrattario e ci? al fine di minimizzare la virazione del colore rosso alle alte temperature e di consentire una pulizia/rigenerazione con comuni detergenti/solventi.
In accordo con una forma di realizzazione alternativa, la camera di cottura di ciascun modulo 17 comprende piastre radianti in materiale refrattario disposte al di sotto delle resistenze riscaldanti del cielo allo scopo di variare il bilanciamento del tipo di calore che va ad investire la pietanza in cottura rendendola ?pi? delicata?; infatti, a mezzo di dette piastre radianti, diminuisce l?intensit? della radiazione infrarossa che investe in maniera diretta la pietanza in cottura a favore di un maggior apporto di calore per convezione (ci? ? particolarmente indicato per alcuni tipi di mozzarella o altri ingredienti di guarnizione/impasto di tipo pi? delicato).
Il forno dell?invenzione ? provvisto di una logica di controllo del funzionamento adattivo del forno medesimo che ? gestita a mezzo di una unit? di controllo (non rappresentata) alloggiata in una centralina del forno che consente di visualizzare le zone del forno che in un determinato periodo di tempo sono state meno utilizzate e ci? al fine di fornire indicazioni su dove sia pi? consigliabile posizionare una nuova pietanza da cuocere, cos? da sfruttare in modo ottimale le potenzialit? del forno evitando zone di sovraccarico e zone scariche che comportano inevitabili difetti di cottura (infatti, a titolo di esempio, una pizza infornata in una zona scarica rischia di produrre bruciature, mentre nel caso di una pizza infornata in una zona sovraccarica pu? portare ad ottenere una pietanza non ben cotta).
A mezzo della logica di controllo adattivo l?unit? di controllo del forno regola il funzionamento del forno medesimo con la possibilit? di fornire all?operatore, a mezzo di uno schermo o display 70 del singolo modulo 17 indicazioni di spegnimento o accensione di specifici gruppi di resistenze (corrispondenti a una specifica porzione di piano o modulo-piano 22) in funzione della rilevazione dei gruppi-sensori 24, di modificare i parametri di cottura in funzione della pietanza infornata, di regolare e definire le tempistiche di permanenza delle pietanze in cottura nelle differenti zone, di considerare la possibilit? o necessit? di incrementare la temperatura (aggiunta di un turbo energetico o booster) nel caso in cui si verifichino picchi di lavoro e simili; ci? a mezzo di mezzi di regolazione o slider 72 del display 70. L?unit? di controllo comprende un database o memoria in cui sono memorizzati i differenti parametri che caratterizzano le differenti tipologie di pietanze che possono essere cotte nel forno (che possono essere implementati ed aggiornati); ad esempio, nel caso di cottura di pizze, il forno attraverso l?unit? di controllo richieder? parametri del tipo peso della pasta, dimensioni della pizza, tipo di farina utilizzata, grado di idratazione dell?impasto, consistenza finale attesa (pi? o meno croccante), grado di doratura desiderato, tipologia di cottura richiesta (precottura, rigenero, riscaldamento) e simili (l?operatore ha accesso a tali dati/parametri a mezzo di una barra funzionale 74 (o barra degli strumenti) del display 70).
A fronte di tali parametri la logica di controllo del forno andr? a regolare il forno impostandolo su definiti valori di temperatura della camera di cottura, definendo una percentuale di potenza delle resistenze del cielo della camera di cottura e una temperatura del piano di cottura di ciascuna porzione di piano o modulo-piano di detto piano di cottura, indicando il tempo di cottura ottimale, indicando la posizione ottimale della valvola di evacuazione dei vapori di cottura.
In tal modo la logica di controllo andr? ad eseguire un ciclo di salita della temperatura in funzione del ciclo che dovr? eseguire per la cottura di uno specifico prodotto portando il valore della temperatura in corrispondenza di un valore pre-definito (o set point) ideale per evitare il surriscaldamento del piano cottura responsabile delle bruciature delle prime pietanze in cottura (ad esempio le pizze) e segnaler?, a mezzo di visualizzazione su un display del modulo 17, la zona in cui ? consigliato cuocere la pietanza (che generalmente ? la zona pi? calda), l?operatore andr? ad infornare la pietanza e sul citato display azioner? un timer corrispondente alla zona di infornamento e posizionamento della pietanza e, conseguentemente, la logica di controllo, a seconda della distanza rispetto al valore predefinito (o set point) previsto per la tipologia di cottura andr? a determinare il tempo ottimale di cottura (pi? in particolare, nel caso in cui la temperatura fosse pi? alta del valore predefinito (o set point) il tempo di cottura diminuir?, mentre nel caso contrario il tempo aumenter?).
Durante la fase di cottura il gruppo sensore 24 si occupa di rilevare la curva di caduta della temperatura e, a seconda della tipologia di variazione, allerter? l?unit? di controllo che, a mezzo della logica di controllo, andr? ad adattare automaticamente la percentuale di potenza erogata dalle resistenze inferiori cos? da adattarla al carico rilevato (aumentandola nel caso di discesa o diminuendola nel caso di risalita).
Una volta raggiunto il tempo definito l?operatore, a mezzo del display del modulo 17, verr? allertato in merito al completamento della cottura e, conseguentemente, l?operatore potr? procedere allo sfornamento; tuttavia, l?operatore potr? comunque personalizzare la cottura in casi particolari quali, ad esempio, un impasto freddo o un impasto troppo lievitato (ad esempio, potr? regolare in modo personalizzato la doratura, la temperatura di cottura, il tempo totale di cottura).
Altres?, la logica di controllo implementata nel forno dell?invenzione ? anche in grado di rilevare eventuali pause di lavoro dedotte dal mancato azionamento del timer e, conseguentemente, agir? sul sistema portando automaticamente la zona del piano (o tutto il forno) nello stato di Eco-standby in cui lo stato di riposo vigile a valori ottimali dei parametri del forno permette di ricominciare immediatamente a cuocere le pietanze senza rischiare di bruciare sotto la pietanza ma diminuendo drasticamente i livelli di energia elettrica impiegata in tali periodi di pausa.
Per alcuni tipi di alimenti del tipo prodotti di panetteria/pasticceria tendenzialmente ?pi? delicati?, la logica di controllo far? lavorare il forno in maniera leggermente diversa, con il piano di cottura che comunque rilever? le temperature delle varie zone, ma la percentuale erogata dalle resistenze riscaldanti della platea non varier? ma rimarr? fissa per tutta la cottura al valore impostato per lo specifico ciclo studiato per quel prodotto in cottura; inoltre, l?operatore potr? regolare la delicatezza della crosta (variando la quantit? di vapore immesso in camera di cottura dall?apposita vaporiera), la croccantezza (variando automaticamente in contemporanea le temperature, il tempo di cottura ed il tempo per cui rimane aperta la valvola di scarico dei vapori di cottura).
Come si pu? rilevare da quanto precede sono evidenti i vantaggi che il forno elettrico dell?invenzione consegue.
Il forno elettrico multifunzionale della presente invenzione, in virt? delle caratteristiche costruttive e di funzionamento descritte, consente in modo vantaggioso di disporre di zone dedicate alla cottura di singoli prodotti con ciascuna zona del forno che si comporta come un forno indipendente e ci? consente in modo vantaggioso la cottura di prodotti diversi all?interno della medesima camera di cottura.
Un ulteriore vantaggio della presente invenzione ? rappresentato dal fatto che la logica di controllo adattiva del forno dell?invenzione consente di ottenere un forno ?intelligente? in grado di semplificare il ciclo di cottura delle pietanze come descritto nel dettaglio in precedenza e di essere agevolmente utilizzato sia da operatori esperti che inesperti con una minima fatica, una minima esposizione ai vapori di cottura (considerato il fatto che non ? necessaria una continua apertura delle porte di chiusura della bocca-forno per fini di ispezione).
Un ulteriore vantaggio del forno dell?invenzione ? rappresentato dal fatto che la logica di controllo adattiva del forno definisce una sorta di ?pilota automatico? che assiste l?operatore nella gestione del forno e della cottura con un miglioramento e ottimizzazione delle performances del forno, della qualit? di cottura delle pietanze e con un conseguente risparmio energetico e di correlati costi.
Un ulteriore vantaggio del forno della presente invenzione ? rappresentato dal fatto che in virt? della modalit? costruttiva e della logica di controllo adattivo, non si dispone di camere di cottura specificatamente dedicate ad una tipologia di prodotto da cuocere (ossia camere con resistenza specifica o piani di cottura particolari e sempre dedicati ad una specifica tipologia di pietanza), bens? si dispone di camere di cottura indipendenti dalla tipologia di pietanza da cuocere, ma che si adattano in funzione della pietanza.
Ulteriormente vantaggioso ? il fatto che il forno elettrico dell?invenzione, grazie al fatto che lo sportello a chiusura della bocca-forno ? definito da due porte apribili in modo indipendente, consente di gestire in maniera ottimale i carichi di lavoro in quanto l?operatore, a seconda che si trovi in una condizione di pieno carico o mezzo carico del forno, andr? ad aprire solo una delle porte (o entrambe se necessario) e ci? consente una elevata flessibilit? di utilizzo del forno.
Ulteriormente vantaggioso ? il fatto che il grupposensore del forno dell?invenzione permette di rilevare perfettamente la temperatura del piano di cottura relativamente alle singole porzioni di piano o moduli-piano differentemente dai sensori dei forni tradizionali che rilevano la temperatura dell?aria nella zona del piano di cottura; infatti i sensori a contatto del piano refrattario garantiscono una elevata precisione nella lettura della temperatura reale della singola zona del piano di cottura e, pertanto, ?sentono? effettivamente il calore sottratto, ad esempio, dalla pizza al refrattario mentre cuoce e ci? ? differente, come gi? osservato in precedenza, dai dispositivi tradizionali che rilevano la temperatura dell?aria lateralmente al di sotto del refrattario e che rilevano un dato di massima e non un valore preciso (cosa necessaria affinch? sia abbia una reazione automatica del forno senza lasciare la cottura alla sola discrezionalit? dell?operatore.
Bench? l?invenzione sia stata sopra descritta con particolare riferimento a una sua forma di realizzazione data solo a scopo esemplificativo e non limitativo, numerose modifiche e varianti appariranno evidenti ad un tecnico del ramo alla luce della descrizione sopra riportata. La presente invenzione intende, pertanto, abbracciare tutte le modifiche e le varianti che rientrano nell?ambito delle rivendicazioni che seguono.
Claims (10)
1. Un forno elettrico (10) multifunzionale per la cottura di pietanze tipo lievitato del tipo pizza, pane, prodotti di pasticceria e simili che comprende un corpo-forno (12) ed un basamento (14) eventualmente provvisto di ruote (16) o di equivalenti mezzi di movimentazione, il corpo-forno (12) essendo di tipo modulare e comprendendo uno o pi? moduli (17) sovrapponibili ciascuno dei quali definisce una camera di cottura (35) provvista di una bocca-forno (11) chiusa a mezzo di uno sportello (13) apribile, la camera di cottura (35) di ciascun modulo comprendendo un piano di cottura 20 o platea ed una volta o cielo (31) provvisti di resistenze di riscaldamento (29), con il piano di cottura (20) essendo in materiale refrattario e suddiviso in porzioni di piano o modulo-piano (22), il forno caratterizzato dal fatto che ciascun modulo (17) comprende una coppia di contrapposte sonde (36) poste in una zona compresa tra il piano di cottura (20) o platea ed il cielo o volta (31) e disposte a circa met? dello sviluppo in profondit? di detta camera di cottura (35) sulla parte destra e sinistra di detta camera, un gruppo-sensore (24) di temperatura per ciascuna porzione di piano o modulo-piano (22), mezzi di controllo e distribuzione del flusso di calore all'interno del forno, con detto forno che comprende una unit? di controllo con logica di controllo per una gestione di ciascuna porzione di piano o modulo-piano (22) in modo indipendente l?uno rispetto all?altro.
2. Il forno elettrico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il gruppo sensore (24) di ciascuna porzione di piano o modulo-piano (22) ? alloggiato al di sotto di uno spessore ?K? della porzione di piano o modulo-piano (20) occupato da un elemento di bassofondo (25) che definisce e chiude un vano (27) di alloggiamento per detto gruppo-sensore, l?elemento di bassofondo (25) avente una dimensione in spessore corrispondente allo spessore ?K?.
3. Il forno elettrico secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il gruppo-sensore (24) comprende un sensore (23) una cui estremit? o punta (23?) si impegna con un fronte inferiore dell?elemento di bassofondo (25) della singola porzione di piano o modulo-piano (22), una molla (30) di tipo conico e un disco (32) in metallo altamente conduttivo ancorato al sensore (23) in corrispondenza della porzione di estremit? (23?) a contatto con il fronte inferiore dell?elemento bassofondo (25) e mantenuto in posizione a mezzo della citata molla (30).
4. Il forno elettrico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le resistenze di riscaldamento (29) sono indipendenti tra loro dimensioni corrispondenti a quelle della singola porzione di piano o modulo-piano (22).
5. Il forno elettrico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di controllo e distribuzione del flusso di calore internamente a ciascuna camera di cottura (35) di ciascun modulo (17) comprende deflettori fissi trasversali (40) del tipo a bandella e orizzontali (42) sono disposti nella parte rivolta in direzione della bocca-forno (11).
6. Il forno elettrico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo sportello (13) a chiusura della bocca-forno (11) di ciascun modulo (17) comprende una porta destra (18) e una porta sinistra (18?) provviste, rispettivamente, di una maniglia destra (19) e di una maniglia sinistra (19?), dette porte (18, 18?) essendo ad apertura indipendente o solidarizzabili tra loro.
7. Il forno elettrico secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza di una delle porzioni di estremit? di una della maniglia destra (19) (o sinistra (19?)) ? disposto un pomolo (50) azionabile in scorrimento secondo una direzione orizzontale ?Y? per attuare un movimento di traslazione in avanzamento/arretramento di un perno (52) disposto internamente alla maniglia destra (19) (o sinistra (19?)) e atto ad impegnarsi/disimpegnarsi con la maniglia sinistra (19?) (o destra (19)) per vincolare/svincolare tra loro dette due maniglie per una apertura contemporanea o singola delle porte destra (18) e sinistra (18?).
8. Il forno elettrico secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che sul fondo della camera di cottura (35) di ciascun modulo (17) e da parte opposta rispetto alla bocca-forno (13) ? presente almeno un pannello (60) metallico e lucidato a specchio inclinato in direzione del piano cottura (20) funzionale a consentire ad un operatore una visione della parte posteriore della pietanza in cottura.
9. Il forno elettrico secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che l?almeno un pannello (60) ? realizzato in acciaio inox refrattario.
10. Il forno elettrico secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere uno schermo (70) provvisto di una interfaccia grafica utente per una visualizzazione delle singole porzioni di piano o modulo-piano (22) nelle loro condizioni di utilizzo/temperatura per una indicazione automatica, a mezzo della logica di controllo adattativo, di spegnimento o accensione di specifici gruppi di resistenze (29) corrispondenti a una specifica porzione di piano o modulo-piano (22) in funzione della rilevazione dei gruppi-sensori (24), di modifica di parametri di cottura in funzione di specifiche pietanze infornate, di regolazione e definizione di tempistiche di permanenza delle pietanze in cottura nelle differenti porzione di piano o modulo-piano (22), di indicazione di possibilit? o necessit? di incremento della temperatura in caso picchi di lavoro e simili, l?interfaccia dello schermo (70) comprendendo mezzi di regolazione o slider (72) e una barra funzionale o barra degli strumenti (74) atta alla gestione del forno da parte dell?operatore.
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