IT202100022019A1 - Dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro - Google Patents

Dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro Download PDF

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IT202100022019A1
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IT102021000022019A
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Giacomo Mario Alban
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Alban Giacomo Spa
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
    • E04F21/00Implements for finishing work on buildings
    • E04F21/0007Implements for finishing work on buildings for mounting doors, windows or frames; their fitting
    • E04F21/0015Implements for finishing work on buildings for mounting doors, windows or frames; their fitting for mounting frames
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
    • E06B1/00Border constructions of openings in walls, floors, or ceilings; Frames to be rigidly mounted in such openings
    • E06B1/04Frames for doors, windows, or the like to be fixed in openings
    • E06B1/52Frames specially adapted for doors

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  • Architecture (AREA)
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  • Structural Engineering (AREA)
  • Door And Window Frames Mounted To Openings (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
DISPOSITIVO DI AUSILIO ALLA POSA DI UN TELAIO DI UNA PORTA
RASO-MURO
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro ed un metodo di installazione del dispositivo stesso.
Tale invenzione trova largo impiego nell?ambito dei serramenti, in particolare delle porte, in cui ? sempre pi? sentita la necessit? di rendere l?intera porta un tutt?uno con la parete su cui ? installata, in modo da minimizzarne l?impatto visivo.
Come ? noto, le porte raso-muro sono contrassegnate dall'assenza completa di stipiti, cornici e coprifili a vista per cui creano una superficie senza soluzione di continuit? con la parete su cui sono installate.
Le porte raso-muro comprendono un?anta a battente ed un telaio configurato per essere fissato (ad esempio cementato) ai muri delimitanti una luce di passaggio nella parete. Il telaio ? di norma dotato di due montanti e di un traverso fissato alle estremit? superiori dei montanti stessi in modo da formare con essi una struttura a forma di ?U? rovesciata.
Al momento dell?installazione della porta raso-muro, il telaio viene montato entro la luce di passaggio in modo che l?anta, una volta in posizione di chiusura, sia in battuta con il telaio stesso risultando a filo con la parete su cui la porta ? installata. In tale situazione, quando l?anta ? chiusa, la parete su cui ? installata risulta sostanzialmente continua, rendendo l?anta pressoch? impercettibile. L?assenza di spessori permette, infatti, di realizzare una totale integrazione dell?anta entro la parete ospitante il telaio.
Per effettuare una corretta posa della porta raso-muro, ? importante che i montanti siano paralleli tra loro e giacenti su un medesimo piano, altrimenti la porta - una volta posata - risulterebbe sporgente rispetto al piano della parete che la ospita e pertanto l?anta, una volta in posizione di chiusura, non risulterebbe a filo con la parete stessa.
In aggiunta, per la corretta apertura e chiusura dell?anta, ? necessario che i montanti risultino in squadra rispetto al traverso, vale a dire che gli stessi formino con il traverso angoli pari (o sostanzialmente pari) a 90?.
Ad oggi, per ovviare agli svergolamenti o ai fuori squadra, al telaio viene applicata, durante la posa, almeno un pannello di sostegno rigido (realizzato, ad esempio, con un?asse di legno). Tale pannello ? dotato di una coppia di scanalature configurate ciascuna per accogliere un profilo di un rispettivo montante.
In maggior dettaglio, durante la posa del telaio, il pannello di sostegno ? applicato ai montanti, in modo tale che ciascuna scanalatura possa accogliere il profilo di un rispettivo montante. In tale situazione, il pannello di sostegno ? parallelo al traverso e vincolato ai montanti, per cui questi ultimi sono impossibilitati a divergere l?uno dall?altro.
Inoltre, tramite il pannello di sostegno, il telaio risulta irrigidito e impossibilitato a subire svergolamenti.
Svantaggiosamente, l?utilizzo del pannello di sostegno risulta poco versatile e altamente dispendioso. Infatti, essendo le scanalature ricavate direttamente nel pannello, quest?ultimo non ? riutilizzabile su telai differenti. In maggior dettaglio, i montanti del telaio presentano una distanza reciproca dipendente dalla larghezza della luce di passaggio entro cui si intende posare la porta. In tale situazione, un pannello di sostegno realizzato per un telaio non pu? essere utilizzato per un telaio predisposto ad essere installato entro una luce di larghezza maggiore o minore. Attualmente, per ciascun telaio deve essere predisposto un pannello dedicato, ossia avente scanalature opportunamente distanziate, aumentando cos? i costi dell?intera porta raso-muro ed i tempi di produzione/installazione.
Un?ulteriore necessit? particolarmente sentita nel campo dei serramenti raso-muro ? quella di montare il telaio entro la luce di passaggio in modo tale da tenere in considerazione il futuro filo muro, cio? tenendo conto del fatto che la parete finita comprender? anche lo spessore dell?intonaco. In altri termini, ? prassi comune posizionare il telaio tenendo in considerazione il fatto che, una volta intonacata la parete immediatamente circostante, la superficie laterale dell?anta risulti a filo con la parete, in modo tale che l?anta, una volta chiusa ed in battuta con il telaio, risulti incastonata nella parete stessa.
Ad oggi, il posizionamento del telaio viene effettuato da un operatore che inserisce il telaio, a sua discrezione, pi? o meno in profondit? entro la luce di passaggio della parete. In tale situazione, vi ? il rischio che il telaio venga montato storto, dando luogo ad una porta non perfettamente rasomuro e in cui l?anta sporge (oppure ? eccessivamente rientrata) rispetto alla parete circostante.
Compito tecnico della presente invenzione ? proporre un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro ed un metodo di installazione del dispositivo che siano in grado di superare gli inconvenienti emersi dall?arte nota.
Scopo della presente invenzione risulta dunque quello di realizzare un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro che eviti svergolamenti e fuori squadra del telaio.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? proporre un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro che faciliti notevolmente la posa di una porta raso-muro.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? realizzare un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro che sia versatile per ogni tipo di telaio e porta, in particolare che possa essere usato sia per il montaggio di telai di porte a spingere che di porte a tirare.
Un ulteriore scopo della presente invenzione risulta quello di mettere a disposizione un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro che consenta in maniera veloce e precisa di tenere in considerazione, durante la posa, il filo muro della parete in cui la porta raso-muro va installata.
Un ulteriore scopo della presente invenzione risulta quello di mettere a disposizione un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro versatile e poco costoso.
Un ulteriore scopo della presente invenzione risulta quello di mettere a disposizione un metodo efficacie e affidabile di installazione del dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro.
Il compito tecnico specificato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro e da un metodo di installazione del suddetto dispositivo, i quali comprendono le caratteristiche tecniche esposte in una o pi? delle unite rivendicazioni. Le rivendicazioni dipendenti corrispondono a possibili forme di realizzazione dell?invenzione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa di una forma di realizzazione di un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro e di un metodo di installazione del dispositivo.
Tale descrizione verr? esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali: - le figure 1A e 1B mostrano una vista prospettica rispettivamente di una parete frontale e di fondo di una staffa del dispositivo di ausilio alla posa oggetto della presente invenzione;
- la figura 1C mostra una ulteriore vista prospettica della parete di fondo della staffa;
- la figura 2 mostra una vista prospettica del dispositivo secondo la presente invenzione montato su una barra di collegamento;
- le figure 3A e 3B mostrano viste dall?alto di una staffa del dispositivo, oggetto della presente invenzione, montata su una barra di collegamento e ingaggiata rispettivamente ad un primo e ad un secondo profilo di un telaio di una porta raso-muro;
- la figura 3C mostra un ingrandimento della figura 3A;
- la figura 4A mostra una vista prospettica di un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro montato su un telaio;
- la figura 4B mostra una vista frontale di una ulteriore forma realizzativa un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta rasomuro montato su un telaio;
- la figura 5 mostra una vista dall?altro del dispositivo montato su una barra di collegamento;
- le figure 5A-5D mostrano forme realizzative di un particolare di figura 5;
- le figure 6 e 6A mostrano rispettivamente un dispositivo montato su una barra di collegamento ed un ingrandimento di una porzione del dispositivo.
Con particolare riferimento alle figure 2, 5 e 6, con il numero di riferimento 100 ? stato indicato un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio ?T? di una porta raso-muro. Tale telaio ?T? ? installabile entro una luce di passaggio ricavata in una parete su cui la porta raso-muro deve essere posata.
Con il termine telaio ?T? si intende una struttura formata da un traverso e da una coppia di montanti ?M? fissati, tramite un?estremit?, al traverso in modo da formare un angolo pari - o sostanzialmente pari - ad un angolo retto (esempi di telaio ?T? sono mostrati in figura 4A e 4B).
Con il termine telaio ?T? si potrebbe anche intendere una struttura formata da soli due montanti ?M? configurati per essere installati in posizioni contrapposte entro la luce di passaggio ricavata sulla parete.
Il dispositivo 100 comprende una coppia di staffe 200 accoppiabili ad una barra di collegamento ?B? in differenti posizioni lungo la barra di collegamento ?B? stessa, come ad esempio visibile in figura 2.
A titolo esemplificativo e non limitativo, la barra di collegamento ?B? ? realizzata nella forma di un?asta a sezione rettangolare.
Preferibilmente, ciascuna staffa 200 ? realizzata in un corpo monolitico. Ancor pi? preferibilmente, ciascuna staffa 200 ? realizzata in plastica. Vantaggiosamente, l?utilizzo della plastica consente di ottenere un dispositivo 100 nel complesso leggero e maneggevole.
Come mostrato nelle figure 1A e 1B, ciascuna staffa 200 comprende un corpo principale 201 definente un canale 202 (fig. 1A) configurato per alloggiare scorrevolmente la barra di collegamento ?B?.
In accordo con un aspetto della descrizione, il canale 202 si sviluppa in forma passante tra una prima ed una seconda estremit? della staffa 200. In altre parole, il canale 202 si sviluppa attraverso il corpo principale 201 della staffa 200 in modo da consentire di applicare la staffa 200 alla barra di collegamento ?B?, come mostrato in figura 2.
Secondo un aspetto della presente descrizione, il corpo principale 201 di ciascuna staffa 200 ? delimitato da una coppia di pareti laterali 201a, 201b contrapposte, una parete di fondo 201c ed una parete frontale 201d.
Ancor pi? preferibilmente, le pareti laterali 201a, 201b definiscono la prima e la seconda estremit? della rispettiva staffa 200.
In accordo con un aspetto, ciascuna staffa 200 presenta una forma sostanzialmente trapezoidale in cui le pareti laterali 201a, 201b definiscono rispettivamente la base maggiore e la base minore del trapezio.
Ciascuna staffa 200 comprende inoltre mezzi di serraggio 300 configurati per vincolare stabilmente la barra di collegamento ?B? all?interno del canale 202.
In altre parole, i mezzi di serraggio 300 sono configurati per bloccare ciascuna staffa 200 in una posizione predefinita lungo la barra di collegamento ?B?.
In accordo con un aspetto, i mezzi di serraggio 300 possono essere posizionati sulla parete frontale 201d oppure sulla parete di fondo 201c e comprendono uno o pi? fori passanti 301, 301a realizzati attraverso la parete frontale 201d oppure la parete di fondo 201c stesse.
I fori passanti 301, 301a sono configurati per l?ingaggio con organi filettati di serraggio 302, in particolare un galletto o una vite o una vite autoforante.
Preferibilmente, i fori 301a sono svasati e le viti sono auto-foranti. Alternativamente, le viti potrebbero essere, ad esempio, del tipo che richiede la foratura e filettatura della barra di collegamento ?B?, oppure viti trilobate che richiedono solo la foratura, mentre la filettatura ? generata dalla vite stessa.
Preferibilmente, i fori passanti 301, 301a si sviluppano trasversalmente al canale 202 tra una sezione di ingresso realizzata sulla parete frontale 201d ed una sezione di uscita sfociante nel canale 202 stesso (figure 1A, 1B). In tale situazione, l?organo filettato di serraggio 302 ? movimentabile lungo i fori passanti 301, 301a tra una posizione operativa, in cui l?organo filettato di serraggio 302 sporge dalla sezione di uscita per impegnarsi o imprimere una pressione di trattenimento sulla barra di collegamento ?B?, vincolandola alla staffa 200, ed una posizione di rilascio, in cui l?organo filettato di serraggio 302 ? distale dalla sezione di uscita per disimpegnarsi o interrompere la pressione di trattenimento, consentendo una movimentazione (in particolare uno scorrimento) della staffa 200 in differenti posizioni lungo la barra di collegamento ?B?, come verr? dettagliatamente descritto nel seguito.
Secondo un aspetto della presente descrizione, l?organo filettato di serraggio 302 ? registrabile con continuit? tra la posizione operativa e la posizione di rilascio.
Secondo un ulteriore aspetto della presente descrizione, l?organo filettato di serraggio 302 ? mobile tra la posizione operativa e la posizione di rilascio e viceversa mediante un moto di traslazione o mediante un moto di avvitamento.
Con riferimento alla forma realizzativa mostrata nelle allegate figure, l?organo filettato di serraggio 302 ? mobile tra la posizione operativa e la posizione di rilascio e viceversa mediante un moto di avvitamento. In maggior dettaglio, l?organo filettato di serraggio 302 viene avvitato entro il foro passante 301 grazie all?azione di un bullone (non illustrato) inseribile entro il corpo 201 di ciascuna staffa 200.
Come mostrato in figura 1C, il foro passante 301 di ciascuna staffa 200 presenta, in prossimit? della sezione di uscita, uno scasso sagomato 600 configurato per alloggiare stabilmente il bullone. In tale situazione, nel momento dell?avvitamento dell?organo filettato di serraggio 302 entro il foro passante 301, il bullone ? impossibilitato a ruotare in quanto inserito stabilmente entro lo scasso sagomato 600, consentendo all?organo filettato di serraggio 302 di essere movimentato, in avvitamento, dalla posizione di rilascio alla posizione operativa e viceversa.
In altre parole, lo scasso sagomato 600 funge da anti-rotazione per il bullone che risulta impossibilitato a ruotare in modo tale che, per far passare l?organo filettato di serraggio 302 dalla posizione di rilascio alla posizione operativa e viceversa, risulti sufficiente avvitare l?organo filettato di serraggio 302 stesso entro il foro passante 301.
In uso dunque, la coppia di staffe 200 del dispositivo 100 viene calzata sulla barra di collegamento ?B?, in modo tale che le seconde estremit? di ciascun corpo 201 siano tra loro contrapposte. In tale situazione, la barra di collegamento ?B? si trova disposta entro i canali 202 e le staffe 200 sono scorrevolmente mobili lungo la barra di collegamento ?B? stessa in avvicinamento ed allontanamento reciproco (figura 2). Durante lo scorrimento lungo la barra di collegamento ?B?, le staffe 200 vengono portate ad una distanza reciproca circa pari alla distanza tra i montanti ?M? del telaio ?T? da posare, come verr? dettagliatamente descritto nel seguito. Una volta determinata la posizione che le staffe 200 devono assumere lungo la barra di collegamento ?B?, l?organo filettato di serraggio 302 di ciascuna staffa 200 viene portato dalla posizione di rilascio alla posizione operativa, in modo da agire sulla barra di collegamento ?B? tramite la pressione di trattenimento. In tale situazione, le staffe 200 sono impossibilitate a scorrere lungo la barra di collegamento ?B? risultando ad essa solidali.
Come mostrato nelle figure 1A-1B e 3A-3B, ciascuna staffa 200 comprende inoltre almeno una prima cavit? ricevente 203 configurata per ricevere un profilo (?P1? o ?P2?, come spiegato in seguito) di un rispettivo montante ?M? del telaio ?T?.
In altre parole, la prima cavit? ricevente 203 ? configurata per consentire un?applicazione della staffa 200 ad un rispettivo montante ?M? del telaio ?T?.
La prima cavit? ricevente 203 ? realizzata su una parete del corpo principale 201 e disposta lateralmente rispetto ad una direzione prevalente di sviluppo del canale 202.
Preferibilmente, la prima cavit? ricevente 203 ? realizzata sulla parete frontale 201d del corpo 201.
Ancor pi? preferibilmente, la prima cavit? ricevente 203 ? disposta in corrispondenza od in prossimit? di una estremit? della staffa 200.
Come mostrato in figura 1A, la prima cavit? ricevente 203 presenta una direzione prevalente di sviluppo ?Y? perpendicolare al canale 202.
Sempre con riferimento alla figura 1A, la prima cavit? ricevente 203 ? delimitata da una coppia di pareti di riferimento 201e verticali (e parallele all?asse di sviluppo ?Y?) e da una protrusione 205 della staffa 200 realizzata in prossimit? di una estremit? della staffa 200 stessa.
Preferibilmente, la protrusione 205 ? configurata per estendersi trasversalmente al canale 202.
Secondo un aspetto della presente descrizione, ciascuna staffa 200 comprende inoltre una seconda cavit? ricevente 206.
La seconda cavit? ricevente 206 si sviluppa lungo una direzione prevalente di sviluppo ?W? perpendicolare al canale 202 e parallela alla direzione di sviluppo ?Y? della prima cavit? ricevente 203 (figura 1B, 3B). Come ben visibile nelle figure 1A-1B e 3A-3B, la prima e la seconda cavit? ricevente 203, 206 sono tra loro parallele e disposte su lati opposti del canale 202.
La seconda cavit? ricevente 206 ? configurata per ricevere un profilo (?P1? o ?P2?, come spiegato in seguito) del montante ?M? del telaio ?T?, ossia per applicare la staffa 200 al montante ?M? del telaio ?T?.
Pi? in dettaglio, la prima cavit? ricevente 203 ? configurata per ricevere un primo profilo ?P1? del montante ?M? (figura 3A) mentre la seconda cavit? ricevente 206 ? configurata per ricevere un secondo profilo ?P2? di tale montante ?M? (figura 3B). In tale situazione, al momento dell?applicazione del dispositivo 100 sul telaio ?T?, la coppia di staffe 200 pu? essere applicata ai rispettivi montanti ?M? inserendo il primo profilo ?P1? di ciascun montante ?M? entro rispettive prime cavit? riceventi 203 delle staffe 200 oppure inserendo il secondo profilo ?P2? entro rispettive seconde cavit? riceventi 206.
Il fatto di applicare le staffe 200 ai montanti ?M? tramite l?inserimento del primo o del secondo profilo ?P1?, ?P2? entro, rispettivamente, le prime o le seconde cavit? riceventi 203, 206 delle staffe 200 dipende dal fatto che si intenda installare una porta raso-muro del tipo a spingere o, viceversa, a tirare, come verr? dettagliatamente descritto nel seguito.
Come la prima cavit? ricevente 203, anche la seconda cavit? ricevente 206 ? realizzata su una parete del corpo principale 201 disposta lateralmente rispetto ad una direzione prevalente di sviluppo del canale 202.
Preferibilmente, la seconda cavit? ricevente 206 ? realizzata sulla parete di fondo 201c del corpo 201.
Ancor pi? preferibilmente, la seconda cavit? ricevente 206 ? disposta in corrispondenza od in prossimit? di una estremit? della staffa 200.
Preferibilmente, la seconda cavit? ricevente 206 ? delimitata dalla protrusione 205 della staffa 200 e da una sporgenza di riscontro 500 disposta sulla parete di fondo 201c e sviluppantesi parallelamente alla direzione di sviluppo ?W? (figura 1B).
In uso dunque, per posare un telaio ?T? di una porta raso-muro, ciascuna staffa 200 viene calzata sulla barra di collegamento ?B? in modo che questa sia inserita entro i canali 202.
Come mostrato in figura 2, le staffe 200 sono accoppiate alla barra di collegamento ?B? in modo da presentare le seconde estremit? del corpo 201 contrapposte ed in modo da presentare le pareti frontale 201d rivolte dal medesimo lato.
Le staffe 200 vengono fatte scorrere lungo la barra di collegamento ?B?, fino ad essere reciprocamente distanziate di una quantit? pari alla distanza presente tra i montanti ?M? del telaio ?T? da posare. Tale distanza ? misurata tra i montanti ?M? quando quest?ultimi formano un angolo pari (o sostanzialmente pari) a 90? con il traverso, ossia quando il telaio ?T? ? in squadra. Alternativamente, nel caso di un telaio ?T? non dotato di traverso, la distanza a cui le staffe 200 vengono poste lungo la barra di collegamento ?B? ? quella presente tra i montanti ?M? posti in una desiderata condizione di reciproco parallelismo.
In tale situazione, i mezzi di serraggio 300 vengono attivati in modo da impedire un ulteriore ed indesiderato scorrimento delle staffe 200, le quali risultano cos? vincolate e solidali alla barra di collegamento ?B?.
Successivamente, le staffe 200, unitamente alla barra di collegamento ?B?, vengono portate in prossimit? del telaio ?T? da posare e ciascuna staffa 200 viene accoppiata ad un rispettivo montante ?M? del telaio ?T? tramite una cavit? scelta tra dette prima e seconda cavit? ricevente 203, 206.
In particolare, le staffe 200 vengono accoppiate entrambe al primo profilo ?P1? dei rispettivi montanti ?M? tramite la prima cavit? ricevente 203 se si intende installare una porta raso-muro del tipo a spingere (figura 3A), mentre vengono accoppiate al secondo profilo ?P2? dei rispettivi montanti ?M? tramite la seconda cavit? ricevente 206 se si intende installare una porta raso-muro del tipo a tirare (figura 3B).
Vantaggiosamente, dato che le staffe 200 sono rigidamente fissate alla barra di collegamento ?B? ad una distanza reciproca pari a quella che i montanti ?M? devono presentare quando il telaio ?T? da posare ? in squadra, ? possibile mantenere il telaio ?T? in squadra anche durante la sua posa.
In modo ulteriormente vantaggioso, dato che le staffe 200 sono impossibilitate a muoversi lungo la barra di collegamento ?B? per effetto dei mezzi di serraggio 300, al momento dell?inserimento dei profili ?P1?, ?P2? dei montanti ?M? entro la prima o la seconda cavit? ricevente 203, 206 di ciascuna staffa 200, i montanti ?M? risultano impossibilitati a divergere e dunque sono forzati a mantenere il parallelismo garantendo una posa del telaio ?T? in squadra.
Inoltre, il dispositivo 100 impegnato ai montanti ?M? del telaio ?T? e alla barra di collegamento ?B? conferisce rigidit? al telaio ?T? evitando che, durante la posa, lo stesso si svergoli o si deformi.
Nel caso di telai ?T? particolarmente alti e/o nel caso di telai ?T? privi di traverso, pi? di un dispositivo 100 viene installato sul telaio ?T?. In particolare, come mostrato ad esempio nelle figure 4A e 4B, un primo dispositivo 100 viene applicato a circa met? altezza dei montanti ?M?, mentre un secondo dispositivo 100 viene applicato in prossimit? di una estremit? inferiore dei montanti ?M? stessi. Alternativamente, o in aggiunta, un ulteriore dispositivo 100 potrebbe essere applicato in prossimit? dell?estremit? superiore dei montanti ?M?.
Per ogni dispositivo 100 installato sul telaio ?T?, una barra di collegamento ?B? viene inserita entro i canali 202 della coppia di staffe 200.
Una volta inseriti i profili ?P1?, ?P2? entro le cavit? riceventi 203, 206, le staffe 200 vengono reversibilmente fissate ai montanti ?M? in modo da evitare uno scivolamento lungo il rispettivo montante ?M? e/o un disingaggio della staffa 200 dal profilo ?P1?, ?P2?.
In maggior dettaglio, ciascuna staffa 200 comprende dei mezzi di collegamento configurati per fissare reversibilmente la staffa 200 stessa al rispettivo montante ?M?.
Tali mezzi di collegamento comprendono almeno un foro, un?asola o altra apertura idonea all?inserimento di organi di fissaggio quali viti o simili che, in quanto tali, potrebbero essere estranei all?entit? rivendicata, ma elementi commerciali.
Nella forma realizzativa mostrata nelle allegate figure, ciascuna staffa 200 comprende uno o pi? fori 204 realizzati su una estremit? della staffa 200 stessa (in particolare, in prossimit? della parete laterale 201a) e configurati per l?inserimento di organi di collegamento, ad esempio organi filettati, della staffa 200 al montante ?M?, quando quest?ultimo ? inserito entro la prima cavit? ricevente 203 (o la seconda cavit? ricevente 206) come ad esempio mostrato nelle figure 4A e 4B.
Come mostrato nelle figure 1A e 1B, i fori 204 si sviluppano perpendicolarmente alla parete di fondo 201c, vale a dire perpendicolarmente sia al canale 202 sia alla direzione di sviluppo ?Y? della prima cavit? ricevente 203 (e alla direzione di sviluppo ?W? della seconda cavit? ricevente 206).
In altre parole, i fori 204 si sviluppano parallelamente al foro passante 301 in cui sono inseriti i mezzi di serraggio 300.
Nella forma realizzativa mostrata nelle allegate figure, i fori 204 sono realizzati sulla protrusione 205 definente parte della prima e della seconda cavit? ricevente 203, 206.
Preferibilmente, i fori 204 sono realizzati su rispettive appendici della protrusione 205.
In uso dunque, successivamente all?inserimento dei profili ?P1?, ?P2? entro le prime o le seconde cavit? riceventi 203, 206 della coppia di staffe 200, gli organi di collegamento sono serrati entro i fori 204, in modo tale da mantenere ciascuna staffa 200 applicata al rispettivo montante ?M? ad una quota predeterminata da terra. In maggior dettaglio, le staffe 200 sono fissate ai montanti ?M?, in modo da presentare una medesima quota da terra affinch? la barra di collegamento ?B?, ad esse vincolata, risulti parallela al traverso del telaio ?T? e/o perpendicolare ad entrambi i montanti ?M?. In tale situazione, il telaio ?T? risulta irrobustito ed irrigidito scongiurando svergolamenti o fuori squadra durante la sua posa. Infatti, per effetto dell?applicazione della barra di collegamento ?B? tramite le staffe 200, i montanti ?M? sono impossibilitati a divergere tra loro o svergolare, in quanto vincolati entro le cavit? riceventi 203, 206 delle staffe 200.
Al termine della posa, i mezzi di collegamento (cio? viti o simili inseriti nei fori 204) vengono rilasciati e le staffe 200 vengono disaccoppiate dai montanti ?M? del telaio ?T?, unitamente alla barra di collegamento ?B?.
Vantaggiosamente, il fatto di poter ingaggiare le staffe 200 ai montanti ?M? del telaio ?T? tramite i mezzi di collegamento reversibili, ossia tramite l?inserimento di organi di collegamento entro i fori 204, velocizza le operazioni di montaggio e smontaggio del dispositivo 100 dal telaio ?T?, riducendo i tempi globali di posta del telaio ?T? stesso.
In modo ulteriormente vantaggioso, i mezzi di collegamento impediscono alle staffe 200, e dunque anche alla barra di collegamento ?B? ad esse vincolata, di scivolare lungo i montanti ?M?, mantenendo cos? invariata la quota rispetto a terra.
Nel caso vi sia necessit? di posare un ulteriore telaio ?T?, anche i mezzi di serraggio 300 vengono rilasciati e le staffe 200 vengono fatte scorrere lungo la barra di collegamento ?B? fino ad essere distanziate di una distanza sostanzialmente pari alla distanza tra i montanti ?M? dell?ulteriore telaio ?T? da posare.
Vantaggiosamente, la possibilit? di movimentare in scorrimento le staffe 200 lungo la barra di collegamento ?B? consente di adattare il dispositivo 100 a qualsiasi telaio ?T?, senza che vi sia la necessit? di creare un nuovo dispositivo e/o una nuova barra di collegamento specificamente destinati ad ogni telaio ?T? da installare.
In altre parole, il dispositivo 100 pu? essere utilizzato indipendentemente dalla larghezza del telaio ?T? da posare e/o dalla configurazione (tirare/spingere) dell?anta da montare, essendo accoppiabile a ciascun profilo ?P1?, ?P2? dei montanti ?M?. In tale situazione, il dispositivo 100 pu? essere riutilizzato per differenti telai ?T? risultando versatile, riducendo gli sprechi di materiale e dunque anche i costi associati alla posa della porta raso-muro.
Come mostrato in dettaglio nelle figure 5 e 5A-5D, il dispositivo 100 pu? comprendere un elemento di riferimento 400 disposto sulla staffa 200 e posizionato nel canale 202.
In accordo con un aspetto della descrizione, entrambe le staffe 200 della coppia sono dotate di un elemento di riferimento 400.
In una possibile forma realizzativa, l?elemento di riferimento 400 ? un?entit? a s? stante rispetto alla staffa 200 e viene applicato su di essa in retrofit. In una ulteriore possibile forma realizzativa, l?elemento di riferimento 400 pu? essere realizzato di pezzo con la staffa 200 mediante una lavorazione meccanica della staffa 200.
Preferibilmente, l?elemento di riferimento 400 ? disposto in prossimit? di una delle due estremit? della staffa 200.
L?elemento di riferimento 400 ? configurato per fornire un riscontro od indicazione visiva di un posizionamento della barra di collegamento ?B? lungo il canale 202 di ciascuna staffa 200.
Secondo un aspetto della presente descrizione, l?elemento di riferimento 400 funge da fine corsa per l?inserimento della barra di collegamento ?B? entro ciascun canale 202, impedendo alle estremit? di quest?ultima di fuoriuscire a sbalzo dalla parete laterale 201a prossima all?estremit? di ciascuna staffa 200. In tale situazione, lo scorrimento in avvicinamento reciproco delle staffe 200 lungo la barra di collegamento ?B? ? impedito dalla battuta tra ciascuna estremit? della barra di collegamento ?B? e un rispettivo elemento di riferimento 400 (figure 5A, 5B e 5D).
Con riferimento alla figura 5A, l?elemento di riferimento 400 comprende un elemento di arresto 402, ad esempio una spina, disposto in modo amovibile, o permanente, all?interno del canale 202 per determinare una battuta di arresto per il posizionamento della barra di collegamento ?B? nel canale 202. In tale situazione, nel momento in cui le staffe 200 del dispositivo 100 sono calzate su una barra di collegamento ?B?, le estremit? di quest?ultima possono scorrere lungo il canale 202 fino ad in battuta con l?elemento di arresto 402.
L?elemento di arresto 402 risulta particolarmente vantaggioso quando la barra di collegamento ?B? presenta una lunghezza pari (o sostanzialmente pari) alla larghezza del telaio ?T? da posare. In tale situazione, non occorre che le staffe 200 scorrano in avvicinamento reciproco lungo la barra di collegamento ?B? in quanto, essendo la barra di collegamento ?B? tagliata a misura rispetto alla larghezza del telaio ?T?, ? sufficiente che esse siano ingaggiate alle estremit? della barra stessa (figura 4B, figura 5). In tale situazione, quindi, ? sufficiente inserire la barra di collegamento ?B? entro i canali 202 delle staffe 200 fino a portare le sue estremit? in battuta con l?elemento di arresto 402.
Con il termine ?larghezza del telaio? si intende la misura della distanza reciproca tra i montanti ?M? del telaio ?T? quando essi sono tra loro paralleli.
Alternativamente all?elemento di arresto 402, l?elemento di riferimento 400 comprende un elemento di indicazione visiva 401, preferibilmente una tacca di segnalazione o scala graduata (figura 5C).
In tale situazione, quando le staffe 200 del dispositivo 100 sono calzate su una barra di collegamento ?B?, le estremit? di quest?ultima sono inserite entro i rispettivi canali 202 fino a portarsi in prossimit? dell?elemento di indicazione visiva 401.
Vantaggiosamente, l?utilizzo dell?elemento di indicazione visiva 401 ? attuabile, sia che le staffe 200 debbano essere calzate su una barra di collegamento ?B? avente una lunghezza pari (o sostanzialmente pari) alla larghezza del telaio ?T? da posare, sia quando la barra di collegamento ?B? presenta una lunghezza maggiore.
Con riferimento alla figura 5B, l?elemento di arresto 400 potrebbe comprendere un piolo 404 sporgente entro il canale 202 e configurato per attestarsi in battuta contro un?estremit? della barra di collegamento ?B? inserita nel canale 202. Il piolo 404 ? removibile o presenta almeno una zona di cedimento programmato per consentire uno scorrimento della staffa 200 lungo la barra di collegamento ?B?.
In tale situazione, nel caso in cui la barra di collegamento ?B? sia tagliata a misura, il piolo 404 di ciascuna staffa 200 entra in battuta con una rispettiva estremit? della barra di collegamento ?B? arrestando il suo inserimento entro i canali 202. Al contrario, nel caso in cui le staffe 200 debbano essere calzate su una barra di collegamento ?B? presentante una lunghezza maggiore della larghezza del telaio ?T? da posare, nel momento dell?inserimento delle estremit? della barra di collegamento ?B? entro i rispettivi canali 202, i pioli 404 vengono spinti da tali estremit? e vengono rotti, consentendo alle staffe 200 di scorrere liberamente lungo la barra di collegamento ?B?.
Con riferimento alla figura 5D, l?elemento di arresto 400 pu? comprendere una linguetta 403 deformabile tra una posizione estratta, in cui sporge entro il canale 202 per attestarsi in battuta con un?estremit? della barra di collegamento ?B?, ed una posizione retratta, in cui la linguetta 403 ? inserita entro un recesso 202a ricavato nel canale 202 per consentire uno scorrimento longitudinale della barra di collegamento ?B? nel canale 202 stesso.
In tale situazione, nel caso in cui la barra di collegamento ?B? sia tagliata a misura, le linguette 403 di ciascuna staffa 200 sono in posizione estratta e fungono da battuta di arresto per l?inserimento della barra di collegamento ?B? entro il canale 202. Al contrario, nel caso in cui le staffe 200 debbano essere calzate su una barra di collegamento ?B? presentante una lunghezza maggiore della larghezza del telaio ?T? da posare, nel momento dell?inserimento delle estremit? della barra di collegamento ?B? entro i rispettivi canali 202, le linguette 403 possono essere spinte (ad esempio, per effetto dell?elasticit? del materiale con cui sono realizzate le staffe, ad esempio plastica), verso la posizione retratta, in modo tale da consentire uno scorrimento longitudinale della barra di collegamento ?B? nel canale 202 stesso ed un avvicinamento reciproco delle staffe 200 lungo la barra di collegamento ?B?.
Vantaggiosamente, la presenza, in ciascuna staffa 200 degli elementi di riferimento 400 permette di installare il dispositivo 100 su una barra di collegamento ?B? tagliata a misura rispetto alla larghezza del telaio ?T?, in quanto essi fungono da fine corsa per l?inserimento della barra di collegamento ?B? stessa entro i canali 202, consentendo un corretto posizionamento delle staffe 200. Allo stesso modo, gli elementi di riferimento 400 amovibili e/o retrattili entro i canali 202 consentono un?installazione del dispositivo 100 anche su una barra di collegamento ?B? pi? lunga rispetto ad una misura della larghezza del telaio ?T? da posare.
Secondo un aspetto della presente descrizione ben visibile in figura 6A, ciascuna staffa 200 pu? comprende una sporgenza di riscontro 500 configurata per attestarsi in battuta contro un bordo laterale di un?anta ?A? della porta raso-muro che dovr? essere installata.
Preferibilmente, la sporgenza di riscontro 500 ? posizionata sulla parete di fondo 201c.
Ancor pi? preferibilmente, la sporgenza di riscontro 500 delimita la seconda cavit? ricevente 206 e si sviluppa parallelamente alla direzione di sviluppo ?W?.
Come mostrato in figura 1B, la sporgenza di riscontro 500 comprende una rientranza di ingaggio 501 configurata per definire un riscontro per uno strumento di misura, in particolare per alloggiare una linguetta di un metro a nastro.
La sporgenza di riscontro 500 unitamente alla rientranza di ingaggio 501 di ciascuna staffa 200 consentono di installare il telaio ?T? correttamente in squadra, posizionando le staffe 200 lungo la barra di collegamento ?B? ad una distanza reciproca pari alla larghezza dell?anta ?A? della porta rasomuro.
In altre parole, le sporgenze di riscontro 500 delle staffe 200 consentono di distanziare reciprocamente le staffe 200 lungo la barra di collegamento ?B? sfruttando l?anta ?A? della porta raso-muro da installare sul telaio ?T?. Ci? consente un posizionamento delle staffe 200 sulla barra di collegamento ?B? facile, intuitivo e veloce come viene descritto nel seguito. In uso, si procede a misurare la larghezza dell?anta ?A? tramite, ad esempio, un metro a nastro.
Successivamente, una delle due staffe 200 della coppia di staffe 200 viene vincolata alla barra di collegamento ?B? tramite i mezzi di serraggio 300, mentre l?altra staffa 200 viene lasciata libera di scorrere lungo la barra di collegamento ?B?.
La linguetta del metro a nastro viene impegnata alla rientranza di ingaggio 501 della staffa 200 gi? vincolata alla barra di collegamento ?B? ed il metro viene srotolato fino ad arrivare alla misura della larghezza dell?anta ?A? precedentemente misurata. In tale situazione, la staffa 200 libera di muoversi lungo la barra di collegamento ?B? viene portata in una posizione tale che, tra la sua sporgenza di riscontro 500 e la rientranza di ingaggio 501 della staffa 200 fissata, vi sia una distanza pari alla misura segnalata dal metro e dunque pari alla larghezza dell?anta ?A?. In tale situazione, la staffa 200 mobile viene fissata mediante i mezzi di serraggio 300 alla barra di collegamento ?B? e, successivamente, le staffe 200 unitamente alla barra di collegamento ?B? vengono applicate al telaio ?T?.
Vantaggiosamente, il fatto di agganciare il metro a nastro alla rientranza di ingaggio 501 evita di tenere in considerazione, durante la misura, lo spessore della sporgenza di riscontro 500, garantendo cos? un posizionamento accurato e preciso delle staffe 200 l?una rispetto all?altra. Alternativamente all?uso della rientranza di ingaggio 501, una delle due staffe 200 della coppia di staffe 200 viene vincolata alla barra di collegamento ?B? tramite i mezzi di serraggio 300, mentre l?altra staffa 200 viene lasciata libera di scorrere lungo la barra di collegamento ?B?.
In tale situazione, un bordo laterale dell?anta ?A? viene posto in battuta contro la sporgenza di riscontro 500 di tale staffa 200. Successivamente, la staffa 200 libera di muoversi viene portata in avvicinamento al bordo laterale opposto dell?anta ?A?, in modo che la sua sporgenza di riscontro 500 sia in battuta contro tale bordo. In tale situazione, la staffa 200 mobile viene anch?essa fissata alla barra di collegamento ?B? mediante i mezzi di serraggio 300, ottenendo cos? un corretto distanziamento reciproco delle staffe 200 rispetto al telaio ?T? della porta raso-muro da posare.
In accordo con un aspetto della presente descrizione, il dispositivo 100 potrebbe essere fornito in modo da comprendere una barra di collegamento ?B? configurata per inserirsi scorrevolmente nel canale 202 di ciascuna staffa 200.
Preferibilmente, la barra di collegamento ?B? ? realizzata in materiale metallico.
Ancor pi? preferibilmente, la barra di collegamento ?B? presenta una sezione sostanzialmente rettangolare. Alternativamente, la barra di collegamento ?B? pu? presentare una qualsivoglia sezione.
In una forma realizzativa, la barra di collegamento ?B? presenta una lunghezza pari alla larghezza del telaio ?T? da posare.
Alternativamente, la barra di collegamento ?B? presenta una lunghezza maggiore della larghezza del telaio ?T?. In tale situazione, la barra di collegamento ?B? presenta una lunghezza tale da fuoriuscire dal canale 202 ed estendersi lateralmente oltre una parete laterale 201a, 201b di estremit? di ciascuna staffa 200, quando il dispositivo 100 ? in uso su un telaio ?T? (figura 4A).
Preferibilmente, la barra di collegamento ?B? si estende di almeno 30 centimetri oltre ciascuna delle pareti laterali 201a, 201b.
Il fatto di montare le staffe 200 su una barra di collegamento ?B? particolarmente lunga, ed in particolare avente una lunghezza maggiore della larghezza del telaio ?T?, risulta vantaggioso, in quanto la barra di collegamento ?B? funge da riferimento per posizionare correttamente il telaio ?T? rispetto al cosiddetto filo-muro della parete destinata ad accogliere la porta raso-muro come verr? dettagliatamente descritto nel seguito.
Come mostrato ad esempio in figura 1A, 1B, l?almeno una prima cavit? ricevente 203, 206 presenta una parete di riscontro 203a, 206a per un profilo ?P1?, ?P2? di un montante ?M?.
La parete di riscontro 203a, 203b presenta una direzione prevalente di sviluppo ?Y?, ?W? e risulta sostanzialmente a filo con una superficie ?B1?, ?B2? della barra di collegamento ?B?, quando quest?ultima ? inserita e vincolata nel canale 202 dai mezzi di serraggio 300.
Come sopra accennato e come mostrato nelle allegate figure, ciascuna staffa 200 presenta una prima ed una seconda cavit? ricevente 203, 206 tra loro parallele e disposte su lati opposti rispetto al canale 202.
Preferibilmente, sia la prima che la seconda cavit? ricevente 203, 206 presentano una rispettiva parete di riscontro 203a, 203b (figura 1A, 1B). Quando la barra di collegamento ?B? ? inserita entro il canale 202 di ciascuna staffa 200, ciascuna parete di riscontro 203a, 203b si trova sostanzialmente a filo (ossia giacente sul medesimo piano) di una rispettiva superficie laterale ?B1?, ?B2? della barra di collegamento ?B?. Ad esempio, in figura 2, si vede che la parete di riscontro 203a di ciascuna staffa 200 si trova a filo con una superficie laterale ?B2? della barra di collegamento ?B? mentre (seppur non visibile), la parete di riscontro 206a di ciascuna staffa 200 si trova a filo con l?altra superficie laterale ?B1? della barra di collegamento ?B?.
Secondo un ulteriore aspetto della presente descrizione, come mostrato nelle figure 1A, 1B, la parete di riscontro 203a della prima cavit? ricevente 203 e/o la parete di riscontro 206a della seconda cavit? ricevente 206 presenta un?apertura tale che, in uso, il profilo ?P1?, ?P2? entri in contatto con la barra di collegamento ?B? attraverso l?apertura stessa.
In maggior dettaglio, come mostrato nelle figure 3A, 3B e 3C, una volta inserita la barra di collegamento ?B? entro il canale 202 di ciascuna staffa 200, una parete laterale ?B1? della barra di collegamento ?B? si trova a filo con la parete di riscontro 206a della seconda cavit? ricevente 206 mentre l?altra parete laterale ?B2? della barra di collegamento ?B? si trova a filo con la parete di riscontro 203a della prima cavit? ricevente 203. In tale situazione, in prossimit? dell?apertura di ciascuna cavit? ricevente 203, 206, le superfici laterali ?B1?, ?B2? della barra di collegamento ?B? si affacciano verso l?esterno, e pi? precisamente si affacciano entro lo spazio delimitato dalla prima e dalla seconda cavit? ricevente 203, 206 (figura 3C).
Al momento dell?applicazione del dispositivo 100 sul telaio ?T?, uno dei profili ?P1?, ?P2? dei montanti ?M? viene inserito entro la prima o la seconda cavit? ricevente 203, 206 entrando in contatto (o in battuta, o attestandosi a) una rispettiva superficie laterale ?B1?, ?B2? della barra di collegamento ?B?.
A titolo esemplificativo, si supporr? ora di voler applicare il dispositivo 100 al primo profilo ?P1? di ciascun montante ?M? facendo riferimento alle figure 3A e 3C, ma un analogo ragionamento si estende alla figura 3B in cui si applica il dispositivo 100 al secondo profilo ?P2? di ciascun montante ?M?.
Con riferimento alla figura 3A, una volta inserita la barra di collegamento ?B? entro il canale 202, la parete di riscontro 203a della prima cavit? ricevente 203 si trova a filo con una parete laterale ?B2? della barra di collegamento ?B?. Tramite l?apertura della prima cavit? ricevente 203, nel momento dell?applicazione della staffa 200 al primo profilo ?P1? del montante ?M?, la superficie laterale ?B2? della barra di collegamento ?B? entra in battuta con il primo profilo ?P1? (ben visibile in figura 3C). In tale situazione, il primo profilo ?P1? ? inserito entro la prima cavit? ricevente 203 ed ? in battuta con la superficie laterale ?B2? della barra di collegamento ?B?.
Come mostrato in figura 3C, il primo profilo ?P1? del telaio ?T? sporge rispetto alla parete sui cui si intende installare il telaio ?T? di una distanza ?D? pari ad una distanza ?D? presente tra la porzione della barra di collegamento ?B? sporgente da ciascuna staffa 200 e la parete su cui il telaio ?T? deve essere posato (figura 3A).
Tale distanza ?D? rappresenta lo spessore dell?intonaco da applicare alla parete una volta terminata la posa della porta raso-muro, in modo che il telaio ?T? e l?anta ?A? siano a filo-muro, rendendo la porta raso-muro sostanzialmente invisibile entro la parete.
In tale situazione, durante la posa del telaio ?T?, le porzioni sporgenti della barra di collegamento ?B? fungono da riferimento visivo, in modo da indicare la profondit? di inserimento del telaio ?T? entro la luce di passaggio della parete e/o per segnalare ad un operatore se il telaio ?T? sia inserito in maniera corretta entro la luce di passaggio.
In seguito all?installazione del dispositivo 100 sul telaio ?T?, essendo il profilo ?P1?, ?P2? in battuta con la superficie laterale ?B1?, ?B2? della barra di collegamento ?B? affacciantesi al muro, variando e controllando la distanza ?D? presente tra tale superficie laterale ?B1?, ?B2? e il muro stesso, ? possibile capire di quanto inserire il telaio ?T? entro la luce di passaggio nel muro per ottenere, al termine della posa e dell?applicazione dell?intonaco, una porta raso-muro.
Vantaggiosamente, essendo il profilo ?P1?, ?P2? a filo con la barra di collegamento ?B?, durante la posa, un operatore pu? controllare visivamente la distanza ?D? presente tra una estremit? sporgente della barra di collegamento ?B? e la parete e pu? confrontarla con la distanza ?D? presente tra l?altra estremit? sporgente della barra di collegamento ?B? e la parete, determinando in modo facile e veloce se il telaio ?T? sia inserito correttamente entro la luce di passaggio. Se le due distanze ?D? sono tra loro uguali (o sostanzialmente uguali), il telaio ?T? ? posato correttamente entro la luce di passaggio e la porta risulter? effettivamente a raso muro. Al contrario, se le due distanze ?D? sono differenti, il telaio ?T? ? storto entro la luce di passaggio e la porta risulter? almeno parzialmente sporgente rispetto alla parete.
Per facilitare ulteriormente la posa del telaio ?T?, ? possibile predisporre due spessori identici (aventi una misura pari allo spessore dell?intonaco che si intende applicare sulla parete al termine della posa della porta rasomuro) configurati per essere interposti tra la parete e ciascuna estremit? sporgente della barra di collegamento ?B?. In tale situazione, una volta che le estremit? sporgenti della barra di collegamento ?B? sono portate in battuta con un rispettivo spessore, si ha la certezza che il filo muro sia rispettato.
Vantaggiosamente, il fatto di utilizzare una barra di collegamento ?B? avente una lunghezza maggiore della larghezza del telaio ?T? consente di tenere in considerazione in maniera comoda e veloce il filo muro durante la posa del telaio ?T? stesso.
Forma inoltre oggetto della presente invenzione un metodo di installazione di un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro comprendente una fase di predisporre un telaio ?T? da posare e una fase di misurare una distanza presente tra montanti ?M? del telaio ?T?.
Il metodo comprende le fasi di predisporre un dispositivo 100 di ausilio alla posa di un telaio ?T? di una porta raso-muro in accordo con quanto sopra descritto e di predisporre una barra di collegamento ?B? avente una lunghezza pari o maggiore della distanza presente tra montanti ?M?.
Il metodo comprende una fase di inserire la barra di collegamento ?B? nel canale 202 di ciascuna staffa 200 del dispositivo 100.
Successivamente, il metodo comprende una fase di regolare la posizione reciproca delle staffe 200 lungo la barra di collegamento ?B? in funzione di una distanza predefinita, ad esempio la larghezza del telaio ?T? precedentemente misurata.
Nel caso in cui la barra di collegamento ?B? presenti una lunghezza pari alla distanza presente tra montanti ?M?, la fase di regolare comprende una sotto fase di introdurre la barra di collegamento ?B? entro ciascun canale 202 fino ad entrare in battuta con un elemento di riferimento 400 disposto entro ciascun canale 202. In tale situazione, le staffe 200 risultano applicate alle estremit? della barra di collegamento ?B? ed impossibilitate a scorrere in avvicinamento reciproco per effetto degli elementi di riferimento 400.
La fase di regolare comprende inoltre una sottofase di attivare i mezzi di serraggio 300 di ciascuna staffa 200 per bloccare stabilmente la barra di collegamento ?B? entro il rispettivo canale 202.
In seguito, ciascuna staffa 200 viene applicata ad un primo o ad un secondo profilo ?P1?, ?P2? del rispettivo montante ?M? inserendo tali profili ?P1?, ?P2? entro la prima o la seconda cavit? ricevente 203, 206 rispettivamente.
Successivamente, il metodo comprende una fase di vincolare ciascuna staffa 200 del dispositivo 100 (unitamente alla barra di collegamento ?B?) al telaio ?T? tramite i mezzi di collegamento. In particolare, organi di collegamento vengono inseriti in ciascun foro 204, in modo tale da fissare ciascuna staffa 200 al profilo ?P1?, ?P2? del rispettivo montante ?M?.
Nel caso in cui la barra di collegamento ?B? presenti una lunghezza superiore alla distanza presente tra montanti ?M?, la fase di regolare la posizione reciproca delle staffe 200 lungo la barra di collegamento ?B? sulla base della distanza misurata comprende una sottofase di applicare stabilmente, mediante la cavit? ricevente 203, 206, ciascuna staffa 200 ad un rispettivo montante ?M? del telaio ?T?. Preferibilmente, ciascuna staffa 200 ? applicata in prossimit? di un traverso del telaio ?T?.
In tale situazione, ciascuna staffa 200 si trova applicata ad un rispettivo montante ?M? e la barra di collegamento ?B? ? scorrevolmente inserita entro ciascun canale 202. La fase di regolare comprende una sottofase di attivare i mezzi di serraggio 300 delle staffe 200 per vincolare stabilmente la barra di collegamento ?B? entro il canale 202, in modo tale che le estremit? della barra sporgano da ciascun canale 202.
Il metodo comprende una fase di vincolare ciascuna staffa 200 del dispositivo 100 unitamente a detta barra di collegamento ?B? al telaio ?T? tramite i mezzi di collegamento, in modo da evitare movimenti di scivolamento indesiderati delle staffe 200 lungo i montanti ?M?.
In tale situazione, il dispositivo 100 e la barra di collegamento ?B? risultano vincolati al telaio ?T? in modo da renderlo pi? rigido e stabile per la posa. In accordo con un?ulteriore forma realizzativa, nel caso in cui la barra di collegamento ?B? presenti una lunghezza superiore alla distanza presente tra montanti ?M?, la fase di regolare pu? comprendere una sottofase di misurare, ad esempio mediante un metro a nastro, la larghezza del telaio ?T? da posare ed una sottofase di muovere in scorrimento entrambe le staffe 200 fintanto che le rispettive pareti di riferimento 201e si trovino ad una distanza reciproca pari a quella precedentemente misurata. Successivamente, la fase di regolare pu? comprendere una sottofase di attivare i mezzi di serraggio 300 di ciascuna staffa 200 della coppia per vincolare stabilmente la barra di collegamento ?B? entro il canale 202 di ciascuna staffa 200. In tale situazione, le staffe 200 unitamente alla barra di collegamento ?B? vengono montate e vincolate al telaio ?T?.
Secondo un?ulteriore forma realizzativa del metodo, nel caso in cui la barra di collegamento ?B? presenti una lunghezza superiore alla distanza presente tra montanti ?M?, la fase di regolare pu? comprendere una sottofase di attivare i mezzi di serraggio 300 di una staffa 200 della coppia per vincolare stabilmente la barra di collegamento ?B? entro il canale 202 della staffa 200. La fase di regolare pu? inoltre comprende una sottofase di movimentare l?altra staffa 200 in scorrimento lungo la barra di collegamento ?B?, fino a che le staffe 200 siano reciprocamente distanziate di una distanza pari alla distanza misurata tra i montanti ?M?.
Per effettuare tale posizionamento delle staffe 200, un metro a nastro viene agganciato alla rientranza di ingaggio 501 della staffa 200 vincolata alla barra di collegamento ?B? e viene srotolato fino ad una misura pari alla larghezza dell?anta ?A?. In tale situazione, la staffa 200 mobile viene fatta scorrere lungo la barra di collegamento ?B?, fino a che la sporgenza di riscontro 500 sia prossima alla distanza indicata dal metro. In seguito, la fase di regolare comprende una sottofase di attivare i mezzi di serraggio 300 di tale staffa 200 mobile per vincolare stabilmente la barra di collegamento ?B? entro il canale 202. Cos? facendo, entrambe le staffe 200 sono vincolate alla barra di collegamento ?B? tramite i mezzi di serraggio 300.
Successivamente, la fase di regolare comprende una sottofase di applicare stabilmente, mediante la cavit? ricevente 203, 206, ciascuna staffa 200 ad un rispettivo montante ?M? del telaio ?T?. In tale fase, un profilo ?P1?, ?P2? dei montanti ?M? del telaio ?T? viene inserito entro una rispettiva cavit? ricevente 203, 206.
Infine, anche in tale forma realizzativa, il metodo comprende una fase di vincolare ciascuna staffa 200 del dispositivo 100, unitamente alla barra di collegamento ?B?, al telaio ?T? tramite i mezzi di collegamento. In particolare, una volta applicate le staffe 200 ai montanti ?M? tramite le cavit? riceventi 203, 206, le staffe 200 sono vincolate ai montanti ?M? stessi mediante l?inserimento di organi di collegamento entro i fori 204. La presente invenzione raggiunge gli scopi preposti, eliminando gli inconvenienti emersi dall?arte nota.
In particolare, la presente invenzione propone un dispositivo in grado, allo stesso tempo, di tenere in squadra il telaio da posare e da fungere da riferimento per un filo parete atto a consentire l?applicazione dell?intonaco. La presente invenzione, inoltre, propone un dispositivo compatibile con telai di differente larghezza e con telai per porte sia ?a spingere? che ?a tirare?.
Vantaggiosamente, inoltre, la presente invenzione mette a disposizione un metodo in grado di ridurre i tempi e i costi di installazione del telaio, garantendo al contempo elevata accuratezza e precisione.

Claims (24)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo (100) di ausilio alla posa di un telaio (T) di una porta rasomuro, il dispositivo comprendendo una coppia di staffe (200) configurate per essere accoppiabili ad una barra di collegamento (B)in cui ciascuna staffa (200) comprende:
- un corpo principale (201) definente un canale (202) configurato per alloggiare, preferibilmente in modo scorrevole, una barra di collegamento (B);
- mezzi di serraggio (300) configurati per vincolare stabilmente la barra di collegamento (B) all?interno del canale (202);
- almeno una prima cavit? ricevente (203, 206) configurata per ricevere un profilo (P1, P2) di un rispettivo montante (M) del telaio (T) e realizzata su una parete del corpo principale (201) disposta lateralmente rispetto ad una direzione prevalente di sviluppo del canale (202);
- mezzi di collegamento configurati per collegare reversibilmente detta staffa (200) a detto profilo (P1, P2) del montante (M) in una configurazione in cui il profilo (P1, P2) del montante (M) ? inserito all?interno di detta prima cavit? ricevente (203).
2. Dispositivo (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detto canale si sviluppa in forma passante tra una prima ed una seconda estremit? della staffa (200).
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il corpo principale (201) ? delimitato da una coppia di pareti laterali (201a, 201b) contrapposte, una parete di fondo (201c) ed una parete frontale (201d), ed in cui detti mezzi di serraggio (300) comprendono almeno un foro passante (301) attraverso la parete frontale (201d) e/o attraverso la parete di fondo (201c) e configurato per l?ingaggio con un organo filettato di serraggio (302), in particolare un galletto od una vite auto-forante.
4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta almeno una prima cavit? ricevente (203) ? disposta in corrispondenza od in prossimit? di una prima estremit? della staffa (200) ed in cui la staffa (200) comprende, su detta prima estremit?, uno o pi? fori (204) per l?inserimento di organi di collegamento della staffa (200) ad un montante (M) disposto in posizione inserita nella prima cavit? ricevente (203), preferibilmente detti uno o pi? fori (204) essendo realizzati su una protrusione (205) della staffa (200).
5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta almeno una prima cavit? ricevente (203) presenta una direzione prevalente di sviluppo (Y) perpendicolare alla direzione di sviluppo del canale (202).
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui ciascuna staffa (200) presenta una prima ed una seconda cavit? ricevente (203, 206), tra loro parallele e disposte su lati opposti rispetto al canale (202).
7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un elemento di riferimento (400) disposto sulla staffa (200) e posizionato nel canale (202), preferibilmente in prossimit? di una estremit? della staffa (200), detto elemento di riferimento (400) essendo configurato per fornire un riscontro od indicazione visiva di un posizionamento di una barra di collegamento (B) lungo il canale (202).
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui l?elemento di riferimento (400) comprende un elemento di indicazione (401) visiva, preferibilmente una tacca di segnalazione o scala graduata.
9. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui l?elemento di riferimento (400) comprende un elemento di arresto (402) disposto in modo amovibile o permanente all?interno del canale (202) per determinare una battuta di arresto per il posizionamento di una barra di collegamento (B) nel canale (202).
10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, in cui l?elemento di arresto (400) comprende almeno uno tra:
- una linguetta (403) deformabile tra una posizione estratta, in cui essa sporge entro il canale (202) per attestarsi in battuta con un?estremit? di una barra di collegamento (B), ed una posizione retratta, in cui la linguetta (403) ? inserita entro un recesso (202a) ricavato nel canale (202) per consentire uno scorrimento longitudinale di una barra di collegamento (B) nel canale (202); e/o
- un piolo (404) sporgente entro il canale (202) e configurato per attestarsi in battuta con un?estremit? di una barra di collegamento (B) inserita nel canale (202), detto piolo (404) essendo amovibile per consentire un eventuale scorrimento della staffa (200) lungo una barra di collegamento (B).
11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, in cui detto piolo (404) presenta almeno una zona di cedimento programmato per consentirne una sua rimozione.
12. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna staffa (200) comprende una sporgenza di riscontro (500) configurata per attestarsi in battuta contro bordi laterali di un?anta (A) della porta raso-muro.
13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, in cui detta sporgenza di riscontro (500) comprende una rientranza di ingaggio (501) configurata per alloggiare una linguetta di un metro a nastro
14. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascuna staffa (200) ? realizzata in un corpo monolitico, preferibilmente in materiale plastico.
15. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una barra di collegamento (B) e in cui detta barra ? configurata per inserirsi scorrevolmente nel canale (202).
16. Dispositivo secondo la rivendicazione 15, in cui detta almeno una prima cavit? ricevente (203, 206) presenta una parete di riscontro (203a, 206a) per un profilo (P1, P2) di un montante (M), detta parete di riscontro presentando una direzione prevalente di sviluppo (Y, W) sostanzialmente a filo con una superficie (B1, B2) della barra di collegamento (B), quando quest?ultima ? inserita e vincolata nel canale (202) da detti mezzi di serraggio (300).
17. Dispositivo secondo la rivendicazione 16, in cui la parete di riscontro (203a, 206a) di detta almeno una prima cavit? ricevente (203) presenta un?apertura tale che, in uso, il profilo (P1, P2) entri in contatto con detta barra di collegamento (B) attraverso detta apertura.
18. Dispositivo secondo la rivendicazione 16 o 17, in cui ciascuna staffa (200) presenta una prima ed una seconda cavit? ricevente (203, 206), tra loro parallele e disposte su lati opposti rispetto al canale (202).
19. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 e una qualsiasi delle rivendicazioni da 15 a 18, in cui detta barra di collegamento (B) presenta una lunghezza tale da fuoriuscire dal canale (202) ed estendersi lateralmente oltre una parete laterale (201a, 201b) di estremit? di ciascuna staffa (200), quando il dispositivo ? in uso su un telaio (T), preferibilmente la barra di collegamento (B) estendendosi di almeno 30 centimetri oltre ciascuna di dette pareti laterali (201a, 201b).
20. Metodo di installazione di un dispositivo di ausilio alla posa di un telaio di una porta raso-muro, comprendente le fasi di:
- predisporre un telaio (T) da posare e/o la relativa anta (A);
- predisporre un dispositivo (100) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti da 1 a 14;
- predisporre una barra di collegamento (B) avente una lunghezza sostanzialmente uguale oppure maggiore della distanza presente tra montanti (M);
- inserire detta barra di collegamento (B) nel canale (202) di ciascuna staffa (200) del dispositivo (100);
- regolare la posizione reciproca delle staffe (200) lungo la barra di collegamento (B);
- vincolare ciascuna staffa (200) del dispositivo (100) unitamente a detta barra di collegamento (B) a detto telaio (T) tramite i mezzi di collegamento.
21. Metodo secondo la rivendicazione 20, in cui la fase di regolare la posizione reciproca delle staffe (200) comprende le sottofasi di:
- attivare i mezzi di serraggio (300) di una staffa (200) per vincolare stabilmente la barra di collegamento (B) entro il canale (202);
- movimentare l?altra staffa (200) in scorrimento lungo la barra di collegamento (B) fino a che dette staffe (200) siano reciprocamente distanziate di una distanza pari ad una distanza misurata tra i montanti (M);
- attivare i mezzi di serraggio (300) di detta altra staffa (200) per vincolare stabilmente la barra di collegamento (B) entro il canale (202).
22. Metodo secondo la rivendicazione 20, in cui la fase di regolare la posizione reciproca delle staffe (200) comprende le sottofasi di:
- attivare i mezzi di serraggio (300) di una staffa (200) per vincolarla alla barra di collegamento (B), lasciando l?altra staffa (200) libera di scorrere lungo la barra di collegamento (B);
- posizionare una sporgenza di riscontro (500) della staffa vincolata alla barra di collegamento (B) in battuta contro un bordo laterale dell?anta (A); - avvicinare la staffa libera al bordo laterale opposto dell?anta (A), in modo che una sporgenza di riscontro (500) della staffa (200) libera sia in battuta contro tale bordo;
- attivare i mezzi di serraggio (300) della staffa libera per vincolare anche quest?ultima alla barra di collegamento (B).
23. Metodo secondo la rivendicazione 20, in cui la barra di collegamento (B) presenta una lunghezza sostanzialmente uguale alla distanza presente tra montanti (M) ed in cui, in detta fase di regolare comprende le sottofasi di:
- introdurre la barra di collegamento (B) entro ciascun canale (202) fino ad allinearsi a, oppure entrare in battuta con, un elemento di riferimento (400) disposto entro ciascun canale (202);
- attivare i mezzi di serraggio (300) di ciascuna staffa (200) per vincolare stabilmente la barra di collegamento (B) entro il canale (202).
24. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 20 a 23, in cui la fase di vincolare ciascuna staffa (200) del dispositivo (100) unitamente a detta barra di collegamento (B) a detto telaio (T) comprende le sottofasi di: - applicare stabilmente, mediante la cavit? ricevente (203, 206), ciascuna staffa (200) ad un rispettivo montante (M) del telaio (T);
- fissare ciascuna staffa (200) ad un rispettivo montante (M) tramite organi di collegamento inseriti in rispettivi fori passanti (204) realizzati su una protrusione (205) della staffa (200).
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DE4129472A1 (de) * 1991-09-05 1993-03-11 Bessey & Sohn Haltevorrichtung fuer tuerzargen
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