IT202100021320A1 - Cella di lavoro - Google Patents

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IT202100021320A1
IT202100021320A1 IT102021000021320A IT202100021320A IT202100021320A1 IT 202100021320 A1 IT202100021320 A1 IT 202100021320A1 IT 102021000021320 A IT102021000021320 A IT 102021000021320A IT 202100021320 A IT202100021320 A IT 202100021320A IT 202100021320 A1 IT202100021320 A1 IT 202100021320A1
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IT
Italy
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work cell
cell
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automatic operator
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Inventor
Massimo Agostini
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Idea Prototipi Srl
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B25HAND TOOLS; PORTABLE POWER-DRIVEN TOOLS; MANIPULATORS
    • B25JMANIPULATORS; CHAMBERS PROVIDED WITH MANIPULATION DEVICES
    • B25J21/00Chambers provided with manipulation devices
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23QDETAILS, COMPONENTS, OR ACCESSORIES FOR MACHINE TOOLS, e.g. ARRANGEMENTS FOR COPYING OR CONTROLLING; MACHINE TOOLS IN GENERAL CHARACTERISED BY THE CONSTRUCTION OF PARTICULAR DETAILS OR COMPONENTS; COMBINATIONS OR ASSOCIATIONS OF METAL-WORKING MACHINES, NOT DIRECTED TO A PARTICULAR RESULT
    • B23Q37/00Metal-working machines, or constructional combinations thereof, built-up from units designed so that at least some of the units can form parts of different machines or combinations; Units therefor in so far as the feature of interchangeability is important
    • B23Q37/007Modular machining stations designed to be linked to each other
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B25HAND TOOLS; PORTABLE POWER-DRIVEN TOOLS; MANIPULATORS
    • B25JMANIPULATORS; CHAMBERS PROVIDED WITH MANIPULATION DEVICES
    • B25J5/00Manipulators mounted on wheels or on carriages
    • B25J5/02Manipulators mounted on wheels or on carriages travelling along a guideway
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B25HAND TOOLS; PORTABLE POWER-DRIVEN TOOLS; MANIPULATORS
    • B25JMANIPULATORS; CHAMBERS PROVIDED WITH MANIPULATION DEVICES
    • B25J9/00Programme-controlled manipulators
    • B25J9/0009Constructional details, e.g. manipulator supports, bases
    • B25J9/0018Bases fixed on ceiling, i.e. upside down manipulators

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Robotics (AREA)
  • Apparatus Associated With Microorganisms And Enzymes (AREA)
  • Grinding Of Cylindrical And Plane Surfaces (AREA)

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"CELLA DI LAVORO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad una cella di lavoro, utilizzabile per effettuare lavorazioni di vario tipo mediante almeno un dispositivo operatore automatico, ad esempio un robot antropomorfo. Tali lavorazioni possono comprendere ad esempio saldatura, pulitura, assemblaggio di oggetti o altro.
STATO DELLA TECNICA
? noto che esistono celle di lavoro che comprendono una struttura all? interno della quale ? posizionato un banco di lavoro sul quale vengono posizionati gli oggetti da lavorare, ad esempio oggetti da saldare assemblare, pulire o altro.
Tali celle sono normalmente provviste di un dispositivo operatore automatico, ad esempio un robot antropomorfo, ovvero dotato di sei gradi di libert? ed in grado di riprodurre pressoch? tutti i movimenti di un braccio umano, compresi quelli della mano.
Un problema delle celle di lavoro di note ? che il dispositivo operatore automatico sostanzialmente pu? operare solo su un banco di lavoro di dimensioni limitate, senza la passibilit? ad esempio si sfruttare efficacemente tutta l?estensione della cella di lavoro. Quindi normalmente tali celle sono dotate di un?unica postazione di lavoro ed ? pertanto estremamente difficoltoso utilizzare ad esempio una stessa cella di lavoro per eseguire operazioni differenziate.
Le celle di lavoro note si rivelano pertanto migliorabili sotto l?aspetto della flessibilit? e dell? efficienza di utilizzo, dal momento che spesso sono poco adattabili a modalit? di utilizzo che richiedano di sfruttare una maggiore area di lavoro o che richiedano di passare da diverse zone di lavoro all?interno di una stessa cella di lavoro.
Esiste pertanto la necessit? di perfezionare una cella di lavoro che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.
In particolare, uno scopo del presente trovato ? quello di realizzare una cella di lavoro che sia dotata di grande efficienza e flessibilit? di utilizzo, quindi possa essere utilizzata per qualsiasi tipologia di lavorazione dove ? richiesto l?impiego di un dispositivo operatore automatico, ad esempio una cella di saldatura, assemblaggio, pulitura o altro.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di realizzare una cella di saldatura nella quale il dispositivo operatore automatico abbia a disposizione uno spazio di lavoro maggiore rispetto a quanto accade nelle celle di lavoro note.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di realizzare una cella di saldatura nella quale il dispositivo operatore automatico possa sfruttare in maniera migliore l?estensione della cella di lavoro rispetto quanto accade nelle celle di lavoro note, quindi con la possibilit? di creare anche pi? postazioni di lavoro.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, una cella di lavoro secondo il trovato comprende un telaio di supporto all?interno del quale ? ricavato almeno un piano di lavoro sul quale vengono posizionati gli oggetti da lavorare ed almeno un dispositivo operatore automatico configurato per eseguire le lavorazioni su tali oggetti.
Secondo un aspetto caratteristico del trovato, tale telaio comprende una guida posta ad una certa altezza sopra a tale piano di lavoro e tale dispositivo operatore automatico comprende un supporto scorrevole lungo tale guida ed associato ad almeno un dispositivo di azionamento configurato per traslare tale supporto e quindi tale dispositivo operatore automatico lungo detta guida e quindi lungo tale piano di lavoro.
Grazie a tale guida ricavata nel telaio della cella e grazie al supporto del dispositivo operatore automatico scorrevole lungo tale guida, ? possibile operare su un ampio piano di lavoro ed in particolare sfruttarne tutta la sua lunghezza. In questo modo ? possibile ottenere una cella di lavoro dotata di maggiore efficienza e flessibilit? di utilizzo, in quanto ad esempio ? possibile suddividere la cella in pi? zone di lavoro, tutte facilmente raggiungibili dal dispositivo operatore automatico mobile lungo la cella di lavoro.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, tale dispositivo operatore automatico ? un robot antropomorfo a sei assi e sei gradi di libert? e tale guida rappresenta un settimo asse lungo il quale tale dispositivo operatore automatico si muove.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, la cella di lavoro comprende una o pi? unit? di controllo cooperanti con tale dispositivo operatore automatico e con tale dispositivo di azionamento ed associate ad un panello di controllo della cella di lavoro.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, tale piano di lavoro comprende almeno una coppia di banchi di lavoro disposti affiancati o ad una certa distanza l?uno dall?altro lungo tale cella di lavoro.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, la cella di lavoro comprende una paratia mobile configurata per assumere almeno una posizione abbassata a scomparsa tra tali banchi di lavoro ed una almeno posizione sollevata nella quale separa tali banchi di lavoro.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, tale cella di lavoro comprende una o pi? porte frontali e/o una o pi? porte laterali di accesso a tale piano di lavoro, delimitato da pareti frontali e laterali che sono rientranti rispetto a tali porte frontali e/o laterali in posizione chiusa.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, tali porte laterali comprendono una porzione sostanzialmente orizzontale che, quando tali porte laterali sono chiuse, si allinea a tale piano di lavoro.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, tale piano di lavoro comprende una superficie di lavoro dotata di fori passanti in comunicazione fluidica con una o pi? vasche posizionate sotto al piano di lavoro.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, la cella di lavoro comprende una o pi? bocchette ricavate in tali vasche e collegabili ad un sistema di aspirazione dei fluidi di lavoro in esse raccolti.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, la cella di lavoro comprende almeno perimetralmente aperture passanti inframezzate a tali fori passanti ed aventi ciascuna una sezione di passaggio maggiore della sezione di passaggio di ciascuno di tali fori passanti.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 ? una prima vista assonometrica frontale di una cella di lavoro secondo il presente trovato;
- la fig. 2 ? un?ulteriore vista assonometrica frontale della cella di lavoro; - la fig. 3 ? una vista in assonometria di un telaio della cella di lavoro; - la fig. 4 ? un?ulteriore vista assonometrica frontale della cella di lavoro; - la fig. 5 ? un?ulteriore vista assonometrica posteriore della cella di lavoro; - la fig. 6 ? una vista schematica in pianta della cella di lavoro in una configurazione di accesso ad un piano di lavoro;
- la fig. 7 ? un?ulteriore vista schematica in pianta della cella di lavoro in una configurazione operativa;
- la fig. 8 ? una vista in scala maggiore di un particolare del piano di lavoro di fig. 8;
- la fig. 9 ? una vista posteriore di un dispositivo di azionamento di una porta frontale della cella di lavoro;
- la fig. 10 ? una prima vista assonometrica di una parte del dispositivo di azionamento di fig. 9;
- la fig. 11 ? una seconda vista assonometrica di un?ulteriore parte del dispositivo di azionamento di fig. 10.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente combinati o incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si far? ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate a titolo esemplificativo non limitativo. Anche la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini esemplificativi non limitativi.
Con riferimento ai disegni allegati, si vedano ad esempio da fig. 1 a fig.
4, una cella di lavoro 10 secondo il presente trovato comprende un telaio 11 di supporto all?interno del quale ? ricavato almeno un piano di lavoro 12 sul quale vengono posizionati gli oggetti da lavorare ed almeno un dispositivo operatore automatico 13 configurato per eseguire le lavorazioni su tali oggetti.
Tale dispositivo operatore automatico 13 pu? essere ad esempio un robot antropomorfo a sei assi e pu? essere controllato mediante un pannello di controllo 14. In particolare, tale dispositivo operatore automatico pu? essere un robot antropomorfo di tipo collaborativo o corobot. Tale pannello di controllo 14 in particolare pu? comunicare con una o pi? unit? di controllo 15 posizionate in tale telaio 11. Tali unit? di controllo 15 possono essere posizionate ad esempio sulla parte superiore e posteriore del telaio 11, quindi in una zona protetta ma facilmente accessibile. Tale pannello di controllo 14 pu? essere installato a bordo macchina oppure comunicare da remoto con tali unit? di controllo 15. ? possibile inoltre implementare nella presente cella di lavoro 10 sistemi di intelligenza artificiale, per operazioni di controllo del funzionamento del dispositivo operatore automatico 13, di manutenzione o altro.
Il telaio 11 , si veda in particolare fig. 4, comprende una guida 40 posta ad una certa altezza sopra a tale piano di lavoro 12 e tale dispositivo operatore automatico 13 comprende un supporto 39 scorrevole lungo tale guida 40 ed associato ad almeno un dispositivo di azionamento 41, configurato per traslare tale supporto 39 e quindi tale dispositivo operatore automatico 13 lungo tale guida 40 e quindi lungo tale piano di lavoro 12. Tale dispositivo di azionamento 41 pu? essere ad esempio un motore elettrico collegato alle unit? di controllo 15 e potr? essere comandato, anche da remoto, mediante tale pannello di controllo 14. Tale supporto 39 pu? essere associato ad una slitta e movimentato lungo la guida 40 in qualsiasi maniera di per s? nota, ad esempio mediante un meccanismo vite e madrevite, in cui la madrevite ? ricavata in tale slitta, o altro e la vite ? posta in rotazione da tale dispositivo di azionamento 41.
La guida 40 ? sostanzialmente diretta lungo un asse X, che sostanzialmente rappresenta un settimo asse lungo il quale pu? traslare il dispositivo operatore automatico 13, che, come detto, pu? essere un robot antropomorfo dotato di sei assi e sei gradi di libert?.
La guida 40 ? quindi in posizione sopraelevata e ad una certa altezza rispetto al piano di lavoro 12. A tale proposito, tale guida pu? essere posizionata lungo il soffitto 19.
Il pianto di lavoro 12 preferibilmente comprende una coppia di banchi di lavoro 49, disposti affiancati o ad una certa distanza l?uno dall?altro lungo tale cella di lavoro 10.
L?accesso a ciascuno dei banchi di lavoro 49 pu? essere consentito da una relativa porta frontale 24.
La cella di lavoro 10 comprende una paratia 42 posizionata tra tali banchi di lavoro 49 e configurata per assumere almeno una posizione sollevata, si vedano ad esempio fig. 4 e fig. 5, nella quale divide fisicamente tali banchi di lavoro 49, ad esempio per effettuare operazioni differenziate in ciascuno di essi, ed una posizione abbassata, si veda ad esempio fig. 1, nella quale, di fatto, non c?? soluzione di continuit? tra i banchi di lavoro 49. La paratia 42 nella posizione abbassata ? alloggiata a scomparsa tra tali banchi di lavoro 49.
Il piano di lavoro 12, ad uno o pi? banchi di lavoro 49, comprende una superficie di lavoro dotata di fori passanti 43 in comunicazione fluidica con una o pi? vasche 44 posizionate sotto al piano di lavoro 12, si veda in particolare fig. 5.
Nel caso ad esempio la cella di lavoro 10 venga utilizzata per operazioni di pulitura, attraverso tali fori passanti 43 possono defluire i fluidi di lavaggio erogati dal dispositivo operatore automatico 13. Nel caso ad esempio la cella di lavoro 10 venga utilizzata per operazioni di saldatura, i fumi risultanti dalla saldatura possono essere evacuati da detti fori passanti 43, che possono essere associati ad un sistema di aspirazione. Ad esempio nelle vasche 44 possono essere ricavate bocchette 45 di aspirazione configurate per essere collegate ad un sistema di aspirazione di fluidi risultanti dalle lavorazioni nella cella di lavoro 10, quindi liquidi, gas o una miscela di entrambi.
Allo scopo di permettere una migliore evacuazione di fluidi di lavoro, il piano di lavoro 12 comprende perimetralmente aperture passanti 46 inframezzate a tali fori passanti 43, si vedano figg. 7 e 8. Tali aperture passanti 46 hanno ciascuna una sezione di passaggio maggiore della sezione di passaggio di ciascuno dei fori passanti 43.
Tale telaio 1 1, si veda in particolare fig. 3, comprende primi elementi strutturali 16 di forma allungata, incrociati e reciprocamente solidarizzati a formare un basamento 17 e secondi elementi strutturali 18 di forma allungata, incrociati e reciprocamente solidarizzati a formare un soffitto 19. Tale soffitto 19 e tale basamento 17 sono uniti mediante ulteriori elementi strutturali 20 di forma allungata. In particolare tali ulteriori elementi strutturali 20 sono disposti in corrispondenza dei vertici di tale basamento 17 e di tale soffitto 19. Il telaio 11 comprende inoltre primi elementi di presa 21, 22 previsti in tale basamento 17 e/o in tale soffitto 19 e configurati per impegnarsi con secondi elementi di presa di un mezzo di movimentazione della cella di lavoro 10, quale un carrello elevatore, una gru o altro.
Gli elementi strutturali 16, 18 e 20 possono essere reciprocamente solidarizzati con accoppiamento mediante incastro, viti, bulloni o altro in modo che tale telaio 1 1 assuma una forma sostanzialmente scatolare, si veda in particolare fig. 3.
Allo scopo di alleggerire tale telaio 11 e rendere la cella di lavoro 10 ancora maggiormente trasportabile e movimentabile, tali elementi strutturali 16, 18, 20 sono tubolari.
Il basamento 17 comprende una coppia di elementi strutturali 16a, 16b paralleli e reciprocamente distanziati nei quali sono ricavati tali primi elementi di presa 21. Tali primi elementi di presa 21 sono sostanzialmente delle sedi configurate per accogliere i bracci o forche di un mezzo di movimentazione quale un carrello elevatore o altro. Tali bracci o forche sono quindi i secondi elementi di presa.
Gli elementi strutturali 16a, 16b, sono diretti ortogonalmente rispetto ai restanti elementi strutturali 16 del basamento 17 e possono essere attraversare fori passanti 23 ricavati in tali elementi strutturali 16.
I primi elementi di presa 22 possono comprendere una pluralit? di golfari posizionati sugli elementi strutturali 18 del soffitto 19 e configurati per impegnarsi con i ganci di un mezzo di movimentazione quale una gru o altro. Tali ganci sono quindi in questo esempio i secondi elementi di presa.
In particolare, in tale soffitto 19, pu? essere prevista una prima coppia di primi elementi di presa 22 posizionati su un elemento strutturale 18a anteriore ed una seconda coppia di elementi di presa 22 posizionati su un elemento strutturale 18b posteriore.
La cella di lavoro 10 comprende una pi? pore frontali 24 e porte laterali 25 di accesso al piano di lavoro 12. Tali porte frontali 24, come si pu? apprezzare dal confronto delle figg. 1 e 2, sono a scorrimento verticale. Le porte laterali 25 sono basculanti, tuttavia in alternativa ? possibile prevedere anche per essere uno scorrimento verticale. Tali porte laterali 25 sono anche provviste di una finestra 28 che consente la visualizzazione dell? interno della cella di lavoro 10. Tali porte laterali 25 possono inoltre essere dotate di una porzione 29 sostanzialmente orizzontale che, quando tali porte laterali 25 sono chiuse, si allinea al piano di lavoro 12. Quindi tale porzione 29, realizzata preferibilmente sul bordo inferiore della porta frontale 24, consente di incrementare l?area utile del piano di lavoro 12.
In fig. 1 , le porte frontali 24 sono in posizione sollevata di accesso al piano di lavoro 12, mentre in fig. 2 sono in posizione abbassata, quindi in una posizione di lavoro nella quale il dispositivo operatore automatico 13 ? operativo. Anche le porte laterali 25 in questa situazione operativa verranno chiuse.
Il telaio 11 , inoltre, allo scopo di consentire il passaggio delle porte frontali 24 e il loro posizionamento nella configurazione sollevata di fig.
1, comprende sul soffitto 19 una rientranza 47, si veda fig. 3.
Tale piano di lavoro 12 ? delimitato da pareti frontali e laterali 26 e 27 che sono rientranti rispetto alle porte frontali e laterali 24 e 25 di accesso al piano di lavoro. In questo modo, quando tali porte 1 frontali e laterali 24 e 25 sono aperte ? possibile che gli operatori P abbiano un migliore accesso migliore al piano di lavoro 12, si veda fig. 6, e quando le pareti 24 e 25 sono chiuse, ovvero quanto il dispositivo operatore automatico 13 ? in funzione, incrementare vantaggiosamente l?area di lavoro presente su tale piano di lavoro 12, si veda fig. 7 e allo stesso tempo proteggere gli operatori P. Sostanzialmente, quindi, come si pu? apprezzare ad esempio da fig. 2, attorno e sotto al piano di lavoro 12 viene ricavato un ulteriore spazio perimetrale S libero, utile sia nelle operazioni di attrezzaggio della cella di lavoro 10 a porte frontali e laterali 24, 25 aperte che nelle operazioni di lavoro a porte frontali e laterali 24, 25 chiuse.
Le porte frontali 24 sono preferibilmente due e ciascuna di esse comprende almeno una guida 30 sostanzialmente verticale lungo la quale scorre per passare dalla posizione aperta alla posizione chiusa o viceversa.
Ciascuna porta frontale 24, si vedano anche figg. 9 e 10, ? provvista di almeno una cremagliera 31 sostanzialmente verticale e configurata per impegnarsi con un primo ingranaggio 32, ad esempio una ruota dentata, posto in rotazione mediante un dispositivo di azionamento 33. Tale dispositivo di azionamento 33 pu? essere un motore elettrico comandato mediante Luna o pi? unit? di controllo 15.
La porta frontale 24 pu? essere realizzata mediante una parete anteriore 38 e due pareti laterali 37a e 37b, sostanzialmente parallele tra loro ed ortogonali alla parete anteriore 38.
In particolare, ? possibile prevedere che la porta frontale 24 comprenda almeno una prima cremagliera 31 posta su una parete laterale 37a della porta frontale 24 e configurata per impegnarsi con tale primo ingranaggio 32 ed una seconda cremagliera 3 1 posta su una parete laterale 37b opposta a tale parete laterale 37a e configurata per impegnarsi con un secondo ingranaggio 34 collegato a tale primo ingranaggio 32 mediante un albero 35 di trasmissione del moto. Tale albero 35 comprende ad entrambe le estremit? giunti 36 di collegamento con tali primo e secondo ingranaggi 32 e 34. Tale albero 35 ? adeguatamente installato su un supporto 48 fisso. Ciascuna delle cremagliere 31 della porta frontale 24 pu? inoltre cooperare, sul lato liscio opposto al lato dentato, con cuscinetti 50 di spinta, in modo da mantenere correttamente verticale il movimento della porta frontale 24.
In seguito all? avvio del dispositivo di azionamento 33, quindi, la rotazione degli ingranaggi 32 e 34 determina il sollevamento o l?abbassamento delle cremagliere 31 e quindi della porta frontale 24, a cui sono fissate tali cremagliere 3 1.
Qualora la cella di lavoro comprenda due porte frontali 24, ciascuna di esse ? dotata di un proprio dispositivo di azionamento 33. Tali porte frontali 24 possono quindi essere aperte o chiuse indipendentemente l?una dall?altra.
Il telaio 11 della presente cela di lavoro 10 ? molto leggero e compatto e la cella di lavoro 10 pu? essere trasportata su un veicolo, ad esempio un camion, ed essere facilmente posizionata in azienda o altro luogo di lavoro mediante gli elementi di presa 21, 22 di cui ? dotato. Tali elementi di presa 21, 22 sono atti a cooperare con un mezzo di movimentazione quale un carrello elevatore, una gru o altro.
Il dispositivo operatore automatico 13 pu? essere vantaggiosamente un robot antropomorfo di tipo collaborativo, ovvero un cosiddetto co-robot e il suo utilizzo viene stabilito in base alle lavorazioni da effettuare nella cella di lavoro 10. Ad esempio se la cella di lavoro 10 ? una cella di saldatura tale dispositivo operatore automatico 13 sar? dotato di una testa di saldatura. Se la cella di lavoro 10 ? una cella di pulitura, tale dispositivo operatore automatico 13 pu? essere dotato di una testa di pulitura, provvista ad esempio di ugelli di spruzzatura di un fluido pulente o altro. Mediante il pannello di controllo 14 ? inoltre possibile programmare tutte le lavorazioni e gli interventi manutentivi da effettuare all?interno della cella di lavoro 10. La programmazione e la lavorazione nella cella di lavoro 10 ? molto semplice ed intuitiva grazie alla presenza del dispositivo operatore automatico 13, in particolare un robot antropomorfo collaborativo.
Il campo di lavoro come visto pu? essere variabile, in quanto il piano di lavoro 12 pu? essere unico oppure diviso in una pluralit? di banchi di lavoro 41, ad esempio due o pi? banchi di lavoro.
Le unit? di controllo 15 possono essere inoltre equipaggiate con l?hardware e il software necessario allo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale, quindi di autoapprendimento, in modo che la programmazione dei vari lavori all? interno della cella di lavoro 10 possa essere svincolata dall?intervento umano.
? chiaro che alla cella di lavoro fin qui descritta possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all?ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI
    1 . Cella di lavoro (10), comprendente un telaio (11) di supporto all?interno del quale ? ricavato almeno un piano di lavoro (12) sul quale vengono posizionati gli oggetti da lavorare ed almeno un dispositivo operatore automatico (13) configurato per eseguire le lavorazioni su detti oggetti, caratterizzata dal fatto che detto telaio (11) comprende una guida (40) posta ad una certa altezza sopra a detto piano di lavoro (12) e detto dispositivo operatore automatico (13) comprende un supporto (39) scorrevole lungo detta guida (40) ed associato ad almeno un dispositivo di azionamento (41), configurato per traslare detto supporto (39) e quindi detto dispositivo operatore automatico (13) lungo detta guida (40) e quindi lungo detto piano di lavoro (12).
  2. 2. Cella di lavoro (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il dispositivo operatore automatico (13) ? un robot antropomorfo a sei assi e sei gradi di libert? e detta guida (40) rappresenta un settimo asse (X) lungo il quale detto dispositivo operatore automatico (13) si muove.
  3. 3. Cella di lavoro (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che comprende una o pi? unit? di controllo (15) cooperanti con detto dispositivo operatore automatico (13) e con detto dispositivo di azionamento (41) ed associate ad un panello di controllo (14) della cella di lavoro (10).
  4. 4. Cella di lavoro (10) secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto piano di lavoro (12) comprende almeno una coppia di banchi di lavoro (49) disposti affiancati o ad una certa distanza l?uno dall?altro lungo detta cella di lavoro (10).
  5. 5. Cella di lavoro (10) secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che comprende una paratia (42) mobile configurata per assumere almeno una posizione abbassata a scomparsa tra detti banchi di lavoro (49) ed almeno una posizione sollevata nella quale separa detti banchi di lavoro (49).
  6. 6. Cella di lavoro (10) secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che comprende una o pi? porte frontali (24) e/o una o pi? porte laterali (25) di accesso a detto piano di lavoro (12), delimitato da pareti frontali e laterali (26, 27) che sono rientranti rispetto a dette porte frontali e/o laterali (24, 25) in posizione chiusa.
  7. 7. Cella di lavoro (10) la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che dette porte laterali (25) comprendono una porzione (29) sostanzialmente orizzontale che, quando dette porte laterali (25) sono chiuse, si allinea a detto piano di lavoro (12).
  8. 8. Cella di lavoro (10) secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto piano di lavoro (12) comprende una superficie di lavoro dotata di fori passanti (43) in comunicazione fluidica con una o pi? vasche (44) posizionate sotto al piano di lavoro (12).
  9. 9. Cella di lavoro (10) secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che comprende una o pi? bocchette (45) ricavate in dette vasche (44) e collegabili ad un sistema di aspirazione dei fluidi di lavoro in esse raccolti.
  10. 10. Cella di lavoro (10) secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che comprende almeno perimetralmente aperture passanti (46) inframezzate a detti fori passanti (43) ed aventi ciascuna una sezione di passaggio maggiore della sezione di passaggio di ciascuno di detti fori passanti (43).
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