IT202100018134A1 - Supporto per l'anodizzazione di oggetti - Google Patents

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Description

Titolo: SUPPORTO PER L'ANODIZZAZIONE DI OGGETTI
Descrizione
L?invenzione riguarda un supporto per l'anodizzazione di oggetti, che a loro volta possono essere realizzati in leghe metalliche o materiali passibili di subire tale lavorazione e che possono essere impiegati in vari settori tecnici e commerciali; inoltre, l'invenzione riguarda un metodo di anodizzazione utilizzante tale supporto.
Come ? noto, tramite la cosiddetta ?anodizzazione? (o ossidazione anodica) ? possibile conferire una particolare caratterizzazione sia estetico/cromatica, ma anche meccanico/strutturale, a diversi oggetti, che a loro volta possono essere componenti di prodotti pi? complessi e che possono quindi trovare impiego in svariate forme ed in svariate applicazioni.
A differenza di altri processi di trattamento superficiale di oggetti (o semilavorati) metallici, quali ad esempio la doratura, la nichelatura, la cromatura e l?argentatura galvanica, l'anodizzazione viene svolta supportando e trattenendo gli oggetti in lavorazione con una particolare attenzione al supporto sul quale gli oggetti devono essere trattati superficialmente tramite ? per l'appunto ? anodizzazione: viste infatti le peculiari modalit? fisiche di svolgimento del processo di anodizzazione, le dimensioni e l'area di contatto o interfacciamento del supporto con l'oggetto (o gli oggetti plurimi) deve essere al contempo tale da garantire lo svolgimento di diverse funzionalit?, mentre per le altre lavorazioni/trattamenti superficiali citate possono essere utilizzati sistemi di aggancio che permettono ai pezzi/oggetti da trattare di rimanere liberi di oscillare nella vasca di trattamento.
Al contrario, l?ossidazione anodica richiede un solido punto di contatto (e quindi di supporto) sul pezzo/oggetto in lavorazione, che non deve mai venire meno per tutta la durata del processo: si noti che la stabilit? del contatto o supporto pu? essere richiesta anche per periodi di tempo molto lunghi, in quanto l?immersione nel cosiddetto ?bagno di anodizzazione? pu? durare anche pi? di un?ora a seconda della profondit? dello strato anodizzato che si vuole conferire al pezzo o oggetto in lavorazione.
I supporti per anodizzazione di tipo noto sono per? affetti da notevoli inconvenienti, dal momento che sono usualmente costituiti da elementi con una pluralit? di denti o rebbi elastici, i quali agganciano a guisa di ?molle? il pezzo/oggetto in lavorazione: tali molle lasciano dei netti segni proprio nella zona di contatto con il pezzo/oggetto in lavorazione (che in gergo tecnico si chiamano ?testimoni?), e tali segni costituiscono a loro volta degli elementi che vanno a detrimento della qualit? complessiva di lavorazione, oltre che punti ?deboli? della superficie del pezzo/oggetto lavorato (in termini di peggiori caratteristiche meccanico/superficiali locali ed in termini di resistenza all'aggressione o corrosione da parte di agenti esterni).
Alla luce di questi inconvenienti, la tecnica nota prevede di usare questi tipi di supporto per anodizzazione solo se l?oggetto ha, nel suo stadio lavorato o ?finito? delle parti nascoste alla vista (che sono pertanto sfruttabili per l?aggancio o supporto): ci? per? prefigura una notevole limitazione applicativa della tecnologia corrente, dal momento che non sempre i pezzi/oggetti in lavorazione possono presentare parti celate alla vista (e quindi vedono essere uniformemente e completamente anodizzati sull'intera loro superficie).
Alla luce della panoramica sugli inconvenienti qui sopra indicata, uno scopo della presente invenzione ? quello di permettere la realizzazione di un supporto per l'anodizzazione di oggetti (o ?pezzi?) che sia sostanzialmente scevro dagli inconvenienti sopra indicati.
Inoltre, scopo dell'invenzione ? quello di realizzare un supporto per l'anodizzazione di oggetti che non lasci segni o cosiddetti ?testimoni? a vista su un qualsiasi oggetto da anodizzare, ed in particolare su un oggetto che non ha parti celate alla vista nella sua condizione ?finita? o ?lavorata?, e che quindi possieda intrinsecamente la capacit? di essere applicato su semilavorati, pezzi o oggetti di qualsivoglia conformazione o destinazione applicativa.
L'invenzione ha conseguentemente come scopo quello di realizzare un metodo di realizzazione di pezzi o oggetti anodizzati che faccia debito uso di tale supporto e che renda pertanto possibile l'ottenimento di pezzi o oggetti con una anodizzazione superficiale ottimizzata e con un aspetto qualitativo privo da difetti locali o difformit? di qualsivoglia natura.
Questi ed altri scopi sono vantaggiosamente raggiunti da un supporto per anodizzazione di oggetti (e da un correlato metodo di realizzazione di oggetti anodizzati utilizzante tale supporto) i quali possiedano una o pi? delle caratteristiche indicate nelle successive rivendicazioni o comunque nella descrizione immediatamente seguente.
In una forma esemplificativa, e quindi da non considerarsi come limitativa, della presente invenzione, il supporto di anodizzazione ? globalmente indicato con il numero 1 nelle unite figure, in cui la fig.1 ? una vista prospettica di un supporto (1) oggetto dell?invenzione. Scendendo nei dettagli dell'invenzione, si pu? innanzitutto notare che il supporto, globalmente indicato con (1) nelle figure test? citate, comprende una porzione di connessione (2) collegabile elettricamente (ma anche, a seconda delle esigenze del momento, meccanicamente) ad un impianto di anodizzazione ed una porzione di agganciamento (3) connessa alla porzione di connessione (2) ed atta a trattenere un pezzo o oggetto da anodizzare.
Vantaggiosamente, il supporto (1) comprende inoltre un predeterminato numero di protrusioni (3a) emergenti dalla porzione di connessione (2) ed atte a deformarsi elasticamente: tali protrusioni sono reversibilmente configurabili tra una condizione di inserimento (in cui vengono accostate e/o poste a contatto l'una all'altra e definiscono un ingombro collettivo minimo, che come si vedr? in seguito ? prodromico al poter connettere tramite innesto, incastro o meccanismo ad espansione o a baionetta o a scatto il pezzo o oggetto al supporto (1)) e tra una condizione di trattenimento (in cui per contro sono separate l'una dall'altra e definiscono un ingombro collettivo massimo, tale quindi da trattenere il pezzo o oggetto sul supporto (1)).
Altrettanto vantaggiosamente, il supporto (1) comprende un predeterminato numero di riscontri (3b) connessi senza soluzione di continuit? alle protrusioni (3a): tali riscontri (3b) sono dal canto loro atti ad innestarsi in un sottosquadro di un pezzo o oggetto da anodizzare in condizioni operative del supporto (1), e cio? almeno in corrispondenza della condizione di trattenimento delle protrusioni (3a).
Come visibile nelle figure, i riscontri (3b) definiscono cooperativamente una superficie tronco-conica attestabile nel gi? pi? volte citato sottosquadro: pertanto, la superficie troncoconica definita dai riscontri (3b) risulta a sua volta controsagomata al sottosquadro stesso. Ai fini del trovato si pu? anche osservare che, con le opportune misure geometriche (per consentire agevoli infilamenti/inserimenti ed altrettanto facili sfilamenti/estrazioni dei riscontri (3b) nel sottosquadro del pezzo o oggetto) si pu? anche disporre di una sezione tronco-piramidale, le cui figure geometriche relative ai perimetri di base maggiore e minore possono essere triangolari, quadrate o pi? in generale poligonali o addirittura mistilinee. Dal punto di vista strutturale, la porzione di connessione (2) ? conformata secondo un prisma e ad esempio pu? essere un cilindro, e pi? in generale pu? avere una conformazione sviluppantesi lungo un asse (2a) e tale da avere una sezione sostanzialmente costante lungo tale asse (2a).
Per contro, la porzione di agganciamento (3) si sviluppa lungo l'asse (2a) in corrispondenza di almeno una estremit? (e preferibilmente in corrispondenza di estremit? opposte della porzione ci connessione (2), in modo da poter raddoppiare la capacit? operativa del supporto (1)) e definisce una sezione variabile lungo l'asse (2a): in particolare, le protrusioni (3a) definiscono cooperativamente tra loro una sezione progressivamente decrescente lungo l'asse (2a) in allontanamento dalla porzione di connessione (2).
scendendo ulteriormente nel dettaglio, si pu? osservare come i riscontri (3b) definiscano cooperativamente una sezione progressivamente crescente lungo l'asse (2a) in allontanamento dalla porzione di connessione (2), e come ciascun riscontro (3b) definisca parzialmente una porzione di superficie tronco-conica.
Convenientemente, i riscontri (3b) definiscono cooperativamente la test? citata superficie tronco-conica in modo tale che questa abbia:
- una circonferenza prossimale, in corrispondenza delle protrusioni (3a), avente un diametro compreso tra i 6 mm ed i 10 mm, e ad esempio un diametro pari ad 8 mm; e
- una circonferenza distale, localizzata in opposizione alla circonferenza prossimale lungo l'asse (2a) in allontanamento dalla porzione di connessione (2), avente un diametro compreso tra gli 8 mm ed i 12 mm e ad esempio un diametro pari a 10 mm.
Tornando ai dettagli strutturali dei riscontri (3b) si pu? notare che questi definiscono una distanza (lungo l'asse (2a)) tra le appena citate circonferenze prossimale compresa tra 2 mm e 6 mm e ad esempio compresa tra 3 mm e 4 mm.
Risulta parte del presente trovato anche un metodo di anodizzazione di pezzi e/o oggetti, il quale comprende basilarmente le seguenti fasi:
- si predispone un pezzo o oggetto da anodizzare su un supporto (1), e tale predisposizione del pezzo o oggetto sul supporto (1) comprende dal canto suo una sottofase di connettere (ad esempio in modo reversibile) il pezzo o oggetto (non illustrato nelle figure ma che pu? ad esempio essere un manico per posate o una posata o un oggetto afferente alla produzione di coltelli, cucchiai, forchette o attrezzi per la cucina) ad una porzione di agganciamento (3) di un supporto (1); e
- si sottopone ad anodizzazione una superficie esterna del pezzo o oggetto.
Vantaggiosamente, il metodo appena introdotto (e comunque di seguito rivendicato) comprende inoltre le seguenti fasi:
- si ricava almeno un sottosquadro nel pezzo o oggetto, e tale sottosquadro presenta una conformazione tronco-conica; e
- si connette il pezzo o oggetto al supporto (1) in corrispondenza del sottosquadro tramite riscontri (3b) tronco-conici del supporto (1) sostanzialmente controsagomati al test? citato sottosquadro.
Il presente metodo pu? comprendere inoltre una fase consistente nel realizzare un elemento di riempimento controsagomato al sottosquadro, nonch? una fase consistente nell'anodizzare tale elemento di riempimento, preferibilmente almeno in corrispondenza di una sua superficie ?a vista? (ovverosia, negli intendimenti dell'invenzione, una superficie che sar? poi posizionata in maniera da risultare esterna o comunque affacciata verso l'esterno o la vista di un utilizzatore del pezzo o oggetto finito che comprender? o avr? comunque in s? assemblato tale elemento di riempimento) ed infine una fase consistente nell'inserire l'elemento di riempimento nel sottosquadro.
La fase di inserimento appena nominata sar? convenientemente eseguita avendo cura di posizionare la superficie a vista dell'elemento di riempimento in adiacenza e/o prossimit? della superficie esterna del pezzo o oggetto, cosicch? l'intero pezzo risulter? uniformemente anodizzato: si noti pertanto che il presente metodo permette da una parte di sostenere e supportare adeguatamente il pezzo o oggetto per realizzare un'anodizzazione della gran parte della sua superficie a vista (ed infatti, l'unica parte che non risulter? anodizzata sar? costituita dalla superficie del sottosquadro, che durante l'anodizzazione risulta a contatto con il supporto (1)), e dall'altra parte permette di realizzare semplicemente e rapidamente un ?corpo complementare? (che per l'appunto ? il cosiddetto elemento di riempimento) che avr? solo una parte della sua superficie esterna anodizzata in modo del tutto analogo alla superficie esterna del pezzo o oggetto, per poi permettere un semplicissimo e rapidissimo accoppiamento del pezzo o oggetto con l'elemento di riempimento tale da definire una superficie esterna o ?a vista? o comunque considerabile come ?complessiva? che risulti del tutto uniforme in termini di apparenza ottica, trattamento superficiale e qualit? tecnico/meccanica/tattile/cromatica.
Secondo un'ulteriore elemento di fungibilit? dell'invenzione, si pu? anche notare che sfruttando un'opportuna conformazione geometrica del supporto (1), la fase di anodizzare l'elemento di riempimento comprende una sottofase di connettere l'elemento di riempimento a riscontri (3b) del supporto (1), e convenientemente l'elemento di riempimento risulta realizzato con una conformazione tale da essere sostanzialmente controsagomato ai riscontri (3b): in tal modo, l'elemento di riempimento risulta automaticamente controsagomato anche al sottosquadro del pezzo o oggetto da collegare al supporto (1) e pertanto sfruttando tale accorgimento si riesce ad usare il medesimo supporto (1), in tempi di lavorazione successivi, sia per sostenere e trattare superficialmente la superficie ?a vista? del pezzo o oggetto, che per sostenere e trattare superficialmente l'elemento di riempimento (il quale dal canto suo non verr? anodizzato completamente, ma solo in corrispondenza delle sue superfici che costituiscono le basi maggiore e minore della sua forma troncoconica: in ogni caso, la sua base maggiore, quando l'elemento di riempimento verr? inserito nel pezzo o oggetto, risulter? anodizzata e quindi esteticamente e meccanicamente identica al resto della superficie ?a vista? gi? anodizzata del pezzo o oggetto stesso).
Al fine di poter garantire uno stabile e duraturo inserimento dell'elemento di riempimento nel sottosquadro, potranno essere implementati, anche in accordo con le tecniche note di carpenteria o comunque di vincolo meccanico, opportuni mezzi di inserimento e bloccaggio quali ad esempio innesti ad incastro o ad interferenza, innesti a scatto o ?a baionetta? e similari (come ad ulteriore esempio, opportuni ?ganci ad espansione?, molle a tazza ed altri cinematismi di al fatta).
Secondo quanto fin qui descritto, e comunque secondo quanto di seguito rivendicato, l'invenzione di fatto propone un sistema integrato di aggancio, realizzabile in titanio o comunque con i materiali pi? adatti, che permette l'efficiente anodizzazione di oggetti e che non lascia il cosiddetto ?testimone? sull?oggetto stesso), basandosi sulla presenza e realizzazione di una piccola ?nicchia? che permette di trattenere l?oggetto e trasmettere la corrente necessaria al processo di anodizzazione senza bruciare il punto di contatto e garantendo il giusto compromesso tra compattezza di dimensioni della nicchia e di sufficiente superficie di contatto per il passaggio della corrente: tale nicchia pu? poi essere riempita e quindi celata alla vista, e pu? anche essere sfruttata per l'apposizione di ulteriori elementi estetici o funzionali sull'oggetto anodizzato (quali ad esempio un marchio del prodotto).
L'implementazione del presente metodo ? inoltre facile, rapida e molto affidabile: si pensi ad esempio al fatto che la creazione del sottosquadro/nicchia pu? essere fatta mediante fresatura con strumenti di lavoro a sezione conica, e che pu? essere geometricamente calcolata in modo ottimale al fine di tenere in considerazione eventuali ridotti spessori dell?oggetto, la duttilit? del materiale, la superficie da anodizzare, la massa dell?oggetto e quant'altro.
Conseguentemente, il trovato risolve (grazie alle sue caratteristiche combinate quivi descritte e di seguito rivendicate) le problematiche dell'arte nota sopra esposte.
Infatti, la struttura ed il funzionamento del supporto 1 permettono di conseguire un'anodizzazione uniforme e regolare di tutta la superficie a vista di un dato pezzo/oggetto, relegando eventuali difformit? di trattamento superficiale a cavit? interne del pezzo/oggetto (le quali possono poi essere chiuse e delimitate con un elemento di copertura adeguatamente controsagomato e soprattutto adeguatamente trattato in termini di anodizzazione della sua porzione di superficie ?a vista?).
La presente invenzione permette tra l'altro di utilizzare lo stesso supporto sia per il pezzo/oggetto da lavorare che per l'elemento di copertura: questo avviene grazie al fatto che la porzione di agganciamento ? conformata in modo da potersi adattare sia all'oggetto/pezzo da lavorare che all'elemento di copertura, il quale a sua volta ? controsagomato in maniera pressoch? identica alla cavit? ricavata nel pezzo/oggetto da lavorare (ed ? quindi simultaneamente controsagomato alla porzione di agganciamento del supporto stesso).
Infine, la presente invenzione pu? essere implementata tramite una metodologia molto semplice e rapida, che pu? essere applicata su una vastissima gamma di forme, dimensioni e destinazioni applicative di pezzi/oggetti e che pu? quindi essere realizzata su vastissima scala senza imporre aggravii sostanziali di tempi e costi di lavorazione (e quindi con evidenti benefici finali in termini di economie di scala).

Claims (10)

Titolo: SUPPORTO PER L'ANODIZZAZIONE DI OGGETTI Rivendicazioni
1. supporto (1) per l'anodizzazione di oggetti, comprendente una porzione di connessione (2) collegabile almeno elettricamente ad un impianto di anodizzazione ed una porzione di agganciamento (3) connessa alla porzione di connessione (2) ed atta a trattenere un pezzo o oggetto da anodizzare, caratterizzato dal fatto che la porzione di agganciamento (3) comprende:
- un predeterminato numero di protrusioni (3a) emergenti dalla porzione di connessione (2) ed atte a deformarsi elasticamente e reversibilmente configurabili tra una condizione di inserimento, in cui vengono accostate e/o poste a contatto l'una all'altra e definiscono un ingombro collettivo minimo e tra una condizione di trattenimento in cui sono separate l'una dall'altra e definiscono un ingombro collettivo massimo; e
- un predeterminato numero di riscontri (3b) connessi senza soluzione di continuit? a dette protrusioni (3a) ed atte ad innestarsi in un sottosquadro di un pezzo o oggetto da anodizzare in condizioni operative del supporto (1) almeno in corrispondenza della condizione di trattenimento delle protrusioni (3a), detti riscontri (3b) cooperativamente definendo una superficie tronco-conica attestabile in detto sottosquadro e controsagomata al sottosquadro stesso.
2. supporto secondo la rivendicazione 1, laddove la porzione di connessione (2) ? conformata secondo un prisma e preferibilmente secondo un cilindro, detto prisma o detto cilindro sviluppandosi lungo un asse (2a) ed avendo una sezione sostanzialmente costante lungo detto asse (2a).
3. supporto secondo la rivendicazione 2, laddove la porzione di agganciamento (3) si sviluppa lungo l'asse (2a) in corrispondenza di almeno una estremit?, e preferibilmente in corrispondenza di estremit? opposte, della porzione ci connessione (2) e definisce una sezione variabile lungo detto asse (2a).
4. supporto secondo la rivendicazione 3, laddove le protrusioni (3a) definiscono cooperativamente una sezione progressivamente decrescente lungo l'asse (2a) in allontanamento dalla porzione di connessione (2).
5. supporto secondo la rivendicazione 3, laddove i riscontri (3b) definiscono cooperativamente una sezione progressivamente crescente lungo l'asse (2a) in allontanamento dalla porzione di connessione (2).
6. supporto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, laddove ciascun riscontro (3b) definisce parzialmente una porzione di superficie tronco-conica, e laddove i riscontri (3b) definiscono cooperativamente detta superficie tronco-conica avente una circonferenza prossimale, in corrispondenza delle protrusioni (3a) avente un diametro compreso tra i 6 mm ed i 10 mm, e preferibilmente un diametro pari ad 8 mm, ed una circonferenza distale, in opposizione a detta circonferenza prossimale lungo l'asse (2a) in allontanamento dalla porzione di connessione (2), avente un diametro compreso tra gli 8 mm ed i 12 mm e preferibilmente un diametro pari a 10 mm.
7. supporto secondo la rivendicazione 6, laddove i riscontri (3b) definiscono una distanza tra detta circonferenza prossimale e detta circonferenza distale, lungo l'asse (2a), compresa tra 2 mm e 6 mm e preferibilmente compresa tra 3 mm e 4 mm.
8. metodo di anodizzazione di pezzi e/o oggetti, comprendente le seguenti fasi:
- predisporre un pezzo o oggetto da anodizzare su un supporto (1), detta fase di predisporre il pezzo o oggetto comprendendo una sottofase di connettere, preferibilmente in modo reversibile, detto pezzo o oggetto ad una porzione di agganciamento (3) di un supporto (1); e
- sottoporre ad anodizzazione una superficie esterna del pezzo o oggetto, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre le seguenti fasi:
- ricavare almeno un sottosquadro nel pezzo o oggetto, detto sottosquadro presentando una conformazione tronco-conica; e
- connettere il pezzo o oggetto al supporto (1) in corrispondenza del sottosquadro tramite riscontri (3b) tronco-conici del supporto (1) sostanzialmente controsagomati a detto sottosquadro.
9. metodo secondo la rivendicazione 8, laddove comprende inoltre le seguenti fasi:
- realizzare un elemento di riempimento controsagomato al sottosquadro;
- anodizzare detto elemento di riempimento, preferibilmente almeno in corrispondenza di una superficie a vista dell'elemento di riempimento; e
- inserire l'elemento di riempimento nel sottosquadro, detta fase di inserimento comprendendo preferibilmente una sottofase di posizionare detta superficie a vista dell'elemento di riempimento in adiacenza e/o prossimit? della superficie esterna del pezzo o oggetto.
10. metodo secondo la rivendicazione 9, laddove la fase di anodizzare l'elemento di riempimento comprende una sottofase di connettere l'elemento di riempimento a riscontri (3b) del supporto (1), l'elemento di riempimento essendo sostanzialmente controsagomato ai riscontri (3b).
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