IT202100013769A1 - Profilo a pavimento per supportare inferiormente un pannello di un parapetto e parapetto comprendente il profilo a pavimento - Google Patents

Profilo a pavimento per supportare inferiormente un pannello di un parapetto e parapetto comprendente il profilo a pavimento Download PDF

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Giordano Giovanni Bonomi
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Metalglas Bonomi S R L
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
PROFILO A PAVIMENTO PER SUPPORTARE INFERIORMENTE UN PANNELLO DI UN PARAPETTO E PARAPETTO COMPRENDENTE IL PROFILO A PAVIMENTO
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un profilo a pavimento per supportare inferiormente un pannello di un parapetto e un parapetto che comprende tale profilo a pavimento.
In particolare, la presente invenzione ? riferita principalmente a un profilo a pavimento per un parapetto che ? posizionato all?esterno di un edificio e che ? esposto agli agenti atmosferici, in particolare alla pioggia; una possibile applicazione della presente invenzione ?, ad esempio, per un parapetto di una terrazza. Questa applicazione, tuttavia, non deve essere intesa come limitante per la presente invenzione, in quanto essa pu? trovare applicazione anche in altre applicazioni, ad esempio per un parapetto che ? posizionato all'interno di un edificio.
I profili per supportare un pannello di un parapetto, che sono presenti nella tecnica nota, si possono suddividere sostanzialmente in due categorie: i profili appartenenti alla prima categoria sono i cosiddetti profili a muro, che sono configurati per essere montati ai due lati del pannello, trattenendo almeno un bordo laterale del pannello del parapetto; i profili della seconda categoria sono i cosiddetti profili a pavimento, che sono configurati per essere montati al di sotto del pannello, trattenendo un bordo inferiore del pannello del parapetto.
La presente invenzione ha per oggetto profili della seconda categoria, vale a dire profili a pavimento che sono configurati per supportare inferiormente il pannello del parapetto.
In generale, comunque, la presente invenzione riguarda un parapetto con uno sviluppo principalmente bidimensionale, vale a dire un parapetto comprendente un pannello che presenta uno spessore di molto inferiore rispetto alle dimensioni che ne caratterizzano lo sviluppo planare; nella maggior parte dei parapetti, infatti, il pannello pu? considerarsi approssimativamente bidimensionale, in quanto presenta una prima dimensione e una seconda dimensione (larghezza e altezza) molto maggiori rispetto a una terza dimensione (spessore). Vantaggiosamente, la presente invenzione riguarda un profilo a pavimento per un parapetto in cui il pannello sia costituito da una lastra di vetro.
La maggior parte dei profili a pavimento per supportare inferiormente il pannello del parapetto, presenti nella tecnica nota, comprende una struttura di supporto inferiore che ? fissata al pavimento e che definisce una sede per alloggiare e per trattenere il bordo inferiore del pannello del parapetto. Questa sede presenta un fondo, in corrispondenza del quale sono generalmente presenti, o sono ricavabili in fase di montaggio, dei fori di fissaggio. Attraverso questi fori di fissaggio possono essere inseriti dei mezzi di fissaggio, come ad esempio delle viti, che permettono di fissare la struttura di supporto inferiore al pavimento.
Generalmente i fori di fissaggio, e di conseguenza i mezzi di fissaggio, sono posizionati ad una distanza fissa tra di loro, che ? definita passo; ci? consente di rendere standardizzato il montaggio di questa tipologia di profili a pavimento, comportando una riduzione sia del tempo sia dei costi per la loro installazione in situ. A titolo di esempio, il valore del passo tra fori di fissaggio consecutivi, pu? essere di 200 mm; tale valore, comunque, pu? variare in base ad alcune caratteristiche del parapetto, come ad esempio la tipologia di applicazione (maggiore o minore resistenza alla spinta richiesta).
Il pannello, in modo noto, ? poi fissato all?interno della sede definita dalla struttura di supporto tramite appositi organi di fissaggio, quali cunei, elementi espandenti e guarnizioni. Infine, dato che lo spessore del pannello ? inferiore alla larghezza superiore della sede, tra il pannello e i due bordi superiori della sede rimangono delle feritoie, che vengono chiuse con delle velette di protezione di gomma, fissate alla struttura di supporto e in appoggio sul pannello.
Questa tecnologia nota di profili a pavimento presenta per? alcuni inconvenienti.
Una delle principali problematiche riscontrabili in questa tipologia di profili a pavimento nota, ? legata alla presenza di infiltrazioni di acqua in corrispondenza dei fori di fissaggio, che possono comportare non solo grandi problemi all?edificio (sia di carattere estetico, sia di carattere strutturale), ma anche una riduzione del ciclo vitale del parapetto; nel caso di infiltrazioni di acqua, infatti, ? possibile sia che si danneggino i mezzi di fissaggio (possono ad esempio arrugginirsi) sia che si sgretoli il pavimento in corrispondenza dei fori di fissaggio.
La problematica delle infiltrazioni ? molto usuale, in quanto ? comune che sul pannello del parapetto arrivino, o eventualmente si formino, delle gocce di acqua che scivolano verso il basso sul pannello, fino a raggiungere il profilo a pavimento che trattiene il bordo inferiore del pannello. Qui, nonostante la presenza delle velette di protezione, almeno parte dell?acqua riesce generalmente ad infiltrarsi all?interno della sede, sino a raggiungere i fori di fissaggio presenti sul fondo, infiltrandosi nei quali pu? poi raggiungere la sottostante pavimentazione. Il problema pu? essere ancora pi? sentito quando il profilo ? installato incassato rispetto alla pavimentazione, con la bocca superiore della sede della struttura di supporto complanare a una superficie sulla quale si pu? creare un accumulo di acqua.
In particolare il problema ? ovviamente molto sentito, come gi? detto, nel caso di parapetti posti all?esterno: in questo caso la pioggia si identifica come il maggior pericolo per quanto riguarda le infiltrazioni. Generalmente, infatti, maggiore ? l?esposizione di un parapetto e, di conseguenza, del rispettivo profilo a pavimento, agli agenti atmosferici (in particolare alla pioggia), maggiori saranno le infiltrazioni di acqua che si potranno verificare in corrispondenza dei fori di fissaggio. Tuttavia, questa problematica non ? limitata solo a un parapetto installato all?esterno di un edificio, ma si pu? presentare anche in un parapetto che ? posto all?interno di un edificio. Ci? pu? essere dovuto sia a particolari condizioni ambientali, come nel caso di un ambiente molto umido che comporta la formazione di gocce sul pannello del parapetto che scendono verso il profilo a pavimento (zone benessere, piscine, eco...), sia ad avvenimenti periodici, come nel caso in cui venga effettuato il lavaggio con acqua e detergenti del pavimento sul quale ? montato il profilo a pavimento.
Per risolvere questa tipologia di problema, le soluzioni adottate nei profili a pavimento che sono presenti nella tecnica nota, prevedono di utilizzare delle guarnizioni che sono poste in corrispondenza dei fori di fissaggio e che hanno la funzione di isolare i fori di fissaggio stessi impedendo, di conseguenza, che vi entri l?acqua.
Questa soluzione, per?, si dimostra essere sufficiente solo per impedire infiltrazioni di acqua laddove si abbiano infiltrazioni di ridotta entit?; nel caso di profili a pavimento con un rischio di infiltrazioni di acqua molto consistenti, l?utilizzo di guarnizioni in corrispondenza dei fori di fissaggio non risulta invece essere una soluzione sufficiente a scongiurare il rischio di infiltrazioni. Ulteriormente, con il passare del tempo, specie nel caso di esposizione ad elevati sbalzi di temperatura, le guarnizioni tendono a seccare e a perdere le proprie capacit? di tenuta.
Il problema delle infiltrazioni di acqua ? molto sentito in particolare nel caso di un profilo a pavimento di un parapetto di una terrazza. In questo caso, infatti, oltre a quanto descritto in precedenza, vale a dire all?acqua che scivola sul pannello fino a raggiungere il profilo a pavimento, ? possibile che sul pavimento della terrazza si accumuli dell?acqua, e che venga indirizzata verso il bordo della terrazza sul quale ? posizionato il profilo a pavimento del parapetto. Per questa tipologia di applicazione, quindi, la quantit? di acqua che raggiunge il profilo a pavimento ? di molto maggiore rispetto a quanto descritto in precedenza.
Per evitare che l?acqua si accumuli all?interno della terrazza allagando tutto, vengono solitamente utilizzati dei profili a pavimento che comprendono delle canalette di raccolta che, in uso, si sviluppano in corrispondenza della base del profilo al di sotto del piano della pavimentazione; queste canalette di raccolta, che sono idraulicamente collegate ad un sistema di scarico, raccolgono l?acqua indirizzata verso il profilo a pavimento dal terrazzo e la scaricano verso l?esterno.
Molte di queste canalette di raccolta, in particolare nel caso di canalette di raccolta con grandi estensioni, comprendono pi? componenti che si possono montare in successione tra di loro. Nonostante i collegamenti tra i vari componenti siano progettati per essere a tenuta idraulica, in corrispondenza delle zone di collegamento dei vari componenti ? possibile che l?acqua, raccolta dalla canaletta di raccolta, si infiltri e determini un deterioramento della pavimentazione.
Per risolvere questa tipologia di problema, le soluzioni adottate nella tecnica nota prevedono di inserire delle guarnizioni in corrispondenza delle giunzioni dei componenti. Tuttavia, analogamente a quanto descritto in precedenza per le guarnizioni poste in corrispondenza dei fori di fissaggio, tale soluzione si pu? dimostrare sufficiente per risolvere questa problematica solo nel caso in cui vi sia una ridotta quantit? di acqua; nel caso in cui la canaletta di raccolta raccolga un grande quantitativo di acqua, infatti, la tenuta idraulica delle guarnizioni non permette di risolvere questo problema. Ulteriormente, anche in questo caso le prestazioni delle guarnizioni decadono con il passare del tempo e l?alternarsi di stagioni calde e fredde.
In questo contesto il compito tecnico alla base della presente invenzione ? realizzare un profilo a pavimento per supportare inferiormente un pannello di un parapetto, e un parapetto comprendente tale profilo a pavimento, che pongano almeno in parte rimedio agli inconvenienti citati.
? in particolare compito tecnico della presente invenzione realizzare un profilo a pavimento per supportare inferiormente un pannello di un parapetto, e un parapetto comprendente tale profilo a pavimento, che presentino un livello di resistenza alle infiltrazioni di acqua maggiore di quelli noti.
? ulteriormente compito tecnico della presente invenzione realizzare un profilo a pavimento per supportare inferiormente un pannello di un parapetto, e un parapetto comprendente tale profilo a pavimento, che permettano di mantenere un livello di resistenza alle infiltrazioni di acqua maggiore di quelli noti anche nel caso in cui il profilo a pavimento comprenda una canaletta di raccolta.
II compito tecnico e gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da un profilo a pavimento per supportare inferiormente un pannello di un parapetto, e da un parapetto comprendente tale profilo a pavimento, in accordo con quanto descritto nelle unite rivendicazioni indipendenti.
Soluzioni realizzative preferite sono oggetto delle allegate rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un profilo a pavimento per supportare inferiormente un pannello di un parapetto, e di un parapetto comprendente tale profilo a pavimento, illustrate negli uniti disegni, in cui: - la figura 1 mostra, in una vista assonometrica schematica, un profilo a pavimento realizzato in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 mostra, in una prima vista in sezione verticale trasversale in corrispondenza di un suo corpo di fissaggio, il profilo a pavimento di figura 1 ; - la figura 3 mostra, in una seconda vista in sezione verticale trasversale in corrispondenza di un suo primo elemento di scarico, il profilo a pavimento di figura 1 ;
- la figura 4 mostra, in una vista in sezione verticale trasversale, una prima forma realizzativa alternativa di un primo elemento di copertura parte del profilo a pavimento di figura 3;
- la figura 5 mostra, in una vista in sezione verticale trasversale, una seconda forma realizzativa alternativa del primo elemento di copertura parte del profilo a pavimento di figura 3;
- la figura 6 mostra, in una vista assonometrica dall?alto, un primo elemento di scarico angolare parte del profilo a pavimento di figura 1 ;
- la figura 7 mostra, in una vista assonometrica in esploso, la porzione sinistra del profilo a pavimento di figura 1 ;
- la figura 8 mostra, in una vista dall?alto, la porzione sinistra del profilo a pavimento di figura 1 ;
- la figura 9 mostra, in una vista assonometrica e inserito in una pavimentazione, un profilo a pavimento in accordo con una seconda forma realizzativa della presente invenzione;
- la figura 10 mostra, in una vista laterale da sinistra, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, il solo profilo a pavimento di figura 9;
- la figura 11 mostra, in una vista assonometrica, un primo elemento di scarico, parte del profilo a pavimento di figura 9;
- la figura 12 mostra, ingrandito, un particolare di figura 9;
- la figura 13 mostra, in una vista assonometrica e inserito in una pavimentazione, un profilo a pavimento in accordo con una terza forma realizzativa della presente invenzione;
- la figura 14 mostra, in una vista laterale da sinistra, il solo profilo a pavimento di figura 13;
- la figura 15 mostra, ingrandito, un particolare di figura 13;
- la figura 16 mostra, in una vista assonometrica, un primo elemento di scarico e un secondo elemento di scarico collegati tra di loro, parte del profilo a pavimento di figura 13;
- la figura 17 mostra, in una vista assonometrica, un profilo a pavimento in accordo con una quarta forma realizzativa della presente invenzione;
- la figura 18 mostra in vista laterale da sinistra, il profilo a pavimento di figura 17;
- la figura 19 mostra, ingrandito, un particolare di figura 18.
Con riferimento alle figure citate ? stato globalmente indicato con il numero di riferimento 1 un profilo a pavimento per supportare inferiormente un pannello di un parapetto secondo la presente invenzione.
Nel seguito verr? innanzitutto descritto il parapetto e, a seguire, verr? descritto il profilo a pavimento, oggetto della presente invenzione.
Il parapetto oggetto della presente invenzione comprende un profilo a pavimento 1, del tipo che verr? descritto nel seguito, e almeno un pannello che presenta un bordo inferiore.
Per quanto riguarda il pannello, nella maggior parte delle applicazioni della presente invenzione, esso presenta una forma a parallelepipedo rettangolo, vale a dire un parallelepipedo in cui tutte le facce sono rettangolari. Questa tipologia di pannello ? caratterizzata dal fatto di avere due dimensioni prevalenti, alle quali si far? riferimento nel seguito con i termini ?altezza? (quella che, a parapetto installato, si sviluppa verticalmente) e ?larghezza? (quella che, a parapetto installato, si sviluppa orizzontalmente lungo lo sviluppo del parapetto), le quali definiscono un piano di giacitura del pannello; il pannello presenta inoltre una terza dimensione, alla quale si far? riferimento nel seguito con il termine ?spessore?, con una estensione di molto inferiore rispetto sia all?altezza sia alla larghezza. Il pannello di un parapetto presenta quindi uno sviluppo sostanzialmente bidimensionale dovuto alla minore estensione dello spessore rispetto all?altezza e alla larghezza.
Nel seguito, quindi, quando verr? fatto riferimento a un pannello, ci si riferir? spesso, pi? o meno implicitamente, a un pannello con una forma sostanzialmente a parallelepipedo rettangolo; ci?, tuttavia, non deve essere inteso come limitante per l'applicazione della presente invenzione. ? possibile, infatti, che la presente invenzione possa trovare applicazione anche con un pannello che presenti una forma diversa rispetto a quella di un parallelepipedo rettangolo.
Con il termine ?bordo? del pannello si deve intendere l'intero spessore del pannello in corrispondenza delle zone perimetrali delle sue facce principali che sono parallele al piano di giacitura del pannello.
Facendo riferimento alla posizione che viene assunta dal pannello quando ? in uso, vale a dire con il piano di giacitura del pannello che ? verticale se si tratta di pannello parallelepipedo rettangolo, con le espressioni ?bordo inferiore? e ?bordo superiore? si indicano i bordi del pannello che si sviluppano orizzontalmente, dove il bordo inferiore ? quello posto in corrispondenza del pavimento 2 e il bordo superiore ? il bordo opposto a quello inferiore; con l?espressione ?bordi laterali?, invece, si indicano i bordi del pannello che si sviluppano verticalmente.
Una delle possibili forme del pannello, diversa rispetto a quella a parallelepipedo rettangolo, per la quale la presente invenzione pu? comunque trovare applicazione, presenta sia il bordo inferiore sia il bordo superiore che si estendono tra di loro parallelamente, in modo non rettilineo, seguendo una traiettoria definita, ad esempio, da un arco di circonferenza, mentre i bordi laterali si sviluppano verticalmente. In questo caso le facce principali del pannello si presentano curve, seguendo l?andamento del bordo inferiore e del bordo superiore, e sono tra di loro parallele.
Nel parapetto, il bordo inferiore del pannello ? alloggiato all?interno di una sede complessiva 39 del profilo a pavimento 1, che sar? descritta dettagliatamente nel seguito insieme al resto del profilo a pavimento 1 oggetto della presente invenzione, e i bordi laterali si sviluppano verticalmente. In alcune forme realizzative del parapetto, ? possibile che il parapetto stesso comprenda una pluralit? di pannelli, tutti alloggiati, uno dopo l?altro, nella sede complessiva 39 definita dal profilo a pavimento 1.
L?utilizzo di una pluralit? di pannelli per il parapetto, premette di impiegare pannelli di dimensioni ridotte, rispetto al caso in cui si utilizzi un unico pannello, agevolando in questo modo sia le fasi di produzione e di trasporto del pannello stesso, sia la fase di montaggio del parapetto da parte di un operatore.
Si descrive ora il profilo a pavimento 1, che ? parte del parapetto sopra descritto, e che costituisce la parte innovativa della presente invenzione. Analogamente ai profili a pavimento presenti nella tecnica nota, anche il profilo a pavimento 1 per supportare inferiormente un pannello di un parapetto oggetto della presente invenzione comprende almeno un corpo di fissaggio 3.
Il corpo di fissaggio 3 presenta una prima parete di base 4, nella quale ? presente, o ? ricavabile, almeno un foro di fissaggio 5, tramite il quale il corpo di fissaggio 3 pu? essere fissato al pavimento 2.
In alcune forme realizzative, come in quelle schematicamente illustrate nelle unite figure, in corrispondenza della prima parete di base 4 del corpo di fissaggio 3 pu? essere presente, o alternativamente pu? essere ricavabile, un solo foro di fissaggio 5. Nelle forme realizzative preferite, tuttavia, in corrispondenza della prima parete di base 4 ? presente, o pu? essere ricavata, una pluralit? di fori di fissaggio 5. Adottando una pluralit? di fori di fissaggio 5, ? possibile ottenere un fissaggio del profilo a pavimento 1 pi? sicuro, ma se ci? venisse fatto adottando le soluzioni della tecnica nota si potrebbero determinare maggiori problematiche legate alle infiltrazioni di acqua, come esposto in precedenza, dato che esse dipendono direttamente dal numero di fori di fissaggio 5 presenti nel corpo di fissaggio 3 una volta che questo ? stato installato.
Vantaggiosamente, il corpo di fissaggio 3 viene fissato al pavimento 2 utilizzando almeno un mezzo di fissaggio 6, come mostrato a titolo di esempio nella figura 7. Preferibilmente, quindi, nel pavimento 2 deve essere ricavato un numero di fori pari al numero dei fori di fissaggio 5 presenti o ricavabili nella prima parete di base 4; ognuno dei fori ricavati nel pavimento 2 dovr? trovarsi in corrispondenza di uno dei fori di fissaggio 5, in modo tale che, durante la fase di montaggio, il corpo di fissaggio 3 possa essere fissato al pavimento 2 tramite i mezzi di fissaggio 6; questi mezzi di fissaggio 6, quindi, impegneranno contemporaneamente sia i fori ricavati nel pavimento 2 sia i fori di fissaggio 5 presenti, o ricavabili, nella prima parete di base 4.
Per ottenere questo risultato una prima possibilit? prevede che i fori nel pavimento 2 vengano ricavati prima della fase di montaggio del profilo a pavimento 1 ; questa soluzione richiede una certa precisione per scongiurare il rischio di disallineamenti, che diventano evidenti nella successiva fase di montaggio, tra i fori che sono stati ricavati nel pavimento 2 e i fori di fissaggio 5 presenti, o ricavabili, nella prima parete di base 4.
Una seconda possibilit? prevede che i fori ricavati nel pavimento 2 possano essere ottenuti durante la fase di montaggio. Questa soluzione permetterebbe, sia nelle forme realizzative che prevedono che i fori di fissaggio 5 siano gi? presenti nella prima parete di base 4, sia nelle forme realizzative che prevedono che i fori di fissaggio 5 siano ricavati in opera nella prima parete di base 4, di ottenere dei fori nel pavimento 2 che sono allineati con i fori di fissaggio 5 presenti nella prima parete di base 4, con una facilit? maggiore rispetto alla prima possibilit?. Tuttavia, quest?ultima soluzione richiederebbe una fase di montaggio, svolta dall?operatore, pi? articolata e complicata rispetto alla prima possibile soluzione descritta. La presente invenzione non ? comunque condizionata dalla modalit? prescelta per l?esecuzione dei fori nel pavimento 2.
Vantaggiosamente, come illustrato nelle unite figure, i mezzi di fissaggio 6 possono essere costituiti da una barra filettata fissata/cementata nella pavimentazione e da un dado e una rondella di serraggio che sono avvitati sulla barra filettata all?interno del corpo di fissaggio 3 (preferibilmente in corrispondenza di recessi ricavati al suo interno). In altre forme realizzative possono invece essere utilizzati dei tasselli ad espansione installati nella pavimentazione in cui si avvitano delle viti inserite dall'interno del corpo di fissaggio 3.
Il corpo di fissaggio 3 del profilo a pavimento 1 si estende tra una prima estremit? 7 e una seconda estremit? 8. Vantaggiosamente, il corpo di fissaggio 3 si presenta come un elemento profilato metallico e si estende in modo rettilineo tra la prima estremit? 7 e la seconda estremit? 8; ci? tuttavia non deve essere inteso come limitante per la presente invenzione, in quanto, ad esempio, il corpo di fissaggio 3 pu? presentare configurazioni diverse rispetto a quella rettilinea, che possono variare in base alla tipologia di applicazione richiesta per il profilo a pavimento 1. Il corpo di fissaggio 3, infatti, in alcuni casi potrebbe estendersi in modo non rettilineo, seguendo una traiettoria definita, ad esempio, da un arco di circonferenza, in modo tale da poter trovare applicazione nel caso di una terrazza che presenta un pavimento 2 con un bordo curvo, analogamente a quanto descritto in precedenza per il pannello del parapetto.
Il corpo di fissaggio 3 definisce una prima sede 9 che ? aperta superiormente; la prima sede 9, inoltre, presenta un primo fondo 10 che ? definito dalla prima parete di base 4 del corpo di fissaggio 3. In corrispondenza di questo primo fondo 10 ? presente, o ? ricavabile, il foro di fissaggio 5, secondo le modalit? che sono state descritte in precedenza, vantaggiosamente in corrispondenza di un recesso ricavato nel primo fondo 10 (che pu? essere configurato per alloggiare, in uso, parte dei mezzi di fissaggio 6).
Anche la prima sede 9 si estende tra la prima estremit? 7 e la seconda estremit? 8 del corpo di fissaggio 3 stesso. Il corpo di fissaggio 3, quindi, definisce la prima sede 9 per tutta la sua estensione, vale a dire che ogni corpo di fissaggio 3 definisce la relativa prima sede 9 dalla sua prima estremit? 7 alla sua seconda estremit? 8.
Nelle forme realizzative preferite che sono illustrate nelle figure allegate, il corpo di fissaggio 3 presenta inoltre un primo lato 11 e un secondo lato 12 che si sviluppano sostanzialmente parallelamente e che sono preferibilmente collegati alla prima parete di base 4 del corpo di fissaggio 3. In queste forme realizzative, la prima sede 9 presenta, oltre al primo fondo 10, un primo fianco 13 e un secondo fianco 14, che sono collegati al primo fondo 10 e che, in uso, si estendono verso l?alto a partire dal primo fondo 10. Rispettivamente, il primo fianco 13 della prima sede 9 ? definito dal primo lato 11 del corpo di fissaggio 3, mentre il secondo fianco 14 della prima sede 9 ? definito dal secondo lato 12 del corpo di fissaggio 3.
Vantaggiosamente, in realizzazioni che non sono illustrate nelle figure allegate, il corpo di fissaggio 3 comprende una pluralit? di elementi di fissaggio che sono collegabili tra di loro in successione. Ciascuno di questi elementi di fissaggio definisce sia una parte della prima sede 9, sia una parte della prima parete di base 4; in ciascuna parte della prima parete di base 4 ? presente, o ? ricavabile, almeno un foro di fissaggio 5, preferibilmente pi? di uno. Si nota quindi che in questa tipologia di realizzazioni, in cui ? presente una pluralit? di elementi di fissaggio, il corpo di fissaggio 3 comprende una prima parete di base 4 nella quale ? presente, o ? ricavabile, una pluralit? di fori di fissaggio 5.
In alcune delle forme realizzative, non illustrate, in cui il corpo di fissaggio 3 comprende una pluralit? di elementi di fissaggio, il corpo di fissaggio 3 stesso pu? comprende, inoltre, una seconda guarnizione, che, in uso, ? posta tra ciascuna coppia di elementi di fissaggio che sono collegati tra di loro consecutivamente.
Analogamente ai profili a pavimento presenti nella tecnica nota, il profilo a pavimento 1 oggetto della presente invenzione comprende, inoltre, almeno un primo elemento di scarico 15, che ? configurato per essere collegabile al corpo di fissaggio 3 o in corrispondenza della prima estremit? 7 o in corrispondenza della seconda estremit? 8 o in corrispondenza sia della prima estremit? 7 sia della seconda estremit? 8 del corpo di fissaggio 3.
II primo elemento di scarico 15 definisce una seconda sede 16, che ? aperta superiormente, e presenta un primo foro di scarico 17, che collega la seconda sede 16 all?esterno del primo elemento di scarico 15. Vantaggiosamente la seconda sede 16 presenta un secondo fondo 18 che ? definito da una seconda parete di base 19. Nelle forme realizzative preferite, la seconda sede 16 si sviluppa per l?intera estensione del primo elemento di scarico 15, analogamente alla prima sede 9 che si sviluppa per l?intera estensione del corpo di fissaggio 3.
In alcune forme realizzative, il primo elemento di scarico 15 presenta una pluralit? di primi fori di scarico 17; vantaggiosamente, questi primi fori di scarico 17 sono ricavati in corrispondenza del secondo fondo 18 della seconda sede 16 del primo elemento di scarico 15.
Il corpo di fissaggio 3 e il primo elemento di scarico 15 sono configurati per essere collegati tra di loro in successione, in modo tale che la prima sede 9 e la seconda sede 16 siano l?una una continuazione dell?altra; la prima sede 9 e la seconda sede 16 definiscono congiuntamente una sede principale 20 che ? aperta superiormente e che ? configurata per alloggiare il bordo inferiore del pannello del parapetto. In alcune forme realizzative non illustrate, il profilo a pavimento 1 pu? comprendere una prima guarnizione posta, in uso, tra il corpo di fissaggio 3 e il primo elemento di scarico 15, quindi in corrispondenza di almeno una tra la prima estremit? 7 e la seconda estremit? 8 del corpo di fissaggio 3.
Nelle forme realizzative preferite, il corpo di fissaggio 3 e il primo elemento di scarico 15 sono collegabili tra di loro utilizzando una pluralit? di spine 22; ogni spina 22 ? inseribile all?interno sia di una prima cavit? 23 che ? ricavata nel corpo di fissaggio 3 sia di una seconda cavit? 61 che ? ricavata nel primo elemento di scarico 15. In uso, ogni spina 22 ? inserita contemporaneamente sia nella prima cavit? 23, sia nella seconda cavit? 61, in modo tale che il corpo di fissaggio 3 e il primo elemento di scarico 15 siano fissati tra di loro. Similmente a quanto mostrato in precedenza, sia per il pannello, sia per il corpo di fissaggio 3, nelle forme realizzative preferite anche il primo elemento di scarico 15 si sviluppa in modo rettilineo, ma, analogamente al corpo di fissaggio 3, in alcuni casi anche il primo elemento di scarico 15 potrebbe estendersi con un andamento non rettilineo, seguendo una traiettoria definita, ad esempio, da un arco di circonferenza, in modo tale da poter trovare applicazione nel caso di una terrazza che presenta un pavimento 2 con un bordo curvo.
Un esempio di una forma realizzativa del primo elemento di scarico 15 che si estende con un andamento non rettilineo ? rappresentato dal primo elemento di scarico 15 angolare, mostrato in figura 6; in particolare, questo primo elemento di scarico 15 ? conformato a spigolo vivo, con una pianta a forma di L. Nonostante in figura 6 il primo elemento di scarico 15 comprenda pi? pezzi, tra i quali ? interposta una guarnizione di tenuta 21, il primo elemento di scarico 15 angolare pu? comprendere un solo pezzo. Si noti che questo primo elemento di scarico 15 angolare forma un angolo retto; tuttavia, dipendentemente dalla tipologia dell?applicazione del profilo a pavimento 1, ? possibile utilizzare dei primi elementi di scarico 15 angolari che formano degli angoli diversi rispetto a quello retto, come ad esempio un primo elemento di scarico 15 che forma un angolo acuto o ottuso.
Le possibili forme realizzative dei primi elementi di scarico 15 che si estendono con un andamento non rettilineo, come il primo elemento di scarico 15 angolare a spigolo vivo precedentemente descritto, consentono al profilo a pavimento 1 di adattarsi alla maggior parte dei pavimenti 2, ampliando le possibilit? di applicazione del profilo a pavimento 1.
In accordo con l?aspetto innovativo principale della presente invenzione, il profilo a pavimento 1 comprende, inoltre, un primo elemento di copertura 24 che, in uso, ? alloggiato nella sede principale 20.
Il primo elemento di copertura 24 ? alloggiabile nella sede principale 20, definita congiuntamente dalla prima sede 9 del corpo di fissaggio 3 e dalla seconda sede 16 del primo elemento di scarico 15, per coprire completamente il primo fondo 10 della prima sede 9 e i corrispondenti fori di fissaggio 5. Il primo elemento di copertura 24 ? conformato sostanzialmente come un canale aperto superiormente, e in uso ? alloggiato all?interno della sede principale 20 con la propria concavit? rivolta verso l?alto, per ricevere l?acqua che entri nella sede principale 20 e guidarla verso il primo elemento di scarico 15.
Nelle forme realizzative preferite illustrate nelle unite figure, il primo elemento di copertura 24 ? inseribile a scatto all'interno della prima sede 9. Vantaggiosamente, il corpo di fissaggio 3 presenta almeno un primo dente 25, che sporge perpendicolarmente rispetto a una direzione di inserimento del primo elemento di copertura 24 nella sede principale 20, vale a dire una direzione parallela, in uso, all?altezza del pannello, e che si estende per l?intera estensione del corpo di fissaggio 3 dalla prima estremit? 7 alla seconda estremit? 8; il primo elemento di copertura 24 presenta almeno un proprio bordo di sommit? 26 configurato per impegnarsi, in uso, con il primo dente 25.
Nelle forme realizzative preferite, alle quali si far? riferimento nel seguito, il corpo di fissaggio 3 comprende due primi denti 25 posti uno sul primo fianco 13 della prima sede 9 e l?altro sul secondo fianco 14 della prima sede 9, e il primo elemento di copertura 24 presenta entrambi i bordi di sommit? 26 configurati per impegnarsi con i primi denti 25.
I due primi denti 25 definiscono due prime zone in sottosquadro 27, con riferimento alla direzione di inserimento del primo elemento di copertura 24 nella sede principale 20, in cui possono agganciarsi a scatto i bordi di sommit? 26. L?aggancio a scatto impedisce che il primo elemento di copertura 24 possa essere rimosso dalla prima sede 9 del corpo di fissaggio 3 senza deformare uno tra lo stesso primo elemento di copertura 24 e il corpo di fissaggio 3. L?aggancio a scatto tra i primi denti 25 e i bordi di sommit? 26, avviene deformando elasticamente il primo elemento di copertura 24 durante il suo inserimento all'interno della prima sede 9, seguendo la direzione di inserimento. In seguito al corretto inserimento del primo elemento di copertura 24 nella prima sede 9, appena i bordi di sommit? 26 hanno oltrepassato i primi denti 25, il ritorno elastico dello stesso primo elemento di copertura 24, permette ai bordi di sommit? 26 di occupare le prime zone in sottosquadro 27, impegnando cos? i primi denti 25 del corpo di fissaggio 3. Preferibilmente, i primi denti 25 si sviluppano per tutta l?estensione del corpo di fissaggio 3, vale a dire dalla prima estremit? 7 alla seconda estremit? 8. Vantaggiosamente, i primi denti 25 sporgono in misura pari o superiore allo spessore dei bordi di sommit? 26 del primo elemento di copertura 24 in modo tale che i bordi di sommit? 26 del primo elemento di copertura 24 non formino, all?interno della prima sede 9, gradini che possano facilitare un?infiltrazione di acqua tra il primo elemento di copertura 24 e il corpo di fissaggio 3. In altri termini la superficie interna del primo elemento di copertura 24, vantaggiosamente, ? o rientrata rispetto alla superficie libera del primo fianco 13 e del secondo fianco 14 o ne rappresenta una continuazione sostanzialmente senza discontinuit?.
Nelle forme realizzative preferite, il corpo di fissaggio 3 definisce inoltre almeno una rientranza 28, che rientra rispetto alla direzione di inserimento del primo elemento di copertura 24 nella sede principale 20 e che si estende per l?intera estensione del corpo di fissaggio 3 stesso, vale a dire dalla prima estremit? 7 alla seconda estremit? 8. Il primo elemento di copertura 24, invece, comprende almeno un secondo dente 29, che sporge verso il corpo di fissaggio 3 e che ? configurato per impegnarsi, in uso, con la rientranza 28 del corpo di fissaggio 3.
Vantaggiosamente, come mostrato in figura 2, il corpo di fissaggio 3 definisce una pluralit? di rientranze 28 e il primo elemento di copertura 24 comprende una pluralit? di secondi denti 29. In particolare il primo elemento di copertura 24 comprende un secondo dente 29 in corrispondenza di ognuno dei bordi di sommit? 26; uno di questi secondi denti 29 ? configurato per impegnarsi con una delle rientranze 28 che ? ricavata in corrispondenza del primo fianco 13 della prima sede 9 e un altro di questi secondi denti 29 ? configurato per impegnarsi con un?altra delle rientranze 28 che ? ricavata in corrispondenza del secondo fianco 14 della prima sede 9. Inoltre, il primo elemento di copertura 24 comprende preferibilmente due ulteriori secondi denti 29 e il corpo di fissaggio 3 definisce due ulteriori rientranze 28: uno di questi due secondi denti 29 ? configurato per impegnarsi con una di queste due rientranze 28, che ? ricavata in corrispondenza del primo fianco 13 della prima sede 9, mentre l?altro di questi due secondi denti 29 ? configurato per impegnarsi con l?altra di queste due rientranze 28, che ? ricavata in corrispondenza del secondo fianco 14 della prima sede 9.
L?impegno tra i secondi denti 29 del primo elemento di copertura 24 e le rientranze 28 del corpo di fissaggio 3, permette di rendere pi? stabile l?aggancio a scatto del primo elemento di copertura 24.
Nella forma realizzativa di figura 2 e 3, in uso, il primo elemento di copertura 24 si estende per pi? della met? dell?altezza del primo fianco 13 e del secondo fianco 14 della prima sede 9 all'interno della quale ? alloggiato, consentendo di raccogliere e di guidare verso il primo elemento di scarico 15 un quantitativo di acqua relativamente grande.
Vantaggiosamente, il primo elemento di copertura 24 presenta una porzione di raccolta 30, che ? configurata per coprire il primo fondo 10 della prima sede 9 e i rispettivi fori di fissaggio 5, e almeno due prime porzioni di aggancio 31 , che si estendono a partire dalla porzione di raccolta 30 e che consentono l'inserimento a scatto del primo elemento di copertura 24 all?interno della prima sede 9; ognuna delle due prime porzioni di aggancio 31 definisce un bordo di sommit? 26 e definisce almeno uno dei secondi denti 29. Nelle forme realizzative in cui la prima sede 9 presenta il primo fianco 13 e il secondo fianco 14, preferibilmente una delle prime porzioni di aggancio 31 ? configurata per coprire almeno una parte del primo fianco 13, e l?altra delle prime porzioni di aggancio 31 ? configurata per coprire, invece, almeno una parte del secondo fianco 14.
Alcune delle possibili forme realizzative, oltre a quella preferita mostrata in figura 2, sono illustrate nelle figure allegate 4 e 5. In figura 4, il primo elemento di copertura 24 interessa la quasi totalit? dell?altezza della prima sede 9, in quanto una delle prime porzioni di aggancio 31 si estende per la quasi totalit? del primo fianco 13 e l?altra delle prime porzioni di aggancio 31 si estende per la quasi totalit? del secondo fianco 14; si noti che in questo caso il primo elemento di copertura 24 presenta, analogamente alla forma realizzativa preferita, sia i bordi di sommit? 26 sia i due secondi denti 29. In figura 5, il primo elemento di copertura 24 comprende la porzione di raccolta 30 che copre il primo fondo 10 e due prime porzioni di aggancio 31 con uno sviluppo molto ridotto. Anche in questa forma realizzativa, comunque, il primo elemento di copertura 24 comprende i bordi di sommit? 26 in modo tale da permettere l?aggancio a scatto tra i primi denti 25 del corpo di fissaggio 3 e i bordi di sommit? 26; tuttavia, in questa forma realizzativa il primo elemento di copertura 24 non presenta i secondi denti 29.
Altre forme realizzative del primo elemento di copertura 24 sono possibili, nelle quali le prime porzioni di aggancio 31 presentano un?estensione diversa rispetto a quanto mostrato nelle unite figure.
Vantaggiosamente, il primo elemento di copertura 24 presenta una forma che ricalca sostanzialmente la forma della superficie interna della prima sede 9 definita dal corpo di fissaggio 3; in questo modo la superficie esterna del primo elemento di copertura 24 ?, completamente o quasi completamente, appoggiata al corpo di fissaggio 3. Maggiore ? la superficie esterna del primo elemento di copertura 24 che ? a contatto con la superficie interna della prima sede 9, e che quindi ? appoggiata sul corpo di fissaggio 3, minori sono i rischi di rottura dello stesso primo elemento di copertura 24, quando il pannello ? inserito all?interno della sede principale 20, dopo la fase di montaggio del parapetto. Il pannello infatti scarica molte delle forze che sono esercitate su di esso (come ad esempio la forza di serraggio esercitata dai mezzi di fissaggio 6, o la forza dovuta ad una persona che si appoggia al pannello del parapetto) sul primo elemento di copertura 24. In corrispondenza delle zone in cui il primo elemento di copertura 24 ? appoggiato al corpo di fissaggio 3, queste forze vengono scaricate sul corpo di fissaggio 3 stesso. Se fossero presenti zone troppo estese in cui il primo elemento di copertura 24 non fosse appoggiato al corpo di fissaggio 3, quindi non fosse a contatto con la superficie interna della prima sede 9, il primo elemento di copertura 24 non sarebbe sostenuto dal corpo di fissaggio 3 e tali zone si potrebbero configurare come delle zone di debolezza del primo elemento di copertura 24. Queste zone di debolezza, infatti, non potrebbero scaricare sul corpo di fissaggio 3 le forze a cui sono sottoposte e di conseguenza potrebbero deformarsi.
Preferibilmente, il primo elemento di copertura 24 si estende pi? della prima sede 9, sino all?interno del primo elemento di scarico 15. Il primo elemento di copertura 24, quindi, si estende oltre almeno una tra la prima estremit? 7 e la seconda estremit? 8 del corpo di fissaggio 3, in modo tale da guidare l?acqua che viene raccolta all?interno del corpo di fissaggio 3, direttamente nel primo elemento di scarico 15.
In queste forme realizzative, allo scopo di limitare il rischio che l?acqua possa infiltrarsi tra il primo elemento di copertura 24 e il primo fondo 10 sino a raggiungere i fori di fissaggio 5, facilitandone invece lo scarico attraverso il primo foro di scarico 17, il primo elemento di copertura 24 pu? essere esternamente controsagomato alla seconda sede 16, in modo tale che la porzione del primo elemento di copertura 24 che si estende all?interno del primo elemento di scarico 15, aderisca alla superficie interna della seconda sede 16 del primo elemento di scarico 15. Preferibilmente, tuttavia, ? previsto che il primo elemento di scarico 15 e il primo elemento di copertura 24 (o quantomeno le relative seconda parete di base 19 e porzione di raccolta 30), siano accoppiati tra loro a tenuta, ad esempio interponendo tra essi del materiale polimerico, che ? vantaggiosamente silicone o una guarnizione, ottenendo cos? una tenuta idraulica tra il primo elemento di scarico 15 e il primo elemento di copertura 24.
Nelle forme realizzative preferite, il primo elemento di copertura 24 si estende fino in prossimit? del primo foro di scarico 17, come mostrato in figura 8, e in alcune forme realizzative termina in corrispondenza del primo foro di scarico 17.
Vantaggiosamente, il primo elemento di scarico 15 presenta almeno un terzo dente 32 che, quando il primo elemento di scarico 15 ? fissato al corpo di fissaggio 3, ? una continuazione del primo dente 25 del corpo di fissaggio 3, in modo tale che il primo elemento di copertura 24 possa essere inserito a scatto sia nella prima sede 9 del corpo di fissaggio 3, tramite un aggancio a scatto tra il bordo di sommit? 26 e il primo dente 25, sia nella seconda sede 16 del primo elemento di scarico 15, tramite un aggancio a scatto tra il bordo di sommit? 26 e il terzo dente 32.
In alcune forme realizzative, il primo foro di scarico 17 ? ricavato in corrispondenza del secondo fondo 18 della seconda sede 16 del primo elemento di scarico 15; nel caso in cui il primo elemento di copertura 24 si estenda pi? della prima sede 9, vantaggiosamente, il primo elemento di copertura 24 stesso pu? guidare l?acqua direttamente sul primo foro di scarico 17, in modo tale che l?acqua, che il primo elemento di copertura 24 scarica nel primo elemento di scarico 15, possa immediatamente uscire dalla seconda sede 16. In altre forme realizzative, il primo foro di scarico 17 ? ricavato in corrispondenza di una parete laterale 33 del primo elemento di scarico 15; in questo caso, come mostrato ad esempio in figura 3, il primo foro di scarico 17 ? ricavato in corrispondenza della zona di collegamento della parete laterale 33 al secondo fondo 18 della seconda sede 16 e si estende almeno sino ad una quota pari alla quota del secondo fondo 18 per evitare che l?acqua possa ristagnare sul secondo fondo 18.
Preferibilmente, per facilitare lo scarico dell?acqua, il primo foro di scarico 17 ? associabile ad un tubo di scarico 34 o per scaricare direttamente all?esterno l?acqua, o per il successivo collegamento ad un impianto di scarico (solitamente le terrazze di grandi dimensioni presentano infatti gi? un impianto per scaricare l?acqua all?esterno).
In altre forme realizzative, che sono mostrate nelle figure dalla 9 alla 18, il primo elemento di scarico 15 comprende un primo pozzetto di raccolta 35 che ? ricavato nel secondo fondo 18 della seconda sede 16, e il primo foro di scarico 17 ? ricavato in corrispondenza di questo primo pozzetto di raccolta 35.
In queste ultime forme realizzative, nelle quali il primo elemento di scarico 15 comprende il primo pozzetto di raccolta 35, nel primo pozzetto di raccolta 35 viene raccolta, in uso, l?acqua che viene ricevuta dalla seconda sede 16. Il primo pozzetto di raccolta 35 ? infatti in collegamento idraulico con la seconda sede 16 ed ? posto ad una quota pi? bassa rispetto alla seconda sede 16, per consentire all?acqua che giunge alla seconda sede 16 di essere raccolta nel primo pozzetto di raccolta 35; preferibilmente, l?acqua ? guidata dal primo elemento di copertura 24 direttamente in prossimit? o sopra al primo pozzetto di raccolta 35. Infatti, analogamente a quanto descritto per le forme realizzative nelle quali non ? presente il primo pozzetto di raccolta 35, anche in questo caso il primo elemento di copertura 24 si estende vantaggiosamente oltre almeno una tra la prima estremit? 7 e la seconda estremit? 8 del corpo di fissaggio 3.
Vantaggiosamente, in corrispondenza del primo pozzetto di raccolta 35 possono essere ricavati due primi fori di scarico 17, che nelle forme realizzative illustrate sono posti in corrispondenza di due lati opposti del primo elemento di scarico 15. Anche in questo caso, almeno uno dei due primi fori di scarico 17 pu? essere collegato, in uso, al tubo di scarico 34. Nella forma realizzativa delle figure da 9 a 18, il primo elemento di scarico 15 presenta una prima porzione ondulata 36, in corrispondenza di ciascuna delle proprie due estremit? ognuna delle quali ? configurata per essere collegata ad una tra la prima estremit? 7 e la seconda estremit? 8 del corpo di fissaggio 3, e una prima porzione liscia 37, posta longitudinalmente in corrispondenza del primo pozzetto di raccolta 35.
La prima porzione ondulata 36 definisce una pluralit? di prime scanalature 38, alle quali, durante la fase di montaggio, pu? essere associato del materiale polimerico, che permetta di ottenere una tenuta idraulica tra il primo elemento di scarico 15 e il primo elemento di copertura 24. Vantaggiosamente, questo materiale polimerico ? silicone o una guarnizione. Sono anche possibili delle forme realizzative in cui le prime scanalature 38 sono o pi? accentuate o meno accentuate rispetto alle prime scanalature 38 mostrate nelle unite figure. Sono inoltre possibili delle forme realizzative nelle quali non sono presenti le prime scanalature 38. In quest?ultimo caso, il primo elemento di scarico 15 si potrebbe presentare internamente completamente liscio o quasi.
Anche la superficie esterna del primo elemento di copertura 24, che nelle forme realizzative delle unite figure ? liscia, si potrebbe presentare ondulata. In base alla presenza o all?assenza della prima porzione ondulata 36 del primo elemento di scarico 15 e alla conformazione della superficie esterna del primo elemento di copertura 24, sono possibili diversi accoppiamenti tra il primo elemento di scarico 15 e il primo elemento di copertura 24. Tuttavia, indipendentemente dal fatto che sia presente la prima porzione ondulata 36 e/o che la superficie esterna del primo elemento di copertura 24 sia liscia o meno, l?accoppiamento tra il primo elemento di scarico 15 e il primo elemento di copertura 24 avviene preferibilmente interponendo del materiale polimerico, vantaggiosamente silicone o una guarnizione, per ottenere una tenuta idraulica tra loro, analogamente a quanto descritto per il caso in cui non ? presente il primo pozzetto di raccolta 35 (figura 7).
Nelle forme realizzative in cui il primo elemento di scarico 15 presenta le prime porzioni ondulate 36 e la prima porzione liscia 37, il primo elemento di copertura 24 si estende vantaggiosamente fino in corrispondenza della prima porzione liscia 37 del primo elemento di scarico 15 coprendo pressoch? interamente la corrispondente prima porzione ondulata 36.
II profilo a pavimento 1, in alcune forme realizzative, comprende due primi elementi di scarico 15 che sono collegabili al corpo di fissaggio 3; in uso, uno dei due primi elementi di scarico 15 ? collegato al corpo di fissaggio 3 in corrispondenza della prima estremit? 7, mentre l?altro dei due primi elementi di scarico 15 ? collegato al corpo di fissaggio 3 in corrispondenza della seconda estremit? 8. La sede principale 20 comprende quindi sia la prima sede 9, sia entrambe le seconde sedi 16. In queste forme realizzative, la seconda sede 16 di uno dei due primi elementi di scarico 15 ? posta a una estremit? della sede principale 20, mentre la seconda sede 16 dell?altro dei due primi elementi di scarico 15 ? posta all?altra estremit? della sede principale 20. Preferibilmente, inoltre, analogamente a quanto precedentemente descritto, il primo elemento di copertura 24 si estende pi? della prima sede 9, sia oltre la prima estremit? 7, sia oltre la seconda estremit? 8 del corpo di fissaggio 3, fino all'interno di ciascun primo elemento di scarico 15.
Il profilo a pavimento 1 oggetto della presente invenzione, in accordo con le forme realizzative preferite, comprende una pluralit? di corpi di fissaggio 3 e una pluralit? di primi elementi di scarico 15, che sono collegabili tra di loro in successione, vantaggiosamente in modo alternato; in questo modo, la pluralit? di corpi di fissaggio 3 e la pluralit? di primi elementi di scarico 15 creano una successione di sedi principali 20, che costituiscono una la prosecuzione dell?altra, e formano una sede complessiva 39. La sede complessiva 39, quindi, si configura come una unione di una pluralit? di sedi principali 20 che sono definite ciascuna da un corpo di fissaggio 3 e da uno o due primi elementi di scarico 15. All?interno della sede complessiva 39 definita come sopra descritto, sono alloggiabili i bordi inferiori di una pluralit? di pannelli consecutivi del parapetto.
In queste forme realizzative, un primo elemento di scarico 15 pu? essere collegato, in uso, a due corpi di fissaggio 3 con ciascuno dei quali definisce una diversa sede principale 20, una delle due sedi principali 20 comprendendo uno dei due corpi di fissaggio 3 e il primo elemento di scarico 15 e l?altra delle due sedi principali 20 comprendendo l?altro dei due corpi di fissaggio 3 e il primo elemento di scarico 15. In questo caso, le due sedi principali 20 condividono tra di loro la seconda sede 16 del primo elemento di scarico 15 in comune. Le due sedi principali 20 sono quindi in parte sovrapposte/coincidenti.
Inoltre, due primi elementi di copertura 24 si estendono sino all?interno della seconda sede 16 del primo elemento di scarico 15 in comune, dalle due estremit? opposte della seconda sede 16 stessa, per guidare l?acqua che entra nelle rispettive due sedi principali 20 verso il primo foro di scarico 17. Quando il profilo a pavimento 1 comprende una sola sede principale 20, quest?ultima corrisponde anche alla sede complessiva 39.
Come illustrato a titolo di esempio in figura 1 , il profilo a pavimento 1 , oggetto della presente invenzione, quando ? montato, si estende vantaggiosamente tra una estremit? iniziale 40 e una estremit? finale 41 che corrispondono anche alle estremit? della sede complessiva 39 (o della sede principale 20 se ne ? presente solo una). Preferibilmente, sia l?estremit? iniziale 40, sia l?estremit? finale 41 sono definite da un primo elemento di scarico 15, in modo tale che la sede complessiva 39 presenti alle sue estremit? due seconde sedi 16 e due primi fori di scarico 17.
Per delimitare assialmente la sede complessiva 39, il profilo a pavimento 1 comprende due primi tappi 42, uno dei due primi tappi 42 fissabile in corrispondenza dell?estremit? iniziale 40 e l?altro dei due primi tappi 42 fissabile in corrispondenza dell?estremit? finale 41. In uso ? inoltre preferibilmente presente la guarnizione di tenuta 21 anche tra ciascuno dei due primi elementi di scarico 15 di estremit? e il rispettivo primo tappo 42. Il profilo a pavimento 1 sin qui descritto pu? essere utilizzato per realizzare parapetti di qualsiasi estensione combinando un numero adeguato di corpi di fissaggio 3, di primi elementi di scarico 15 e di corrispondenti primi elementi di copertura 24.
La presente invenzione prevede per? anche una serie di forme realizzative in cui il profilo a pavimento 1 comprende, inoltre, una canaletta di raccolta 43, che ? configurata per ricevere l?acqua e per essere installata a fianco del resto del profilo a pavimento 1 , vale a dire a fianco della parte del profilo a pavimento 1 che ? destinata a supportare inferiormente il pannello del parapetto. Queste forme realizzative trovano utilizzo nei contesti in cui in corrispondenza del profilo a pavimento 1 ? anche necessario, o opportuno, raccogliere l?acqua che si pu? accumulare sul pavimento 2, ad esempio a causa della pioggia.
La canaletta di raccolta 43 comprende un corpo di raccolta 44 che presenta una terza parete di base e che definisce una terza sede 45. La terza sede 45, analogamente alla prima sede 9, ? aperta superiormente e presenta un terzo fondo, definito dalla terza parete di base del corpo di raccolta 44 stesso. Il corpo di raccolta 44 e la relativa terza sede 45 si estendono tra una terza estremit? 46 e una quarta estremit? 47 del corpo di raccolta 44; la terza sede 45, quindi, si estende per l?intero sviluppo del corpo di raccolta 44, analogamente a quanto descritto in precedenza per il corpo di fissaggio 3 e la relativa prima sede 9.
Analogamente a quanto descritto in precedenza per il corpo di fissaggio 3, in alcune forme realizzative non illustrate, il corpo di raccolta 44 pu? anche comprendere una pluralit? di elementi di raccolta che sono collegabili tra di loro in successione; in quel caso ognuno degli elementi di raccolta definisce sia una parte della terza sede 45, sia una parte della terza parete di base. La canaletta di raccolta 43 comprende, inoltre, almeno un secondo elemento di scarico 48 che ? collegabile al corpo di raccolta 44 in corrispondenza di almeno una tra la terza estremit? 46 e la quarta estremit? 47 del corpo di raccolta 44; vantaggiosamente, la canaletta di raccolta 43 comprende due secondi elementi di scarico 48, uno dei due secondi elementi di scarico 48 ? collegabile al corpo di raccolta 44 in corrispondenza della terza estremit? 46 e l?altro dei due secondi elementi di scarico 48 ? collegabile al corpo di raccolta 44 in corrispondenza della quarta estremit? 47.
Inoltre, ciascun secondo elemento di scarico 48 definisce una quarta sede 49 che ? aperta superiormente e che presenta un secondo foro di scarico 50 che collega la quarta sede 49 del secondo elemento di scarico 48 all?esterno dello stesso secondo elemento di scarico 48.
Il corpo di raccolta 44 e il secondo elemento di scarico 48 sono configurati per essere collegati tra di loro in successione, in modo tale che la terza sede 45, definita dal corpo di raccolta 44, e che la quarta sede 49, definita dal secondo elemento di scarico 48, siano l?una la continuazione dell?altra, e definiscano congiuntamente una sede di raccolta 51, ad una estremit? della quale ? posta la quarta sede 49; questa sede di raccolta 51 ? aperta superiormente ed ? configurata per ricevere l?acqua da raccogliere.
Analogamente a quanto descritto in precedenza per il collegamento tra il corpo di fissaggio 3 e il primo elemento di scarico 15, anche il corpo di raccolta 44 e il secondo elemento di scarico 48 sono collegabili tra di loro utilizzando una pluralit? di spine 22. Ogni spina 22 ? inseribile all'interno sia di una terza cavit? che ? ricavata nel corpo di raccolta 44, sia di una quarta cavit? che ? ricavata nel secondo elemento di scarico 48; ogni spina 22, in uso, ? inserita contemporaneamente sia nella terza cavit?, sia nella quarta cavit?, in modo tale che il corpo di raccolta 44 e il secondo elemento di scarico 48 siano fissati tra di loro.
La canaletta di raccolta 43 comprende inoltre vantaggiosamente un secondo elemento di copertura 52, che ? anch?esso conformato sostanzialmente come un canale aperto superiormente; il secondo elemento di copertura 52 ? alloggiabile nella sede di raccolta 51, che ? definita congiuntamente dalla terza sede 45 e dalla quarta sede 49, per coprire completamente il terzo fondo della terza sede 45 e per ricevere, in uso, l?acqua che entra nella sede di raccolta 51 e guidare l?acqua verso il secondo elemento di scarico 48. Il secondo elemento di copertura 52 si estende pi? della terza sede 45, sino all'interno del secondo elemento di scarico 48. Il secondo elemento di copertura 52, quindi, si estende oltre almeno una tra la terza estremit? 46 e la quarta estremit? 47 del corpo di raccolta 44, in modo tale da guidare l?acqua che viene raccolta, direttamente nel secondo elemento di scarico 48 verso il secondo foro di scarico 50. Quanto sopra descritto in relazione alla forma del primo elemento di copertura 24 e alle sue modalit? di inserimento e fissaggio all?interno della sede principale 20 pu? essere ritenuto valido in toto anche per quanto riguarda il secondo elemento di copertura 52 e le sue interazioni con la sede di raccolta 51.
Analogamente a quanto descritto in precedenza per il primo elemento di scarico 15 e il primo elemento di copertura 24, anche il secondo elemento di copertura 52 pu? essere esternamente controsagomato alla quarta sede 49, in modo tale che la porzione del secondo elemento di copertura 52 che si estende all?interno del secondo elemento di scarico 48, aderisca al secondo elemento di scarico 48. Preferibilmente, tuttavia, l?accoppiamento tra il secondo elemento di scarico 48 e il secondo elemento di copertura 52 ? effettuato interponendo tra essi del materiale polimerico, in particolare silicone o una guarnizione; in questo modo ? possibile ottenere una tenuta idraulica tra il secondo elemento di scarico 48 e il secondo elemento di copertura 52. Come il primo elemento di copertura 24, anche il secondo elemento di copertura 52 ? vantaggiosamente montabile a scatto all?interno della sede di raccolta 51. In alcune forme realizzative, come illustrato ad esempio nelle figure 17, 18 e 19, possono essere previsti dei distanziali 62 da posizionare all?interno del secondo elemento di copertura 52 dopo che questo ? stato montato nella sede di raccolta 51, e che hanno la funzione di mantenere l?elemento di copertura 52 premuto contro la sede di raccolta 51. Si noti che nel caso del primo elemento di copertura 24, tale funzione ? svolta, in uso, dal pannello del parapetto e dai relativi organi di fissaggio. In particolare per garantire un posizionamento facile e preciso dei distanziali 62, il secondo elemento di copertura 52 comprende, in corrispondenza delle proprie seconde porzioni di aggancio 63, due guide longitudinali 64 in cui si impegnano corrispondenti porzioni a T 65 dei distanziali 62. I distanziali 62 possono quindi essere associati al secondo elemento di copertura 52 montato nella sede di raccolta 51, in corrispondenza di una sua estremit?, e fatti poi scorrere lungo le guide longitudinali 64 fino alla posizione voluta. Nelle unite figure le guide longitudinali sono ottenute di pezzo con il resto del secondo elemento di copertura 52.
Come si nota dalle unite figure, in particolare nelle figure da 13 a 18, in alcune forme realizzative il secondo elemento di scarico 48 pu? comprendere un secondo pozzetto di raccolta 53 che ? ricavato in un quarto fondo 54 della quarta sede 49. Inoltre, il secondo elemento di scarico 48 pu? presentare una seconda porzione ondulata 55, in corrispondenza di ciascuna delle due estremit? del secondo elemento di scarico 48, ad ognuna della quali ? collegabile una tra la terza estremit? 46 e la quarta estremit? 47 del corpo di raccolta 44, e una seconda porzione liscia 56, che ? posta longitudinalmente in corrispondenza del secondo pozzetto di raccolta 53.
Similmente a quanto descritto per la prima porzione ondulata 36 del primo elemento di scarico 15, anche la seconda porzione ondulata 55 illustrata nelle unite figure presenta una pluralit? di seconde scanalature 57. A queste seconde scanalature 57, durante la fase di montaggio, pu? essere associato del materiale polimerico, che permetta di ottenere una tenuta idraulica tra il secondo elemento di scarico 48 e il secondo elemento di copertura 52. Vantaggiosamente, questo materiale polimerico ? silicone o una guarnizione. Sono anche possibili delle forme realizzative in cui le seconde scanalature 57 sono pi? accentuate o meno accentuate rispetto alle seconde scanalature 57 mostrate nelle unite figure. Sono inoltre possibili delle forme realizzative nelle quali non sono presenti le seconde scanalature 57. In quest?ultimo caso, il secondo elemento di scarico 48 si potrebbe presentare internamente completamente liscio.
Anche la superficie esterna del secondo elemento di copertura 52, che nelle forme realizzative delle unite figure ? liscia, si potrebbe presentare ondulata. In base alla presenza o all?assenza della seconda porzione ondulata 55 del secondo elemento di scarico 48 e alla conformazione della superficie esterna del secondo elemento di copertura 52, sono possibili diversi accoppiamenti tra il secondo elemento di scarico 48 e il secondo elemento di copertura 52. Tuttavia, indipendentemente dal fatto che sia presente la seconda porzione ondulata 55 e/o la superficie esterna del secondo elemento di copertura 52 sia liscia, l?accoppiamento tra il secondo elemento di scarico 48 e il secondo elemento di copertura 52 avviene preferibilmente interponendo del materiale polimerico, vantaggiosamente silicone o una guarnizione, per ottenere una tenuta idraulica tra loro.
Il secondo elemento di copertura 52, quindi, riduce il rischio che l?acqua possa infiltrarsi tra il corpo di raccolta 44 e il secondo elemento di scarico 48 in corrispondenza di almeno una tra la terza estremit? 46 e la quarta estremit? 47.
Nelle forme realizzative del profilo a pavimento 1 comprendente la canaletta di raccolta 43, illustrate nelle unite figure, il primo elemento di scarico 15 e il secondo elemento di scarico 48 sono collegabili tra di loro, in modo tale che la canaletta di raccolta 43 sia, in uso, collegata al resto del profilo a pavimento 1. Vantaggiosamente, in queste forme realizzative il primo elemento di scarico 15 e il secondo elemento di scarico 48 vengono collegati tra di loro con degli elementi avvitabili.
La canaletta di raccolta 43, in accordo con le forme realizzative preferite, comprende una pluralit? di corpi di raccolta 44 e una pluralit? di secondi elementi di scarico 48, che sono collegabili tra di loro in successione, vantaggiosamente in modo alternato, come mostrato ad esempio in figura 17, analogamente a quanto sopra descritto in relazione ai corpi di fissaggio 3 e ai primi elementi di scarico 15.
Preferibilmente, la canaletta di raccolta 43 comprende un numero di secondi elementi di scarico 48 che ? pari al numero dei primi elementi di scarico 15 presenti nel profilo a pavimento 1 ; ogni secondo elemento di scarico 48 ? quindi collegabile a uno dei primi elementi di scarico 15, in modo tale che ogni primo elemento di scarico 15, in uso, sia collegato a un secondo elemento di scarico 48 della canaletta di raccolta 43.
In alcune delle forme realizzative, anche il secondo elemento di scarico 48, inoltre, pu? presentare due secondi fori di scarico 50, preferibilmente disposti in corrispondenza di due lati opposti del secondo elemento di scarico 48. In alcune forme realizzative il profilo a pavimento 1 comprende una canaletta di raccolta 43, in cui, per ogni coppia di elementi di scarico accoppiati, almeno uno tra il primo elemento di scarico 15 e il secondo elemento di scarico 48 presenta due fori di scarico (rispettivamente, quindi, due primi fori di scarico 17 e/o due secondi fori di scarico 50). In questo caso, uno dei primi fori di scarico 17 e uno dei secondi fori di scarico 50 sono idraulicamente collegabili tra loro, per collegare idraulicamente tra loro la seconda sede 16 e la quarta sede 49. Lo scarico dell?acqua al di fuori del profilo a pavimento 1 ha poi luogo tramite il primo foro di scarico 17 o il secondo foro di scarico 50 libero. Il collegamento idraulico tra il primo foro di scarico 17 e il secondo foro di scarico 50 pu? inoltre essere parte del collegamento meccanico tra il primo elemento di scarico 15 e il secondo elemento di scarico 48.
Preferibilmente, il collegamento idraulico tra il primo foro di scarico 17 e il secondo foro di scarico 50 avviene, come mostrato ad esempio nelle figure 13 e 15, affacciando i due fori di scarico 17, 50 e inserendo un o-ring che li circonda, tra il primo elemento di scarico 15 e il secondo elemento di scarico 48. L?o-ring ? serrato da due viti 58 che sono montate lateralmente ai due fori e che costituiscono anche gli elementi avvitabili che collegano meccanicamente il primo elemento di scarico 15 e il secondo elemento di scarico 48. Analogamente, come mostrato ancora nelle figure 14 e 18, vantaggiosamente, anche il collegamento idraulico tra il primo foro di scarico 17 e il tubo di scarico 34 e/o il collegamento idraulico tra il secondo foro di scarico 50 e il tubo di scarico 34 avvengono inserendo un o-ring che ? mantenuto in posizione da due viti 58 che sono montate lateralmente e che serrano l?o-ring.
Vantaggiosamente il primo elemento di scarico 15 e il secondo elemento di scarico 48 sono configurati per essere agganciati tra di loro; in particolare, ognuno dei due lati del primo elemento di scarico 15 ? sagomato in modo tale da essere facilmente collegabile ad un lato del secondo elemento di scarico 48.
In alcune forme realizzative, come si vede ad esempio nelle figure 16 e 18, il primo elemento di scarico 15 presenta due primi fori di scarico 17 e il secondo elemento di scarico 48 presenta due secondi fori di scarico 50. In questo caso sono possibili diverse configurazioni del profilo a pavimento 1 , che prevedono un diverso numero di secondi elementi di scarico 48 collegati ad un primo elemento di scarico 15.
Nella possibile realizzazione di figura 16, sono previsti un primo elemento di scarico 15 e un secondo elemento di scarico 48 collegati tra di loro. Uno dei due secondi fori di scarico 50 del secondo elemento di scarico 48 ? chiuso con un secondo tappo 59, in modo tale che da quel secondo foro di scarico 50 non possa essere scaricata all?esterno l?acqua; in questo modo l?acqua viene obbligata a muoversi verso l?altro secondo foro di scarico 50, che ? idraulicamente collegato ad uno dei primi fori di scarico 17 del primo elemento di scarico 15. L?altro primo foro di scarico 17 ? configurato per scaricare l?acqua all?esterno.
In una variante realizzativa sarebbe invece possibile montare il secondo tappo 59 sul primo foro di scarico 17 non collegato idraulicamente al secondo foro di scarico 50, e configurare quindi l?altro secondo foro di scarico 50 per scaricare l?acqua all?esterno.
In una ulteriore variante, ? anche possibile non prevedere alcun secondo tappo 59 e configurare sia il primo foro di scarico 17 libero, sia il secondo foro di scarico 50 libero, per scaricare l?acqua all?esterno.
Nella possibile realizzazione di figura 18, invece, ? presente un primo elemento di scarico 15, che presenta due primi fori di scarico 17, che ? collegato a due secondi elementi di scarico 48, ognuno dei quali presenta due secondi fori di scarico 50. In questo caso ognuno dei due primi fori di scarico 17 del primo elemento di scarico 15 ? in collegamento idraulico con uno dei due secondi fori di scarico 50 di ognuno dei due secondi elementi di scarico 48 diversi, vale a dire rispettivamente con uno dei secondi fori di scarico 50 di uno dei due secondi elementi di scarico 48 e con uno dei due secondi fori di scarico 50 dell?altro dei due secondi elementi di scarico 48, e mette in collegamento idraulico la seconda sede 16 con la quarta sede 49 di entrambi i due secondi elementi di scarico 48. Analogamente a quanto visto per la possibile realizzazione mostrata in figura 16, anche in questo caso ? presente il secondo tappo 59, posto in corrispondenza di uno dei due secondi fori di scarico 50 liberi (vale a dire non idraulicamente collegati ad un primo foro di scarico 17), che impedisce di scaricare l?acqua all?esterno; l?acqua che arriva al primo elemento di scarico 15 e ai due secondi elementi di scarico 48 viene quindi scaricata all?esterno passando attraverso l?altro secondo foro di scarico 50 libero. Anche in questo caso, tuttavia, ? possibile, in base alle esigenze dell?utilizzatore, rimuovere il secondo tappo 59 in modo tale da ottenere una doppia possibilit? di scarico verso l?esterno, vale a dire passando attraverso i due secondi fori di scarico 50 liberi, o montare il secondo tappo 59 sull?altro secondo foro di scarico 50 libero.
Come si pu? intuire dalla forma realizzativa di figura 18, ? anche possibile una forma realizzativa con un solo primo elemento di scarico 15 ed un solo secondo elemento di scarico 48, con il secondo elemento di scarico 48 montato dalla parte opposta rispetto a quanto illustrato in figura 16.
Nelle forme realizzative in cui il profilo a pavimento 1 comprende la canaletta di raccolta 43, e il primo elemento di scarico 15 comprende il primo pozzetto di raccolta 35, il secondo elemento di scarico 48 comprende preferibilmente il secondo pozzetto di raccolta 53. Inoltre, il secondo foro di scarico 50 ? ricavato in corrispondenza del secondo pozzetto di raccolta 53. Nel secondo pozzetto di raccolta 53 viene raccolta, in uso, l?acqua che viene ricevuta dalla quarta sede 49. Il secondo pozzetto di raccolta 53 ? in collegamento idraulico con la quarta sede 49 ed ? posto a una quota pi? bassa rispetto ad essa per consentire all?acqua che giunge nella quarta sede 49 di essere raccolta nel secondo pozzetto di raccolta 53.
In alcune forme realizzative, il profilo a pavimento 1 comprende due canalette di raccolta 43, montabili, in uso, su due lati opposti del profilo a pavimento 1 rispetto al corpo di fissaggio 3. Vantaggiosamente in quel caso si pu? utilizzare la configurazione di primo elemento di scarico 15 e secondo elemento di scarico 48 di figura 18.
Preferibilmente, come si nota in figura 17, una delle due canalette di raccolta 43 ? montabile in modo tale che, in uso, tutti i primi fori di scarico 17 che sono ricavati in corrispondenza di uno dei due lati opposti, siano collegati idraulicamente con secondi fori di scarico 50 dei secondi elementi di scarico 48 della canaletta di raccolta 43 che ? montata su quel lato. Analogamente, l?altra delle due canalette di raccolta 43 ? montabile in modo tale che, in uso, tutti i primi fori di scarico 17 che sono ricavati in corrispondenza dell?altro lato del profilo a pavimento 1, sono collegati idraulicamente con secondi fori di scarico 50 dei secondi elementi di scarico 48 della canaletta di raccolta 43 che ? montata su quel lato.
In figura 13 ? mostrata una ulteriore forma realizzativa della presente invenzione, in cui il profilo a pavimento 1, che comprende una canaletta di raccolta 43, ? montato su un pavimento 2 che presenta un tombino 60, vale a dire una porzione del pavimento 2 che ? posta ad una quota pi? bassa rispetto al resto del pavimento 2, in modo tale da raccogliere l?acqua che arriva sul pavimento 2. Vantaggiosamente, in questa forma realizzativa il primo elemento di scarico 15 comprende il primo pozzetto di raccolta 35, e il secondo elemento di scarico 48 comprende il secondo pozzetto di raccolta 53; inoltre sia il primo elemento di scarico 15 sia il secondo elemento di scarico 48 presentano due fori di scarico, rispettivamente due primi fori di scarico 17 e due secondi fori di scarico 50. Il profilo a pavimento 1 ? montato sul pavimento 2 in modo tale che la canaletta di raccolta 43 si trovi sul lato del pavimento 2 sul quale ? presente il tombino 60. Questo tombino 60 presenta, preferibilmente in corrispondenza di un suo fondo, un foro di uscita, che ? configurato per far uscire l?acqua che si accumula all? interno del tombino 60 stesso; il foro di uscita del tombino 60 ?, in uso, idraulicamente collegato al secondo foro di scarico 50 che ? ricavato sul lato della canaletta di raccolta 43 rivolto dalla parte del tombino 60. L?acqua, che viene raccolta dal tombino 60 e che viene guidata all?interno del secondo pozzetto di raccolta 53, attraversando il secondo foro di scarico 50 in collegamento idraulico con il foro di uscita del tombino 60, viene fatta passare attraverso l?altro dei due secondi fori di scarico 50 e attraverso uno dei due primi fori di scarico 17 (vale a dire il primo foro di scarico 17 che ? idraulicamente collegato all?altro dei due secondi fori di scarico 50) per raggiungere l'interno del primo pozzetto di raccolta 36; successivamente, attraverso l?altro dei due primi fori di scarico 17, che mette in collegamento idraulico il primo pozzetto di raccolta 35 con l?esterno, l?acqua viene scaricata all?esterno. A questo primo foro di scarico 17 pu? essere collegato un tubo di scarico 34.
In altre forme realizzative in cui il profilo a pavimento 1 ? montato sul pavimento 2 che presenta il tombino 60, il profilo a pavimento 1 pu? comprendere due canalette di raccolta 43 montate su lati opposti del resto del profilo a pavimento 1. Similmente a quanto descritto in precedenza, il primo elemento di scarico 15 presenta il primo pozzetto di raccolta 35 e ognuno dei due secondi elementi di scarico 48 presenta il secondo pozzetto di raccolta 53. Inoltre il primo elemento di scarico 15 presenta due primi fori di scarico 17 ed ? collegato ai due secondi elementi di scarico 48, ognuno dei quali presenta due secondi fori di scarico 50. In questo caso ognuno dei due primi fori di scarico 17 del primo elemento di scarico 15 ? idraulicamente collegato a uno dei due secondi fori di scarico 50 di due secondi elementi di scarico 48 diversi, vale a dire rispettivamente con uno dei secondi fori di scarico 50 di uno dei due secondi elementi di scarico 48 e con uno dei due secondi fori di scarico 50 dell?altro dei due secondi elementi di scarico 48.
Di conseguenza, l?acqua, che ? raccolta all?interno del tombino 60, analogamente a quanto appena descritto raggiunge innanzitutto uno dei due secondi pozzetti di raccolta 53, e da questo passa nel primo pozzetto di raccolta 35. Successivamente l?acqua fuoriesce dal primo pozzetto di raccolta 35 passando attraverso l?altro primo foro di scarico 17, ed entra nel secondo pozzetto di raccolta 53 posto sull?altro lato. Infine l?acqua viene scaricata all?esterno passando dal secondo foro di scarico 50 del secondo pozzetto di raccolta 53 rivolto verso l?esterno del profilo.
La presente invenzione consegue importanti vantaggi.
Il profilo a pavimento oggetto della presente invenzione permette infatti di ridurre il rischio di infiltrazioni di acqua in corrispondenza dei fori di fissaggio rispetto alle soluzioni presenti nella tecnica nota.
Inoltre, alcune forme realizzative della presente invenzione permettono di ridurre il rischio di infiltrazioni di acqua rispetto alle soluzioni presenti nella tecnica nota, anche nel caso in cui il profilo a pavimento comprenda una canaletta di raccolta.
Va infine rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e che anche il costo connesso alla sua attuazione non risulta molto elevato.
L?invenzione cos? concepita ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti neN?ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Tutti i dettagli sono rimpiazzabili da altri tecnicamente equivalenti ed i materiali impiegati, nonch? le forme e le dimensioni dei vari componenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (13)

RIVENDICAZIONI
1. Profilo a pavimento per supportare inferiormente un pannello di un parapetto, detto profilo a pavimento (1) comprendendo un corpo di fissaggio (3) e almeno un primo elemento di scarico (15), in cui:
il corpo di fissaggio (3) presenta una prima parete di base (4), nella quale ? presente o ricavabile almeno un foro di fissaggio (5), tramite il quale il corpo di fissaggio (3) pu? essere fissato al pavimento (2);
il corpo di fissaggio (3) definisce una prima sede (9), che ? aperta superiormente e che presenta un primo fondo (10) definito dalla prima parete di base (4), l?almeno un foro di fissaggio (5) essendo presente o ricavabile in corrispondenza del primo fondo (10);
il corpo di fissaggio (3) e la relativa prima sede (9) si estendono tra una prima estremit? (7) e una seconda estremit? (8) del corpo di fissaggio (3);
l?almeno un primo elemento di scarico (15) ? collegabile al corpo di fissaggio (3), in corrispondenza di almeno una tra la prima estremit? (7) e la seconda estremit? (8);
l?almeno un primo elemento di scarico (15) definisce una seconda sede (16) aperta superiormente e presenta un primo foro di scarico (17) che collega la seconda sede (16) all?esterno dell?almeno un primo elemento di scarico (15); e
il corpo di fissaggio (3) e l?almeno un primo elemento di scarico (15) sono configurati per essere collegati tra di loro in successione, in modo tale che la prima sede (9) e la seconda sede (16), siano l?una una continuazione dell?altra e definiscano congiuntamente una sede principale (20) aperta superiormente e configurata per alloggiare un bordo inferiore del pannello del parapetto;
caratterizzato dal fatto di comprendere, inoltre, un primo elemento di copertura (24) conformato sostanzialmente come un canale aperto superiormente, il primo elemento di copertura (24) essendo alloggiabile nella sede principale (20), per coprire completamente il primo fondo (10) della prima sede (9) e i corrispondenti fori di fissaggio (5) e per ricevere, in uso, l?acqua che entri nella sede principale (20) e guidare l?acqua verso l?almeno un primo elemento di scarico (15).
2. Profilo a pavimento secondo la rivendicazione 1 , comprendente due primi elementi di scarico (15) collegabili al corpo di fissaggio (3), rispettivamente, uno in corrispondenza della prima estremit? (7), e l?altro in corrispondenza della seconda estremit? (8), e in cui le seconde sedi (16) dei due primi elementi di scarico (15) sono poste, rispettivamente, una ad una estremit? e una all?altra estremit? della sede principale (20).
3. Profilo a pavimento secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il primo elemento di copertura (24) si estende pi? della prima sede (9), sino all?interno dell?almeno un primo elemento di scarico (15).
4. Profilo a pavimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui il primo elemento di copertura (24) ? inseribile a scatto all?interno della prima sede (9).
5. Profilo a pavimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui il corpo di fissaggio (3) comprende una pluralit? di elementi di fissaggio collegabili in successione, ciascuno dei quali definisce una parte della prima parete di base (4), nella quale ? presente o ricavabile almeno un foro di fissaggio (5), e una parte della prima sede (9).
6. Profilo a pavimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, comprendente una pluralit? di corpi di fissaggio (3) e una pluralit? di primi elementi di scarico (15) tra di loro collegabili in successione in modo tale da creare una successione di sedi principali (20) che costituiscano una la prosecuzione dell?altra, e in modo tale da formare una sede complessiva (39).
7. Profilo a pavimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui l?almeno un primo elemento di scarico (15) comprende un primo pozzetto di raccolta (35) ricavato in un secondo fondo (18) della seconda sede (16) e in cui il primo foro di scarico (17) ? ricavato in corrispondenza del primo pozzetto di raccolta (35).
8. Profilo a pavimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, comprendente inoltre una canaletta di raccolta (43) che ? configurata per ricevere l?acqua e per essere installata, in uso, a fianco del resto del profilo a pavimento (1), detta canaletta di raccolta (43) comprendendo un corpo di raccolta (44), almeno un secondo elemento di scarico (48), e un secondo elemento di copertura (52), in cui:
il corpo di raccolta (44) presenta una terza parete di base e definisce una terza sede (45), che ? aperta superiormente e che presenta un terzo fondo definito dalla terza parete di base;
il corpo di raccolta (44) e la relativa terza sede (45) si estendono tra una terza estremit? (46) e una quarta estremit? (47) del corpo di raccolta (44);
l?almeno un secondo elemento di scarico (48) ? collegabile al corpo di raccolta (44), in corrispondenza di almeno una tra la terza estremit? (46) e la quarta estremit? (47);
l?almeno un secondo elemento di scarico (48) definisce una quarta sede (49) aperta superiormente e presenta un secondo foro di scarico (50) che collega la quarta sede (49) all?esterno dell?almeno un secondo elemento di scarico (48);
il corpo di raccolta (44) e l?almeno un secondo elemento di scarico (48) sono configurati per essere collegati tra di loro in successione, in modo tale che la terza sede (45) e la quarta sede (49), siano l?una una continuazione dell?altra e definiscano congiuntamente una sede di raccolta (51) aperta superiormente e configurata per ricevere l?acqua, la quarta sede (49) essendo posta ad una estremit? della sede di raccolta (51);
il secondo elemento di copertura (52) ? conformato sostanzialmente come un canale aperto superiormente ed ? alloggiabile nella sede di raccolta (51 ) per coprire completamente il terzo fondo della terza sede (45) e per ricevere, in uso, l?acqua che entra nella sede di raccolta (51 ) e guidare l?acqua verso l?almeno un secondo elemento di scarico (48); e
il secondo elemento di copertura (52) si estende pi? della terza sede (45), sino all'interno dell?almeno un secondo elemento di scarico (48).
9. Profilo a pavimento secondo la rivendicazione 8, in cui l?almeno un primo elemento di scarico (15) e l?almeno un secondo elemento di scarico (48) sono collegabili tra di loro, cosicch? la canaletta di raccolta (43) sia, in uso, collegata al resto del profilo a pavimento (1 ).
10. Profilo a pavimento secondo la rivendicazione 9, in cui l?almeno un primo elemento di scarico (15) presenta due primi fori (17) di scarico e/o in cui l?almeno un secondo elemento di scarico (48) presenta due secondi fori di scarico (50), e in cui un primo foro di scarico (17) e un secondo foro di scarico (50) sono idraulicamente collegabili tra loro per collegare idraulicamente tra loro la seconda sede (16) e la quarta sede (49).
11. Profilo a pavimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 10, in cui l?almeno un secondo elemento di scarico (48) comprende un secondo pozzetto di raccolta (53) ricavato in un quarto fondo (54) della quarta sede (49) e in cui il secondo foro di scarico (50) ? ricavato in corrispondenza del secondo pozzetto di raccolta (53).
12. Profilo a pavimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 11, in cui il profilo a pavimento (1) comprende due canalette di raccolta (43) montabili, in uso, su lati opposti del profilo a pavimento, rispetto al corpo di fissaggio (3).
13. Parapetto comprendente:
un pannello che presenta un bordo inferiore;
un profilo a pavimento in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12;
in cui, il bordo inferiore del pannello ? alloggiato all?interno della sede principale (20).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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EP3009580A1 (en) * 2014-10-17 2016-04-20 Compas S.R.L. System for fixing slab-like elements for railings, balustrades and parapets in general and method using it
EP3477012A1 (de) * 2017-10-25 2019-05-01 Rupert Weiss Haltevorrichtung zur befestigung einer brüstungs- oder geländerplatte
DE102018007029A1 (de) * 2018-09-05 2020-03-05 Klaus Peter Abel Geländerplattenaufnahmesystem

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