IT202100011351A1 - Sistema di traino di nastro di confezionamento per una macchina automatica dotata di assieme formatore - Google Patents

Description

SISTEMA DI TRAINO DI NASTRO DI CONFEZIONAMENTO PER UNA

MACCHINA AUTOMATICA DOTATA DI ASSIEME FORMATORE

DESCRIZIONE

Campo tecnico dell?invenzione

La presente invenzione si riferisce al settore delle macchine di confezionamento automatiche, a sviluppo sia verticale sia orizzontale, dotate di un assieme formatore.

L?invenzione fornisce un sistema migliorato per il traino, o trascinamento, del nastro di confezionamento utilizzato in tali macchine per avvolgere un prodotto, ad esempio alimentare, in corrispondenza dell?assieme formatore.

Background

Sono noti nell?arte molteplici apparati per il confezionamento automatico di prodotti alimentari. I materiali pi? versatili in uso per tale confezionamento sono i film, o pellicole, in materiale plastico. Pertanto, gli apparati noti sono stati sviluppati tenendo in considerazione pressoch? esclusivamente le caratteristiche di resistenza meccanica, spessore e flessibilit? tipiche di tali materiali.

Il notevole aumento dei consumi di plastica negli ultimi vent?anni ha determinato fenomeni di importante impatto ambientale a livello mondiale. Di conseguenza, sono state sviluppate specifiche norme per ridurre il consumo di materiali di questa natura e per il loro riciclo, che mirano ad eliminare o diminuire l?uso di materie plastiche di primo impiego.

In questo contesto - e per tener conto della maggiore sensibilit? sviluppata dai consumatori sui temi menzionati - le aziende, ad esempio nel settore del confezionamento di prodotti alimentari, sono alla continua ricerca di soluzioni alternative all?uso della plastica tradizionale ricavata da materie di primo impiego. In particolare, sono stati sviluppati film plastici con un contenuto di materiale riciclato anche fino al 70%. Un altro materiale alternativo alla plastica che trova riscontro favorevole nei consumatori ? la carta, in quanto presentante buone caratteristiche di riciclabilit? e compostabilit? e proveniente da fonte rinnovabile e vegetale.

Tuttavia, questi materiali alternativi non presentano la medesima trattabilit? dei film plastici ?tradizionali?, ossia ottenuti da materie di primo impiego, soprattutto per quanto riguarda la scivolantezza (Coefficient of Friction, COF), la resistenza meccanica, la saldabilit?, l?elasticit? e/o la assenza di gualcibilit?, necessarie ai fini della adduzione e della sigillatura del materiale stesso nelle diverse unit? che compongono un apparato di confezionamento automatico.

In particolare, negli apparati noti il tratto critico ai fini della trattabilit? dei nuovi materiali sopra citati ? quello associato al cosiddetto ?tubo formatore?, incluse le unit? a monte ed a valle di esso.

L?assieme formatore convoglia un nastro piano svolto da una bobina ad assumere una forma tridimensionale ad involucro, quest?ultimo tipicamente cilindrico o parallelepipedo. Una realizzazione di tale assieme noto ? mostrato in Figura 1 ed ivi denotato complessivamente con 100. Il materiale di confezionamento, in forma di nastro piano, viene addotto su una superficie di impegno, o scorrimento, a profilo curvo 121 di un mantello 102 dell?assieme formatore. La superficie 121 convoglia il nastro entro una sottile fessura perimetrica 104 che separa la superficie medesima dal tubo formatore 103, quest?ultimo tipicamente sostanzialmente cilindrico o anche di altra forma come ad esempio quadrato, rettangolare o ellittico. Il nastro si avvolge cos? attorno al tubo 103 ed assume appunto una conformazione tridimensionale.

Nella fase di adduzione del nastro, di formatura e di trascinamento in genere tendono a generarsi attriti dinamici e di conseguenza sforzi, o sollecitazioni, resistenti all?avanzamento. Nei film plastici tradizionali tali sollecitazioni sono limitate e comunque assorbite grazie alle propriet? elastiche del materiale, senza lasciare, in genere, alcuna traccia nella confezione finale. Al contrario, nei materiali in carta, plastica rigenerata, bioplastica, film di cellulosa rigenerata od altro possono verificarsi rotture, deformazioni, sgualcimento e, in generale, difficolt? di avanzamento del nastro.

Con specifico riferimento al trascinamento del nastro a monte ed a valle del tubo formatore, nelle macchine confezionatrici attuali questo ? ottenuto mediante un gruppo di traino a valle dell?assieme formatore, che coopera con un dispositivo di frenatura posizionato in corrispondenza dell?asse centrale della bobina di svolgimento del nastro medesimo.

In tali sistemi noti, il livello di tensionamento del nastro, sia nel tempo che localmente, pu? non mantenersi costante. Ci? pu? determinare disallineamenti del materiale in srotolamento rispetto al piano nominale di lavoro della macchina e conseguenti fenomeni di isteresi. In particolare, a causa della distanza tra la regione in cui si genera la potenza di trazione (a valle del gruppo di formatura) e la regione in cui tale potenza deve essere trasferita (sistema di frenatura) si verifica un ritardo di trazione, con possibile sbandamento del nastro a causa del continuo detensionamento e successivo tensionamento. Tale effetto ? esemplificato nel grafico di Figura 2, in cui l?isteresi (posizione del nastro in ascisse) viene rappresentata in funzione dello stimolo (tensionamento e detensionamento in ordinate). In un sistema privo di isteresi, la curva costituisce una linea singola. In presenza di isteresi, si manifesta invece uno sdoppiamento della curva: se percorsa da sinistra a destra si ha un cammino, se percorsa in senso inverso se ne ottiene un altro.

Nelle macchine attuali, progettate per lavorare film plastici, questo fenomeno viene controllato attraverso un elevato tensionamento del nastro. Questo accorgimento, assicurando una risposta piuttosto veloce, mitiga il fenomeno di isteresi descritto.

Tuttavia, nel caso dei nuovi polimeri a base biologica o, ancor di pi?, nel caso dei materiali in carta, detto accorgimento non ? adeguato, a causa delle differenti caratteristiche meccaniche in termini di deformabilit? elastica e tensione a rottura, dell?aumento degli attriti sul gruppo di formatura, della riduzione della velocit? di confezionamento ottenibile e dell?incremento di usura sia delle parti fisse (gruppo di formatura) che mobili (cinghie del gruppo di traino) sottoposte a sfregamento.

Altro elemento di criticit? presentato dai nastri in carta si riscontra durante la fase di infilaggio della macchina, che richiede tensione di direzione ed entit? costanti sul materiale.

Un ulteriore elemento di criticit? per i materiali per confezionamento citati ? rappresentato, a volte, dal combinato disposto della loro scarsa conducibilit? termica associata frequentemente ad un maggiore spessore del nastro; tipico ? il caso della carta, la cui conducibilit? termica ? inferiore di circa il 50% rispetto ad un film plastico, come ad esempio polipropilene, e presenta solitamente, a parit? di resistenza meccanica a trazione, uno spessore doppio. Questa combinazione di fattori determina una difficolt? nella realizzazione della saldatura verticale tipica degli involucri ottenuti a partire dal nastro di materiale continuo.

Ci? anche a causa della conformazione delle macchine confezionatrici attuali, che presentano un unico elemento riscaldato che interessa la sola superficie esterna.

Inconvenienti analoghi a quelli appena illustrati si riscontrano anche nelle macchine note che non impiegano un tubo formatore vero e proprio ed in cui il mantello di guida ? direttamente affacciato su di una sede di confezionamento nella quale viene addotto il prodotto.

Sommario dell?invenzione

Il problema tecnico posto e risolto dalla presente invenzione ? pertanto quello di ovviare ad almeno alcuni degli inconvenienti sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota.

Tale problema viene risolto da una macchina confezionatrice secondo la rivendicazione 1.

Caratteristiche preferite della presente invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.

Secondo l?invenzione, la macchina comprende un gruppo di trazione intermedio del nastro, disposto a monte dell?assieme formatore.

Preferibilmente, il gruppo intermedio ? posizionato tra la regione di srotolamento della bobina di nastro e prima dell?ingresso di quest?ultimo nell?assieme formatore.

Vantaggiosamente, il gruppo di traino intermedio ? posizionato in prossimit? dell?ingresso dell?assieme formatore.

Il gruppo di traino intermedio comprende preferibilmente un cilindro, o rullo, azionato da un motore master con encoder, che impegna e trascina il nastro andando a contrasto su un contro-rullo folle, o secondo elemento rotante.

La combinazione di questi due elementi in pressione tra loro garantisce il tensionamento costante e controllato del nastro in svolgimento tra il punto di srotolamento della bobina e il gruppo di traino a valle dell?assieme formatore. Vantaggiosamente, il gruppo di traino intermedio ? controllato da un sistema autonomo rispetto al gruppo di traino a valle.

Il gruppo di traino intermedio provvede attivamente a mantenere in tensione il nastro a monte dell?assieme formatore. Quest?ultimo riceve quindi il materiale perfettamente in asse e senza alcun sovraccarico di trazione, permettendone l?introduzione senza difficolt? o attriti dinamici, o sfregamenti, eccessivi.

In particolare, il gruppo di traino intermedio svolge anche la funzione di controllo dell?attrito del nastro in corrispondenza dei punti di piega necessari alla fase di passaggio dalla foglia piana del materiale alla conformazione tubolare ad involucro.

L?invenzione permette quindi un migliore avanzamento dei nastri fatti di carta o di plastiche riciclate o altamente elastiche ? e in genere di materiali con coefficiente di attrito dinamico elevato - all?interno degli assiemi formatori a geometria standard delle macchine di confezionamento sia di tipo verticale che orizzontale.

Un ulteriore vantaggio dell?invenzione ? quello di evitare fenomeni di isteresi e conseguente sbandamento del nastro, e ci? grazie alla tensione costante ed in asse esercitata sul nastro grazie alla presenza del gruppo di traino intermedio.

In generale, l?invenzione consente quindi di evitare i problemi precedentemente descritti di grinze sul pacchetto finito, rotture del nastro, difficolt? all?avanzamento e/o riduzione della velocit? di confezionamento, particolarmente in caso di uso di nastri di carta o film o materiali polimerici variamente costituiti, caratterizzati da una elevata elasticit?.

Ancora, la configurazione proposta conferisce alla macchina una elevata versatilit? rispetto appunto ai materiali utilizzabili ed ai relativi formati dei pacchetti che possono essere realizzati. Possono dunque essere lavorati senza specifiche difficolt?, ad esempio: carta costituita da un contesto fibroso di materie prime di origine vegetale e materiali ausiliari necessaria alla costruzione, tenuti insieme per feltrazione; carta come precedentemente descritta accoppiata a film plastici e/o film di varia natura come ad esempio biofilm tipo acido polilattico, policaprolattame, poliidrossialcanoati, pellicole di cellulosa rigenerata; materiali in carta e/o film plastico ad alto spessore o da plastiche riciclate; film plastici con alto coefficiente di frizione, in particolare misurato secondo ASTM D 1894 con valori di frizione superiori a 1; film plastici standard; materiali ottenuti dall?intreccio casuale o preordinato di fibre o fili di polimeri sintetici.

Altri vantaggi, caratteristiche e le modalit? di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo.

Descrizione breve delle figure

Verr? fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:

? la Figura 1, gi? introdotta sopra, mostra una schematica vista in prospettiva laterale di un assieme formatore di tecnica nota;

? la Figura 2, anch?essa gi? introdotta con riferimento alla tecnica nota, esemplifica un diagramma di isteresi del materiale del nastro trasportato in una macchina confezionatrice nota;

? la Figura 3 mostra una schematica vista in prospettiva di una macchina confezionatrice secondo una forma di realizzazione preferita della presente invenzione;

? la Figura 4 mostra una vista in prospettiva di parte di una macchina confezionatrice secondo una forma di realizzazione preferita della presente invenzione;

? la Figura 5 mostra una vista in prospettiva di parte di una macchina confezionatrice secondo una variante di realizzazione preferita della presente invenzione;

? le Figure da 6A a 6C si riferiscono ad un gruppo di traino del nastro secondo un esempio di realizzazione dell?invenzione, utilizzabile in una delle macchine confezionatrici delle Figure da 3 a 5, mostrandone rispettivamente una vista in prospettiva, una vista laterale ed una vista frontale;

? la Figura 7 mostra una vista in prospettiva di parte di una macchina confezionatrice secondo una variante di realizzazione preferita della presente invenzione.

Descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite

A seguire verranno descritte varie forme di realizzazione e varianti dell?invenzione, e ci? con riferimento alle figure sopra introdotte.

Componenti analoghi sono denotati nelle diverse figure con il medesimo riferimento numerico.

Nella descrizione dettagliata che segue, forme di realizzazione e varianti ulteriori rispetto a forme di realizzazione e varianti gi? trattate nella descrizione medesima verranno illustrate limitatamente alle differenze con quanto gi? esposto.

Inoltre, le diverse forme di realizzazione e varianti descritte a seguire sono suscettibili di essere impiegate in combinazione, ove compatibili.

Con riferimento inizialmente alle Figure 3 e 4, una macchina di confezionamento automatico secondo una forma di realizzazione preferita dell?invenzione ? complessivamente denotata con 1. La macchina 1 confeziona prodotti P in involucro a partire da un materiale di confezionamento in forma di nastro continuo, quest?ultimo denotato con 11, ad esempio svolto da una bobina 111. Nel presente esempio, i prodotti P sono in forma sfusa, in particolare patatine od altri snack, ed alimentati nella macchina 1 attraverso un imbuto o scivolo 700. Nella presente forma di realizzazione, ciascuna confezione finale ? in forma di sacchetto 150.

La macchina 1 ? particolarmente idonea per operare con materiali cartacei o carta e materiali plastici realizzati interamente o prevalentemente di plastica riciclata, o ancora con carta laminata a film plastici convenzionali, o materiali realizzati in forma di rete o simili.

La macchina 1 ? idonea ad operare su di un nastro in forma di pellicola o rete.

In specifiche forme di realizzazione, il prodotto da confezionare pu? essere addotto dall?alto, come nel caso delle cosiddette macchine verticali, parallelo al piano di terra, per le cosiddette macchine orizzontali, o con un angolo diverso rispetto al piano di terra, come nel caso delle macchine inclinate.

La macchina 1 comprende, in sequenza operativa lungo una direzione di confezionamento D, ossia di trasporto del nastro 11, una pluralit? di unit? e mezzi che verranno descritti a seguire.

Il nastro 11 ? alimentato alle varie unit? della macchina 1 a partire da una unit? di svolgimento 200 che opera, nel presente esempio, sulla suddetta bobina 111. L?unit? 200 include una pluralit? di elementi di guida e/o rinvio, che nel presente esempio sono in forma di rulli girevoli e numerati con i riferimenti rispettivamente da 201 a 204. In generale, gli elementi di guida e/o rinvio operano come elementi folli, con asse di rotazione fisso o mobile in funzione delle specifiche esigenze applicative e tipologia di macchina, per favorire lo svolgimento del nastro.

Vantaggiosamente, i suddetti elementi di guida e/o rinvio sono applicati su di un medesimo braccio ballerino, ossia un braccio pivotante ponderato preferibilmente situato nella parte posteriore della macchina confezionatrice 1. Durante il trasporto del nastro 11, il braccio si muove su e gi? per mantenere il nastro medesimo sotto tensione e dunque stabilmente su un percorso di svolgimento nominale.

Una volta che il nastro 11 ? passato attraverso i rulli suddetti, esso pu? essere intercettato da una fotocellula di registrazione. Quest?ultima rileva un marker di registrazione, tipicamente stampato sul nastro in posizione predeterminata e, a sua volta, controlla elementi successivi, ad esempio cinghie di estrazione a contatto con il nastro nella o nelle unit? a valle.

La macchina 1 comprende inoltre una unit? di formatura 300 analoga a quella descritta con riferimento alla tecnica nota ed alla Figura 1. In particolare, come detto, l?unit? 300 comprende principalmente un assieme formatore 100 che include un mantello di guida 102 presentante una superficie di impegno 121. Quest?ultima pu? essere a profilo arcuato e disposta circoscritta ad una sede 103 di confezionamento del prodotto. La superficie di impegno 121 ? configurata per consentire lo scorrimento su di essa del materiale in forma di nastro, dimodoch? questo venga addotto nella sede di confezionamento 103 per avvolgersi attorno al prodotto P. Nel presente esempio, la sede di confezionamento ? definita da un corpo, o tubo, formatore, anch?esso denotato con 103, configurato per consentire l?avvolgimento attorno ad esso del materiale di confezionamento in forma di nastro.

Il tubo formatore 103 pu? essere configurato per realizzare una tenuta a sovrapposizione o una tenuta ad alette.

A valle della unit? di formatura 300 ? prevista una unit? di traino 400, comprendente una coppia di elementi, o rulli, di trasporto denotati rispettivamente con 402 e 403. Il rullo 402 ? un rullo conducente, o motore, azionato da un motore dedicato 401 di tipo noto. L?altro rullo 403 ? un rullo condotto. I due rulli 402 e 403 sono disposti affacciati sul nastro formato in forma di tubo contenente il prodotto P al proprio interno, in modo da racchiuderlo fra di essi e trascinarlo in movimento nella direzione D.

Nel presente esempio, a partire dalla unit? di formatura 300 la direzione D ? verticale.

L?azione di trascinamento, o trasporto attivo, del nastro e della formanda confezione esercitata dal motore 401 agisce anche sul materiale di confezionamento 11 disposto a monte dell?unit? medesima.

Secondo l?invenzione, la macchina 1 comprende un?altra unit? di traino, denotata con 500, disposta a monte dell?unit? di formatura 300, fra quest?ultima e l?unit? di svolgimento 200.

Nel presente esempio, l?unit? di traino intermedia 500 include un motore dedicato 501 che aziona un rullo 502, quest?ultimo conducente un rullo condotto 503.

Nel presente esempio, gli elementi di trasporto girevoli, o rulli, delle due unit? di traino 400 e 500 presentano assi fra loro tutti paralleli e disposti secondo una direzione trasversale A sostanzialmente orizzontale.

A valle dell?unit? di traino 400 la macchina 1 comprende una unit? di chiusura 600, che provvede alla chiusura superiore dei formandi sacchetti 150, ad esempio mediante termosaldatura, saldatura ad ultrasuoni, pressione di saldanti a freddo od altro.

La macchina 1 comprende altres? una unit? di controllo 10 programmata per il controllo coordinato dei motori 401 e 501 e, vantaggiosamente, per il comando e il monitoraggio delle varie unit? della macchina 1.

L?unit? di controllo 10 ? rappresentata in modo esemplificativo in Figura 3 e pu? essere disposta in posizione remota o localmente in una o pi? delle unit? sopra introdotte.

Preferibilmente, la macchina 1 comprende mezzi di rilevazione di posizione e/o velocit?, in particolare sensori, ad esempio encoder, per il controllo coordinato dei motori 401 e 501 e, pi? in generale, per il monitoraggio della posizione, quantit? ed allineamento del nastro nelle varie unit? della macchina 1.

In particolare, l?unit? di trazione intermedia 500, in abbinamento con il lettore di fotocellula od altro encoder o sensore disposto all?uscita della unit? di svolgimento 200, pu? determinare la lunghezza e il posizionamento del nastro addotto alle unit? successive.

In generale, i mezzi di rilevazione disposti lungo il percorso del nastro possono rilevarne la posizione. Se tali mezzi rilevano che il bordo del nastro si sposta dalla posizione nominale, viene generato un segnale per riposizionare un attuatore o un altro mezzo di guida.

In specifiche forme di realizzazione, il motore 501 pu? essere configurato come motore master e il motore 401 come motore slave, o viceversa.

In particolare, rispetto al controllo delle due unit? di traino 400 e 500 possono essere adottate diverse soluzioni, alcune delle quali descritte a seguire.

? Il motore 501 agisce come master. Il motore 501 ? responsabile del controllo del posizionamento del nastro 11. Il motore 501 ? messo in diretto collegamento elettronico con il motore o motori slave 401. Il o i motori 401 sono in asse elettrico con il motore 501 e favoriscono il costante tensionamento del nastro tra il gruppo di trazione intermedio 500 e il gruppo di trazione 400. Il motore 401 recupera una quantit? di materiale (y) pari alla quantit? di materiale srotolata dal motore 501 (x) corretta da un coefficiente (k). y=x*k. ;? Il motore o motori 401 agisce come master. Il motore o motori 401 ? responsabile del controllo del posizionamento del nastro 11. Il motore o motore 401 ? messo in diretto collegamento elettronico con il motore slave 501. Il motore 501 ? in asse elettrico con il motore 401 e favorisce il costante tensionamento del nastro tra il gruppo di trazione intermedio 500 e il gruppo di trazione 400. Il motore 501 srotola una quantit? di materiale (y) pari alla quantit? di materiale richiamata dal motore o motori 401 (x) corretta da un coefficiente (k). y=x*k.

? Il motore 501 agisce come master ed ? controllato da encoder del gruppo di traino intermedio 500. Il motore 501 ? responsabile del controllo e della lettura del posizionamento dei sopra citati marker, tipicamente a stampa, presenti sul nastro 11. Il motore 501 ? messo in diretto collegamento elettronico con il motore o motori slave 401 controllati da encoder che assicurano la rotazione del gruppo di trazione 400 a valle del gruppo di formatura 300. Il o i motori 401 sono posizionati in asse elettrico con il motore 501 e favoriscono il costante tensionamento controllato del nastro tra il gruppo di trazione intermedio 500 e il gruppo di trazione 400.

? Il motore 401 agisce come master ed ? controllato da encoder del gruppo di traino 400 a valle del gruppo formatore 300. Il motore 401 ? responsabile del controllo e della lettura di detti marker. Il motore 401 ? messo in diretto collegamento elettronico con il motore 501 in posizione slave, anch?esso preferibilmente controllato da encoder. Il motore 501 ? posizionato in asse elettrico con il motore 401, sviluppa la stessa lunghezza di percorso e favorisce il costante tensionamento controllato del nastro tra il gruppo di trazione intermedio 500 e il gruppo di trazione 400 a valle del formatore. ? Nella configurazione appena menzionata, in posizione intermedia tra le due unit? di traino 400 e 500 pu? essere disposto un rilevatore di tensione del nastro il quale, sollecitato dal tensionamento generato dalla rotazione del gruppo di traino a valle 400, indica al motore 501 del gruppo di traino intermedio 500 la quantit? di materiale da fornire ad ogni ciclo di macchina. In alternativa, la quantit? di materiale da richiamare ad ogni ciclo di macchina pu? essere usata come parametro operativo del gruppo di traino a valle 400.

La Figura 7 si riferisce ad una variante preferita di realizzazione della macchina di confezionamento secondo l?invenzione. In base a tale variante, in corrispondenza del mantello di guida dell?assieme formatore (il quale mantello non viene mostrato per maggiore chiarezza di rappresentazione), sono previsti mezzi 801 di pre-riscaldamento del nastro. Preferibilmente, questi ultimi agiscono su uno o entrambi i margini, o lembi, longitudinali del materiali destinati ad essere sovrapposti e saldati l?uno all?altro a formare un tubo per la successiva realizzazione degli involucri.

A valle dei mezzi di pre-riscaldamento 801, ? prevista una unit? di saldatura 802 (verticale, nell?esempio qui considerato). Vantaggiosamente, il pre-riscaldamento delle porzioni di nastro destinate ad essere saldate consente di accelerare i tempi di reazione del materiale all?azione dell?unit? di saldatura e, in generale, di semplificare la chiusura longitudinale dei formandi involucri.

Preferibilmente, la fase di saldatura nella unit? 802 viene eseguita in corrispondenza della faccia esterna del tubo, sul lembo esterno della sovrapposizione. Il calore perviene al lembo interno per conduzione.

Per tale previsione di mezzi pre-riscaldanti su una macchina confezionatrice del tipo sin qui descritto, anche in assenza del gruppo di traino intermedio, potr? essere richiesta tutela indipendente.

La presente invenzione ? stata fin qui descritta con riferimento a forme preferite di realizzazione. ? da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, come definito dall?ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI

1. Macchina (1) di confezionamento automatico di prodotti in involucro a partire da un materiale di confezionamento in forma di nastro (11), la quale macchina (1) comprende, in sequenza operativa lungo una direzione (D) di trasporto del nastro:

- una unit? di svolgimento (200) del nastro da una bobina (111);

- una unit? di formatura (300), comprendente un assieme formatore (100) che include un mantello di guida (102), presentante una superficie di impegno (121) a profilo arcuato disposta circoscritta ad una sede (103) di confezionamento del prodotto, la quale superficie di impegno (121) ? configurata per consentire lo scorrimento su di essa del materiale in forma di nastro, dimodoch? questo venga addotto in detta sede di confezionamento (103) per avvolgersi attorno al prodotto;

- una prima unit? di traino (400), comprendente uno o pi? rulli di trasporto (402, 403) azionati da un primo motore (401) dedicato,

caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre

- una seconda unit? di traino (500), disposta fra detta unit? di svolgimento (200) e detta prima unit? di traino (300) e comprendente uno o pi? rulli di trasporto (502, 503) azionati da un secondo motore (501) dedicato.

2. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente una unit? di controllo (10) programmata per il controllo coordinato di detti primo (401) e secondo (501) motore.

3. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui dette prima (400) e seconda (500) unit? di traino presentano uno o pi? rulli o ruote girevoli con assi di rotazione (A) paralleli.

4. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto secondo motore (501) ? configurato come motore master e detto primo motore (401) ? configurato come motore slave.

5. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di rilevazione di posizione e/o velocit?, in particolare encoder, per il controllo coordinato di detti primo (401) e secondo (501) motore.

6. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di monitoraggio e/o controllo del tensionamento del nastro, disposti almeno in corrispondenza di detta seconda unit? di traino (500).

7. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta sede di confezionamento ? definita da un corpo formatore (103), configurato per consentire l?avvolgimento attorno ad esso del materiale di confezionamento in forma di nastro.

8. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, che presenta una configurazione di tipo verticale, orizzontale o inclinato rispetto al piano di terra.

9. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, che comprende mezzi di pre-riscaldamento (801) di margini longitudinali del nastro, i quali mezzi di pre-riscaldamento (801) sono disposti in corrispondenza di detta unit? di formatura (300) ed a monte di una unit? di saldatura (802).

10. Metodo di confezionamento automatico di prodotti in involucro a partire da un materiale di confezionamento in forma di nastro, il quale metodo impiega una macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti ed in cui detto materiale di confezionamento ? un materiale cartaceo ad uno o pi? strati, un materiale cartaceo accoppiato a film plastico, materia plastica riciclata o materiale in forma di rete.

11. Metodo di confezionamento automatico di prodotti in involucro a partire da un materiale di confezionamento in forma di nastro, il quale metodo impiega una macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9 ed in cui viene eseguito un controllo di tensionamento del nastro mediante rilevazione di parametri in corrispondenza di detta seconda unit? di traino (500).

12. Metodo di confezionamento automatico di prodotti in involucro a partire da un materiale di confezionamento in forma di nastro, il quale metodo impiega una macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9 e prevede un pre-riscaldamento di margini longitudinali del nastro a monte di una operazione di saldatura.