IT202100006485A1 - Metodo e sistema per la realizzazione di articoli ceramici - Google Patents

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Paolo Testi
Angelantonio Onorato
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Sacmi
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
?METODO E SISTEMA PER LA REALIZZAZIONE DI ARTICOLI CERAMICI? di SACMI COOPERATIVA MECCANICI IMOLA SOCIETA' COOPERATIVA
SETTORE DELLA TECNICA
La presente invenzione ? relativa ad un sistema per la realizzazione di articoli ceramici e ad un metodo di realizzazione di articoli ceramici; in particolare lastre e piastrelle ceramiche; ancora pi? in particolare lastre e piastrelle ceramiche presentanti delle striature o delle venature interne.
CONTESTO DELL?INVENZIONE
Nel campo dell?industria della produzione di articoli ceramici ? sempre pi? sentita l?esigenza di realizzare articoli ceramici, quali lastre e piastrelle ceramiche, il cui aspetto estetico riproduca nella maniera pi? fedele possibile l?aspetto delle pietre naturali, come marmi, graniti ecc., oppure del legno.
In particolare, ci? che si cerca di riprodurre ? il motivo (pattern) che caratterizza le pietre naturali o il legno e che tipicamente prevede un colore principale di fondo ed una serie di striature/venature di colore e forma diversa che si sviluppano con andamento casuale all?interno dello spessore del colore di fondo in modo da risultare visibili sia sulla superficie esterna degli articoli ceramici finali sia nei bordi; si parla in questi casi di ?vene passanti?.
Alcuni noti sistemi e metodi di realizzazione di articoli ceramici, ad esempio quelli descritti nei documenti brevettuali WO 2021/005475 e IT20190011025 (dello stesso richiedente), prevedono l?alimentazione di una certa tipologia (colore) di materiale in polvere, comprendente (in particolare costituito da) polvere ceramica, su un gruppo di convogliamento, mediante un dispositivo di alimentazione, cos? da creare uno strato di base, l?aspirazione di parte di tale strato di base in modo da creare dei solchi in corrispondenza delle parti dove si intendono formare le ?venature passanti? e l?immissione, mediante ulteriori dispositivi di alimentazione, in tali solchi di un materiale in polvere di una diversa tipologia (colore) cos? da formare uno strato di materiale in polvere che riproduca un motivo (pattern) desiderato.
Tuttavia, i metodi ed i sistemi noti presentano dei limiti in termini sia di numero di venature/striature che ? possibile realizzare, che dipender? dal numero di dispositivi di alimentazione e di dispositivi di aspirazione, sia di tipologia di venature/striature, in effetti con i metodi ed i sistemi noti si possono ottenere solo venature/striature che mantengono per tutta la loro estensione una direzione principale di sviluppo lungo il verso di avanzamento del gruppo convogliatore su cui viene alimentato il materiale in polvere.
Inoltre, lo strato di materiale in polvere formato, come spiegato sopra, con noti sistemi e metodi di realizzazione di articoli ceramici pu? presentare delle disuniformit? di spessore, indotte ad esempio dalla tipologia di dispositivi di alimentazione utilizzati per alimentare il materiale ceramico in polvere e/o da difetti di coordinamento tra la velocit? di avanzamento del gruppo di convogliamento e l?azionamento dei dispositivi di alimentazione e/o dalla forma delle venature/striature che si intendono realizzare, infatti all?aumentare della larghezza delle venature/striature e dei tratti a sviluppo longitudinali di tali venature/striature aumentano le disomogeneit?. Tali dismogeneit? di spessore possono, creare problemi durante la compattazione dello strato di materiale in polvere, inducendo uno stato tensionale anomalo e/o una densit? non uniforme nello strato. Ci? compromette l?aspetto estetico degli articoli ceramici finali ed, in alcuni casi, pu? causare danneggiamenti degli articoli ceramici stessi, ad esempio durante la cottura.
Inoltre, tutti i noti metodi e sistemi di realizzazione di articoli ceramici presentano un inconveniente comune legato all?angolo di attrito interno del materiale in polvere, infatti con i tradizionali metodi e sistemi di alimentazione il materiale in polvere si posa sulla superficie su cui viene alimentato, ad esempio su un convogliatore, assumendo una conformazione trasversale a trapezio con bordi inclinati di un angolo dipendente dalla tipologia di materiale in polvere (in particolare, dall?angolo di attrito interno della polvere ceramica che costituisce il materiale in polvere). Tale conformazione, che il materiale in polvere tende ad assumere una volta alimentato incrementa il rischio di sbavature e deformazioni nelle venature/striature, sia durante il trasporto che durante la compattazione dello strato di materiale in polvere, inoltre le diverse tipologie di materiale in polvere alimentate adiacenti (per riprodurre le sopra descritte venature passanti) rischiano in questo modo di mischiarsi tra loro. Tutto ci? potrebbe compromettere l?aspetto estetico degli articoli ceramici finali, in particolare in termini di grado di similitudine con le pietre naturali o con il legno, o comunque dare luogo a degli articoli ceramici il cui aspetto risulti poco naturale.
Scopo della presente invenzione ? quello di fornire un sistema per la realizzazione di articoli ceramici ed un metodo di realizzazione di articoli ceramici, i quali permettano di superare, almeno in parte, gli inconvenienti dell?arte nota.
SOMMARIO
In accordo con la presente invenzione viene proposto un sistema per la realizzazione di articoli ceramici ed un metodo di realizzazione di articoli ceramici, in particolare lastre e piastrelle ceramiche, secondo quanto licitato nelle rivendicazioni indipendenti allegate, e preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalle menzionate rivendicazioni indipendenti.
Le rivendicazioni descrivono forme di realizzazione preferite della presente invenzione formando parte integrante della presente descrizione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
L?invenzione viene di seguito descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi d?attuazione non limitativi, in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista laterale schematica di un sistema per la realizzazione di articoli ceramici secondo la presente invenzione;
- le figure 2, 4 e 4A illustrano delle viste schematiche ed in prospettiva di parte del sistema per la realizzazione di articoli ceramici della figura 1 in accordo con tre diverse forme di attuazione della presente invenzione;
- la figura 3 illustra schematicamente una vista laterale, lungo la sezione A-A della figura 2, di uno strato di materiale in polvere realizzato mediante il sistema di realizzazione di articoli ceramici della figura 2;
- la figura 3A illustra schematicamente una fase del processo di realizzazione dello strato di materiale in polvere della figura 3 in accordo con la presente invenzione;
- la figura 5 illustra schematicamente una vista laterale, lungo la sezione A-A della figura 4 o 4A, di uno strato di materiale in polvere realizzato mediante il sistema di realizzazione di articoli ceramici della figura 4 o 4A;
- le figure 5A, 5B, 5C e 5D illustrano schematicamente quattro successive fasi del processo di realizzazione dello di materiale ceramico in polvere della figura 5 in accordo con la presente invenzione; e
- la figura 6 illustra una vista schematica ed in prospettiva di un dispositivo di alimentazione di materiale in polvere del sistema delle figure 1, 2, 4 e 4A.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Nelle figure allegate, con il numero 1 ? indicato nel suo complesso un sistema per la realizzazione di articoli ceramici T. In particolare, gli articoli ceramici T sono lastre o piastrelle ceramiche. Ancora pi? in particolare, la presente invenzione trova vantaggiosa ma non esclusiva applicazione nella realizzazione di lastre e piastrelle ceramiche presentanti delle striature o delle venature interne a tutto spessore, cui la descrizione che segue far? esplicito riferimento senza con questo perdere in generalit?.
Il sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T comprende: un dispositivo di compattazione 2 (schematicamente illustrato nella figura 1), il quale ? disposto in corrispondenza di una stazione di compattazione 3 ed ? configurato per compattare, preferibilmente in modo sostanzialmente continuo, un materiale in polvere CP comprendente polvere ceramica (in particolare, il materiale in polvere CP ? polvere ceramica - ad es. contente argille, sabbie e/o feldspati), in modo da ottenere uno strato di polvere compattata KP; ed un gruppo di convogliamento 5 che ? configurato per trasportare (vantaggiosamente ma non necessariamente, in modo sostanzialmente continuo) il materiale in polvere CP lungo un percorso P determinato (schematicamente rappresentato con una linea tratteggiata nella figura 1) da una stazione di entrata 6 alla stazione di compattazione 3, e per trasportare lo strato di polvere compattata KP dalla stazione di compattazione 3 ad una stazione di uscita 7 sempre lungo il percorso P determinato.
Secondo alcune vantaggiose ma non limitative forme di attuazione (come quella schematicamente illustrata nella figura 1), il dispositivo di compattazione 2 comprende un primo nastro compattatore 2? posto inferiormente a contatto con il gruppo di convogliamento 5 in corrispondenza della stazione di compattazione 3 ed un secondo nastro compattatore 2??, il quale ? disposto superiormente al gruppo di convogliamento 5 in corrispondenza della stazione di compattazione 3 e coopera con il primo nastro compattatore 2? per compattare, in modo sostanzialmente continuo, lo strato S di materiale in polvere CP, esercitando una pressione trasversale (in particolare, normale) al gruppo di convogliamento 5 in modo da ottenere lo strato di polvere compattata KP.
Il sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T comprende, inoltre: un gruppo di alimentazione 8, il quale ? configurato per alimentare il materiale in polvere CP al gruppo di convogliamento 5 (in particolare, al di sopra del gruppo di convogliamento 5), in corrispondenza della stazione di entrata 6, in modo da generare uno strato S di materiale in polvere CP. In particolare, il gruppo di convogliamento 5 ? disposto e configurato per supportare dal basso lo strato S di materiale in polvere CP e lo strato di polvere compattata KP lungo il percorso P determinato.
Vantaggiosamente, il gruppo di convogliamento 5 ? configurato per convogliare tale strato S di materiale in polvere CP dalla stazione di entrata 6 in una direzione A di avanzamento.
Vantaggiosamente ma non limitativamente, il gruppo di alimentazione 8 comprende una pluralit? di dispositivi di alimentazione 9 digitale per alimentare sul gruppo di convogliamento 5 una pluralit? di diverse tipologie di materiale in polvere, indicate come CP1, CP2, CP3 nelle figure 2 e 4, e 4A che vantaggiosamente si differenziano tra loro per il colore della polvere ceramico. In alternativa o in aggiunta, le diverse tipologie di materiali in polvere CP1, CP2 e CP3 hanno caratteristiche fisiche differenti tra loro. Grazie all?alimentazione in modo controllato di tipologie diverse di materiale in polvere ? possibile creare un motivo (pattern) definito sullo strato S di materiale in polvere CP con effetti cromatici nello spessore degli articoli ceramici T. Tali effetti cromatici sono ad esempio venature o striature visibili nei bordi degli articoli ceramici T. Resta inteso che una o pi? delle diverse tipologie di materiali in polvere CP1, CP2 e CP3 possono coincidere (vale a dire essere sostanzialmente uguali) tra loro.
In dettaglio, vantaggiosamente, il gruppo di alimentazione 8 (in particolare, la pluralit? di dispositivi di alimentazione 9 digitale) comprende almeno un primo dispositivo di alimentazione 9? digitale configurato per alimentare un prima tipologia di materiale in polvere CP1 sul gruppo di convogliamento 5 in corrispondenza di una prima zona Z1 definita della stazione di entrata 6 in modo che almeno una seconda zona Z2 definita della stazione di entrata 6 rimanga priva della prima tipologia di materiale in polvere CP1 (si vedano, in particolare, le figure 3A e 5A) ed almeno un secondo dispositivo di alimentazione 9?? digitale configurato per alimentare un seconda tipologia di materiale in polvere CP2, diversa dalla prima tipologia di materiale in polvere CP1, sul gruppo di convogliamento 5 in corrispondenza di una almeno una terza zona Z3 definita della stazione di entrata 6, che ? compresa nella (in particolare, ? almeno parzialmente coincidente con la) seconda zona Z2 definita (si vedano, ad esempio, le figure 3 e 5B) in modo da formare uno strato S di materiale in polvere (CP) che riproduce un disegno (pattern) definito (si vedano ad esempio le figure 2, 3, 4, 4A e 5).
In particolare, nella forma di attuazione non limitativa del sistema 1 illustrata nella figura 2, il gruppo di alimentazione 8 (in particolare, la pluralit? di dispositivi di alimentazione 9 digitale) comprende sei dispositivi di alimentazione 9 digitali, un primo gruppo di primi dispositivi di alimentazione 9? digitale destinato ad alimentare una prima tipologia di materiale in polvere CP1 sul gruppo di convogliamento 5, in particolare in corrispondenza della sopracitata prima zona Z1 definita della stazione di entrata 6 (si veda la figura 3A), ed un secondo gruppo di secondi dispositivi di alimentazione 9?? digitale destinato ad alimentare sul gruppo di convogliamento 5 una seconda tipologia di materiale in polvere CP2 in particolare in corrispondenza della sopracitata terza zona Z3 definita della stazione di entrata 6 (si veda la figura 3). Mentre, nella forma di attuazione non limitativa del sistema 1 illustrata nelle figure 4 e 4A, il gruppo di alimentazione 8 (in particolare, la pluralit? di dispositivi di alimentazione 9 digitale) comprende dieci dispositivi di alimentazione 9 digitale: una prima coppia di primi dispositivi di alimentazione 9? digitale destinati ad alimentare una prima tipologia di materiale in polvere CP1 sul gruppo di convogliamento 5 in corrispondenza della sopracitata prima zona Z1 definita della stazione di entrata 6 (si veda la figura 5A); una seconda coppia di secondi dispositivi di alimentazione 9?? digitale destinati ad alimentare sul gruppo di convogliamento 5 una seconda tipologia di materiale in polvere CP2 in corrispondenza della sopracitata terza zona Z3 definita della stazione di entrata 6 (si veda la figura 5B); una terza coppia di terzi dispositivi di alimentazione 9??? digitale destinati ad alimentare sul gruppo di convogliamento 5 una terza tipologia di materiale in polvere CP3 in corrispondenza di una quarta zona Z4 definita della stazione di entrata 6 (si veda la figura 5C), la quale quarta zona Z4 definita, che ? compresa nella (almeno parzialmente coincidente con la) seconda zona Z2 definita ed ? diversa rispetto alla terza zona Z3 definita; una quarta coppia di quarti dispositivi di alimentazione 9<IV >digitale destinati ad alimentare sul gruppo di convogliamento 5 una ulteriore tipologia di materiale in polvere CP, in questo caso non limitativo analoga alla seconda tipologia di materiale in polvere CP2, in corrispondenza di una quinta zona Z5 definita della stazione di entrata 6 (si veda la figura 5D), la quale quinta zona Z5 definita ? compresa nella (almeno parzialmente coincidente con la) seconda zona Z2 definita ed ? diversa rispetto alla terza zona Z3 definita; ed una quinta coppia di quinti dispositivi di alimentazione 9<V >digitale destinati ad alimentare sul gruppo di convogliamento 5 una ulteriore tipologia di materiale in polvere CP, in questo caso non limitativo analoga alla prima tipologia di materiale in polvere CP1, sulla restante parte della seconda zona Z2 definita, vale a dire in corrispondenza delle parti lasciate prive di materiale in povere dai restanti dispositivi di alimentazione 9 digitale (si veda la figura 5).
Vantaggiosamente ma non limitativamente, la prima zona Z1 definita ha un?estensione maggiore della seconda zona Z2 definita, e quindi della terza zona Z3 definita e delle eventuali altre zone Z4, Z5 definite. Ancora pi? in particolare (vantaggiosamente ma non limitativamente) la prima zona Z1 definita definisce (forma) almeno la met? dell?estensione dello strato S di materiale in polvere CP che viene formato sul gruppo di convogliamento 5 in corrispondenza della stazione di entrata 6 e, vantaggiosamente ma non limitativamente, la terza zona Z3 e/o le eventuali altre zone Z4, Z5 definite definisce/definiscono delle venature/striature che si sviluppano con vari andamenti all?interno dello strato S di materiale in polvere CP.
Con particolare riferimento alla figura 6, secondo alcune preferite ma non limitative forme di attuazione, ciascun dispositivo di alimentazione 9, 9?, 9??, 9???, 9<IV>, e 9<V >digitale comprende almeno un contenitore 10, il quale ? configurato per contenere una rispettiva tipologia di materiale in polvere CP (ad esempio nel caso illustrato nella figura 2 una prima ed una seconda tipologia di materiale in polvere CP1 o CP2 e nel caso illustrato nelle figure 4 e 4A una prima, una seconda ed una terza tipologia di materiale in polvere CP1 o CP2 o CP3) e presenta una rispettiva bocca di uscita 11, la cui estensione longitudinale ? trasversale (in particolare, perpendicolare) alla direzione A di avanzamento, una pluralit? di elementi di distribuzione 12, i quali sono disposti in successione lungo la rispettiva bocca d?uscita 11 ed una pluralit? di attuatori 13, ciascuno dei quali ? configurato per movimentare un rispettivo elemento di distribuzione 12 (almeno) tra una prima posizione ed una seconda posizione, in cui ? possibile il passaggio (in particolare, la fuoriuscita) della rispettiva tipologia di materiale in polvere CP attraverso la zona della bocca di uscita 11 in cui ? disposto il rispettivo elemento di distribuzione 12.
In dettaglio, vantaggiosamente ma non limitativamente, nella seconda posizione viene definita (in particolare, dall?elemento di distribuzione 12 e dal gruppo di convogliamento 5) un?apertura attraverso la quale ? possibile il passaggio della rispettiva tipologia di materiale in polvere CP. In alternativa o in combinazione (vantaggiosamente ma non limitativamente), anche nella prima posizione viene definita (in particolare, dall?elemento di distribuzione 12 e dal gruppo di convogliamento 5) una ulteriore apertura attraverso la quale pu? avvenire il passaggio della rispettiva tipologia di materiale in polvere CP. Vantaggiosamente, tale ulteriore apertura ha un?estensione inferiore della sopramenzionata apertura definita nella seconda posizione.
Secondo alcune vantaggiose ma non limitative forme di attuazione, ciascuno degli elementi di distribuzione 12 comprende (in particolare, ? formato da) una lamella 14, la quale (vantaggiosamente, almeno nella sopracitata prima posizione) ? disposta in modo da consentire l?accumulo su di essa della rispettiva tipologia di materiale in polvere CP; e vantaggiosamente ma non limitativamente ciascuno degli attuatori 13 presenta almeno un elemento vibrante 15 (in particolare, una pluralit? di elementi vibranti 15) azionabile in vibrazione per indurre la vibrazione del rispettivo elemento di distribuzione 12 (in particolare, della lamella 14) tra la sopracitata prima posizione e la sopracitata seconda posizione cos? da indurre la fuoriuscita del materiale in polvere CP accumulato (in particolare, della quantit? della rispettiva tipologia di materiale in polvere CP accumulata) sulla lamella 14 stessa.
Vantaggiosamente ma non limitativamente, almeno nella prima posizione, la lamella 14 ? inclinata rispetto all?orizzontale di un angolo inferiore all?angolo di accumulo della tipologia di materiale in polvere CP (ad esempio nel caso illustrato nelle figure allegate CP1 o CP2 o CP3) che il relativo contenitore 10 ? destinato a contenere. Ancora in particolare, vantaggiosamente ma non limitativamente, ciascuno degli attuatori 13 comprende materiale piezoelettrico.
Inoltre, secondo alcune forme d?attuazione non limitative, la bocca d?uscita 11 presenta una pluralit? di (differenti) zone di passaggio disposte in successione lungo l?estensione longitudinale della bocca d?uscita 11 stessa.
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative (come quelle illustrate nelle figure allegate), il gruppo di alimentazione 8 ? come descritto nella domanda di brevetto WO2009118611 (dello stesso richiedente) e/o nel brevetto IT1314623.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T (in particolare, il gruppo di alimentazione 8) comprende anche un?unit? di controllo CU computerizza configurata per azionare gli attuatori 13 dei vari dispositivi di alimentazione 9, 9?, 9??, 9???, 9<IV>, e 9<V >digitale in modo da regolare (selettivamente) l?alimentazione del materiale in polvere CP. Ci? consente, vantaggiosamente, di controllare il gruppo di alimentazione 8 (in particolare, ciascun dispositivo di alimentazione 9, 9?, 9??, 9???, 9<IV>, e 9<V >digitale). Inoltre, la possibilit? di azionare selettivamente ciascuno degli attuatori 13 dei vari dispositivi di alimentazione 9, 9?, 9??, 9???, 9<IV>, e 9<V >digitale consente, ad esempio variando opportunamente la sequenza, l?intensit? e la frequenza di vibrazione dei vari elementi vibranti 15 di ottenere una erogazione pi? controllata del materiale in polvere CP.
In dettaglio, secondo alcune vantaggiose ma non limitative forme di attuazione (come quella illustrata nelle figure 4, 4A, 5, 5A-5D), l?unit? di controllo CU computerizzata ? configurata per comandare il gruppo di alimentazione 8 (in particolare, almeno il secondo dispositivo di alimentazione 9?? digitale per alimentare la seconda tipologia di materiale in polvere CP2) in modo che la terza zona Z3 definita sia affiancata a contatto alla prima zona Z1 definita lungo almeno un bordo B1 laterale della prima zona Z1 definita. Vantaggiosamente tale bordo B1 laterale si estende parallelamente alla direzione A di avanzamento e la terza zona Z3 definita si estende parallelamente al bordo B1 laterale in una direzione B trasversale alla direzione di avanzamento A. In altre parole, dopo che la prima tipologia di materiale in polvere CP1 ? stata alimentata sul gruppo di convogliamento 5, assumendo (nella direzione B) una conformazione trapezoidale con i bordi B1 laterali inclinati (in particolare, di un angolo variabile in funzione dell?angolo di attrito interno della tipologia di materiale in povere CP1) e definendo la sopracitata prima zona Z1 definita, la seconda tipologia di materiale in polvere CP2 viene alimentata a contatto con almeno uno di tali bordi B1 laterali della prima zona Z1 definita (ad esempio, nella figura allegata con due bordi B1 della prima zona Z1 definita) e segue l?andamento, vale a dire l?inclinazione, del bordo laterale B1 su cui si poggia.
La stessa cosa vale, vantaggiosamente, per le ulteriori tipologie di materiale in polvere CP2, CP3 che vengono alimentate affiancate ed a contatto con gli ulteriori bordi B2, B3, B4 delle ulteriori zone Z3, Z4 e Z5 definite (si vedano le figure da 5A a 5D). Vantaggiosamente, ci? consente di ottenere delle striature/venature nello strato S di materiale in polvere CP (e quindi negli articoli ceramici T finali) il cui aspetto estetico riproduca in modo pi? fedele le stratificazioni tipiche delle pietre naturali o del legno.
Secondo alternative forme di attuazione vantaggiose ma non limitative (come quella illustrata nelle figure 2, 3 e 3A), l?unit? di controllo CU computerizzata ? configurata per comandare il gruppo di alimentazione 8 (in particolare, almeno il secondo dispositivo di alimentazione 9?? digitale per alimentare la seconda tipologia di materiale in polvere CP2) in modo che la terza zona Z3 definita risulti adiacente alla prima zona Z1 definita e sia conformata in modo che almeno una parte P1 della seconda zona Z2 definita rimanga priva (anche) della seconda tipologia di materiale in polvere CP2 (si veda la figura 3). In particolare, vantaggiosamente ma non limitativamente, tale parte P1 della seconda zona Z2 definita ? interposta tra la prima zona Z1 e la terza zona Z3 (o qualora vi siano altre zone, tra la prima zona Z1 definita e la zona pi? vicina ad essa adiacente).
In questo caso, vantaggiosamente ma non limitativamente, il gruppo di convogliamento 5 comprende: un dispositivo convogliatore 16 superiore, ad esempio un nastro convogliatore (come illustrato nelle figure 1, 2, 4 e 4A) che si estende lungo un tratto PA del percorso P determinato, in particolare dalla stazione di entrata 6 ad una stazione di scarico 10; un dispositivo convogliatore 17 inferiore, che ? disposto ad una quota inferiore rispetto al dispositivo convogliatore 16 superiore e si estende lungo un secondo tratto PB del percorso P determinato a valle del tratto PA (si vedano in particolare, le figure 1, 2, 4 e 4A), in particolare da una stazione di scarico 10 almeno alla stazione di compattazione 3; ed un gruppo di scarico 18 disposto in corrispondenza della stazione di scarico 10, immediatamente a valle del dispositivo convogliatore 16 superiore ed immediatamente a monte del dispositivo convogliatore 17 inferiore, lungo il percorso P determinato comprendente un canale di scarico 20 sostanzialmente verticale configurato per ricevere lo strato S di materiale in polvere CP dal dispositivo convogliatore 16 superiore e scaricarlo sul dispositivo convogliatore 17 inferiore livellato, ovvero sostanzialmente continuo (vale a dire senza la sopracitata parte P1 priva di materiale in polvere CP) ed avente un?altezza definita. Ancora pi? in dettaglio, in questo caso, vantaggiosamente ma non limitativamente, il gruppo di scarico 18 (pi? in particolare, il canale di scarico 20) ? disposto e configurato per indurre la prima tipologia di materiale in polvere CP1 e/o la detta seconda tipologia di materiale in polvere CP2 ad occupare la sopracitata almeno una parte P1 della seconda zona Z2 definita cos? da ottenere in uscita dal gruppo di scarico 18 uno strato S di materiale in polvere CP sostanzialmente continuo ed avente un?altezza definita che riproduce un disegno (pattern) definito (si veda la figura 2).
Ci? consente, vantaggiosamente, di ottenere delle striature/venature nello strato S di materiale in polvere CP (e quindi negli articoli ceramici T finali) il cui aspetto estetico non sia influenzato dalla classica forma a trapezio che assume il materiale in polvere CP (lungo la direzione B) una volta depositato. In effetti, si ? sorprendentemente osservato che passando per il canale di scarico 20 la prima tipologia di materiale in polvere CP1 e la seconda tipologia di materiale in polvere CP2 che costituivano, rispettivamente, la prima e la terza zona Z1 e Z3 definita si redistribuiscano (per gravit?) occupando la sopracitata parte P1 che era stata lasciata priva di materiale in povere raddrizzando i bordi B1, B2 di tali zone Z1 e Z3 definite (come schematicamente rappresentato in figura 2, dove viene illustrata una rappresentazione schematica ed in scala ingrandita dello strato S di polvere ceramica CP nel canale di scarico 20 dopo che la prima tipologia di materiale in polvere CP1 e la seconda tipologia di materiale in polvere CP2 si sono redistribuite), con notevoli vantaggi estetici per gli articoli ceramici T finali.
Secondo alcune vantaggiose ma non limitative forme di attuazione (come quella illustrata nelle figure 2 e 4), il canale di scarico 20 comprende (in particolare, ? definito da) una parete 21 sostanzialmente verticale che si estende perpendicolarmente alla direzione A di avanzamento al di sotto del dispositivo convogliatore 16 superiore ed al di sopra del dispositivo convogliatore 17 inferiore ed un nastro convogliatore 21? parallelo e contraffacciato alla parete 21 sostanzialmente verticale e ad una distanza determinata da tale parete 21. Inoltre, vantaggiosamente ma non limitativamente, tale parete 21 sostanzialmente verticale ? inclinata di un angolo variabile tra circa 0? e circa 30? rispetto alla verticale, in modo da ridurre l?attrito esercitato sul materiale in polvere CP durante il passaggio attraverso il canale di scarico 20 cos? da limitare il rischio di sbavature e/o deformazioni nel motivo (pattern) creato sullo strato S di materiale in polvere CP.
In particolare, tale gruppo di scarico 18 ? configurato per livellare lo strato S di materiale in polvere CP prima di scaricarlo sul dispositivo convogliatore 17 inferiore e quando la terza zona Z3 definita ? tale da lasciare la sopracitata prima parte P1 priva di materiale in polvere CP per consentire la sopradescritta redistribuzione della polvere ceramica CP. Ancora pi? in particolare, la distanza determinata alla quale sono posti la parete 21 ed il nastro convogliatore 21? e la distanza tra un bordo inferiore del nastro convogliatore 21? e la superficie superiore del dispositivo convogliatore 17 inferiore definiscono l?altezza definita dello strato S di materiale in polvere CP che viene scaricato sul dispositivo convogliatore 17 inferiore.
In questo caso (vale a dire quando il gruppo di convogliamento 5 ? dotato di un dispositivo convogliatore 16 superiore e di un dispositivo convogliatore 17 inferiore -come nelle forme di attuazione illustrate nelle figure 1, 2 e 4), vantaggiosamente ma non limitativamente, la stazione di entrata 6 giace lungo il primo tratto PA del percorso P determinato mentre la stazione di compattazione 3 giace lungo il secondo tratto PB del detto percorso P determinato.
Secondo altre forme di attuazione non limitative (come quella illustrata nella figura 4A) il gruppo di convogliamento 5 comprende un unico dispositivo convogliatore 17?, ad esempio comprendente un nastro convogliatore, che si estende lungo il percorso P determinato in un?unica direzione A di avanzamento (in particolare, in un unico verso di avanzamento) dalla stazione di entrata 6 alla stazione di uscita 7.
Vantaggiosamente ma non limitativamente, il sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T comprende anche una unit? di rilevamento 22 la quale ? disposta a monte del dispositivo di compattazione 2 lungo il percorso P determinato ed ? configurata per rilevare l?altezza (ovvero lo spessore o il livello) del materiale in polvere CP nel gruppo di convogliamento 5. In dettaglio, l?unit? di rilevamento 22 ? configurata per rilevare l?altezza dello strato S di materiale in polvere CP dopo che questo ? stato creato sul gruppo di convogliamento 5 (in particolare, sul dispositivo convogliatore 16 superiore, quando il gruppo di convogliamento 5 ? dotato di un dispositivo convogliatore 16 superiore e di un dispositivo convogliatore 17 inferiore -come nelle forme di attuazione illustrate nelle figure 1, 2 e 4, o sull?unico unico dispositivo convogliatore 17?, quando il gruppo di convogliamento 5 ? costituito da un unico dispositivo convogliatore 17?, come nella forma di attuazione illustrata nella figura 4A).
Ancora pi? in dettaglio, secondo alcune vantaggiose ma non esclusive forme di attuazione (come quella illustrata nella figura 4A), l?unit? di rilevamento 22 comprende (in particolare, ? costituita da) un profilometro 23 disposto sul gruppo di convogliamento 5 per rilevare l?altezza (ovvero lo spessore) dello strato S di materiale in polvere CP.
Vantaggiosamente ma non limitativamente, il profilometro 23 ? di tipo noto e comprende un dispositivo di emissione per emettere un raggio laser sullo strato S di materiale in polvere CP ed un?unit? di visione, ad esempio una telecamera, disposta per visionare la radiazione riflessa del raggio laser sullo strato S di materiale in polvere CP e valutare, sulla base di tale informazione, lo spessore dello strato S di materiale in polvere CP.
In alternativa o in aggiunta, nelle vantaggiose ma non esclusive forme di attuazione in cui il gruppo di convogliamento 5 ? dotato di un dispositivo convogliatore 16 superiore e di un dispositivo convogliatore 17 inferiore (come quelle illustrate nelle figure 1, 2 e 4), l?unit? di rilevamento 22 comprende (in particolare, ? costituita da) una pluralit? di sensori 24 ciascuno dei quali ? configurato per rilevare l?altezza (in particolare, il livello) dello strato S di materiale in polvere CP all?interno del gruppo di scarico 18. Ancora pi? in dettaglio, vantaggiosamente ma non limitativamente, in questo caso ciascuno dei sensori 24 (schematicamente rappresentati con dei cerchi nelle figure 1, 2 e 4) ? fissato alla parete 21 ed ? configurato per rilevare il livello del materiale in polvere CP mentre questo viene scaricato attraverso il canale di scarico 20.
Secondo alcune vantaggiose ma non limitative forme di attuazione, il sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T comprende, inoltre, una unit? di correzione 25 dell?altezza che ? disposta in corrispondenza di una stazione di correzione 26, a monte dell?unit? di rilevamento 22 e del dispositivo di compattazione 2 lungo il detto percorso P determinato, ed ? azionabile per modificare l?altezza dello strato S di materiale in polvere CP trasversalmente alla direzione A di avanzamento, in funzione di quanto rilevato dalla unit? di rilevamento 22, in modo da rendere l?altezza dello strato S di materiale in polvere CP pi? costante trasversalmente alla detta direzione A di avanzamento.
Vantaggiosamente, lo scopo dell?unit? di correzione 25 dell?altezza ? quello di uniformare il pi? possibile (vale a dire rendere il pi? possibile costante) l?altezza (ovvero lo spessore o il livello) dello strato S di materiale in polvere CP, in particolare lungo la direzione B, prima della stazione di compattazione 3. Inoltre, quando il gruppo di convogliamento 5 ? dotato di un dispositivo convogliatore 16 superiore e di un dispositivo convogliatore 17 inferiore come nelle forme di attuazione illustrate nelle figure 1, 2 e 4, vantaggiosamente ma non limitativamente, la stazione di correzione 26 giace lungo il primo tratto PA del percorso P determinato.
Vantaggiosamente ma non limitativamente, l?unit? di correzione 25 dell?altezza comprende un dispositivo di controllo che ? collegato all?unit? di rilevamento 22 ed ? configurato per azionare l?unit? di correzione 25 dell?altezza in funzione di quanto rilevato dall?unit? di rilevamento 22, come sar? pi? chiaro nel seguito.
Vantaggiosamente ma non limitativamente, il dispositivo di controllo dell?unit? di correzione 25 ? configurato per comandare l?unit? di correzione 25 in modo che questa eserciti un?azione di correzione dell?altezza variabile (differenziata) lungo una direzione B trasversale alla direzione A di avanzamento.
Secondo alcune vantaggiose ma non limitative forme di attuazione (come quelle descritte), il dispositivo di controllo coincide con l?unit? di controllo CU computerizzata sopra descritta.
Secondo alcune forme di attuazione, come quelle illustrate nelle figure 4 e 4A, l?unit? di correzione 25 dell?altezza ? configurata per alimentare una ulteriore tipologia del materiale in polvere CP (che pu? essere uguale o differente rispetto alle tipologie di materiale in polvere CP1, CP2 e CP3 alimentate del gruppo di alimentazione 8) al gruppo di convogliamento 5 e comprende (in particolare, ? costituita da) almeno un dispositivo 32 digitale di correzione. In dettaglio, nella non limitativa forma di attuazione illustrata nelle figure 4 e 4A il dispositivo 32 digitale di correzione coincide vantaggiosamente con uno dei dispositivi di alimentazione 9<V >digitali sopra descritti.
Inoltre, vantaggiosamente ma non limitativamente, il dispositivo 32 digitale di correzione ? analogo ad un dispositivo di alimentazione 9 digitale (come schematicamente illustrato alla figura 6), vale a dire comprende un ulteriore contenitore 10 per contenere l?ulteriore tipologia del materiale in polvere CP e presenta una ulteriore bocca di uscita 11, la cui estensione longitudinale si estende lungo la ulteriore direzione B trasversale (in particolare, perpendicolare) alla direzione A di avanzamento, una pluralit? di ulteriori elementi di distribuzione 12 disposti in successione lungo tale bocca di uscita 11 ed una pluralit? di ulteriori attuatori 13, ciascuno dei quali ? configurato per movimentare, in funzione di quanto rilevato dalla detta unit? di rilevamento 22, un rispettivo ulteriore elemento di distribuzione 12 tra una prima posizione ed una seconda posizione, in cui ? possibile il passaggio dell?ulteriore tipologia del materiale in polvere CP attraverso la zona dell?ulteriore bocca di uscita 11 in cui ? disposto il rispettivo di distribuzione 12.
In dettaglio, vantaggiosamente ma non limitativamente, nella seconda posizione viene definita (in particolare, dall?elemento di distribuzione 12 e dal gruppo di convogliamento 5) un?apertura attraverso la quale ? possibile il passaggio dell?ulteriore tipologia del materiale in polvere CP. In alternativa o in combinazione (vantaggiosamente ma non limitativamente), anche nella prima posizione viene definita (in particolare, dall?elemento di distribuzione 12 e dal gruppo di convogliamento 5) una ulteriore apertura attraverso la quale pu? avvenire il passaggio dell?ulteriore tipologia del materiale in polvere CP. Vantaggiosamente, tale ulteriore apertura ha un?estensione inferiore della sopramenzionata apertura definita nella seconda posizione.
Secondo alcune vantaggiose ma non limitative forme di attuazione, ciascuno degli ulteriori elementi di distribuzione 12 del dispositivo digitale 32 di correzione comprende (in particolare, ? formato da) una lamella 14, la quale (vantaggiosamente, almeno nella sopracitata prima posizione) ? disposta in modo da consentire l?accumulo su di essa dell?ulteriore tipologia del materiale in polvere CP.
Vantaggiosamente ma non limitativamente ciascuno degli attuatori 13 presenta almeno un elemento vibrante 15 (come sopra descritto) che ? azionabile in vibrazione per indurre la vibrazione del rispettivo elemento di distribuzione 12 (in particolare, della lamella 14) tra la sopracitata prima posizione e la sopracitata seconda posizione ed ? configurato per variare la frequenza e/o il tempo di vibrazione di tale elemento vibrante 15 del rispettivo elemento di distribuzione 12, indipendentemente dagli altri, in modo da variare la quantit? dell?ulteriore tipologia del materiale in polvere CP alimentata dall?unit? di correzione 25 lungo la direzione B trasversale. In questo modo, l?unit? di correzione 25 eserciter? un?azione di correzione differenziata e controllata sullo strato S di materiale in polvere CP applicando l?ulteriore tipologia di materiale in polvere CP solo dove serve (come schematicamente illustrato alla figura 11).
Pi? in particolare, il dispositivo di controllo dell?unit? di correzione 25 ? configurato per comandare il dispositivo digitale 32 di correzione (in particolare, gli ulteriori attuatori 13 del dispositivo digitale 32 di correzione ciascuno indipendentemente dall?altro) in modo da aumentare l?altezza (ovvero lo spessore o il livello) dello strato S di polvere di ceramica CP nelle zone nelle quali l?unit? di rilevamento 22 ha rilevato altezza inferiore ad una altezza di riferimento (desiderata) o comunque inferiore rispetto all?altezza delle altre zone dello strato S di materiale in polvere CP.
Secondo alternative forme di attuazione non limitative (come quella illustrata nelle figura 2), l?unit? di correzione 25 comprende un dispositivo di aspirazione 33 (schematicamente rappresentato in tratteggio nella figura 2) che ? disposto al di sopra del gruppo di convogliamento 5, in corrispondenza di detta stazione di correzione 26, si estende lungo una ulteriore direzione B trasversale (in particolare, perpendicolare) alla direzione A di avanzamento, ed ? configurato per esercitare sullo strato S di materiale in polvere CP un?azione di aspirazione di intensit? variabile lungo la direzione B per aspirare almeno una parte del materiale in polvere CP dello strato S di materiale in polvere CP in modo da rendere uniforme il pi? possibile (vale a dire rendere il pi? possibile costante) l?altezza (ovvero lo spessore o il livello) dello strato S di materiale in polvere CP lungo la direzione B. In dettaglio, il dispositivo di aspirazione 33 ? configurato per aspirare quantit? differenti di materiale in polvere CP lungo la direzione B, in funzione di quanto rilevato dall?unit? di rilevamento 22.
Pi? in particolare, il dispositivo di controllo dell?unit? di correzione 25 ? configurato per comandare il dispositivo di aspirazione 33 in modo da diminuire lo spessore dello strato di polvere di ceramica CP di zone nelle quali l?unit? di rilevamento 22 ha rilevato una altezza (ovvero uno spessore o un livello) superiore ad una altezza di riferimento (desiderata) o comunque superiore rispetto all?altezza delle altre zone.
Secondo alcune forme di attuazione il dispositivo di aspirazione 33 ? mobile verticalmente rispetto al gruppo di convogliamento 5 ed ? inclinabile attorno ad un asse di rotazione (non illustrato) parallelo alla direzione A di avanzamento per regolare l?intensit? dell?azione di aspirazione lungo la direzione B, in funzione di quanto rilevato dall?unit? di rilevamento 22. Alternativamente, il dispositivo di aspirazione 33 potrebbe comprendere una pluralit? di unit? di aspirazione (indipendenti le une dalle altre) disposte in successione lungo la direzione B e ciascuna azionabile dal dispositivo di controllo dell?unit? di correzione 25 indipendentemente delle altre in funzione di quanto rilevato dall?unit? di rilevamento 22 per variare in modo differenziale l?azione di correzione, in particolare l?azione di aspirazione esercitata dal dispositivo di aspirazione 33.
Secondo alternative forme di attuazione non illustrate, il dispositivo di compattazione 2 potrebbe essere un dispositivo discontinuo, ad esempio una pressa discontinua.
In questo caso, vantaggiosamente ma non limitativamente, il gruppo di convogliamento 5 comprende un ulteriore dispositivo convogliatore (non illustrato) in modo che lo strato S di materiale in polvere CP, dopo essere stato corretto dall?unit? di correzione 25 dell?altezza, ed eventualmente dopo essere passato all?interno del dispositivo di scarico 18, venga convogliato su tale ulteriore dispositivo di convogliamento, dove viene compattato, ad esempio tramite la sopracitata pressa discontinua 2.
Secondo alcune forme di attuazione non limitative (come quella illustrata nella figura 1) il sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T comprende anche un gruppo di taglio 34 disposto in corrispondenza di una stazione di taglio 35 a valle della stazione di compattazione 3 lungo il percorso P determinato e configurato per tagliare trasversalmente lo strato di polvere compattata KP in modo da ottenere delle lastre L ciascuna delle quali presenta una porzione dello strato di polvere compattata KP. Pi? in particolare, vantaggiosamente ma non necessariamente, il gruppo di taglio 34 comprende almeno una lama di taglio 36, la quale ? configurata per entrare in contatto con lo strato di polvere compattata KP e per tagliarlo trasversalmente.
Vantaggiosamente ma non limitativamente, il sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T comprende anche almeno un forno di cottura 37 per sinterizzare lo strato di polvere compattata KP delle lastre L in modo da ottenere gli articoli ceramici T. Pi? in particolare, il forno di cottura 37 ? disposto lungo il percorso P determinato a monte della stazione di uscita 7. Vantaggiosamente ma non limitativamente, il gruppo di convogliamento 5 comprende almeno un ulteriore dispositivo di convogliamento, vantaggiosamente ma non limitativamente a rulli (come schematicamente illustrato nella figura 1), disposto a valle del dispositivo convogliatore 17 inferiore (quando il gruppo di convogliamento 5 comprende un dispositivo convogliatore 16 superiore ed un dispositivo convogliatore 17 inferiore -come nelle forme di attuazione illustrate nelle figure 1, 2 e 4) o del dispositivo convogliatore 17? (quando il gruppo di convogliamento 5 ? costituito da un unico dispositivo convogliatore 17?, come nella forma di attuazione illustrata nella figura 4A) che ? configurato per trasportare le lastre L in uscita dalla stazione di taglio 35 attraverso il forno di cottura 37 fino alla stazione di uscita 7.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione viene proposto un metodo di realizzazione di articoli ceramici T, in particolare lastre o piastrelle ceramiche.
Il metodo comprende le seguenti fasi: una fase di compattazione, vantaggiosamente ma non necessariamente attuata mediante un dispositivo di compattazione 2 come quello sopra descritto, durante la quale un materiale in polvere CP comprendente polvere ceramica viene compattato in corrispondenza di una stazione di compattazione 3 in modo da ottenere uno strato di polvere compattata KP; ed una fase di convogliamento, durante la quale il materiale in polvere CP viene convogliato da un gruppo di convogliamento 5, lungo un percorso P determinato in una direzione A di avanzamento da una stazione di entrata 6 ad una stazione di compattazione 3 e lo strato di polvere compattata KP viene convogliato, lungo lo stesso percorso P determinato, dalla detta stazione di compattazione 3 ad una stazione di uscita 7.
Ancora pi? in particolare, vantaggiosamente ma non limitativamente, la fase di convogliamento viene attuata mediante un gruppo di convogliamento 5 realizzato secondo una delle varianti sopra descritte.
In dettaglio, vantaggiosamente ma non limitativamente (secondo alcune forme di attuazione come quelle illustrate nelle figure 2, 4 e 4A), la fase di convogliamento comprende una prima sotto-fase di convogliamento, almeno parzialmente contemporanea alla fase di alimentazione ed alla fase di correzione dell?altezza, durante la quale lo strato S di materiale in polvere CP viene convogliato lungo un primo tratto PA del percorso P da un dispositivo convogliatore 16 superiore (in particolare, dalla stazione di entrata 6 fino alla stazione di scarico 10); una seconda sotto-fase di convogliamento, almeno parzialmente contemporanea alla fase di compattazione, durante la quale lo strato S di materiale in polvere CP viene convogliato lungo un secondo tratto PB del percorso P determinato (dalla stazione di scarico 10 alla stazione di compattazione 3) da un dispositivo convogliatore 17 inferiore, disposto ad una quota inferiore rispetto al dispositivo convogliatore 16 superiore (come spiegato sopra con riferimento al sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T); ed una sotto-fase di scarico, durante la quale lo strato S di materiale in polvere CP viene convogliato dal dispositivo convogliatore 16 superiore al dispositivo convogliatore 17 inferiore.
Vantaggiosamente, il metodo di realizzazione di articoli ceramici T comprende, inoltre, una prima fase di alimentazione, almeno parzialmente contemporanea alla fase di convogliamento, durante la quale almeno un primo dispositivo di alimentazione 9? digitale alimenta una prima tipologia di materiale in polvere CP1 sul gruppo di convogliamento 5 in corrispondenza di una prima zona Z1 definita della stazione di alimentazione 6 in modo che almeno una seconda zona Z2 definita rimanga priva della prima tipologia di materiale in polvere CP1; ed almeno una seconda fase di alimentazione, almeno parzialmente contemporanea alla fase di convogliamento ed almeno parzialmente successiva alla prima fase di alimentazione, durante la quale almeno un secondo dispositivo di alimentazione 9?? digitale alimenta una seconda tipologia di materiale in polvere CP2, vantaggiosamente diversa dalla prima tipologia di materiale in polvere CP1, sul gruppo di convogliamento 5 in corrispondenza di almeno una terza zona Z3 definita, che ? compresa nella (in particolare, ? almeno parzialmente coincidente con la) seconda zona Z2 definita, in modo da formare uno strato S di materiale in polvere CP che riproduce un disegno (pattern) definito (si vedano le figure 2, 3, 3A, 4A, 5 e 5A-5D).
Vantaggiosamente, il gruppo di alimentazione 8 ? analogo a quello sopra descritto con riferimento al sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T, vale a dire comprende una pluralit? di dispositivi di alimentazione 9 digitale, ciascuno realizzato come spiegato sopra, vale a dire comprendente almeno un contenitore 10, il quale ? configurato per contenere una rispettiva tipologia di materiale in polvere CP (ad esempio nel caso illustrato nella figura 2 due tipologie di materiale in polvere CP1 o CP2 mentre nel caso illustrato nelle figure 4 e 4A tre tipologie di materiale in polvere CP1 o CP2 o CP3) e presenta una rispettiva bocca di uscita 11, la cui estensione longitudinale ? trasversale (in particolare, perpendicolare) alla direzione A di avanzamento, una pluralit? di elementi di distribuzione 12, i quali sono disposti in successione lungo la rispettiva bocca d?uscita 11 ed una pluralit? di attuatori 13, ciascuno configurato per movimentare un rispettivo elemento di distribuzione 12 tra una prima posizione, ed una seconda posizione apertura, in cui ? possibile il passaggio della rispettiva tipologia di materiale in polvere CP attraverso la zona della bocca di uscita 11 in cui ? disposto il rispettivo elemento di distribuzione 12. In dettaglio, per tali dispositivi di alimentazione 9 digitale valgono le stesse considerazioni sopra esposte con riferimento al sistema 1 per l?alimentazione di articoli ceramici T.
Secondo alcune vantaggiose ma non limitative forme di attuazione (come quelle illustrate nelle figure 5, 5A, 5B, 5C e 5D), durante la sopracitata almeno una seconda fase di alimentazione, il secondo dispositivo di alimentazione 9?? digitale alimenta la seconda tipologia di materiale in polvere CP2 in modo che la terza zona Z3 definita sia affiancata a contattato alla detta prima zona Z1 definita lungo almeno un bordo B1 laterale della prima zona Z1.
Vantaggiosamente (come detto sopra con riferimento al sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T), il bordo B1 laterale si estende parallelamente alla detta direzione A di avanzamento cos? che la detta terza zona Z3 definita si estenda parallelamente a tale bordo B1 laterale della prima zona Z1 nella direzione B.
Secondo alcune vantaggiose ma non limitative forme di attuazione (come quelle rappresentate nelle figure 5, 5A, 5B, 5C e 5D), il metodo prevede ulteriori fasi di alimentazione, almeno parzialmente contemporanee alla fase di convogliamento ed almeno parzialmente successive alla prima fase di alimentazione, durante le quali degli ulteriori dispositivi di alimentazione 9 digitale (ad esempio nei casi illustrati nelle figure 4 e 4A, i sopracitati dispositivi di alimentazione 9??? e 9<IV >digitale) alimentano ulteriori tipologie di materiale in polvere (analoghe o diverse rispetto alla prima ed alla seconda tipologia di materiale in polvere CP1, CP2) sul gruppo di convogliamento 5 in corrispondenza di rispettive zone Z4, Z5 definite, comprese nella seconda zona Z2 definita (in particolare, almeno parzialmente coincidenti con la seconda zona Z2 definita) ed affiancate a contattato, rispettivamente, alla terza zona Z3 definita lungo almeno un bordo B2 laterale della terza zona Z3 definita, ed alla quarta zona Z4 lungo almeno un bordo B3 della quarta zona Z4 definita in modo da formare uno strato S di materiale in polvere CP che riproduce un disegno (pattern) definito. Vantaggiosamente ma non limitativamente, il metodo pu? comprendere anche una fase finale di alimentazione durante la quale ancora un ulteriore dispositivo di alimentazione 9<V >digitale alimenta sul gruppo di convogliamento 5 una ulteriore tipologia di materiale in polvere in corrispondenza della restante parte della seconda zona Z2 definita, vale a dire sui vuoti lasciati dai restanti dispositivi di alimentazione 9 digitale (si veda la figura 5).
Secondo altre vantaggiose ma non limitative forme di attuazione dell?invenzione (come quelle illustrate nelle figure 3 e 3A), durante la seconda fase di alimentazione, il secondo dispositivo di alimentazione 9?? digitale alimenta la seconda tipologia di materiale in polvere CP2 in modo che la terza zona Z3 definita risulti adiacente alla prima zona Z1 definita e sia conformata in modo che almeno una parte P1 della seconda zona Z2 definita rimanga priva della seconda tipologia di materiale in polvere CP2. In particolare, vantaggiosamente ma non limitativamente, tale parte P1 della seconda zona Z2 definita ? interposta tra la prima zona Z1 definita e la terza zona Z3 definita (o qualora vi siano altre zone, tra la prima zona Z1 definita e l?eventuale ulteriore zona Z4, Z5 pi? vicina ad essa adiacente).
In questo caso, vantaggiosamente, la fase di convogliamento comprende (come spiegato sopra) la prima sotto-fase di convogliamento (realizzata mediante il dispositivo convogliatore 16 superiore sopra descritto) la seconda sotto-fase di convogliamento (realizzata mediante il dispositivo convogliatore 17 inferiore sopra descritto) e la sotto-fase di scarico (realizzata mediante il sopra descritto gruppo di scarico 18), la quale fase di scarico, in questo caso, comprende una fase di livellamento, durante la quale la prima tipologia di materiale in polvere CP1 e/o la detta seconda tipologia di materiale in polvere CP2 (mentre attraversano il canale 20 di scarico) occupano la sopra descritta parte P1 della seconda zona Z2 definita cos? da scaricare sul dispositivo convogliatore 17 inferiore uno strato S di materiale in polvere CP sostanzialmente continuo vale a dire senza la sopracitata parte P1 priva di materiale in polvere CP come spiegato con maggior dettaglio sopra) ed avente un?altezza definita che riproduce un disegno (pattern) definito.
Secondo alcune vantaggiose ma non limitative forme di attuazione, il metodo comprende, inoltre, una fase di rilevamento almeno parzialmente successiva alla fase di alimentazione, durante la quale viene rilevata l?altezza del materiale in polvere CP (in particolare, dello strato S del materiale in polvere CP) nel gruppo di convogliamento 5 ed una fase di correzione, almeno parzialmente successiva alla fase di rilevamento e precedente alla fase di compattazione, durante la quale una unit? di correzione 22 dell?altezza modifica l?altezza (ovvero lo spessore o il livello) dello strato S di materiale in polvere CP trasversalmente alla direzione A di avanzamento, in funzione di quanto rilevato durante la fase di rilevamento.
Secondo alcune vantaggiose ma non limitative forme di attuazione, la fase di correzione comprende una fase di aspirazione, durante la quale un dispositivo di aspirazione 33 che si estende lungo la direzione B trasversale (in particolare, perpendicolare) alla direzione A di avanzamento esercita sullo strato S di materiale in polvere CP un?azione di aspirazione di intensit? variabile lungo la direzione B per aspirare almeno una parte del materiale in polvere CP in questo modo il dispositivo di aspirazione 33 aspira quantit? differenti del materiale in polvere CP lungo la direzione B, in funzione di quanto rilevato dall?unit? di rilevamento 22 durante la fase di rilevamento.
Vantaggiosamente ma non limitativamente, il dispositivo di aspirazione 33 ? del tipo sopra descritto con riferimento al sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T e per esso valgono le stesse considerazioni esposte sopra. Secondo altre forme di attuazione del metodo di realizzazione di articoli ceramici T, durante la fase di correzione, viene alimentata una quantit? di almeno un?ulteriore tipologia di materiale in polvere CP (che pu? essere analoga o diversa rispetto alle sopracitate prima tipologia di materiale in polvere CP1 e seconda tipologia di materiale in polvere CP2) sullo strato S di materiale in polvere CP, la cui quantit? varia lungo la direzione B in funzione di quanto rilevato dall?unit? di rilevamento 22, in particolare in modo da rendere pi? uniforme l?altezza (ovvero lo spessore o il livello) dello strato S di materiale in polvere CP lungo la direzione B. In dettaglio, secondo alcune vantaggiose ma non limitative forme di attuazione, tale fase di correzione dell?altezza mediante alimentazione di ulteriore materiale in polvere CP viene realizzata mediante almeno un dispositivo 32 digitale di correzione (vantaggiosamente ma non limitativamente del tipo sopra descritto), che pu? coincidere con uno dei dispositivi di alimentazione 9 digitale del gruppo di alimentazione 8 (come nelle non limitative forme di attuazione illustrate nelle figure 4 e 4A).
Vantaggiosamente ma non limitativamente, quando la fase di convogliamento comprende la prima sotto-fase di convogliamento la seconda sotto-fase di convogliamento e la sotto-fase di scarico, la fase di alimentazione e la fase di correzione sono almeno parzialmente contemporanee alla prima sotto-fase di convogliamento, mentre la sotto-fase di compattazione ? almeno parzialmente contemporanea alla seconda sotto-fase di convogliamento. Inoltre, secondo alcune vantaggiose ma non esclusive forme di attuazione, in questo caso (vale a dire quando la fase di convogliamento comprende la prima sotto-fase di convogliamento la seconda sotto-fase di convogliamento e la sotto-fase di scarico), la fase di rilevamento, che vantaggiosamente ? realizzata una pluralit? di sensori disposti nel gruppo di scarico 18 (come descritto con maggior dettaglio con riferimento al sistema 1) ? almeno parzialmente contemporanea alla sotto-fase di scarico.
Vantaggiosamente ma non limitativamente, il metodo di realizzazione degli articoli ceramici T comprende, inoltre, una fase di taglio, almeno parzialmente successiva alla fase di compattazione, durante la quale un gruppo di taglio 34 (vantaggiosamente ma non limitativamente del tipo sopra descritto con riferimento al sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T) taglia trasversalmente lo strato di polvere compattata KP in modo da ottenere delle lastre L ciascuna delle quali presenta una porzione dello strato di polvere compattata KP. Vantaggiosamente ma non limitativamente, il metodo di realizzazione degli articoli ceramici T comprende anche una fase di cottura, almeno parzialmente successiva alla fase di taglio, durante la quale lo strato di polvere compattata KP delle lastre L viene sinterizzato in modo da ottenere gli articoli ceramici T.
Il metodo di realizzazione di articoli ceramici T ed il sistema 1 per la realizzazione di articoli ceramici T della presente invenzione presentano numerosi vantaggi tra i quali citiamo i seguenti.
Come prima cosa, il metodo ed il sistema 1 sopra descritti consentono di ottenere delle striature/venature nello strato S di materiale in polvere CP (e quindi negli articoli ceramici T finali) il cui aspetto estetico riproduca in modo pi? fedele le stratificazioni tipiche delle pietre naturali o del legno e non abbia i difetti dovuti alla normale conformazione a trapezio che il materiale in polvere CP assume (nella direzione B) una volta depositato, con evidenti vantaggi estetici per gli articoli ceramici T finali.
Inoltre l?utilizzo di un gruppo di alimentazione 8 comprendente dispositivi di alimentazione 9 digitali, come quelli sopra descritti, consente di controllare in modo pi? preciso l?alimentazione del materiale in polvere CP; il che permette di incrementare, rispetto ai metodi ed ai sistemi noti, gli effetti estetici che ? possibile riprodurre sullo strato S di materiale in polvere CP, consentendo quindi di ottenere articoli ceramici T che riproducano in modo pi? fedele (rispetto ai noti metodi e sistemi di realizzazione di articoli ceramici T) l?aspetto di pietre naturali o legno.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Metodo di realizzazione di articoli ceramici (T) (T), in particolare lastre o piastrelle ceramiche, il metodo comprende le seguenti fasi:
una fase di compattazione, durante la quale un materiale in polvere (CP) comprendente polvere ceramica viene compattato, in corrispondenza di una stazione di compattazione (3) in modo da ottenere uno strato di polvere compattata (KP);
una fase di convogliamento, durante la quale il detto materiale in polvere (CP) viene convogliato da un gruppo di convogliamento (5), lungo un percorso (P) determinato in una direzione (A) di avanzamento da una stazione di entrata (6) alla stazione di compattazione (3) ed il detto strato di polvere compattata (KP) viene convogliato, lungo il detto percorso (P) determinato, dalla detta stazione di compattazione (3) ad una stazione di uscita (7);
una prima fase di alimentazione, almeno parzialmente contemporanea alla detta fase di convogliamento, durante la quale almeno un primo dispositivo di alimentazione (9?) digitale alimenta una prima tipologia di materiale in polvere (CP1) sul detto gruppo di convogliamento (5) in corrispondenza di una prima zona (Z1) definita della detta stazione di alimentazione (6) in modo che almeno una seconda zona (Z2) definita rimanga priva della detta prima tipologia di materiale in polvere (CP1);
almeno una seconda fase di alimentazione, almeno parzialmente contemporanea alla detta fase di convogliamento ed almeno parzialmente successiva alla detta prima fase di alimentazione, durante la quale almeno un secondo dispositivo di alimentazione (9??) digitale alimenta una seconda tipologia di materiale in polvere (CP2), diversa dalla detta prima tipologia di materiale in polvere (CP1), sul detto gruppo di convogliamento (5) in corrispondenza di almeno una terza zona (Z3) definita della detta stazione di alimentazione (6), la quale terza zona (Z3) definita ? compresa nella detta seconda zona (Z2) definita, in modo da formare uno strato (S) di materiale in polvere (CP) che riproduce un disegno (pattern) definito;
il detto primo dispositivo di alimentazione (9?) digitale ed il detto almeno un secondo dispositivo di alimentazione (9??) digitale comprendendo: un rispettivo contenitore (10), il quale ? destinato a contenere rispettivamente, la detta prima tipologia di materiale in polvere (CP1) e la detta seconda tipologia di materiale in polvere (CP2) e presenta una rispettiva bocca di uscita (11), la cui estensione longitudinale ? trasversale (in particolare, perpendicolare) alla direzione (A) di avanzamento, una pluralit? di elementi di distribuzione (12), i quali sono disposti in successione lungo la bocca di uscita (11) ed una pluralit? di attuatori (13), ciascuno dei quali ? configurato per movimentare un rispettivo elemento di distribuzione (12) almeno tra una prima posizione ed una seconda posizione, in cui ? possibile il passaggio (in particolare la fuoriuscita), rispettivamente, della prima tipologia di materiale in polvere (CP1) o della seconda tipologia di materiale in polvere (CP2) attraverso la zona della bocca di uscita (11) in cui ? disposto il rispettivo elemento di distribuzione (12).
2. Metodo di realizzazione di articoli ceramici (T) secondo la rivendicazione 1, in cui durante la detta almeno una seconda fase di alimentazione, il detto almeno un secondo dispositivo di alimentazione (9??) digitale alimenta la detta seconda tipologia di materiale in polvere (CP2) in modo che la detta almeno una terza zona (Z3) definita sia affiancata a contattato alla detta prima zona (Z1) definita lungo almeno un bordo (B1) laterale della prima zona (Z1).
3. Metodo di realizzazione di articoli ceramici (T) secondo la rivendicazione 2, in cui la detta fase di convogliamento comprende: una prima sotto-fase di convogliamento, almeno parzialmente contemporanea alle dette prima fase di alimentazione ed almeno una seconda fase di alimentazione, durante la quale un primo dispositivo convogliatore (16) convoglia il detto strato (S) di materiale in polvere (CP) lungo un primo tratto (PA) del detto percorso (P); una seconda sotto-fase di convogliamento, durante la quale un secondo dispositivo convogliatore (17) che ? disposto ad una quota inferiore rispetto al detto primo dispositivo convogliatore (16) convoglia il detto strato (S) di materiale in polvere (CP) lungo un secondo tratto (PB) del detto percorso (P) determinato a valle del primo tratto (PA); ed una sotto-fase di scarico, durante la quale un gruppo di scarico (18), disposto immediatamente a valle del detto primo dispositivo convogliatore (16) ed immediatamente a monte del detto secondo dispositivo convogliatore (17) lungo il detto percorso (P) determinato, convoglia il detto materiale in polvere (CP) dal detto primo dispositivo convogliatore (16) al detto secondo dispositivo convogliatore (17);
il detto gruppo di scarico (18) comprendendo un canale di scarico (20) sostanzialmente verticale disposto e configurato per ricevere il detto strato (S) di materiale in polvere (CP) dal detto primo dispositivo convogliatore (16) e scaricarlo sul detto secondo dispositivo convogliatore (17).
4. Metodo di realizzazione di articoli ceramici secondo la rivendicazione 1, in cui:
durante la detta almeno una seconda fase di alimentazione, il detto almeno un secondo dispositivo di alimentazione (9??) digitale alimenta la detta seconda tipologia di materiale in polvere (CP2) in modo che la detta almeno una terza zona (Z3) definita risulti adiacente alla detta prima zona (Z1) definita e sia conformata in modo che almeno una parte (P1) della detta seconda zona (Z2) definita rimanga priva della detta seconda tipologia di materiale in polvere (CP2);
la detta fase di convogliamento comprende: una prima sotto-fase di convogliamento, almeno parzialmente contemporanea alla detta prima fase di alimentazione ed alla detta almeno una seconda fase di alimentazione, durante la quale un primo dispositivo convogliatore (16) convoglia il detto strato (S) di materiale in polvere (CP) lungo un primo tratto (PA) del detto percorso (P) determinato; una seconda sotto-fase di convogliamento, almeno parzialmente contemporanea alla detta fase di compattazione, durante la quale un secondo dispositivo convogliatore (17), che ? disposto ad una quota inferiore rispetto al detto primo dispositivo convogliatore (16), convoglia il detto strato (S) di materiale in polvere (CP) lungo un secondo tratto (PB) del detto percorso (P) determinato a valle del primo tratto (PA); ed una sotto-fase di scarico, durante la quale un gruppo di scarico (18), disposto immediatamente a valle del detto primo dispositivo convogliatore (16) ed immediatamente a monte del detto secondo dispositivo convogliatore (17) lungo il detto percorso (P) determinato, convoglia il detto strato (S) di materiale in polvere (CP) dal detto primo dispositivo convogliatore (16) al detto secondo dispositivo convogliatore (17); ed una sotto-fase di scarico, durante la quale un gruppo di scarico (18), disposto immediatamente a valle del detto primo dispositivo convogliatore (16) ed immediatamente a monte del detto secondo dispositivo convogliatore (17) lungo il detto percorso (P) determinato, convoglia il detto materiale in polvere (CP) dal detto primo dispositivo convogliatore (16) al detto secondo dispositivo convogliatore (17);
il detto gruppo di scarico (18) comprendendo un canale di scarico (20) sostanzialmente verticale disposto e configurato per ricevere il detto strato (S) di materiale in polvere (CP) dal detto primo dispositivo convogliatore (16) e scaricarlo sul detto secondo dispositivo convogliatore (17);
la detta sotto-fase di scarico comprende una fase di livellamento, durante la quale la detta prima tipologia di materiale in polvere (CP1) e/o la detta seconda tipologia di materiale in polvere (CP2) occupano la detta almeno una parte (P1) della detta seconda zona (Z2) definita cos? da scaricare sul detto secondo dispositivo convogliatore (17) uno strato (S) di materiale in polvere (CP) sostanzialmente continuo ed avente un?altezza definita che riproduce un disegno (pattern) definito.
5. Metodo per la realizzazione di articoli ceramici secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente:
una fase di rilevamento almeno parzialmente successiva alla detta fase di alimentazione, durante la quale un?unit? di rilevamento (22) rileva l?altezza del detto materiale in polvere (CP) nel gruppo di convogliamento (5); ed
una fase di correzione dell?altezza, almeno parzialmente successiva alla detta fase di rilevamento e precedente alla detta fase di compattazione, durante la quale una unit? di correzione (25) dell?altezza modifica l?altezza del detto strato (S) di materiale in polvere (CP) trasversalmente alla detta direzione (A) di avanzamento, in funzione di quanto rilevato durante la detta fase di rilevamento.
6. Metodo per la realizzazione di articoli ceramici secondo la rivendicazione 5, in cui la detta fase di correzione dell?altezza comprende una fase di aspirazione durante la quale un dispositivo di aspirazione (33) che si estende lungo una ulteriore direzione (B) trasversale (in particolare, perpendicolare) alla detta direzione (A) di avanzamento esercita sul detto strato (S) di materiale in polvere (CP) un?azione di aspirazione di intensit? variabile lungo la detta ulteriore direzione (B) per aspirare almeno una parte di detto materiale in polvere (CP).
7. Metodo per la realizzazione di articoli ceramici secondo la rivendicazione 5, in cui durante la detta fase di correzione dell?altezza, almeno un dispositivo (32) digitale di correzione alimenta una quantit? di almeno un?ulteriore tipologia di materiale in polvere (CP) sul detto strato (S) di materiale in polvere (CP) e varia la detta quantit? dell?almeno un?ulteriore tipologia del materiale in polvere (CP) che alimenta lungo la detta ulteriore direzione (B), in funzione di quanto rilevato dalla detta unit? di rilevamento (22);
il dispositivo (32) digitale di correzione comprendendo, a sua volta, un contenitore (10), il quale contiene l?almeno un?ulteriore tipologia del materiale in polvere (CP) e presenta una ulteriore bocca di uscita (11), la cui estensione longitudinale si estende lungo una direzione (B) trasversale (in particolare, perpendicolare) alla direzione (A) di avanzamento, una pluralit? di ulteriori elementi di distribuzione (12), i quali sono disposti in successione lungo l?ulteriore bocca d?uscita ed una pluralit? di ulteriori attuatori (13), ciascuno dei quali movimenta, in funzione di quanto rilevato dalla detta unit? di rilevamento (22), un rispettivo elemento di distribuzione (12) tra una prima posizione ed una seconda posizione, in cui ? possibile il passaggio (in particolare, la fuoriuscita) della detta ulteriore tipologia del materiale in polvere (CP) attraverso la zona della ulteriore bocca di uscita (11) in cui ? disposto il rispettivo elemento di distribuzione (12);
in particolare, la detta fase di correzione dell?altezza coincidendo con la detta prima fase di alimentazione o con la detta seconda fase di alimentazione e la detta ulteriore tipologia di materiale in polvere (CP) coincide con la detta prima tipologia di materiale in polvere (CP1) o con la detta seconda tipologia di materiale in polvere (CP2); in particolare, il detto almeno un dispositivo di correzione digitale coincidendo con uno dei dispositivi di alimentazione (9) digitale del detto gruppo di alimentazione (8).
8. Sistema (1) per la realizzazione di articoli ceramici (T), in particolare lastre o piastrelle ceramiche; il detto sistema (1) comprende:
un dispositivo di compattazione (2), il quale ? disposto in corrispondenza di una stazione di compattazione (3) ed ? configurato per compattare un materiale in polvere (CP) comprendente polvere ceramica in modo da ottenere uno strato di polvere compattata (KP);
un gruppo di convogliamento (5) per trasportare il detto materiale in polvere (CP) lungo un percorso (P) determinato in una direzione (A) di avanzamento da una stazione di entrata (6) a detta stazione di compattazione (3) e lo strato di polvere compattata (KP) dalla stazione di compattazione (3) ad una stazione di uscita (7);
un gruppo di alimentazione (8), disposto al di sopra del gruppo di convogliamento (5) in corrispondenza della detta stazione di entrata (6) e comprendente, a sua volta, almeno un primo dispositivo di alimentazione (9?) digitale configurato per alimentare un prima tipologia di materiale in polvere (CP1) in corrispondenza di una prima zona (Z1) definita della detta stazione di entrata (6) in modo che almeno una seconda zona (Z2) definita della detta stazione di entrata (6) rimanga priva della detta prima tipologia di materiale in polvere (CP1) ed almeno un secondo dispositivo di alimentazione (9??) digitale configurato per alimentare un seconda tipologia di materiale in polvere (CP2), diversa dalla prima tipologia di materiale in polvere (CP1), sul detto gruppo di convogliamento (5) in corrispondenza di una almeno una terza zona (Z3) definita della detta stazione di entrata (6), che ? compresa nella (in particolare, ? almeno parzialmente coincidente con la) detta seconda zona (Z2) definita, in modo da formare uno strato (S) di materiale in polvere (CP) che riproduce un disegno (pattern) definito; il detto primo dispositivo di alimentazione (9?) digitale ed il detto almeno un secondo dispositivo di alimentazione (9??) digitale comprendendo: un rispettivo contenitore (10), il quale ? destinato a contenere rispettivamente, la detta prima tipologia di materiale in polvere (CP1) e la detta seconda tipologia di materiale in polvere (CP2) e presenta una rispettiva bocca di uscita (11), la cui estensione longitudinale ? trasversale (in particolare, perpendicolare) alla direzione (A) di avanzamento, una pluralit? di elementi di distribuzione (12), i quali sono disposti in successione lungo la bocca di uscita (11) ed una pluralit? di attuatori (13), ciascuno dei quali ? configurato per movimentare un rispettivo elemento di distribuzione (12) tra una prima posizione ed una seconda posizione, in cui ? possibile il passaggio (in particolare la fuoriuscita), rispettivamente, della prima tipologia di materiale in polvere (CP1) o della seconda tipologia di materiale in polvere (CP2) attraverso la zona della bocca di uscita (11) in cui ? disposto il rispettivo elemento di distribuzione (12).
9. Sistema (1) secondo la rivendicazione 8, comprendente un?unit? di controllo (CU) computerizzata che ? configurata per comandare il detto gruppo di alimentazione (8) (in particolare, almeno il detto secondo dispositivo di alimentazione (9??) digitale) in modo che la detta almeno una terza zona (Z3) definita sia affiancata a contattato alla detta prima zona (Z1) definita lungo almeno un bordo (B1) laterale della prima zona (Z1).
10. Sistema (1) secondo la rivendicazione 9, in cui: il detto gruppo di convogliamento (5) comprende un primo dispositivo convogliatore (16) che si estende lungo un primo tratto (PA) del detto percorso (P), un secondo dispositivo convogliatore (17) che ? disposto ad una quota inferiore rispetto al detto primo dispositivo convogliatore (16) e si estende lungo un secondo tratto (PB) del detto percorso (P) determinato a valle del primo tratto (PA), ed un gruppo di scarico (18) disposto immediatamente a valle del detto primo dispositivo convogliatore (16) ed immediatamente a monte del detto secondo dispositivo convogliatore (17) lungo il detto percorso (P) determinato e comprendente un canale di scarico (20) sostanzialmente verticale configurato per ricevere il detto strato (S) di materiale in polvere (CP) dal detto primo dispositivo convogliatore (16) e scaricarlo sul detto secondo dispositivo convogliatore (17).
11. Sistema (1) secondo la rivendicazione 8, comprendente: un?unit? di controllo (CU) computerizzata configurata per comandare il detto gruppo di alimentazione (5) (in particolare, almeno il detto secondo dispositivo di alimentazione (9??) digitale) in modo che la detta almeno una terza zona (Z3) definita risulti adiacente alla detta prima zona (Z1) definita e sia conformata in modo che almeno una parte (P1) della detta seconda zona (Z2) definita rimanga priva della detta seconda tipologia di materiale in polvere (CP2);
il detto gruppo di convogliamento (5) comprende un primo dispositivo convogliatore (16) che si estende lungo un primo tratto (PA) del detto percorso (P), un secondo dispositivo convogliatore (17) che ? disposto ad una quota inferiore rispetto al detto primo dispositivo convogliatore (16) e si estende lungo un secondo tratto (PB) del detto percorso (P) determinato a valle del primo tratto (PA), ed un gruppo di scarico (18) che ? disposto immediatamente a valle del detto primo dispositivo convogliatore (16) ed immediatamente a monte del detto secondo dispositivo convogliatore (17) lungo il detto percorso (P) determinato e comprendente un canale di scarico (20) sostanzialmente verticale configurato per ricevere il detto strato (S) di materiale in polvere (CP) dal detto primo dispositivo convogliatore (16) e scaricarlo sul detto secondo dispositivo convogliatore (17) in modo da indurre la detta prima tipologia di materiale in polvere (CP1) e/o la detta seconda tipologia di materiale in polvere (CP2) ad occupare la detta almeno una parte (P1) della detta seconda zona (Z2) definita cos? da ottenere in uscita dal detto gruppo di scarico (18) uno strato (S) di materiale in polvere (CP) sostanzialmente continuo ed avente un?altezza definita che riproduce un disegno (pattern) definito.
12. Sistema (1) secondo la rivendicazione 10 o 11, in cui:
il detto gruppo di scarico (18) comprende una parete (21) sostanzialmente verticale che si estende al di sotto del detto dal detto primo dispositivo convogliatore (16) ed al di sopra del detto secondo dispositivo convogliatore (17) ed un nastro convogliatore (21?) parallelo e contraffacciato alla parete (21) sostanzialmente verticale e ad una distanza determinata da tale parete (21); e
la detta parete (21) sostanzialmente verticale ? inclinata di un angolo variabile tra circa 0? e circa 30? rispetto alla verticale.
13. Sistema (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 12, comprendente: una unit? di rilevamento (22), la quale ? disposta a monte del dispositivo di compattazione (2) lungo il detto percorso (P) determinato ed ? configurata per rilevare l?altezza del materiale in polvere (CP) nel gruppo di convogliamento (5); ed una unit? di correzione (25) dell?altezza che ? disposta in corrispondenza di una stazione di correzione (26), a monte dell?unit? di rilevamento (22) e del dispositivo di compattazione (2) lungo il detto percorso (P) determinato, ed ? azionabile per modificare l?altezza dello strato (S) di materiale in polvere (CP) trasversalmente alla detta direzione (A) di avanzamento, in funzione di quanto rilevato dalla detta unit? di rilevamento (22) in modo da rendere l?altezza dello strato (S) di materiale pi? costante trasversalmente alla detta direzione (A) di avanzamento.
14. Sistema (1) secondo la rivendicazione 13, in cui la detta unit? di correzione (25) dell?altezza comprende (in particolare, ? costituita da) un dispositivo di aspirazione (33) che ? disposto al di sopra del detto gruppo di convogliamento (5) in corrispondenza della detta stazione di correzione (26), si estende lungo una ulteriore direzione (B) trasversale (in particolare, perpendicolare) alla detta direzione (A) di avanzamento, ed ? configurato per esercitare sul detto strato (S) di materiale in polvere (CP) un?azione di aspirazione di intensit? variabile lungo la detta direzione (B) per aspirare almeno una parte di detto materiale ceramico in polvere (CP).
15. Sistema (1) secondo la rivendicazione 13, in cui la detta unit? di correzione (25) dell?altezza ? configurata per alimentare una ulteriore tipologia del materiale in polvere (CP) al gruppo di convogliamento (5) e comprende (in particolare, ? costituita da) almeno un dispositivo digitale (32) di correzione disposto al di sopra del detto gruppo di convogliamento (5) in corrispondenza della detta stazione di correzione (26) e comprendente, a sua volta, un ulteriore contenitore (10), il quale ? configurato per contenere l?ulteriore tipologia del materiale in polvere (CP) e presenta una ulteriore bocca di uscita (11), la cui estensione longitudinale si estende lungo una ulteriore direzione (B) trasversale (in particolare, perpendicolare) alla direzione (A) di avanzamento, una pluralit? di elementi di distribuzione (12), i quali sono disposti in successione lungo l?ulteriore bocca di uscita (11) ed una pluralit? di ulteriori attuatori (13), ciascuno dei quali ? configurato per movimentare, in funzione di quanto rilevato dalla detta unit? di rilevamento (22), un rispettivo ulteriore elemento di distribuzione (12) tra una prima posizione ed una seconda posizione, in cui ? possibile il passaggio (in particolare la fuoriuscita) dell?ulteriore tipologia del materiale in polvere (CP) attraverso la zona dell?ulteriore bocca di uscita (11) in cui ? disposto il rispettivo ulteriore elemento di distribuzione (12).
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