IT202100006251A1 - Capsula per la preparazione di una bevanda e sistema che comprende la capsula e una apparecchiatura - Google Patents

Capsula per la preparazione di una bevanda e sistema che comprende la capsula e una apparecchiatura Download PDF

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IT202100006251A1
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IT
Italy
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capsule
recognition
water flow
recognition element
wall
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IT102021000006251A
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English (en)
Inventor
Maurizio Diamanti
Roberto Fini
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Caffitaly System Spa
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
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    • B65D85/00Containers, packaging elements or packages, specially adapted for particular articles or materials
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    • B65D85/8043Packages adapted to allow liquid to pass through the contents

Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
CAPSULA PER LA PREPARAZIONE DI UNA BEVANDA E SISTEMA CHE COMPRENDE LA CAPSULA E UNA APPARECCHIATURA
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto una capsula per la preparazione di una bevanda e un sistema che comprende la capsula e una apparecchiatura, ove la capsula ? del tipo che comprende una sostanza alimentare in polvere che permette la preparazione della bevanda tramite il passaggio di acqua attraverso la sostanza alimentare stessa.
La presente invenzione pu? essere applicata sia nel caso in cui la capsula contenga una sostanza alimentare destinata a permettere la preparazione della bevanda per estrazione o infusione (come ad esempio caff? torrefatto e macinato), sia nel caso in cui la capsula contenga una sostanza alimentare destinata a permettere la preparazione della bevanda a seguito di una solubilizzazione, completa o parziale, della sostanza alimentare stessa all?interno dell?acqua che la attraversa (come ad esempio latte, cioccolato, t? in polvere, ecc...).
In generale, in accordo con la tecnica nota, la tipologia di capsula cui ? rivolta la presente invenzione comprende un corpo principale, che contiene al suo interno la sostanza alimentare, e un film superiore che chiude superiormente il corpo principale. Il corpo principale ha generalmente una forma sostanzialmente a tazza e comprende una parete laterale e una parete di fondo. La parete laterale ? tipicamente approssimativamente conformata a tronco di cono o a cilindro.
La presente invenzione ? diretta, in particolar modo, a una tipologia di capsula in cui l?iniezione dell?acqua al suo interno avviene attraverso il film superiore e in cui la bevanda fuoriesce dalla capsula stessa attraverso la parete di fondo. Nella maggior parte delle applicazioni il film superiore ? inizialmente chiuso ed ? forato al momento dell?utilizzo da un perforatore che ? compreso nell?apparecchiatura per la preparazione della bevanda. L?uscita della bevanda attraverso la parete di fondo avviene attraverso un?apertura che pu? essere gi? presente nella parete di fondo, o che pu? essere ricavata nella parete di fondo ad opera dell?apparecchiatura per la preparazione della bevanda.
La presente invenzione pu? comunque trovare applicazione anche in capsule con struttura interna rovesciata, vale a dire in capsule in cui la parete di fondo costituisce una parete di ingresso per l?acqua, mentre il film superiore costituisce una parete di uscita per la bevanda.
Indipendentemente da come sono strutturate, le capsule note sono inoltre generalmente barrierate contro il passaggio di ossigeno, allo scopo di garantire una conservazione ottimale della sostanza alimentare in esse contenuta.
Tra le molte tipologie di capsula presenti sul mercato, la presente invenzione ? diretta a una tipologia di capsula che ? destinata a essere utilizzata in una apparecchiatura per la preparazione di una bevanda dotata di un dispositivo di riconoscimento ottico che ha la funzione di verificare l?identit? della capsula inserita nell?apparecchiatura per permettere di gestire il funzionamento dell?apparecchiatura stessa in base al riconoscimento. Nel settore sono gi? note diverse apparecchiature in grado di effettuare il riconoscimento ottico della capsula che ? presente al loro interno.
Il riconoscimento ottico della capsula pu? ad esempio permettere all?apparecchiatura di adottare i parametri di erogazione ottimali per la sostanza alimentare contenuta nella capsula, erogando quindi una bevanda di elevata qualit?. Sono infatti presenti sul mercato delle apparecchiature che permettono di ottenere bevande di tipologia diversa (come, ad esempio, caff? espresso, caff? lungo, latte, cioccolato e t? solubile); queste apparecchiature, in seguito al riconoscimento ottico della capsula, impostano in modo automatizzato i parametri dell?acqua da iniettare all?interno della capsula per preparare la bevanda desiderata, come ad esempio la quantit?, la pressione e la temperatura dell?acqua. In questo modo, oltre a migliorare sensibilmente la qualit? della bevanda, diminuisce il rischio di errore dovuto all?interazione dell?utilizzatore con l?apparecchiatura. Il funzionamento dell?apparecchiatura dopo aver effettuato il riconoscimento ottico, sia nel caso in cui la capsula venga riconosciuta, sia nel caso in cui la capsula non venga riconosciuta, dipende dalla tipologia di apparecchiatura, e pu? variare in base alle specifiche di progetto.
Le capsule adatte al riconoscimento ottico presenti nella tecnica nota, comprendono un elemento di riconoscimento che ? configurato per essere, in uso, riconosciuto dal dispositivo di riconoscimento ottico; questo elemento di riconoscimento pu? essere interno alla capsula, ad esempio posizionato vicino al film superiore, o esterno alla capsula, ad esempio stampato sul film superiore.
La presente invenzione ? rivolta a capsule che comprendono un elemento di riconoscimento che ? posizionato all?interno della capsula stessa: questa tipologia di capsula permette, generalmente, di proteggere l?elemento di riconoscimento da agenti esterni (come ad esempio da un possibile deterioramento del materiale di cui ? costituita la capsula) e/o da azioni compiute dall?utilizzatore (come ad esempio eventuali manomissioni).
In accordo con una soluzione realizzativa nota, gli elementi di riconoscimento di questa tipologia sono costituiti da un elemento permeabile per il flusso dell?acqua, nel cui materiale ? inserita una sostanza di riconoscimento con propriet? ottiche note (ad esempio in questo modo si pu? ottenere un elemento permeabile colorato); l?elemento permeabile colorato ? inoltre rigido o semirigido, per fornire una maggiore rigidezza alla capsula.
Questo elemento permeabile colorato, per?, ? solitamente relativamente costoso soprattutto per quanto riguarda i materiali utilizzati, facendo aumentare di conseguenza il costo dell?intera capsula.
L?elemento di riconoscimento ? generalmente costituito da materiale plastico, e viene ottenuto da un impasto comprendente la sostanza di riconoscimento in una certa concentrazione. La sostanza di riconoscimento fornisce all?elemento di riconoscimento le caratteristiche ottiche necessarie affinch? il dispositivo di riconoscimento ottico dell?apparecchiatura riesca ad effettuare il riconoscimento ottico della capsula.
Tuttavia, quando l?elemento di riconoscimento entra a contatto con l?acqua di erogazione, che solitamente ? acqua molto calda, una certa quantit? di sostanza di riconoscimento pu? essere rilasciata nell?acqua durante il suo scorrimento attraverso l?elemento di riconoscimento stesso; nonostante per questa tipologia di applicazioni si utilizzino, ovviamente, sostanze di riconoscimento adatte all?utilizzo in ambito alimentare, per molte di esse ? comunque consentito il rilascio nell?acqua solo di un quantitativo limitato. Ci? impone dei limiti stringenti per quanto riguarda la concentrazione massima della sostanza di riconoscimento nell?impasto. Tuttavia, minore ? la concentrazione della sostanza di riconoscimento maggiore ? la difficolt? per il riconoscimento della capsula da parte del dispositivo di riconoscimento ottico (il segnale ottico pu? risultare pi? attenuato), cosa che lascia spazio a possibili errori (come ad esempio mancati riconoscimenti di capsule originali). D?altra parte, se per ovviare a tale problema si abbassa la soglia di riconoscimento utilizzata dall?apparecchiatura, si corre il rischio opposto di avere falsi positivi (vale a dire riconoscimenti di capsule che non dovrebbero invece essere riconosciute).
Risulta quindi complicato determinare la concentrazione della sostanza di riconoscimento ottimale da inserire all?interno dell?impasto, in modo tale da soddisfare contemporaneamente i requisiti legati sia al suo rilascio nel flusso di acqua, sia al riconoscimento ottico della capsula da parte del dispositivo di riconoscimento ottico della capsula compreso nell?apparecchiatura per la preparazione della bevanda.
In questo contesto il compito tecnico alla base della presente invenzione ? realizzare una capsula per la preparazione di una bevanda e un sistema per la preparazione di una bevanda che comprende la capsula, che pongano almeno in parte rimedio agli inconvenienti citati.
? in particolare compito tecnico della presente invenzione realizzare una capsula per la preparazione di una bevanda comprendente un elemento di riconoscimento che permetta di ottenere un rilascio della sostanza di riconoscimento nell?acqua che sia inferiore a quanto attualmente possibile e/o che permetta di ottenere un riconoscimento pi? affidabile a parit? di quantit? di sostanza di riconoscimento rilasciata.
? ulteriormente compito tecnico della presente invenzione realizzare una capsula per la preparazione di una bevanda comprendente un elemento di riconoscimento, che presenti un costo complessivo inferiore o comunque non superiore rispetto alle capsule dotate di elementi di riconoscimento rigidi o semirigidi presenti nella tecnica nota.
Il compito tecnico e gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da una capsula e da un sistema per la preparazione di una bevanda che comprende la capsula, in accordo con quanto descritto nelle unite rivendicazioni indipendenti. Forme particolare di realizzazione della presente invenzione sono invece definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di una capsula e di un sistema per la preparazione di una bevanda, illustrate negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra, in una vista assonometrica, una capsula realizzata in accordo con una prima forma realizzativa della presente invenzione;
- la figura 2 mostra la capsula di figura 1 priva del film superiore;
- la figura 3 mostra, in una vista assonometrica, una capsula priva del film superiore, realizzata in accordo con una seconda forma realizzativa della presente invenzione;
- la figura 4 mostra, in una vista in pianta, la capsula di figura 2;
- la figura 5 mostra, in una vista in pianta, la capsula di figura 3;
- la figura 6 mostra, in una vista in pianta, una capsula, realizzata in accordo con una terza forma realizzativa della presente invenzione;
- la figura 7 mostra, in una vista in pianta, una capsula, realizzata in accordo con una quarta forma realizzativa della presente invenzione;
- la figura 8 mostra, in una vista laterale in sezione verticale, la capsula di figura 4 sezionata secondo la linea di sezione VIII-VIII e priva di sostanza alimentare;
- la figura 9 mostra, in una vista laterale in sezione verticale, la capsula di figura 5 sezionata secondo la linea di sezione IX-IX e priva di sostanza alimentare;
- la figura 10 mostra, in una vista assonometrica, la capsula di figura 8;
- la figura 11 mostra, in una vista assonometrica, la capsula di figura 7 sezionata secondo la linea di sezione XI-XI;
- la figura 12 mostra, in una vista assonometrica, un elemento di riconoscimento parte della capsula di figura 2;
- la figura 13 mostra, in una vista assonometrica, una ulteriore forma realizzativa di un elemento di riconoscimento parte di una capsula in accordo con la presente invenzione;
- la figura 14 mostra, in una prima vista assonometrica, un elemento di riconoscimento parte della capsula di figura 6;
- la figura 15 mostra, in vista assonometrica dall?altro lato, l?elemento di riconoscimento di figura 14;
- la figura 16 mostra, in una vista assonometrica, un elemento di riconoscimento parte della capsula di figura 11;
- la figura 17 mostra, in una prima vista assonometrica, una ulteriore forma realizzativa di un elemento di riconoscimento parte di una capsula in accordo con la presente invenzione;
- la figura 18 mostra, in vista assonometrica dall?altro lato, l?elemento di riconoscimento di figura 17;
- la figura 19 mostra, in una vista laterale in sezione verticale, un?apparecchiatura per la preparazione di una bevanda, che ? parte del sistema per la preparazione di una bevanda in accordo con la presente invenzione; e
- la figura 20 mostra un ingrandimento di un dettaglio dell?apparecchiatura di figura 19.
Con riferimento alle figure citate, ? stata globalmente indicata con il numero di riferimento 1 una capsula per la preparazione di una bevanda in accordo con la presente invenzione.
Nel seguito verr? innanzitutto descritta la capsula e, a seguire, l?apparecchiatura che, con la capsula, costituisce il sistema per la preparazione di una bevanda oggetto della presente invenzione.
La capsula 1, similmente alle analoghe capsule note, contiene al suo interno una sostanza alimentare (non illustrata nelle unite figure) e permette la preparazione della bevanda tramite il passaggio di un flusso di acqua attraverso la sostanza alimentare stessa posta all?interno della capsula 1. La capsula 1 comprende un corpo principale 2, che ? conformato sostanzialmente a tazza, il quale a sua volta presenta una parete laterale 3 e una parete di fondo 4. La parete laterale 3 del corpo principale 2 si estende tra un primo bordo 5, che definisce un?apertura di ingresso 6, e un secondo bordo 7, al quale ? collegata la parete di fondo 4; la parete di fondo 4 inoltre chiude il corpo principale 2 in corrispondenza dello stesso secondo bordo 7. Si noti che nelle forme realizzative preferite il passaggio dalla parete laterale 3 alla parete di fondo 4 avviene senza soluzione di continuit?, cosicch? il secondo bordo 7 coincide con un bordo perimetrale della parete di fondo 4. Nelle forme realizzative preferite, la parete laterale 3 della capsula 1 comprende una flangia 8 che definisce il primo bordo 5 e che si estende radialmente verso l?esterno della capsula 1. La flangia 8 costituisce quindi un anello circolare sostanzialmente piatto e presenta un diametro interno pari al diametro dell?apertura di ingresso 6.
Con l?espressione ?conformato sostanzialmente a tazza? si intende che il corpo principale 2 della capsula 1 ha una forma che rassomiglia quella di una tazza, come nel caso della maggior parte delle capsule per la preparazione di una bevanda appartenenti alla tecnica nota.
Inoltre, nel contesto della presente descrizione i termini ?superiore? e ?inferiore? sono da intendersi con riferimento ad un posizionamento del corpo principale 2 della capsula 1 analogo a quello di una tazza, vale a dire con la parete di fondo 4 appoggiata su un piano di appoggio orizzontale; questi termini non sono quindi da riferirsi a modalit? di utilizzo della capsula 1, potendo essere quest?ultima adatta sia ad essere utilizzata sia in apparecchiature 16 con gruppi di infusione 30 cosiddetti orizzontali, sia in apparecchiature 16 con gruppi di infusione 30 cosiddetti verticali.
Analogamente alle capsule note, la capsula 1 oggetto della presente invenzione comprende un film superiore 9, che ? fissato al corpo principale 2 in corrispondenza del primo bordo 5. Nel caso in cui la capsula 1 presenti la flangia 8, il film superiore 9 ? fissato al corpo principale 2 in corrispondenza dalla flangia 8. Preferibilmente, il film superiore 9 ? fissato al corpo principale 2, e in particolare alla flangia 8, per saldatura o per incollaggio.
Vantaggiosamente il film superiore 9 sigilla il corpo principale 2 della capsula 1, e la capsula 1 ? complessivamente realizzata in modo tale da costituire una barriera all?ossigeno per la sostanza alimentare contenuta al suo interno. In particolare, sia il corpo principale 2, sia il film superiore 9 sono vantaggiosamente realizzati in materiale in grado di creare una barriera all?ossigeno cos? da garantire una migliore conservazione di quanto contenuto nella capsula 1.
Uno tra la parete di fondo 4 e il film superiore 9, ? configurato per costituire una parete di ingresso 10 per l?acqua nella capsula 1 (il film superiore 9 nella forme realizzative illustrate nelle unite figure) e l?altro ? configurato per costituire una parete di uscita 11 della bevanda dalla capsula 1.
Preferibilmente, mentre il corpo principale 2 si presenta come un elemento rigido o semirigido sagomato, il film superiore 9 ? un film flessibile. Sia il corpo principale 2, sia il film superiore 9 possono essere realizzati principalmente con un materiale plastico o metallico (in particolare alluminio), oppure con un materiale compostabile o biodegradabile (in questi casi anche gli altri componenti della capsula 1 saranno vantaggiosamente rispettivamente o compostabili o biodegradabili).
In accordo con la presente invenzione, la capsula 1 comprende inoltre un organo di distribuzione del flusso di acqua 12, che ? posto all?interno del corpo principale 2 della capsula 1 ed ? posizionato tra la parete di ingresso 10 e la sostanza alimentare; l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12, inoltre, ? permeabile per il flusso di acqua che, in uso, viene iniettato all?interno della capsula 1 attraverso la parete di ingresso 10 (vantaggiosamente forando quest?ultima prima dell?iniezione di acqua, come descritto nel seguito).
In una delle forme realizzative preferite, l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 comprende una membrana microforata, che ? flessibile e permeabile per l?acqua.
Con l?espressione ?membrana microforata? si intende una membrana che presenta uno o pi? fori 13, i quali hanno una dimensione tale da lasciar passare l?acqua ma non la sostanza alimentare presente all?interno del corpo principale 2 della capsula 1, perlomeno non i granelli di sostanza alimentare con granulometria prossima o superiore a quella nominale.
L?utilizzo di una membrana microforata in cui i fori 13 siano distribuiti in modo sostanzialmente uniforme ? vantaggioso soprattutto per capsule 1 che contengano sostanze alimentari che permettono di ottenere la bevanda per estrazione o infusione, in quanto consente di distribuire in modo omogeneo il flusso di acqua in tutta la sostanza alimentare.
In caso di capsule 1 contenenti una sostanza alimentare destinata a sciogliersi nel flusso di acqua, pu? essere invece previsto che la membrana microforata presenti un numero fori 13 inferiore e/o fori 13 distribuiti in modo non uniforme.
Con la definizione ?flessibile?, riferita alla membrana microforata, si intende che la stessa deve essere in grado di piegarsi e arrotolarsi su s? stessa, quale una membrana costituita da un film plastico. Lo stesso vale anche per il film superiore 9. Non sono invece da considerarsi membrane flessibili ai sensi della presente descrizione eventuali corpi rigidi o semirigidi.
In accordo con l?aspetto innovativo della presente invenzione, la capsula 1 comprende inoltre un elemento di riconoscimento 14 che ? distinto dall?organo di distribuzione del flusso di acqua 12. A seconda delle forme realizzative pu? essere previsto che l?elemento di riconoscimento 14 e l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 siano distanziati tra di loro, oppure che l?elemento di riconoscimento 14 e l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 siano a contatto tra di loro (con l?elemento di riconoscimento 14 appoggiato sull?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 o con l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 appoggiato sull?elemento di riconoscimento 14).
L?elemento di riconoscimento 14 ? posto all?interno della capsula 1, ? posizionato tra la parete di ingresso 10 e la sostanza alimentare, ed ? configurato per essere, in uso, riconosciuto da un dispositivo di riconoscimento ottico 15 che ? parte di una apparecchiatura 16 per la preparazione di una bevanda che utilizza la capsula 1.
Vantaggiosamente l?elemento di riconoscimento 14 ? rigido o semirigido e pu? essere costituito da un materiale plastico stampato ad iniezione.
In alcune forme realizzative l?elemento di riconoscimento 14 ? posizionato tra la parete di ingresso 10 e l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12. In alcune forme realizzative l?elemento di riconoscimento 14 ? posizionato tra l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 e la sostanza alimentare. Inoltre, l?elemento di riconoscimento 14 comprende un?area di lettura 17 che ? rivolta verso la parete di ingresso 10; almeno l?area di lettura 17 dell?elemento di riconoscimento 14, a sua volta, comprende una sostanza di riconoscimento ottico che ? configurata per emettere, in risposta ad una eccitazione dovuta a un primo segnale ottico predeterminato, un secondo segnale ottico che presenta caratteristiche note e riconoscibili. In molte forme realizzative, comunque, l?intero elemento di riconoscimento 14 comprende la sostanza di riconoscimento.
Nelle forme realizzative preferite il primo segnale ottico predeterminato ha una frequenza che ? compresa nella banda di frequenze del visibile e/o degli ultravioletti e/o degli infrarossi, e presenta un primo spettro di emissione in tale intervallo di frequenze che ? noto e predeterminato (nella pratica il primo segnale ottico coincider? con il segnale ottico di eccitazione emesso dal dispositivo di riconoscimento ottico 15 dell?apparecchiatura 16). La sostanza di riconoscimento ottico ? una sostanza scelta in modo tale che, una volta irradiata con tale primo segnale ottico predeterminato, essa emetta un secondo segnale ottico con frequenze nell?intervallo di frequenze del visibile e/o degli ultravioletti e/o degli infrarossi e con corrispondenti caratteristiche dello spettro di emissione note e riconoscibili.
In alcune forme realizzative, la sostanza di riconoscimento ottico pu? avere propriet? fluorescenti, cosicch? utilizzando un primo segnale ottico con una banda di frequenza che ? compresa nell?intervallo di frequenze degli ultravioletti, la sostanza di riconoscimento ottico emette un secondo segnale ottico con una banda di frequenza che ? compresa nell?intervallo di frequenze del visibile.
Ulteriori dettagli circa gli aspetti legati al riconoscimento verranno forniti nel seguito, nel contesto della descrizione dell?apparecchiatura 16.
Nel caso in cui l?elemento di riconoscimento 14 sia posizionato tra la parete di ingresso 10 e l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12, la propagazione del primo segnale ottico e del secondo segnale ottico tra la parete di ingresso 10 e l?area di lettura 17 non ? ostacolata da elementi interni alla capsula 1: il primo segnale ottico, inviato dal dispositivo di riconoscimento ottico 15, generalmente dopo la perforazione della parete di ingresso 10 dovuta all?azione di un perforatore 18 dell?apparecchiatura 16, pu? quindi raggiungere l?area di lettura 17, mentre il secondo segnale ottico, emesso dalla sostanza di riconoscimento ottico, pu? raggiungere il dispositivo di riconoscimento ottico 15.
Nel caso in cui l?elemento di riconoscimento 14 sia posizionato, invece, tra l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 e la sostanza alimentare, sia il primo segnale ottico (per raggiungere l?area di lettura 17), sia il secondo segnale ottico (per raggiungere il dispositivo di riconoscimento ottico 15), devono attraversare l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12.
In questo caso l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 pu? comprendere, vantaggiosamente, un materiale trasparente che sia almeno in parte trasparente sia per il primo segnale ottico sia per il secondo segnale ottico; questo materiale trasparente, quindi, ? configurato per permettere, in uso, l?osservazione ottica dell?area di lettura 17 da parte del dispositivo di riconoscimento ottico 15 nel range di frequenze previsto, cosicch? possa avvenire il riconoscimento della capsula 1. In questa forma realizzativa, l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 ? preferibilmente costituito interamente da materiale almeno in parte trasparente sia al primo segnale ottico sia al secondo segnale ottico; talvolta, tuttavia, ? anche possibile che l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 presenti solo alcune porzioni almeno in parte trasparenti sia al primo segnale ottico sia al secondo segnale ottico, tali cio? da consentire il passaggio del primo segnale ottico, verso l?area di lettura 17, e del secondo segnale ottico, verso il dispositivo di riconoscimento ottico 15. In alcune delle unite figure (si vedano ad esempio le figure 3, 6 e 7), l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 ? illustrato come costituito da materiale trasparente anche alla luce visibile, per permettere di vedere anche gli elementi sottostanti della capsula 1, come ad esempio l?elemento di riconoscimento 14; ci? non ? tuttavia necessario se il materiale ? trasparente per il range di frequenze di interesse.
In altre forme realizzative, quando l?elemento di riconoscimento 14 ? posizionato tra l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 e la sostanza alimentare, l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 pu? presentarsi opaco per il primo segnale ottico e/o per il secondo segnale ottico; in questa tipologia di capsula 1, l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 sar? quindi configurato per essere forato dal perforatore 18 dell?apparecchiatura 16 per la preparazione della bevanda, in modo tale che il primo segnale ottico possa raggiungere l?area di lettura 17 e che il secondo segnale ottico possa raggiungere il dispositivo di riconoscimento ottico 15 (ulteriori dettagli circa gli aspetti legati alla foratura dell?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 saranno forniti nel seguito nel contesto della descrizione).
In altre forme realizzative ancora, pu? anche essere previsto che l?elemento di riconoscimento 14 sia posizionato tra l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 e la sostanza alimentare, e che l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 sia di per s? forato in modo tale da permettere al primo segnale ottico di raggiungere l?area di lettura 17 e al secondo segnale ottico di raggiungere il dispositivo di riconoscimento ottico 15.
Nelle forme realizzative preferite illustrate nelle unite figure, l?elemento di riconoscimento 14 comprende una porzione centrale 19 e una o pi? porzioni radiali 20. Ciascuna porzione radiale 20 si estende tra una prima estremit? 21 e una seconda estremit? 22; la prima estremit? 21 di ciascuna porzione radiale 20 ? collegata alla porzione centrale 19, mentre la relativa seconda estremit? 22 ? posta in corrispondenza della parete laterale 3 del corpo principale 2 della capsula 1. Le porzioni radiali 20 mantengono la porzione centrale 19 centrata rispetto alla parete laterale 3.
In una prima possibile realizzazione, mostrata ad esempio in figura 12 o 14, l?elemento di riconoscimento 14 comprende quattro porzioni radiali 20 che si sviluppano lungo direzioni rettilinee che formano tra loro angoli retti, e che sono quindi disposte sostanzialmente a croce; in una seconda possibile realizzazione, mostrata ad esempio in figura 13, l?elemento di riconoscimento 14 comprende due sole porzioni radiali 20 che si sviluppano in verso opposto lungo una medesima direzione (o, in altri termini, lungo due direzioni che formano tra loro angoli piatti); in questo secondo caso le due porzioni radiali 20 sono disposte in modo da essere tra di loro allineate, e si sviluppano lungo un diametro di una sezione interna del corpo principale 2.
Vantaggiosamente, la porzione centrale 19 dell?elemento di riconoscimento 14 comprende l?area di lettura 17 la quale, inoltre, ? posizionata centralmente rispetto alla parete laterale 3 del corpo principale 2.
Nelle forme realizzative preferite, come nel caso delle forme realizzative illustrate nelle unite figure, l?elemento di riconoscimento 14 pu? comprendere, inoltre, una o pi? porzioni tangenziali 23; ciascuna porzione tangenziale 23 si estende lungo la parete laterale 3 del corpo principale 2 della capsula 1 ed ? a contatto con la parete laterale 3 stessa. Queste porzioni tangenziali 23 dell?elemento di riconoscimento 14, inoltre, sono collegate alla seconda estremit? 22 di almeno una delle porzioni radiali 20.
In alcune forme realizzative l?elemento di riconoscimento 14 comprende una sola porzione tangenziale 23; vantaggiosamente questa pu? estendersi circonferenzialmente lungo tutta la parete laterale 3, conformandosi quindi sostanzialmente come un anello, come nelle forme realizzative illustrate nelle figure 12 e da 14 a 16.
In alcune forme realizzative l?elemento di riconoscimento 14 comprende una sola porzione radiale 20 e una sola porzione tangenziale 23; vantaggiosamente questa si estende circonferenzialmente per un angolo maggiore di 180? attorno all?asse centrale della pa rete laterale 3 del corpo principale 2 della capsula 1.
In altre forme realizzative, ogni porzione tangenziale 23 presente ? collegata alla seconda estremit? 22 di una sola porzione radiale 20, come nel caso delle forme realizzative delle figure 13, 17 e 18; in questo caso preferibilmente il numero di porzioni tangenziali 23 ? pari al numero di porzioni radiali 20.
In altre forme realizzative ancora (non illustrate) nelle quali sono presenti almeno due porzioni radiali 20, almeno una porzione tangenziale 23 dell?elemento di riconoscimento 14 pu? essere collegata ad almeno due porzioni radiali 20, cosicch? il numero delle porzioni tangenziali 23 possa essere inferiore al numero delle porzioni radiali 20.
Nelle forme realizzative preferite l?elemento di riconoscimento 14 occupa meno del 50%, preferibilmente meno del 25%, della sezione trasversale della capsula 1 in corrispondenza della posizione in cui si trova l?elemento di riconoscimento 14; con il termine ?sezione trasversale? si intende una sezione della capsula 1 che ? perpendicolare all?asse centrale rispetto alla parete laterale 3 del corpo principale 2 della capsula 1. Vantaggiosamente la sezione trasversale considerata ? quella in cui ? posizionato l?elemento di riconoscimento 14.
In alcune forme realizzative, la superficie superiore dell?elemento di riconoscimento 14 ? piana cos? come l?area di lettura 17 dell?elemento di riconoscimento 14 della capsula 1 (come nelle forme realizzative illustrate nelle figure 12 e 13).
In alcune forme realizzative, la porzione centrale 19 dell?elemento di riconoscimento 14 definisce invece una sede 24, come nel caso delle forme realizzative illustrate dalle unite figure da 14 a 18, che comprende un fondo 25 e, in questo caso, l?area di lettura 17 ? posizionata in corrispondenza del fondo 25 della sede 24 definita dalla porzione centrale 19. Vantaggiosamente la sede 24 definita dalla porzione centrale 19 dell?elemento di riconoscimento 14 ? configurata per alloggiare almeno in parte il perforatore 18 dell?apparecchiatura 16, al quale pu? essere associato il dispositivo di riconoscimento ottico 15.
Vantaggiosamente, il fondo 25 della sede 24 pu? assumere diverse forme, definendo quindi una diversa forma per l?area di lettura 17. Nelle forme realizzative illustrate nelle unite figure, come ad esempio nella figura 11, il fondo 25 della sede 24 ? piano. Il fondo 25 della sede 24 si pu? per? presentare anche o concavo o convesso. In particolare, la forma convessa del fondo 25, e, di conseguenza, dell?area di lettura 17, permette di ridurre il rischio che alcuni granelli della sostanza alimentare che attraversano l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12, possano fermarsi sull?area di lettura 17 stessa, impedendo o ostacolando il riconoscimento ottico della capsula 1.
Nelle forme realizzative illustrate nelle unite figure, la sede 24 ? delimitata da un bordo iniziale 26 parte anch?esso della porzione centrale 19, ed ? definita da una parte concava 27 della porzione centrale 19 dell?elemento di riconoscimento 14, che si sviluppa a sbalzo verso la sostanza alimentare, rispetto al resto dell?elemento di riconoscimento 14.
In altre forme realizzative non illustrate, la sede 24 ? sempre definita da una parte concava 27 della porzione centrale 19 dell?elemento di riconoscimento 14, ma in quel caso la parte concava 27 pu? invece essere posizionata, rispetto al resto dell?elemento di riconoscimento 14, a sbalzo verso la parete di ingresso 10.
In altre forme realizzative, anch?esse non illustrate, la parte concava 27 pu? invece essere ricavata all?interno dello spessore dell?elemento di riconoscimento 14 (che, in quel caso, sar? maggiore rispetto a quanto illustrato nelle figure da 12 a 18).
Quando l?elemento di riconoscimento 14 ? posizionato tra la parete di ingresso 10 e l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 ed ? presente la sede 24, sono possibili diverse configurazioni.
In una prima configurazione l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 ? sagomato in modo da essere centralmente conformato analogamente all?esterno della porzione centrale 19 dell?elemento di riconoscimento 14: in questo caso, l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 definisce quindi, se necessario, un alloggiamento per la parte concava 27 dell?elemento di riconoscimento 14.
In una seconda configurazione, l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 ? invece piano, analogamente alle forme realizzative illustrate nelle figure allegate, e pu? essere posizionato a distanza o a contatto con la superficie esterna della parte concava 27 della porzione centrale 19.
Nelle forme realizzative in cui, invece, l?elemento di riconoscimento 14 comprende la sede 24 ed ? posizionato tra l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 e la sostanza alimentare, l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 pu? essere configurato per deformarsi e/o per forarsi, in seguito all?azione del perforatore 18 dell?apparecchiatura 16.
Vantaggiosamente, la sede 24 non occupa tutta la porzione centrale 19: la porzione centrale 19, infatti, definisce anche una zona perimetrale 28 che ? rivolta verso la parete di ingresso 10 e che si estende a partire dal bordo iniziale 26 verso la parete laterale 3 del corpo principale 2 della capsula 1. Come mostrato ad esempio nelle figure 11 e da 14 a 18, la zona perimetrale 28 si sviluppa in modo anulare attorno al bordo iniziale 26 della parte concava 27; lo sviluppo circolare della zona perimetrale 28 illustrata nelle unite figure, per?, non deve essere inteso come limitante per la presente invenzione, in quanto la zona perimetrale 28, pu? svilupparsi anche con forme diverse, come ad esempio una forma quadrata o poligonale.
In alcune forme realizzative, mostrate ad esempio nelle figure 15 e 18, l?elemento di riconoscimento 14 presenta, in corrispondenza della zona perimetrale 28 della porzione centrale 19, uno o pi? elementi sporgenti 29 che si estendono in direzione opposta rispetto alla sede 24 (quindi verso la parete di ingresso 10); in altre forme realizzative, invece, la zona perimetrale 28 ? priva di elementi sporgenti 29, e in particolare ? liscia, come illustrato ad esempio nell?elemento di riconoscimento 14 di figura 16 e nella capsula 1 di figura 11 che comprende tale elemento di riconoscimento 14.
Nelle forme realizzative in cui ? presente la zona perimetrale 28, l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 pu? essere fissato alla zona perimetrale 28: nel caso in cui siano presenti gli elementi sporgenti 29, l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 pu? essere vantaggiosamente fissato ad almeno uno degli elementi sporgenti 29.
Si noti comunque che la zona perimetrale 28 pu? presentare gli elementi sporgenti 29 anche nel caso in cui l?elemento di riconoscimento 14 sia posizionato tra la parete di ingresso 10 e l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 (caso non illustrato): in questo caso l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 non sar? fissato agli elementi sporgenti 29, mentre gli elementi sporgenti 29 potranno invece essere posti in appoggio contro la parete di ingresso 10.
Nel caso in cui l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 sia posto tra la parete di ingresso 10 e l?elemento di riconoscimento 14, e sia configurato per deformarsi in seguito all?azione del perforatore 18 dell?apparecchiatura 16, senza per? essere forato dal perforatore 18 stesso, l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 pu? essere fissato (vantaggiosamente saldato) alla zona perimetrale 28.
In una configurazione in cui l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 ? fissato ad almeno uno degli elementi sporgenti 29, il perforatore 18, dopo aver forato la parete di ingresso 10, ? almeno parzialmente alloggiato all?interno della sede 24, e l?acqua che viene iniettata nella sede 24 pu? fuoriuscire dalla sede 24 o scorrendo sull?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 per raggiungere le sue zone non associate alla sede 24, o attraversandolo per poi passare attraverso gli spazi presenti tra gli elementi sporgenti 29 e lo stesso organo di distribuzione del flusso di acqua 12.
In un?altra configurazione in cui, invece, la zona perimetrale 28 ? priva degli elementi sporgenti 29 e vantaggiosamente ? liscia, indipendentemente dal fatto che l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 sia fissato (vantaggiosamente saldato) o meno in corrispondenza della zona perimetrale 28 liscia, l?acqua che viene iniettata nella sede 24 pu? fuoriuscire dalla sede 24 scorrendo sull?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 per raggiungere le sue zone non associate alla sede 24.
In entrambe le configurazioni sopra descritte, quindi, almeno una parte dell?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 si deforma sotto la spinta del perforatore 18 dell?apparecchiatura 16 e si inserisce insieme allo stesso perforatore 18 almeno parzialmente all?interno della sede 24 definita dalla porzione centrale 19 dell?elemento di riconoscimento 14. ? comunque possibile che solo una porzione dell?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 di sia configurata per essere deformata, in uso, dal perforatore 18 dell?apparecchiatura 16.
Diversamente, nel caso in cui l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 sia ancora posto tra l?elemento di riconoscimento 14 e la parete di ingresso 10 ma sia configurato per essere forato in seguito all?azione del perforatore 18 dell?apparecchiatura 16 permettendo al perforatore 18 di inserirsi parzialmente nella sede 24, l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12, analogamente a quanto precedentemente descritto, pu? essere fissato (vantaggiosamente saldato) in corrispondenza della zona perimetrale 28 della porzione centrale 19; anche in questo caso sono possibili diverse configurazioni.
In una configurazione in cui l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 ? fissato ad almeno uno degli elementi sporgenti 29, il perforatore 18, dopo aver forato la parete di ingresso 10 e l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12, ? almeno parzialmente alloggiato all?interno della sede 24. Di conseguenza, l?acqua che viene iniettata nella sede 24 pu? fuoriuscire da essa sia passando attraverso gli spazi presenti tra gli elementi sporgenti 29 e l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12, sia fuoriuscendo dal foro creato dal perforatore 18 e scorrendo sull?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 per raggiungere le sue zone non associate alla sede 24.
In un?altra configurazione, l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 ? fissato (vantaggiosamente saldato) in corrispondenza di una zona perimetrale 28 liscia; l?acqua che viene iniettata nella sede 24 pu? quindi fuoriuscire dal foro creato dal perforatore 18 e scorrere sull?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 per raggiungere le sue zone non associate alla sede 24.
Sebbene non sia stato rappresentato nelle unite figure, in alcune forme realizzative la capsula 1 comprende, inoltre, un organo di filtraggio inferiore posizionato all?interno del corpo principale 2 tra la sostanza alimentare e la parete di uscita 11; questo organo di filtraggio inferiore ? configurato per filtrare, in uso, la bevanda che si ? formata a seguito del passaggio del flusso di acqua attraverso la sostanza alimentare. Con il termine ?filtrare? si intende che l?organo di filtraggio inferiore ? configurato per far passare la bevanda, mentre trattiene quantomeno la maggior parte della sostanza alimentare in polvere contenuta tra l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 e l?organo di filtraggio inferiore stesso; solo una minima parte di sostanza alimentare potr? fuoriuscire in polvere con la bevanda erogata (generalmente si tratta di granuli con granulometria significativamente inferiore alla granulometria nominale prevista per la sostanza alimentare).
Solitamente, l?organo di filtraggio inferiore ? inserito all?interno di capsule 1 che contengono una sostanza alimentare che permette la preparazione di una bevanda per mezzo di estrazione o infusione. Nel caso di capsule 1 che contengono una sostanza che permette la preparazione di una bevanda per mezzo della solubilizzazione della sostanza alimentare all?interno dell?acqua, invece, la stessa sostanza alimentare deve fuoriuscire dal corpo principale 2 della capsula 1, e quindi solitamente l?organo di filtraggio inferiore non viene inserito all?interno di capsule 1 di questa tipologia.
Passando ora a descrivere il sistema per la preparazione di una bevanda oggetto della presente invenzione, esso comprende la capsula 1 sin qui descritta e un?apparecchiatura 16 per la preparazione di bevande che utilizza tale capsula 1.
L?apparecchiatura 16 comprende, a sua volta, un gruppo di infusione 30, che definisce una camera di infusione 31, la quale ? configurata per alloggiare la capsula 1. Come precedentemente scritto, il gruppo di infusione 30 pu? essere, vantaggiosamente, sia a sviluppo verticale, sia a sviluppo orizzontale; in alcune forme realizzative, meno comuni nella tecnica nota, il gruppo di infusione 30 pu? avere uno sviluppo diverso sia da quello verticale sia da quello orizzontale.
Il gruppo di infusione 30 generalmente comprende una prima parte 32 e una seconda parte 33; la prima parte 32 e la seconda parte 33 sono mobili l?una rispetto all?altra tra una posizione operativa, in cui sono accoppiate tra loro, formando la camera di infusione 31, e una posizione non operativa, in cui sono distanziate tra loro e permettono l?inserimento o la rimozione della capsula 1 nella camera di infusione 31. Per aprire e chiudere la camera di infusione 31, vale a dire per movimentare la prima parte 32 e la seconda parte 33 tra la posizione operativa e la posizione non operativa, l?apparecchiatura 16 pu? inoltre comprendere un meccanismo di movimentazione 34, che permette lo spostamento reciproco della prima parte 32 e della seconda parte 33; il meccanismo di movimentazione 34 pu? essere azionato direttamente dall?utilizzatore dell?apparecchiatura 16, ad esempio attraverso una leva nel caso di azionamento manuale, o premendo un pulsante nel caso di azionamento motorizzato, nonch? pu? essere anche completamente automatico secondo modalit? realizzative di per s? note e quindi non descritte nel dettaglio.
L?apparecchiatura 16 inoltre comprende un perforatore 18, atto a perforare la parete di ingresso 10 della capsula 1 quando quest?ultima ? alloggiata all?interno della camera di infusione 31. In alcune forme realizzative il perforatore 18 ? configurato per poter forare solo la parete di ingresso 10, evitando invece di forare l?elemento di riconoscimento 14 e l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 posizionati all?interno della capsula 1. In altre forme realizzative ? invece possibile prevedere, come sopra descritto, che il perforatore 18 perfori anche l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12, qualora questo sia posizionato tra la parete di ingresso 10 e l?elemento di riconoscimento 14.
Nel caso in cui sia presente una sede 24 definita dall?elemento di riconoscimento 14 della capsula 1, almeno quando la capsula 1 ? inserita nella camera di infusione 31, il perforatore 18 pu? essere vantaggiosamente alloggiato, almeno in parte, all?interno di questa sede 24; ci? ? possibile sia quando l?elemento di riconoscimento 14 ? posto tra la parete di ingresso 10 e l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12, sia quando l?elemento di riconoscimento 14 ? posto tra l?organo di distribuzione del flusso di acqua 12 e la sostanza alimentare, secondo le modalit? sopra descritte.
In alcune forme realizzative, l?apparecchiatura 16 pu? comprendere un sistema di perforazione inferiore 35, configurato per creare almeno un foro nella parete di uscita 11 della capsula 1, in modo da consentire alla bevanda di fuoriuscire dalla capsula 1. Il sistema di perforazione inferiore 35 pu? essere sia statico, sia mobile. In questo secondo caso, in alcune forme realizzative pu? essere attivato tramite il meccanismo di movimentazione 34 precedentemente descritto, in modo tale che la capsula 1 possa essere forata in corrispondenza della parete di uscita 11 in seguito al raggiungimento della posizione operativa a partire dalla posizione non operativa o durante lo spostamento tra la posizione operativa e la posizione non operativa.
L?apparecchiatura 16 pu? comprendere, inoltre, dei mezzi di alimentazione, atti a generare il flusso di acqua e ad alimentarlo all?interno della capsula 1, in particolare al di sopra dell?organo di distribuzione del flusso di acqua 12. Vantaggiosamente, i mezzi di alimentazione comprendono un serbatoio configurato per contenere l?acqua da immettere all?interno della capsula 1, una pompa che permette di ottenere la pressione desiderata per l?iniezione dell?acqua, e una caldaia che permette di portare l?acqua alla temperatura necessaria per la preparazione della bevanda.
In alcune di queste forme realizzative, i mezzi di alimentazione possono comprendere inoltre un ugello configurato per iniettare l?acqua all?interno del corpo principale 2 della capsula 1; vantaggiosamente, l?ugello pu? essere definito dal perforatore 18.
In modo di per s? noto, l?apparecchiatura 16 pu? inoltre comprendere un espulsore, che ? configurato per espellere la capsula 1 dalla camera di infusione 31 in seguito all?erogazione della bevanda; vantaggiosamente anche l?espulsore pu? essere attivato tramite il meccanismo di movimentazione 34 precedentemente descritto, in modo tale che la capsula 1 possa, ad esempio, essere espulsa in seguito al raggiungimento della posizione non operativa a partire dalla posizione operativa. Nella forma realizzativa illustrata nelle unite figure l?espulsore non ? presente, mentre ? presente un elemento di disimpegno 36, ad azionamento elastico, configurato per disimpegnare la capsula 1 dal perforatore 18 quando la prima parte 32 e la seconda parte 33 tornano nella posizione non operativa.
In una delle forme realizzative preferite, l?apparecchiatura 16 comprende inoltre un dispositivo di riconoscimento ottico 15 che ? configurato per generare il primo segnale ottico e inviarlo verso la zona in cui si trova l?area di lettura 17 quando la capsula 1 ? inserita nella camera di infusione 31, e per rilevare un segnale ottico di risposta che viene cos? generato.
Il dispositivo di riconoscimento ottico 15 ? inoltre configurato per esaminare il segnale ottico di risposta e per controllare il funzionamento dell?apparecchiatura 16 in funzione dell?esito di tale esame. In particolare, l?esame ? volto ad accertare se il segnale ottico di risposta presenti le caratteristiche dello spettro di emissione note e riconoscibili proprie del secondo segnale ottico sopra descritto (quali e quante siano le caratteristiche da esaminare pu? essere deciso di volta in volta in fase di progettazione). Se l?esito dell?esame ? positivo (vale a dire se vi ? corrispondenza) il dispositivo di riconoscimento ottico 15 considera la capsula 1 riconosciuta e controlla conseguentemente il funzionamento dell?apparecchiatura 16, secondo modalit? di per s? note. Se l?esito dell?esame ? negativo (vale a dire se non vi ? corrispondenza), il dispositivo di riconoscimento ottico 15 considera la capsula 1 non riconosciuta; a quel punto il funzionamento dell?apparecchiatura 16 pu? essere consentito o meno a seconda delle scelte progettuali dell?apparecchiatura 16. Nella forma realizzativa preferita illustrata nelle unite figure, il dispositivo di riconoscimento ottico 15 ? operativamente associato al perforatore 18 e comprende un emettitore 37 per la generazione del primo segnale ottico, ad esempio un LED, una fibra ottica 38 configurata per indirizzare il primo segnale ottico verso l?area di lettura 17 di una capsula 1 inserita all?interno della camera di infusione 31, e uno specchio 39 disposto in modo tale da riflettere nella fibra ottica 38 almeno parte della radiazione luminosa che riceve dal LED. La fibra ottica 38 ? montata internamente al perforatore 18 ed ? direttamente affacciata all?area di lettura 17 per irradiarla con il primo segnale ottico. La stessa fibra ottica 38 riceve il segnale ottico di risposta e lo invia verso un sensore di rilevazione 40 che nella forma realizzativa illustrata ? posto dietro lo specchio 39. Quest?ultimo ? infatti costituito da uno specchio dicroico che riflette la banda di frequenze in cui rientra la parte di interesse del primo segnale ottico e che ? invece trasparente per la banda di frequenze di interesse per il segnale ottico di risposta.
La presente invenzione consegue importanti vantaggi.
Grazie alla presente invenzione, infatti, ? stata messa a punto una capsula per la preparazione di una bevanda che comprende un elemento di riconoscimento che, a seconda delle forme realizzative, permette di ottenere un rilascio della sostanza di riconoscimento nell?acqua inferiore a quanto attualmente possibile con le capsule note e/o di ottenere un riconoscimento pi? affidabile a parit? di quantit? di sostanza di riconoscimento rilasciata nell?acqua. Grazie alla presente invenzione, infatti, l?elemento di riconoscimento pu? avere un volume e una estensione superficiale nettamente inferiore rispetto a quella degli elementi di riconoscimento rigidi o semirigidi della tecnica nota. Dato che il rilascio di sostanza di riconoscimento nell?acqua cresce al crescere della concentrazione della sostanza di riconoscimento e dell?estensione superficiale dell?elemento di riconoscimento, ? evidente che uno qualsiasi degli elementi di riconoscimento illustrati nelle unite figure permette ad esempio di avere un minore rilascio della sostanza di riconoscimento nell?acqua, rispetto a quelli noti, a parit? di concentrazione della sostanza di riconoscimento.
Tali benefici si estendono anche al sistema che comprende la capsula e una apparecchiatura destinata ad utilizzarla.
Va infine rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e che anche il costo connesso alla sua attuazione non risulta molto elevato.
L?invenzione cos? concepita ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell?ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Tutti i dettagli sono rimpiazzabili da altri tecnicamente equivalenti ed i materiali impiegati, nonch? le forme e le dimensioni dei vari componenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (16)

RIVENDICAZIONI
1. Capsula per la preparazione di una bevanda, contenente una sostanza alimentare che ? in polvere e permette la preparazione della bevanda tramite il passaggio di un flusso di acqua attraverso la sostanza alimentare, in cui detta capsula (1) comprende:
un corpo principale (2) che ? conformato sostanzialmente a tazza e che presenta una parete laterale (3) e una parete di fondo (4), la parete laterale (3) estendendosi tra un primo bordo (5), che definisce un?apertura di ingresso (6), e un secondo bordo (7), e la parete di fondo (4) essendo collegata al secondo bordo (7) e chiudendo il corpo principale (2) in corrispondenza di detto secondo bordo (7); e
un film superiore (9), fissato al corpo principale (2) in corrispondenza del primo bordo (5);
in cui:
uno tra la parete di fondo (4) e il film superiore (9) ? configurato per costituire una parete di ingresso (10) per l?acqua nella capsula (1) e l?altro, tra la parete di fondo (4) e il film superiore (9), ? configurato per costituire una parete di uscita (11) della bevanda dalla capsula (1); e
un organo di distribuzione del flusso di acqua (12) ? posto all?interno del corpo principale (2), detto organo di distribuzione del flusso di acqua (12) essendo posizionato tra la parete di ingresso (10) e la sostanza alimentare ed essendo permeabile per il flusso di acqua;
caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre un elemento di riconoscimento (14) distinto dall?organo di distribuzione del flusso di acqua (12), e dal fatto che:
l?elemento di riconoscimento (14) ? posizionato tra la parete di ingresso (10) e la sostanza alimentare, l?elemento di riconoscimento (14) essendo configurato per essere riconosciuto, in uso, da un dispositivo di riconoscimento ottico (15) di una apparecchiatura (16) per la preparazione di una bevanda che utilizza la capsula (1); e
l?elemento di riconoscimento (14) comprende una area di lettura (17) che ? rivolta verso la parete di ingresso (10), l?area di lettura (17) comprendendo una sostanza di riconoscimento ottico configurata per emettere un secondo segnale ottico con caratteristiche note e riconoscibili in risposta ad una eccitazione con un primo segnale ottico predeterminato.
2. Capsula secondo la rivendicazione 1, in cui l?elemento di riconoscimento (14) ? posizionato tra la parete di ingresso (10) e l?organo di distribuzione del flusso di acqua (12).
3. Capsula secondo la rivendicazione 1, in cui l?elemento di riconoscimento (14) ? posizionato tra l?organo di distribuzione del flusso di acqua (12) e la sostanza alimentare.
4. Capsula secondo la rivendicazione 3, in cui l?organo di distribuzione del flusso di acqua (12) comprende un materiale che ? trasparente per il primo segnale ottico e per il secondo segnale ottico, per permettere, in uso, l?osservazione ottica dell?area di lettura (17) da parte del dispositivo di riconoscimento ottico (15).
5. Capsula secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui l?elemento di riconoscimento (14) comprende una porzione centrale (19) e una o pi? porzioni radiali (20) e in cui ciascuna porzione radiale (20) si estende tra una prima estremit? (21), collegata alla porzione centrale (19), e una seconda estremit? (22) posta in corrispondenza della parete laterale (3) del corpo principale (2).
6. Capsula secondo la rivendicazione 5, in cui la porzione centrale (19) comprende l?area di lettura (17).
7. Capsula secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui l?elemento di riconoscimento (14) comprende inoltre almeno una o pi? porzioni tangenziali (23) che si estendono lungo la parete laterale (3), che sono a contatto con detta parete laterale (3), e che sono collegate alla seconda estremit? (22) di almeno una di dette una o pi? porzioni radiali (20).
8. Capsula secondo la rivendicazione 7, in cui l?elemento di riconoscimento (14) comprende una sola porzione tangenziale (23) che si estende circonferenzialmente lungo tutta la parete laterale (3), o in cui ogni porzione tangenziale (23) ? collegata alla seconda estremit? (22) di una sola porzione radiale (20) o in cui sono presenti almeno due porzioni radiali (20) e almeno una porzione tangenziale (23) ? collegata ad almeno due porzioni radiali (20).
9. Capsula secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui la porzione centrale (19) definisce una sede (24) rivolta verso la parete di ingresso (10), l?area di lettura (17) essendo posizionata in corrispondenza di un fondo (25) di detta sede (24).
10. Capsula secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui l?organo di distribuzione del flusso di acqua (12) comprende una membrana microforata, detta membrana microforata essendo flessibile e permeabile per l?acqua.
11. Capsula secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui l?elemento di riconoscimento (14) occupa meno del 50%, preferibilmente meno del 25%, di una sezione trasversale della capsula (1) misurata in corrispondenza dell?elemento di riconoscimento (14).
12. Capsula secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, in cui l?elemento di riconoscimento (14) ? rigido o semirigido.
13. Capsula secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, comprendente inoltre un organo di filtraggio inferiore all?interno del corpo principale (2), che ? posizionato tra la sostanza alimentare e la parete di uscita (11), detto organo di filtraggio inferiore essendo configurato per filtrare la bevanda formatasi a seguito del passaggio di detto flusso di acqua attraverso la sostanza alimentare.
14. Sistema per la preparazione di una bevanda, comprendente una capsula (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 13 e un?apparecchiatura (16), l?apparecchiatura (16) comprendendo:
un gruppo di infusione (30) che definisce una camera di infusione (31), la camera di infusione (31) essendo configurata per alloggiare la capsula (1); un perforatore (18) atto a perforare la parete di ingresso (10) della capsula (1), quando detta capsula (1) ? alloggiata all?interno della camera di infusione (31); e
mezzi di alimentazione per alimentare il flusso di acqua all?interno di detta capsula (1) attraverso la parete di ingresso (10).
15. Sistema secondo la rivendicazione 14, in cui l?apparecchiatura (16) comprende un dispositivo di riconoscimento ottico (15) configurato per inviare il primo segnale ottico sull?area di lettura (17) dell?elemento di riconoscimento (14) e per ricevere il secondo segnale ottico emesso dalla sostanza di riconoscimento ottico in risposta all?eccitazione dovuta al secondo segnale ottico.
16. Sistema secondo la rivendicazione 15, in cui il dispositivo di riconoscimento ottico (15) ? associato al perforatore (18).
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