IT202100002135U1 - Una maschera di protezione oronasale individuale, in microfibra di poliestere, con protezione antimicrobica permanente. - Google Patents

Una maschera di protezione oronasale individuale, in microfibra di poliestere, con protezione antimicrobica permanente. Download PDF

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Description

UNA MASCHERA DI PROTEZIONE ORONASALE INDIVIDUALE, IN
MICROFIBRA DI POLIESTERE, CON PROTEZIONE ANTIMICROBICA
PERMANENTE
[0001] Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di protezione oronasale individuale, a forma di maschera facciale attiva anche detta convenzionalmente mascherina, lavabile e pertanto riutilizzabile, ricavata da un tessuto con funzione di barriera traspirante, del tipo in 100% microfibra di poliestere, che ? stato preventivamente trattato in modo tale da svolgere una protezione antimicrobica di tipo permanente.
CAMPO D?APPLICAZIONE DEL TROVATO
[0002] E? nota la funzione delle maschere facciali o comunemente dette mascherine. Esse, ove indossate, assolvono alla funzione essenziale in una moltitudine di ambiti, di evitare la dispersione o alternativamente la dispersione e l?inalazione di agenti patogeni (quali ad esempio, batteri o virus) originati in micro o nano gocce anche dette droplets o goccioline respiratorie e aerosol che possono essere disperse dalla bocca e dal naso, in tal caso, sia dai soggetti che l?indossano, la mascherina, sia da chi ? nella nostra prossimit? in un raggio circoscritto.
[0003] In letteratura, sono note da tempo le dette maschere facciali, vieppi? che ad oggi, per effetto della pandemia da SARS COVID-19, in buona parte dei Paesi ne ? obbligatorio l?uso, anche solo per la deambulazione ordinaria, oltre che negli ambienti frequentati dalle persone, di qui la crescita esponenziale, sia nella produzione che nella commercializzazione, da parte d?una moltitudine di imprese. Generalmente, dette maschere facciali, sono disponibili in una moltitudine di varianti per materiali impiegati, dimensioni e colorazioni, nonch? suddivise in base al grado di protezione del o dei tessuti che le compongono. Va detto altres? che alcune tipologie sono di tipo monouso altre ancora sono riutilizzabili, dove in tale ultima ipotesi, s?intende che possono essere lavate un certo numero di volte o sottoposte a processi di sterilizzazione, sanificazione, igienizzazione, dove la prima piuttosto che seconde, sono opzioni previste dalle molteplici normative settoriali, in funzione delle destinazioni.
[0004] In linea di principio, una maschera facciale, ? composta dalla barriera che ? quella parte che s?addossa e ricopre l?area del viso che va dalla bocca al naso, e dai lacci o lacciuoli uniti di lato rispetto alla detta barriera, alternativamente e pi? di frequente da elastici, dove questi ultimi sono uniti a guisa di asole di lato alla barriera, al fine di garantire l?assicurazione di quest?ultima al viso, girando a calzare attorno a ciascuno dei padiglioni auricolari della persona che l?indossa. Le caratteristiche della barriera, dipendono dalla composizione del materiale utilizzato, per lo pi? un tessuto multistrato, e in linea di massima, prevedono uno strato impermeabile e pi? strati filtranti, prevalentemente di tessuto non tessuto, del tipo melt blown e spun bond. Questi ultimi poi, a seconda del grado di protezione che necessita, richiedono l?uso di tessuto non tessuto a diversa densit?. La forma della barriera ? perlopi? rettangolare con alcune pieghe ricavate longitudinalmente, in pratica dei soffietti, di modo tale che estese, ne aumentino la superficie complessiva e tale da consentire un pi? efficace e completo adattamento della detta barriera alla superficie irregolare del viso, coprendo contestualmente almeno naso e bocca.
INCONVENIENTI
[0005] Quello che si pu? affermare, in linea di massima, ? che le soluzioni pi? frequentemente usate, pongono dei limiti alla funzione di barriera, nel senso che se ? vero che esse, indipendentemente dal grado di protezione, impediscono la dispersione o la dispersione e l?inalazione degli agenti patogeni delle persone prossime, ? anche vero che questi non vengono efficacemente abbattuti una volta entrati a contatto della barriera. Vale a dire, gli agenti patogeni sopravvivono per un certo periodo di tempo anche se vengono ritenuti pi? o meno efficacemente dalle superfici filtranti delle dette mascherine. Va detto in particolare, che la contaminazione delle maschere cos? indossate, non avviene solamente in modo aeriforme, per esempio laddove gli agenti patogeni si depositino o restino imprigionati nella barriera per effetto dei flussi respiratori bidirezionali, ma accade di frequente, che la stessa barriera, manipolata in diversi modi, vuoi per essere indossata, vuoi per essere anche solo sistemata per meglio adattarvisi al viso o rimossa, venga ad essere malamente toccata in una o pi? parti con le dita delle mani, veicolando cos? gli agenti patogeni presenti sugli arti e tali da depositarli anche sulla superficie pi? a diretto contatto del viso e prossima al naso ovvero alla bocca. Di qui, il passo per essere contagiati, ? assai breve e un tanto nonostante le precauzioni di rito.
[0006] La ricerca pi? attenta, s?? quindi da subito orientata nell?ipotizzare soluzioni che fornissero barriere o meglio, dei materiali, atti a fungere da barriera batteriostatica, in grado anche di abbattere o ridurre la carica batterica e virale delle superfici contaminate della barriera. Un caso scuola, ad esempio, ? stato il largo impiego dell?argento, dove in molte soluzioni, si ? inteso impregnare la fibra o il tessuto non tessuto di ioni d?argento, con prospettati vantaggi di riduzione batterica affermati come al 100% e rendendo, nel contempo, possibile la riutilizzabilit? della mascherina, potendola sottoporre a pi? cicli di lavaggio. Vi ? per? un problema non trascurabile, ovvero il fatto che, notoriamente, l?impiego di soluzioni di argento possano risultare a diversi gradi di natura tossica. Quanto lo sia, dipende dalle concentrazioni, dalle esposizioni, dalle modalit? di assunzione, ad ogni modo ? risaputo che a fronte dell?impiego di tale componente, uno degli effetti collaterali, vieppi? se protratto nel tempo, possa essere l??argiria?, una patologia rara caratterizzata dalla pigmentazione grigio bluastra della pelle. Ad ogni modo ? un dato di fatto che l?argento abbia quantomeno un effetto citotossico.
STATO DELL?ARTE
[0007] Una rapida ricerca in ambito brevettuale, sebbene non esaustiva, ha consentito di rintracciare taluni documenti anteriori che delineano le attuali conoscenze per il tecnico medio, in aggiunta a quanto poc?anzi descritto.
[0008] CN212185237 descrive una maschera antivirus, che comprende un corpo principale della maschera e uno strato di maschera, in cui il corpo principale della maschera comprende uno strato filtrante di pellicola di politetrafluoroetilene; il dispositivo di adattamento e posizionamento del viso ? disposto nella parte centrale superiore del lato esterno del corpo principale della maschera; in cui i corpi di fissaggio della maschera sono disposti su due lati del corpo principale della maschera; in cui i mezzi di fissaggio della maschera sono integrati con il corpo principale della maschera o ? collegato con il corpo principale della maschera tramite una struttura di collegamento; e la struttura di collegamento ? una struttura del tipo di saldatura a caldo o una struttura di tipo adesivo. Rispetto alla tecnica nota, la maschera ? dotata dello strato filtrante a pellicola di politetrafluoroetilene filtrante su nanoscala, in modo che le impurit? come i batteri possano essere completamente intercettate e l'efficienza di filtraggio sia superiore a quella di una comune maschera; nel frattempo, la superficie dello strato filtrante in film di politetrafluoroetilene ? idrofobica e pu? essere utilizzata ripetutamente dopo il lavaggio con acqua o il risciacquo della polvere sulla superficie, viene impedito l'allevamento di batteri e le prestazioni di filtraggio sono durature e stabili; l'intero prodotto ha trasparenza e non copre il viso, in modo che la sicurezza e la comodit? nella comunicazione siano garantite.
In AU2020102080 si propone una maschera intelligente a base di Al con attacco per rilevare automaticamente e uccidere il virus COVID-19, su qualsiasi punto di ingresso del viso e disinfettarlo a fondo per evitare che entri nel corpo. La maschera ? dotata di sensori e disinfettante con scanner basato sull'intelligenza artificiale e con un biosensore ottico integrato che rileva il virus COVID-19 e quindi indirizza il modulo di sanificazione per ucciderlo. I punti di ingresso identificati del virus COVID-19 sono le aperture facciali come la cavit? nasale, la bocca e gli occhi.
TW202017618 accenna al fatto che la maschera comprende uno strato interno, uno strato intermedio e uno strato esterno, in cui lo strato interno, intermedio o esterno comprende un composto metallo organico cationico per inibire il virus. Il composto organometallico cationico comprende un composto per sintetizzare acilpirazolone e Ni <SP> </SP>, Cu <SP> 2+ </SP>, Co <SP> 2+ </SP> o Zn <SP> 2+ < / SP>, o un composto per sintetizzare tetrathiosemicarbazone, due tiosemicarbazoni e Ni <SP> </SP>, Cu <SP> 2+ </SP> o Zn <SP> 2+ </SP>.
CN108815098 suggerisce un metodo di preparazione di maschere batteriostatiche anche di ritenzione dell'umidit?. Secondo l'invenzione, la foglia di aloe viene miscelata con glucosio e acido citrico, viene aggiunto acetobacter xylinum per l'idrolisi enzimatica, i componenti dei tessuti, i nutrienti e le fibre vegetali nell'aloe possono essere separati, la maschera ha una forte capacit? di trattenere l'umidit? e trattenere l'effetto umidit?, la cellulosa, la vitamina e altri nutrienti separati ed estratti dall'aloe attraverso legame covalente, legame idrogeno e forza attiva intermolecolare sono strettamente attaccati al materiale della maschera, il materiale viene immerso in una soluzione acida e liscivia alcalina per estrarre la chitina , la chitina ha molti chitosani, quindi batteri e virus perdono attivit?, combinandosi strettamente con le pareti cellulari di batteri e virus, la trasmissione delle sostanze interne ed esterne delle cellule pu? essere ostacolata, in modo che batteri e virus possano essere uccisi. L?introduzione della chitina e la cellulosa aumentano ovviamente l'effetto batteriostatico della maschera, la maschera ? utile per pulire batteri e virus in superficie strato di pelle del viso e ha un'ampia prospettiva di applicazione.
Infine, CN107419434 dove la maschera facciale non tessuta ? priva di asetticit?. La maschera facciale in tessuto non tessuto viene preparata attraverso la cooperazione di un materiale di base della maschera facciale in tessuto non tessuto a base di fibra di poliestere, fibra di chitosano modificato e fibra di alghe modificata con ammorbidenti composti da un ammorbidente di sale di ammonio quaternario di etere di glicerina e un ammorbidente di sale di ammonio quaternario diestere con rapporto di massa di 2: 3 e agenti antiallergici composti da dendranthema indica e dipotassio glicirrizinato con rapporto di massa di 4: 1. La maschera facciale in tessuto non tessuto viene sottoposta a sterilizzazione per irradiazione in condizioni di pressione e temperatura normali, ossidata con mezzi gassosi e bassa dose di assorbimento dell'irradiazione. Il metodo di preparazione presenta i vantaggi che la maschera facciale non tessuta ? ad alto assorbimento di umidit? e traspirabilit? e bassa irritazione, la capacit? riproduttiva dei batteri pu? essere efficacemente ridotta attraverso la sterilizzazione per irradiazione della maschera facciale non tessuta, e viene evitato il potenziale rischio osmotico per la pelle umana.
STATO DELL?ARTE PROSSIMO AL TROVATO
[0009] US6277770 , descrive un tessuto come barriera agli allergeni che include un substrato di tessuto a struttura compatta, tessuto dallo 0 al 45% di filati di filamenti sintetici continui e dal 55 al 100% di filati naturali o sintetici. Il substrato del tessuto ? finito per produrre un tessuto con una dimensione media dei pori da 4 a 10 micron, una permeabilit? all'aria di 0,5-25 cfm, una flessibilit? media del tessuto da 0,5 a 6,5 grammi (resistenza alla flessione) e una permeabilit? al vapore acqueo in eccesso di 800 g / m2 / 24 ore. Questo tessuto fornisce una barriera alle particelle allergeniche indotte dagli acari. Diverse finiture aggiuntive possono essere incluse sul tessuto, come una finitura antimicrobica per prolungare la durata del tessuto fornendo protezione contro muffe e funghi. Detto tessuto essendo utilizzato per camici e indumenti ad uso chirurgico.
[0010] In conclusione, si pu? ritenere singolarmente note delle maschere facciali antivirus, anche riutilizzabili, lavabili, composte da una barriera e di lacci o elastici per il fissaggio della maschera al viso, del tipo con barriera: - che prevede l?impiego del tessuto non tessuto impregnato da soluzioni a base di argento;
- che prevede l?impiego d?uno strato filtrante di pellicola di politetrafluoroetilene filtrante su nanoscala;
- che prevede un composto organometallico cationico;
- che prevede l?impiego di un composto a base di foglia di aloe miscelata con glucosio e acido citrico, con aggiunto acetobacter xylinum per l'idrolisi enzimatica, dal quale si estrae la chitina per impregnare la fibra;
- che prevede della fibra di poliestere, fibra di chitosano modificato e fibra di alghe modificata con ammorbidenti composti da un ammorbidente di sale di ammonio quaternario di etere di glicerina e un ammorbidente di sale di ammonio quaternario diestere e agenti antiallergici composti da dendranthema indica e dipotassio glicirrizinato.
[0011] Nell?ambito delle soluzioni poc?anzi ricordate, non si rintracciano n? vengono suggerite delle soluzioni di maschere facciali pensate con un materiale a comporre la barriera, trattato, in modo pi? efficace con dell?antimicrobico e di modo tale da complessivamente garantire la distruzione degli agenti patogeni.
[0012] Scopo essenziale del presente trovato ? anche quello di ovviare ai succitati inconvenienti.
BREVE DESCRIZIONE DEL TROVATO
[0013] Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo i problemi esposti mediante una maschera di protezione oronasale individuale, che si compone d?un corpo barriera che si adatta e viene posizionata nella parte centrale del viso a coprire con la propria superficie almeno il naso e la bocca e con, ai due lati del detto corpo barriera, dei mezzi di fissaggio della maschera al viso, che sono integrati con il corpo barriera della maschera o collegati tramite un mezzo di collegamento, di modo tale da essere posizionati attorno ai padiglioni auricolari alternativamente dietro la nuca, in cui il corpo barriera ? ottenuto da almeno uno strato di tessuto in 100% microfibra di poliestere testurizzato a sezione piatta e irregolare con costruzione fittissima, di oltre 4000 fili per cm2, porosit? media di 6,67; trattato con antimicrobico permanente che comprende il principio attivo 3-(trimetossisilil) propildimetiloctadecil ammonio cloruro saldamente legato alla fibra.
VANTAGGI
[0014] In tal modo, attraverso l?apporto creativo il cui effetto conferisce una maggiore efficacia e comodit? d?impiego, vengono conseguiti alcuni scopi e vantaggi.
Un primo scopo e vantaggio ? quello di realizzare una maschera di protezione oronasale individuale, capace di abbattere sino a distruggere gli agenti patogeni che l?attraversano, vengono ritenuti o si depositano nel corpo barriera della detta maschera la quale ? anche provvista d?un elevato potere di filtrazione, facendo in modo che comunque quantomeno i detti virus e batteri non raggiungano le vie respiratorie.
Un secondo scopo, ? quello di consentire una pi? efficace portabilit? senza influire sul flusso respiratorio, che per effetto delle trame del tessuto del corpo barriera, non risulta modificato, quasi ad avere la sensazione di non frapporre alcun ostacolo alla ordinaria attivit? fisiologica della respirazione, anche in condizione di affaticamento.
[0015] Ancora, va detto che la maschera di protezione oronasale oltre che essere indicata per evitare o quantomeno ridurre l?inalazione, attraverso naso e bocca, di microrganismi e particelle presenti nell?ambiente, per evitare o ridurre la loro trasmissione dalla zona oronasale all?ambiente circostante e per contenere il rischio di trasmettere infezioni. Essa agisce come barriera fisica e microbiologica che blocca il particolato aereo disperso, riduce i virus della famiglia Coronavirus, i batteri, i funghi e lieviti, grazie al tessuto a trama fittissima nobilitato con l?antimicrobico permanente, che distrugge la membrana cellulare dei microrganismi.
[0016] La forma adatta a coprire naso, bocca ed anche mento, ? disponibile in pi? misure, con delle pieghe trasversali che permettono di adattarsi, estendendosi, alle diverse conformazioni del viso, mentre la testurizzazione dei filati dona al tessuto una sensazione di benessere fisiologico elevato, garantisce un comfort ottimale, sensazione di asciutto e pressoch? nulla resistenza al respiro, evitando le irritazioni a chi le indossa e permettendo l?utilizzo continuativo per molte ore.
[0017] Infine, ne ? possibile il lavaggio a mano o in lavatrice con un normale detergente, evitando l?ammorbidente per non ridurre l?efficacia ntimicrobica. Il lavaggio in lavatrice pu? essere fatto fino alla temperatura di 90? C ed ? possibile igienizzare utilizzando additivi a base di cloro o pure a sanificazione con soluzione idroalcolica al 70%. Il tessuto mantiene nalterata la sua azione di barriera e l?efficacia antimicrobica per ca. 100 avaggi.
0018] Questi, ma anche altri vantaggi o scopi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione e della tavola di disegni allegata.
CONTENUTO DEL DISEGNO
igura 1, ? una vista di fronte d?una maschera facciale e in condizione perta;
igura 2, ? una vista di lato della maschera facciale di cui alla figura precedente, del tipo provvista di elastico;
igura 3, ? una vista di fronte d?una maschera facciale e in condizione perta, del tipo a due pieghe trasversali;
igura 4, ? una vista in piano e non in condizione estesa della maschera acciale di cui alla Figura 3;
igura 5, ? una vista di fronte d?una maschera facciale e in condizione perta, del tipo a quattro pieghe trasversali;
igura 6, ? una vista in piano e non in condizione estesa della maschera acciale di cui alla Figura 5.
DESCRIZIONE PRATICA DI REALIZZAZIONE DEL TROVATO
[0019] La maschera di protezione oronasale, individuale, (A), vedi Figura 1, si compone di un corpo barriera (10), e di mezzi di fissaggio (20), nel caso di specie del tipo ad elastico a guisa d?asola, per assicurare la detta maschera al viso, in modo tale da coprire almeno la superficie compresa tra la bocca ed il naso e anche il mento. Il corpo barriera (10), ? costituito da almeno uno strato di tessuto, con almeno 2 pieghe, a guisa di soffietti, che si sviluppano trasversalmente (101) e che permettono di adattarsi alle diverse conformazioni del viso. Il detto corpo barriera (10), vedi ad esempio Figura 4, in condizione di non impiego, si presenta di forma rettangolare, piatta, e con a ciascuna delle due estremit? laterali (100a-100b) unite le estremit? (200a-200b) dei detti mezzi di fissaggio (20).
[0020] In un caso, l?unione delle estremit? (200a-200b) dei detti mezzi di fissaggio (20) al corpo barriera (10), ? ottenuto per termosaldatura o termoadesione, ma pu? essere altres? ricavato mediante incollaggio o mediante associazione di adesivo ovvero cucitura delle dette estremit? (200a-200b). Anche in luogo degli elastici, come mezzi di fissaggio (20), possono essere previsti dei lacci o lacciuoli o anche stringhe (non illustrati), con la differenza che questi ultimi anzich? essere calzati solo in corrispondenza e attorno i padiglioni auricolari, possono prevedere in alternativa o in concorso, l?allacciamento nella parte posteriore della nuca, d?almeno una coppia di questi.
[0021] La caratteristica della barriera (10) ? di prevedere almeno uno strato di materiale tessuto in 100% microfibra di poliestere testurizzato a sezione piatta e irregolare con costruzione fittissima (oltre 4000 fili per cm2), porosit? media di 6,67. Pi? in particolare il tessuto ? Pristine? della societ? di diritto statunitense e garantito dal marchio Oeko-Tex Standard 100 che certifica l?assenza di sostanze dannose e l?idoneit? al contatto diretto con la pelle, ed ? protetto con antimicrobico permanente.
[0022] Va pure precisato che il tessuto Pristine? include un substrato di tessuto a struttura compatta, tessuto dallo 0 al 45% di filati di filamenti sintetici continui e dal 55 al 100% di filati naturali o sintetici. Il substrato del tessuto ? finito per produrre un tessuto con una dimensione media dei pori da 4 a 10 micron, una permeabilit? all'aria di 0,5-25 cfm, una flessibilit? media del tessuto da 0,5 a 6,5 grammi (resistenza alla flessione) e una permeabilit? al vapore acqueo in eccesso di 800 g / m2 / 24 ore.
Alcuni test di laboratorio eseguiti e pubblicati dalla societ?
identificano il prodotto tessuto Pristine? per caratteristiche come pi? sotto riportato, e pi? in particolare relative alla dimensione dei pori, permeabilit? all?aria, la mano del tessuto, la migrazione il passaggio del vapore ovvero umidit?:
TAB. A
[0023] Va ancora detto, che la maschera facciale individuale, ricavata mediante il tessuto Microair? Pristine? , ? tale che una volta confezionato dispone d?almeno una parte o zona della barriera (10), trattata con antimicrobico permanente comprendente il principio attivo 3-(trimetossisilil) propildimetiloctadecil ammonio cloruro saldamente legato alla fibra; esso ? del tipo con numero di registrazione all?EPA 64881-1976 e European Notification N605; inserito nel Review Program dei biocidi come da Commission Regulation No 1451-2007 e s.m.i. con EC Number 248-595-8 e CAS Number 27668-52-6. La molecola indicata non agisce per rilascio di sostanze chimiche, ma in modo fisico-meccanico per contatto spezzando la membrana dei microrganismi e quindi distruggendo la cellula; non ? trasferita sulla cute o dispersa nell?ambiente, conseguentemente da analisi e test della maschera (A), sono emersi i seguenti risultati di prova sperimentale:
TAB. B
[0024] Ulteriormente, si ? osservato che detta maschera facciale (A) pu? essere sottoposta regolarmente a lavaggio, per circa un centinaio di volte, al fine del suo riutilizzo, con nulla o al pi? ininfluente riduzione della capacit? virucida. Si consiglia lavaggio a mano o in lavatrice con un normale detergente ed evitando l?ammorbidente, perch? riduce l?efficacia antimicrobica. Il lavaggio in lavatrice pu? essere fatto fino alla temperatura di 90? C ma va evitata la centrifuga. Se necessario, ? possibile igienizzare utilizzando additivi a base di cloro (es. candeggina). ? inoltre possibile la sanificazione con soluzione idroalcolica al 70%, e come visto, il tessuto mantiene inalterata la sua azione di barriera e l?efficacia antimicrobica per 100 lavaggi. Altri test condotti dal Laboratorio di Microbiologia Universit? degli Studi di Ferrara Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche di Ferrara (IT), eseguiti su titoli virali che sono stati determinati utilizzando il metodo Karber (Lambert F. Te al, SARS and other Coronaviruses in Methods in Molecular Biology, vol.454), hanno dato i seguenti risultati: TCID50 = D - [ d ( S-0.5 ) ]
Dove D= -log10 dell?ultima diluizione che ha il 100% di positivit? al virus (4 pozzetti/4 pozzetti); d=-log10 del fattore di diluizione; S= numero dei pozzetti in cui ? presente il virus, inclusi l?ultima diluizione con 100% di positivit?. TCID50: Tissue Culture Infectious Dose, ?il prodotto, nelle condizioni sperimentali descritte, ha dimostrato una buona capacit? virucida, riducendo di 1,75 log10 (99,0%) la carica virale iniziale. Inoltre si ? affermato che il prodotto in esame dopo 30 lavaggi seguendo le indicazioni del produttore, mantiene una buona capacit? virucida. Per questi motivi, il prodotto nelle condizioni sperimentali descritte, ha dimostrato di non impedire il passaggio di particelle virali. E? stato per? possibile osservare una buona capacit? virucida, riducendo di 2,5 log10 (99,7%) la carica virale iniziale (FASE A).
Inoltre ? stato possibile osservare una analoga buona capacit? virucida nelle particelle virali presenti nel tessuto dopo la ?ltrazione, che risultano ridotte di 2,25 log10 (99,5%) rispetto alla carica presente al T0 (FASE B)." [0025] Infine, la maschera facciale (A) sar? disponibile in confezioni da 1, 20 e 100 dispositivi e, preferibilmente offerta nelle dimensioni, L x H:
- a riposo, 14 x 10 cm; 17 x 8 cm; 17,5 x 10 cm
- in condizione aperta, 14 x 17 cm; 17 x 15 cm; 17,5 x 17 cm
Legenda:
(A), maschera facciale
(10) corpo barriera
(20) mezzi di fissaggio
(101) pieghe trasversali
(100a-100b) estremit? laterali
(200a-200b) estremit? dei mezzi di fissaggio

Claims (5)

RIVENDICAZIONI
1. Una maschera di protezione oronasale individuale (A), che comprende un corpo barriera (10) che si adatta e viene posizionato nella parte centrale del viso a coprire con la propria superficie almeno il naso e la bocca, e con, ai due lati del detto corpo barriera (10), dei mezzi di fissaggio (20) della maschera al viso, che sono integrati con il corpo barriera (10) della detta maschera (A) o collegati tramite un mezzo di collegamento, caratterizzata dal fatto che il corpo barriera (10) ? ottenuto da almeno uno strato di tessuto in 100% microfibra di poliestere testurizzato a sezione piatta e irregolare con costruzione fittissima, di oltre 4000 fili per cm2, porosit? media di 6,67; trattato con antimicrobico permanente.
2. Una maschera di protezione oronasale individuale, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che lo strato di tessuto in 100% microfibra di poliestere del corpo barriera (10) ? trattato con il principio attivo 3-(trimetossisilil) propildimetiloctadecil ammonio cloruro saldamente legato alla fibra.
3. Una maschera di protezione oronasale individuale, secondo la rivendicazione 1 e 2, caratterizzata dal fatto che il tessuto che compone il corpo barriera (10) ? Pristine? della soc. Precision Fabrics Group, Inc che include un substrato di tessuto a struttura compatta, tessuto dallo 0 al 45% di filati di filamenti sintetici continui e dal 55 al 100% di filati naturali o sintetici. Il substrato del tessuto ? finito per produrre un tessuto con una dimensione media dei pori da 4 a 10 micron, una permeabilit? all'aria di 0,5-25 cfm, una flessibilit? media del tessuto da 0,5 a 6,5 grammi (resistenza alla flessione) e una permeabilit? al vapore acqueo in eccesso di 800 g / m2 / 24 ore.
4. Una maschera di protezione oronasale individuale, secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che il tessuto che compone il corpo barriera (10) ? trattato con antimicrobico permanente del tipo con numero di registrazione all?EPA 64881-1976 e European Notification N605; inserito nel Review Program dei biocidi come da Commission Regulation No 1451-2007 e s.m.i. con EC Number 248-595-8 e CAS Number 27668-52-6.
5. Una maschera di protezione oronasale individuale, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che le analisi e test di almeno un tessuto del detto corpo barriera (10) richiedono i seguenti e concorrenti risultati:
- l?attivit? Virucida vs Coronavirus eseguita con Protocollo sperimentale elaborato seguendo indicazioni della norma ISO 18184:2019, ? pari al 99,5%;
- l?attivit? antibatterica su Stap.au. eseguita con metodo ASTM 2149:13 ? pari al 100%;
- l?efficienza di filtrazione batterica (BFE), eseguita con metodo BS EN 14683:2019 ? pari al 98,2 %;
- la pulizia microbica (Bioburden) eseguita con metodo BS EN 14683:2019 ? pari a 3,21 CFU/g;
- la citotossicit? per contatto diretto eseguita con metodo ISO 10993-5:2009 ? pari a 0;
- la porosit? media eseguita con metodo ASTM ? E ? 1294, ? pari a 6,67 micron;
- la permeabilit? all?aria eseguita con metodo ASTM ? D ? 737, ? pari a 23,27 l/dm2/min;
- il passaggio Vapore acqueo eseguito con metodo ASTM ? E96, ? pari a 1187,3 g/m2 (24h);
- il comfort eseguito con metodo INDA 90.3, ? pari a 7,3.
IT202021000002135U 2021-04-22 2021-04-22 Una maschera di protezione oronasale individuale, in microfibra di poliestere, con protezione antimicrobica permanente. IT202100002135U1 (it)

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