IT202100000674A1 - Snodo migliorato per connessione idraulica - Google Patents

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IT202100000674A1
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IT
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joint
downstream
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tubular
downstream body
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IT102021000000674A
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Orlando Bosio
Andrea Bosio
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Dyapason S R L
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Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione si riferisce ad uno snodo per connessione idraulica.
I suddetti dispositivi trovano utile applicazione nel campo della rubinetteria e degli accessori per rubinetteria, in particolare essi possono essere impiegati nella realizzazione di rubinetti articolati.
Arte nota
Uno snodo per connessione idraulica ? un elemento che unisce due segmenti successivi di una connessione idraulica consentendo di variare l?orientamento relativo fra questi.
Snodi di questo tipo sono tipicamente impiegati nel settore della rubinetteria, ad esempio nella realizzazione di rubinetti da cucina articolati. In tali dispositivi, la tradizionale canna di erogazione dell?acqua ? suddivisa in tre o quattro segmenti incernierati in successione per mezzo degli snodi. Manipolando questi ultimi, la configurazione del rubinetto pu? essere modificata portando la bocca d?erogazione nella posizione desiderata.
I suddetti snodi, oltre a garantire una perfetta tenuta idraulica, devono essere specificamente tarati per avere una coppia d?attrito facilmente sormontabile dall?utilizzatore nel corso della manipolazione, ma al tempo stesso tale da garantire una posizione stabile contro l?azione gravitazionale. ? inoltre essenziale che tale coppia d?attrito si mantenga inalterata nel tempo, in particolare che la cerniera non diventi lasca per l?usura n? che si indurisca per effetto, ad esempio, di infiltrazioni di calcare.
Per i motivi sopra menzionati, gli snodi secondo l?arte nota presentano una notevole complessit? strutturale, il che si riflette in un costo elevato del componente.
Gli snodi risultano inoltre complessi da produrre, sia in virt? delle lavorazioni richieste per realizzare alcuni componenti sia per il successivo assemblaggio. Da una parte, la complessit? deriva dalle peculiarit? tecniche degli snodi; dall?altra, ? da imputare alla qualit? estetica spesso richiesta alle finiture esterne.
Il problema tecnico alla base della presente invenzione ?, pertanto, quello di realizzare uno snodo che risolva in tutto o in parte gli inconvenienti citati con riferimento all?arte nota, e in particolare che presenti una qualit? soddisfacente a fronte di una struttura semplice ed economica.
Sommario dell'invenzione
Il suddetto problema tecnico ? risolto da uno snodo per connessione idraulica, comprendente: un corpo a monte comprendente internamente un percorso d?acqua in ingresso con un ingresso d?acqua dello snodo; un corpo a valle comprendente internamente un percorso d?acqua in uscita con un?uscita d?acqua dello snodo; detto percorso d?acqua in ingresso e detto percorso d?acqua in uscita essendo in comunicazione di fluido fra loro. Lo snodo comprende inoltre un dispositivo di giunzione che accoppia in maniera girevole detto corpo a monte e detto corpo a valle rispetto a un asse d?incernieramento; detto dispositivo di giunzione comprendendo almeno un elemento maschio esteso lungo detto asse d?incernieramento e dotato di una filettatura esterna e un elemento femmina dotato di una filettatura interna, detta filettatura esterna essendo impegnata entro detta filettatura interna. Un collante ? interposto fra detta filettatura esterna e detta filettatura interna per bloccare l?elemento maschio nell?elemento femmina.
In particolare, il dispositivo di giunzione pu? essere rappresentato da una cosiddetta vite a cannocchiale, oppure da una vite prigioniera. La vite a cannocchiale attraversa in successione detto corpo a monte e detto corpo a valle; la vite prigioniera comprende invece una vite che attraversa almeno uno fra detto corpo a monte e detto corpo a valle e un inserto filettato, solidale all?altro fra detto corpo a monte e detto corpo a valle, nel quale la vite si impegna.
L?utilizzo della vite a cannocchiale o della vite prigioniera trattenuta da un inserto filettato consente un rapido ed efficace montaggio dello snodo; in effetti, il montaggio avviene per serraggio della vite sulla contro-vite, con un collante interposto fra i due elementi per realizzare la coesione definitiva. Vantaggiosamente, il serraggio potr? essere effettuato con chiave dinamometrica per avere un controllo accurato sulla coppia d?attrito dello snodo. Il collante ? preferibilmente un sigillante polimerico per filettature.
Si ? riscontrato che l?utilizzo del collante, pur costituendo una rinuncia alla possibilit? di regolazione e smontaggio dello snodo, garantisce un rapido ed efficace assemblaggio a fronte di un soddisfacente mantenimento della coppia di serraggio nel corso del tempo.
Il corpo a monte e il corpo a valle possono essere corpi tubolari ad angolo retto o comunque dotati di un?apertura di connessione trasversale ad uno sviluppo tubolare, comprendenti una porzione tubolare longitudinale dotata all?estremit? di un attacco per un segmento di connessione idraulica ? ad esempio un segmento di rubinetto articolato ? e una porzione tubolare trasversale. Le due porzioni tubolari trasversali presentano un?estremit? aperta.
In configurazione montata, le due porzioni tubolari trasversali sono coassiali all?asse d?incernieramento e le loro estremit? aperte sono contraffacciate.
In alcune forme di realizzazione, fra corpo a monte e corpo a valle pu? essere interposto un manicotto o un anello di scorrimento.
In alcune forme di realizzazione, la porzione tubolare trasversale del corpo a monte e la porzione tubolare trasversale del corpo a valle possono entrambe comprendere, in corrispondenza della loro estremit? aperta, una risega definente una superficie cilindrica e uno spallamento. Il manicotto di scorrimento pu? cos? essere supportato dalle superfici cilindriche delle riseghe, e in battuta sui contrapposti spallamenti.
In altre parole, il manicotto di scorrimento viene ad alloggiarsi in una culla toroidale definita dalle due riseghe contraffacciate del corpo a monte e del corpo a valle.
In un'altra forma di realizzazione, la risega ? proposta solo sulla porzione tubolare trasversale del corpo a valle; la porzione tubolare del corpo a monte ? qui inserita nel foro cieco di una base definente il resto del corpo, e l?intera porzione aggettante serve da appoggio al manicotto di scorrimento.
Preferibilmente, fra il manicotto o anello di scorrimento e la superficie cilindrica su cui poggia sono interposte delle guarnizioni di tenuta, che prevengono il trafilamento d?acqua verso l?esterno. Preferibilmente, le guarnizioni di tenuta sono introdotte in gole ricavate sul corpo a monte e sul corpo a valle. Preferibilmente, sono previste due guarnizioni di tenuta fra manicotto e corpo a monte e altre due guarnizioni di tenuta fra manicotto e corpo a valle.
Preferibilmente, lo snodo comprende inoltre una bussola di finitura cilindrica posta a copertura del manicotto di scorrimento. La bussola di finitura ? predisposta per nascondere completamente alla vista dell?utilizzatore il sottostante manicotto di scorrimento. La bussola di finitura ? preferibilmente realizzata in materiale metallico o in un materiale trattato per un?apparenza metallica.
In alcune forme di realizzazione, il manicotto di scorrimento pu? essere precaricato da un elemento elastico interno, agente in direzione assiale.
Ad esempio, il manicotto di scorrimento pu? comprendere un cassetto cilindrico interno e un cassetto cilindrico esterno che collaborano a definire un elemento tubolare con intercapedine interna, il cassetto cilindrico esterno essendo scorrevole al di sopra del cassetto cilindrico interno. Nell?intercapedine interna di detto elemento tubolare si inserisce l?elemento elastico, preferibilmente costituito da una molla elicoidale, assialmente compresso fra cassetto cilindrico interno e cassetto cilindrico esterno. In questo modo, il manicotto di scorrimento funziona da elemento di pretensionamento, mantenendo impaccato lo snodo senza strisciamenti fra le parti metalliche e contribuendo alla resistenza complessiva della cerniera.
Preferibilmente, i due cassetti cilindrici sono realizzati in una plastica a basso coefficiente d?attrito. Nell?intercapedine possono essere inserite spessori di appoggio per la molla elicoidale, realizzati in materiale metallico ? ad esempio in ottone cromato ? per evitare l?appoggio diretto della molla sull?involucro plastico.
In un?altra forma di realizzazione, il manicotto o anello di scorrimento ? un manicotto o anello monolitico in materiale plastico; anche in questo caso, preferibilmente ? usata una plastica a basso coefficiente d?attrito ovvero autolubrificante.
Nel caso specifico di applicazione degli snodi ad un rubinetto articolato, gli snodi possono impiegare alternativamente manicotti pretensionati o monolitici; in particolare, gli snodi pi? a valle, che devono sostenere un minor peso e possono avere minor resistenza alla rotazione, saranno preferibilmente monolitici, quelli pi? a monte saranno preferibilmente pretensionati.
Preferibilmente, l?elemento maschio e/o l?elemento femmina che costituiscono il dispositivo di giunzione possono comprendere una testa terminale. La testa terminale ? in battuta, salvo eventuale interposizione di rondelle, su una superficie di riscontro del corpo a monte e/o del corpo a valle. La testa terminale, in maniera di per s? nota, pu? presentare una cava esagonale per l?innesto di un utensile di serraggio.
La rondella interposta fra testa terminale e superficie di riscontro ? preferibilmente in tecnopolimero antifrizione.
Preferibilmente, la testa terminale ? celata in una rispettiva cava di alloggiamento del corpo a monte e/o del corpo a valle, cos? da non essere visibile all?utilizzatore in configurazione d?uso.
Sono inoltre previsti mezzi di tenuta, preferibilmente una guarnizione alloggiata lungo lo stelo dell?elemento maschio e/o dell?elemento femmina in corrispondenza del tratto di attraversamento del corpo a monte e/o del corpo a valle, per impedire trafilamenti di acqua al di fuori dello snodo.
In effetti, la cava di alloggiamento pu? essere racchiusa da una placchetta di finitura, in materiale metallico ? preferibilmente in ottone ? e di pregio estetico particolare rispetto alla testa di vite che vanno a nascondere.
Detta placchetta di finitura pu? comprendere uno stelo tagliato che si estende da una faccia interna, detto stelo tagliato derivante dal taglio di un codolo di presa per mandrino.
In effetti, la placchetta di finitura deriva da un semilavorato con stelo allungato in un codolo di presa, che consente una facile lavorazione all?utensile ad esempio tramite tornio, oltre a successive lavorazioni come una cromatura e una lucidatura, necessarie per ottenere una finitura estetica di pregio.
Il codolo di presa sopra detto viene successivamente tagliato mantenendo solo una porzione di stelo, che si inserisce nella cava poligonale della testa di vite che la placchetta va a coprire.
La placchetta di finitura presenta preferibilmente un contorno curvilineo eccentrico, ad esempio un?ellisse, che consente un innesto stabile all?interno della relativa cava di alloggiamento.
Inoltre, la placchetta di finitura presenta preferibilmente una conformazione interna atta ad innestarsi a scatto sulla testa di vite che va a coprire.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata fatta qui di seguito di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, del presente trovato, con riferimento alle unite figure date a titolo esemplificativo ma non limitativo.
Breve descrizione dei disegni
La figura 1 rappresenta una vista prospettica di una prima variante di snodo in accordo con la presente invenzione, con manicotto di scorrimento pretensionato;
la figura 2 rappresenta un?altra vista prospettica, diversamente angolata, dello snodo di figura 1;
la figura 3 rappresenta una vista laterale dello snodo di figura 1;
la figura 4 rappresenta una vista dello snodo sezionata secondo l?asse A-A di figura 3;
la figura 5 rappresenta una vista prospettica di una seconda variante di snodo in accordo con la presente invenzione, con manicotto di scorrimento monolitico;
la figura 6 rappresenta un?altra vista prospettica, diversamente angolata, dello snodo di figura 5;
la figura 7 rappresenta una vista laterale dello snodo di figura 5;
la figura 8 rappresenta una vista dello snodo sezionata secondo l?asse B-B di figura 7;
la figura 9 rappresenta una vista prospettica di una terza variante di snodo in accordo con la presente invenzione;
la figura 10 rappresenta una vista dello snodo di figura 9 sezionata rispetto ad un piano di giacitura dell?asse d?incernieramento;
la figura 11 rappresenta una vista prospettica di una quarta variante di snodo in accordo con la presente invenzione;
la figura 12 rappresenta una vista dello snodo di figura 11 sezionata rispetto ad un piano di giacitura dell?asse d?incernieramento;
la figura 13 rappresenta una vista prospettica di un semilavorato della placchetta di finitura utilizzata negli snodi di figura 1, di figura 5, di figura 9 e di figura 11;
la figura 14 rappresenta un?altra vista prospettica, diversamente angolata, del semilavorato di figura 13;
la figura 15 rappresenta una vista frontale del semilavorato di figura 13;
la figura 16 rappresenta una prima vista laterale del semilavorato di figura 13;
la figura 17 rappresenta una seconda vista laterale, contrapposta a quella precedente, del semilavorato di figura 13;
la figura 18 rappresenta una vista del semilavorato della placchetta di finitura sezionato secondo l?asse C-C di figura 17;
la figura 19 rappresenta una vista del semilavorato della placchetta di finitura sezionato secondo l?asse D-D di figura 17.
Descrizione dettagliata
Con riferimento alle unite figure 1-4, identifichiamo genericamente con 2 una prima variante di uno snodo per connessione idraulica, preferibilmente impiegato in un rubinetto articolato.
Lo snodo 2 secondo la prima variante ? predisposto per accoppiare due segmenti di connessione idraulica, ad esempio bracci di un rubinetto articolato, in particolare in corrispondenza di una posizione a monte. Nel caso di un rubinetto articolato a due bracci, ad esempio, lo snodo 2 pu? essere vantaggiosamente impiegato per accoppiare un primo braccio, accoppiato al miscelatore, ad un secondo braccio, che si collega a sua volta con una doccia d?erogazione.
Lo snodo 2 comprende due semiparti, rispettivamente denominate corpo a monte 20 e corpo a valle 21, che sono girevoli l?una rispetto all?altra secondo un asse di incernieramento x. Il corpo a monte 20 e il corpo a valle 21 definiscono entrambi una curva di tubo a 90?, e sono perci? caratterizzati da una porzione tubolare longitudinale 203, 213, estesa nella direzione del segmento idraulico al quale si accoppia per mezzo di un grano e/o un semianello, e da una porzione tubolare trasversale 202, 212, che va a definire la congiunzione fra i due corpi. Fra le due porzioni tubolari trasversali 202, 212 ? ancora introdotto un raccordo tubolare intermedio 27.
L?unione dei diversi tratti tubolari definisce un percorso di fluido 200, 210, con doppia ansa a 90?, che collega un ingresso d?acqua 201 ad un?uscita d?acqua 211.
Il corpo a monte 20 e il corpo a valle 21 sono solidarizzati da una vite a cannocchiale 22, che attraversa consecutivamente le due porzioni tubolari trasversali 202, 212. L?elemento maschio 220 e l?elemento femmina 222 della vite a cannocchiale presentano, come di consueto, una filettatura esterna 221 e una rispettiva filettatura interna 223 che consentono il loro reciproco serraggio. In configurazione montata, fra le due filettature reciprocamente impegnate ? posto un collante, in particolare un collante polimerico, che le stabilizza in posizione.
Le due teste terminali 224 della vite a cannocchiale 22 fuoriescono dal percorso di fluido interno 200, 210 attraverso due fori passanti, e sono alloggiate in altrettante cave di alloggiamento 24 chiuse da placchette di finitura 7.
In corrispondenza della transizione fra testa terminale 224 e stelo, l?elemento maschio 220 e l?elemento femmina 222 della vite a cannocchiale 22 presentano gole di alloggiamento per guarnizioni, in modo da mantenere la tenuta fra percorso di fluido interno 200, 210 e cave di alloggiamento 24.
Le teste terminali 224 insistono su altrettante superfici di riscontro 23 delle cave di alloggiamento, con interposizione di rondelle in tecnopolimero antifrizione.
Le porzioni tubolari trasversali 202, 212, in corrispondenza delle loro estremit? contraffacciate, presentano perifericamente delle riseghe 204 cilindriche esterne, che definiscono una porzione esterna di diametro minore raccordata al profilo esterno del corpo da uno spallamento.
Nello spazio che si crea fra le due riseghe 204, e al disopra del raccordo tubolare intermedio 27 precedentemente descritto, ? inserito un manicotto di scorrimento 25, esternamente circondato da una bussola di finitura 26.
Si nota che le porzioni interne delle riseghe 204, cos? come la superficie esterna del raccordo tubolare intermedio 27, presentano gole per guarnizioni di tenuta, che servono il duplice scopo di evitare trafilamento d?acqua all?esterno dello snodo e di evitare che l?acqua stessa bagni le superfici del manicotto di scorrimento 25, con conseguente accumulo di calcare e rischio d?indurimento del meccanismo nel tempo. Nella fattispecie, sono previste due guarnizioni sulla risega 204 del corpo a monte 20, due sulla risega 204 del corpo a valle 21, e altre due alle estremit? contrapposte del raccordo tubolare intermedio 27.
Il manicotto di scorrimento 25 ha una struttura telescopica, e si compone di un cassetto cilindrico interno 250 sopra al quale scorre un cassetto cilindrico esterno 251. I due cassetti 250, 251 sono preferibilmente in materiale plastico a basso coefficiente d?attrito. L?unione dei due cassetti 250, 251 definisce una struttura tubolare cava, all?interno della quale ? inserita una molla elicoidale 252 che poggia su spessori anulari 253 metallici alle due estremit?. Come si intende facilmente, la molla elicoidale 252 spinge sugli spessori anulari 253 e, per il tramite di questi, sui cassetti 250, 251, che a loro volta insistono sui contrapposti spallamenti del corpo a monte 20 e del corpo a valle 21, fungendo da elemento di pretensionamento dello snodo.
Con riferimento alle unite figure 5-8, identifichiamo genericamente con 3 una seconda variante di uno snodo per connessione idraulica.
Lo snodo 3 in accordo con la seconda variante ? ad esempio predisposto per accoppiare due segmenti di un rubinetto articolato, in particolare in corrispondenza di una posizione a valle. Nel caso di un rubinetto articolato a due bracci, lo snodo 3 pu? essere vantaggiosamente impiegato per accoppiare un secondo braccio ad una doccia d?erogazione.
Lo snodo 3 in accordo con la seconda variante corrisponde nelle sue parti essenziali al primo snodo 2. Per la descrizione della struttura, si rimanda pertanto a quanto sopra descritto, osservando che a componenti uguali ? stata assegnata la medesima numerazione sostituendo la cifra 2 iniziale con la cifra 3; l?asse d?incernieramento ? qui identificato con la lettera y.
Lo snodo 3 in accordo con la seconda variante si differenzia in effetti dallo snodo 2 in accordo con la prima variante per il fatto di avere un manicotto di scorrimento 35 pieno e monolitico, realizzato al tornio preferibilmente in plastica autolubrificante.
In un?ulteriore variante di realizzazione, non illustrata, il manicotto di scorrimento monolitico della seconda variante pu? essere sostituito da due cassetti come nella prima variante, senza per? l?interposizione della molla elicoidale e/o degli spessori anulari. Si realizza cos? uno snodo con manicotto non pretensionato senza necessit? di sviluppare componenti e/o metodi di realizzazione differenti rispetto a quelli utilizzati per la prima variante dello snodo.
Con riferimento alle unite figure 9-10, identifichiamo genericamente con 4 una terza variante di uno snodo per connessione idraulica.
Lo snodo 4 in accordo con la terza variante ? ad esempio predisposto per accoppiare una base di un rubinetto articolato, comprendente il miscelatore, con un primo segmento o braccio. Lo snodo ? quindi particolarmente indicato per l?uso con un rubinetto articolato a tre bracci.
Lo snodo 4 comprende due semiparti, rispettivamente denominate corpo a monte 40 e corpo a valle 41, che sono girevoli l?una rispetto all?altra secondo un asse di incernieramento z. Il corpo a valle 41 presenta conformazione sostanzialmente analoga a quella del corrispondente elemento dello snodo 2, 3 secondo le prime varianti, ovvero presenta una porzione tubolare trasversale 412 raccordata a 90? con una porzione tubolare longitudinale 413. Anche in questo caso, la porzione tubolare longitudinale 413 si accoppia per mezzo di grano e/o semianello al braccio di segmento di connessione idraulica ad essa coassiale.
Il corpo a monte 40 comprende invece una testa 403, preferibilmente cilindrica con asse ortogonale all?asse di incernieramento z, predisposta ad esempio per accoppiarsi coassialmente al di sopra di una base anch?essa cilindrica del rubinetto, la quale alloggia al suo interno un miscelatore. La testa 403 ? trasversalmente forata per alloggiare un inserto tubolare 402, preferibilmente cilindrico con asse coincidente con quello dell?asse di incernieramento z. L?inserto tubolare 402 presenta un?estremit? aperta ed un?estremit? piena, che ? attraversata solo da un foro passante filettato di diametro inferiore rispetto al diametro interno del resto dell?inserto a definire un fondo filettato 422 dell?inserto 402 stesso. L?estremit? aperta si collega con la porzione tubolare trasversale 412 del corpo a valle 41, con interposizione di un raccordo tubolare intermedio 47. In corrispondenza dell?estremit? piena ? invece previsto un foro laterale 405, allineato con un foro inferiore ricavato nella testa 403 per realizzare la comunicazione di fluido col corpo miscelatore sottostante. Un grano 48, inserito inferiormente nella testa 403, blocca in posizione l?inserto tubolare 402.
L?unione dei diversi tratti tubolari definisce un percorso di fluido 400, 410, con doppia ansa a 90?, che collega un ingresso d?acqua 401 ad un?uscita d?acqua 411. L?inserto tubolare 402 definisce pertanto una porzione tubolare trasversale analogamente che si pone in continuit? di flusso con la porzione tubolare trasversale 412 del corpo a valle 41.
Il corpo a monte 40 e il corpo a valle 41 sono solidarizzati da un dispositivo di giunzione a vite prigioniera 42. Il dispositivo di giunzione 42 comprende una vite 420 che si impegna nel fondo filettato 422 dell?inserto tubolare 402. La vite si inserisce dal lato del corpo a valle 41 e attraversa consecutivamente la porzione tubolare trasversale 412 del corpo a valle 41, fino ad impegnarsi nel fondo filettato 422. La vite 420 e il fondo filettato 422 presentano una filettatura esterna 421 e una rispettiva filettatura interna 423 che consentono il loro reciproco serraggio. In configurazione montata, fra le due filettature reciprocamente impegnate ? posto un collante, in particolare un collante polimerico, che le stabilizza in posizione.
Una testa terminale 424 della vite 420 fuoriesce dal percorso di fluido interno 400, 410 attraverso un foro passante sul corpo a valle 41, ed ? alloggiata in una cava di alloggiamento 44 chiusa da una placchetta di finitura 7.
In corrispondenza della transizione fra testa terminale 424 e stelo, la vite 420 presenta gole di alloggiamento per guarnizioni, in modo da mantenere la tenuta fra percorso di fluido interno 400, 410 e la cava di alloggiamento 44.
La testa terminale 424 insiste su una superficie di riscontro 43 della cava di alloggiamento 44, con interposizione di una rondella in tecnopolimero antifrizione.
La porzione tubolare trasversale 412 presenta, come nelle altre varianti, una risega 404 cilindrica esterna, che definisce una porzione esterna di diametro minore raccordata al profilo esterno del corpo da uno spallamento. Per contro, il foro cieco della testa 403 nel quale si inserisce l?inserto tubolare 402 presenta una bocca 406 di diametro maggiore rispetto a quello dell?inserto, cosicch? fra testa 403 e inserto tubolare 402 si viene a creare un?intercapedine anulare all?apertura del foro cieco.
Nello spazio che si crea sopra la risega 404, al disopra del raccordo tubolare intermedio 47 e nell?intercapedine anulare sopra descritta, ? inserito un manicotto di scorrimento 45, esternamente circondato da una bussola di finitura 46.
Il manicotto di scorrimento 45 ? del tutto analogo a quello descritto con riferimento alla prima variante di snodo 2. Per la descrizione della struttura, si rimanda pertanto a quanto sopra descritto, osservando che a componenti uguali ? stata assegnata la medesima numerazione sostituendo la cifra 2 iniziale con la cifra 4.
Si nota che la porzione interna della risega 404, cos? come la superficie esterna del raccordo tubolare intermedio 47 e quella dell?inserto tubolare 402, presentano gole per guarnizioni di tenuta, che servono il duplice scopo di evitare trafilamento d?acqua all?esterno dello snodo e di evitare che l?acqua stessa bagni le superfici del manicotto di scorrimento 45.
Con riferimento alle unite figura 11-12, identifichiamo genericamente con 5 una quarta variante di uno snodo per connessione idraulica.
Lo snodo 5 in accordo con la quarta variante ? predisposto ad esempio per accoppiare un braccio di un rubinetto articolato con una doccetta d?erogazione laterale al braccio.
Lo snodo si configura come una variante pi? compatta rispetto allo snodo della seconda forma di realizzazione. Esso presenta in particolare un?estensione ridotta lungo l?asse d?incernieramento k, sensibilmente pari al diametro stesso dei segmenti o tubi raccordati dallo snodo stesso.
Lo snodo 5 comprende due semiparti, rispettivamente denominate corpo a monte 50 e corpo a valle 51, che sono girevoli l?una rispetto all?altra secondo un asse di incernieramento k.
Il corpo a monte 50 e il corpo a valle 51 presentano entrambi una porzione d?attacco 503, 513 a sezione circolare e una porzione d?articolazione 502, 512 a sezione semicircolare. Le porzioni d?attacco 503, 513 si innestano rispettivamente, per mezzo di grano e/o semianello, su un segmento di connessione idraulica, ad esempio sul braccio di un rubinetto articolato e su una doccetta d?erogazione dello stesso. Le porzioni d?articolazione 502, 512 sono invece accostate l?una all?altra, e incernierate secondo l?asse d?incernieramento k trasversale ad esse.
L?unione dei diversi tratti tubolari definisce un percorso di fluido 500, 510 che collega un ingresso d?acqua 501 ad un?uscita d?acqua 511. In particolare, tale percorso di fluido comprende un tratto a valle 500 rettilineo affacciato ad un tratto a monte 510 anch?esso rettilineo; fra i due tratti rettilinei, il fluido attraversa i fori contraffacciati delle porzioni d?articolazione 502, 512 deviando ortogonalmente lungo l?asse d?incernieramento k.
Il corpo a monte 50 e il corpo a valle 51 sono solidarizzati da un dispositivo di giunzione a vite prigioniera 52. Il dispositivo di giunzione 52 comprende una vite 520 che si impegna in un inserto filettato 522. La vite 520 si inserisce dal lato del corpo a valle 51 e attraversa consecutivamente le porzioni d?articolazione 512, 502 del corpo a valle 51 e del corpo a monte 50, fino ad impegnarsi nell?inserto filettato 522. La vite 520 e l?inserto filettato 522 presentano rispettivamente una filettatura esterna 521 e una rispettiva filettatura interna 523 che consentono il loro reciproco serraggio. In configurazione montata, fra le due filettature reciprocamente impegnate ? posto un collante, in particolare un collante polimerico, che le stabilizza in posizione.
Una testa terminale 524 della vite 520 fuoriesce dal percorso di fluido interno 500, 510 attraverso un foro passante sul corpo a valle 51, ed ? alloggiata in una cava di alloggiamento 54 chiusa da una placchetta di finitura 7.
In corrispondenza della transizione fra testa terminale 524 e stelo, la vite 520 presenta una gola di alloggiamento per guarnizione, in modo da mantenere la tenuta fra percorso di fluido interno 500, 510 e la cava di alloggiamento 54.
La testa terminale 524 insiste su una superficie di riscontro 53 della cava di alloggiamento 54, con interposizione di una rondella in tecnopolimero antifrizione.
Fra corpo a monte 50 e corpo a valle 51 ? inserito un anello di scorrimento 55, realizzato in materiale plastico a basso coefficiente d?attrito. Nella forma di realizzazione preferita illustrata, l?anello di scorrimento 55 ? disposto in un?impronta circolare realizzata sulla superficie della porzione di articolazione 512 del corpo a valle 51 affacciata alla porzione di articolazione 502 del corpo a monte 50: naturalmente, ? altrettanto possibile realizzare l?impronta sul corpo a monte 50 o su entrambi i corpi. Sempre all?interno dell?impronta ? inserita almeno una guarnizione di tenuta; in particolare, nella forma di realizzazione illustrata sono presenti due guarnizioni di tenuta, rispettivamente all?esterno e all?interno rispetto all?anello di scorrimento 55.
Con riferimento alle figure 13-19, si passa ora a descrivere nel dettaglio la placchetta di finitura 7, realizzata in ottone e destinata ad occludere alla vista dell?utilizzatore le cave di alloggiamento 24, 34, 44, 54 degli snodi 2, 3, 4 e 5.
Si osserva innanzitutto che le figure suddette rappresentano un semilavorato intermedio, a partire dal quale la placchetta di finitura 7 definitiva viene ottenuta.
Il semilavorato comprende uno stelo 70 culminante in un codolo di presa 71 con diametro maggiorato, che agevola le diverse lavorazioni alle quali la placchetta di finitura 7 ? sottoposta: tornitura, cromatura e lucidatura.
Al termine di dette lavorazioni, il codolo di presa 71 ? tagliato, lasciando il solo stelo 70 predisposto ad alloggiarsi nella cava esagona delle teste terminali 224, 324, 424, 524 dei dispositivi di giunzione 22, 32, 42, 52.
La placchetta di finitura 7 presenta un profilo esterno essenzialmente curvilineo ma eccentrico, in modo da non risultare girevole entro la propria sede.
La sua faccia esterna, opportunamente lavorata e rifinita, risulta bombata come visibile in figura 14.
La placchetta di finitura 7 presenta inoltre, nella sua faccia interna, una scanalatura 72 definente un sottosquadro per l?alloggiamento di una guarnizione, e per l?accoppiamento a incastro al di sopra delle teste terminali 224, 324, 424, 524.
Ovviamente, al trovato sopra descritto un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potr? apportare numerose modifiche e varianti, tutte peraltro contenute nell?ambito di protezione dell?invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (16)

RIVENDICAZIONI
1. Snodo (2; 3; 4; 5) per articolazione idraulica, comprendente: un corpo a monte (20; 30; 40; 50) comprendente internamente un percorso d?acqua in ingresso (200; 300; 400; 500) con un ingresso d?acqua (201; 301; 401; 501) dello snodo (2; 3; 4; 5); un corpo a valle (21; 31; 41; 51) comprendente internamente un percorso d?acqua in uscita (210; 310; 410; 510) con un?uscita d?acqua (211; 311; 411; 511) dello snodo (2; 3; 4; 5); detto percorso d?acqua in ingresso (200; 300; 400; 500) e detto percorso d?acqua in uscita (210; 310; 410; 510) essendo in comunicazione di fluido fra loro; detto snodo (2; 3; 4; 5) comprendendo inoltre un dispositivo di giunzione (22; 32; 42; 52) che accoppia in maniera girevole detto corpo a monte (20; 30; 40; 50) e detto corpo a valle (21; 31; 41; 51) rispetto a un asse d?incernieramento (x; y; z; k); detto dispositivo di giunzione (22; 32; 42; 52) comprendendo almeno un elemento maschio (220; 320; 420; 520) esteso lungo detto asse d?incernieramento (x; y; z; k) e dotato di una filettatura esterna (221; 321; 421; 521) e un elemento femmina (222; 322; 422; 522) dotato di una filettatura interna (223; 323; 423; 523), detta filettatura esterna (221; 321; 421; 521) essendo impegnata entro detta filettatura interna (223; 323; 423; 523); un collante essendo interposto fra detta filettatura esterna (221; 321; 421; 521) e detta filettatura interna (223; 323; 423; 523) per bloccare l?elemento maschio (220; 320; 420; 520) nell?elemento femmina (221; 321; 421; 521).
2. Snodo (2; 3; 4; 5) secondo la rivendicazione 1, laddove il corpo a monte (20; 30; 40; 50) e il corpo a valle (21; 31; 41; 51) comprendono entrambe una rispettiva porzione tubolare trasversale (202; 302; 402; 502, 212; 312; 412; 512), le due porzioni tubolari trasversali (202; 302; 402; 502, 212; 312; 412; 512) essendo coassiali all?asse d?incernieramento (x; y; z; k) e le loro estremit? aperte essendo contraffacciate, cos? da definire un passaggio di fluido fra corpo a monte (20; 30; 40; 50) e corpo a valle (21; 31; 41; 51).
3. Snodo (2; 3; 4; 5) secondo la rivendicazione 2, comprendente un manicotto o anello di scorrimento (25; 35; 45; 55) interposto fra il corpo a monte (20; 30; 40; 50) e il corpo a valle (21; 31; 41; 51).
4. Snodo (2; 3; 4; 5) secondo la rivendicazione 3, laddove il manicotto di scorrimento (25; 35; 45; 55) ? esternamente supportato da un tratto terminale delle due porzioni tubolari trasversali (202; 302; 402; 502, 212; 312; 412; 512).
5. Snodo (2; 3; 4) secondo una delle rivendicazioni 3 o 4, comprendente inoltre una bussola di finitura (26; 36; 46) cilindrica posta a copertura del manicotto di scorrimento (25; 35; 45).
6. Snodo (2; 3; 4) secondo una delle rivendicazioni da 3 a 5, comprendente inoltre un raccordo tubolare intermedio (27; 37; 47), inserito fra la porzione tubolare trasversale del corpo a monte (202; 302; 402) e la porzione tubolare trasversale del corpo a valle (212; 312; 412), il manicotto di scorrimento (25; 35; 45) circondando detto raccordo tubolare intermedio (27; 37; 47).
7. Snodo (2; 4) secondo una delle rivendicazioni da 3 a 6, laddove detto manicotto di scorrimento (25; 45) comprende un cassetto cilindrico interno (250; 450) e un cassetto cilindrico esterno (251; 451) che collaborano a definire un elemento tubolare con intercapedine interna, il cassetto cilindrico esterno (251; 451) essendo scorrevole al di sopra del cassetto cilindrico interno (250; 451), nell?intercapedine interna di detto elemento tubolare essendo previsto un elemento elastico (252; 452) assialmente compresso fra cassetto cilindrico interno (250; 450) e cassetto cilindrico esterno (251; 451).
8. Snodo (2; 4) secondo la rivendicazione 7, laddove detto elemento elastico (252; 452) ? una molla elicoidale.
9. Snodo (3; 5) secondo una delle rivendicazioni da 3 a 6, laddove detto manicotto di scorrimento (35; 55) ? un manicotto monolitico in materiale plastico.
10. Snodo (2; 3; 4; 5) secondo una delle rivendicazioni precedenti, laddove almeno uno fra detto elemento maschio (220; 320; 420; 520) e detto elemento femmina (222; 322; 422; 522) comprende uno stelo dotato di una testa terminale (224; 324; 424; 524), detta testa terminale (224; 324; 424; 524) essendo in battuta, salvo eventuale interposizione di rondelle, su una superficie di riscontro (23; 33; 43; 53) del corpo a monte (20; 30; 40; 50) e/o del corpo a valle (21; 31; 41; 51).
11. Snodo (2; 3; 4; 5) secondo la rivendicazione 10, laddove almeno uno fra detto elemento maschio (220; 320; 420; 520) e detto elemento femmina (222; 322; 422; 522) comprende mezzi di tenuta per evitare il trafilamento di acqua all?esterno dello snodo (2; 3; 4; 5).
12. Snodo (2; 3; 4; 5) secondo una delle rivendicazioni 10 o 11, laddove detta testa terminale (224; 324; 424; 524) ? celata in una cava di alloggiamento (24; 34; 44; 54) del corpo a monte (20; 30; 40; 50) e/o del corpo a valle (21; 31; 41; 51).
13. Snodo (2; 3; 4; 5) secondo la rivendicazione 12, laddove detta cava di alloggiamento (24; 34; 44; 54) ? racchiusa da una placchetta di finitura (7) in materiale metallico.
14. Snodo (2; 3; 4; 5) secondo la rivendicazione 13, laddove detta placchetta di finitura (7) comprende uno stelo (70) tagliato che si estende da una faccia interna, detto stelo (70) tagliato derivante dal taglio di un codolo di presa per mandrino (71).
15. Snodo (2; 3) secondo una delle rivendicazioni precedenti, laddove detto dispositivo di giunzione (22; 32) si concreta in una vite a cannocchiale che attraversa in successione detto corpo a monte (20; 30) e detto corpo a valle (21; 31).
16. Snodo (4; 5) secondo una delle rivendicazioni precedenti, laddove detto dispositivo di giunzione (42; 52) si concreta in una vite prigioniera comprendente una vite (420; 520) che attraversa almeno uno fra detto corpo a monte (40; 50) e detto corpo a valle (41; 51) e un inserto filettato (422; 522), solidale all?altro fra detto corpo a monte (40; 50) e detto corpo a valle (41; 51), nel quale la vite (420; 520) si impegna.
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