IT202000030395A1 - Puleggia filtrante migliorata - Google Patents

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IT202000030395A1
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pulley according
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IT102020000030395A
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Gianluca Cariccia
Miriam Nardone
Andrea Guala
Rose Gilberto Delle
Federico Licata
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Dayco Europe Srl
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
?PULEGGIA FILTRANTE MIGLIORATA?
SETTORE TECNICO
La presente invenzione ? relativa ad una puleggia filtrante, in particolare per una trasmissione a cinghia di un motore a combustione interna per un autoveicolo.
La presente invenzione trova una sua applicazione preferita, bench? non esclusiva, nella puleggia di azionamento di un alternatore di un motore a combustione interna. A tale applicazione si far? riferimento nel seguito a titolo esemplificativo, essendo peraltro chiaro che la puleggia dell?invenzione pu? essere utilizzata come puleggia motrice collegata all?albero motore o come puleggia condotta per il trascinamento di un qualsiasi altro accessorio del motore stesso, ad esempio una macchina elettrica reversibile con funzione di generatore e motore
STATO DELL?ARTE NOTA
Negli autoveicoli ? noto l?impiego di una puleggia filtrante per il trascinamento dell?alternatore tramite la cinghia della trasmissione accessori.
Tale puleggia comprende un mozzo atto ad essere collegato al rotore dell?alternatore, una corona anulare provvista di un profilo atto a cooperare con la cinghia ed un?unit? filtrante interposta tra il mozzo e la corona della puleggia per evitare di sottoporre la cinghia a sovraccarichi dinamici in presenza di vibrazioni torsionali dell?albero motore o di rapide variazioni di velocit? del motore stesso.
L?unit? filtrante comprende generalmente una molla, ad esempio una molla elicoidale o a spirale, oppure una pluralit? di molle o altri elementi elastici disposti circonferenzialmente tra il mozzo e la corona.
Poich? l?alternatore presenta un?inerzia equivalente relativamente elevata e tende a trascinare la puleggia in presenza di riduzioni istantanee della velocit? dell?albero motore, ? noto incorporare nell?unit? filtrante una ruota libera atta a trasmettere unidirezionalmente il moto della corona al mozzo (condizione di funzionamento normale) ma a disaccoppiare il mozzo dalla corona in caso di inversione della coppia.
L?introduzione di sistemi start-stop nei quali viene utilizzata una macchina elettrica reversibile avente la funzione di motore di avviamento o di alternatore a seconda delle condizioni operative rende impossibile l?utilizzo di una puleggia filtrante con ruota libera perch? questa disaccoppierebbe la macchina elettrica, quando motrice, dalla trasmissione a cinghia.
Per risolvere questo problema, sono state proposte soluzioni in cui l?unit? filtrante comprende una molla vincolata alle sue estremit? a rispettivi elementi accoppiati rispettivamente al mozzo ed alla puleggia con una libert? di rotazione relativa di ampiezza prefissata.
Un esempio di soluzione nota a tale problema ? illustrata in WO 2015/198277 A1. Tuttavia tale soluzione non risulta ancora sufficientemente ottimizzata per garantire le prestazioni tecniche desiderate. Altres? tale soluzione risulta radialmente ed assialmente ingombrante.
E? dunque sentita l?esigenza di fornire una puleggia filtrante utilizzabile sia in un sistema start-stop che in un sistema di trasmissione convenzionale, la quale consenta di risolvere i problemi delle pulegge filtranti note sopra esposti.
Un altro scopo della presente invenzione ? realizzare una puleggia filtrante, la quale sia compatta ed economica da produrre.
SOMMARIO DELL?INVENZIONE
Il suddetto scopo ? raggiunto da una puleggia come rivendicato nelle rivendicazioni indipendenti allegate.
Ulteriori forme preferite di attuazione dell?invenzione sono realizzate secondo le rivendicazioni dipendenti o collegate alle rivendicazioni indipendenti summenzionate.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Per una migliore comprensione della presente invenzione viene descritta nel seguito una forma preferita di attuazione, a titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati nei quali:
? figura 1 ? una vista in sezione longitudinale di una puleggia secondo l?invenzione;
? figura 2 ? una vista prospettica esplosa della puleggia di figura 1;
? figure 3 e 4 sono viste prospettiche, rispettivamente da diverse angolazioni, della puleggia di figura 1 con parti rimosse per chiarezza;
? figure 5 e 6 sono viste prospettiche di rispettivi elementi facenti parte della puleggia secondo l?invenzione;
? figure 7 e 8 sono viste prospettiche, rispettivamente in due differenti condizioni operative, della puleggia di figura 1 con parti rimosse per chiarezza;
? figure 9 e 10 sono ulteriori viste prospettiche, rispettivamente in due differenti condizioni operative, della puleggia di figura 1 con parti rimosse per chiarezza; e
? figura 11 ? un grafico che rappresenta la coppia trasmessa in funzione dell?angolo di rotazione relativa tra due elementi della puleggia secondo l?invenzione DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL?INVENZIONE
Con riferimento alle figure 1 e 2, ? illustrata una puleggia 1 comprendente essenzialmente un mozzo 2 tubolare, una corona 3 tubolare esternamente coassiale al mozzo 2 e supportata in modo rotazionalmente libero su quest?ultimo ed una unit? filtrante 4 di trasmissione della coppia operativamente interposta tra il mozzo 2 e la corona 3. Il mozzo 2 e la corona 3 sono coassiali attorno ad un asse A longitudinale.
Il mozzo 2 ? atto ad essere rigidamente fissato ad un albero, non illustrato, di un organo accessorio di un motore a combustione interna, ad esempio un alternatore o una macchina elettrica reversibile con funzione di alternatore e di motore di avviamento in un sistema start-stop.
In particolare, il mozzo 2 comprende una porzione cilindrica 2a tubulare definente internamente una porzione di accoppiamento 2c con il suddetto albero tra una prima estremit? 2a? ed una seconda estremit? 2a?? della porzione cilindrica 2a. Il mozzo 2 comprende altres? una porzione flangiata 2b estendentesi radialmente da una 2a?? delle porzioni d?estremit? verso la corona 3 e provvista di una porzione radiale 2b? estendentesi perpendicolarmente all?asse A ed una porzione longitudinale 2b?? estendentesi a sbalzo dalla porzione radiale 2b? parallelamente all?asse A verso l?altra estremit? 2a? del mozzo 2.
La corona 3 comprende essenzialmente una porzione anulare 3a, la quale presenta un profilo 3b a gole multiple atto a cooperare con una cinghia 5 poli-V (di cui ? indicata schematicamente una sezione in figura 1). Il profilo 3b ? realizzato su di una superficie esterna 3? della corona 3 opposta ad una superficie interna 3?? cooperante con l?unit? filtrante 4.
La corona 3 ? supportata sul mozzo 2 tramite mezzi di supporto a rotolamento/strisciamento. In particolare, la puleggia 1 comprende un cuscinetto a rotolamento 6, ad esempio un cuscinetto a sfere, radialmente interposto tra la corona 3 e la prima estremit? 2a? del mozzo 2. In particolare, il cuscinetto a rotolamento 6 ? supportato sul mozzo 2 tramite un elemento di testata 7 piantato sulla prima estremit? 2a?, per necessit? di montaggio della puleggia 1.
D?altra parte, la puleggia 1 comprende un cuscinetto a strisciamento 8, ad esempio un anello realizzato in materiale ad attrito ridotto, radialmente interposto tra la corona 3 e la seconda estremit? 2a?? del mozzo 2, cio? tra la porzione longitudinale 2b?? e la superficie interna 3?? della corona 3.
Tra corona 3 e mozzo 2 ? dunque definito uno spazio 9 delimitato radialmente tra la superficie interna 3?? della corona 3 e dalla superficie esterna della porzione cilindrica 2a del mozzo 2 ed assialmente delimitata tra i mezzi di supporto a rotolamento/strisciamento sopra descritti.
La puleggia 1 pu? altres? comprendere un coperchio 10 configurato per delimitare assialmente una delle estremit? della puleggia 1, e vantaggiosamente configurato per essere alloggiato all?interno della corona 3, cio? cooperando radialmente a contatto con quest?ultima.
L?unit? filtrante 4 ? alloggiata nello spazio 9 e comprende essenzialmente una molla 11 di torsione, un elemento porta-molla 12, nel seguito detto carrier, cooperante una estremit? della molla 11 ed un anello di smorzamento 13 assialmente interposti tra il carrier e l?elemento di testata 7.
Il carrier 12 coopera a contato per scorrimento, cio? scorre assialmente a contatto, con l?elemento di testata 7. Facendo riferimento a figure 1 e 5, il carrier 12 ? di forma anulare e definisce una parete anulare 12? coassiale all?asse A ed una parete radiale 12?? estendentesi radialmente verso l?asse A a partire da un bordo assiale della porzione anulare 12?.
Tale parete radiale 12?? ? configurata per cooperare a strisciamento con la testata 7 da un primo lato, mentre da un secondo lato opposto al precedente definisce una profusione radiale interna 14 configurata per alloggiare un elemento ferma-molla 15. In particolare, l?elemento fermamolla 15 comprende un risalto assiale 16 estendentesi assialmente lungo l?asse A dalla protrusione radiale interna 14 e configurato per cooperare a contatto con un?estremit? della molla 11.
La parete anulare 12? definisce altres? un risalto assiale 17 estendentesi assialmente lungo l?asse A dal bordo assiale della porzione anulare 12? opposto alla parete radiale 12?? la cui funzione sar? descritta nel seguito.
Come visibile da figure 3-4 e 9-10, la porzione longitudinale 2b?? del mozzo 2 definisce una coppia di risalti 18 estendentesi assialmente lungo l?asse A rispetto alla porzione longitudinale 2b?? verso il carrier 11. Chiaramente, tali risalti possono avere qualsivoglia distanza angolare in senso circonferenziale tra loro. In particolare, tali risalti sono disposti a 180? l?uno rispetto all?altro.
La molla 11 ? preferibilmente una molla elicoidale con filo a sezione rettangolare e comprendente una pluralit? di spire avvolgentesi attorno all?asse A tra il carrier 12 e la porzione flangiata 2b del mozzo 2. Come sopra detto, una porzione d?estremit? della molla 11 coopera a contatto con il porta molla 15 mentre l?estremit? opposta coopera a contatto con un rispettivo porta molla, non visibile, realizzato nella porzione flangiata 2b. Conseguentemente, la porzione flangiata 2b ? configurata per avvolgere esternamente, in parte, la molla 11.
Lo smorzatore 13 comprende essenzialmente elemento anulare 19 in materiale polimerico avente sezione a forma di ?L? e dunque provvisto di una porzione longitudinale 19? radialmente interposta tra il carrier 12 e la superficie interna 3?? della corona 3 ed una porzione assiale 19?? assialmente interposta tra il carrier 12 e la testata 7. L?elemento anulare 19 ? accoppiato, per attrito o per accoppiamento di forma, al carrier 12 e dunque ne ? solidale attorno all?asse A.
La puleggia 1 comprende inoltre un giunto limitatore di coppia 20 comprendente essenzialmente una molla a nastro 21 (figure da 3 a 10) alloggiata nello spazio 9 e configurata per assolvere contemporaneamente alla funzione di ruota libera in entrambi i versi di rotazione relativa tra corona 3 e mozzo 2. Vantaggiosamente tale effetto di ruota libera ? fornito a differenti livelli di coppia trasmettibile tra mozzo 2 e corona 3 in un verso rispetto ad un altro.
In particolare, il giunto limitatore di coppia 20 ? dimensionato per cooperare a contatto con il mozzo 2 ed il carrier 12 per disaccoppiare la corona 3. In particolare, il giunto limitatore 21 ? alloggiato nello spazio 9 a contatto con la superficie interna 3??della corona 3.
In maggior dettaglio, la molla a nastro 21 ha forma sostanzialmente di anello aperto con due estremit? 21?, 21?? delimitanti fa loro uno spazio 22. La molla a nastro 21 ? montata con interferenza radiale all?interno della superficie radiale interna 3?? della corona 3, in particolare in una zona 23 lavorata a macchina. In particolare, la zona 23 ? lavorata a macchina per definire una superficie scanalata/ondulata, del tipo a ?millerighe? di dimensioni atte a consentire un attrito predefinito tra molla a nastro 21 e corona 3.
La molla a nastro 21 presenta una dimensione assiale sostanzialmente costante per tutta la sua estensione circonferenziale ed ? preferibilmente di sezione rettangolare.
Tuttavia, una 21? delle due porzioni d?estremit? 21?? definisce almeno un risalto 24, 25. In particolare, un primo risalto 24 si estende in direzione circonferenziale a partire dalla porzione d?estremit? 21? verso la porzione d?estremit? 21?? opposta all?interno dello spazio 22 ed un secondo risalto 25 si estende assialmente lungo l?asse A da un bordo assiale della molla a nastro 21 verso il carrier 12. Il secondo risalto 25 ? assialmente dimensionato per cooperare a contatto in direzione circonferenziale con il risalto 17 definito dal carrier 12.
Inoltre, sul bordo assiale opposto a quello definente il risalto 25, la molla a nastro 21 definisce due ulteriori risalti 26 configurati per cooperare a contatto circonferenzialmente con i risalti 18 del mozzo 2, disposti come sopra descritto.
La superficie radiale interna della molla a nastro 21 ? distanziata di una distanza H prefissata rispetto alla superficie esterna della molla 11 cio? rispetto ad un piano ? tangente alla sommit? della curvatura delle spire della molla 11. In alternativa od in combinazione al funzionamento sotto descritto, il valore di distanza H pu? essere prefissato in funzione della massima coppia che si vuole trasmettere attraverso la molla 11 come ulteriore funzione di sicurezza.
Alternativamente alla presenza del risalto 25 o in sua combinazione, il giunto limitatore di coppia 20 comprende altres? un elemento attuatore alloggiato nello spazio 22 e configurato per cooperare a contatto con i risalti 17, 18 per aumentare o diminuire l?apertura della molla a nastro 21 quando l?elemento attuatore agisce con essi.
Vantaggiosamente l?elemento attuatore comprende una leva 28, metallica, alloggiata nello spazio 22 e circonferenzialmente interposta tra le porzioni d?estremit? 21?, 21?? della molla a nastro 21 e configurata per cooperare a contatto con il risalto 24 e la porzione d?estremit? 21??, circonferenzialmente, ed estendentesi in direzione assiale per cooperare a contatto circonferenzialmente con i risalti 17 del carrier 12 e 18 del mozzo 2. In tale forma di realizzazione, il risalto 25 dunque non coopera a contatto con il risalto 17 e pu? essere non presente sulla molla a nastro 21.
Secondo una forma di realizzazione alternativa, non illustrata, la molla a nastro 21 pu? comprendere un ulteriore risalto assiale da parte opposta dei risalti 26 e configurato per cooperare con un rispettivo risalto portato dal carrier 12. Tali risalti sono angolarmente disposti tra loro in modo da cooperare circonferenzialmente a contatto simultaneamente al contatto della leva 28 con i rispettivi risalti.
Il funzionamento della forma di realizzazione della puleggia 1 secondo l?invenzione sopra descritta ? il seguente, facendo riferimento alla forma realizzativa comprendente la leva 28.
In condizioni normali, ossia quando la corona 3 trascinata dalla cinghia 4 conduce il mozzo 2 e quindi tende a sopravanzarlo (?drive mode?), la molla 21 ruota solidalmente alla corona 3 ed il mozzo 2 ? resistente.
Immaginando una condizione di partenza in cui i risalti 18 del mozzo sono a contatto con i risalti 26, la molla a nastro 21 tender? a muoversi in senso orario rispetto all?asse A trascinata dalla corona 3. A partire da tale condizione, la leva 28 si dispone inclinata in quanto spinta tangenzialmente tra le porzioni 21?, 21?? dal risalto 24 della molla 21 e ne aumenta l?apertura, aumentando l?aderenza tra quest?ultima e la superficie interna della corona 3. Assialmente, la leva 28 agisce sul dente 17 del carrier 12 che inizia ad essere trascinato dalla molla 21 ed a scorrere sull?elemento di testata 7. In questo modo, la molla 11 viene caricata a torsione e trasmette coppia al mozzo 2 essendo vincolata nell?opposta porzione flangiata 2b. Se la coppia trasmessa dalla corona 3 continua ad aumentare, questa si sposta ancora attorno all?asse A fintanto che un?estremit? opposta della leva 28 rispetto a quella a contatto con il risalto 17 entra a contatto con i risalti 18 del mozzo 2. In tale condizione, la leva 28 viene riportata in condizione diritta e la molla a nastro 21 torna a chiudersi ritornando al valore di interferenza di montaggio. In questo modo, slitta rispetto alla superficie interna 3?? della corona 3, mancando l?aderenza necessaria e disaccoppiando cos? la corona 3 ed il mozzo 2.
Nel caso in cui, invece, il mozzo 2 tenda a sopravanzare la corona 3 (?overrunning?), la molla 21 ruota solidalmente alla corona 3 ed ? resistente rispetto al mozzo 2.
Immaginando di trovarsi nella condizione di disaccoppiamento prima descritta, la corona 3 tender? a ruotare in senso antiorario rispetto al mozzo 2 andando a disaccoppiare la leva 28 dal risalto 18. In tale condizione la molla 11 tender? a scaricarsi e la molla a nastro 21, portata dalla corona 3 continuer? a ruotare in senso antiorario fino a quando i risalti 26 non coopereranno con i risalti 18 del mozzo 2. In questo modo, la corona 3 tender? a slittare rispetto alla molla a nastro 21 che risulter? fissa al mozzo.
Qualora la leva 28 non sia presente, il funzionamento ? analogo e nella condizione di driving torque l?accoppiamento avviene tra i risalti 17 e 25 fintanto che la coppia non aumenta ad un livello tale che l?azione tra i risalti 17 e 25 tende a chiudere su di s? la molla 21 disaccoppiando corona 3 e mozzo 2.
Qualora non sia presente la leva 28 e non siano presenti i risalti 18, la funzione di limitazione della coppia pu? essere assolta dalla distanza H prefissata tra molla a nastro 21 e molla a torsione 11.
Qualora sia presente l?ulteriore risalto da parte opposta dei risalti 26, esso aiuta a limitare l?espansione della molla a nastro 21, garantendo lo scorrimento tra puleggia 3 e molla a nastro 21.
La figura 11 mostra un grafico della coppia trasmessa in funzione dell?angolo di rotazione relativa tra corona 3 e mozzo 2.
Nel ?drive mode? si vede che la caratteristica cresce linearmente, secondo un?inclinazione K dovuta alla rigidezza della molla torsionale 11, fino al valore di coppia massima T1, sopra definito, passando da un gradino rappresentante l?accoppiamento diretto tra corona 3 e mozzo 2. In direzione opposta, si ha ancora una caratteristica lineare ma con un disaccoppiamento ad un valore di coppia T2 minore rispetto al caso precedente.
Chiaramente, prima dell?accoppiamento K ? presente un gioco angolare pari alla distanza libera di scorrimento tra i risalti 26 e 18. E? possibile prevedere forme di realizzazione alternative in cui in luogo dei risalti 26 sia presente un bordo circonferenziale definente una sede che permette un gioco angolare estremamente ridotto dei risalti 18 entro tale sede.
Variando l?ampiezza angolare di tale bordo circonferenziale/risalti 26 ? dunque possibile variare il gioco angolare libero tra puleggia 3 e mozzo 2 secondo quanto necessario per le caratteristiche di filtraggio della puleggia 1.
Da quanto precede, risultano evidenti i vantaggi di una puleggia 1 secondo l?invenzione.
Rispetto alle soluzioni note che prevedono l?impiego di una ruota libera, la presente invenzione dotata di giunto di limitatore di coppia 20 consente di ottenere un accoppiamento bidirezionale fra mozzo e puleggia, almeno entro un campo di coppie predeterminato, rendendo possibile l?impiego della puleggia in sistemi start-stop.
Rispetto alle soluzioni descritte la funzione di limitazione angolare ? svolta direttamente dal giunto limitatore di coppia 20, opportunatamente dimensionato.
In particolare, la sua distanza H rispetto alla molla a torsione 11 ne limita la massima trasmissione di coppia.
In particolare, l?uso di una coppia di denti 18 e di un elemento attuatore permette di ottenere una limitazione di coppia massima pi? sicura e di disaccoppiare in modo semplice ed a coppie elevate la corona 3 dal mozzo 2.
In generale, la puleggia filtrante qua illustrata ha bassi ingombri radiali ed assiali e presenta un contenuto numero di elementi. Dunque, la sua fabbricazione risulta economica ed il suo montaggio facilitato.
Risulta infine chiaro che alla puleggia 1 secondo la presente invenzione possono essere apportate modifiche e varianti che tuttavia non escono dall?ambito di tutela definito dalle rivendicazioni.
In particolare, la molla 21 potrebbe essere accoppiata al mozzo 2 anzich? alla corona 3.
La leva 28, come detto, pu? essere omessa nel caso in cui l?aderenza tra la molla 21 e la superficie 3?? della corona 3 (o del mozzo 2) nel ?drive mode? sia sufficiente a trasmettere le coppie richieste. Similmente, possono essere omessi i risalti 18 qualora sia sufficiente la limitazione di coppia fornita dalla limitazione radiale della distanza H fornita tra molla a nastro 21 e molla a torsione 11.
La puleggia pu? essere impiegata come puleggia motrice sull?albero motore anzich? sull?alternatore e pu? essere utilizzata anche su un alternatore di tipo convenzionale o su qualsiasi altro accessorio.

Claims (17)

RIVENDICAZIONI
1.- Puleggia filtrante (1) per una trasmissione accessori di un motore a combustione interna, comprendente un mozzo (2), una corona (3) anulare provvista di un profilo configurato per cooperare con una cinghia di trasmissione (5), esternamente coassiale attorno ad un asse (A) al detto mozzo (2) e supportata in moto rotazionalmente libero sul mozzo stesso, ed un?unit? filtrante (4) di trasmissione della coppia interposta fra il detto mozzo (2) e la detta corona (3) e comprendente una molla di torsione (11), un carrier (12) ed un giunto limitatore di coppia (20),
detto carrier (12) cooperando a strisciamento rispetto ad una porzione (7) solidale ad uno tra detto mozzo (2) e detta corona (3), detto carrier (12) definendo un porta molla (15) ed un risalto (17) estendentesi lungo detto asse (A) e configurato per cooperare con detto giunto limitatore di coppia (20),
detta molla di torsione (11) essendo operativamente interposta tra detto carrier (12) e detto uno tra detto mozzo (2) e detta corona (3) ed essendo provviste di due estremit? cooperanti a contatto con rispettivi porta molla (15) solidali a detto carrier (12) e detto uno tra detto mozzo (2) ed detta corona (3),
detto giunto limitatore di coppia (20) essendo accoppiato ad interferenza su di una superficie (3??) dell?altro tra detta corona (3) e detto mozzo (2)
detto giunto limitatore di coppia (20) comprendendo una molla a nastro (21), ad anello aperto, ed essendo configurata per scorrere rispetto a detta superficie (3??) quando la coppia trasmessa tra detta corona (3) e detto mozzo (2) raggiunge un livello prefissato (T1, T2).
2.- Puleggia secondo la rivendicazione 1, in cui detta superficie (3??) ? realizzata su detta corona (3), detto carrier (12) scorre rispetto a detto mozzo (2) e detta molla (11) ? operativamente interposta tra detto carrier (12) e detto mozzo (2).
3.- Puleggia secondo la rivendicazione 1, in cui detta molla a nastro (21) definisce una coppia di risalti assiali (26) assiali configurati per cooperare circonferenzialmente selettivamente a contatto con rispettivi risalti (18) assiali solidali a detto mozzo (2).
4.- Puleggia secondo la rivendicazione 1, in cui detta molla a nastro (21) definisce un bordo assiale definente una sede atta a cooperare a contatto con rispettivi risalti (18) assiali solidali a detto mozzo (2).
5.- Puleggia secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta molla a nastro (21) ? dimensionata in senso radiale per essere distanziata di una distanza (H) prefissata rispetto a detta molla a torsione (11), detta distanza (H) essendo proporzionale ad una coppia massima trasmissibile da detta molla a torsione (11).
6.- Puleggia secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui tra detti risalti (26) o detta sede di detta molla a nastro (21) e detti risalti (18) di detto mozzo (2) ? definito un angolo libero tra detta corona (3) e detto mozzo (2).
7.- Puleggia secondo una delle precedenti rivendicazioni, in cui detta molla a nastro (21) definisce un risalto (25) assiale estendentesi da parte opposta a detta coppia di risalti (26), detto risalto (25) essendo configurato per cooperare a contatto circonferenzialmente con detto risalto (17) di detto carrier (12).
8- Puleggia secondo una delle rivendicazioni da 3 a 7, in cui detto giunto limitatore di coppia (20) comprende un elemento attuatore (28) alloggiato in uno spazio (22) delimitato circonferenzialmente tra due estremit? (21?, 21??) di detta molla a nastro (21), detto elemento attuatore (28) essendo dimensionato in senso assiale per cooperare a contatto, da un lato, con detto risalto (17) di detto carrier (12) e, dall?altro, uno di detti risalti (18) di detto mozzo (2).
9- Puleggia secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che il detto elemento attuatore ? una leva (28) metallica atta ad espandere la detta molla (21) sotto la spinta di detto risalto (17) di detto carrier.
10.- Puleggia secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui detta leva (28) ? configurata per interagire con le dette estremit? (20?, 20??) di detta molla a nastro (21) sotto la spinta del detto carrier (12).
11.- Puleggia secondo una delle precedenti rivendicazioni in cui detta porzione (7) solidale al detto mozzo (2) comprende una testata anulare su cui ? montato un cuscinetto (6) a supporto di detta corona (3).
12. Puleggia secondo una delle rivendicazioni da 3 a 11, in cui detti risalti (18) sono realizzati su di una porzione flangiata (2b) solidale a detto mozzo (2), detta porzione flangiata (2b) essendo dimensionata per avvolgere, in parte, esternamente detta molla a torsione (11).
13. Puleggia secondo la rivendicazione 11, in cui detta puleggia (1) comprende un cuscinetto a strisciamento (8) operativamente interposto tra detta porzione flangiata (2b) e detta corona (3).
14. Puleggia secondo una delle precedenti rivendicazioni, in cui detto carrier (12) definisce un risalto radiale (14) definente un porta molla (15) per una delle estremit? di detta molla (11)
15.- Puleggia secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta puleggia (1) comprende un anello di smorzamento (13) operativamente interposto tra detto carrier (12) e detta porzione (7) solidale a detto mozzo (2), detto anello di smorzamento (13) essendo configurato per permettere lo scorrimento di detto carrier (12) rispetto a detta porzione (7)
16.- Puleggia secondo la rivendicazione 15, in cui detto anello di smorzamento (13) comprende una porzione (19?) radialmente interposta tra detta corona (3) e detto carrier (12) ed una porzione (19??) interposta tra detto carrier (12) e detta porzione (7) solidale a detto mozzo (2).
17.- Puleggia secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto altro tra detta corona (3) e detto mozzo (2) definisce una porzione (23) lavorata superficialmente su detta superficie interna (3??), detta molla a nastro (21) cooperando a contatto con detta porzione (23), detta lavorazione superficiale aumentando l?attrito tra detta molla a nastro (21) e detto altro tra detta corona (3) e detto mozzo (2).
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