IT202000022117A1 - Sistema per la riduzione della trasmissione di vibrazioni nel suolo - Google Patents

Sistema per la riduzione della trasmissione di vibrazioni nel suolo Download PDF

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IT202000022117A1
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Luca D'alessandro
Simone Meduri
Giovanni Capellari
Stefano Caverni
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    • E02HYDRAULIC ENGINEERING; FOUNDATIONS; SOIL SHIFTING
    • E02DFOUNDATIONS; EXCAVATIONS; EMBANKMENTS; UNDERGROUND OR UNDERWATER STRUCTURES
    • E02D31/00Protective arrangements for foundations or foundation structures; Ground foundation measures for protecting the soil or the subsoil water, e.g. preventing or counteracting oil pollution
    • E02D31/08Protective arrangements for foundations or foundation structures; Ground foundation measures for protecting the soil or the subsoil water, e.g. preventing or counteracting oil pollution against transmission of vibrations or movements in the foundation soil

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Description

TITOLO: SISTEMA PER LA RIDUZIONE DELLA TRASMISSIONE DI VIBRAZIONI NEL SUOLO
CAMPO DELL?INVENZIONE
La presente invenzione riguarda un sistema che consente di limitare la propagazione di vibrazioni nel sottosuolo.
STATO DELL?ARTE
Le vibrazioni generate nel terreno per cause naturali o derivanti da attivit? umane, come lavori o transito di veicoli, si trasmettono in tutte le direzioni nel suolo. Quelle che si propagano parallelamente al terreno e nei primi strati del sottosuolo possono trasmettersi ad infrastrutture o edifici adiacenti, col rischio di danni alle stesse (per esempio, formazioni di crepe, destabilizzazione di fondamenta, ?) e comunque causando disagio alle persone presenti negli edifici.
Queste vibrazioni hanno frequenze tipicamente fino a poche centinaia di Hz; particolarmente dannose per le strutture, e fastidiose per le persone, sono le vibrazioni alle basse frequenze (indicativamente sotto i 50 Hz).
Di particolare rilevanza sono le vibrazioni indotte dal transito di mezzi di trasporto, sia quelli che viaggiano su strada (automobili, camion, ...) sia quelli su rotaie (treni, tram e metropolitane); per esempio, vibrazioni intense sono generate dal passaggio di mezzi pesanti su irregolarit? dell?asfalto stradale come buche o tracce di scavi trasversali; un?altra fonte di intense vibrazioni sono i treni ad alta velocit? di diffusione sempre crescente.
Per mitigare questi fenomeni sono stati proposti diversi approcci.
Una prima possibilit? ? di agire direttamente sulla fonte delle vibrazioni per diminuirne l?entit? iniziale, per esempio adottando smorzatori o materassi dissipativi; questo approccio ? per? molto oneroso perch?, nel caso tipico in cui la sorgente di vibrazione sia un tratto di strada o una linea di binari, sono richiesti rilevanti interventi di modifica o anche la sostituzione dell?infrastruttura.
Un approccio alternativo consiste nel frapporre tra la sorgente della vibrazione e le strutture che si vogliono proteggere degli elementi isolanti, in grado di attenuare o eliminare del tutto le vibrazioni a valle.
Tra le soluzioni che seguono questo secondo approccio si possono distinguere principalmente le trincee e le barriere.
Una trincea ? costituita da uno scavo laterale rispetto all?infrastruttura, che comporta una riflessione dell?onda incidente, con un?efficacia dipendente dalla profondit? della trincea stessa. La profondit? che ? possibile raggiungere ? per? fortemente limitata da problemi di stabilit? dello scavo, combinati al rischio di allagamento della trincea in caso di precipitazioni.
Alla categoria delle barriere appartengono invece tutte le soluzioni che prevedono l?inserimento di elementi fisici nel terreno tra la sorgente e le strutture da isolare.
Le barriere possono funzionare in base a principi fisici diversi.
Un primo possibile meccanismo ? legato alla riflessione delle onde vibrazionali. Sistemi di questo tipo sono descritti nella domanda di brevetto giapponese JP 63-110324 A, in cui la barriera ? costituita da due pareti piane distanziate da barre trasversali, e nel brevetto giapponese JP 5747458 B2, in cui due pareti piane sono distanziate da strutture in cemento a tunnel (simili a mattoni forati) in cui la direzione dell?apertura ? parallela al suolo e alle pareti esterne.
Come nel caso delle trincee aperte, l?efficacia delle barriere che operano secondo questo meccanismo ? legato alla sola profondit? della barriera.
Un secondo possibile meccanismo sfrutta la differenza di rigidezza tra il suolo e la barriera stessa. In particolare, pi? una barriera ? rigida e pi? quindi ? elevata la differenza tra le rigidezze del suolo e della barriera, maggiore ? l?effetto di isolamento delle vibrazioni.
Uno studio relativo a barriere prodotte secondo quest?ultimo meccanismo ? riportato nell?articolo ?Experimental and numerical evaluation of the effectiveness of a stiff wave barrier in the soil?, P. Coulier et al., Soil Dynamics and Earthquake Engineering 77 (2015), pagg. 238?253. Secondo questo articolo (inizio della sezione 2.4), per la produzione di queste barriere sono disponibili varie tecniche, come la vibro-compattazione profonda, l?installazione di colonne in ghiaia o cemento, l?iniezione tramite frattura idraulica del suolo di miscele stabili di cemento-bentonite, il consolidamento sotto vuoto, e la tecnica di ?jet grouting? (traducibile in italiano come ?stuccatura a spruzzo?), che consiste nel trivellare il terreno e iniettare nella cavit?, risalendo dal basso verso l?alto, una miscela che la riempie e consolida il terreno circostante. Altre tecniche note prevedono l?infissione nel terreno di pali o elementi di altra forma in calcestruzzo. Queste tecniche portano alla formazione di barriere molto pesanti e ?invasive? per l?ambiente, ed impiegano elevate quantit? di materiale per la realizzazione di una struttura continua.
Sono state proposte anche soluzioni miste barriera/trincea, come quella descritta nel brevetto giapponese JP 2932012 B2, in cui una barriera costituita da due pareti piane distanziate tramite palloni riempiti di aria compressa ? inserita in una trincea costruita con pareti in cemento. Un sistema simile ? descritto nella domanda di brevetto CN 111379279 A, relativa ad un sistema modulare per la costruzione di barriere cave al loro interno e con pareti continue. Sistemi di questo tipo sono chiaramente di costruzione pi? complessa e onerosa che nel caso delle sole barriere o sole trincee.
Uno scopo della presente invenzione ? quello di fornire un dispositivo per l?attenuazione della trasmissione di vibrazioni nel terreno, che massimizzi l?effetto di irrigidimento indotto del terreno e di conseguenza l?isolamento delle vibrazioni, mantenendo una struttura il pi? possibile leggera e snella.
SOMMARIO DELL?INVENZIONE
Questo scopo ? ottenuto con la presente invenzione, che riguarda un sistema per la riduzione della trasmissione di vibrazioni nel suolo parallelamente alla superficie, costituito da uno o pi? elementi allineati, in cui l?ingombro esterno di ogni elemento ha forma di un parallelepipedo con recessi su una sua faccia o aperture passanti tra due facce opposte dello stesso, e in cui detti uno o pi? elementi sono formati da un materiale avente un modulo di Young compreso tra 10<5 >Pa e 10<12 >Pa e densit? compresa tra 1.000 kg/m<3 >e 15.000 kg/m<3>.
In una forma di realizzazione preferita, l?elemento di base del sistema dell?invenzione ha in forma di un reticolo formato da parti a trave essenzialmente complanari e non adiacenti, in modo da definire delle aperture.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
L?invenzione verr? descritta nel seguito con riferimento alle Figure, in cui:
- la Fig.1 mostra in modo schematico il posizionamento del sistema dell?invenzione tra una fonte di vibrazioni e un edificio;
- la Fig.2 mostra un elemento adatto a costituire, da solo o affiancato ad altri elementi, un sistema dell?invenzione, in cui l?elemento ha una geometria generica e aperture passanti;
- le Figg.3a e 3b mostrano, rispettivamente in una vista prospettica e una vista frontale, un elemento adatto a costituire, da solo o affiancato ad altri elementi, un sistema dell?invenzione, in cui l?elemento ha una geometria a reticolo e aperture passanti;
- la Fig.4 mostra una possibile modalit? di costruzione dell?elemento delle Figg.3a e 3b;
- la Fig.5 mostra varie possibili sezioni di parti a trave per la costruzione dell?elemento delle Figg.3a e 3b;
- le Figg. 6a, 6b e 6c mostrano, rispettivamente in una vista prospettica, una vista frontale e una vista laterale, un elemento analogo a quello delle Figg.3a e 3b ma che presenta recessi invece che e aperture passanti;
- le Figg. 7a, 7b e 7c mostrano, rispettivamente in una vista prospettica, una vista frontale e una vista laterale, un elemento adatto a costituire, da solo o affiancato ad altri elementi, un sistema dell?invenzione, in cui l?elemento ? formato da due semielementi del tipo mostrato nelle Figg. 3a e 3b accoppiati tramite un elemento di congiunzione continuo lungo un lato di detti due semielementi;
- le Figg.8a e 8b mostrano, rispettivamente in una vista prospettica e una vista frontale, un elemento adatto a costituire, da solo o affiancato ad altri elementi, un sistema dell?invenzione, in cui l?elemento ? formato da due semielementi del tipo mostrato nelle Figg. 3a e 3b accoppiati tramite una serie di elementi di congiunzione disposti lungo un lato di detti due semielementi;
- la Fig.9 mostra possibili sezioni degli elementi di congiunzione degli elementi delle Figg. 7a, 7b, 8a e 8b;
- la Fig. 10 mostra in maniera schematica un sistema dell?invenzione, costituito dall?affiancamento di pi? elementi delle figure precedenti;
- la Fig.11 mostra una possibile modalit? di montaggio di pannelli isolanti acustici su un sistema dell?invenzione;
- la Fig. 12 riproduce due grafici di smorzamento di vibrazioni in funzione della frequenza ottenuti con un sistema dell?invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL?INVENZIONE
Gli inventori hanno osservato che ? possibile ottenere ottime propriet? di attenuazione della trasmissione di vibrazioni impiegando un sistema costituito da uno o pi? elementi affiancati, in cui gli elementi sono pi? leggeri e sottili di elementi che costituiscono barriere della tecnica nota, per esempio realizzate con colonne di cemento affiancate.
Bench? in una delle forme di realizzazione descritto di seguito (Figg. 6a e 6b) l?elemento che costituisce il sistema dell?invenzione pu? presentare recessi ciechi, in generale detto sistema non costituisce una barriera continua, ma piuttosto un dispositivo con aperture che offre un irrigidimento per il terreno e consente di massimizzare l?isolamento delle vibrazioni. Tale aspetto risulta un aspetto tecnico importante, in quanto offre molta flessibilit? nella progettazione in caso di vincoli esterni e per esempio le aperture possono essere sfruttate per non interrompere le sottostrutture antropiche presenti nel sottosuolo, o per evitare pericolosi accumuli localizzati di acqua nel sottosuolo potenzialmente indotti da una barriera impermeabile.
Ogni singolo elemento che forma (da solo o insieme ad altri elementi) un sistema dell?invenzione ha una forma inscritta in un parallelepipedo, cio? in viste perpendicolari alle sue tre facce, ognuna di queste risulter? avere una forma rettangolare o inscrivibile in un rettangolo; all?interno di questo parallelepipedo, per?, le facce dell?elemento possono essere, ma non sono necessariamente piane, e la geometria della loro superficie dipende da quella delle travi che compongono l?elemento, come descritto in seguito. Tipicamente, anche se non necessariamente, due lati di questo parallelepipedo sono di lunghezza comparabile tra loro (per esempio, il lato pi? lungo non pi? lungo di dieci volte, preferibilmente non pi? di cinque volte la lunghezza del lato pi? corto), mentre il terzo lato ha lunghezza sensibilmente inferiore, per esempio meno di un quarto, e preferibilmente meno di un decimo, dei primi due lati. Con queste condizioni, un elemento dell?invenzione ha tipicamente una geometria planare, con due facce maggiori e quattro facce laterali di superficie molto inferiore. In questo caso pi? tipico (elemento di geometria essenzialmente planare) le aperture presenti nell?elemento sono passanti tra le due facce maggiori.
Il sistema dell?invenzione pu? essere costituito da un singolo elemento di quelli mostrati nelle Figure 2, 3a e 3b, 6a, 6b e 6c, 7a, 7b e 7c, e 8a e 8b, ma pi? comunemente ? costituito da una serie di tali elementi affiancati lungo una delle facce di superficie minore, come mostrato schematicamente in Fig.10.
Il posizionamento nel terreno di un sistema dell?invenzione (costituito da uno o pi? elementi) ? mostrato schematicamente in Fig. 1: il sistema, 10, ? disposto trasversalmente tra la sorgente delle vibrazioni (in questo caso rappresentato da un treno su binari, 11) e la struttura da proteggere dalle vibrazioni, 12.
Ogni elemento destinato a costituire (se da solo) o costruire (se affiancato ad altri elementi) un sistema dell?invenzione ? formato da un materiale avente un modulo di Young compreso tra 10<5 >Pa e 10<12 >Pa e densit? compresa tra 1.000 kg/m<3 >e 15.000 kg/m<3>. I materiali preferiti per la costruzione degli elementi dell?invenzione sono i materiali metallici come ferro e acciaio, preferibilmente trattati per renderli maggiormente resistenti all?ambiente aggressivo del sottosuolo (umidit?, composti acidi o basici, ?), per esempio tramite zincatura, o in alternativa materiali plastici, ad esempio plastica rigenerata.
La Fig. 2 mostra un elemento 20 adatto a costituire (se da solo) o costruire (se affiancato ad altri elementi) un sistema dell?invenzione, nella forma di realizzazione pi? generale di tali elementi. L?elemento ha la geometria planare pi? comune per gli elementi dell?invenzione, con due facce maggiori 21 e 21? (quest?ultima non visibile in figura) che presentano aperture passanti 22, 22?, 22?, ?; le aperture sono di forma generica, regolare o non regolare (per esempio, poligoni regolari o non regolari), non necessariamente uguali tra loro, e disposte sulle facce 21 e 21? in disposizione non ordinata.
Nel caso pi? comune per? gli elementi dell?invenzione presentano aperture di forma regolare e disposte secondo un arrangiamento regolare; per esempio, le aperture possono essere quadrate, rettangolari o circolari, con i centri disposti secondo un reticolo quadrato o, per esempio nel caso di aperture circolari, secondo un reticolo esagonale. Nel caso pi? semplice (anche in vista della sua realizzazione industriale) le aperture sono rettangolari (o, come sottocaso, quadrate) e disposte secondo un arrangiamento rettangolare (o, come sottocaso, quadrato), cio?, tale che i centri delle aperture definiscono un reticolo rettangolare (o, come sottocaso, quadrato); per semplicit?, nel seguito della descrizione si far? riferimento ad elementi con aperture quadrate disposte secondo un arrangiamento quadrato, ma tutto quanto detto di seguito vale per elementi di qualunque geometria.
Le Figg. 3a e 3b mostrano, rispettivamente in una vista prospettica e una vista frontale, l?elemento 30 secondo questa forma di realizzazione pi? semplice, in cui come detto le aperture 31, 31?, ?, sono quadrate e disposte secondo un arrangiamento quadrato. La superficie complessiva delle aperture pu? variare entro ampi limiti, tipicamente tra il 20 e l?80%, preferibilmente tra il 40 e il 60%, della superficie della faccia su cui sono presenti. Per esempio, nella vista frontale della Fig.3b le aperture hanno una superficie totale che ? pari a circa il 50% della superficie della faccia 32. Le parti piene che separano due aperture adiacenti possono essere distanziate tra loro di un valore compreso tra 0,01 m e 20 m.
L?elemento 30 pu? essere assemblato partendo da travi, come mostrato in Fig. 4: ad una prima trave 41 vengono fissate perpendicolarmente tre travi equidistanziate 42, 42? e 42??; di seguito, ulteriori travi 41?, 41??, ?, simili alla prima trave 41, vengono fissate equidistanziate lungo le travi 42, 42? e 42??, ottenendo infine un elemento di tipo 30.
Le travi di tipo 41 e 42 possono essere collegate tra loro con elementi meccanici (per esempio, dadi e bulloni) o saldate; in una modalit? di realizzazione preferita, queste sono sagomate in modo da consentire l?assemblaggio dell?elemento 30 tramite incastri.
Le travi di tipo 41 e 42 (o altri elementi costruttivi analoghi) possono convenientemente essere trasportate separate nel sito dove dovr? essere posizionato il sistema dell?invenzione, e l?elemento costruito in detto sito, facilitando e diminuendo gli oneri del trasporto delle parti che costituiranno il sistema. Quando le travi sono collegate tramite incastro, ci? pu? avvenire posizionando orizzontalmente la prima trave 41 al fondo dello scavo, ancorando a questa le travi 42, 42? e 42?? in posizione verticale, e di seguito fissando (sempre a incastro) su queste le ulteriori travi 41?, 41??, ?
La Fig.5 mostra varie possibili sezioni di travi di tipo 41 o 42: questa pu? essere una sezione piena di forma qualunque, piena semplice o complessa (51, 52, 54 e 58), cava (53 e 55), o con specifici profili, per esempio un profilo a ?C? (56) o la comune trave con profilo a ?doppia T? (57); in ognuna di queste sezioni, l?ingombro complessivo di ciascun lato pu? essere compreso tra 0,01 m e 5 m, e nel caso di travi a sezione cava lo spessore della parete pu? essere compreso tra 1 e 100 cm.
Un?altra possibile geometria di un elemento utile per la realizzazione del sistema dell?invenzione ? un parallelepipedo con due lati di lunghezza sensibilmente maggiore del terzo, e che presenta su una delle sue due facce maggiori una serie di recessi. Questa geometria pu? essere ottenuta per stampaggio o per colatura di un materiale fuso in uno stampo, come prima descritto per l?elemento 30. Preferibilmente, per?, questa configurazione viene ottenuta per accoppiamento di una parte di tipo 30 con un pannello continuo. Questa possibilit? preferita ? rappresentata nelle Figg.6a, 6b e 6c che mostrano, rispettivamente in una vista prospettica, una vista frontale e una vista laterale, un elemento dell?invenzione 60 formato da un elemento di tipo 30 collegato su una delle due sue facce maggiori ad un pannello continuo 61, definendo una serie di recessi 62, 62?, ....
Le Figg. 7a, 7b e 7c mostrano, rispettivamente in una vista prospettica, una vista frontale e una vista laterale, un ulteriore elemento adatto a costituire, da solo o affiancato ad altri elementi, un sistema dell?invenzione. In questo caso l?elemento, 70, ? formato da due semielementi 71 e 71?, ognuno analogo all?elemento 30 descritto in precedenza; detti semielementi sono paralleli, distanziati e collegati tra loro da un elemento di congiunzione continuo 72 lungo uno dei lati maggiori dei due semielementi.
Alternativamente una struttura simile, elemento 80 (Figg.8a e 8b, rispettivamente viste prospettiche e dall?alto), pu? essere ottenuta collegando tra loro due semielementi 81, 81?, ognuno analogo all?elemento 30, con una serie di elementi di congiunzione 82, 82?, 82??, ?, disposti lungo un lato di detti due semielementi.
Alcune possibili sezioni degli elementi di congiunzione 71 o di tipo 81 sono mostrate in Fig. 9; la sezione di questi elementi pu? essere piena (91 e 94), cava (92) o aperta (93). Nel caso degli elementi di congiunzione discreti 82, 82?, 82??, ?, questi possono essere disposti nell?elemento 80 in modo tale che le facce viste in sezione in Fig.9 siano quelle a contatto con i semielementi 81 e 81?, o perpendicolari a questi.
Come detto in precedenza, un sistema completo dell?invenzione pu? essere ottenuto affiancando facce minori di elementi di tipo 20, 30, 60, 70 o 80 (indicati in figura genericamente come elemento 100), come mostrato in Fig. 10; anche se gli elementi che compongono il sistema (quando questo ? composto da pi? elementi) sono preferibilmente uguali, questa condizione non ? necessaria, e il sistema dell?invenzione potrebbe essere costituito dall?affiancamento di elementi di tipo diverso.
Un sistema dell?invenzione pu? essere combinato con sistemi di isolamento acustico. Tipicamente, infatti, le cause che determinano la produzione di vibrazioni e la loro propagazione nel terreno producono anche rumore, che se pur non dannoso per le strutture che ne sono investite, ? causa di disagio per le persone quanto le vibrazioni (se non di pi?). Allo scopo, ? possibile produrre un sistema integrato di abbattimento delle vibrazioni, sia del terreno che sonore, utilizzando il sistema sopra descritto come base per il montaggio di pannelli isolanti acustici. Questa possibilit? ? illustrata schematicamente in Fig. 11, in cui viene mostrato un elemento integrato 110 costituito da un elemento 100 (indicando con questo numero di riferimento uno qualunque degli elementi descritti in precedenza) destinato ad essere inserito in uno scavo nel terreno, sul cui lato superiore ? fissato un pannello isolante acustico 111, destinato invece ad emergere dal livello del terreno. Nell?inserto in figura viene mostrata una possibile modalit? di accoppiamento dell?elemento 100 al pannello 111, in cui il lato superiore dell?elemento 100 presenta un alloggiamento 112 (per esempio, una scanalatura continua) per l?inserimento della base del pannello 111; l?accoppiamento tra elemento 100 e pannello 111 pu? poi essere reso stabile per esempio con sistemi di fissaggio noti, come viti o simili. Questo sistema integrato offre anche il vantaggio che gli elementi per la riduzione della trasmissione di vibrazioni sostituiscono la fondazione per la pannellatura acustica, che altrimenti andrebbe preparata appositamente.
Impiegando un software di analisi meccanica, gli inventori hanno effettuato simulazioni delle performance di abbattimento di vibrazioni da parte di un sistema dell?invenzione. I risultati sono riportati in forma grafica in Fig.12, che mostra l?andamento del valore di Insertion Loss (IL) in funzione della frequenza della vibrazione, rispettivamente ad una distanza di 10 m (linea continua) e 20 m (linea tratteggiata) dalla fonte della vibrazione; il valore di IL misura l?abbattimento delle vibrazioni in tali punti comparando la configurazione senza sistema dell?invenzione con quella in presenza del sistema. Si pu? notare un importante abbattimento (fino a oltre 8 dB) nell?intervallo di frequenze da 16 Hz a 160 Hz, e in particolare ? interessante sottolineare una rilevante mitigazione anche alle basse frequenze (16-40 Hz), particolarmente dannose per le strutture e per le persone e difficilmente contrastabili con le soluzioni tradizionali.
Un altro vantaggio che si realizza con il sistema dell?invenzione (tranne nel caso illustrato nella Fig.6) rispetto a quelli della tecnica nota ? che, siccome le sue facce principali non sono continue ma presentano aperture passanti, ? compatibile con la presenza di altre strutture sotterranee come linee elettriche, telefoniche o del gas, tubature di acqua, elementi di rete fognaria, ?. Un sistema dell?invenzione pu? essere costruito a partire da travi di tipo 41 e 42 come sopra descritto attorno a queste strutture sotterranee preesistenti e risultarne attraversato (oppure, queste strutture possono essere costruite in seguito attraversando il sistema di smorzamento delle vibrazioni dell?invenzione), mentre i sistemi a pareti continue della tecnica nota non possono essere attraversati da dette strutture sotterranee e quindi pongono maggiori difficolt? di posizionamento.

Claims (13)

RIVENDICAZIONI
1. Sistema per la riduzione della trasmissione di vibrazioni nel suolo parallelamente alla superficie, costituito da uno o pi? elementi allineati (20; 30; 60; 70; 80), in cui l?ingombro esterno di ogni elemento ha la forma di un parallelepipedo con recessi (62, 62?, ?) su una sua faccia o aperture passanti (22, 22?, 22?, ?; 31, 31?, ?) tra due facce opposte dello stesso, e in cui detti uno o pi? elementi sono formati da un materiale avente un modulo di Young compreso tra 10<5 >Pa e 10<12 >Pa e densit? compresa tra 1.000 kg/m<3 >e 15.000 kg/m<3>.
2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui detto materiale ? scelto tra materiali metallici, eventualmente trattati per renderli resistenti a umidit? ed agenti acidi o basici, e materiali plastici.
3. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 o 2, in cui detto parallelepipedo ha due lati in cui il pi? lungo ha lunghezza non superiore a 10 volte la lunghezza di quello pi? corto, e un terzo lato ha lunghezza non superiore ad un quarto del pi? corto dei primi due lati, definendo un parallelepipedo con due facce di superficie maggiore e quattro facce laterali di superficie inferiore, in cui detti recessi sono presenti in una delle facce di superficie maggiore o dette aperture sono passanti tra le due facce di superficie maggiore.
4. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti costituito da uno o pi? elementi (20) in cui dette aperture passanti (22, 22?, 22?, ?) hanno forme regolari o non regolari, non necessariamente uguali tra loro, e sono disposte su due facce opposte (21, 21?) di detto parallelepipedo in disposizione non ordinata.
5. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3 costituito da uno o pi? elementi in cui detti recessi o aperture passanti hanno forma regolare e sono disposte secondo un arrangiamento regolare.
6. Sistema secondo la rivendicazione 5 costituito da uno o pi? elementi (30) in cui dette aperture passanti (31, 31?, ?) sono quadrate e disposte secondo un arrangiamento quadrato, e la superficie complessiva di dette aperture passanti ? compresa tra il 20% e l?80% della superficie delle facce del parallelepipedo su cui sono presenti.
7. Sistema secondo la rivendicazione 6, in cui detti uno o pi? elementi (30) sono prodotti per assemblamento di una prima serie di travi equidistanziate (41, 41?, 41??) con una seconda serie di travi equidistanziate (42, 42?, 42??) perpendicolari alle travi della prima serie.
8. Sistema secondo la rivendicazione 7, in cui dette travi hanno una sezione piena di forma semplice o complessa (51, 52, 54, 58), cava (53 e 55), con profilo a ?C? (56) o con profilo a ?doppia T? (57), l?ingombro complessivo di ciascun lato della trave ? compreso tra 0,01 m e 5 m, e nel caso di travi a sezione cava lo spessore della parete ? compreso tra 1 e 100 cm.
9. Sistema secondo la rivendicazione 5 costituito da uno o pi? elementi (70; 80) ognuno formato per accoppiamento di due semielementi paralleli (71, 71?; 81, 81?), distanziati e collegati tra loro da un elemento di congiunzione continuo (72) o da una serie di elementi di congiunzione discreti (82, 82?, 82??, ?) disposti lungo uno dei lati maggiori di detti due semielementi.
10. Sistema secondo la rivendicazione 9, in cui detti elementi di congiunzione hanno sezione piena (91, 94), cava (92) o aperta (93).
11. Sistema secondo la rivendicazione 5 costituito da elementi (60) che presentano recessi (62, 62?, ...) su una faccia, formati per accoppiamento di una parte che presenta aperture passanti con un pannello continuo (61).
12. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 11, in cui in ogni elemento le parti piene che separano due recessi o aperture adiacenti sono distanziate tra loro di un valore compreso tra 0,01 m e 20 m.
13. Sistema per l?abbattimento della trasmissione di vibrazioni nel suolo e per l?isolamento acustico, costituito da uno o pi? pannelli di una qualunque delle rivendicazioni precedenti sulla cui superficie superiore ? fissato un pannello isolante acustico (111).
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