IT202000012565A1 - Metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente remoto - Google Patents

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Davide Vidale
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    • H04L69/30Definitions, standards or architectural aspects of layered protocol stacks
    • H04L69/32Architecture of open systems interconnection [OSI] 7-layer type protocol stacks, e.g. the interfaces between the data link level and the physical level
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  • Processing Or Creating Images (AREA)

Description

METODO PER EFFETTUARE UNA PRESENTAZIONE VIRTUALE DI UN
OGGETTO O DI UN IMMOBILE AD UN UTENTE REMOTO
CAMPO TECNICO
La presente divulgazione concerne un metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente remoto.
In particolare, il metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente remoto, secondo il presente trovato, consente di presentare immobili ad uso abitativo, commerciale o industriale oppure un veicolo o, in generale, un qualsiasi prodotto o servizio ad un potenziale acquirente, in modo pi? semplice ed efficiente rispetto alle tecniche tradizionali.
STATO DELLA TECNICA
Oggigiorno, in particolare nel campo della presentazione di immobili da parte di agenzie immobiliari ? sentita l?esigenza di presentare in modo remoto l?immobile proposto in locazione e/o in vendita ad un potenziale locatario o acquirente permettendo una semplice ed efficace interazione tra un operatore, che presenta, ed un utente al quale ? esposta la presentazione.
Una tecnica oggi nota per soddisfare questa esigenza ? quella di rendere disponibile, mediante collegamento remoto, un contenuto multimediale che pu? comprendere fotografie e/o immagini fisse e/o immagini panoramiche e/o filmati e/o modelli tridimensionali interattivi dell?immobile da presentare.
L?operatore quindi condivide con l?utente un collegamento al contenuto da presentare cos? che l?utente possa esplorare tale contenuto.
Mediante un secondo collegamento tra l?operatore e l?utente, ad esempio telefonico, l?operatore presenta all?utente il contenuto che quest?ultimo esplora.
Tale soluzione ? particolarmente svantaggiosa in quanto non permette all?operatore di guidare l?utente nell?esplorazione del contenuto e neppure di visualizzare, in tempo reale, la parte di contenuto che l?utente sta esplorando. Una soluzione alternativa, oggi nota, prevede la visualizzazione del contenuto da presentare, su un?interfaccia video disponibile all?operatore il quale condivide la propria visualizzazione con l?utente mediante rete.
Ci? permette all?operatore di avere il controllo sui contenuti visualizzati dall?utente e un?immediata cognizione del contenuto che l?utente esplora.
Mediante un secondo ed autonomo canale di comunicazione, che pu? essere telefonico, eventualmente in video-chiamata, oppure tramite rete internet ad esempio mediante servizi di video-comunicazione commercialmente conosciuti con la denominazione Skype o Zoom o Meet o simili.
Tale secondo canale di comunicazione, pur rimanendo autonomo pu? essere di fatto combinato con il canale di comunicazione di condivisione del contenuto. Infatti, se un feedback video ? visualizzato dal dispositivo di interfaccia dell?operatore questo viene condiviso con l?utente insieme con il resto dei contenuti visualizzati sull?interfaccia video dell?operatore.
Anche tale soluzione risulta sensibilmente migliorabile, in particolare sotto l?aspetto di risorse tecniche per la sua implementazione nonch? in relazione alla complessit? di avere due strumenti autonomi e potenzialmente interferenti rispetto allo svolgimento della presentazione e all?interazione tra operatore ed utente.
Peraltro, specialmente nel campo dei servizi immobiliari ? fortemente sentita l?esigenza di poter disporre, da parte dell?operatore, di un riscontro certificato o certificabile dell?avvenuta presentazione di un immobile offerto in locazione o vendita, al fine di collocare tale presentazione nell?ambito contrattuale che regola i rapporti del committente rispetto all?agente immobiliare.
SOMMARIO
Il problema alla base della presente invenzione ? quello di semplificare la presentazione di un oggetto, anche inteso come servizio, o di un immobile, ad un utente remoto.
Il compito di un metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente remoto secondo il presente trovato ? quindi quello di risolvere tale problema.
Nell?ambito di tale compito uno scopo del trovato ? quello di proporre un metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente remoto che permetta di certificare la presentazione ad uno specifico utente di un contenuto.
Un altro scopo del trovato ? quello di realizzare un metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente remoto che richieda minori risorse durante l?uso di una sua implementazione software.
Un ulteriore scopo del trovato ? quello di proporre un metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente remoto che risulti semplice e di facile implementazione.
Questo compito, nonch? questi ed altri scopi che meglio appariranno nel seguito sono raggiunti da un metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente remoto secondo la rivendicazione 1 allegata.
Caratteristiche di dettaglio di un metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente remoto secondo il trovato sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva di un metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente remoto, secondo il trovato, illustrato, in una sua forma di realizzazione rappresentata a titolo indicativo e non limitativo nelle unite tavole di disegni di seguito elencate.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La figura 1 rappresenta in uno schema semplificato di un sistema che implementa il metodo secondo il presente trovato;
La figura 2 rappresenta un diagramma di flusso di una possibile forma di realizzazione del metodo secondo il presente trovato.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con particolare riferimento alle figure citate, ? complessivamente rappresentato uno schema semplificato di un sistema che implementa il metodo secondo il presente trovato ed un diagramma di flusso di una possibile forma di realizzazione del un metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente UT remoto secondo il presente trovato. Il metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente UT remoto secondo il presente trovato prevede le seguenti fasi: una fase A, una fase B, una fase C, una fase D ed una fase E. La fase A prevede la predisposizione di almeno un contenuto in formato elettronico. Come anticipato, per contenuto nell?ambito del presente trovato si intende un contenuto multimediale il quale che pu? comprendere fotografie e/o immagini fisse e/o immagini panoramiche e/o filmati e/o modelli tridimensionali interattivi dell?immobile o del qualsivoglia oggetto da presentare. Tale contenuto pu? essere archiviato, ossia memorizzato, in un supporto elettronico 3, ad esempio un server remoto, per essere condiviso da un operatore OP con almeno un utente UT.
La fase B prevede la formazione, mediante una prima applicazione 1, di un primo flusso di dati che comprende contestualmente sia dati per visualizzare il contenuto sia primi dati di comunicazione di un operatore OP. La prima applicazione 1 permette, cio?, di creare dati di visualizzazione del contenuto e primi dati di comunicazione di un operatore OP che potranno essere condivisi da questo con l?utente UT.
Similmente, la fase C prevede la formazione, mediante una seconda applicazione 2, di un secondo flusso di dati che comprende secondi dati di comunicazione dell?utente UT. La seconda applicazione 2 permette, cio?, di creare secondi dati di comunicazione di un operatore OP che potranno essere condivisi da questo con l?utente UT.
La prima applicazione 1 e/o la seconda applicazione 2 possono essere un?applicazione web, ossia accessibili o fruibili attraverso il web. Alternativamente, la prima applicazione 1 e/o la seconda applicazione 2 possono essere un?applicazione mobile, vale a dire una applicazione installabile su un dispositivo mobile quale uno smartphone o un tablet.
La fase D prevede di stabilire, da parte della prima e della seconda applicazione 1 e 2 mediante una rete di telecomunicazione, un canale di collegamento atto a scambiare il primo e il secondo flusso di dati tra le suddette applicazioni. In tale fase D, quindi, la prima e la seconda applicazione 1 e 2 ricevono e/o trasmettono, attraverso il canale di collegamento, il primo flusso di dati e il secondo flusso di dati. La prima e la seconda applicazione 1 e 2 rappresentano, quindi, le interfacce attraverso cui l?operatore OP e l?utente UT possono scambiarsi reciprocamente il primo e il secondo flusso di dati.
La fase E prevede la presentazione di un primo contenuto dell?almeno un contenuto. In particolare, nella fase A potr? essere predisposta una pluralit? di contenuti, ad esempio una pluralit? di rappresentazioni tridimensionali di diversi immobili o di oggetti esplorabili. In tal caso, la fase E prevede la presentazione di un primo contenuto di detta pluralit? di contenuti, selezionato tra tali contenuti dall?operatore, ad esempio mediante la prima applicazione 1.
Cos?, nel caso di implementazione del metodo secondo il presente trovato nel campo del mercato immobiliare i contenuti potranno ciascuno consistere, ad esempio, in una rappresentazione virtuale di un particolare appartamento tra quelli che l?agente immobiliare ha in gestione per la locazione o vendita degli stessi.
Il primo contenuto pu? altrimenti essere una porzione o un sottogruppo specifico di un contenuto. Ad esempio, se il contenuto ? rappresentato dal modello tridimensionale di un immobile, un primo contenuto pu? essere il modello tridimensionale di una specifico spazio, quale una stanza, dell?immobile.
In particolare, la fase E prevede una presentazione visiva di tale primo contenuto effettuata dalla prima applicazione 1 e dalla seconda applicazione 2 in contemporanea, in modo tale che l?operatore OP possa presentare in tempo reale il primo contenuto all?utente UT comunicando con quest?ultimo tramite i primi dati di comunicazione e l?utente UT possa, in tempo reale, comunicare all?operatore OP tramite i secondi dati di comunicazione.
Vantaggiosamente, mentre l?operatore OP e l?utente UT assistono allo stesso primo contenuto, essi possono interagire tra di loro in tempo reale scambiandosi, attraverso rispettivamente la prima e la seconda applicazione 1 e 2, i primi dati di comunicazione e i secondi dati di comunicazione.
Preferibilmente, il metodo secondo il presente trovato comprende inoltre una fase F di abilitazione. L?esecuzione di almeno una delle fasi B, C, D e/o E pu? essere subordinata all?esecuzione da parte dell?operatore OP e/o dell?utente UT di tale fase F di abilitazione. Soltanto cio? se tale fase F di abilitazione viene eseguita ? possibile successivamente implementare una o pi? delle fasi delle fasi B, C, D e/o E. La fase di abilitazione E pu? prevedere, ad esempio, una autenticazione o riconoscimento di accesso dell?operatore OP e/o dell?utente UT nella rispettivamente prima e/o nella seconda applicazione 1 e 2. La fase E di abilitazione pu? altres? prevedere un?identificazione dell?operatore OP ed un?identificazione dell?utente UT da parte della prima applicazione 1 e della seconda applicazione 2, rispettivamente. Per ciascuno tra l?operatore OP e l?utente UT, l?abilitazione o identificazione pu? avvenire, ad esempio, attraverso l?inserimento di dati quali un indirizzo di posta elettronica e/o un numero di telefono mobile e/o l?immagine di una propria impronta digitale per accedere rispettivamente alla prima applicazione 1 e alla seconda applicazione 2.
Preferibilmente, i primi dati di comunicazione possono comprendere dati audio e dati video acquisiti mediante la prima applicazione 1, ad esempio azionando una telecamera e/o un microfono integrati in o collegati a un dispositivo elettronico che sta eseguendo la prima applicazione 1, e i secondi dati di comunicazione comprendono dati audio e dati video acquisiti mediante la seconda applicazione 2, ad esempio azionando una telecamera e/o un microfono integrati in o collegati a un dispositivo elettronico che sta eseguendo la seconda applicazione 2. Tali primi e secondi dati di comunicazione possono, ad esempio, consentire di effettuare una videoconferenza tra l?operatore OP e l?utente UT. Inoltre, preferibilmente, il contenuto comprende un insieme di dati elaborabili dalla prima applicazione 1 e dalla seconda applicazione 2 per visualizzare un modello tridimensionale interattivo di un immobile o di un oggetto. Attraverso il processamento di tali dati del contenuto e dello scambio dei primi dati di comunicazione e dei secondi dati di comunicazione da parte della prima applicazione 1 e dalla seconda applicazione 2, il metodo consente all?operatore OP e all?utente UT di visualizzare simultaneamente il modello tridimensionale interattivo e, nel contempo, ? simulata una conversazione faccia a faccia tra operatore OP ed utente UT.
Il primo flusso di dati pu? comprendere un flusso di dati video ossia visualizzabili mediante un?applicazione per visualizzazione di filmati.
Ad esempio pu? consistere in uno streaming video leggibile da un lettori di file video come di formato mp4, avi, mpg ecc.
Questo flusso di dati video pu? comprendere primi dati video, di rappresentazione visiva del primo contenuto ossia del contenuto che si intende presentare, e secondi dati video di rappresentazione visiva dell?operatore, ove i primi dati video e i secondi dati video formano un flusso di dati unitario ossia non separabile nei primi dati video separati dai secondi dati video.
In altre parole, in tal caso la seconda applicazione riceve un unico flusso di dat video la cui visualizzazione permette di presentare sia immagini del contenuto in presentazione sia immagini dell?operatore, durante la presentazione, tali immagini formano tuttavia un flusso video unitario, ossia non sono separabili in due flussi video autonomi.Ci? permette di semplificare grandemente la comunicazione tra la prima applicazione e la seconda applicazione che potr? consistere in un semplice browser web dotato di un plugin per la lettura di uno streaming video.
Ossia, la visualizzazione della presentazione da parte dell?utente potr? non richiedere l?installazione di una specifica applicazione sul dispositivo di telecomunicazione che intende utilizzare per assistere alla presentazione e che, pertanto potr? ad esempio consistere in una smart-tv.
Preferibilmente, il metodo pu? comprendere inoltre una fase G di compilazione, ed invio alla prima applicazione 1, di un foglio visite che prevede una formazione da parte della seconda applicazione 2 del foglio visite.
Questo pu? consistere in un pacchetto di dati comprendenti dati identificativi di un utente UT che si appresta, nella fase E, a visualizzare il primo contenuto, oppure che ha visualizzato tale contenuto, e dati identificativi del primo contenuto, per certificare la visione di quest?ultimo da parte dell?utente UT. Dati identificativi del primo contenuto possono essere memorizzati o registrati nel supporto elettronico 3 in cui lo stesso contenuto ? archiviato e/o possono essere resi accessibili attraverso la prima applicazione 1. In questo modo il metodo consente di generare un foglio visite, ossia un documento comprovante la presa visione da parte dell?utente UT del primo contenuto relativo, ad esempio, ad un determinato immobile. Il foglio visite pertanto rappresenta un riscontro certificato o certificabile dell?avvenuta presentazione del primo contenuto ad un determinato utente UT.
In aggiunta, la fase G pu? prevedere che il foglio visite comprenda inoltre dati identificativi dell?operatore OP con cui l?utente UT si ? interfacciato durante la fase E. Tali dati di identificazione dell?operatore OP possono essere memorizzati o registrati nel supporto elettronico 3 in cui lo stesso contenuto ? archiviato e possono essere resi accessibili attraverso la prima applicazione 1. L?identificazione dell?utente pu? avvenire ad esempio a scelta:
- mediante impiego da parte dell?utente di un sistema pubblico di identit? digitale SPID;
- mediante acquisizione di un?immagine di un documento ufficiale di identit? personale dell?utente;
- mediante registrazione video della presentazione ove i secondi dati di comunicazione, dell?utente UT, comprendono dati video ritraenti l?utente UT mentre assiste alla presentazione, e preferibilmente anche la presentazione stessa;
- mediante un?autocertificazione della propria identit? da parte dell?utente UT.
La detta autocertificazione pu? prevedere un caricamento di un documento digitale eventualmente firmato digitalmente e comprendente una dichiarazione legalmente vincolante in relazione alla identit? dell?utente UT.
In alternativa, detta autocertificazione pu? prevedere la compilazione di un modulo online con conferma all?utente via e-mail e/o sms e/o altro sistema di comunicazione tracciabile e/o certificato.
Preferibilmente, l?esecuzione di almeno una delle fasi B, C, D e/o E pu? essere subordinata all?esecuzione della fase G. Vale a dire che la mancata formazione del foglio visite pu? inibire o impedire l?esecuzione di una o pi? delle fasi B, C, D e/o E.
Preferibilmente, il metodo secondo il presente trovato comprende anche una fase H. Tale fase H pu? prevedere in successione:
- una trasmissione del foglio visite alla prima applicazione 1, ad esempio da parte della seconda applicazione 2;
- una formazione da parte della prima applicazione 1 di un registro visite che comprende una lista di utenti e rispettivi contenuti da questi visualizzati acquisiti da ciascun foglio visite compilato nella fase G.
Inoltre, preferibilmente, nel registro visite possono essere registrati uno o pi? dati identificativi di un operatore OP associati ad uno specifico utente UT e al rispettivo contenuto visualizzato da questo insieme allo specifico operatore OP. In questo modo ? possibile registrare quale operatore OP si sia interfacciato con quale utente UT e quale contenuto sia stato condiviso tra essi.
Preferibilmente, una copia del registro visite ? archiviata, ossia memorizzata, nel supporto elettronico 3.
Preferibilmente, il contenuto pu? comprendere dati elaborabili dalla prima applicazione 1 e eventualmente anche dalla seconda applicazione 2 per visualizzare un modello tridimensionale interattivo di un immobile, o solo di un?ambiente o parte di tale immobile, per consentire una visita virtuale dell?immobile. I dati elaborabili possono, ad esempio, comprendere una pluralit? di scatti fotografici o video montati in sequenza e realizzati da un unico punto di osservazione. La visita virtuale dell?immobile pu? consentire di simulare una passeggiata all?interno degli ambienti di quest?ultimo. Quindi, l?utente UT simultaneamente all?operatore OP pu? esplorare virtualmente uno o pi? ambienti dell?immobile.
Preferibilmente, la fase G pu? prevedere l?invio dalla prima applicazione 1 alla seconda applicazione 2 di un collegamento ipertestuale ad un modulo che forma il foglio visite. Tale modulo pu? comprendere dati relativi al primo contenuto da presentare nella fase E e pu? essere predisposto per essere compilato da un utente UT. In particolare, il modulo pu? prevedere una pluralit? di campi di compilazione compilabili dall?utente UT. In particolare, i campi di compilazione possono richiedere l?inserimento di dati anagrafici relativi all?utente UT e/o immagini di un documento di identit? dell?utente UT e/o altri dati personali dell?utente UT, quali un indirizzo di posta elettronica e/o un numero di telefono mobile. L?inserimento di dati in una prima parte di campi pu? essere facoltativa, mentre l?inserimento di dati in una seconda parte di campi pu? essere obbligatoria. La seconda parte di campi pu?, cio?, corrispondere ad un insieme di campi identificati come essenziali, ai fini della compilazione del foglio visite secondo la fase G o dell?esecuzione di altre fasi del metodo secondo il presente trovato. I dati, quali appunto dati anagrafici e/o altri dati personali, che vengono inseriti entro i campi di compilazione possono essere memorizzati nel supporto elettronico 3.
Inoltre, il modulo pu? comprendere una funzione di conferma che ? azionabile dall?utente UT solo se il modulo ? completato almeno rispetto ai campi identificati come essenziali. L?esecuzione della fase G pu? essere completata esclusivamente se la funzione di conferma ? azionata dall?utente UT.
Preferibilmente, il metodo pu? richiedere una seconda identificazione da parte dell?utente UT. Vale a dire che il metodo pu? preferibilmente richiedere un?identificazione o autenticazione a due fattori per l?utente UT. A tal fine, i campi identificati come essenziali possono comprendere un numero di telefono mobile. Inoltre, preferibilmente nella fase E pu? essere richiesto l?inserimento di un codice di sicurezza per avviare una presentazione del primo contenuto e la fase G pu? prevedere l?invio di tale codice di sicurezza sotto forma di messaggio di testo indirizzato all?utenza identificata dal numero di telefono mobile a seguito dell?azionamento della funzione di conferma. In alternativa, i campi identificati come essenziali possono comprendere un indirizzo di posta elettronica. Inoltre, preferibilmente nella fase E pu? essere richiesto l?inserimento di un codice di sicurezza per avviare una presentazione del primo contenuto e la fase G pu? prevedere l?invio di tale codice di sicurezza sotto forma di una messaggio di posta elettronica indirizzato all?account identificato dall?indirizzo di posta elettronica a seguito dell?azionamento della funzione di conferma. Ad esempio, tale codice di sicurezza ? un codice numerico o alfanumerico generato da un token virtuale di cui ? dotata la prima applicazione 1 o la seconda applicazione 2.
Si ? quindi constatato come il presente trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti in particolare permettendo di semplificare la presentazione in tempo reale di un oggetto, anche inteso come servizio, o di un immobile, ad un utente UT remoto.
Un metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente UT remoto secondo il presente trovato permette peraltro di certificare la presentazione ad uno specifico utente UT di un contenuto relativo all?immobile o al prodotto o servizio oggetto della presentazione. In particolare, ci? ? ottenuto attraverso la generazione di un foglio visite.
Inoltre, un metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente UT remoto secondo il presente trovato permette di richiedere minori risorse durante l?uso di una sua implementazione software e che questa risulti di facile impiego.
Il trovato cos? concepito ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Ove le caratteristiche operative e le tecniche menzionate nelle seguenti rivendicazioni siano seguite da segni o numeri di riferimento, tali segni o numeri di riferimento sono stati apposti con il solo scopo di aumentare l?intelligibilit? delle rivendicazioni stesse e, di conseguenza, essi non costituiscono in alcun modo limitazione all?interpretazione di ciascun elemento identificato, a titolo puramente di esempio, da tali segni o numeri di riferimento.
In particolare, ulteriori forme realizzative possono comprendere le caratteristiche tecniche di una delle seguenti rivendicazioni con l?aggiunta di una o pi? caratteristiche tecniche descritte e/o illustrate, prese singolarmente od in qualsiasi reciproca combinazione.

Claims (11)

RIVENDICAZIONI
1. Metodo per effettuare una presentazione virtuale di un oggetto o di un immobile ad un utente (UT) remoto che prevede le seguenti fasi:
- una fase A di predisposizione di almeno un contenuto in formato elettronico; - una fase B di formazione, mediante una prima applicazione (1), di un primo flusso di dati che comprende contestualmente sia dati per visualizzare detto contenuto sia primi dati di comunicazione di un operatore (OP);
- una fase C di formazione, mediante una seconda applicazione (2), di un secondo flusso di dati che comprende secondi dati di comunicazione di detto utente (UT);
- una fase D che prevede di stabilire, da parte di dette prima e seconda applicazione (2) mediante una rete di telecomunicazione, un canale di collegamento atto a scambiare detti primo e secondo flusso di dati tra dette applicazioni;
- una fase E di presentazione di un primo contenuto selezionato tra detto almeno un contenuto, detta fase E prevedendo una presentazione visiva di detto primo contenuto effettuata da detta prima applicazione (1) e da detta seconda applicazione (2) in contemporanea, in modo tale che detto operatore (OP) possa presentare in tempo reale detto primo contenuto a detto utente (UT) comunicando con quest?ultimo tramite detti primi dati di comunicazione e detto utente (UT) possa, in tempo reale, comunicare a detto operatore (OP) tramite detti secondi dati di comunicazione.
2. Metodo secondo la rivendicazione 1 che comprende una fase F di abilitazione che prevede un?identificazione di detto operatore (OP) ed un?identificazione di detto utente (UT) da parte di detta prima applicazione (1) e di detta seconda applicazione (2), rispettivamente; l?esecuzione di almeno una di dette fasi B, C, D e/o E essendo subordinata all?esecuzione da parte di detto operatore (OP) e/o di detto utente (UT) di detta fase F.
3. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti ove detti primi dati di comunicazione comprendono dati audio e dati video acquisiti mediante detta prima applicazione (1); ove detti secondi dati di comunicazione comprendono dati audio e dati video acquisiti mediante detta seconda applicazione (2); detto contenuto comprendendo in un insieme di dati elaborabili da detta prima applicazione (1) per visualizzare un modello tridimensionale interattivo di un immobile o di un oggetto mediante detta seconda applicazione (2).
4. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti che comprende una fase G di compilazione ed acquisizione da parte di detta prima applicazione (1), di un foglio visite che prevede una formazione di detto foglio visite che consiste in un pacchetto di dati comprendenti dati identificativi di un utente (UT) dati identificativi di detto primo contenuto, per certificare la visione di detto primo contenuto da parte di detto utente (UT).
5. Metodo secondo la rivendicazione 4 ove l?esecuzione di almeno una di dette fasi B, C, D e/o E ? subordinata all?esecuzione di detta fase G.
6 Metodo secondo una delle rivendicazioni 4 e 5 che comprende una fase H che prevede in successione:
- una trasmissione di detto foglio visite a detta prima applicazione (1) da parte di detta seconda applicazione 2;
- una formazione da parte di detta prima applicazione (1) di un registro visite che comprende una lista di utenti e rispettivi contenuti da questi visualizzati acquisiti da ciascun di detto foglio visite compilato in detta fase G.
7. Metodo secondo la rivendicazione (3) ed una delle rivendicazioni da 4 a 6 ove detto contenuto comprende dati elaborabili da detta prima applicazione (1) e da detta seconda applicazione (2) per visualizzare un modello tridimensionale interattivo di un immobile e/o solo di un?ambiente e/o parte di detto immobile per consentire una visita virtuale di detta abitazione o di detto immobile ad uso commerciale.
8. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 7 ove detta fase G prevede l?invio da detta prima applicazione (1) a detta seconda applicazione (2) di un collegamento ipertestuale ad un modulo che forma detto foglio visite, detto modulo comprendendo dati relativi ad un primo contenuto da presentare in detta fase E ed essendo predisposto per essere compilato da un utente (UT); detto modulo comprendendo una funzione di conferma che ? azionabile dall?utente (UT) solo se detto modulo ? completato almeno rispetto a campi identificati come essenziali; l?esecuzione di detta fase G essendo completata esclusivamente se detta funzione di conferma ? azionata da detto utente (UT).
9. Metodo secondo la rivendicazione 8 ove detti campi identificati come essenziali comprendono un numero di telefono mobile; detta fase E richiedendo l?inserimento di un codice di sicurezza per avviare una presentazione di detto primo contenuto; detta fase G prevedendo l?invio di detto codice di sicurezza sotto forma di messaggio di testo indirizzato all?utenza identificata da detto numero di telefono mobile a seguito di un azionamento di detta funzione di conferma.
10. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti ove detto primo flusso di dati comprende un flusso di dati video ossia visualizzabili mediante un?applicazione per visualizzazione di filmati, ove detto flusso di dati video comprende primi dati video, di rappresentazione visiva di detto contenuto, e secondi dati video di rappresentazione visiva di detto operatore, ove detti primi dati video e detti secondi dati video formano un flusso di dati unitario ossia non separabile in detti primi dati video separati da detti secondi dati video.
11. Metodo secondo la rivendicazione 2 ed una delle rivendicazioni precedenti ove detta identificazione di detto utente avviene a scelta:
- mediante impiego da parte di detto utente di un sistema pubblico di identit? digitale SPID;
- mediante acquisizione di un?immagine di un documento ufficiale di identit? personale di detto utente;
- mediante registrazione video della presentazione di detta fase E ove detti secondi dati di comunicazione, di detto utente (UT), comprendono dati video ritraenti detto utente (UT) durante detta presentazione.
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