IT202000008863A1 - Cannula e contenitore monouso di soluzioni oftalmiche - Google Patents

Cannula e contenitore monouso di soluzioni oftalmiche Download PDF

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Description

CANNULA E CONTENITORE MONOUSO DI SOLUZIONI OFTALMICHE
DESCRIZIONE
Campo dell?invenzione
La presente invenzione si riferisce a una cannula monouso e a un assieme comprendente la cannula e un contenitore monouso per l?erogazione di soluzioni oftalmiche.
Stato dell?arte
Nel contesto della presente invenzione l?espressione soluzione oftalmica identifica un preparato in forma liquida destinato ad essere rilasciato sulla superficie dell?occhio sottoforma di gocce. Le soluzioni oftalmiche possono avere diverse finalit?: ad esempio, possono servire come sostituto o integratore della normale lacrimazione, oppure possono essere medicinali, come antibiotici, antiinfiammatori, antistaminici, ecc., per la cura di patologie o allergie.
Tra le soluzioni oftalmiche pi? diffuse si annoverano i colliri decongestionanti, i preparati finalizzati all?integrazione della secrezione lacrimale carente e al ripristino delle condizioni fisiologiche del film lacrimale, e gli antistaminici antagonisti di allergie, come ad esempio le allergie stagionali da pollini.
Attualmente le soluzioni oftalmiche sono commercializzate in contenitori che possono essere classificati concettualmente in due categorie: i contenitori riutilizzabili e i contenitori monouso.
La presente invenzione si riferisce alla seconda categoria, quella dei contenitori monouso.
I contenitori monouso sono generalmente realizzati in un materiale plastico cedevole, cio? sono deformabili. La soluzione oftalmica ? conservata sterile all?interno del contenitore monouso. Il contenitore ? provvisto di un?uscita che normalmente resta chiusa da un cappuccio; al momento dell?utilizzo, l?utente provvede a separare il cappuccio dal contenitore, scoprendo quindi un corrispondente foro di uscita, e a premere il contenitore per ridurne il volume. La pressione esercitata con due dita deforma il contenitore, ne provoca la riduzione del volume iniziale, e causa la fuoriuscita della soluzione oftalmica all?esterno del contenitore, attraverso il foro di uscita.
Il cappuccio ? separabile in corrispondenza di una corrispondente sezione del contenitore, ad esempio in corrispondenza di una sezione indebolita o di un beccuccio. La separazione del beccuccio corrisponde a fratturare il materiale con il quale il contenitore ? realizzato.
Di solito questi contenitori deformabili sono anche monodose, per cui una singola erogazione corrisponde allo svuotamento del contenitore. In altri casi, invece, il cappuccio pu? essere utilizzato per richiudere il foro di uscita per preservare la soluzione oftalmica rimasta all?interno del contenitore e consentire nuove erogazioni.
Spesso i contenitori di soluzioni oftalmiche sono chiamati anche contagocce, perch? regolando adeguatamente la pressione esercitata con le dita sul contenitore in un lasso di tempo, si riesce a controllare l?erogazione in gocce della soluzione oftalmica, cio? si riesce a erogare una goccia alla volta.
L?inconveniente principale dei contenitori monouso sta nel fatto che il foro di uscita, che si viene a creare quando il cappuccio viene separato dal contenitore, spesso non presenta un bordo regolare ma, al contrario, presenta irregolarit? che possono graffiare l?occhio dell?utente. Il motivo ? semplice: il cappuccio non pu? essere tagliato con una lama, per evitare la contaminazione della soluzione oftalmica e preservarne la sterilit?, ma viene letteralmente strappato dall?utente. Questa circostanza a volte induce diffidenza nell?utente, che preferisce non appoggiare e nemmeno avvicinare il contenitore all?occhio, durante l?erogazione, con la conseguenza di rendere difficile indirizzare correttamente le gocce di soluzione oftalmica nell?occhio.
Un altro inconveniente dei contenitori monouso oggi disponibili sta nel fatto che, a prescindere dalla considerazione appena fatta, non sono semplici da utilizzare per le persone che hanno difficolt? a mantenere le palpebre aperte durante la somministrazione della soluzione oftalmica. Infatti, alcune persone tendono inconsciamente a chiudere le palpebre quando la soluzione oftalmica sta per essere rilasciata da un contenitore posto davanti all?occhio. A queste persone spesso accade che le gocce di soluzione oftalmiche finiscano sopra la palpebra o sul viso, ma non nell?occhio.
Sommario dell?invenzione
Scopo della presente invenzione ? mettere a disposizione una soluzione che permetta di superare gli inconvenienti appena descritti, in modo semplice, e alla portata di tutti.
Un primo aspetto della presente invenzione concerne pertanto una cannula monouso secondo la rivendicazione 1 per la somministrazione di soluzioni oftalmiche liquide nell?occhio di un utente.
In particolare, la cannula monouso secondo la presente invenzione comprende un corpo che si estende lungo una direzione longitudinale tra una prima estremit?, vincolabile a un contenitore contenente una soluzione oftalmica, e una seconda estremit?, in corrispondenza della quale ? previsto almeno un foro di erogazione della soluzione oftalmica. Vantaggiosamente la seconda estremit? forma un angolo rispetto al corpo della cannula, cio? devia rispetto al corpo della cannula, e l?almeno un foro di erogazione si trova sulla superficie laterale della seconda estremit? della cannula.
La soluzione appena descritta permette di ottenere che l?erogazione della soluzione oftalmica avvenga non longitudinalmente rispetto alla cannula, ma con un angolo, cio? trasversalmente rispetto alla cannula. In pratica, la seconda estremit? della cannula funziona come un piedino dal quale viene erogata la soluzione oftalmica ortogonalmente al piedino, e quindi lungo una direzione non parallela al corpo della cannula.
L?avere l?erogazione della soluzione oftalmica angolata rispetto alla cannula ? vantaggioso perch? il contenitore pu? essere mantenuto fuori dalla vista dell?utente che si somministra le gocce. L?utente pu? mantenere il contenitore lontano dall?occhio e avvicinare alla superficie dell?occhio solamente la seconda estremit? della cannula mantenendola quasi parallela al viso. L?utente non avr? quindi la percezione di potersi accidentalmente ferire inserendo la cannula nell?occhio. La seconda estremit? della cannula sar? comunque rivolta non verso la superficie dell?occhio, ma punter? dalla parte opposta: le gocce usciranno comunque dal foro o dai fori di erogazione e cadranno sulla superficie dell?occhio anche se la punta della seconda estremit? sar? rivolta verso il naso.
Inoltre, anche nel caso accidentale in cui la seconda estremit? della cannula entri in con la superficie dell?occhio, non causer? ferite o graffi, in quanto la seconda estremit? funziona come un piedino e si appogger? contro la superficie dell?occhio con la sua superficie laterale e non con la sezione terminale. In altre parole, la superficie laterale della seconda estremit? della cannula non potr? ferire l?occhio come farebbe un elemento appuntito, ad esempio come farebbe la cannula se la seconda estremit? fosse dritta e non formasse un angolo con il corpo della cannula.
In definitiva, quindi, la particolare conformazione della cannula facilita la somministrazione della soluzione oftalmica anche a quei soggetti che inconsciamente temono di ferirsi e tendono a chiudere le palpebre quando avvicinano il contenitore. Inoltre, la conformazione della cannula, con la seconda estremit? angolata rispetto al corpo della cannula, impedisce all?utente di ferirsi anche nel caso accidentale in cui la cannula venga portata a contatto con la superficie oculare.
In pratica la seconda estremit? della cannula si apre verso l?esterno solamente in corrispondenza dell?almeno un foro di erogazione, cio? presenta una sezione terminale chiusa, attraverso la quale non pu? passare la soluzione oftalmica.
Preferibilmente la cannula presente due o pi? fori di erogazione posizionati ravvicinati sulla superficie laterale della seconda estremit? della cannula. Questa caratteristica permette di dirigere la soluzione oftalmica a ventaglio verso l?occhio e distribuirla su una ampia superficie.
Nella forma di realizzazione preferita la seconda estremit? della cannula forma con il corpo della cannula un angolo compreso tra 30? e 60?, e preferibilmente forma un angolo di 45?. Questa configurazione permette, ad esempio, di posare un lato della mano su uno zigomo, come lo zigomo destro, e portare la seconda estremit? della cannula in corrispondenza dell?occhio sinistro, mantenendo l?appoggio e limitando i tremolii della mano.
La cannula ? realizzabile in tre versioni:
- una versione in cui la prima estremit? ? vincolabile a un contenitore di una soluzione oftalmica, a tenuta,
- una seconda versione in cui la prima estremit? ? inseribile a tenuta in un raccordo del contenitore o vincolabile al contenitore, oppure
- una terza versione in cui la prima estremit? ? conformata essa stessa come un raccordo vincolabile al contenitore.
Ad esempio, la prima estremit? pu? essere conformata come un raccordo di tipo Luer e pu? quindi essere vincolata a tenuta anche a una siringa usata come contenitore della soluzione oftalmica.
Focalizzando l?attenzione nuovamente sulla seconda estremit? della cannula, questa comprende una sezione distale, cio? la sezione terminale, chiusa, ovvero sigillata rispetto all?esterno, una superficie laterale attraverso la quale sono presenti uno o pi? fori di erogazione della soluzione oftalmica, e una sezione prossimale di raccordo con il resto del corpo della cannula.
Il foro o i fori di erogazione si aprono in corrispondenza della superficie laterale della seconda estremit?, dalla parte opposta rispetto alla prima estremit?, cio? dalla parte opposta rispetto al contenitore della soluzione oftalmica.
Preferibilmente la cannula ? realizzata in un materiale plastico, ad esempio in polimero sterilizzabile, oppure in acciaio, ed ? confezionabile anche singolarmente in blister sterili.
La cannula ? realizzabile in un materiale polimerico flessibile.
Preferibilmente la lunghezza della seconda estremit? della cannula ? pari a un decimo della lunghezza del corpo della cannula.
Nella forma di realizzazione preferita la cannula ha una forma quasi cilindrica o conica, dimodoch? la superficie esterna risulti arrotondata e non possa causare danni a seguito di un accidentale contatto con l?occhio.
Preferibilmente il diametro esterno del corpo della cannula ? pari a 0,8 mm, la lunghezza del corpo della cannula, esclusa la seconda estremit?, ? 35 mm e la lunghezza della seconda estremit? ? 3,5 mm.
Un secondo aspetto della presente invenzione concerne un assieme secondo la rivendicazione 12 comprendente la cannula descritta sopra e un contenitore monouso.
In particolare, il contenitore monouso contiene una soluzione oftalmica ed ? provvisto di un?apertura attraverso la quale la soluzione oftalmica ? erogabile nella cannula.
L?assieme ? realizzabile in un singolo pezzo o in due o pi? pezzi, secondo una delle seguenti modalit?:
- il contenitore comprende un cappuccio di chiusura dell?apertura, il cappuccio ? rimovibile, e il contenitore ? vincolabile a tenuta alla cannula, o a un raccordo della cannula, in corrispondenza dell?apertura, oppure
- il contenitore ? realizzato di pezzo con la cannula.
Nella prima variante caso la cannula e il contenitore sono vendibili separatamente, ad esempio ciascuno in un blister.
In questa prima variante l?assieme ? realizzabile con un raccordo da interporre tra la cannula e il contenitore, ovvero un raccordo avente una prima sede, nella quale ? inseribile a tenuta la prima estremit? della cannula, e una seconda sede, calzabile a tenuta sull?apertura del contenitore.
In generale, quindi, il raccordo pu? essere integrale con la cannula, cio? la prima estremit? della cannula pu? essere conformata come un raccordo, oppure il raccordo ? realizzabile separatamente, e pu? essere venduto insieme alla cannula, oppure insieme al contenitore, o anche separatamente.
Preferibilmente il contenitore ? deformabile con la pressione delle dita per causare l?erogazione della soluzione oftalmica.
Anche il contenitore ? preferibilmente realizzato in un materiale plastico sterilizzabile.
Nella forma di realizzazione preferita il contenitore comprende una porzione esterna rivestita con un materiale assorbente, preferibilmente cellulosa. Questa caratteristica permette all?utente di assorbire un eventuale eccesso di soluzione oftalmica da un angolo dell?occhio.
Nella seconda variante il contenitore ? realizzabile con l?apertura conformata come un raccordo di tipo Luer.
Breve elenco delle figure
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell?invenzione risulteranno meglio evidenziati dall?esame della seguente descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, col supporto del disegno allegato, in cui la figura 1 ? una vista schematica esplosa di una cannula e un assieme secondo la presente invenzione.
Descrizione dettagliata dell?invenzione
La figura 1 mostra, con il riferimento 1, una cannula monouso secondo la presente invenzione, provvista di un corpo 2 che si sviluppa lungo una direzione longitudinale parallela all?asse X. La cannula 1 si sviluppa tra una prima estremit? 3, che nella figura 1 si trova sulla parte destra della cannula 1, e una seconda estremit? 4, che nella figura 1 si trova sulla parte sinistra della cannula 1.
La cannula 1 ? cava per consentire il passaggio di una soluzione oftalmica 9. Infatti, la prima estremit? 3 ? aperta ed ? inseribile in un contenitore 8 della soluzione oftalmica 9, oppure ? inseribile in un raccordo 7 di collegamento al contenitore 8.
La seconda estremit? 4 della cannula 1 non ? allineata con il resto del corpo 2 lungo la direzione longitudinale, ma forma con il resto del corpo 2 un angolo ? compreso tra 30? e 60?, e preferibilmente pari a 45?. In altre parole, la seconda estremit? 5 ? una ramificazione del corpo 2 che si estende lungo un asse Y incidente rispetto all?asse X, secondo l?angolo ? appena descritto.
La sezione terminale 6 della seconda estremit? 4, cio? la punta della cannula 2, ? chiusa: l?erogazione della soluzione oftalmica 9 non pu? avvenire attraverso la punta 6. La seconda estremit? 4 si estende tra la sezione terminale 6 e una sezione 6? di raccordo al resto del corpo 2 della cannula 1, ed ? provvista di una superficie laterale 4?, che nell?esempio mostrato nella figura 1 ? conica, attraverso la quale ? praticato almeno un foro di erogazione 5, e preferibilmente sono praticati pi? fori di erogazione 5.
L?erogazione della soluzione oftalmica avviene proprio attraverso i fori 5 di erogazione presenti lateralmente sulla seconda estremit? 4 della cannula 1. Dato che, come descritto sopra, la seconda estremit? 4 si estende lungo l?asse Y, l?erogazione della soluzione oftalmica dai fori di erogazione 5 avviene sostanzialmente lungo una direzione ortogonale all?asse Y. Questo accorgimento permette di somministrare la soluzione oftalmica 9 con un angolo rispetto alla direzione longitudinale di estensione della cannula 1, ottenendo i vantaggi descritti nel sommario dell?invenzione.
Le frecce tratteggiate indicano la direzione di uscita della soluzione oftalmica dai fori di erogazione 5.
Nell?esempio mostrato in figura 1 la cannula 1 ? realizzata in un materiale plastico sterilizzabile, ad esempio in autoclave quando la cannula ? destinata a essere venduta singolarmente; il diametro esterno del corpo 2 ? pari a 0,8 mm e la lunghezza del corpo in direzione longitudinale, tra la prima estremit? 3 la porzione 6? di raccordo della seconda estremit? 4, ? pari a 35 mm. Chiaramente si tratta di un esempio: le dimensioni descritte possono differire a seconda delle necessit?, ad esempio per uso ospedaliero, domestico, ecc.
La cannula 1 ? realizzabile, in alternativa al materiale polimerico, anche in acciaio, e in questa circostanza ? rigida.
Preferibilmente, come mostrato in figura 1, la lunghezza della seconda estremit? 4 ? pari a circa un decimo della lunghezza del corpo 2 della cannula 1, che nell?esempio di figura 1 corrisponde a 3,5 mm.
Il diametro dei fori di erogazione 5 ? preferibilmente compreso nell?intervallo 0,1-0,3 mm, e dipende dalla densit? della soluzione oftalmica che deve essere erogata
Preferibilmente i fori di erogazione 5 sono ravvicinati sulla superficie laterale 4? della seconda estremit? 4 della cannula 1, in modo tale da creare una tendina di soluzione oftalmica durante la somministrazione sull?occhio dell?utente.
La prima estremit? 3 ? realizzabile con forme diverse, a seconda che sia previsto che si unisca direttamente al contenitore 8 oppure a un raccordo 7 inseribile tra la cannula 1 e il contenitore 8. Ad esempio, in una forma di realizzazione (non mostrata) la prima estremit? 3 ? conformata essa stessa come un raccordo di tipo Luer.
La cannula 1 e il contenitore 8 mostrati in figura 1 formano un assieme secondo la presente invenzione. In particolare, la cannula 1 e il contenitore 8 sono vendibili separatamente, ad esempio in apposti blister, oppure insieme come kit componibile. In una forma di realizzazione la cannula 1 e il contenitore 8 sono realizzati di pezzo, senza soluzione di continuit?.
Il contenitore 8 ? preferibilmente realizzato in un materiale plastico cedevole, per permettere all?utente di schiacciare e deformare il contenitore stesso e causare la fuoriuscita della soluzione oftalmica, e sterilizzabile. Il contenitore 8 comprende un?apertura 11 destinato ad essere posto in comunicazione di fluido con la cannula 1 o con un raccordo 7, nel caso in cui questi elementi siano realizzati separati, oppure l?apertura 11 confluisce nella cannula 1 nel caso in cui questi l?assieme sia realizzato di pezzo, cio? con la cannula 1 e il contenitore 8 uniti all?origine.
All?occorrenza l?apertura 11 ? realizzabile come un raccordo Luer per consentire la connessione a pressione alla cannula 1.
Nella soluzione realizzata di pezzo, la prima estremit? 3 della cannula 1 ? unita all?apertura 11 del contenitore 8.
Preferibilmente il contenitore 8 comprende una porzione esterna rivestita con un materiale 10 assorbente, ad esempio cellulosa, la cui funzione ? consentire all?utente di assorbire da un angolo dell?occhio un eventuale eccesso di soluzione oftalmica.
L?assieme appena descritto pu? comprendere anche un raccordo 7, ad esempio con connessioni di tipo Luer. Il raccordo 7 ? realizzabile come elemento distinto dalla cannula 1 e dal serbatoio 8, e interponibile tra essi come elemento di raccordo appunto, oppure ? realizzabile di pezzo con la cannula 1 o con il contenitore 8.
Il funzionamento dell?assieme ? semplice: una volta che l?assieme ? stato assemblato correttamente, l?utente avvicina all?occhio la seconda estremit? 4 della cannula 1 e provvede a premere il contenitore 8, per deformarlo e causare la fuoriuscita della soluzione oftalmica attraverso l?apertura 11, il raccordo 7 - se presente -, la cannula 1 e attraverso i fori 5.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una cannula (1) monouso per la somministrazione di soluzioni oftalmiche liquide nell?occhio di un utente, comprendente un corpo (2) che si estende lungo una direzione longitudinale (X) tra una prima estremit? (3), vincolabile a un contenitore (8) di una soluzione oftalmica (9), e una seconda estremit? (4), in corrispondenza della quale ? previsto almeno un foro di erogazione (5) della soluzione oftalmica (9), caratterizzata dal fatto che la seconda estremit? (5) forma un angolo (?) rispetto al corpo (2) della cannula (1) e l?almeno un foro di erogazione (5) si trova sulla superficie laterale (4?) della seconda estremit? (4) della cannula (1).
  2. 2. Cannula (1) secondo la rivendicazione 1, in cui la seconda estremit? (4) si apre verso l?esterno solamente in corrispondenza dell?almeno un foro di erogazione (5).
  3. 3. Cannula (1) secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, comprendente due o pi? fori di erogazione (5) posizionati ravvicinati sulla superficie laterale (4?) della seconda estremit? (4) della cannula (1).
  4. 4. Cannula (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-3, in cui l?angolo (?) tra la seconda estremit? (4) della cannula (1) e il corpo (2) ? compreso tra 30? e 60?, ed ? preferibilmente pari a 45?.
  5. 5. Cannula (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-4, in cui la prima estremit? (3) ? vincolabile a un contenitore (8) di una soluzione oftalmica, a tenuta, oppure ? inseribile a tenuta in un raccordo (7) vincolabile a tale contenitore (8), oppure ? conformata essa stessa come un raccordo vincolabile a tenuta a tale contenitore (8).
  6. 6. Cannula (1) secondo la rivendicazione 5, in cui la prima estremit? (3) ? conformata come un raccordo di tipo Luer.
  7. 7. Cannula (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-6, in cui la seconda estremit? (4) comprende una sezione distale (6), chiusa, una superficie laterale (4?), attraverso la quale sono presenti uno o pi? fori di erogazione (5) della soluzione oftalmica (9), e una sezione prossimale (6?) di raccordo con il resto del corpo della cannula.
  8. 8. Cannula (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-7, in cui l?almeno un foro di erogazione (5) si apre in corrispondenza della superficie laterale (4?) della seconda estremit? (4), dalla parte opposta rispetto alla prima estremit? (3).
  9. 9. Cannula (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-8, realizzata in un materiale plastico sterilizzabile o in acciaio.
  10. 10. Cannula (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-9, in cui la lunghezza della seconda estremit? (4) ? pari a un decimo della lunghezza del corpo (2).
  11. 11. Cannula (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-10, in cui il diametro esterno del corpo (2) ? pari a 0,8 mm, la lunghezza del corpo ? 35 mm e la lunghezza della seconda estremit? (4) ? 3,5 mm.
  12. 12. Un assieme comprendente la cannula (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-11 e un contenitore (8) monouso provvisto di un?apertura (11) e contenente una soluzione oftalmica (9), in cui: - il contenitore (8) comprende un cappuccio di chiusura dell?apertura (11), il cappuccio ? rimovibile, e il contenitore (8) ? vincolabile a tenuta alla cannula (1), o a un raccordo (7) della cannula (1), in corrispondenza dell?apertura (11), oppure - il contenitore (8) ? realizzato di pezzo con la cannula (1).
  13. 13. Assieme secondo la rivendicazione 12, in cui il contenitore (8) ? deformabile con la pressione delle dita.
  14. 14. Assieme secondo la rivendicazione 12 o la rivendicazione 13, in cui il contenitore (8) ? realizzato in un materiale plastico sterilizzabile.
  15. 15. Assieme secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 12-14, in cui il contenitore (8) comprende una porzione esterna rivestita con un materiale assorbente (10), preferibilmente cellulosa.
  16. 16. Assieme secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 12-15, in cui l?apertura (11) del contenitore ? conformata come un raccordo di tipo Luer.
  17. 17. Assieme secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 12-16, comprendente un raccordo (7) avente una prima sede, nella quale ? inseribile a tenuta la prima estremit? (3) della cannula (1), e una seconda sede, calzabile a tenuta sull?apertura (11) del contenitore.
  18. 18. Uso dell?assieme secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 12-17 per erogare una soluzione oftalmica (9), inizialmente contenuta nel contenitore (8), attraverso l?almeno un foro di erogazione (5) presente sulla seconda estremit? (4) della cannula (1), secondo un angolo (?) rispetto alla direzione longitudinale di estensione del corpo (2) della cannula (1).
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