IT201900019952A1 - Strumento endodontico per il riempimento di una cavità dentale - Google Patents

Strumento endodontico per il riempimento di una cavità dentale Download PDF

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IT201900019952A1
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Gianluca Plotino
Nicola Maria Grande
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Gianluca Plotino
Nicola Maria Grande
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
Strumento endodontico per il riempimento di una cavità dentale.
La presente invenzione ha per oggetto uno strumento endodontico per il riempimento di una cavità dentale e un metodo per il riempimento di una cavità dentale.
Nel settore endodontico, sono noti vari strumenti per eseguire operazioni di riempimento delle cavità dentali. In particolare, nelle operazioni di riempimento della cavità dentale, si possono differenziare due fasi principali. In una prima fase, è necessario riempire la zona più profonda della cavità dentale, rappresentata dai canali del dente. In una seconda fase, si procede con il riempimento della zona più superficiale della cavità dentale.
Nella prima fase, si predispongono degli elementi di riempimento (generalmente formati da un materiale denominato guttaperca) nella cavità dentale (all’interno dei canali). Detti elementi di riempimento sono poi lavorativi tramite un primo utensile, che deforma gli elementi di riempimento per farli aderire perfettamente alle pareti della cavità dentale. Il primo utensile, per assolvere a detta funzione, ha un profilo uncinato e comprende un riscaldatore, che ne riscalda la punta per facilitare la deformazione dell’elemento di riempimento.
Il documento JP2018535785A mostra un esempio del primo utensile.
Nella seconda fase, si procede con l’iniezione di materiale di riempimento nella cavità dentale tramite un secondo utensile, il quale comprende un serbatoio riscaldato per mantenere il materiale di riempimento allo stato fluido. L’utensile comprende un cannello avente un condotto interno configurato per convogliare il materiale di riempimento nella cavità dentale.
Si osservi tuttavia che l’utilizzo di due utensili separati può avere degli inconvenienti significativi. In primo luogo le operazioni sono più lente. Inoltre, il fatto di dover cambiare strumento durante l’operazione di riempimento, fa sì che ci sia una probabilità maggiore che tra gli elementi di riempimento e il materiale di riempimento si depositino sostanze indesiderate.
Scopo del presente trovato è rendere disponibile uno strumento endodontico per il riempimento di una cavità dentale e un metodo per il riempimento di una cavità dentale che superino gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
Detto scopo è pienamente raggiunto dallo strumento endodontico per il riempimento di una cavità dentale e dal metodo per il riempimento di una cavità dentale oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate.
Secondo un aspetto della presente descrizione, il presente trovato mette a disposizione uno strumento endodontico per il riempimento di una cavità dentale. Lo strumento comprende un corpo. Il corpo è impugnabile. Il corpo è allungato lungo un asse longitudinale tra una prima estremità e una seconda estremità.
Lo strumento comprende un serbatoio. Il serbatoio è disposto in un volume interno del corpo. Il serbatoio è configurato per immagazzinare un materiale di riempimento.
Lo strumento comprende un cannello. Il cannello è allungato tra una prima estremità e una seconda estremità. La prima estremità è connessa alla prima estremità del corpo. La seconda estremità è distanziata dal corpo per facilitare un accesso alla cavità dentale.
In una forma di realizzazione, il cannello comprende un condotto interno. Il condotto interno definisce un percorso di iniezione. Il condotto interno si estende tra una prima apertura e una seconda apertura. La prima apertura è ricavata sul serbatoio, per ricevere il materiale di riempimento. La seconda apertura è aperta su un ambiente esterno al cannello, per iniettare il materiale di riempimento nella cavità dentale.
In una forma di realizzazione, il cannello include una prima porzione. La prima porzione del cannello si sviluppa a partire dalla prima estremità del cannello lungo un primo asse. In una forma di realizzazione, il cannello comprende una seconda porzione. La seconda porzione si sviluppa fino alla seconda estremità del cannello lungo un secondo asse.
Secondo un aspetto della presente descrizione, il primo asse e il secondo asse sono inclinati l’uno rispetto all’altro di un angolo operativo.
In una forma di realizzazione, l’angolo operativo può variare in un range compreso tra 0 gradi e 180 gradi.
In una forma di realizzazione, l’angolo operativo può variare in un range compreso tra 10 gradi e 170 gradi.
In una forma di realizzazione, l’angolo operativo può variare in un range compreso tra 20 gradi e 160 gradi.
In una forma di realizzazione, l’angolo operativo può variare in un range compreso tra 20 gradi e 120 gradi. In una forma di realizzazione, l’angolo operativo può variare in un range compreso tra 30 gradi e 100 gradi. In una forma di realizzazione, l’angolo operativo può variare in un range compreso tra 45 gradi e 90 gradi.
In una forma di realizzazione, il primo asse è inclinato rispetto all’asse longitudinale. In altre, il cannello protrude dalla prima estremità del corpo disallineato con il corpo. Il cannello ha un profilo curvo (ovvero uncinato, ovvero piegato, ovvero a forma di L).
In una forma di realizzazione, lo strumento comprende un riscaldatore. Il riscaldatore è configurato per riscaldare il cannello.
Una forma di realizzazione che presenta ulteriori vantaggi prevede che il riscaldatore sia disposto sul cannello per riscaldarlo. In altre forme di realizzazione è tuttavia possibile alloggiare il riscaldatore in una zona distanziata dal cannello e far si che il cannello si caldi per conduzione di calore (o altri fenomeni di trasferimento termico noti).
La presenza del riscaldatore scioglie l’elemento di riempimento e ne agevola la sua modellazione.
In una forma di realizzazione, il cannello comprende una configurazione di impaccaggio. In altre parole, in cui il cannello è configurato per poter impaccare (ovvero deformare, ovvero plasmare) un elemento di riempimento. Nella configurazione di impaccaggio, la seconda estremità del cannello è una punta spingente. La punta spingente è piena. La punta spingente è rigida, in modo da deformare l’elemento di riempimento disposto nella cavità dentale. Il fatto che la punta spingente non comprende fori, le da una rigidezza tale da poter deformare l’elemento di riempimento.
In una forma di realizzazione, nella configurazione di impaccaggio, il riscaldatore è configurato per riscaldare la punta spingente. Questa caratteristica consente di deformare più facilmente l’elemento di riempimento.
Inoltre, inter alia, il concetto che distingue il presente trovato dallo stato della tecnica è che il materiale fluido che fuoriesce dal suddetto cannello nello stesso momento in cui esso sta scaldando e comprimendo la parte di materiale già presente nel canale, funge esso stesso da elemento comprimente, in quanto esercita una forza comprimente su un materiale plastico nello stesso momento in cui esso è ancora in stato fluido. Infatti, nelle soluzioni note, tale compressione dell’elemento di riempimento avveniva su materiale già allo stato solido.
In una forma di realizzazione, l’elemento di riempimento è guttaperca” (guttaperca è una tipologia di materiale di riempimento noto nel settore di riferimento del presente trovato), ma può essere costituito anche da altri materiali.
In una forma di realizzazione, il cannello comprende una configurazione di iniezione. Nella configurazione di iniezione, il cannello è configurato per iniettare il materiale di riempimento nella cavità dentale, attraverso la seconda apertura del condotto interno.
Secondo una forma di realizzazione, il cannello comprende un elemento di occlusione.
L’elemento di occlusione è mobile tra una posizione attivata e una posizione disattivata. Nella posizione attivata, l’elemento di occlusione inibisce un passaggio del materiale di riempimento. Nella posizione attivata, l’elemento di occlusione irrigidisce il cannello. Nella posizione attivata, l’elemento di occlusione definisce la punta spingente del cannello. Nella posizione disattivata, il cannello consente un’iniezione del materiale di riempimento attraverso la seconda apertura del condotto interno.
In una forma di realizzazione, nella configurazione di iniezione del cannello, l’elemento di occlusione è in posizione disattivata. In una forma di realizzazione, nella configurazione di impaccaggio del cannello, l’elemento di occlusione è in posizione attivata.
Secondo un possibile esempio di realizzazione, l’elemento di occlusione è un’asta flessibile. In tale forma di realizzazione, l’asta flessibile è mobile all’interno del condotto interno, o almeno parzialmente all’interno del condotto interno. L’asta flessibile è mobile tra una posizione retratta e una posizione estratta. Nella posizione retratta, l’asta flessibile consente il passaggio del materiale di riempimento attraverso (la seconda apertura del) il condotto interno. Nella posizione estratta, l’asta flessibile riempie il condotto interno per definire la punta spingente del cannello.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, l’elemento di occlusione è un elemento gonfiabile. In tal caso, l’elemento gonfiabile è mobile tra una configurazione gonfiata e una configurazione sgonfiata. Nella posizione gonfiata, l’elemento gonfiabile riempie, almeno parzialmente, il condotto interno per definire la punta spingente del cannello. Nella configurazione sgonfiata, l’elemento gonfiabile consente il passaggio del materiale di riempimento attraverso (la seconda apertura del) il condotto interno.
Il cannello include una superficie laterale. In una forma di realizzazione, la superficie laterale circonda, in tutto o in parte, il condotto interno. Il cannello comprende una superficie di lavoro. La superficie di lavoro è disposta in corrispondenza della seconda estremità del cannello. La superficie di lavoro, in una forma di realizzazione è inclusa nella punta spingente ed è configurata per entrare in contatto con l’elemento di riempimento per modellarlo. In una forma di realizzazione, la seconda apertura del condotto interno è ricavata sulla superficie laterale del cannello.
Secondo un aspetto della presente descrizione, il presente trovato mette a disposizione un metodo per il riempimento di una cavità dentale.
Il metodo comprende una fase di predisposizione di un corpo, allungato lungo un asse longitudinale tra una prima estremità e una seconda estremità. Il metodo comprende una fase di predisposizione di un serbatoio, disposto in un volume interno del corpo. Il metodo comprende una fase di predisposizione di un cannello, allungato tra una prima estremità, connessa alla prima estremità del corpo, e una seconda estremità, distanziata dal corpo.
Il metodo comprende una fase di immagazzinamento di un materiale di riempimento nel serbatoio.
Il metodo comprende una fase di iniezione del materiale di riempimento nella cavità dentale, attraverso un condotto interno del cannello.
Il metodo comprende una fase di deformazione, in cui il cannello viene premuto contro un elemento di riempimento disposto nella cavità dentale, per deformarlo e per farlo aderire a pareti interne della cavità dentale. In una forma di realizzazione, nella fase di iniezione e/o nella fase di deformazione, il materiale di riempimento e l’elemento di riempimento sono prodotti in materiale termoplastico, ad esempio ma non limitatamente “guttaperca”, ovvero in materiale gommoso aventi specifiche caratteristiche note al tecnico del ramo.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende una fase di riscaldamento. Nella fase di riscaldamento, il cannello viene scaldato da un riscaldatore, per facilitare la fase di deformazione.
In una forma di realizzazione, nella fase di riscaldamento, il riscaldatore scalda direttamente il cannello in quanto è disposto su di esso. In altre forme di realizzazione, la fase di riscaldamento comprende una fase di trasferimento termico, in cui il calore è trasferito dal riscaldatore al cannello.
In una forma di realizzazione, nella fase di iniezione, il cannello inietta il materiale di riempimento in una direzione inclinata rispetto all’asse longitudinale del corpo. In una forma di realizzazione, nella fase di iniezione, il cannello inietta il materiale di riempimento lungo un primo asse e riceve dal corpo il materiale di riempimento lungo un secondo asse, inclinato rispetto al primo asse.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende una fase di riconfigurazione. Nella fase di riconfigurazione, un elemento di occlusione viene spostato tra una posizione attivata e una posizione disattivata. Nello spostamento dell’elemento di occlusione in posizione attivata, l’elemento di occlusione viene interposto nel condotto interno in modo da occluderlo, almeno parzialmente. In tal modo, l’elemento di occlusione aumenta la rigidezza del cannello, necessaria per eseguire la fase di deformazione. Nello spostamento dell’elemento di occlusione in posizione disattivata, l’elemento di occlusione viene spostato in modo da consentire un flusso del materiale di riempimento attraverso il condotto interno e in modo da aumentare la flessibilità del cannello, per eseguire la fase di iniezione. Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 illustra schematicamente uno strumento endodontico secondo il presente trovato;
- le figure 2A e 2B illustrano schematicamente una prima configurazione e una seconda configurazione di un cannello dello strumento di figura 1; - la figura 3 illustra schematicamente un particolare di un cannello di una forma di realizzazione dello strumento di figura 1;
- la figura 4 illustra schematicamente una forma di realizzazione dello strumento di figura 1;
- la figura 5 illustra schematicamente una forma di realizzazione dello strumento di figura 1;
- le figure 6A e 6B illustrano schematicamente una prima configurazione e una seconda configurazione di una forma di realizzazione del cannello dello strumento di figura 1;
- la figura 7 illustra schematicamente una forma di realizzazione del cannello dello strumento di figura 1.
Con riferimento alle figure allegate si è indicato con 1 uno strumento endodontico per il riempimento di una cavità dentale. Lo strumento 1 è configurato per riempire la cavità dentale preferibilmente con un materiale noto al tecnico del ramo denominato “guttaperca”, il quale, sottoposto a calore, si liquefa per deformarsi più facilmente.
Lo strumento 1 comprende un corpo 2. Il corpo 2 è impugnabile da un operatore per utilizzare lo strumento 1. A tal proposito, il corpo 2 comprende una superficie esterna 20, la quale preferibilmente comprende una zona di grip definente una zona impugnabile del corpo. Il corpo 2 comprende un volume interno 21.
In una forma di realizzazione, il corpo 2 si sviluppa lungo un asse longitudinale L, tra una prima estremità 2A e una seconda estremità 2B. La zona impugnabile del corpo è preferibilmente prossima alla seconda estremità 2B del corpo 2.
In una forma di realizzazione, il corpo 2 comprende una zona di aggancio 22, preferibilmente disposta in corrispondenza della sua prima estremità La zona di aggancio 22 include una o più delle seguenti caratteristiche: una filettatura maschio (filettatura esterna), una filettatura femmina (filettatura interna), un profilo scanalato esteso lungo la direzione longitudinale L, una scanalatura circonferenziale che si estende lungo la superficie esterna 20 del corpo 2.
Secondo un aspetto della presente descrizione, il corpo 2 ha un ingombro variabile lungo l’asse longitudinale L. In particolare, è preferibile che l’ingombro del corpo 2 decresca nel verso orientato dalla seconda estremità 2A alla prima estremità 2B. Pertanto, in una forma di realizzazione, il corpo 2 comprende una prima porzione 23, avente forma sostanzialmente cilindrica, e una seconda porzione 24, avente forma sostanzialmente di un tronco di cono.
In una forma di realizzazione, lo strumento 1 comprende un serbatoio 3. Il serbatoio 3 è configurato per immagazzinare il materiale di riempimento (preferibilmente guttaperca). Il serbatoio 3, in una forma di realizzazione, è configurato per mantenere il materiale di riempimento ad uno stato fluido. Pertanto, in una forma di realizzazione, il serbatoio 3 è riscaldato. Il serbatoio 3 è disposto all’interno del volume interno 21 del corpo 2.
Secondo un aspetto della presente descrizione, lo strumento comprende una testa operativa 4. La testa operativa 4 è configurata per interfacciarsi con la cavità dentale ed eseguire le operazioni di riempimento.
In una forma di realizzazione, la testa operativa 4 è configurata per iniettare il materiale di riempimento. In una forma di realizzazione, la testa operativa 4 è configurata per deformare e per far aderire un elemento di riempimento disposto all’interno della cavità dentale.
In una forma di realizzazione, la testa operativa 4 comprende un aggancio 41. L’aggancio 41 è connesso con la zona di aggancio 22 del corpo 2 (ovvero con la prima estremità 2A del corpo 2). Pertanto, a seconda della forma di realizzazione della zona di aggancio 22, l’aggancio 41 comprende una filettatura maschio (filettatura esterna) e/o una filettatura femmina (filettatura interna) e/o un profilo scanalato esteso lungo la direzione longitudinale L e/o un perno configurato per accoppiarsi con la scanalatura circonferenziale della zona di aggancio 22 del corpo 2.
In una forma di realizzazione, la testa operativa 4 comprende un cannello 42.
Il cannello 42 è configurato per iniettare il materiale di riempimento. In una forma di realizzazione, il cannello 42 è configurato per deformare e per far aderire un elemento di riempimento disposto all’interno della cavità dentale.
Il cannello 42 è in comunicazione di fluido (selettivamente) con il serbatoio 3, per ricevere da quest’ultimo il materiale di riempimento.
Il cannello 42 è allungato tra una prima estremità 42A e una seconda estremità 42B.
Il cannello 42 comprende un condotto interno 421, che è in connessione di fluido (selettivamente) con il serbatoio 3. Il condotto interno 421 è aperto sul (è in connessione con il) serbatoio 3 in una prima apertura 421A. Il condotto interno 421 è aperto su un ambiente esterno allo strumento 1 (ad esempio la cavità dentale) in una seconda apertura 421B.
Secondo una forma di realizzazione, il cannello include una prima porzione 422. La prima porzione 422 si sviluppa a partire dalla prima estremità 42A del cannello 42 lungo un primo asse A1. Il cannello 42 include una seconda porzione 423. La seconda porzione 423 del cannello 42 si sviluppa fino alla seconda estremità 42B del cannello 42 lungo un secondo asse A2.
In una forma di realizzazione, il primo asse A1 e il secondo asse A2 sono inclinati l’uno rispetto all’altro di un angolo operativo AO.
In una forma di realizzazione, il cannello comprende una superficie laterale S1, circondante il condotto interno 421. Il cannello comprende una superficie di lavoro, disposta in corrispondenza della seconda estremità 42B del cannello 42. La superficie di lavoro S2 è sostanzialmente perpendicolare alla superficie laterale S1.
In una forma di realizzazione, la seconda apertura 421B del condotto interno 421 è ricavata sulla superficie laterale S1 del cannello 42. In particolare, in una forma di realizzazione, la seconda apertura 421B del condotto interno 421 è ricavata sulla superficie laterale ad una distanza operativa DO dalla seconda estremità 42B del cannello 42, in modo da definire sulla seconda estremità 42B del cannello 42 una punta spingente 42B’ solida, piena e con una rigidezza tale da consentirgli di deformare gli elementi di riempimento nella cavità dentale.
In una forma di realizzazione, il cannello 42 comprende un elemento di occlusione 424. L’elemento di occlusione 424 è configurato per occludere, almeno parzialmente il condotto interno 421. L’elemento di occlusione 424 è configurato per inserirsi nel condotto interno e aumentare la rigidezza del cannello 421.
L’elemento di occlusione 424 è mobile tra una posizione attivata P1, in cui inibisce un passaggio del materiale di riempimento e definisce la punta spingente 42B’ del cannello 42B, e una posizione disattivata P2, in cui consente un’iniezione del materiale di riempimento attraverso la seconda apertura 421B del condotto interno 421.
Si osservi che l’elemento di occlusione 424 può essere realizzato in svariate forme.
Secondo una prima forma di realizzazione, l’elemento di occlusione 424 è un’asta 425. Il cannello 42 comprende un canale di scorrimento 426.
In una forma di realizzazione, il canale di scorrimento 426 è ricavato nel cannello 42. Il canale di scorrimento 426 si estende parallelamente al condotto interno 421 (parallelamente ad una parte del condotto interno 421 che è ricavata nella prima porzione 422 del cannello 42). In una forma di realizzazione, il canale di scorrimento 426 è aperto sul condotto interno 421 in un raccordo 426’.
L’asta 425 è disposta all’interno del canale di scorrimento 426. L’asta 425 è mobile all’interno del canale di scorrimento per entrare e uscire dal canale di scorrimento 426 verso il condotto interno 421 passando tramite il raccordo 426’. In particolare, l’asta 425 è mobile all’interno del canale di scorrimento 426 tra una posizione retratta PR e una posizione estratta PE. Nella posizione retratta PR, l’asta 425 è disposta preferibilmente nella sua interezza, nel canale di scorrimento 426. Pertanto, l’asta 425 consente il passaggio del materiale di riempimento attraverso la seconda apertura 421B del condotto interno 421. Nella posizione estratta PE, l’asta è almeno parzialmente contenuta all’interno del condotto interno 421. In tal modo, l’asta riempie il condotto interno 421 per definire la punta spingente 42B’ del cannello 42.
In una forma di realizzazione, nella posizione estratta PE, l’asta 425 è disposta in una parte del condotto interno 421 ricavata nella seconda porzione 423 del cannello 42. L’asta 425 è dotata di una flessibilità tale da consentirgli di deformarsi per scorrere lungo una spezzata definita dall’asse A1 e dall’asse A2 (ovvero per scorrere all’interno del cannello 42 che non è lineare).
Secondo una seconda forma di realizzazione, l’elemento di occlusione 424 è un elemento gonfiabile 427. L’elemento gonfiabile 427 è disposto all’interno del condotto interno 421. Preferibilmente, l’elemento gonfiabile 427 è disposto in una parte de condotto interno 421 ricavata nella seconda porzione 423 del cannello 42.
L’elemento gonfiabile 427 è mobile tra una configurazione gonfiata CG, in cui riempie, almeno parzialmente, il condotto interno 421 per definire la punta spingente 42B’ del cannello 42, e una configurazione sgonfiata CS, in cui consente il passaggio del materiale di riempimento attraverso la seconda apertura 421B del condotto interno 421. Si osservi che tale forma di realizzazione consente di regolare la rigidezza del cannello 42. Infatti, regolando una pressione di gonfiaggio dell’elemento gonfiabile 427, è possibile variare la rigidezza del cannello 42.
In una forma di realizzazione, lo strumento 1 comprende un sistema di attivazione 5. Il sistema di attivazione 5 è configurato per attuare l’elemento di occlusione 424. In particolare, il sistema di attivazione 5 è configurato per spostare l’elemento di occlusione 424 tra la posizione attivata P1 e la posizione disattivata P2.
Con riferimento alle forme di realizzazione sopra esposte, il sistema di attivazione 5 può essere realizzato in corrispondenti varianti.
Ad esempio, in presenza dell’asta 425, il sistema di attivazione 5 comprende preferibilmente un attuatore alternativo, configurato per compiere delle corse lungo la direzione longitudinale L. In una forma di realizzazione, il sistema di attivazione 5 comprende un pattino 51 e una guida 52. La guida 52 è disposta all’interno del corpo 2. La guida 52 si estende lungo la direzione longitudinale L. Il pattino 51 è connesso con la guida 52 per scorrere su di essa lungo la direzione longitudinale L. Il pattino 51 è connesso rigidamente con l’asta 425, in modo che un suo movimento si trasferisca in uno spostamento dell’asta 425 lungo la direzione longitudinale L.
In una forma di realizzazione particolarmente semplice, l’attuazione dell’asta 425 avviene manualmente. In tale forma di realizzazione, il pattino 51 protrude dal corpo 2 attraverso una scanalatura. In tal modo, un operatore può spostare il pattino 51 lungo la direzione longitudinale L manualmente. In alternativa o in aggiunta, si può prevedere un azionamento elettrico o pneumatico del pattino 51, comandato da una unità di controllo dello strumento 1.
Invece, in presenza dell’elemento gonfiabile 427, il sistema di attivazione 5 comprende un compressore 53. Il compressore 53 è connesso con l’elemento gonfiabile 427 per insufflare al suo interno aria in pressione. Inoltre, il compressore 53 è configurato per fungere anche da valvola di scarico della pressione, per passare dalla configurazione gonfiata CG alla configurazione sgonfiata CS.
In una forma di realizzazione, lo strumento 1 comprende un riscaldatore 6. Il riscaldatore 6 è configurato per riscaldare il cannello 42. In una forma di realizzazione, il riscaldatore 6 è disposto all’interno del volume interno 20 del corpo 2. In una forma di realizzazione preferita, il riscaldatore 6 è disposto sul cannello 42.
In una forma di realizzazione, il riscaldatore 6 comprende una resistenza, configurata per riscaldare il cannello 42. Preferibilmente, detta resistenza attraversa il cannello 42 per riscaldarlo in maniera più efficiente. In altre forme di realizzazione, la resistenza riscalda un elemento conduttore, il quale riscalda a sua volta il cannello 42.
In una forma di realizzazione, il riscaldatore 6 è configurato per riscaldare il serbatoio 3, per mantenere il materiale di riempimento allo stato fluido/viscoso.
Tuttavia, è prevista anche la presenza di un riscaldatore addizionale, adibito al riscaldamento del serbatoio 3.
Secondo un aspetto della presente descrizione, il presente trovato intende tutelare ulteriori forme di realizzazione dello strumento 1.
In particolare, In una forma di realizzazione, lo strumento 1 comprende un primo utensile 101 e un secondo utensile 102, ciascuno comprendente una rispettiva prima estremità 101A, 102A, prossimale al corpo 2, e una rispettiva seconda estremità 101B, 102B, distanziata dal corpo 2.
Il primo utensile 101 è configurato per iniettare il materiale di riempimento nella cavità dentale. Il primo utensile 101 definisce il condotto interno 421. Il primo utensile 101 è in comunicazione di fluido con il serbatoio 3.
Il secondo utensile 102 è configurato per deformare gli elementi di riempimento disposti nella cavità dentale. Il secondo utensile 102 definisce la punta spingente 42B’. Il secondo utensile 102 è connesso al riscaldatore 6 per essere riscaldato nella deformazione degli elementi di riempimento.
Ciascuno di detti primo e secondo utensile 101, 102 comprende un rispettivo aggancio, per connettere il primo e il secondo utensile 101, 102 al corpo 2.
Pertanto, a partire dalla constatazione che la funzione di iniezione e la funzione di deformazione sono affidate ciascuna ad uno specifico utensile, sono previste diverse forme realizzative dello strumento 1.
In una prima variante, ciascun di detti primo utensile e secondo utensile 101, 102 sono disposti su una rispettiva testa operativa 4. Pertanto, lo strumento è configurato per utilizzare diverse teste operative 4 sul medesimo corpo 2. In sostanza, per il riempimento della cavità dentale, il primo utensile 101 viene prima montato sul corpo 2, poi rimosso per montare il secondo utensile 102.
In una ulteriore variante, il corpo 2 comprende una zona di aggancio addizionale 22’. La zona di aggancio addizionale 22’ è accoppiata con l’aggancio del secondo utensile 102. La zona di aggancio 22 è accoppiata con l’aggancio del primo utensile 101. La zona impugnabile del corpo 2 è disposta tra la zona di aggancio 22 e la zona di aggancio addizionale 22’. In tale variante, sarà pertanto sufficiente girare lo strumento 1 per poter eseguire l’iniezione o la deformazione. Secondo un’ulteriore variante, il primo utensile 101 e il secondo utensile 102 sono disposti sulla medesima testa operativa 4, che è connessa alla zona di aggancio 22 del corpo 2. Il primo utensile 101 e il secondo utensile 102 sono disposti l’uno al fianco dell’altro. La seconda estremità 101B del primo utensile 101 è distanziata, lungo la direzione longitudinale L, dalla seconda estremità 102B del secondo utensile 102, in modo da consentire a ciascun utensile di lavorare senza l’ingombro dell’altro utensile.
In una forma di realizzazione, lo strumento comprende una unità di controllo, configurata per controllare parametri operativi, includenti uno o più dei seguenti parametri:
- temperatura del riscaldatore 6;
- temperatura della punta spingente 42B’, preferibilmente in funzione di una dimensione della punta spingente 42B’;
- retrazione o estrazione dell’asta 425;
- velocità di estrazione o retrazione dell’asta 425;
- parametri di alimentazione del compressore;
- pressione di gonfiaggio dell’elemento gonfiabile 427;
- portata di iniezione del materiale di riempimento.
In una forma di realizzazione, lo strumento 1 comprende un’interfaccia utente 7, preferibilmente un display 7, configurato per inviare segnali di comando all’unità di controllo dello strumento 1, rappresentativi dei parametri operativi che si vogliono impostare nello strumento. L’unità di controllo è configurata per controllare lo strumento 1 in funzione dei segnali di comando.
Secondo un aspetto della presente descrizione, il presente trovato mette a disposizione un metodo per il riempimento di una cavità dentale.
Il metodo comprende una fase di predisposizione di uno strumento 1 comprendete un corpo 2, un serbatoio 3 e un cannello 42.
Il metodo comprende una fase di immagazzinamento di un materiale di riempimento nel serbatoio. Il materiale di riempimento è realizzato in “guttaperca”. In una forma di attuazione, il metodo comprende una fase di riscaldamento del serbatoio 3, in particolare del materiale di riempimento all’interno del serbatoio 3, in modo da mantenerlo allo stato fluido/viscoso. Il metodo comprende una fase di iniezione del materiale di riempimento nella cavità dentale, attraverso un condotto interno 421 del cannello 42. In una forma di realizzazione, il metodo comprende una fase di deformazione, in cui il cannello 42 viene premuto contro un elemento di riempimento disposto nella cavità dentale.
La fase di deformazione e la fase di iniezione è pertanto eseguita con lo stesso elemento, ovverosia il cannello 42.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende una fase di aggancio, in cui un aggancio 41 di una testa operativa 4 viene connesso ad una zona di aggancio 22 del corpo 2.
In una forma di realizzazione, nella fase di iniezione, il materiale di riempimento attraversa un condotto interno 421 del cannello 42. In particolare, nella fase di iniezione, il materiale di riempimento attraversa una parte del condotto interno 421 ricavata in una prima porzione del cannello 422, circolando in una direzione parallela ad un primo asse A1. Nella fase di iniezione, il materiale di riempimento attraversa una parte del condotto interno 421 ricavata in una seconda porzione del cannello 423, circolando in una direzione parallela ad un secondo asse A2, il quale è inclinato rispetto al primo asse A1. Pertanto, il metodo comprende una fase di deviazione del materiale di riempimento nel condotto interno.
In una forma di realizzazione, la fase di deformazione è eseguita tramite una punta spingente 42B’ solida, piena e con una rigidezza tale da consentirgli di deformare gli elementi di riempimento nella cavità dentale. In una forma di realizzazione, il metodo comprende una fase di occlusione, in cui un elemento di occlusione 424 occlude, almeno parzialmente, il condotto interno 421. Nella fase di occlusione, l’elemento di occlusione 424 si inserisce nel condotto interno e aumenta la rigidezza del cannello 421.
Nella fase di occlusione, l’elemento di occlusione 424 viene spostato tra una posizione attivata P1, in cui inibisce un passaggio del materiale di riempimento e definisce la punta spingente 42B’ del cannello 42B, e una posizione disattivata P2, in cui consente un’iniezione del materiale di riempimento attraverso la seconda apertura 421B del condotto interno 421. In una forma di realizzazione, la fase di occlusione comprende una fase di scorrimento dell’elemento di occlusione 424, il quale comprende un’asta flessibile 425. Nella fase di scorrimento, l’asta 425 scorre in un canale di scorrimento 426.
In una forma di realizzazione, l’asta 425 viene spostata all’interno del canale di scorrimento. L’asta entra ed esce dal canale di scorrimento 426 verso il condotto interno 421 passando tramite un raccordo 426’, che collega il canale di scorrimento 426 con il condotto interno 421. In particolare, nella fase di scorrimento, l’asta 425 viene spostata all’interno del canale di scorrimento 426 tra una posizione retratta PR e una posizione estratta PE. Nella posizione retratta PR, l’asta 425 consente il passaggio del materiale di riempimento attraverso la seconda apertura 421B del condotto interno 421. Nella posizione estratta PE, l’asta riempie il condotto interno 421 per definire la punta spingente 42B’ del cannello Nella fase di scorrimento, l’asta 425 si flette e si deforma per scorrere lungo una spezzata definita dall’asse A1 e dall’asse A2 (ovvero per scorrere all’interno del cannello 42 che non è lineare).
In una forma di realizzazione, in cui l’elemento di occlusione 424 è un elemento gonfiabile 247, il metodo comprende una fase di gonfiaggio. Nella fase di gonfiaggio, l’elemento gonfiabile 427, che è disposto all’interno del condotto interno 421, viene spostato tra una configurazione gonfiata CG, in cui riempie, almeno parzialmente, il condotto interno 421 per definire la punta spingente 42B’ del cannello 42, e una configurazione sgonfiata CS, in cui consente il passaggio del materiale di riempimento attraverso la seconda apertura 421B del condotto interno 421. La fase di gonfiaggio comprende una fase di regolazione della pressione, nella quale la pressione di gonfiaggio dell’elemento di gonfiaggio 427 viene regolata per variare la rigidezza del cannello 42.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende una fase di attivazione, in cui un sistema di attivazione 5 attua (attiva, sposta) l’elemento di occlusione 424. In particolare, il sistema di attivazione 5 sposta l’elemento di occlusione 424 tra la posizione attivata P1 e la posizione disattivata P2.
In una forma di realizzazione, il sistema di attivazione 5 comprende un attuatore alternativo che compie delle corse lungo la direzione longitudinale L. In una forma di realizzazione, il sistema di attivazione 5 comprende un pattino 51 e una guida 52. Il pattino 51 scorre lungo la guida 52 lungo la direzione longitudinale L. Il pattino 51 è connesso rigidamente con l’asta 425, pertanto, spostandosi, sposta anche l’asta 425.
In una forma di realizzazione particolarmente semplice, la fase di attivazione è manuale. In tale forma di realizzazione, il pattino 51 protrude dal corpo 2 attraverso una scanalatura e un operatore sposta il pattino 51 lungo la direzione longitudinale L manualmente. In alternativa o in aggiunta, la fase di attivazione è di tipo automatico o controllato tramite una unità di controllo dello strumento 1.
Invece, il sistema di attivazione 5 comprende un compressore 53, che insuffla l’elemento gonfiabile 427 con aria in pressione. Inoltre, il compressore 53 funge anche da valvola di scarico della pressione, per passare dalla configurazione gonfiata CG alla configurazione sgonfiata CS.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende una fase di riscaldamento. Nella fase di riscaldamento, un riscaldatore 6 riscalda, preferibilmente direttamente, il cannello 42.
In una forma di realizzazione, il riscaldatore 6 comprende una resistenza, configurata per riscaldare il cannello 42.
Secondo un aspetto della presente descrizione, il presente trovato intende tutelare ulteriori forme di realizzazione dello strumento 1.
In una forma di realizzazione, in cui lo strumento 1 comprende un primo utensile 101 e un secondo utensile 102, ciascuno comprendente una rispettiva prima estremità 101A, 102A, prossimale al corpo 2, e una rispettiva seconda estremità 101B, 102B, distanziata dal corpo 2, il metodo comprende una fase di ricambio. Nella fase di ricambio, il primo utensile 101 è scambiato con il secondo utensile 102.
Il primo utensile 101 inietta il materiale di riempimento nella cavità dentale. Il secondo utensile 102 deforma gli elementi di riempimento disposti nella cavità dentale. Il secondo utensile 102 definisce la punta spingente 42B’. Il secondo utensile 102 è riscaldato per facilitare la deformazione degli elementi di riempimento.
In una forma di realizzazione, il metodo comprende una fase di aggancio addizionale, in cui il secondo utensile 102 viene agganciato ad una estremità opposta del corpo 2 rispetto a quella sulla quale è agganciato il primo utensile 101.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Strumento (1) endodontico per il riempimento di una cavità dentale, comprendente: - un corpo (2), impugnabile e allungato lungo un asse longitudinale (L) tra una prima estremità (2A) e una seconda estremità (2B); - un serbatoio (3), disposto in un volume interno (20) del corpo (2) e configurato per immagazzinare un materiale di riempimento; - un cannello (42), allungato tra una prima estremità (42A), connessa alla prima estremità (2A) del corpo (2), e una seconda estremità (2B), distanziata dal corpo (2) per facilitare un accesso alla cavità dentale, il cannello (42) comprendendo un condotto interno (421), definente un percorso di iniezione e includente una prima apertura (421A) sul serbatoio (3), per ricevere il materiale di riempimento, e una seconda apertura (421B) su un ambiente esterno al cannello (42), per iniettare il materiale di riempimento nella cavità dentale, caratterizzato dal fatto che il cannello (42) include una prima porzione (422), sviluppantesi a partire dalla prima estremità (42A) del cannello (42) lungo un primo asse (A1), e una seconda porzione (423), sviluppantesi fino alla seconda estremità (42B) del cannello (42) lungo un secondo asse (A2), e in cui il primo asse (A1) e il secondo asse (A2) sono inclinati l’uno rispetto all’altro di un angolo operativo (AO).
  2. 2. Strumento (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente un riscaldatore (6), configurato per riscaldare il cannello (42).
  3. 3. Strumento (1) secondo la rivendicazione 2, in cui il riscaldatore (6) è disposto sul cannello (42) per riscaldarlo.
  4. 4. Strumento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il cannello (42) comprende una configurazione di impaccaggio, nella quale la seconda estremità (42B) del cannello (42) è una punta spingente (42B’), piena e configurata per deformare un elemento di riempimento disposto nella cavità dentale.
  5. 5. Strumento (1) secondo la rivendicazione 4, in cui, nella configurazione di impaccaggio, un riscaldatore (6) è configurato per riscaldare la punta spingente (42B’), per facilitare la deformazione dell’elemento di riempimento.
  6. 6. Strumento (1) secondo la rivendicazione 5, in cui il cannello (42) comprende una configurazione di iniezione, in cui è configurato per iniettare il materiale di riempimento nella cavità dentale, attraverso la seconda apertura (421B) del condotto interno (421).
  7. 7. Strumento (1) secondo la rivendicazione 6, in cui il cannello (42) comprende un elemento di occlusione (424), mobile tra una posizione attivata (P1), in cui inibisce un passaggio del materiale di riempimento e definisce la punta spingente (42B’) del cannello (42), e una posizione disattivata (P2), in cui consente un’iniezione del materiale di riempimento attraverso la seconda apertura (421B) del condotto interno (421).
  8. 8. Strumento (1) secondo la rivendicazione 7, in cui, nella configurazione di iniezione del cannello (42), l’elemento di occlusione (424) è in posizione disattivata (P2), e in cui, nella configurazione di impaccaggio del cannello (42), l’elemento di occlusione (424) è in posizione attivata (P1).
  9. 9. Strumento (1) secondo la rivendicazione 7 o la 8, in cui l’elemento di occlusione (424) è un’asta flessibile (425), mobile all’interno del condotto interno (421) tra una posizione retratta (PR), nella quale consente il passaggio del materiale di riempimento attraverso la seconda apertura (421B) del condotto interno (421), e una posizione estratta (PE), nella quale riempie il condotto interno (421) per definire la punta spingente (42B’) del cannello (42).
  10. 10. Strumento (1) secondo la rivendicazione 7 o la 8, in cui l’elemento di occlusione (424) è un elemento gonfiabile (427), mobile tra una configurazione gonfiata (CG), in cui riempie, almeno parzialmente, il condotto interno (421) per definire la punta spingente (42B’) del cannello (42), e una configurazione sgonfiata (CS), in cui consente il passaggio del materiale di riempimento attraverso la seconda apertura (421B) del condotto interno (421).
  11. 11. Strumento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 6, in cui il cannello (42) include una superficie laterale (S1), circondante il condotto interno (421), e una superficie di lavoro (S2), in corrispondenza della seconda estremità (42B) del cannello (42), e in cui la seconda apertura (421B) del condotto interno (421) è ricavata sulla superficie laterale (S1) del cannello (42).
  12. 12. Metodo per il riempimento di una cavità dentale, comprende le seguenti fasi: - predisposizione di un corpo (2), allungato lungo un asse longitudinale (L) tra una prima estremità (2A) e una seconda estremità (2B), un serbatoio (3), disposto in un volume interno (20) del corpo (2), e un cannello (42), allungato tra una prima estremità (42A), connessa alla prima estremità (2A) del corpo (2), e una seconda estremità (42B), distanziata dal corpo (2); - immagazzinamento di un materiale di riempimento nel serbatoio (3); - iniezione del materiale di riempimento nella cavità dentale, attraverso un condotto interno (421) del cannello (42), caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di deformazione, in cui il cannello (42) viene premuto contro un elemento di riempimento disposto nella cavità dentale.
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, comprendente una fase di riscaldamento, in cui il cannello (42) viene scaldato da un riscaldatore (6), per facilitare la fase di deformazione.
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 12 o la 13, in cui, nella fase di iniezione, il cannello (42) inietta il materiale di riempimento lungo una direzione inclinata rispetto all’asse longitudinale (L) del corpo (2).
  15. 15. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una fase di riconfigurazione, in cui un elemento di occlusione (424) viene spostato tra una posizione attivata (P1), in cui occlude il condotto interno (421) e aumenta la rigidezza del cannello (42) per eseguire la fase di deformazione, e una posizione disattivata (P2), in cui rende il cannello (42) più flessibile e consente un flusso del materiale di riempimento attraverso il condotto interno (421), per eseguire la fase di iniezione.
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