IT201900019882A1 - Barella - Google Patents

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IT201900019882A1
IT201900019882A1 IT102019000019882A IT201900019882A IT201900019882A1 IT 201900019882 A1 IT201900019882 A1 IT 201900019882A1 IT 102019000019882 A IT102019000019882 A IT 102019000019882A IT 201900019882 A IT201900019882 A IT 201900019882A IT 201900019882 A1 IT201900019882 A1 IT 201900019882A1
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IT102019000019882A
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Spadoni Luigi Cesare Pizzi
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Spencer Italia Srl
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61GTRANSPORT, PERSONAL CONVEYANCES, OR ACCOMMODATION SPECIALLY ADAPTED FOR PATIENTS OR DISABLED PERSONS; OPERATING TABLES OR CHAIRS; CHAIRS FOR DENTISTRY; FUNERAL DEVICES
    • A61G1/00Stretchers
    • A61G1/02Stretchers with wheels
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    • A61G1/0268Stretchers with wheels having auxiliary wheels, e.g. wheels not touching the ground in extended position having deployable or retractable wheels

Description

DESCRIZIONE
TITOLO: BARELLA
CAMPO DI APPLICAZIONE DELL’INVENZIONE
L’invenzione ha per oggetto una barella del tipo includente le caratteristiche menzionate nel preambolo della rivendicazione principale. Queste barelle sono particolarmente studiate per il trasporto veicolare, ad esempio su auto ambulanze e simili.
STATO DELL’ARTE
Il problema tecnico generalmente riscontrato in tutte le barelle destinate a questo impiego è quello di agevolare il sollevamento e l’abbassamento del telaio nelle fasi di carico e scarico dal veicolo di traporto. In tali fasi, infatti, il telaio deve essere sollevato e rispettivamente abbassato da e verso il carrello per consentire l’accesso della barella al pianale di carico del veicolo.
Le barelle attualmente in uso sono spesso provviste di dispositivi idraulici o idro-pneumatici per alleviare la fatica fisica degli operatori azionando il dispositivo di sollevamento del telaio dal carrello. Inoltre, per sostenere temporaneamente il telaio mentre il carrello viene ripiegato (o dispiegato) nelle fasi di carico/scarico dal pianale veicolare si fa ricorso alla cosiddetta quinta ruota, ovvero ad un carrello ausiliario che sostituisce il carrello principale quando questo viene movimentato tra le due posizioni operative.
Le soluzioni di “quinta ruota” sinora adottate sono tuttavia solo parzialmente soddisfacenti in quanto la movimentazione della medesima è comunque laboriosa ed affaticante, oltre che relativamente pericolosa sia per l’operatore che per il paziente. Un esempio di barella provvista di quinta ruota regolabile telescopicamente è descritto in US2005229312. Il telaio che porta la quinta ruota in questo caso si articola ad un’estremità del telaio porta-paziente della barella ed è oscillabile tra una posizione non operativa, raccolta sotto al telaio porta-paziente della barella, ed una posizione operativa perpendicolare ad esso. Il blocco della quinta ruota in posizione operativa è esclusivamente delegato al bloccaggio angolare della articolazione in questione, il che implica il rischio di chiusure accidentali della quinta ruota ove questo bloccaggio non fosse completamente inserito o difettoso. Inoltre il posizionamento della quinta ruota è molto arretrato verso una estremità della barella il che può comportare un pericoloso sbilanciamento della barella nelle condizioni più critiche di utilizzazione della quinta ruota.
ESPOSIZIONE E VANTAGGI DEL TROVATO
Il problema alla base della presente invenzione è quello di mettere a punto una barella perfezionata strutturalmente e funzionalmente concepita per ovviare almeno in parte ad uno o più degli inconvenienti lamentati con riferimento alla tecnica nota citata.
Questo problema è risolto dall’invenzione mediante una barella realizzata in accordo con la rivendicazione principale.
La barella comprende un telaio di supporto del paziente montato su di un carrello principale su ruote per la traslazione contestuale di telaio e carrello.
Detto telaio è vincolato al carrello mediante un dispositivo di sollevamento posizionabile in almeno due posizioni operative, nella prima delle quali il telaio è abbassato a ridosso del carrello e nella seconda il telaio è sollevato e distanziato dal carrello.
La barella ulteriormente comprende un carrello ausiliario articolato al telaio e spostabile tra due posizioni operative nella prima delle quali il carrello ausiliario è ripiegato a ridosso del telaio e nella seconda delle quali è esteso dal telaio e distanziato da esso a sostegno del medesimo indipendentemente dalla posizione assunta dal dispositivo di sollevamento; detto carrello ausiliario include almeno un montante ed almeno un puntone entrambi articolati al telaio ausiliario in posizioni reciprocamente distanziate, il puntone essendo articolato al montante con la sua estremità contrapposta al telaio ed il montante essendo allungabile.
Utilizzando un carrello ausiliario che include almeno un montante ed almeno un puntone entrambi articolati al telaio ausiliario in posizioni reciprocamente distanziate il bloccaggio del carrello ausiliario in posizione operativa è garantito in qualsiasi condizione ed è molto stabile. Con un puntone articolato al montante con la sua estremità contrapposta al telaio e con il montante allungabile si ottiene una facilitata regolazione della barella nella delicata fase di passaggio dal pieno appoggio sul carrello principale al trasferimento sul pianale del veicolo di trasporto attraverso l’impiego della quinta ruota.
Preferibilmente l’allungamento (telescopico) del montante è tale che, quando il carrello ausiliario ed il dispositivo di sollevamento sono nella seconda posizione operativa, il montante possa esser allungato tra una posizione retratta ed una posizione estratta in cui il carrello ausiliario si affianca e/o sostituisce il carrello principale nel sostegno del telaio di supporto. Il montante è vantaggiosamente di tipo telescopico, con almeno un cilindro a stelo estensibile ed è dotato di almeno una ruota, ad esempio due ruote preferibilmente ruote pivotanti.
Detti scopi e vantaggi sono tutti raggiunti dalla barella perfezionata oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto previsto nelle sotto riportate rivendicazioni.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di alcune forme di realizzazione illustrate, a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno.
- Figura 1: illustra in vista laterale una barella secondo una prima posizione operativa assunta quando è alloggiata nel veicolo di trasporto;
- Figura 2: illustra in vista laterale una barella secondo una seconda posizione operativa in cui il telaio è abbassato a ridosso del carrello;
- Figura 3: illustra in vista laterale una barella secondo la posizione assunta quando è in avvicinamento al pianale dell‘autoambulanza;
- Figura 4: illustra in vista laterale una barella secondo la posizione assunta quando è in fase di carico/scarico sul pianale dell‘autoambulanza, con la coppia di ruote ausiliarie in appoggio a terra;
- Figura 5: illustra in vista laterale una barella secondo la ulteriore posizione assunta quando è in fase di carico/scarico sul pianale dell‘autoambulanza, con la coppia di ruote ausiliarie in appoggio a terra;
- Figura 6: illustra in vista assonometrica una barella secondo la posizione assunta quando è in fase di carico/scarico sul pianale dell‘autoambulanza, con la coppia di ruote ausiliarie in appoggio a terra.
DESCRIZIONE DEL TROVATO
Nelle figure con 1 è complessivamente indicata una barella perfezionata in accordo con la presente invenzione. La barella 1 comprende un telaio 2 di supporto del paziente da trasportare munito di un pianale paziente 3 snodato in corrispondenza di un asse di articolazione 4 così da poter permettere al telaio 2 di assumere una posizione sdraiata, seduta, o variamente reclinata.
Al telaio 2 è articolata in modo di per sé noto un’arcata frontale 5 portante una coppia di ruote di primo appoggio 6 e vincolata in modo da poter assumere diverse posizioni angolari rispetto al telaio 2 tramite cerniere a disco 7 od altro dispositivo che consenta la rotazione ed il bloccaggio della arcata 5 in posizioni angolari diverse rispetto al telaio 2.
Il telaio 2 è montato su di un carrello principale 8 munito di due coppie di ruote 9, 10, pivottanti e frenabili per la traslazione contestuale di telaio 2 e carrello. Il carrello 8 è realizzato in tubolare metallico al quale le ruote 9 e 10 sono vincolate mediante collari 9a e 10a, rispettivamente. Un’ulteriore coppia di ruote di basculamento 11 è fissata al carrello 8 in posizione intermedia tra le coppie 9 e 10 per la funzione meglio chiarita di seguito. Preferibilmente, la coppia di ruote di basculamento 11 è in posizione tale da garantire che il baricentro della barella 1 con il paziente disteso sul pianale paziente 3 sia compreso tra l’appoggio al pianale 33 della coppia di ruote di basculamento 11 e l’appoggio al pianale 33 della coppia di ruote 10.
Il telaio 2 è vincolato al carrello 8 mediante un dispositivo di sollevamento 12 del tipo a pantografo con due coppie di bracci 13, 14 incrociati ed infulcrati nell’asse d’intersezione tramite una rispettiva cerniera 15. I bracci 13, 14 sono a loro volta incernierati al telaio 2 ed al carrello tramite cerniere 18, 19, 20 e 21 in cui le cerniere 19, 20 e 21 che vincolano il braccio 14 a telaio 2 e carrello ed il braccio 13 al carrello sono fisse mentre la cerniera 18 è spostabile sul telaio 2, parallelamente a se stessa, tramite un attuatore 22 per spostare e posizionare il telaio 2 rispetto al carrello in almeno due posizioni operative, nella prima delle quali (fig. 1) il telaio 2 è abbassato a ridosso del carrello e nella seconda (fig. 2) il telaio 2 è sollevato e distanziato dal carrello. È preferibilmente previsto che almeno uno dei bracci, nella fattispecie il braccio 13, sia regolabile in lunghezza ad esempio tramite una estensibilità telescopica 23. Ciò consente al telaio 2 di assumere posizioni diverse rispetto al carrello, ad esempio quella rappresentata in fig. 3.
Un carrello ausiliario 24 è articolato al telaio 2 e spostabile tra due posizioni operative (rispettivamente figg. 2 e 3) nella prima delle quali il carrello ausiliario 24 è ripiegato a ridosso del telaio 2 e nella seconda delle quali è esteso dal telaio 2 e distanziato da esso a sostegno del medesimo indipendentemente dalla posizione assunta dal dispositivo di sollevamento 12. Il carrello ausiliario 24 comprende almeno un montante 25, preferibilmente una coppia di essi, articolato tramite una mensola 26 al telaio 2 in una sua posizione intermedia tra le sue contrapposte estremità e preferibilmente in una posizione approssimativamente centrale, tale da garantire che il baricentro della barella 1 con il paziente disteso sul pianale paziente 3 sia compreso tra l’appoggio a terra della coppia di ruote ausiliarie 32 e l’appoggio al pianale 33 della coppia di ruote 10. Il carrello ausiliario 24 comprende inoltre almeno un puntone 27, anch’esso articolato al telaio 2, con una sua estremità 28 ed articolato al montante 25 in corrispondenza di una cerniera 29. Il montante 25 è allungabile o mediante estensione telescopica di una sua parte 30 fissa al telaio 2 con uno sfilamento 31 o in altro modo equivalente, ad esempio uno sfilamento cilindro-pistone e a vite e madrevite. L’azionamento è ottenuto mediante un martinetto 34, ad esempio costituito da una molla a gas. Alla estremità del montante 25 opposta al telaio 2 è portata una coppia di ruote ausiliarie 32. Preferibilmente, la coppia di ruote ausiliarie 32 è pivottante. Preferibilmente, la coppia di ruote ausiliarie 32 è individualmente frenabile. Preferibilmente, la coppia di ruote ausiliarie 32 può essere immobilizzata con gli assi di rotazione in posizione verticale quando il carrello ausiliario 24 si trova in posizione abbattuta come in fig. 2. L’allungamento telescopico del montante 25 è tale che, quando il carrello ausiliario 24 ed il dispositivo di sollevamento 12 sono nella seconda posizione operativa, il montante 25 possa esser allungato tra una posizione retratta, in cui le ruote ausiliarie 32 sono sollevate da terra, ed una posizione estratta in cui il carrello ausiliario 24 si affianca a e/o sostituisce il carrello principale nel sostegno del telaio 2 di supporto con le ruote ausiliarie 32 che sopravanzano le ruote 9 e 10.
Il funzionamento della barella 1 è il seguente.
Partendo dalla posizione di figura 1 che la barella assume quando è alloggiata nel veicolo di trasporto, ad esempio appoggiata sul pianale 33 di un’ambulanza, essa viene estratta dal veicolo e disposta nella posizione di figura 2, eventualmente (ma non indispensabilmente) avvalendosi del sostegno fornito dal carrello ausiliario 24, il cui azionamento è spiegato di seguito.
Caricato il paziente ed eventualmente regolata la posizione del pianale paziente 3 su cui è disteso il paziente la barella, che ha assunto la seconda posizione operativa di figura 2, viene avvicinata al pianale 33 dell‘autoambulanza come in fig. 3. Successivamente si comanda l’azionamento del carrello ausiliario 24 regolando l’inclinazione del montante 25 mediante regolazione della lunghezza del puntone 27 che è ottenuta con un posizionamento telescopico regolabile degli elementi che lo compongono. Si procede quindi alla estensione del montante 25 fino a che la coppia di ruote ausiliarie 32 entra in appoggio a terra consentendo di sostenere il telaio 2 indipendentemente dalla posizione operativa assunta dal carrello principale 8 che a questo punto può essere sollevato mediante ripiegamento dei bracci 13, 14 del pantografo 12.
La barella è quindi spinta lungo il pianale 33 sino a che le ruote di basculamento 11 entrano anch’esse in contatto con il medesimo contribuendo al supporto della barella nel veicolo. Preferibilmente, il centro di massa della barella 1 con il paziente disteso sul pianale paziente 3 è compreso tra l’appoggio al pianale 33 della coppia di ruote di basculamento 11 e l’appoggio al pianale 33 della coppia di ruote 10. A questo punto il carrello ausiliario 24 può essere retratto e sollevato nella posizione di figura 1 per consentire l’inserimento completo della barella 1 sul pianale 33 del veicolo. Durante l’operazione di scarico della barella 1 dal pianale 33 con il paziente disteso sul pianale paziente 3, la barella 1 è dapprima sostenuta sulla coppia di ruote 10 e sulla coppia di ruote di basculamento 11. In particolare, la coppia di ruote di basculamento 11 ha la funzione di sostenere in equilibrio il carrello principale 8 evitandone lo sbilanciamento, per tutto il periodo di tempo richiesto dall’operazione di azionamento del carrello ausiliario 24, incluso il tempo di regolazione della lunghezza del puntone 27 e di estensione del montante 25 fino a che la coppia di ruote ausiliarie 32 entra in appoggio a terra consentendo di sostenere il telaio 2 in modo ridondante (fig. 4). Successivamente, si procede ad un ulteriore scorrimento della barella 1 rispetto al pianale 33 finché gli unici punti di appoggio della barella 1 al pianale 33 sono la coppia di ruote di primo appoggio 6.
A questo punto, si comanda l’azionamento del carrello principale 8 mediante dispiegamento dei bracci 13, 14 del pantografo 12 fino a che le coppie di ruote 9 e 10 entrano in appoggio a terra consentendo di sostenere il telaio 2 indipendentemente dalla posizione operativa assunta dal carrello ausiliario 24. Successivamente, si comanda l’abbattimento del carrello ausiliario 24 come in fig. 2.
La regolazione della posizione del carrello principale 8 e del carrello ausiliario 24 rispetto al telaio 2 avviene per mezzo di attuatori, che consentono di ottenere una spinta proporzionata al peso del paziente da sollevare o spostare. Tali attuatori possono essere per esempio meccanici (azionati a mano), elettromeccanici, idraulici o pneumatici.
Per spostare e posizionare il telaio 2 rispetto al carrello 8, l’attuatore 22 è azionato tramite un dispositivo idraulico 35, vincolato al telaio 2. Il dispositivo idraulico include un pistone, che è costituito da due parti meccaniche: il cilindro 37, costituito da un corpo cilindrico vuoto rettificato al suo interno; e lo stelo 36, costituito da un tondo pieno, rettificato all'esterno. Il pistone è governato da un fluido (per esempio olio idraulico) attraverso una pompa. Preferibilmente, la pompa è azionata da un motore elettrico. Preferibilmente, il motore elettrico è alimentato da una batteria. L’azionamento del motore elettrico è comandato preferibilmente attraverso un interruttore elettrico. L’interruttore elettrico è per esempio cablato al motore. In un’altra configurazione, il motore elettrico e l’interruttore sono tra loro connessi senza fili. In un’altra configurazione, la pompa è azionata manualmente, per esempio a pedale. In un’altra configurazione, l’attuatore 22 è azionato a mano attraverso un meccanismo di vite/chiocciola oppure di ruota dentata e asse lineare.
Per regolare la posizione del carrello ausiliario 24 rispetto al telaio 2 regolando l’estensione del montante 25, il martinetto 34 è azionato per esempio attraverso il dispositivo idraulico 35.
In un’altra configurazione, il martinetto 34 è azionato attraverso una molla a gas. La molla a gas è composta da un cilindro metallico contenente gas (per esempio aria o azoto) in pressione e da uno stelo che scorre nel cilindro stesso attraverso un anello di tenuta. Il gas comprimendosi per l’entrata dello stelo restituisce una spinta comportandosi come una molla. In un’altra configurazione, il martinetto 34 è azionato a mano attraverso un meccanismo di vite/chiocciola oppure di ruota dentata e asse lineare.
Per regolare la posizione del carrello ausiliario 24 rispetto al telaio 2 regolando l’inclinazione del montante 25 rispetto al telaio 2, l’estensione del puntone 27 è attuata per esempio attraverso il dispositivo idraulico 35. In un’altra configurazione, l’estensione del puntone 27 è attuata attraverso una molla a gas. In un’altra configurazione, l’estensione del puntone 27 è attuata a mano attraverso un meccanismo di vite/chiocciola oppure di ruota dentata e asse lineare. Preferibilmente, il sistema di controllo degli attuatori dotati di motore elettrico comprende un programma per controllare gli attuatori durante l’operazione di carico della barella 1 sul pianale 33.
Preferibilmente, il sistema di controllo degli attuatori comprende un programma per controllare gli attuatori durante l’operazione di scarico della barella 1 dal pianale 33.
Si intende comunque che quanto sopra descritto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali varianti di dettaglio che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o funzionali, si considerano sin da ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottoriportate rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Barella comprendente un telaio 2 di supporto del paziente montato su di un carrello principale su ruote 9, 10 per la traslazione contestuale di telaio 2 e carrello, il telaio 2 essendo vincolato al carrello mediante un dispositivo di sollevamento 12 posizionabile in almeno due posizioni operative, nella prima delle quali il telaio 2 è abbassato a ridosso del carrello e nella seconda il telaio 2 è sollevato e distanziato dal carrello, nonché un carrello ausiliario 24 articolato al telaio 2 e spostabile tra due posizioni operative nella prima delle quali il carrello ausiliario 24 è ripiegato a ridosso del telaio 2 e nella seconda delle quali è esteso dal telaio 2 e distanziato da esso a sostegno del medesimo indipendentemente dalla posizione assunta dal dispositivo di sollevamento 12, caratterizzato dal fatto che detto carrello ausiliario 24 include almeno un montante 25 ed almeno un puntone 27 entrambi articolati al telaio 2 ausiliario in posizioni reciprocamente distanziate, il puntone 27 essendo articolato al montante 25 con la sua estremità contrapposta al telaio 2 ed il montante 25 essendo allungabile.
  2. 2. Barella secondo la rivendicazione 1 in cui l’allungamento del montante 25 è tale che, quando il carrello ausiliario 24 ed il dispositivo di sollevamento 12 sono nella seconda posizione operativa, il montante 25 possa esser allungato tra una posizione retratta ed una posizione estratta in cui il carrello ausiliario 24 si affianca e/o sostituisce il carrello principale nel sostegno del telaio 2 di supporto.
  3. 3. Barella secondo la rivendicazione 1 o 2 in cui il montante 25 è telescopico.
  4. 4. Barella secondo la rivendicazione 3 in cui il montante 25 comprende almeno un cilindro a stelo estensibile.
  5. 5. Barella secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui il carrello ausiliario 24 è provvisto di almeno una ruota.
  6. 6. Barella secondo la rivendicazione 5 in cui detta almeno una ruota è pivotante.
  7. 7. Barella secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detto puntone 27 è telescopicamente estensibile.
  8. 8. Barella secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detto dispositivo di sollevamento 12 è del tipo a pantografo.
  9. 9. Barella secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detto montante 25 è articolato ad una posizione intermedia e preferibilmente centrale del telaio 2 di supporto del paziente.
  10. 10. Barella secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detto puntone 27 è vincolato ad una estremità 28 del telaio 2 di supporto del paziente.
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