IT201900019872A1 - Dispositivo di protezione per una serratura di sicurezza - Google Patents

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IT201900019872A1
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IT
Italy
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rotor
pins
shell
inner shell
key
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IT102019000019872A
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English (en)
Inventor
Sergio Mottura
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Mottura Serrature Di Sicurezza S P A
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“Dispositivo di protezione per una serratura di sicurezza”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione riguarda un dispositivo di protezione per una serratura di sicurezza applicata ad un serramento, del tipo comprendente:
- una struttura di protezione predisposta per essere fissata ad un lato esterno del serramento in modo da coprire detta serratura di sicurezza, e definente un'apertura che identifica una sezione di accesso per l’inserimento di una chiave di azionamento di detta serratura;
- un corpo otturatore, montato all'interno della struttura di protezione e spostabile fra una prima posizione in cui chiude detta apertura rispetto all'esterno, e una seconda posizione in cui è possibile accedere a detta serratura di sicurezza attraverso detta apertura;
- un sistema di bloccaggio azionabile tramite chiave predisposto per bloccare detto corpo otturatore in detta prima posizione e per abilitare lo spostamento di detto corpo otturatore in detta seconda posizione;
in cui detta struttura di protezione comprende un guscio esterno e un guscio interno contenuto all’interno di detto guscio esterno,
in cui detto guscio esterno contiene detto corpo otturatore e detto sistema di bloccaggio, e detto guscio interno è configurato per alloggiare unicamente un’estremità di detta serratura applicata a detto serramento.
La tecnica nota di riferimento
Come è noto, tale dispositivo ha la funzione di impedire tentativi di effrazione della serratura, bloccandone l'accesso tramite il corpo otturatore mobile sopra indicato.
Un dispositivo di questo tipo è descritto nella domanda di brevetto italiano 102018000020764 di titolarità della stessa Richiedente.
Scopo e oggetto dell’invenzione
In tale contesto, la presente invenzione si propone lo scopo di realizzare un dispositivo di protezione migliorato, in particolare rispetto alla versatilità di impiego e alla facilità di installazione.
Tale scopo viene raggiunto tramite un dispositivo presentante le caratteristiche della rivendicazione 1.
In generale, il dispositivo di protezione qui descritto si caratterizza per il fatto che è predisposto con un sistema per la regolazione della posizione relativa fra il guscio esterno e il guscio interno lungo una direzione principale trasversale alla sezione di accesso per la chiave di azionamento definita nella struttura di protezione.
In forme di attuazione preferite, tale sistema di regolazione comprende almeno un organo distanziatore costituito da una vite liberamente girevole, e un elemento spintore, filettato internamente, e montato su detta vite così da essere mobile lungo detta vite per effetto di una rotazione di questa,
in cui detto organo distanziatore è interposto fra detto guscio esterno e detto guscio interno secondo una condizione in cui l’asse di detta vite è orientato parallelo a detta direzione principale, e detto elemento spintore impegna detto guscio esterno o interno, in modo tale per cui una rotazione di detta vite muova detto elemento spintore lungo detta vite, regolando detta posizione relativa fra detto guscio esterno e detto guscio interno.
Come si vedrà nel dettaglio nel seguito, la regolazione prevista nel dispositivo qui descritto permette di garantire che la serratura di sicurezza si ritrovi sempre ben inserita all’interno del guscio interno del dispositivo indipendentemente dalla lunghezza con cui essa sporge dal lato esterno del serramento.
In questo modo, il dispositivo di protezione è in grado di garantire la massima efficacia di protezione per ogni condizione di installazione.
Breve descrizione dei disegni e descrizione dettagliata di una o più forme di attuazione dell’invenzione
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:
- la figura 1 rappresenta una forma di attuazione preferita del dispositivo qui descritto, secondo una vista frontale;
- la figura 2 rappresenta una vista laterale del dispositivo di figura 1;
- la figura 3A rappresenta una vista in sezione secondo il piano III-III di figura 1, nella quale il dispositivo si trova in una prima condizione;
- la figura 3B rappresenta una vista in sezione secondo il piano III-III di figura 1, nella quale il dispositivo si trova in una seconda condizione;
- la figura 4 rappresenta una vista posteriore del dispositivo di figura 1;
- la figura 5 rappresenta una vista in esploso del dispositivo di figura 1;
- la figura 6 rappresenta una vista assonometrica di un componente del dispositivo di figura 1;
- la figura 7 rappresenta una vista assonometrica di una parte del dispositivo di figura 1;
- la figura 8 rappresenta una vista in esploso di un componente del dispositivo di figura 1;
- le figure 9A e 9B illustrano secondo una vista in sezione un componente del dispositivo di figura 1, rispettivamente in due condizioni operative differenti;
- la figura 10 rappresenta una forma di attuazione preferita di una chiave di azionamento per il dispositivo qui descritto, secondo una vista laterale;
- la figura 11 rappresenta una vista frontale della chiave di figura 10;
- la figura 12 rappresenta una vista in esploso della chiave di figura 10;
- la figura 13 illustra a titolo esemplificativo un esempio di applicazione del dispositivo qui descritto.
Nella seguente descrizione sono illustrati vari dettagli specifici finalizzati ad una approfondita comprensione delle forme di attuazione. Le forme di attuazione possono essere realizzate senza uno o più dei dettagli specifici, o con altri metodi, componenti o materiali ecc. In altri casi, strutture materiali o operazioni noti non sono mostrati o descritti in dettaglio per evitare di rendere oscuri vari aspetti della forma di attuazione.
I riferimenti qui utilizzati sono soltanto per comodità e non definiscono dunque l'ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
Come indicato sopra, il dispositivo qui descritto è un dispositivo di protezione per una serratura di sicurezza applicata ad un serramento, che ha la funzione di coprire la serratura in modo da impedire l'accesso ad essa dall'esterno del serramento.
Il dispositivo è predisposto con un'apertura che consente di accedere alla serratura tramite la relativa chiave di azionamento ed è dotato di un organo otturatore che apre e chiude tale apertura.
Inoltre, il sistema è predisposto con un sistema di bloccaggio che blocca o abilita il movimento del corpo otturatore dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, e che è operabile tramite chiave.
Con riferimento alla forma di attuazione preferita del dispositivo illustrata nelle figure, questa è presentata in una versione per l'applicazione del dispositivo ad una serratura a cilindro. Si noti, tuttavia, che gli stessi insegnamenti che verranno forniti nel seguito possono essere impiegati per realizzare un dispositivo di protezione destinato per serrature di sicurezza di altro tipo.
Con riferimento alle figure da 1 a 7, il dispositivo di protezione - indicato complessivamente con il numero di riferimento 10 - comprende una struttura di protezione 20 che è predisposta per essere fissata ad un lato esterno del serramento in modo da coprire la serratura di sicurezza.
Tale struttura comprende un guscio esterno 22, che presenta un lato frontale chiuso da una parete frontale 22A, e un lato posteriore aperto in cui si trova una cavità interna 22’.
Sul lato frontale, la parete 22A presenta una prima apertura 22A’ superiore, e una seconda apertura 22A’’ inferiore.
In corrispondenza dell’apertura superiore 22A’, la struttura 20 comprende un supporto a manicotto 23 che presenta una flangia perimetrale 23B con cui viene fissato al lato posteriore del guscio esterno 22, e una porzione centrale, tubolare, 23C, sostanzialmente cilindrica, che viene posizionata in allineamento con l’apertura 22A’’.
All’interno della porzione tubolare 23C è alloggiato un guscio interno 24. Questo si presenta come un corpo cilindrico sul cui lato interno - rispetto alla condizione di installazione - è ricavata una cavità interna 24’ per l'alloggiamento di una serratura a cilindro.
Sulla sua parete frontale 24A il guscio 24 presenta un’apertura 24A’ che sfocia nella cavità interna 24’.
Le aperture 22A’ e 24A’ sono fra loro allineate consentendo di accedere tramite la relativa chiave di azionamento alla serratura di sicurezza alloggiata all’interno della cavità 24’.
In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, l'apertura 24A’ è impegnata da un disco 24C girevole e dotato di una fessura per il passaggio della suddetta chiave, che costituisce uno schermo protettivo con funzione antitrapano.
Preferibilmente, il guscio 24 è realizzato in una lega metallica ad elevata resistenza, ad esempio acciaio al manganese, acciaio carbonitrurato ad elevata resistenza, ecc..
Sul lato posteriore del guscio 24 sono ricavati fori filettati 24C’ per il suo fissaggio tramite viti al battente del serramento.
In alcune forme di attuazione, così come in quella illustrata, sul lato posteriore del guscio 24 è fissata una piastrina 6, che è dotata di un'apertura centrale 6A sagomata per ricevere la serratura a cilindro e che inoltre prevede aperture 6B per il passaggio delle viti di fissaggio del guscio 24 al battente, e fori 6C per il fissaggio della stessa piastrina al guscio 24. Nel caso in cui è prevista la piastrina 6, sul lato posteriore del guscio 24 sono dunque previsti fori filettati per il fissaggio su di esso della piastrina 6 tramite viti.
Il dispositivo 10 comprende, inoltre, un corpo otturatore 26, che è montato mobile sul fondo della cavità 22’, per essere spostato fra una posizione superiore in cui esso chiude l'apertura 22A’, e una posizione inferiore in cui libera l'accesso alla serratura di sicurezza attraverso tale apertura.
In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, l'organo 26 è guidato in un moto rettilineo entro una rispettiva sede che è delimitata dal lato frontale del guscio 24, una piastra 25 fissata sul supporto 23 in posizione contrapposta al guscio 24 rispetto al corpo otturatore 26, e da corrispondenti bordi contrapposti 22C, rettilinei, ricavati sul fondo della cavità 22’. La piastra 25 è dotata di un’apertura 25A’ corrispondente all’apertura 22A’ del guscio 22, per il passaggio della chiave di azionamento della serratura.
Il dispositivo 10 comprende un cilindro di cifratura 40, che è montato all'interno della cavità 22’, in corrispondenza dell'apertura 22A’’, e che è operabile tramite chiave 100 (vedere figure da 10 a 12) per comandare il movimento del corpo otturatore 26 fra le posizioni superiori e inferiori indicate. Un sistema meccanico di trasmissione del moto collega il cilindro 40 all’otturatore 26.
Il cilindro 40 e tale sistema di trasmissione verranno descritti in maggiore dettaglio nel seguito.
Al momento, si noti che il guscio esterno 22 è configurato per contenere al suo interno l’otturatore 26, il cilindro 40, il suddetto sistema meccanico di trasmissione e il guscio interno 24. Dal canto suo, il guscio interno 24 è configurato per alloggiare unicamente la serratura di sicurezza portata dal battente del serramento.
Posteriormente, il guscio esterno 22 risulta chiuso dal supporto 23 e da una piastra 7 sottostante.
Il fissaggio del dispositivo 10 al serramento avviene attraverso il guscio interno 24 i cui fori 24C’ sul suo lato posteriore vengono impegnati da viti di fissaggio inserite nel battente del serramento.
Dall'esterno del serramento, tali mezzi di fissaggio risultano completamente inaccessibili.
Come sopra anticipato, il dispositivo 10 comprende un sistema di regolazione per regolare la posizione relativa fra il guscio esterno 22 e il guscio interno 24 lungo una direzione Y1 che è sostanzialmente ortogonale alla sezione di acceso definita dall’apertura 22A’ ricavata sul lato frontale del guscio esterno 22.
In forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, tali mezzi comprendono almeno un organo distanziatore 12 costituito da una vite 13, liberamente girevole, e un elemento spintore 14, che è montato sulla vite ed è vincolato in modo da essere mobile lungo la vite per effetto della rotazione di questa.
Tale organo 12 è interposto fra il guscio interno 24 e il guscio esterno 22 secondo una condizione in cui l’asse della vite è orientato parallelo alla direzione Y1 e l’elemento spintore 14 impegna il guscio esterno 22, in particolare il suo supporto a manicotto 23.
La rotazione della vite 13 permette di regolare la posizione dell’elemento spintore 14 lungo la vite, e conseguentemente la posizione relativa fra il guscio esterno 22 e il guscio interno 24 lungo la direzione Y1.
In forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, il dispositivo comprende una pluralità di siffatti organi distanziatori 12. Al riguardo, qui di seguito si farà riferimento, per semplicità di trattazione, ad un singolo organo ma è chiaro che gli insegnamenti forniti potranno essere applicati identicamente per tutti gli organi previsti nel dispositivo.
In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, l’organo distanziatore 12 è alloggiato entro un recesso 24B ricavato nella superficie laterale del guscio 24.
Il recesso si estende lungo la direzione Y1, preferibilmente a partire dal lato posteriore del guscio 24, e per una lunghezza che potrà variare da caso a caso, in funzione delle esigenze delle specifiche applicazioni.
La vite 13 poggia in battuta contro il fondo del recesso (non visibile), che si trova su un piano sostanzialmente ortogonale alla direzione Y1. Un foro 24B’ ricavato in corrispondenza del lato frontale del guscio 24 rende la vite accessibile ad un utensile per effettuare la regolazione dell’organo distanziatore 12. Un foro 25B’ corrispondente è ricavato anche sulla piastra 25.
L’elemento spintore 14 è montato all’interno di tale recesso secondo un accoppiamento di forma che gli consente di scorrere rispetto alle pareti del recesso, lungo la direzione Y1, ma non di ruotare. In tal modo, l’elemento spintore 14 risulta appunto vincolato a muoversi lungo la vite 13 per effetto della rotazione di questa.
In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, tale recesso presenta un profilo non circolare. L’elemento spintore 14 presenta una porzione cilindrica, filettata internamente, da cui sporge radialmente una flangia 14A, anch’essa con profilo non circolare, che è accoppiata lungo il suo bordo perimetrale con le pareti del recesso. Preferibilmente, la flangia 14A presenta una porzione che riproduce l’intero profilo del recesso.
In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, la flangia 14A presenta, inoltre, una porzione che sporge oltre la superficie laterale del guscio 24 e che è destinata a portarsi in impegno con un bordo anulare 23C del supporto 23, ricavato all’estremità della porzione tubolare 23A opposta alla flangia 23B, e sporgente radialmente verso l’interno.
Con riferimento all’installazione del dispositivo, come illustrato in Figura 13, sul lato visibile del battente del serramento è presente una sede ribassata S all’interno della quale si trova una porzione di estremità di una serratura a cilindro 1. All’interno della medesima sede S si trovano due viti di fissaggio 3 che sono destinate ad impegnare i fori 24C’ ricavati sul lato posteriore del guscio interno 24.
Il guscio interno 24 è destinato ad essere inserito all’interno della sede S per ricevere nella sua cavità interna 24’ la serratura a cilindro 1.
D’altro canto, il guscio esterno 22 è destinato a poggiare con il suo bordo posteriore contro la superficie esterna del battente.
Si noti ora che in funzione della tipologia o del modello della serratura e del serramento, la serratura presenterà una parte sporgente dal fondo della sede S più o meno lunga. In alcune applicazioni, tale serratura potrà, ad esempio, raggiungere o superare la superficie esterna del battente, mentre in altre applicazioni essa si ritroverà sul fondo della sede S ad una data distanza dalla suddetta superficie esterna.
Grazie alla regolazione sopra descritta della posizione relativa fra il guscio esterno 22 e il guscio interno 24, il dispositivo qui descritto può essere predisposto in modo che, in qualsiasi applicazione, la serratura si inserisca fino al fondo della cavità 24’ del guscio interno 24. In questo modo, viene sempre garantita una protezione ottimale della serratura. Il dispositivo 10 è dunque versatile, facile da installare, e garantisce la massima protezione per ogni tipo di applicazione.
Le figure 3A e 3B illustrano le due posizioni estreme fra il guscio 22 e il guscio 24 che è possibile raggiungere nel dispositivo 10 illustrato.
La posizione di figura 3A corrisponde ad una regolazione per applicazioni in cui la serratura 1 è a filo o sporge leggermente rispetto alla superficie esterna del battente. Al contrario, la figura 3B corrisponde ad una regolazione per applicazioni in cui la serratura è completamente all’interno della sede S.
Con riferimento ora alla modalità di installazione, innanzitutto il guscio esterno 22 viene portato contro il battente del serramento. Inizialmente il guscio interno 24 si trova nella posizione illustrata in figura 2. Si noti, inoltre, che durante l’installazione l’otturatore 26 viene mantenuto nella sua posizione inferiore per rendere accessibili i fori 25B’ e 24B’.
Dopo che il guscio esterno 22 è stato poggiato contro il battente, l’installatore può procedere alla regolazione degli organi distanziatori 12 in modo da posizionare il guscio interno 24 sulla serratura a cilindro 1 inserendo quest’ultima all’interno della cavità interna 24’, preferibilmente fino a portare la serratura contro il fondo di tale cavità.
Se, ad esempio, la serratura si trova molto arretrata rispetto alla superficie esterna del battente, gli organi distanziatori 12 verranno regolati in modo da spostare il guscio 24 nel verso di allontanamento dal lato frontale del guscio esterno 22 fino a raggiungere la condizione illustrata in Figura 3B.
Una volta effettuata la regolazione, il guscio interno 24 viene definitivamente fissato al battente attraverso le viti 3 che vanno ad impegnare i fori 24C’ previsti sul lato posteriore del guscio 24.
Si noti ora che l’apertura 22A’ ricavata sul lato frontale del guscio esterno 22 presenta preferibilmente una dimensione tale da consentire almeno il parziale inserimento dell’impugnatura della chiave di azionamento della serratura, ciò in vista di applicazioni in cui il guscio 24 si va a posizionare rispetto al guscio 22 nella condizione di figura 3 e la chiave della serratura non è sufficientemente lunga per inserirsi completamente nella serratura senza dover accedere all’interno del guscio 22 anche con parte della sua impugnatura.
Ritornando ora al sistema di movimentazione del corpo otturatore 26, il cilindro 40, che è atto a comandare tale movimento, è preferibilmente predisposto per essere operabile per effetto di un campo magnetico. Esso comprende un corpo di statore 42 e un rotore 44 girevole nel corpo di statore, attorno ad un asse di rotazione I. Lo statore 42 risulta accoppiato tramite formazioni di accoppiamento di forma alla piastra 7 ed è vincolato assialmente fra tale piastra e il fondo del guscio esterno 22. Il rotore 44 presenta un passaggio centrale 44’ per l'inserimento di una chiave di azionamento del cilindro.
L'estremità del rotore 44 rivolta verso il fondo della cavità 22’ presenta una sezione sagomata secondo un profilo poligonale, in particolare un quadrato, che impegna un'apertura 27’ di profilo corrispondente ricavata su un elemento di azionamento 27.
Con riferimento ora alla figura 8, sul rotore 44, a partire dalla sua superficie esterna, sono ricavati una serie di fori 44I, preferibilmente radiali.
Tale serie di fori 44I presenta, innanzitutto, una distribuzione lungo l'asse di rotazione I, in modo che una pluralità di fori 44I siano posizionati in successione lungo tale asse. Preferibilmente, tali fori sono inoltre reciprocamente allineati in un medesimo piano radiale del rotore.
In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, tale serie di fori 44I prevede, inoltre, una pluralità di file del tipo sopra indicato (ovvero con i fori allineati su uno stesso piano radiale) che sono posizionate in rispettive posizioni angolari differenti, rispetto all'asse di rotazione I.
A titolo esemplificativo, nella forma di attuazione illustrata sono previste sei file, nello specifico una prima fila di tre fori posizionata a 0° (rispetto ad un asse verticale), una seconda fila di due fori posizionata a 75°, una terza fila di tre fori posizionata a 150°, una quarta fila di due fori posizionata a 220°, una quinta fila di due fori posizionata a 255°, e una sesta fila di due fori posizionata a 325°.
Sul corpo di statore 42 è ricavata una serie corrispondente di fori 42I, che sono allineati con i fori 44I, in una posizione angolare prestabilita del rotore 44 rispetto al corpo di statore 42.
I fori 42I sfociano nella cavità interna del corpo di statore 42, così da comunicare direttamente con i fori 44I corrispondenti.
All'interno dei fori 44I e 42I sono disposti scorrevoli perni 46 e 48, rispettivamente, che sono predisposti per cooperare fra loro per bloccare il rotore in modo che non possa ruotare, e per abilitare invece la sua rotazione a seguito dell'inserimento di una chiave di azionamento nel passaggio centrale 44’ del rotore.
Con riferimento ad una singola coppia di perni 46, 48 disposti in fori 44I e 42I allineati, questi sono posizionati in modo che uno dei due perni si ritrovi a cavallo dei due fori bloccando così la possibilità per il rotore 44 di ruotare attorno all'asse I.
Si noti ora che uno dei due perni è costituito da un magnete, mentre l'altro perno è in materiale ferromagnetico, così da mantenersi sempre a contatto con il primo perno.
La chiave 100 di azionamento del dispositivo di protezione, porta, a sua volta, su di sé, un magnete predisposto per spostare la coppia di perni 46, 48 in modo da far rientrare il perno che fuoriesce dal rispettivo foro e portarlo a filo dell'interfaccia fra il corpo di statore e il rotore.
Raggiunta tale condizione, la coppia di perni 46, 48 non risulta più bloccare il rotore 44.
Con riferimento all’esempio illustrato, le file di fori posizionate a 220° e 325°, e i relativi perni 46 e 48, hanno la funzione di bloccare il rotore 44 nella posizione angolare cui corrisponde il raggiungimento da parte del corpo otturatore 26 della posizione inferiore illustrata in figura 3B. Ciò corrisponde al blocco di servizio, condizione in cui il dispositivo di protezione è bloccato nella condizione aperta e la serratura di sicurezza è, così, resa accessibile dall’esterno, per consentirne l’accesso da parte di persone non fornite della chiave di azionamento dello stesso dispositivo.
Si noti ora che i perni magneti di tutte le coppie di perni 46, 48 previste nel cilindro 40, presentano i rispettivi poli orientati secondo uno schema predeterminato, che di fatto va a determinare la cifratura del cilindro.
La chiave di azionamento dovrà prevedere una serie corrispondente di magneti orientati secondo uno schema predefinito per spostare le diverse coppie di perni 46, 48 come sopra indicato.
A tal proposito, la figura 9A rappresenta quattro coppie di perni 46, 48, tutti posizionati in modo da bloccare la rotazione del rotore 44.
La figura 9B illustra invece gli stessi perni dopo che sono stati spostati dalla chiave di azionamento nelle rispettive posizioni di abilitazione della rotazione del rotore 44.
Da un confronto fra tali figure, appare evidente che le prime due coppie di perni (rispetto alla direzione di inserimento della chiave) sono state spostate verso il centro del rotore 44, mentre le due coppie successive sono state entrambe spostate verso l'esterno.
Con particolare riferimento alla figura 9B, si noterà come la posizione di sblocco del rotore sia definita per ciascuna coppia di perni dall'altezza di quel perno, fra i due, che, nella posizione illustrata in figura 3A, blocca il rotore.
L’altezza prevista per tale perno è difatti uguale alla profondità del foro in cui esso è inserito e, dunque, fa sì che i due perni rimangano, ciascuno, entro il rispettivo foro e si mantengano a contatto fra loro in corrispondenza dell’interfaccia fra il rotore e il corpo di statore.
In varie forme di attuazione preferite, i perni magneti sono tutti disposti nel rotore 44, al fine di garantire un'efficace interazione fra di essi e i magneti portati dalla chiave di azionamento.
Sempre con riferimento al cilindro 40, il corpo di statore 42 e il rotore 44 sono realizzati in un materiale non ferromagnetico, ad esempio ottone, in modo tale da non interferire con il funzionamento sopra descritto dei mezzi di cifratura.
Come anticipato sopra, il dispositivo 10 comprende un sistema meccanico di trasmissione del moto che collega il rotore 44 del cilindro 40 al corpo otturatore 26.
In forme di attuazione preferite, così come in quella illustrate (vedere le figure 5 e 7), tale sistema comprende una leva 29 fissata rigidamente all’elemento 27 e girevole insieme a questo attorno all’asse di rotazione I del cilindro, e una seconda leva 31, oscillante, incernierata alla piastra 7 e collegata contemporaneamente alla leva 29 e al corpo otturatore 26. Nel funzionamento, la rotazione del rotore 44 e quindi della leva 29 induce un’oscillazione della leva 31 che a sua volta determina una traslazione del corpo otturatore 26.
In alternativa, il sistema di trasmissione in questione può prevedere un meccanismo del tipo biellamanovella.
Con riferimento ora alla chiave di azionamento del dispositivo, come visto sopra essa porta su di sé una serie di magneti atti ad interagire con i perni 46, 48 del cilindro.
In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata (Figure da 10 a 12), la chiave in questione presenta una struttura modulare costituita da una serie di blocchi 102 che formano insieme la parte attiva della chiave destinata ad essere inserita all'interno del passaggio 44’ del rotore. Tale parte attiva (o stelo) presenta una conformazione allungata che definisce un asse longitudinale L.
Ciascun blocco 102 è costituito da un corpo in materiale non ferromagnetico (ad esempio zama, ottone, materiali plastici o leghe di alluminio) definente un profilo esterno sostanzialmente corrispondente al profilo del passaggio 44’ del rotore.
Sui corpi dei vari blocchi 102 sono ricavate una pluralità di sedi 102A per l'alloggiamento dei magneti 104, distribuite attorno al passaggio 44’ del rotore.
Nel singolo blocco 102, i magneti 104 vengono sistemati nelle sedi 102A che si trovano nelle posizioni adatte per interagire con i relativi perni 46, 48 del cilindro 40.
I vari blocchi 102 sono posizionati l'uno sull'altro e tenuti insieme da un'asta centrale 106 che passa attraverso i singoli blocchi 102, in corrispondenza di rispettive aperture centrali in questi ricavate, e che è fissata ad un elemento di base 108 portato dall’impugnatura 112 della chiave.
Si noterà che tale configurazione permette di realizzare con gli stessi elementi costruttivi una pluralità di chiavi di azionamento diverse fra loro.
In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, la chiave 100 presenta, inoltre, un corpo 109 sagomato definente la punta della chiave, che è atto ad impegnare un’apertura centrale, con profilo corrispondente, di una piastrina 47 prevista sul cilindro 40. La piastrina 47 definisce una cifratura meccanica per cui solo una chiave dotata del corpo 109 con il profilo predeterminato, potrà essere inserita all’interno del cilindro.
Anche in questo caso, il corpo 109 della chiave costituisce un elemento intercambiabile della struttura modulare della chiave.
Con riferimento ancora alla chiave, in varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, lo stelo è montato sull’impugnatura 112 con la possibilità di portarsi in una posizione completamente retratta all’interno della stessa impugnatura.
Quando la chiave non viene utilizzata, lo stelo può dunque essere mantenuto all’interno dell’impugnatura, in modo da evitare che i suoi magneti attraggano sporcizia o altro dall’esterno.
In particolare, lo stelo è montato scorrevole sull’impugnatura 112, ed è comandato nella posizione estratta, da una molla elicoidale 111 disposta lungo l’asse longitudinale L della chiave.
Un organo di blocco 113, comandato da una molla 115, è predisposto per impegnare l’elemento di base 108 dello stelo, mantenendo quest’ultimo nella condizione retratta.
Una porzione a pulsante 116, collegata all’organo 113, si affaccia sull’esterno dell’impugnatura 112, e può essere premuta contro l’azione della molla 115, per liberare lo stelo dall’organo 113, consentendo al primo di fuoriuscire spinto dalla molla 111.
In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, l’organo 113 presenta un’apertura centrale 113A che viene attraversata dallo stelo, in modo da svolgere una funzione di guida del movimento di questo lungo l’asse longitudinale L.
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno variare, anche in modo significativo, rispetto a quanto qui illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione, così come definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di protezione per una serratura di sicurezza (1) applicata ad un serramento, del tipo comprendente: - una struttura di protezione (20) predisposta per essere fissata ad un lato esterno del serramento in modo da coprire detta serratura di sicurezza (1), e definente un'apertura (22A’) che identifica una sezione di accesso per l’inserimento di una chiave di azionamento di detta serratura; - un corpo otturatore (26), montato all'interno della struttura di protezione (20) e spostabile fra una prima posizione in cui chiude detta apertura (22A’) rispetto all'esterno, e una seconda posizione in cui è possibile accedere a detta serratura di sicurezza (1) attraverso detta apertura (22A’); - un sistema di bloccaggio (40) azionabile tramite chiave (100) predisposto per bloccare detto corpo otturatore (26) in detta prima posizione e per abilitare lo spostamento di detto corpo otturatore (26) in detta seconda posizione, in cui detta struttura di protezione (20) comprende un guscio esterno (22) e un guscio interno (24) contenuto all’interno di detto guscio esterno, in cui detto guscio esterno (22) contiene detto corpo otturatore (26) e detto sistema di bloccaggio (40), e detto guscio interno è configurato per alloggiare unicamente un’estremità di detta serratura (1) applicata a detto serramento, detto dispositivo essendo caratterizzato dal fatto che è predisposto con un sistema per la regolazione della posizione relativa fra detto guscio esterno (22) e detto guscio interno (24) lungo una direzione principale (Y1) trasversale a detta sezione di accesso.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto sistema comprende almeno un organo distanziatore (12) costituito da una vite (13) liberamente girevole, e un elemento spintore (14), filettato internamente, e montato su detta vite (13) così da essere mobile lungo detta vite per effetto di una rotazione di questa, in cui detto organo distanziatore (12) è interposto fra detto guscio esterno (22) e detto guscio interno (24) secondo una condizione in cui l’asse di detta vite è orientato parallelo a detta direzione principale (Y) e detto elemento spintore (14) impegna detto guscio esterno (22) o interno (24), in modo tale per cui una rotazione di detta vite (13) muova detto elemento spintore (14) lungo detta vite, regolando detta posizione relativa fra detto guscio esterno (22) e detto guscio interno (24).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto guscio interno (24) comprende un corpo genericamente cilindrico destinato ad essere fissato a detto serramento e presentante un primo lato rivolto a detta apertura (22A’), e un secondo lato opposto, su cui presenta una sede (24’) atta ad alloggiare detta serratura (1), e in cui detto guscio esterno (22) comprende una porzione a manicotto (23) entro cui viene alloggiato detto guscio interno (24) e che presenta un bordo (23C) sporgente internamente rivolto verso detto secondo lato di detto guscio interno (24).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detto organo distanziatore (12) è alloggiato entro un recesso (24B) ricavato nella superficie laterale di detto guscio interno (24), e in cui detto elemento spintore (14) è in impegno con detto bordo (23C) di detta porzione a manicotto (23).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui detto recesso (24B) si estende lungo detta direzione principale (Y1), e in cui detto elemento spintore (14) è montato entro detto recesso (24B) secondo un accoppiamento di forma, in modo da poter scorrere lungo la parete di detto recesso ma non ruotare.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui detto recesso (24B) presenta un profilo non circolare e in cui detto elemento spintore (14) presenta una porzione cilindrica, filettata internamente, e una flangia (14A) che sporge radialmente da detta porzione cilindrica e che è accoppiata con la parete di detto recesso (24B) attraverso una sua porzione dotata di un profilo corrispondente al profilo di detto recesso (24B).
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui detto guscio interno (24) presenta in corrispondenza di detto primo lato un foro (24B’) atto a rendere accessibile detta vite (13) da detto primo lato.
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 7, in cui detto recesso (24B) si estende in detto guscio interno (24) lungo detta direzione principale (Y1), a partire da una posizione arretrata rispetto a detto primo lato e, preferibilmente, fino a detto secondo lato.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 9, in cui detta vite (13) è fissa in posizione lungo detta direzione principale (Y).
  10. 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto sistema di bloccaggio comprende un cilindro (40) operabile per effetto di un campo magnetico, comprendendo: - un corpo di statore (42), - un rotore (44), montato girevole, attorno al proprio asse (I), nel corpo di statore, ed avente un passaggio interno (44’) per l'introduzione di una chiave di azionamento del dispositivo (100); - una serie di primi perni (46), montati scorrevoli entro rispettivi fori radiali (44I) ricavati in detto rotore (44); - una serie di secondi perni (48), montati scorrevoli entro rispettivi fori (42I) ricavati in detto statore (42) in posizioni corrispondenti a quelle di detti fori radiali ricavati in detto rotore (44), in modo tale per cui in una data posizione angolare relativa fra detto rotore (44) e detto corpo di statore (42), i fori (44I) di detto rotore (44) e i fori (42I) di detto statore (42) siano reciprocamente allineati, in cui detti primi e secondi perni (46, 48) sono atti a cooperare fra loro affinché almeno taluni di detti primi e/o di detti secondi perni si dispongano a cavallo dei rispettivi fori (44I, 42I) di detto rotore (44) e di detto corpo di statore (42) bloccando la rotazione di detto rotore rispetto a detto corpo di statore; in cui detti primi e/o secondi perni (46, 48) sono costituiti da, o includono, magneti, e in cui tali magneti presentano poli orientati in modo predeterminato affinché, attraverso l'inserimento all'interno di detto passaggio interno (44’) in detto rotore (44), di una chiave (100) dotata di magneti che presentano una data distribuzione e un dato orientamento, detti primi e secondi perni (46, 48) si posizionino, all'interno dei rispettivi fori, in una condizione in cui è consentita la rotazione di detto rotore (44) rispetto a detto corpo di statore (42), in cui detto rotore (44) è collegato a detto corpo otturatore (26) per spostarlo da detta prima posizione a detta seconda posizione, e viceversa, per effetto della rotazione di detto rotore (44) rispetto a detto corpo di statore (42).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, in cui dette serie di primi e secondi perni (46, 48) comprendono primi e secondi perni distribuiti lungo detto asse di rotazione (I).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, in cui detti primi e secondi perni (46, 48) sono allineati in un medesimo piano radiale di detto rotore (44).
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, comprendente una pluralità di file di detti primi e secondi perni (46, 48) allineati che sono posizionate attorno a detto asse di rotazione (I).
  14. 14. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 13, in cui detti primi perni (46) sono magneti e detti secondi perni (48) sono di materiale ferromagnetico.
  15. 15. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto corpo otturatore (26) è mobile linearmente, e in cui detto dispositivo comprende un sistema di trasmissione (27, 28) che collega detto rotore (44) a detto corpo otturatore (26) per movimentare quest’ultimo secondo un moto rettilineo a seguito di un movimento di rotazione di detto rotore (44) attorno a detto asse di rotazione (I).
  16. 16. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 15, in cui detto rotore (44) comprende una piastrina (47) intercambiabile, presentante un’apertura centrale con profilo sagomato corrispondente, che definisce un’apertura esterna di detto passaggio (44’) per l'introduzione di una chiave di azionamento, e che è destinata ad essere impegnata da una punta sagomata, di forma corrispondente, di detta chiave di azionamento.
  17. 17. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, in cui almeno un perno di detta serie di primi perni (46) e almeno un perno di detta serie di secondi perni (48), e i relativi fori, in cui detti perni sono ricevuti, di detto rotore (44) e di detto corpo di statore (42), sono posizionati in modo che detto almeno un perno di detta serie di primi perni oppure detto almeno un perno di detta serie di secondi perni blocca la rotazione di detto rotore (44) in corrispondenza di detta seconda posizione di detto corpo otturatore (26), quando la chiave di azionamento di detto dispositivo viene estratta da detto passaggio interno (44’) di detto rotore (44).
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