IT201900014487A1 - Anello per selezionare materiale incoerente e relativa macchina di selezione - Google Patents

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IT201900014487A1
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rollers
circumferential
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Michele Libralato
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Pal S R L
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"ANELLO PER SELEZIONARE MATERIALE INCOERENTE E RELATIVA MACCHINA DI SELEZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce a un anello per selezionare materiale incoerente e relativa macchina di selezione. In particolare, il materiale incoerente da selezionare è preferibilmente del tipo legnoso, ad esempio trucioli di legno, cippato, legno frantumato, residui legnosi o materiale simile o assimilabile.
In particolare, il trovato viene utilizzato in macchine predisposte per selezionare materiale incoerente allo scopo di poter poi utilizzare in sé frazioni a granulometria differenziata e per rimuovere materiali inquinanti, ad esempio, ma non solo, inerti come sassi, vetri, sabbia, ecc.
STATO DELLA TECNICA
È noto che il riutilizzo di materiale legnoso, ad esempio in forma di trucioli di legno, assume un’importanza sempre maggiore in quanto, la ove sia possibile, permette di evitare di abbattere nuovi alberi.
In particolare, il legno di recupero, da cui si possono ricavare trucioli, può essere legno proveniente da varie fonti e quindi avente spesso un elevato quantitativo di materiali inquinanti.
Esemplificativamente, il legno recuperato può provenire dalla lavorazione del legno utilizzato per ottenere pannelli o mobili; dal recupero di imballaggi, pellet, cassoni e cassette; da travi, travette o tavole; dal trattamento dei rifiuti e dalla raccolta differenziata.
È di tutta evidenza che in detti legni di recupero possono essere presenti pietruzze, sassi, sabbia, metalli, etc. che sono tutti componenti estranei che devono essere scomposti dalle scaglie di legno.
È anche noto che trucioli di legno si ottengono da alberi abbattuti di varia dimensione che presentano in se, o sono associati a, sabbia od a piccoli sassolini.
Questi componenti estranei o inquinanti vengono normalmente evacuati durante le operazioni di selezione e calibrazione dei trucioli. In particolare, sono da tempo note nella tecnica macchine di vagliatura predisposte per separare e selezionare trucioli e particelle in base alla loro granulometria da una massa incoerente o fibrosa, sia essa secca od umida, generalmente ma non esclusivamente di materiale a base legnosa.
Sono anche note macchine di vagliatura configurate per rimuovere i materiali inquinanti, inerti e non, da tale massa incoerente per poter ottenere materiale legnoso di migliore qualità per successive lavorazioni. Tali macchine prevedono tipicamente vagli a rete, o a disco, o vagli a rulli ad uno o più livelli, od ordini, di elementi selezionatori che definiscono un letto sul quale viene alimentato il materiale da selezionare.
Tali macchine lavorano generalmente in cascata a seconda dei diversi livelli di selezione utilizzando rispettivamente maglie, o luci di scarico, con sezione di passaggio progressivamente crescente per scaricare particelle aventi granulometria o dimensioni progressivamente crescenti. Macchine a rulli di questo tipo sono descritte, ad esempio, nel brevetto EP 1007227, a nome della Richiedente, in cui è prevista una serie progressiva e in cascata di rulli con luci di scarico a zig-zag di diverse ampiezze al fine di ottenere la suddivisione del materiale da selezionare in diverse pezzature.
Tuttavia le macchine a rulli note presentano attualmente dei limiti. Questi limiti impongono che, al di sotto di certe misure del truciolo, sia il materiale legnoso sia il materiale inquinante vengano scartati.
Si è però constatato che questo limite di selezione dei trucioli comporta, gradualmente, un’elevata quantità di materiale legnoso scartato, misto a materiale inquinante, il quale non viene utilizzato neppure con funzione energetica.
Infatti, le tipologie note di macchine a rulli non sono in grado di soddisfare l’esigenza di una pulizia più spinta del materiale legnoso soprattutto da particelle inquinati fini come la sabbia e di una minore produzione di scarti di materiale legnoso.
Inoltre, le macchine a rulli note generalmente presentano ingombri elevati ed un elevato numero di componenti per definire una selezione a cascata del materiale incoerente per diverse pezzature dello stesso.
Un ulteriore inconveniente dei vagli a rulli descritti nel documento EP1007227 è rineffìcienza nella selezione dimensionale del truciolo legnoso legata alla lunghezza della singola superficie definente ciascuna delle suddette luci di scarico a zig-zag. Tale inefficienza comporta che, soprattutto nelle fasi di avvio e arresto del flusso di materiale da selezionare, quando cioè la macchina è più scarica, le frazioni più fini possono avere al loro interno trucioli sottili e lunghi, ciò comportando una vagliatura sostanzialmente non omogenea.
La Richiedente si è quindi posta lo scopo di migliorare l’attività di selezione delle macchine a rulli note per la selezione di materiale legnoso sia del tipo riciclato sia del tipo fresco.
Più in particolare il presente trovato si pone lo scopo di migliorare la selezione dei trucioli sia migliorando l’eliminazione di eventuali materiali inquinanti inerti sia permettendo di recuperare tali materiali inquinanti inerti, ad esempio con funzione energetica.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con quanto sopra esposto, è oggetto del presente trovato un anello per la selezione di materiale incoerente in forma di trucioli in particolare a base legnosa e per l’eliminazione di inerti contenuti in detto materiale incoerente.
Secondo il trovato, un anello comprende una cuspide circonferenziale e due superfici di base circonferenziali collegate alla cuspide mediante superfici laterali circonferenziali.
In particolare, le superfici di base hanno un diametro inferiore a quello della cuspide.
Secondo il trovato, le superfici laterali presentano una pluralità di denti circonferenziali definiti ciascuno rispettivamente da una superficie anulare conica seguita da una superficie anulare cilindrica. Detta conformazione circonferenziale definisce sostanzialmente un andamento seghettato che segue l’andamento delle superficie laterali.
Vantaggiosamente tali denti circonferenziali favoriscono il trascinamento del materiale da selezionare.
L’anello è configurato per ruotare intorno ad un asse di rotazione. In particolare, l’anello presenta una sezione trasversale, rispetto all’asse di rotazione stesso sostanzialmente triangolare riducente il diametro verso l’asse di rotazione.
Inoltre, l’anello è normalmente, anche se non necessariamente, assialsimmetrico rispetto all’asse di rotazione.
Secondo una forma realizzativa, le superfici laterali presentano un andamento simmetrico rispetto ad un piano di giacitura della cuspide. In questo modo l’anello risulta bilanciato durante la rotazione e può essere facilmente realizzato in serie.
In particolare, il piano di giacitura della cuspide è normalmente, ma non necessariamente, perpendicolare all’asse di rotazione.
Secondo una forma realizzativa, le superfici laterali presentano un andamento asimmetrico rispetto al piano di giacitura della cuspide. In questo modo un solo anello può effettuare diverse tipologie di selezione sulle due superfici laterali.
Secondo una variante, l’anello può essere asimmetrico sia in termini di posizione del piano di giacitura della cuspide sia in termini di numero e dimensione dei denti circonferenziali.
In accordo con il presente trovato, una macchina per la selezione di materiale incoerente in forma di trucioli in particolare a base legnosa e per l’eliminazione di inerti contenuti nel materiale incoerente comprende una pluralità di rulli disposti affiancati e distanziati lateralmente lungo una direzione di avanzamento del materiale da selezionare a definire un piano di selezione dello stesso.
Secondo il trovato, i rulli sono provvisti ciascuno di un albero motore configurato per ruotare attorno ad un asse di rotazione e di una pluralità di detti anelli affiancati tra loro lungo l’albero motore a comporre una pluralità di cuspidi circonferenziali alternate ad una pluralità di gole circonferenziali.
Le gole circonferenziali del rullo sono definite da due superfici di base circonferenziali di due rispettivi anelli adiacenti alternati e posti sostanzialmente sullo stesso piano di selezione.
Secondo il trovato, i rulli sono affiancati in modo tale che le cuspidi di un rullo si compenetrino nelle gole del rullo adiacente definendo una luce di scarico con andamento sostanzialmente a zig-zag.
Vantaggiosamente, i rulli affiancati, presentando denti circonferenziali, realizzano una luce di scarico seghettata o a saetta con andamento a zig-zag permettendo di ottenere una selezione di forma oltre che di dimensione.
Inoltre, secondo una forma realizzativa, la macchina presenta luci di scarico ad ampiezza crescente lungo la direzione di avanzamento generando una selezione progressiva del materiale incoerente in termini di dimensione e di forma.
In questo modo è possibile selezionare sia frazioni di inerti di piccole dimensioni, come ad esempio sassi, vetro polverizzato, sabbia, ceramica o altro, che presentano generalmente una forma cubica o rotonda sia materiale legnoso di dimensioni ridotte in forma generalmente allungata. Così facendo, inoltre, viene ottenuta una frazione di scarto legnoso, differenziata degli inerti, che viene ad assumere una funzione energetica di grande valore.
Secondo una forma realizzativa, la macchina comprende due o più gruppi di rulli affiancati in cui i gruppi di rulli sono sostanzialmente uguali.
Secondo una variante, ciascun gruppo di rulli presenta anelli aventi superfici laterali con denti circonferenziali differenti, in numero e dimensione, dal gruppo di rulli previsto in successione lungo la direzione di avanzamento. Inoltre, si prevede una variazione dell’ampiezza della luce di scarico tra un rullo e il successivo nella direzione di avanzamento del materiale da selezionare e della selezione prevista.
Secondo una forma realizzativa, inoltre, la luce di scarico presenta un’ampiezza minima compresa tra 0,5 mm e 1,5 mm e un’ampiezza massima compresa tra compresa tra 4 mm e 16 mm, vantaggiosamente tra 8mm e 12mm, preferibilmente tra 4 mm e 6mm.
Secondo una forma realizzativa, l’ampiezza minima è, vantaggiosamente ma non necessariamente, correlata al numero di denti circonferenziali presenti su ciascuna superficie laterale.
In particolare, l' ampiezza minima è correlata ad un numero di denti circonferenziali maggiore di quelli connessi all’ampiezza massima.
Vantaggiosamente, il trovato permette di ottenere un piano di selezione continuo passando da un grado di selezione al successivo.
In particolare, per passare da un tipo di selezione ad un altro si può prevedere solo una variazione della distanza tra i rulli.
Secondo un’ulteriore forma realizzativa, oltre a variare la distanza tra i rulli, si può agire sulla variazione del numero di denti circonferenziali per modificare l’ampiezza della luce di scarico.
Queste possibili metodiche di variazione dell’ampiezza della luce di scarico permettono di ottenere un’elevata capacità di selezione riducendo il numero di macchine selezionatrici necessarie rispetto alla tecnica nota e migliorando il grado di pulizia e di selezione rispetto alla stessa.
Il trovato permette, quindi, di ottenere una macchina più compatta ed efficiente ed una selezione più spinta del materiale, nel contempo recuperando anche frazioni fini che con le tecnologie attuali non sono selezionabili.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista laterale di un anello per la selezione di materiale incoerente a base legnosa e per l’eliminazione degli inerti in accordo con il presente trovato;
- la fìg. 2 è una vista lungo la linea di sezione II - II dell’anello di fig. 1; - la fig. 3 è una vista frontale dell’anello di fig. 1;
- la fig. 4 è una vista dall’alto di una macchina per la selezione di materiale incoerente a base legnosa e per l’eliminazione degli inerti in accordo con il presente trovato;
- la fig. 5 è una vista di un particolare ingrandito di fig. 4;
- la fig. 6 è una vista di un ulteriore particolare ingrandito di fig. 4;
- la fig. 7 è una vista di un ulteriore particolare ingrandito di fig. 4.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione può prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata è a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Un anello 10 per la selezione di materiale incoerente in forma di trucioli in particolare, ma non esclusivamente, a base legnosa, e per l' eliminazione degli inerti contenuti in detto materiale incoerente è illustrato esemplificativamente in figg. 1-3.
Per “materiale incoerente” qui e nel seguito della descrizione si intende genericamente un materiale sfuso di dimensioni omogenee o non omogenee, preferibilmente, ma non necessariamente, a base di legno e contenente eventualmente anche materiale inquinante ad esempio, ma non solo, inerte come sabbia, sassi, vetri e simili.
Per “trucioli” qui e nel seguito della descrizione si intende genericamente qualsiasi tipologia di materiale incoerente di tipo legnoso riciclato o fresco idoneo ad essere selezionato mediante vagli a rulli, cioè ad esempio scaglie di legno, frammenti di legno, residui forestali, cippato, segatura ovvero sfridi di segheria, o simili.
Con riferimento alle figure 1-3, l’anello 10 comprende una cuspide 14 circonferenziale e due superfici di base 15 circonferenziali collegate alla cuspide 14 mediante superfici laterali 17 circonferenziali.
Le superfici di base 15 hanno un diametro inferiore a quello della cuspide 14.
Le superfìci di base 15 possono essere cilindriche o subcilindriche. In particolare, a titolo esemplificativo e non limitativo, il diametro delle superfìci di base 15 può essere compreso tra 50 mm e 80 mm e il diametro della cuspide 14 può essere compreso tra 100 mm e 130 mm. L’anello 10 è configurato per ruotare intorno ad un asse di rotazione X. Ad esempio, ma non solo, detto asse di rotazione X può essere perpendicolare ad un piano di giacitura della cuspide 14 circonferenziale.
Secondo il trovato, le superfìci laterali 17 presentano una pluralità di denti circonferenziali 20 definiti rispettivamente da una superficie anulare conica 19 alternata a una superficie anulare cilindrica 18.
Conseguentemente, le superfìci laterali 17 presentano un andamento sostanzialmente seghettato.
Un anello 10 può essere calettato su un albero motore 12 mediante mezzi di collegamento 25, ad esempio a chiavetta.
Secondo una possibile forma realizzativa, l’anello 10 può essere realizzato in corpo unico con l’albero motore 12.
In particolare, l’anello 10 presenta una sezione trasversale sostanzialmente triangolare o a “V” con il vertice, definente la cuspide 14, rivolto verso l’esterno rispetto all’albero motore 12 e le due superfìci di base 15 circonferenziali a definire i punti di base della sezione triangolare.
Secondo una forma realizzativa, l’anello 10 può presentare una sezione triangolare isoscele con angolo al vertice, definente la cuspide 14, compreso tra 45° e 75°, preferibilmente tra 60° e 70°.
Secondo una forma realizzativa illustrata esemplificativamente in fig.
2, i denti circonferenziali 20 hanno una sezione trasversale, rispetto all’asse di rotazione X, sostanzialmente trapezoidale.
In particolare, i denti circonferenziali 20 hanno una sezione trasversale sostanzialmente a trapezio rettangolo.
Secondo una forma realizzativa, la suddetta sezione trasversale trapezoidale è definita, sulla superficie laterale 17, da un tratto dritto 21, sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione X, e da un tratto obliquo 22 collegato al tratto dritto 21 e inclinato rispetto a quest’ultimo nella direzione della cuspide 14.
Secondo una forma realizzativa, l’anello 10 è assialsimmetrico intorno all’asse di rotazione.
In particolare, i tratti dritti 21 e i tratti obliqui 22, in uno sviluppo assialsimmetrico dell’anello 10 intorno all’asse X, definiscono rispettivamente le superfici anulari cilindriche 18 e le superimi anulari coniche 19.
Inoltre, la suddetta superficie laterale 17, in uno sviluppo assialsimmetrico dell’anello 10 intorno all’asse di rotazione X, definisce un cono.
Conseguentemente i lati della suddetta sezione trasversale triangolare dell’anello 10, definenti in assialsimmetria le superfici laterali 17, presentano un andamento a denti di sega, in particolare a denti trapezoidali, dato dall’alternanza di tratti dritti 21 e di tratti obliqui 22.
Secondo una forma realizzativa, le superfici laterali 17 di un anello 10 presentano lo stesso numero di denti circonferenziali 20.
Secondo una forma realizzativa, le superfici laterali 17 di un anello 10 presentano una disposizione simmetrica dei denti circonferenziali 20 rispetto al piano di giacitura della cuspide 14.
Secondo una forma realizzativa, le superfici laterali 17 di un anello 10 presentano denti circonferenziali 20 aventi stesse dimensioni.
Le superfici laterali 17 di un anello 10 possono presentare denti circonferenziali 20 con dimensioni crescenti, ovvero decrescenti, dalle superfici di base 15 alla cuspide 14.
Secondo una variante, i tratti dritti 21 possono presentare piccole inclinazioni, positive o negative, comprese tra 0° e 15° rispetto all’asse di rotazione X.
Secondo una forma realizzativa, i tratti dritti 21 presentano una larghezza, nel senso parallelo all’asse di rotazione X, variabile a seconda del numero di denti circonferenziali 20 previsti per ogni superficie laterale 17.
Ad esempio, ma non solo, la larghezza dei tratti dritti 21 può essere compresa tra circa 0,6 mm circa 4 mm, preferibilmente tra 1 mm e 2 mm, vantaggiosamente attorno a 1 mm.
I tratti dritti 21 possono avere una larghezza variabile, crescente o decrescente, lungo la superficie laterale 17 dell’anello 10.
Secondo una forma realizzativa, anche la cuspide 14 presenta una larghezza variabile a seconda del tipo di selezione da ottenere.
Ad esempio la larghezza della cuspide 14 può essere compresa tra 0,8 a 1,2 mm, vantaggiosamente attorno ad 1 mm.
La larghezza del tratto obliquo 22 può essere variabile a seconda del numero di denti circonferenziali 20.
Ad esempio, ma non solo, la larghezza del tratto obliquo 22, parallela all’asse di rotazione X, può essere compresa tra 1 e 5 mm, preferibilmente tra 2 mm e 3 mm, vantaggiosamente attorno a 2 mm.
I tratti obliqui 22 possono avere una larghezza variabile, crescente o decrescente, lungo la superficie laterale 17 dell’ anello 10.
Secondo una forma realizzativa, il tratto obliquo 22 è inclinato di un angolo a compreso tra 40° e 75°, vantaggiosamente compreso tra 50° e 70°, rispetto al tratto dritto 21 nella direzione della cuspide 14. In questo modo può essere facilmente ricavata una sequenza di tratti obliqui 22 e dritti 21 sulla superficie laterale 17 seguendo l’andamento di quest’ultima partendo dalla superficie di base 15 fino a raggiungere la cuspide 14.
Secondo una forma realizzativa, ciascun anello 10 può presentare un numero di denti circonferenziali 20 compreso tra due e dieci, preferibilmente tra quattro e sei. Tale scelta dipende dal tipo di selezione da effettuare.
Nel conteggio del numero di denti circonferenziali 20 si comprende anche l’ultimo dente circonferenziale 20 terminante nella cuspide 14. Conseguentemente il numero dei denti circonferenziali 20 è uguale al numero delle ripetizioni di superficie anulari coniche 19 lungo una superficie laterale 17 di un anello 10.
Ciascun anello 10 può essere realizzato in pezzo unico.
Secondo una possibile forma realizzativa, esemplificativamente illustrata in fìg. 4, ciascun anello 10 può essere realizzato in almeno due elementi anulari 24 distinti.
A titolo esemplificativo e non limitativo, la sezione trasversale, rispetto all’asse di rotazione X, di tali elementi anulari 24 può essere a forma di triangolo rettangolo in modo da formare un triangolo sostanzialmente isoscele quando installati adiacenti a formare un anello 10.
Secondo una forma realizzativa, illustrata in fig. 4, un rullo 11 è provvisto di un rispettivo albero motore 12 rotante intorno all’asse di rotazione X.
Secondo una forma realizzativa, illustrata in fig. 4, un rullo 11 comprende una pluralità di anelli 10 disposti affiancati e in sequenza lungo un albero motore 12 a definire un profilo di selezione del rullo 11 dato dall’ alternanza di cuspidi 14 e gole 16.
In particolare, la superficie di base 15 di un anello 10 affiancata alla superficie di base 15 dell’anello 10 adiacente definisce la gola 16 del rullo 1 1.
Conseguentemente, la pluralità di anelli 10 definisce un profilo di selezione del rullo 11 con forme a “V” rispettivamente positive e negative che si susseguono.
Secondo una possibile forma realizzativa, il rullo 11 può essere realizzato in corpo unico prevedendo una pluralità di anelli 10 solidalmente vincolati tra loro.
Secondo una forma realizzativa in accordo con il presente trovato e illustrata in fig. 4, una macchina 13 per la selezione di materiale incoerente in forma di trucioli e per l’eliminazione di inerti comprende una pluralità di rulli 11 affiancati in modo tale che le cuspidi 14 di un rullo 11 si compenetrino nelle gole 16 del rullo 11 adiacente definendo una luce di scarico 26 con andamento sostanzialmente a zig-zag.
In particolare, per luce di scarico 26 si intende il gap di passaggio ottenuto dalla distanza tra le superfici laterale 17 di due rulli 11 affiancati. Ancora più in particolare per luce di scarico 26 si intende il gap di passaggio ottenuto dalla distanza tra i tratti obliqui 22 delle superfici laterali 17 di due rulli 11 affiancati.
Secondo una forma realizzativa, la macchina 13 comprende una pluralità di rulli 11 rotanti nella stessa direzione e disposti affiancati tra loro a definire una successione progressiva di luci di scarico 26 di valore voluto e regolabile.
In particolare, la luce di scarico 26 ha un andamento seghettato o saettato dato dalle contrapposizioni di rispettive superfici anulari coniche 19 e cilindriche 18 di rulli 11 affiancati.
Tali rulli 11 adiacenti, ruotando nella stessa direzione, definiscono un piano di selezione sul quale viene alimentato il materiale da selezionare.
11 materiale da selezionare avanza su detti rulli 11 in una direzione di avanzamento F.
Secondo una forma realizzativa, la macchina 13 comprende una pluralità di alberi motori 12 affiancati, ovvero almeno due alberi motori 12 affiancati.
Ciascun albero motore 12 è configurato per ruotare attorno al proprio asse di rotazione X coassiale all’albero motore 12 stesso.
In particolare, ciascun albero motore 12 può essere configurato per ruotare a diverse velocità di rotazione in modo correlato ai successivi alberi motore 12.
I rulli 11 della macchina 13 possono essere affiancati orizzontalmente in modo che i rispettivi assi di rotazione X siano tra loro paralleli e allineati.
I rulli 11 della macchina 13 possono essere affiancati orizzontalmente in modo che i rispettivi assi di rotazione X siano tra loro paralleli e sfalsati.
In particolare, la luce di scarico 26 può essere definita da una serie di aree di scarico Al con forma sostanzialmente a parallelogramma previste consecutive, adiacenti e sfalsate tra loro.
La luce di scarico 26, presentando un andamento seghettato, può prevedere, nella direzione di avanzamento F del materiale da selezionare, almeno due diverse ampiezze, una prima ampiezza G1 ed una seconda ampiezza G2, che individuano due rispettive aree di scarico di diverse dimensioni, indicate esemplificativamente con A1, A2, ripetute in modo ciclico lungo la luce di passaggio 26.
In particolare, tali aree di scarico A1, A2 permettono una selezione anche di forma oltre che di dimensione.
Secondo una possibile forma realizzativa, una prima area di scarico A1 può essere a forma di parallelogramma allungato definita dalla contrapposizione di due tratti obliqui 22 affacciati tra loro ed appartenenti rispettivamente a due rulli 11 opposti.
In particolare, la distanza tra detti due lati obliqui 22, affacciati ed appartenenti rispettivamente a due rulli 11 opposti, individua la prima ampiezza Gl della luce di scarico 26.
Una seconda area di selezione A2 può essere a forma quadrata, rettangolare o a parallelogramma di dimensioni inferiori rispetto alla prima area di scarico Al. La seconda area A2 può essere definita dalla contrapposizione di due tratti obliqui 22 affacciati sfalsati consecutivamente tra loro ed appartenenti rispettivamente a due rulli 11 opposti.
In particolare, la distanza tra detti due lati obliqui 22, affacciati sfalsati consecutivamente tra loro ed appartenenti rispettivamente a due rulli 11 opposti, individua la seconda ampiezza G2 della luce di scarico 26.
Il rapporto tra la seconda ampiezza G2 e la prima ampiezza Gl può essere compreso tra 1,5 e 2, preferibilmente tra 1,6 e 1,8.
Vantaggiosamente, la seconda area di selezione A2 è favorevole al passaggio di materiale inquinante inerte dalla forma generalmente rotonda o quadrata di dimensione ridotta, mentre l’area di selezione a parallelogramma Al è maggiormente favorevole al passaggio di materiale legnoso generalmente dalla forma allungata.
Secondo una forma realizzativa, una o più delle superficie anulari coniche 19 possono essere godronate in modo da meglio direzionare e accompagnare il materiale incoerente da selezionare verso la luce di scarico 26.
In particolare, la cuspide 14 può presentare una pluralità di incavi 23 disposti circonferenzialmente a definire una dentellatura che facilita il trascinamento e la rimozione del materiale nella zona di cooperazione tra le gole 16 di un rullo 11 e le cuspidi 14 del rullo 11 adiacente.
Secondo una forma realizzativa, detti rulli 11 possono essere tutti uguali tra loro oppure progressivamente differenziati in continuo o a gruppi lungo la direzione di avanzamento F a seconda del livello di selezione che si vuole raggiungere.
In particolare, la macchina 13 comprende due o più gruppi di rulli 11 affiancati tra loro in cui un gruppo di rulli 11 comprende almeno due rulli 11 affiancati e uguali tra loro.
La macchina 13 può comprendere gruppi di rulli 11 tutti uguali tra loro. La macchina 13 può prevedere gruppi di rulli 11 con velocità di rotazioni diverse tra loro.
La macchina 13 può prevedere gruppi di rulli 11 che presentano ciascuno anelli 10 aventi superfici laterali 17 con un numero di denti circonferenziali 20 differente dal successivo gruppo di rulli affiancato. In questo modo è possibile variare l’ampiezza Gl, G2 della luce di scarico 26, oltre che agendo eventualmente sulla distanza tra un rullo 11 e il successivo, variando anche il numero di denti circonferenziali 20 previsti nella direzione di avanzamento F del materiale da selezionare.
In particolare, l’ampiezza G1, G2 della luce di scarico 26 viene aumentata gradualmente nel verso della direzione di avanzamento F del materiale da selezionare così da selezionare particelle di materiale con dimensioni via via crescenti.
Nella direzione di avanzamento F del materiale da selezionare, ci possono essere due o più gruppi di rulli 11 che sono, di volta in volta, posizionati in modo da creare una luce di scarico 26 via via crescente partendo da una luce di scarico con ampiezza Gl minima compresa tra 0,5 e 1,5 mm fino ad arrivare ad una luce di scarico con ampiezza Gl massima compresa tra 4 mm e 12 mm, ovvero come caso limite anche 16 mm.
In particolare, ad esempio ma non solo, l’ampiezza G2 minima può essere compresa tra 0,75 mm e 3 mm e l’ampiezza G2 massima può essere compresa tra circa 6 mm e circa 24 mm.
A titolo esemplificativo, in fig. 5, sono illustrati anelli 10 con sei denti circonferenziali 20 e, in fig. 7, sono illustrato anelli 10 con quattro denti circonferenziali 20.
Ad esempio, i rulli 11 con superfici laterali 17 con sei denti circonferenziali 20 (fig. 5) possono, vantaggiosamente, selezionare materiali dalle dimensioni comprese tra 0,5 mm e 1,5 mm permettendo di eliminare materiali inerti come sassolini e sabbia che, con la tecnologia attuale, sono diffìcilmente individuabili e, nel contempo, riducendo le perdite di materiale legnoso nel tentativo di eliminare tali inerti.
Il trovato permette di ottenere, quindi, un elevato grado di pulizia del materiale incoerente legnoso eliminando frazioni di inerti anche sotto all’ordine del millimetro.
Inoltre, tale materiale legnoso misto a inerti scartato in detta selezione può subire un’ulteriore pulizia o vagliatura, ad esempio mediante flottazione, per recuperare più materiale legnoso possibile e/o può essere riutilizzato con funzione energetica, cioè, ad esempio, può essere bruciato in appositi bruciatori. Tale soluzione permette di sfruttare al massimo il materiale incoerente da selezionare riutilizzando anche il materiale scartato in modo da ottimizzare la vagliatura dei trucioli e ridurre gli sprechi energetici e di materiale.
Ad esempio, ma non solo, i rulli 11 con anelli 10 aventi superfici laterali 17 con quattro denti circonferenziali 20 (fig. 7) possono selezionare materiali dalle dimensioni comprese tra 1,6 mm e 3 mm, preferibilmente tra 1,6 mm e 2,8 mm.
A titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento a fìg. 4, tali rulli 11 con superfici laterali 17 con quattro denti circonferenziali 20 posti in sequenza, lungo la direzione di avanzamento F, a rulli 11 con anelli 10 con superfici laterali 17 con sei denti circonferenziali 20 permette di ottenere una selezione più spinta del materiale legnoso.
Secondo una possibile forma realizzativa, la luce di scarico 26 tra rulli 11 affiancati può essere regolata agendo ulteriormente sulla distanza tra i rulli 11 stessi avvicinandoli o allontanandoli tra loro.
Inoltre, la luce di scarico 26 può essere regolata agendo sulla distanza tra i rulli 11 in cooperazione con la scelta del numero e della dimensione dei denti circonferenziali 20 da prevedere su ciascuna superficie laterale 17.
Vantaggiosamente, il profilo a zig-zag dei rulli 1 1 con un andamento superficiale seghettato o a saetta ammette anche la cooperazione tra rulli 11 con anelli 10 aventi numeri diversi di denti circonferenziali 20 permettendo di ottenere una selezione continua e graduale del materiale incoerente in forma di trucioli, senza l’aggiunta di componenti aggiuntivi, limitando gli ingombri della macchina 13 e riducendo i rispettivi consumi energetici.
Vantaggiosamente, il trovato, inoltre, permette di utilizzare meno rulli 11, rispetto alla tecnica nota, per processare lo stesso quantitativo di materiale incoerente garantendo un’elevata efficienza della macchina 13 e un conseguente minor costo di gestione della stessa.
A titolo esemplificativo e non limitativo, in fig. 6 è illustrata la cooperazione tra un rullo 11 con anelli 10 aventi superfici laterali 17 a sei denti circonferenziali 20 e un rullo 11 con anelli 10 aventi superfici laterali 17 a quattro denti circonferenziali 20 nel passaggio, lungo la direzione di avanzamento F, dalla selezione di materiale con dimensione 0,5 mm - 1,5 mm alla selezione di materiale con dimensioni 1,6 - 3 mm. In particolare, con i suddetti rulli 11 è possibile eseguire una pluralità di tipologie diverse di selezioni di truciolo in modo continuo lungo la direzione di avanzamento F del materiale da selezionare garantendo un’elevata versatilità della macchina 13.
Infatti, nella macchina 13 potrebbe essere prevista un’ulteriore selezione per materiali compresi tra 3 mm e 16-18 mm, ad esempio agendo sulla distanza tra i rulli 11 e/o prevedendo anelli 10 agendo sul numero di denti circonferenziali 20 per ciascuna superficie laterale 17. Ancora, nella macchina 13 potrebbero essere previste una o più selezioni intermedie per migliorare la selezione di materiale incoerente agendo sul numero di denti circonferenziali 20 e sulla loro disposizione. La scelta del numero di denti circonferenziali 20 su una superficie laterale 17 degli anelli 10 di ciascun rullo 11 e la scelta del numero di tipologie diverse di selezioni consecutive che si vogliono ottenere dipende dall’utilizzo finale del legno. Ad esempio, nel caso di pannelli MDF è necessario ottenere trucioli con un elevato grado di pulizia da materiali inerti, o inquinanti in generale, al fine di ottenere un pannello di qualità superiore.
In particolare, la macchina 13, in accordo con forme di realizzazione qui descritte, può essere utilizzata sia per la selezione di materiale incoerente legnoso vergine o fresco sia per la selezione di materiale incoerente legnoso riciclato proveniente da scarti di produzione e/o recuperi post-produzione.
Inoltre, la macchina 13, in accordo con forme di realizzazione qui descritte, può essere utilizzata a valle e/o a monte di ulteriori fasi di vagliatura.
La macchina 13, in accordo con forme di realizzazione qui descritte, può essere utilizzata in combinazione con tecniche e tecnologie note di vagliatura, ad esempio con dispositivi di soffiaggio (non illustrati) per migliorare la selezione.
La macchina 13, in accordo con forme di realizzazione qui descritte, può essere utilizzata preferenzialmente per la selezione del legno in fase umida, cioè con elevata percentuale di umidità ad esempio anche fino al 100% di umidità. Non si esclude, tuttavia, che detta macchina 10 possa essere utilizzata anche nella fase secca, ovvero con legno a bassa percentuale di umidità anche inferiore al 10%.
È chiaro che all’anello 10 per selezionare materiale incoerente e alla relativa macchina 13 di selezione fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall’ ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di anello 10 e macchina 13, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Anello per la selezione di materiale incoerente in forma di trucioli in particolare a base legnosa e per reliminazione di inerti contenuti in detto materiale incoerente, detto anello (10) comprendendo una cuspide (14) circonferenziale e due superfici di base (15) circonferenziali collegate a detta cuspide (14) mediante superfici laterali (17) circonferenziali, dette superfici di base (15) avendo un diametro inferiore a quello di detta cuspide (14), detto anello (10) essendo caratterizzato dal fatto che dette superfici laterali (17) presentano una pluralità di denti circonferenziali (20) definiti ciascuno rispettivamente da una superficie anulare conica (19) seguita da una superficie anulare cilindrica (18).
  2. 2. Anello come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette superfici laterali (17) presentano un andamento simmetrico rispetto ad un piano di giacitura di detta cuspide (14).
  3. 3. Anello come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette superfici laterali (17) presentano un andamento asimmetrico rispetto ad un piano di giacitura di detta cuspide (14).
  4. 4. Anello come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è configurato per ruotare attorno ad un asse di rotazione (X), detti denti circonferenziali (20) presentando una sezione trasversale, rispetto a detto asse di rotazione (X), sostanzialmente a trapezio rettangolo definita, sulla superficie laterale (17), da un tratto dritto (21), parallelo all’asse di rotazione (X), e da un tratto obliquo (22) collegato a detto tratto dritto (21) e inclinato rispetto a quest’ultimo nella direzione della cuspide (14).
  5. 5. Anello come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto tratto obliquo (22) è inclinato di un angolo (a) compreso tra 40° e 75° rispetto a detto tratto dritto (21) nella direzione della cuspide (14).
  6. 6. Anello come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che una superficie laterale (17) presenta un numero di denti circonferenziali (20), compreso tra due e dieci, preferibilmente tra quattro e sei.
  7. 7. Anello come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che una o più delle superficie anulari coniche (19) sono godronate.
  8. 8. Macchina per la selezione di materiale incoerente in forma di trucioli in particolare a base legnosa e per Γ eliminazione di inerti contenuti in detto materiale incoerente, detta macchina comprendendo una pluralità di rulli (11) disposti affiancati e distanziati lateralmente lungo una direzione di avanzamento (F) del materiale da selezionare a definire un piano di selezione dello stesso, detti rulli (11) essendo provvisti ciascuno di un albero motore (12) configurato per ruotare attorno ad un asse di rotazione (X) e di una pluralità di anelli (10), come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, affiancati tra loro lungo detto albero motore (12) a comporre una pluralità di cuspidi (14) circonferenziali alternate ad una pluralità di gole (16) circonferenziali, dette gole (16) essendo definite ciascuna da due superficie di base (15) di due anelli (10) adiacenti, detti rulli (11) essendo affiancati in modo tale che le cuspidi (14) di un rullo (11) si compenetrino nelle gole (16) del rullo (11) adiacente definendo una luce di scarico (26) con andamento sostanzialmente a zig-zag.
  9. 9. Macchina come nella rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che comprende due o più gruppi di rulli (11) affiancati in cui ciascun gruppo di rulli (11) presenta anelli (10) aventi superfici laterali (17) con denti circonferenziali (20) differenti, in numero e dimensione, dal gruppo di rulli (11) previsto in successione lungo la direzione di avanzamento (F).
  10. 10. Macchina come nella rivendicazione 8 o 9, caratterizzata dal fatto che presenta luci di scarico (26) ad ampiezza (Gl, G2) crescente lungo la direzione di avanzamento (F).
  11. 11. Macchina come nella rivendicazione 8, 9 o 10, caratterizzata dal fatto che detta luce di scarico (26) presenta un’ampiezza (Gl, G2) correlata al numero di denti circonferenziali (20) presenti su ciascuna superficie laterale (17).
  12. 12. Macchina come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 11, caratterizzata dal fatto che detta luce di scarico (26) presenta una prima ampiezza (Gl) minima compresa tra 0,5 mm e 1,5 mm e una prima ampiezza (Gl) massima compresa tra compresa tra 4 mm e 12 mm, e una seconda ampiezza (G2) minima compresa tra 0,75 mm e 3 mm e una seconda ampiezza (G2) massima compresa tra compresa tra 6 mm e 24 mm, dette ampiezze minime essendo correlate ad un numero di denti circonferenziali (20) maggiore di quelli connessi a dette ampiezze massime.
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