IT201900013887A1 - Apparecchiatura per il trattamento delle pelli - Google Patents

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IT201900013887A1
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IT
Italy
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conveyor belt
working surface
hides
support structure
thermal chamber
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IT102019000013887A
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English (en)
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Marchino Antonello
Denis Lovato
Alberto Pavan
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Evolution Tech S R L
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    • C14SKINS; HIDES; PELTS; LEATHER
    • C14BMECHANICAL TREATMENT OR PROCESSING OF SKINS, HIDES OR LEATHER IN GENERAL; PELT-SHEARING MACHINES; INTESTINE-SPLITTING MACHINES
    • C14B1/00Manufacture of leather; Machines or devices therefor
    • C14B1/40Softening or making skins or leather supple, e.g. by staking, boarding, or crippling machines, by dry mills
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C14SKINS; HIDES; PELTS; LEATHER
    • C14BMECHANICAL TREATMENT OR PROCESSING OF SKINS, HIDES OR LEATHER IN GENERAL; PELT-SHEARING MACHINES; INTESTINE-SPLITTING MACHINES
    • C14B1/00Manufacture of leather; Machines or devices therefor
    • C14B1/30Pressing or rolling leather
    • C14B1/32Pressing or rolling leather by linear movement of the pressing elements
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C14SKINS; HIDES; PELTS; LEATHER
    • C14BMECHANICAL TREATMENT OR PROCESSING OF SKINS, HIDES OR LEATHER IN GENERAL; PELT-SHEARING MACHINES; INTESTINE-SPLITTING MACHINES
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Description

APPARECCHIATURA PER IL TRATTAMENTO DELLE PELLI
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione concerne una apparecchiatura per il trattamento delle pelli secondo il preambolo della rivendicazione principale indipendente.
L’apparecchiatura di cui trattasi è comunemente impiegate nell'industria conciaria per trattamenti di finitura delle pelli ed in particolare per la stiratura e/o l’appiattimento e/o l’ammorbidimento di pelli e simili.
L’apparecchiatura di cui trattasi è vantaggiosamente impiegabile al fine di trattare le pelli prima di ulteriori trattamenti quale ad esempio la stampatura.
L’apparecchiatura di cui trattasi oltre all'industria conciaria potrà essere vantaggiosamente impiegata anche per trattare altri materiali fogliformi quali finte pelli, tessuti o materiali sintetici.
Stato della tecnica
Tradizionalmente nel settore dell’industria conciaria, sono note apparecchiature per il trattamento delle pelli le quali comprendono due nastri trasportatori affiancati verticalmente, avvolti ad anello attorno a corrispondenti rulli di trasporto e tra i quali rimane definita una fenditura, destinata ad essere attraversata dalle pelli da trattare.
I rulli di trasporto sono girevolmente montati tra loro paralleli su una struttura di supporto, ciascuno dotato di un corrispondente asse di rotazione sostanzialmente orizzontale.
Più in dettaglio, l’apparecchiatura comprende un nastro trasportatore superiore avvolto ad anello attorno ad una pluralità di rulli di trasporto superiori ed un nastro trasportatore inferiore avvolto ad anello attorno ad una pluralità di rulli di trasporto inferiori.
Il nastro di trasporto inferiore definisce superiormente una superficie di appoggio, sostanzialmente orizzontale e configurata per ricevere le pelli da trattare e movimentarle verso la fenditura.
Operativamente, i rulli di trasporto sono azionabili per movimentare i due nastri traportatori in modo tale che risultino mobili nello stesso verso in corrispondenza della suddetta fenditura. In questo modo, i nastri trasportatori interferiscono con le pelli e le trascinano attraverso la fenditura medesima schiacciandole.
Tali apparecchiature sono normalmente utilizzate al fine di appiattire e stendere le pelli, per renderle idonee a successive fasi di lavorazione, ad esempio mediante presse a cilindri controrotanti per stirare o stampare le pelli medesime.
Come è noto, al fine di ottenere una ottimale lavorazione, è necessario scaldare le pelli per renderle più facilmente lavorabili.
Normalmente, il riscaldamento delle pelli avviene mediante contatto termico con i nastri trasportatori, i quali sono attivamente riscaldati. Allo scopo, i nastri trasportatori sono realizzati in materiale metallico per consentire un più rapido scambio termico con le pelli da trattare.
Più in dettaglio, le apparecchiature per il trattamento di tipo noto sono dotate di mezzi di riscaldamento, quali ad esempio resistenze elettriche disposte in prossimità dei nastri trasportatori medesimi, per portarli alla temperatura desiderata.
Un esempio di apparecchiatura per il trattamento delle pelli del tipo noto fin qui brevemente trattato è descritto nel documento US 3473244, il quale mostra mezzi di riscaldamento alloggiati internamente all’anello chiuso del nastro traportatore superiore, per scaldare quest’ultimo in prossimità della fenditura definita con il nastro trasportatore inferiore.
Tuttavia, l’apparecchiatura per il trattamento delle pelli di tipo noto si è rivelata nella pratica non scevra di inconvenienti.
Il principale inconveniente risiede nel fatto che riscaldando un solo nastro trasportatore le pelli da trattare non raggiungono una ottimale temperatura per il loro trattamento ed in particolare solamente una faccia superiore delle pelli, affacciata al nastro trasportatore superiore, si riscalda per effetto dei suddetti mezzi di riscaldamento previsti all’interno dell’anello chiuso del nastro trasportatore superiore.
In questa situazione, l’apparecchiatura di tipo noto non è idonea a trattare pelli conciate, le quali sono impregnate di prodotti chimici che necessitano di essere fusi per poter essere adeguatamente trattate.
Al fine di ovviare almeno parzialmente agli inconvenienti sopra citati della tecnica nota, nel settore conciario è nota una apparecchiatura per il trattamento delle pelli di cui un esempio è descritto nel documento EP 3255156, in cui l’apparecchiatura ivi descritta prevede mezzi di riscaldamento disposti internamente all’anello chiuso del nastro trasportatore superiore e all’anello chiuso del nastro trasportatore inferiore.
In questo modo, entrambi i nastri trasportatori in materiale metallico si scaldano portando il calore in maniera più uniforme alle pelli da trattare che attraversano la fenditura.
L’apparecchiatura di tipo noto descritta in quest’ultimo documento comprende inoltre mezzi di vaporizzazione contraffacciati ai nastri traportatori per inumidire le pelli durante il loro trattamento, al fine di renderle più morbide e piacevoli al tatto a seguito del trattamento medesimo.
Tuttavia, nella pratica, anche quest’ultimo esempio di apparecchiatura di tipo si è rivelato non scevro di inconvenienti.
Il principale inconveniente risiede nel fatto che i nastri trasportatori in materiale metallico riscaldato risultano pericolosi per gli operatori che devono adagiare le pelli sulla superficie di appoggio, in quanto avvicinandosi a quest’ultima rischiano di scottarsi. Al fine di ovviare a tale problema è noto anteporre all’apparecchiatura di tipo noto un ulteriore nastro trasportatore, non riscaldato, il quale definisce una superficie di lavoro allineata orizzontalmente con la superficie di appoggio del nastro trasportatore inferiore.
In questo modo, gli operatori adagiano le pelli da trattare sulla superficie di lavoro, la quale trascina le pelli medesime fino all’apparecchiatura, cosicché non sia necessario avvicinarsi ai nastri trasportatori riscaldati.
Tuttavia, la necessità di un ulteriore nastro trasportatore aumenta i costi di produzione dell’apparecchiatura, aumenta gli ingombri e la complessità di utilizzo dell’apparecchiatura medesima.
Un ulteriore inconveniente risiede nel fatto che i mezzi di vaporizzazione di tipo noto producono una portata di vapore acqueo ad alta temperatura che condensa immediatamente appena tocca il nastro traportatore, le pelli oppure altri elementi dell’apparecchiatura a temperatura più bassa.
In questa situazione, il vapore condensa formando gocce d’acqua che si depositano sul nastro trasportatore, inficiandone la capacità di scambio termico oppure si depositano direttamente sulla pelle, formando in seguito macchine di calcare che inficiano indelebilmente la resa estetica del prodotto finale.
Un ulteriore inconveniente risiede nel fatto che il riscaldamento delle pelli nelle apparecchiature di tipo noto inizia nel momento in cui le pelli medesimo vengono adagiate sul nastro trasportatore metallico riscaldato, terminando solamente all’uscita dell’apparecchiatura.
In questa situazione, risulta difficile controllare e conoscere l’effettiva temperatura delle pelli, in quanto dipende dalla capacità del nastro trasportatore di trattenere e/o cedere calore, rischiando di scaldare troppo le pelli da trattare, inficiando il prodotto finale.
Presentazione dell’invenzione
In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione è di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota sopra citata, mettendo a disposizione una apparecchiatura per il trattamento delle pelli la quale consenta un ottimale trattamento delle pelli, in qualunque condizione operativa.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una apparecchiatura per il trattamento delle pelli la quale sia operativamente del tutto sicura ed affidabile e che non comporti alcun rischio di utilizzo per gli operatori.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una apparecchiatura per il trattamento delle pelli la quale consenta di ammorbidire le pelli mediante vapore acqueo senza inficiare la resa estetica del prodotto finito.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una apparecchiatura per il trattamento delle pelli la quale sia costruttivamente poco ingombrante e che non richieda l’ausilio di ulteriori nastri trasportatori al suo ingresso.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una apparecchiatura per il trattamento delle pelli la quale sia efficiente e di facile utilizzo.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell’invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano alcune forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:
- la fig. 1 mostra una vista assonometrica generale della apparecchiatura per il trattamento delle pelli secondo la presente invenzione;
- la fig. 2 mostra una ulteriore vista assonometrica generale della apparecchiatura di figura 1;
- la fig.3 mostra una vista in pianta dall’alto dell’apparecchiatura di figura 2; - la fig. 4 mostra una vista prospettica in sezione dell’apparecchiatura di figura 3, realizzata lungo la traccia IV-IV;
- la fig. 5 mostra un particolare della vista in sezione di figura 4, concernente due nastri di trasporto;
- la fig. 6 la vista assonometrica in sezione di figura 5, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
- la fig. 7 mostra una vista schematica laterale in sezione dell’apparecchiatura di figura 3, realizzata lungo la traccia IV-IV.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 l’apparecchiatura per il trattamento delle pelli oggetto della presente invenzione.
L’apparecchiatura 1, secondo la presente invenzione, è destinata ad essere impiegata nell'industria conciaria per trattamenti di finitura delle pelli ed in particolare per la stiratura e l’ammorbidimento di pelli e simili.
L’apparecchiatura secondo l’invenzione è utilizzabile da sola, oppure accoppiata ad altre macchine di per sé ben note al tecnico del settore e normalmente utilizzate nell’industria conciaria, quali ad esempio macchine per la palissonatura, smerigliatura, spazzolatura, pressatura ecc.
L’apparecchiatura 1 di cui trattasi, oltre all'industria conciaria, potrà essere vantaggiosamente impiegata anche per trattare altri materiali fogliformi quali finte pelli, tessuti o materiali sintetici.
L’apparecchiatura 1 per il trattamento delle pelli secondo l’invenzione comprende una struttura di supporto 2 destinata ad essere appoggiata al terreno.
La struttura di supporto 2 è preferibilmente realizzata in materiale metallico ed è vantaggiosamente dotata di gambe di supporto 2’ destinate a poggiare al terreno per supportare in posizione rialzata gli altri componenti descritti nel seguito.
L’apparecchiatura 1 comprende primi rulli di trasporto 3 tra loro sostanzialmente paralleli, girevolmente vincolati alla struttura di supporto 2 e azionabili a ruotare attorno ad un rispettivo primo asse di rotazione sostanzialmente orizzontale.
L’apparecchiatura 1 inoltre comprende secondi rulli di trasporto 4 tra loro sostanzialmente paralleli, girevolmente vincolati alla struttura di supporto 2 e azionabili a ruotare attorno ad un rispettivo secondo asse di rotazione sostanzialmente orizzontale e parallelo al primo asse di rotazione dei primi rulli di trasporto 3.
Preferibilmente, l’apparecchiatura 1 comprende inoltre mezzi motori (non illustrati nelle allegate figure e di per sé ben noti al tecnico del settore) operativamente collegati ai primi ed ai secondi rulli di trasporto 3, 4, e comandabili per trascinare in rotazione i primi e secondi rulli di trasporto 3, 4 medesimi.
Tali mezzi motori possono ad esempio comprendere almeno un primo motore elettrico meccanicamente collegato mediante un riduttore di velocità ai primi rulli di trasporto 3, per trascinare in rotazione questi ultimi in un primo verso di rotazione ed un secondo motore elettrico, azionabile a ruotare secondo un secondo verso di rotazione opposto a quello del primo motore elettrico, e meccanicamente collegato ai secondi rulli di trasporto 4 mediante un riduttore di velocità, per trascinare in rotazione i secondi rulli di trasporto 4 in un secondo verso di rotazione opposto al primo verso di rotazione.
Secondo l’invenzione, l’apparecchiatura comprende inoltre un primo nastro trasportatore 5 avvolto ad anello attorno ai primi rulli di trasporto 3 e suscettibile di essere movimentato nel primo verso di rotazione dai primi rulli di trasporto 3 e definente almeno una prima superficie di lavoro 7 sostanzialmente orizzontale.
Inoltre, l’apparecchiatura comprende un secondo nastro trasportatore 6 avvolto ad anello attorno ai secondi rulli di trasporto 4, affiancato al primo nastro trasportatore 5 e suscettibile di essere movimentato nel secondo verso di rotazione dai secondi rulli di trasporto 4, opposto al primo verso di rotazione del primo nastro trasportatore 5. Tale secondo nastro trasportatore 5 definisce almeno una seconda superficie di lavoro 9 sostanzialmente orizzontale e contraffacciata alla prima superficie di lavoro 7 del primo nastro trasportatore 5.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, il primo nastro trasportatore 5 ed il secondo nastro trasportatore 6 sono verticalmente affiancati, in cui il primo nastri trasportatore 5 è vantaggiosamente disposto inferiormente al secondo nastro trasportatore 6.
Tra la prima superficie di lavoro 7 del primo nastro trasportatore 5 e la seconda superficie di lavoro 9 del secondo nastro trasportatore 6 rimane definita una fenditura 8 per il passaggio delle pelli da trattare. Tale fenditura si estende prevalentemente lungo una direzione sostanzialmente orizzontale, per permettere il passaggio delle pelli da trattare.
Più in dettaglio, la fenditura 8 rimane definita tra due superfici di lavoro 7, 9 contraffacciate, disposte sostanzialmente parallele e distanziate.
Vantaggiosamente, i primi rulli di trasporto 3 sono disposti tra loro distanziati orizzontalmente in modo tale che la prima superficie di lavoro 7 si estenda orizzontalmente maggiormente rispetto alla seconda superficie di lavoro 9.
Più in dettaglio, il primo nastro trasportatore 5 definisce una zona di carico 19, in cui la prima superficie di lavoro è accessibile dall’esterno, ed è suscettibile di supportare le pelli da trattare.
Operativamente, l’operatore carica una pelle alla volta al di sopra del primo nastro trasportatore 5 in corrispondenza della zona di carico 19. Il primo nastro 5, movimentato dai primi rulli di trasporto 3 movimenta la pelle verso la fenditura 8 per subire i trattamenti previsti e descritti in dettaglio nel seguito.
Vantaggiosamente, i rulli di trasporto 3, 4 sono azionabili per movimentare i nastri trasportatori 5, 6 in modo tale che le pelli da trattare avanzino ad una velocità compresa tra 3m/min e 25m/min.
Al fine di riscaldare le pelli durante il loro trattamento, l’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione comprende primi mezzi di riscaldamento 10 meccanicamente associati alla struttura di supporto 2 in corrispondenza di almeno una tra la prima superficie di lavoro 7 del primo nastro trasportatore 5 e la seconda superficie di lavoro 9 del secondo nastro trasportatore 6 e sono configurati per riscaldare le pelli da trattare in corrispondenza della fenditura 8.
Preferibilmente, i primi mezzi di riscaldamento 10 sono meccanicamente associati alla struttura di supporto 2 in corrispondenza della prima superficie di lavoro 7 del primo nastro trasportatore 5, ed in particolare sono disposti almeno parzialmente all’interno dell’anello del primo nastro trasportatore 5.
Inoltre, al fine di ammorbidire le pelli da trattare, l’apparecchiatura 1 secondo l’invenzione comprende primi mezzi di vaporizzazione 11 meccanicamente associati alla struttura di supporto 2 in prossimità della fenditura 8 e configurati per emettere una prima portata di vapore acqueo verso almeno una tra la prima superficie di lavoro 7 del primo nastro trasportatore 5 e la seconda superficie di lavoro 9 del secondo nastro trasportatore 6 per inumidire le pelli da trattare.
Il vapore acqueo permea nelle fibre delle pelli, le quali si gonfiano, si distendono e acquisiscono morbidezza, per poi essere stirate passante attraverso la fenditura 8, appianando i difetti morfologici della pelle.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, almeno uno tra il primo nastro trasportatore 5 ed il secondo nastro trasportatore 6 comprende una rete in materiale plastico flessibile e refrattario.
Vantaggiosamente, la rete è realizzata in politetrafluoroetilene e fibra di vetro, al fine di rendere il nastro trasportatore 5, 6 termicamente isolante.
Inoltre, secondo l’idea alla base della presente invenzione, la struttura di supporto 2 definisce una camera termica 13 che alloggia al suo interno almeno parzialmente la prima superficie di lavoro 7 del primo nastro trasportatore 5 e la seconda superficie di lavoro 9 del secondo nastro trasportatore 6 almeno in corrispondenza della fenditura 8, i primi mezzi di riscaldamento 10 ed i primi mezzi di vaporizzazione 12. La camera termica 13 è configurata per contenere al suo interno aria satura di vapore durante il trattamento delle pelli.
In questo modo, l’apparecchiatura oggetto della presente invenzione consente di trattare le pelli all’interno di un ambiente ad umidità controllata, in quanto l’aria all’interno della camera termica 13 è costantemente satura di vapore e mantiene la temperatura interna elevata, ovviando al rischio di condensa sulla pelle.
Inoltre, il materiale del nastro trasportatore e la conformazione a rete consentono al vapore di attraversarlo senza condensare, ovviando al rischio di formazione di condensa sul nastro medesimo.
Inoltre, vantaggiosamente il primo nastro trasportatore 5 è interamente realizzato in rete di materiale plastico flessibile e refrattario, in modo tale che l’operatore possa adagiare le pelli direttamente sulla zona di carica 19 del primo nastro trasportatore 5 senza incorrere nel rischio di ustioni.
Vantaggiosamente, la camera termica 13 è delimitata inferiormente da una parete inferiore 14 disposta inferiormente al primo nastro trasportatore 5 ed al secondo nastro trasportatore 6 ed è delimitata superiormente da una parete superiore 15 disposta superiormente al primo nastro trasportatore 5 ed al secondo nastro trasportatore 6.
Al fine di raccogliere eventuale condensa di vapore acqueo che può formarsi a contatto con le pareti 14, 15 della camera termica 13, la parete inferiore 14 della struttura di supporto 2 che delimita la camera termica 13 medesima è sagomata a coppa per ricevere la suddetta condensa di vapore acqueo.
Più in dettaglio, la parete inferiore 14 è dotata di una porzione a canale 14’ abbassata per convogliare la condensa. Tale porzione a canale 14’ è idraulicamente collegata a mezzi di scolo, configurati per estrarre l’acqua condensata dal vapore acqueo e mantenere la camera termica 13 al desiderato livello di umidità.
Al fine di accedere all’interno della camera termica 13 dell’apparecchiatura 1 secondo l’invenzione, la parete superiore 15 della struttura di supporto 2 è mobile tra una posizione abbassata, in cui delimita la camera termica 13 ed una posizione alzata in cui libera l’accesso alla camera termica 13 per operazioni di manutenzione, oppure vantaggiosamente per operazioni di pulizia o di controllo.
Più in dettaglio, la parete superiore è imperniata ad una sua estremità ed è mobile tra le suddette posizioni alzata e abbassata mediante una maniglia 20 impugnabile da un operatore.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, i primi mezzi di riscaldamento 11 comprendono un primo corpo riscaldante 16 disposto all’interno dell’anello del primo nastro trasportatore 5 a contatto con il primo nastro trasportatore 5 in corrispondenza della fenditura 8.
Vantaggiosamente, il primo corpo riscaldante 16, in particolare realizzato in materiale termicamente conduttivo, dei primi mezzi di riscaldamento 11 comprende almeno una prima resistenza elettrica 16’ elettricamente collegata a mezzi di alimentazione elettrica.
Diversamente, in accordo con una ulteriore forma realizzativa, i primi mezzi di riscaldamento 10 comprendono almeno un radiatore alimentato ad olio diatermico, di per sé noto al tecnico del settore e pertanto non descritto in dettaglio nel seguito.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, l’apparecchiatura 1 comprende secondi mezzi di riscaldamento 12 meccanicamente associati alla struttura di supporto 2 comprendenti un secondo corpo riscaldante 18 disposto all’interno dell’anello del secondo nastro trasportatore 6 a contatto con il secondo nastro trasportatore 6 in corrispondenza della fenditura 8.
Vantaggiosamente, il secondo corpo riscaldante 18, in particolare realizzato in materiale termicamente conduttivo, dei secondi mezzi di riscaldamento 12 comprende almeno una seconda resistenza elettrica 18’ elettricamente collegata a mezzi di alimentazione elettrica.
Diversamente, in accordo con una ulteriore forma realizzativa, i secondi mezzi di riscaldamento 11 comprendono almeno un radiatore alimentato ad olio diatermico, di per sé noto al tecnico del settore e pertanto non descritto in dettaglio nel seguito.
In questo modo, le pelli che attraversano la fenditura 8 che rimane definita tra la prima superficie di lavoro 7 del primo nastro trasportatore 5 e la seconda superficie di lavoro 9 del secondo nastro traportatore 6 sono riscaldate da entrambi i lati in maniera rapida ed uniforme.
Vantaggiosamente, i primi ed i secondi mezzi di riscaldamento 10, 11 sono comandati per generare calore fino ad una temperatura massima di 150°C.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, i primi mezzi di vaporizzazione 12 comprendono un primo ugello 12’ alloggiato all’interno della camera termica 13 e rivolto verso la prima superficie di lavoro 7 del primo nastro trasportatore 5.
Più in dettaglio, il primo ugello 12’ è disposto esternamente all’anello del primo nastro trasportatore 5 ed esternamente all’anello del secondo nastro trasportatore 6.
Al fine di assicurare una completa saturazione di vapore acqueo all’interno della camera termica 13, l’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione comprende secondi mezzi di vaporizzazione 17 meccanicamente associati alla struttura di supporto 2 e comprendenti un secondo ugello 17’ disposto all’interno della camera termica 13, contrapposto al primo ugello 12’, internamente all’anello del primo nastro trasportatore 5 e rivolto verso la prima superficie di lavoro 7.
In questo modo, le pelli da trattare sono inumidite dai primi mezzi di vaporizzazione 12 da una parte e dai secondi mezzi di vaporizzazione 17 dall’altra.
Più in dettaglio, il vapore acqueo prodotto dai secondi mezzi di vaporizzazione 17 giunge a contattare le pelli attraversando la rete in materiale plastico di cui è composto il primo nastro trasportatore 5.
Preferibilmente, i primi ed i secondi mezzi di vaporizzazione 12, 17 sono configurati per alimentare la camera termica 13 con vapore neutro, ovvero con vapore dotato di pH sostanzialmente neutro. In questo modo, il vapore acqueo non forma, condensando, prodotti acidi che potrebbero corrodere la pelle, oppure basici che potrebbero macchiare le pelli medesime.
Preferibilmente inoltre, i primi ed i secondi mezzi di vaporizzazione 12, 17 sono configurati per immettere vapore all’interno della camera termica 13 con pressione compresa tre 4 e 8 bar ed in particolare di circa 6 bar e con temperatura compresa tra 160°C e 200°C ed in particolare con temperatura di circa 180°C.
Vantaggiosamente, sia il primo nastro trasportatore 5 che il secondo nastro trasportatore 6 sono realizzati mediante la rete in materiale plastico, vantaggiosamente flessibile e refrattario.
In questo modo, il vapore acqueo incontra una minor superficie di contatto termico, riducendo ulteriormente il rischio di condensa.
Vantaggiosamente, al fine di ammorbidire in maniera ottimale le pelli da trattare, l’apparecchiatura oggetto della presente invenzione comprende mezzi di miscelazione (non illustrati nelle allegate figure) posto in collegamento di fluido con almeno i primi mezzi di vaporizzazione 12 e configurati per mescolare al vapore acqueo almeno una componente di ammorbidente.
Più in dettaglio, i mezzi di miscelazione comprendono almeno un serbatoio di materiale ammorbidente posto in comunicazione di fluido con almeno il primo ugello 12’ dei primi mezzi di vaporizzazione 12.
Preferibilmente, i mezzi di miscelazione sono posti in comunicazione di fluido anche con i secondi mezzi di vaporizzazione 17 ed in particolare sono posti in comunicazione di fluido con il secondo ugello 17’.
Operativamente, il primo ugello 12’ ed il secondo ugello 17’ immettono vapore acqueo e contestualmente nebulizzano il materiale ammorbidente, il quale si deposita sulle pelli, aumentandone la morbidezza.
I mezzi di miscelazione possono inoltre immettere nella camera termica anche ravvivanti e/o idrorepellenti e/o modificatori di tatto.
Il trovato così concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
In particolare, l’apparecchiatura oggetto della presente invenzione consente di trattare le pelli in maniera ottimale, ovviando al rischio di ustioni per gli operatori mediante l’utilizzo di una rete in materiale plastico flessibile e refrattario e mediante l’utilizzo di una camera termica per mantenere una costante saturazione di vapore che circola all’interno della camera termica medesima passando attraverso i fori della rete in materiale plastico di almeno uno tra il primo ed il secondo nastro trasportatore.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per il trattamento delle pelli, la quale comprende: - una struttura di supporto (2) destinata ad essere appoggiata al terreno; - primi rulli di trasporto (3) tra loro sostanzialmente paralleli, girevolmente vincolati a detta struttura di supporto (2) e azionabili a ruotare attorno ad un rispettivo primo asse di rotazione sostanzialmente orizzontale; - secondi rulli di trasporto (4) tra loro sostanzialmente paralleli, girevolmente vincolati a detta struttura di supporto (2) e azionabili a ruotare attorno ad un rispettivo secondo asse di rotazione sostanzialmente orizzontale e parallelo a detto primo asse di rotazione di detti primi rulli di trasporto (3); - un primo nastro trasportatore (5) avvolto ad anello attorno a detti primi rulli di trasporto (3) e suscettibile di essere movimentato in un primo verso di rotazione da detti primi rulli di trasporto (3) e definente almeno una prima superficie di lavoro (7) sostanzialmente orizzontale; - un secondo nastro trasportatore (6) avvolto ad anello attorno a detti secondi rulli di trasporto (4), affiancato a detto primo nastro trasportatore (5) e suscettibile di essere movimentato in un secondo verso di rotazione da detti secondi rulli di trasporto (4), opposto al primo verso di rotazione di detto primo nastro trasportatore (5) e definente almeno una seconda superficie di lavoro (9) sostanzialmente orizzontale e contraffacciata alla prima superficie di lavoro (7) di detto primo nastro trasportatore (5); tra la prima superficie di lavoro (7) di detto primo nastro trasportatore (5) e la seconda superficie di lavoro (9) di detto secondo nastro trasportatore (6) rimanendo definita una fenditura (8) per il passaggio delle pelli da trattare; - primi mezzi di riscaldamento (10) meccanicamente associati a detta struttura di supporto (2) in corrispondenza di almeno una tra la prima superficie di lavoro (7) di detto primo nastro trasportatore (5) e la seconda superficie di lavoro (9) di detto secondo nastro trasportatore (6) e configurati per riscaldare le pelli da trattare in corrispondenza di detta fenditura (8); - primi mezzi di vaporizzazione (11) meccanicamente associati a detta struttura di supporto (2) in prossimità di detta fenditura (8) e configurati per emettere una prima portata di vapore acqueo verso almeno una tra la prima superficie di lavoro (7) di detto primo nastro trasportatore (5) e la seconda superficie di lavoro (9) di detto secondo nastro trasportatore (6) per inumidire le pelli da trattare; detta apparecchiatura essendo caratterizzata dal fatto che almeno uno tra detto primo nastro trasportatore (5) e detto secondo nastro trasportatore (6) comprende una rete in materiale plastico flessibile e refrattario e dal fatto che detta struttura di supporto (2) definisce una camera termica (13) che alloggia al suo interno almeno parzialmente la prima superficie di lavoro (7) di detto primo nastro trasportatore (5) e la seconda superficie di lavoro (9) di detto secondo nastro trasportatore (6) almeno in corrispondenza di detta fenditura (8), detti primi mezzi di riscaldamento (10) e detti primi mezzi di vaporizzazione (11), detta camera termica essendo configurata per contenere al suo interno aria satura di vapore durante il trattamento delle pelli.
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta camera termica (13) è delimitata inferiormente da una parete inferiore (14) disposta inferiormente a detto primo nastro trasportatore (5) e detto secondo nastro trasportatore (6) ed è delimitata superiormente da una parete superiore (15) disposta superiormente a detto primo nastro trasportatore (5) e detto secondo nastro trasportatore (6).
  3. 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la parete inferiore (14) di detta struttura di supporto (2) è sagomata a coppa per ricevere condensa di vapore acqueo.
  4. 4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che la parete superiore (15) di detta struttura di supporto è mobile tra una posizione abbassata, in cui delimita la camera termica (13) ed una posizione alzata in cui libera l’accesso alla camera termica (13) per operazioni di manutenzione.
  5. 5. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di riscaldamento (11) comprendono un primo corpo riscaldante (16) disposto all’interno dell’anello di detto primo nastro trasportatore (5) a contatto con detto primo nastro trasportatore (5) in corrispondenza di detta fenditura (8).
  6. 6. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere secondi mezzi di riscaldamento (12) meccanicamente associati a detta struttura di supporto (2) comprendenti un secondo corpo riscaldante (18) disposto all’interno dell’anello di detto secondo nastro trasportatore (6) a contatto con detto secondo nastro trasportatore (6) in corrispondenza di detta fenditura (8).
  7. 7. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di vaporizzazione (12) comprendono un primo ugello (12’) alloggiato all’interno di detta camera termica (13) e rivolto verso la prima superficie di lavoro (7) di detto primo nastro trasportatore.
  8. 8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di comprendere secondo mezzi di vaporizzazione (17) meccanicamente associati a detta struttura di supporto (2) e comprendenti un secondo ugello (17’) disposto all’interno di detta camera termica (13), contrapposto a detto primo ugello (12’), internamente all’anello di detto primo nastro trasportatore (5) e rivolto verso la prima superficie di lavoro (7).
  9. 9. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta rete è realizzata in politetrafluoroetilene e fibra di vetro.
  10. 10. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di miscelazione posto in collegamento di fluido con almeno detti primi mezzi di vaporizzazione (12) e configurati per mescolare al vapore acqueo almeno una componente di ammorbidente.
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US3473244A (en) 1964-10-27 1969-10-21 Giovanni Milone Device for pressing animal skins
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EP3255156A1 (en) 2016-06-10 2017-12-13 Evolution Tech Srl Introducer to be applied on machines for primary processing operations such as pressing, embossing, staking and finishing, on tanned leather, fake leather, fabric, synthetic material and others

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