IT201900011115A1 - Flacone di plastica ispezionabile - Google Patents

Flacone di plastica ispezionabile Download PDF

Info

Publication number
IT201900011115A1
IT201900011115A1 IT102019000011115A IT201900011115A IT201900011115A1 IT 201900011115 A1 IT201900011115 A1 IT 201900011115A1 IT 102019000011115 A IT102019000011115 A IT 102019000011115A IT 201900011115 A IT201900011115 A IT 201900011115A IT 201900011115 A1 IT201900011115 A1 IT 201900011115A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
bottle
separation means
mouth
weakening
fluid
Prior art date
Application number
IT102019000011115A
Other languages
English (en)
Inventor
Stefano Ciocca
Original Assignee
Stefano Ciocca
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Stefano Ciocca filed Critical Stefano Ciocca
Priority to IT102019000011115A priority Critical patent/IT201900011115A1/it
Publication of IT201900011115A1 publication Critical patent/IT201900011115A1/it

Links

Description

FLACONE DI PLASTICA ISPEZIONABILE
DESCRIZIONE
CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda il settore delle confezioni per materiali fluidi, in particolare flaconi di materiale plastico per contenere materiali fluidi nel settore dei cosmetici, alimentari e paste industriali.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
Come noto, il settore delle confezioni per materiali fluidi - quali cosmetici, saponi liquidi, polveri, paste, creme e salse edibili e così via - contempla una varietà di contenitori innumerevole, sia in termini di fogge e dimensioni, sia in termini di tappi e modalità di erogazione.
Una tipologia di confezione molto diffusa è costituita dai cosiddetti flaconi di materiale cedevole, costruiti con materiali resilienti - che tendono tornare alla loro forma originale dopo essere stati spremuti, per esempio un flacone di shampoo - oppure come materiali più deformabili - che tendono a rimanere permanentemente deformati, come i tubetti di dentifricio.
In generale, l'esigenza che devono soddisfare questi flaconi è quella di permettere l'erogazione di piccole dosi del contenuto fluido, sfruttando semplicemente la gravità del materiale fluido che fuoriesce dall'imboccatura del flacone capovolto, oppure sfruttando una differenza di pressione tra interno ed esterno causata dalla pressione esercitata sul flacone con le mani. A tal fine, tipicamente, i flaconi presentano un corpo cavo, preferibilmente di natura cedevole - con un volume variabile da 10-20 ml dei campioncini, agli oltre 100 ml dei flaconi di saponi - che termina con una imboccatura di erogazione, chiusa da un tappo o da un beccuccio di erogazione chiudibile. Mentre le dimensioni del corpo di flacone possono essere ampie (compatibilmente con il suo impiego), per esempio una sezione trasversale circolare di diametro 3-10 cm, le dimensioni dell'imboccatura sono necessariamente limitate per consentire un'erogazione controllata del materiale fluido, per esempio una sezione circolare di diametro 4-10 mm.
L’erogazione graduale del contenuto fluido avviene così per rovesciamento o pressione sul flacone oppure tramite apposti dispositivi erogatori che vengono installati nell’imboccatura di erogazione.
I flaconi presentano normalmente una forma a simmetria assiale, con l'asse centrato sull'imboccatura di erogazione e sono ottenuti da stampaggio o soffiatura di materiale plastico. Questo materiale, unito ad una scelta appropriata degli spessori di parete delle confezioni, garantiscono la desiderata rigidezza o cedevolezza. In talune circostanze, quando si desideri ottenere una maggiore plasticità di deformazione del flacone, si impiegano altri tipi di materiali.
Questa tipica configurazione di conseguire allo stesso tempo una buona praticità e maneggevolezza della confezione ed anche un buon svuotamento del contenuto. Infatti, la possibilità di comprimere e schiacciare il flacone aiuta ad espellere il materiale fluido al suo interno, anche se la sola gravità non è sufficiente ad estrarlo dall'imboccatura del flacone capovolto.
Tuttavia, a differenza di altri contenitori ad imboccatura larga - come ad esempio i vasetti di marmellata o di crema cosmetica - nei flaconi ad erogazione controllata non è possibile entrare nel contenitore con le dita o altri utensili per ripulire accuratamente la superficie interna ed asportare ogni porzione del contenuto. Questa condizione è tendenzialmente sgradita all'utente, sia perché il contenuto residuo nel contenitore compromette l'efficacia del riciclo, sia perché si rimane con la sgradevole sensazione di aver sprecato del contenuto che rimane irrimediabilmente perso insieme alla confezione.
PROBLEMA E SOLUZIONE
Problema alla base dell’invenzione è di proporre un flacone per sostanze fluide che, pur essendo provvisto di un'imboccatura di piccolo diametro per una erogazione controllata, sia provvisto di un accorgimento che superi gli inconvenienti menzionati. In particolare, si intende fornire un flacone che sia agevolmente ispezionabile per poter rimuovere tutto il suo contenuto e quindi evitare sprechi e conseguire un riciclo efficiente del materiale.
Questo scopo viene raggiunto attraverso le caratteristiche menzionate nella rivendicazione 1. Le rivendicazioni subordinate descrivono caratteristiche preferenziali dell’invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno comunque meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferite, date a puro titolo esemplificativo e non limitativo ed illustrate nei disegni allegati, nei quali:
fig. 1A rappresenta una vista in prospettiva di un flacone secondo una prima forma di esecuzione dell'invenzione;
fig. 1B è una vista in alzato laterale del flacone di fig. 1A;
fig. 2 è una vista in prospettiva di un flacone secondo una diversa forma di esecuzione dell'invenzione;
fig. 3A è una vista in alzato laterale di una porzione di un flacone secondo una terza forma di esecuzione dell'invenzione;
fig. 3B è una vista in esploso dei due componenti di un flacone secondo la forma di esecuzione di fig. 3B,
fig. 4A è una vista in alzato laterale di una porzione di un flacone secondo una quarta forma di esecuzione dell'invenzione; e
fig. 4B è una vista in prospettiva in esploso dei due componenti del flacone secondo la forma di esecuzione di fig. 3A.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE PREFERITE FORME DI ESECUZIONE
Come noto, un flacone per materiali fluidi o pastosi (quali saponi, paste, creme e salse commestibili, prodotti in polvere, ...) si compone di un corpo di contenimento cavo 1 che termina con una imboccatura di erogazione 2.
Il corpo di contenimento 1 presenta un volume interno tipicamente nell'ordine di 20-1.000 ml ed è costituito da una parete sottile, nell'ordine di 0,2-1 mm, che ne permette una certa deformabilità funzionale all'erogazione del contenuto. Tradizionalmente il corpo di contenimento 1 è ottenuto con tecniche di stampaggio o soffiaggio a caldo con materiali plastici, per esempio PE, PP, PET, PVC o anche bioplastiche. Normalmente, per gradevolezza estetica e di manipolazione, i flaconi hanno una forma simmetrica almeno rispetto ad un piano su cui giace il suo asse principale longitudinale X-X'.
La forma in sezione lungo l'asse longitudinale X-X' non è necessariamente costante: come rappresentato in fig. 1B, il corpo 1 presenta sezioni di minore estensione alle estremità ed una sezione di dimensioni maggiori nella zona mediana lungo l'asse X-X'.
Ad una delle estremità del flacone, lungo l'asse longitudinale X-X', è disposta l'imboccatura 2, che normalmente presenta un diametro ridotto -nell'ordine di 4-10 mm - che consente così di controllare meglio l'erogazione del materiale fluido al suo interno. Tipicamente l'imboccatura 2 presenta esternamente mezzi di aggancio, quale un filetto di vite o altri dentelli/scanalature di impegno a scatto, con i quali applicare saldamente un tappo e/o un beccuccio di erogazione di varia natura (non illustrati).
Nel processo di fabbricazione di queste confezioni, l'intero corpo di contenitore 1 è normalmente stampato di pezzo con l'imboccatura 2, mediante tecniche tradizionali di stampaggio dei materiali plastici oppure mediante stampaggio per soffiatura. Una volta riempito il flacone con il materiale destinato alla vendita, viene applicato il tappo o erogatore all'imboccatura 2 e poi le eventuali etichette esterne alla confezione.
A tal proposito, va notato che i flaconi costituiscono imballaggi primari, nel senso che sono il primo livello di confezionamento del prodotto destinato alla vendita.
Secondo l'invenzione, sulla parete laterale del corpo principale 1 del flacone, in corrispondenza di una sezione di maggiore estensione, sono previsti mezzi di separazione, concepiti per recidere la confezione e suddividerla in almeno due parti separabili.
I mezzi di separazione possono essere costituiti semplicemente da una linea di indebolimento nello spessore della parete del corpo 1, lungo la quale il flacone può recidersi esercitando una torsione con le mani sulle due parti contrapposte separabili. La linea di indebolimento può essere in forma di una scanalatura continua o di tratti separati tra loro, lungo i quali lo spessore della parete è molto ridotto, per esempio una riduzione dell'80% rispetto alla rimanente porzione di parete.
Secondo la forma di esecuzione illustrata in fig. 1A e 1B, i mezzi di separazione sono costituiti da due linee di indebolimento parallele 3 e 4, che definiscono una fascia equatoriale sulla quale è inoltre ricavato di pezzo un occhiello o linguetta 5 di afferraggio.
Per ottenere la suddivisione del flacone, l'utente deve afferrare e tirare la linguetta 5, così da staccare la fascia equatoriale dalle due parti contrapposte separabili 1a e 1b.
Operativamente, quando il materiale fluido contenuto nel flacone sia sostanzialmente esaurito, l'utente può agire sui mezzi di separazione per suddividere le due parti contrapposte separabili del flacone. Poiché i mezzi di separazione sono posti in corrispondenza di una sezione di maggiore estensione, la suddivisione del flacone determina due nuove imboccature di accesso molto ampie, che consentono di raggiungere le superfici interne del flacone con le dita o un utensile (quale un cucchiaio). In questo modo, una volta esaurita la funzione del flacone, è possibile ripulire completamente le superfici interne dal materiale fluido o pastoso che dovesse essere rimasto adeso al suo interno.
In fig. 2 è illustrata un'altra forma di esecuzione dell'invenzione. In questo caso, il flacone presenta un corpo di contenimento 1' con sezione cilindrica, rastremata in una linea, come tipicamente avviene per i tubetti di creme alimentari (sughi, maionese, ...) o di dentifricio. All'estremità con sezione circolare, è prevista un'imboccatura di erogazione 2' di sezione esterna circolare e provvista di una filettatura per un tappo (non illustrato).
I mezzi di separazione sono del tutto analoghi a quelli illustrati per la prima forma di esecuzione. Due linee di indebolimento parallele 3' e 4' sono disposte circonferenzialmente in una zona in grado di suddividere il flacone in due parti separabili, la più lunga delle quali è comunque dell'ordine di grandezza di 5-6 cm, così che il suo interno posa essere raggiunto comodamente dalle dita di una mano adulta.
In fase di produzione, i mezzi di separazione secondo queste due prime forme di esecuzione possono essere ottenuti di pezzo nella fase di stampaggio della confezione, prevedendo opportuni disegni nella superficie dello stampo. Nel caso di flaconi ottenuti per soffiaggio, le linee di indebolimento possono essere ricavate nella fase di stampaggio a soffiaggio, mentre eventuali linguette di strappo possono essere ricavate ad esempio in una seconda fase di sovrastampaggio.
Al posto di linee di indebolimento ottenute per semplice assottigliamento della parete del flacone, si può invece prevedere di annegare o inglobare nello spessore di parete un elemento ad alta resistenza, per esempio un filo metallico sottile o un filo o nastro di materiale polimerico alto fondente, una cui estremità emerge dalla parete del flacone per essere utilizzata come linguetta di strappo. La presenza di tale elemento ad alta resistenza costituisce di per sé un indebolimento locale della struttura del flacone: una trazione su di esso da parte dell’utente, produce la sua estrazione e quindi il cedimento della parete del flacone con la desiderata separazione in due parti contrapposte.
Nelle figg. 3A e 3B è illustrata una terza forma di esecuzione dell'invenzione. In questo caso, il flacone presenta un corpo di contenimento 1'' di sezione costante circolare, salvo una parte di estremità conica che si raccorda con una imboccatura di erogazione 2''.
In questo caso, i mezzi di separazione sono in forma di una zona circonferenziale sagomata con fasce di vite/madrevite. In particolare, una parte di estremità distale 1a'' del flacone, ossia la parte contrapposta all'imboccatura 2'', è unita ad una parte di estremità prossimale 1b'' del flacone tramite un accoppiamento vite/madrevite. Per poter ricavare i filetti nelle zone di reciproco accoppiamento, le due parti distale 1a'' e prossimale 1b'' vengono stampate separatamente in appositi stampi.
Vista secondo altra prospettiva, questa terza forma di esecuzione del flacone secondo l'invenzione prevede una prima imboccatura di erogazione tradizionale 2'', chiusa da un rispettivo primo coperchio, ed una seconda apertura ampia, chiusa da un secondo coperchio 1a'' che viene rimosso solamente per dare accesso all'interno del flacone per la sua pulizia. A tal proposito, non si esclude che i mezzi di separazione possano essere disposti anche in altra posizione, purché determinino l'apertura di un'ampia imboccatura di accesso, per esempio alla base della porzione conica di raccordo tra il corpo di contenimento 1'' e l'imboccatura 2''.
Quando i mezzi di separazione sono in prossimità dell'imboccatura di erogazione, si può determinate una ulteriore variante (non illustrata), in cui il flacone presenta una sola apertura ampia, in corrispondenza di una sua estremità di massimo diametro, sul quale è applicato un coperchio composito.
In particolare, su tale imboccatura è accoppiato, per esempio mediante vite/madrevite, un coperchio a sua volta provvisto di una imboccatura di dimensioni ridotte per l'erogazione del materiale fluido. L'efficacia di questa variante dipende anche dall'estensione longitudinale del flacone, che non deve essere superiore a 8-10 cm perché renderebbe comunque irraggiungibile il suo interno mediante le dita o un utensile.
Nelle figg. 4A e 4B è illustrata una ulteriore forma di esecuzione. In tal caso, il flacone presenta in modo tradizionale un corpo di contenimento cavo 10a provvisto di una imboccatura di erogazione 10c, eventualmente provvista di erogatore a pressione (non illustrato). Secondo questa variante, una porzione di fondo presenta un’apertura 10a - di estensione almeno dell’80% della sezione trasversale massima del flacone – che è chiusa a tenuta da una pellicola o membrana (non mostrata) rimuovibile. Ad esempio, la membrana di chiusura è di materiale plastico ed è saldata al bordo periferico dell’apertura 10a. La membrana può essere dotata di una breve linguetta di strappo, che funge da mezzo di separazione. Le parti contrapposte separabili in questo caso sono il corpo di flacone e la membrana di chiusura.
In questa variante, preferibilmente il flacone è provvisto di un coperchio/cappuccio 10b - destinato a chiudere l’imboccatura di erogazione 10c almeno prima dell’uso – configurato in modo da essere accoppiabile a scatto anche con la porzione di fondo dotata dell’apertura 10a.
Con questa configurazione, quando l’utente ha sostanzialmente terminato il contenuto del flacone, può rimuovere la membrana applicata all’apertura 10a, per esempio agendo su una linguetta integrale alla membrana, e guadagnare comodo accesso all’interno del flacone. Se poi l’utente realizza che il contenuto nel flacone può avere ancora più utilizzi, può chiudere temporaneamente l’apertura 10a con il coperchio 10b accoppiabile a scatto.
Come si comprende dalla descrizione riportata qui sopra, il trovato dell'invenzione consegue perfettamente gli scopi esposti in premessa. Tramite infatti una lieve modifica alla struttura dei flaconi per contenuti fluidi, è possibile fornire all'utente una soluzione efficace per garantire un completo svuotamento e pulizia del volume interno dei flaconi. Questo vantaggio tecnico, non è misurabile solo in termini di prodotto recuperato e minor inquinamento, ma anche in termini di attenzione all'ambiente da parte del produttore, il che si riflette anche in una ricaduta di fidelizzazione del consumatore, a fronte di incrementi dei costi di confezionamento sostanzialmente trascurabili.
S’intende comunque che l’invenzione non deve considerarsi limitata alle particolari disposizioni illustrate sopra, che costituiscono soltanto forme di esecuzione esemplificative di essa, ma che diverse varianti sono possibili, tutte alla portata di un tecnico del ramo, senza per questo uscire dall’ambito di protezione dell’invenzione stessa, come definito dalle rivendicazioni che seguono.
Ad esempio, sebbene nelle figure si siano illustrate forme di esecuzione esemplificative in cui i mezzi di separazione sono posti sostanzialmente con assetto trasversale all'asse longitudinale X-X' (quindi in modo equatoriale rispetto al flacone), non si esclude che i mezzi di separazione possano essere disposti su un piano che passa per l'asse longitudinale X-X'. Peraltro, quando il flacone presenta una forma in sezione schiacciata (quindi più allungata rispetto ad una circonferenza), le zone di parete disposte sull'asse trasversale minore sono quelle che subiscono la minore deformazione (e quindi sollecitazione) durante la pressione che viene esercitata sul flacone per la normale erogazione. Pertanto, linee di indebolimento utili a definire i mezzi di separazione potrebbero essere vantaggiosamente disposte in queste zone a minore sollecitazione, così da evitare che il flacone possa suddividersi prematuramente durante il suo uso.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Flacone di materiale plastico per materiali fluidi o pastosi, costituito da un corpo di contenimento cavo (1, 1', 1'') provvisto di una imboccatura di erogazione (2, 2', 2'') di diametro ridotto, detta imboccatura (2, 2', 2'') essendo disposta su un asse longitudinale (X-X') del flacone ed essendo accoppiabile con un tappo o un erogatore di sostanza fluida, caratterizzato da ciò che presenta inoltre mezzi di separazione (3, 4, 3', 4', 5) disposti perimetralmente in una zona di grande sezione, atti a suddividere in parti contrapposte (1a, 1b, 1a'', 1b'') detto corpo di contenitore (1, 1', 1'').
  2. 2. Flacone come in 1, in cui detti mezzi di separazione (3, 4, 3', 4', 5) prevedono almeno una linea di indebolimento dello spessore di parete di detto corpo di contenimento cavo (1, 1', 1'').
  3. 3. Flacone come in 2, in cui detti mezzi di separazione (3, 4, 3', 4', 5) prevedono due di dette linee di indebolimento, parallele fra loro a definire una fascia di strappo interposta.
  4. 4. Flacone come in 3, in cui è prevista una linguetta di strappo (5) solidale a detta fascia di strappo.
  5. 5. Flacone come in una qualsiasi delle rivendicazioni 2 a 4, in cui nello spessore di parete di detto corpo di contenimento cavo (1, 1', 1'') è inglobato un elemento ad elevata resistenza in corrispondenza di detta linea di indebolimento.
  6. 6. Flacone come in 5, in cui detto elemento ad elevata resistenza è filiforme.
  7. 7. Flacone come in 1, i cui dette parti contrapposte sono almeno un corpo di flacone (10a) provvisto di una porzione di fondo con ampia apertura (10’), ed una membrana di chiusura di detta apertura (10’).
  8. 8. Flacone come in 7, in cui detti mezzi di separazione sono in forma di una linguetta solidale a detta membrana.
  9. 9. Flacone come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni in cui detta zona di grande sezione comprende una porzione di flacone con una sezione trasversale o longitudinale almeno dell’80% della sezione trasversale o longitudinale massima di detto corpo di contenitore cavo.
IT102019000011115A 2019-07-08 2019-07-08 Flacone di plastica ispezionabile IT201900011115A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102019000011115A IT201900011115A1 (it) 2019-07-08 2019-07-08 Flacone di plastica ispezionabile

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102019000011115A IT201900011115A1 (it) 2019-07-08 2019-07-08 Flacone di plastica ispezionabile

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201900011115A1 true IT201900011115A1 (it) 2021-01-08

Family

ID=68501902

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102019000011115A IT201900011115A1 (it) 2019-07-08 2019-07-08 Flacone di plastica ispezionabile

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT201900011115A1 (it)

Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US3491907A (en) * 1968-08-12 1970-01-27 Herman H Eelkema Break-away container
EP1258430A1 (en) * 2001-05-17 2002-11-20 Adim Scandolara SpA Tube for viscous products
US6488146B1 (en) * 2000-09-05 2002-12-03 Michael Dotsikas Multi-dose disposable medicant and fluid container
GB2551448A (en) * 2017-06-28 2017-12-20 Puchianu Silviu Container build structure for increased efficiency recycling

Patent Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US3491907A (en) * 1968-08-12 1970-01-27 Herman H Eelkema Break-away container
US6488146B1 (en) * 2000-09-05 2002-12-03 Michael Dotsikas Multi-dose disposable medicant and fluid container
EP1258430A1 (en) * 2001-05-17 2002-11-20 Adim Scandolara SpA Tube for viscous products
GB2551448A (en) * 2017-06-28 2017-12-20 Puchianu Silviu Container build structure for increased efficiency recycling

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US4470521A (en) Dispenser for viscous or, semi-viscous materials
EP0558538B1 (en) Collapsible container for pasty products
US20030222100A1 (en) Containers comprising at least one label made of an elastomeric material adhered to a wall
KR102406379B1 (ko) 포장용기
ITMO20080171A1 (it) Contenitore per prodotti fluidi, particolarmente creme, pomate, paste, lozioni per uso medicale, farmaceutico o cosmetico
JP6305843B2 (ja) 詰め替え容器セット
US8469240B2 (en) Dispensing fluids from containers using self closing valve, typically duckbill type valve
US20130037557A1 (en) Container with removable bottom
EA000323B1 (ru) Сжимаемый контейнер для текучих сред
US20180208337A1 (en) Spout-equipped container and refilling method
JP2007308195A (ja) 可撓性容器
JP6340256B2 (ja) パウチ容器
WO2006108217A1 (en) Secondary opening for collapsible tube
WO2010113705A1 (ja) チューブ容器
US20160249728A1 (en) Cosmetic unit made of foil and a blistered tray
IT201900011115A1 (it) Flacone di plastica ispezionabile
JP5142557B2 (ja) 可撓性容器
JP2001058656A (ja) ペースト状液体製品のための使い尽し度合いが改良された容器
ITPD20140006U1 (it) Contenitore a doppio compartimento
JP6019584B2 (ja) チューブ容器
JP2007062783A (ja) 可撓性容器
US3776424A (en) Non-clogging closure cap
JP7403999B2 (ja) 押出し容器
JP2015048115A (ja) ブロー成形二重容器
US20220153479A1 (en) Consumer packaging with zip release