IT201900010602A1 - Maniglia perfezionata per infissi ad anta scorrevole. - Google Patents

Maniglia perfezionata per infissi ad anta scorrevole. Download PDF

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IT201900010602A1 IT102019000010602A IT201900010602A IT201900010602A1 IT 201900010602 A1 IT201900010602 A1 IT 201900010602A1 IT 102019000010602 A IT102019000010602 A IT 102019000010602A IT 201900010602 A IT201900010602 A IT 201900010602A IT 201900010602 A1 IT201900010602 A1 IT 201900010602A1
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Alessandro Cirilli
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I Quattro S R L
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    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
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    • E05B7/00Handles pivoted about an axis parallel to the wing

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  • Lock And Its Accessories (AREA)
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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“MANIGLIA PERFEZIONATA PER INFISSI AD ANTA SCORREVOLE”.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto una maniglia per infissi ad anta scorrevole.
Il settore di primario riferimento per la presente invenzione è quello dei sistemi scorrevoli cui d’ora in poi si farà unico riferimento per semplicità e brevità espositiva.
I vantaggi della presente invenzione risulteranno più evidenti a seguito di una breve descrizione della tecnica nota e dei suoi inconvenienti.
Un sistema ad anta scorrevole, secondo la tecnica nota, viene qui di seguito descritto attraverso l’ausilio della Fig. 1 in cui viene mostrata, con un disegno tridimensionale in esploso, una porzione di un infisso ad anta scorrevole comprendente mezzi di bloccaggio e sbloccaggio che nel gergo tecnico vengono chiamati “chiusure multipunto”.
Come noto e come mostrato in Fig. 1, un’anta (A) scorrevole comprende una lastra vetrata (V) ed un telaio (C) di supporto per detta lastra vetrata (V).
L’anta (A) è destinata ad essere supportata e scorrere entro un controtelaio fisso (B) che delimita un’apertura destinata ad essere tamponata dall’anta (A) e che comprende due montanti laterali (B1) e due traverse l’una superiore e l’altra inferiore (non visibili nelle figure).
L’anta (A) comprende una serie di pattini disposti superiormente ed inferiormente al telaio (C) dell’anta (A); detti pattini sono destinati ad essere infilati in binari ricavati sulle traverse superiori ed inferiori del controtelaio fisso (B).
In particolare i pattini permettono lo scorrimento dell’anta (A) rispetto al controtelaio fisso (B) tra un assetto di chiusura ed un assetto di apertura.
Più precisamente nell’assetto di chiusura, un montante laterale (C1) del telaio (C) va in battuta contro un montante laterale (B1) del controtelaio fisso (B).
Nell’assetto di apertura invece, il montante laterale (C1) del telaio (C) non è in battuta con il montante laterale (B1) del controtelaio fisso (B) e l’apertura, delimitata dal controtelaio fisso (B), è totalmente o parzialmente aperta.
Il bloccaggio/sbloccaggio dell’anta (A) in assetto di chiusura avviene tramite dei mezzi di bloccaggio e sbloccaggio (M).
I mezzi di bloccaggio e sbloccaggio (M) (vedi Fig. 1) comprendono un’asta mobile (M1) montata scorrevolmente nel montante (C1) del telaio (C) dell’anta (A).
In detta asta mobile (M1) sono ricavati dei riscontri (M2) disposti superiormente ed inferiormente all’asta mobile (M1).
I mezzi di bloccaggio e sbloccaggio (M) comprendono altresì apposite sedi (M3) ricavate su piastrini fissati al montante laterale (B1) del controtelaio fisso (B), nelle quali sono destinati ad infilarsi i riscontri (M2) in modo tale da bloccare l’anta scorrevole (A) rispetto al controtelaio fisso (B).
Più precisamente l’asta mobile (M1) può scorrere tra un assetto di bloccaggio, in cui i riscontri (M2) si vanno ad incastrare nelle sedi (M3) dislocate sul montante laterale (B1) del controtelaio fisso (B), ed un assetto di sbloccaggio, in cui i riscontri (M2) risultano svincolati dalle sedi (M3).
Nell’assetto di sbloccaggio, l’anta (A) è quindi libera di poter essere movimentata rispetto al controtelaio fisso (B).
Nell’assetto di bloccaggio invece l’anta (A) è vincolata al controtelaio fisso (B) grazie ai riscontri (M2) del telaio (C) che si agganciano nelle sedi (M3) dislocate sul montante laterale (B1) del controtelaio fisso (B).
I mezzi di bloccaggio e sbloccaggio (M) sono azionati da un perno (5) di sezione quadrata che, grazie ad una sua rotazione di un angolo di 90°, permette lo scorrimento a saliscendi dell’asta mobile (M1) e quindi l’inserimento (assetto di bloccaggio) e disinserimento (assetto di sbloccaggio) dei riscontri (M2) nelle/dalle sedi (M3).
Il telaio (C) comprende inoltre una maniglia (200) che consente di determinare la rotazione di detto perno (5) attorno al suo asse longitudinale in modo tale da azionare i mezzi di bloccaggio e sbloccaggio (M).
La maniglia (200) ha una sagomatura ad “L” e comprende una prima porzione di impugnatura (201) ed una seconda porzione di collegamento (202) al telaio (C) rispetto al quale detta seconda porzione di collegamento (202) può ruotare.
Detta seconda porzione di collegamento (202) è ortogonale alla prima porzione di impugnatura (201) mentre è allineata ed accoppiata con il perno (5).
In particolare la maniglia (200) viene ruotata attorno ad un asse (X) ortogonale al telaio (C) e coincidente con l’asse longitudinale del perno (5) di sezione quadrata.
La rotazione di 90° della maniglia (200) solidale al perno (5) comporta l’azionamento dei mezzi di bloccaggio e sbloccaggio (M).
Solitamente per azionare i mezzi di bloccaggio e sbloccaggio (M), la porzione di impugnatura (201) della maniglia (200) viene movimentata da un assetto verticale ad un assetto orizzontale e viceversa.
Solitamente per svincolare i riscontri (M2) dalle rispettive sedi di vincolo (M3) è necessario ruotare la maniglia (200) in maniera tale da far assumere alla sua prima porzione di impugnatura (201) un assetto orizzontale.
Lo scorrimento in apertura o in chiusura dell’anta (A) avviene pertanto afferrando tale prima porzione di impugnatura (201), giacente in assetto orizzontale ed esercitando sulla stessa una forza in direzione orizzontale per determinare lo scorrimento dell’anta (A).
Tale manovra risulta alquanto scomoda e faticosa dal momento che detta prima porzione di impugnatura (201) deve essere stretta con forza al fine di evitare il suo sfilaggio dalla mano.
Scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota, ideando una maniglia per infissi ad anta scorrevole conformata in maniera tale da avere un’impugnatura che consenta di eseguire agevolmente e facilmente le manovre di scorrimento in apertura o in chiusura dell’anta.
Ulteriore scopo è quello di ideare una maniglia di semplice ed economica realizzazione, robusta e che possa offrire una presa comoda e sicura alla mano che afferra l’impugnatura durante le corse di apertura e chiusura dell’anta.
Questi scopi sono raggiunti in accordo all’invenzione con le caratteristiche elencate nell’annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
La maniglia secondo l’invenzione è definita dalla rivendicazione 1.
Per maggior chiarezza esplicativa, la descrizione della maniglia secondo l’invenzione prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non limitativo, dove:
- la Fig. 2 è una vista assonometrica di una porzione di un’anta (A) in assetto di chiusura sulla quale è installata la maniglia secondo l’invenzione;
- la Fig. 3 è una vista assonometrica sostanzialmente identica a quella di Fig. 2 con l’unica differenza di mostrare la maniglia in assetto smontato e con la sua parte superiore rappresentata in esploso;
- la Fig. 3A è un ingrandimento dell’adattatore di Fig. 3;
- la Fig. 4 mostra la parte inferiore della maniglia secondo il trovato con una vista assonometrica in esploso;
- la Fig. 5 è una vista assonometrica in esploso della maniglia secondo il trovato;
- la Fig. 5A è un ingrandimento del particolare racchiuso nel cerchio K di Fig. 5, in cui è asportata una porzione del corpo cilindrico della prima mensola in modo tale da consentire la visualizzazione del foro circolare e del nasello.
In seguito elementi uguali o corrispondenti a quelli già descritti con riferimento alla Fig. 1 sono indicati con gli stessi numeri di riferimento e si omette la loro descrizione dettagliata.
Con riferimento alle Figg. 2-5, viene descritta una maniglia secondo l’invenzione, indicata complessivamente con il numero di riferimento (100).
Con riferimento alla Fig. 2, la maniglia (100) è destinata ad essere posizionata su un’anta (A) comprendente una lastra (V), particolarmente ma non esclusivamente in vetro, ed un telaio (C) di supporto per detta lastra (V).
Come mostrato in Fig. 5, la maniglia (100) comprende una prima mensola (1) ed una seconda mensola (2) conformate in maniera tale da essere collegate all’anta (A).
In riferimento sempre alla Fig. 5, ciascuna mensola (1, 2) comprende una flangia (F) che consente l’aggancio di ogni mensola (1, 2) ad uno dei montanti (C1) del telaio (C) dell’anta (A) tramite viti di fissaggio (V1).
Come mostrato nelle Figg. 2 e 5, su ogni mensola (1, 2) viene disposto un carter di copertura (11) che serve a nascondere i meccanismi ed i componenti montati o alloggiati su dette mensole (1, 2).
Come mostrato nelle Figg. 2, 3 e 5, la maniglia (100) comprende un’asta di impugnatura (3), supportata girevolmente dalle due mensole (1, 2), in modo tale che l’asta di impugnatura (3) ruoti rispetto ad un asse coincidente con l’asse longitudinale (Y) dell’asta di impugnatura (3), assumendo due posizioni di fine corsa sfalsate di un angolo di 90°, che si potrebbero definire posizioni di bloccaggio e sbloccaggio dell’anta (A), dal momento che a queste due posizioni corrispondono o il bloccaggio o lo sbloccaggio dei riscontri (M2) rispetto alle rispettive sedi (M3).
Come mostrato nelle figure allegate, l’asse longitudinale (Y) su cui ruota l’asta di impugnatura (3) della maniglia (100) è verticale.
Come mostrato nelle Figg. 4, 5 e 5a, la prima mensola (1) comprende un foro circolare (40) mentre la seconda mensola (2) comprende una sede cilindrica (41).
L’asta di impugnatura (3) comprende un primo perno di estremità (42) che è solidale a detta asta di impugnatura (3) ed è infilato girevolmente nel foro circolare (40) della prima mensola (1).
L’asta di impugnatura (3) comprende altresì un secondo perno di estremità (43) che è solidale all’asta di impugnatura (3) ed è infilato girevolmente nella sede cilindrica (41) della seconda mensola (2).
Preferibilmente l’asta di impugnatura (3) è di materiale metallico, ha una struttura tubolare ed ha una sezione trasversale quadrata.
Anche se nelle figure allegate viene mostrata un’asta di impugnatura (3) avente sezione quadrata, nulla vieta, ai fini del conseguimento degli obiettivi perseguiti dall’invenzione, di realizzare l’asta di impugnatura (3) anche con una sezione circolare o poliedrica.
La sezione quadrata dell’asta di impugnatura (3) consente una corretta e salda impugnatura nel momento in cui detta maniglia (100) viene afferrata per imprimere ad essa una rotazione attorno al proprio asse longitudinale (Y).
Con riferimento alle Figg. 3 e 5, la maniglia (100) comprende un perno (5) di sezione quadrata, che si estende a cavallo della anzidetta flangia (F), in maniera tale da poter distinguere un primo tratto terminale (51) rivolto verso il telaio (C) ed un secondo tratto terminale (50) rivolto verso l’asta di impugnatura (3).
Più precisamente il primo tratto terminale (51) è infilato entro una sede (5a) ricavata nei mezzi di bloccaggio e sbloccaggio (M), come evidenziato in Fig. 1.
Il perno (5) ruota attorno ad un asse (X) coincidente con l’asse longitudinale di detto perno (5) e incidente ortogonalmente con l’asse longitudinale (Y).
Detto perno (5) consente l’azionamento dei mezzi di bloccaggio e sbloccaggio (M).
Detto azionamento dei mezzi di bloccaggio e sbloccaggio (M) avviene ponendo in rotazione l’asta di impugnatura (3) attorno all’asse longitudinale (Y) essendo previsti mezzi di trasmissione (6) che trascinano in rotazione il perno (5) attorno al proprio asse longitudinale (X).
Più precisamente come mostrato in Fig. 3, i mezzi di trasmissione (6) comprendono una coppia di ruote coniche ingrananti fra loro (60, 61) in cui la prima ruota conica (60) è solidale all’asta di impugnatura (3) e ruota attorno all’asse longitudinale (Y), mentre la seconda ruota conica (61) è associata a detto perno (5) e ruota attorno all’asse longitudinale (X).
Come mostrato nelle Figg. 3 e 3a, detta seconda ruota conica (61) è preferibilmente associata a detto perno (5), non direttamente, ma per mezzo di un adattatore (7) comprendente un corpo tubolare (7b) terminante, da un lato con una pinza (7a) entro cui risulta infilato il secondo tratto terminale (50) del perno (5), mentre all’altra sua estremità detto adattatore (7) termina con detta seconda ruota conica (61).
L’adozione di tale adattatore (7) consente alla maniglia (100) secondo il trovato di essere sostituita alle maniglie tradizionali, profilate ad "L" di cui alla Fig. 1, dal momento che il perno (5) a sezione quadrata della maniglia (100) è identico a quello delle maniglie (200).
Con riferimento alla Fig. 5, il primo perno di estremità (42) comprende un primo tratto di estremità (420) che è esattamente infilato nel foro circolare (40) e che termina in sommità con detta prima ruota conica (60) ricavata in un sol pezzo con detto primo tratto di estremità (420).
Come mostrato in Fig. 5, la maniglia (100) comprende mezzi di fine corsa (8) che permettono all’asta di impugnatura (3), se trascinata in rotazione attorno all’asse longitudinale (Y), di arrestarsi automaticamente ed esattamente nelle sue posizioni di bloccaggio e di sbloccaggio così come sopra definite.
Più precisamente, come mostrato nelle Figg. 5 e 5a, i mezzi di fine corsa (8) comprendono un nasello (80) che sporge radialmente dal bordo del foro circolare (40) della prima mensola (1) ed una incisione parziale (81) della parete esterna del primo perno di estremità (42) che si estende per un angolo di 90° in maniera tale che detta incisione parziale (81) sia delimitata da una coppia di denti di battuta (810, 811) sfalsata di un angolo di 90°.
Detto nasello (80) è alloggiato all’interno di detta incisione parziale (81).
Nel momento in cui l’asta di impugnatura (3) viene trascinata in rotazione attorno all’asse longitudinale (Y), il nasello (80) scorre all’interno di detta incisione parziale (81) e si arresta selettivamente contro uno o contro l’altro dei due denti di battuta (810, 811).
In altre parole detti mezzi di fine corsa (8) servono anche ad impedire che l’asta di impugnatura (3) possa compiere rotazioni di 360° attorno all’asse longitudinale (Y), consentendole invece, di compiere solo due rotazioni di senso contrario e di un angolo di 90°.
Con riferimento alla Fig. 4, la maniglia (100) comprende mezzi di stabilizzazione (9) per stabilizzare la posizione angolare dell’asta di impugnatura (3) in corrispondenza delle sue posizioni di fine corsa.
Detti mezzi di stabilizzazione (9) comprendono una coppia contrapposta di piastrini elastici (90) dislocati ciascuno in una rispettiva sede (90a) ricavata tangenzialmente in detta sede cilindrica (41) della seconda mensola (2).
I mezzi di stabilizzazione (9) comprendono altresì due coppie diametralmente contrapposte di sfaccettature (92, 93 e 94, 95) sfalsate tra loro di un angolo di 90° e ricavate sul secondo perno di estremità (43).
Più precisamente la coppia di piastrini elastici (90), nel momento in cui l’asta di impugnatura (3) viene ruotata a fine corsa, si attesta contro la prima coppia (92, 93) o la seconda coppia (94, 95) di dette sfaccettature, impedendo la libera rotazione dell’asta di impugnatura (3).
Durante la rotazione dell’asta di impugnatura (3) detta coppia di piastrini elastici (90) interferisce con il secondo perno di estremità (43) che ne provoca la divaricazione elastica.
Anche se non mostrato nelle figure allegate, nulla vieta alla presente invenzione di ricavare le due coppie diametralmente contrapposte di sfaccettature (92, 93 e 94, 95) sul primo perno di estremità (42) e nulla vieta di utilizzare un solo piastrino elastico (90) al posto dei due mostrati in Fig. 4.
Con particolare riferimento alla Fig. 4, la seconda mensola (2) comprende altresì due fori (20) che sfociano all’interno della sede cilindrica (41) di detta seconda mensola (2).
Sempre con riferimento alla Fig. 4, la maniglia (100) comprende mezzi di fissaggio (10) per il fissaggio del secondo perno di estremità (43) dell’asta di impugnatura (3) alla mensola (2).
Più precisamente detto secondo perno di estremità (43) dell’asta di impugnatura (3) comprende una gola anulare (310).
I mezzi di fissaggio (10) comprendono una spina (98) a forca i cui rami (12) attraversano gli anzidetti due fori (20), sfocianti all’interno della sede cilindrica (41), fino ad agganciarsi nell’anzidetta gola anulare (310).
Con riferimento alla Fig. 5A, la prima mensola (1) comprende un corpo cilindrico (4) comprendente una sede cilindrica (4a) che funge da alloggiamento e guida per le rotazioni dell’anzidetto adattatore (7) associato alla seconda ruota conica (61).
In detto corpo cilindrico (4) è ricavato un foro (4b) centrato rispetto all’asse longitudinale (Y).
Come mostrato in Fig. 5, sul primo perno di estremità (42) è ricavata una appendice tubolare (42a) filettata internamente, la cui sezione di sommità termina esattamente all’interno di detto foro (4b).
Su detta appendice tubolare (42a) viene avvitata una vite di registro (70) la cui testa è destinata ad attestarsi contro un tappo (71) applicato sul carter (11) e occludente un foro (11a) ricavato sul carter (11) medesimo, attraverso il quale è possibile accedere alla testa di detta vite di registro (70).
Più precisamente intervenendo su detta vite di registro (70) è possibile recuperare i giochi di accoppiamento fra l’anzidetta coppia di ruote coniche (60, 61) così che il loro ingranamento sia sempre regolare e corretto.
Ulteriore oggetto della presente invenzione è un gruppo che comprende un’anta (A) ed una maniglia (100) fissata all’anta (A) ed altresì un gruppo che comprende un’anta (A), un telaio (C) che incornicia l’anta (A) ed una maniglia (100) fissata al telaio (C).
A seguito della descrizione che precede, balzano evidenti i vantaggi apportati dalla presente invenzione.
La maniglia (100), sì fatta, è pensata per adattarsi alle varie tipologie di ante (A) presenti sul mercato.
In particolare la maniglia (100) si adatta a qualsiasi tipologia di anta (A), che sia prodotta in qualsiasi materiale, forma o dimensione, purché si tratti di un’anta (A) che utilizzi una chiusura cosiddetta “multipunto”.
La maniglia (100) inoltre offre la possibilità di poter movimentare l’anta (A) in modo agevole, data la presa salda e la tipica solidità delle comuni maniglie di traino in commercio.
Più precisamente la presenza delle due mensole (1, 2) consente un ancoraggio solido della maniglia (100).
Inoltre l’asta di impugnatura (3) verticale della maniglia (100) consente ad un utente di effettuare lo scorrimento dell’anta (A) in apertura o in chiusura senza doversi preoccupare che la maniglia (100) possa sfilarsi dalla sua mano come accidentalmente può accadere con l’utilizzo delle maniglie (200) dell’arte nota.
La maniglia (100) permette poi di poter effettuare operazioni di bloccaggio e sbloccaggio dell’anta (A) in maniera facile, rapida e sicura.
In particolare la maniglia (100) unisce le funzionalità di due prodotti che in questo momento vengono commercializzati separatamente e cioè una tipica maniglia ad “L” per azionare i mezzi di bloccaggio e sbloccaggio dell’anta (A) rispetto al controtelaio fisso (B) ed un tipico maniglione di traino attraverso il quale è possibile soltanto trascinare in scorrimento l’anta (A) ma non anche azionare i relativi mezzi di bloccaggio e sbloccaggio (M).
L’utente quindi, impugnando la maniglia (100), con una semplice rotazione dell’asta di impugnatura (3), può dapprima svincolare l’anta (A) dal relativo controtelaio fisso (B) e poi trascinarla in una corsa di apertura.
Anche se nel testo della descrizione si è sempre parlato di un’anta (A) di un infisso, la maniglia (100) secondo l’invenzione può trovare ulteriori settori di impiego, con pari vantaggi come ad esempio per porte scorrevoli di mobili o di pareti divisorie prefabbricate.
Alla presente forma di realizzazione dell’invenzione possono essere apportate numerose variazioni e modifiche di dettaglio, alla portata di un tecnico del ramo, rientranti comunque entro l’ambito dell’invenzione espresso dalle rivendicazioni annesse.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Maniglia (100) destinata ad essere posizionata su un’anta (A) composta da una lastra (V) supportata da un telaio (C) accoppiato ad un controtelaio fisso (B); detta maniglia (100) comprendendo: - una prima mensola (1) ed una seconda mensola (2) conformate in maniera tale da essere collegate al telaio (C) dell’anta (A); - un’asta di impugnatura (3), supportata girevolmente da dette due mensole (1, 2) in modo tale da poter ruotare rispetto al suo asse longitudinale (Y) fra due posizioni di fine corsa sfalsate di un angolo di 90°; detta asta di impugnatura (3) comprendendo un primo perno di estremità (42) ed un secondo perno di estremità (43); - un perno (5) di sezione quadrata, girevole attorno al suo asse longitudinale (X) ortogonale a detto asse longitudinale (Y) ed avente un primo tratto terminale (51) ed un secondo tratto terminale (50); in cui detto primo tratto terminale (51) è destinato ad essere accoppiato con i mezzi di bloccaggio e sbloccaggio (M) preposti a vincolare l’anta (A) rispetto al controtelaio fisso (B); - mezzi di trasmissione (6) conformati in maniera tale da trasmettere la rotazione dell’asta di impugnatura (3), attorno all’asse longitudinale (Y), al perno (5), affinché quest’ultimo subisca una simultanea rotazione attorno al proprio asse longitudinale (X).
  2. 2) Maniglia (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di trasmissione (6) comprendono una coppia di ruote coniche ingrananti fra loro (60, 61) in cui: - una prima ruota conica (60) è solidale all’asta di impugnatura (3) e ruota attorno all’anzidetto asse (Y); - una seconda ruota conica (61) è associata a detto perno (5) e ruota attorno all’anzidetto asse (X).
  3. 3) Maniglia (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima mensola (1) comprende un foro circolare (40) e detta seconda mensola (2) comprende una sede cilindrica (41); detto primo perno di estremità (42) e detto secondo perno di estremità (43) essendo accoppiati girevolmente con detto foro circolare (40) e detta sede cilindrica (41).
  4. 4) Maniglia (100) secondo la rivendicazione 2 o secondo la rivendicazione 3 quando dipende dalla rivendicazione 2, in cui il primo perno di estremità (42) comprende un tratto (420) alla sommità del quale è ricavata detta prima ruota conica (60).
  5. 5) Maniglia (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 2 alla 4, in cui detto perno (5) è accoppiato a detta seconda ruota conica (61) per mezzo di un adattatore (7) comprendente un corpo tubolare (7b) terminante da un lato con una pinza (7a) entro cui risulta infilato il secondo tratto terminale (50) del perno (5), mentre all’altra sua estremità detto adattatore (7) termina con detta seconda ruota conica (61).
  6. 6) Maniglia (100) secondo la rivendicazione 3 o 4 o 5 quando dipende dalla rivendicazione 3, comprendente mezzi di fine corsa (8) per arrestare l’asta di impugnatura (3) in corrispondenza delle sue due posizioni di fine corsa sfalsate di un angolo di 90°; detti mezzi di fine corsa (8) comprendendo: - un nasello (80) che sporge radialmente dal bordo del foro circolare (40) della prima mensola (1); - una incisione parziale (81), accoppiata scorrevolmente con detto nasello (80) e ricavata sul primo perno di estremità (42), la quale comprende due denti di battuta (810, 811) per detto nasello (80).
  7. 7) Maniglia (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di stabilizzazione (9) dell’asta di impugnatura (3) comprendenti: - una coppia contrapposta di piastrini elastici (90) dislocati ciascuno in una rispettiva sede (90a) ricavata tangenzialmente in detta sede cilindrica (41) della seconda mensola (2); - due coppie diametralmente contrapposte di sfaccettature (92, 93 e 94, 95) sfalsate tra loro di un angolo di 90° e ricavate sul secondo perno di estremità (43); detta coppia contrapposta di piastrini elastici (90) attestandosi contro la prima coppia (92, 93) o la seconda coppia (94, 95) quando detta asta di impugnatura (3) viene ruotata a fine corsa.
  8. 8) Maniglia (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di fissaggio (10) per il fissaggio di detto secondo perno di estremità (43) dell’asta di impugnatura (3) a detta mensola (2).
  9. 9) Maniglia (100) secondo la rivendicazione 8, in cui il secondo perno di estremità (43) dell’asta di impugnatura (3) comprende una gola anulare (310); detta seconda mensola (2) comprendendo almeno un foro (20) che sfocia all’interno della sede cilindrica (41) della seconda mensola (2); detti mezzi di fissaggio (10) comprendendo una spina a forca (98), i cui rami (12) sono infilati sia all’interno di almeno un foro (20) che nella gola anulare (310).
  10. 10) Gruppo comprendente: - un’anta (A); - una maniglia (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 9, fissata a detta anta (A).
  11. 11) Gruppo comprendente: - un’anta (A) avente una lastra (V) ed un telaio (C) che incornicia detta lastra (V); - una maniglia (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 9, fissata a detto telaio (C).
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