IT201900010566A1 - Impianto e processo per la produzione di purea e/o succo a partire da un prodotto alimentare di origine vegetale - Google Patents

Impianto e processo per la produzione di purea e/o succo a partire da un prodotto alimentare di origine vegetale Download PDF

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Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: “IMPIANTO E PROCESSO PER LA PRODUZIONE DI PUREA E/O SUCCO A PARTIRE DA UN PRODOTTO ALIMENTARE DI ORIGINE VEGETALE”
DESCRIZIONE
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione riguarda il settore alimentare ed in particolare riguarda un impianto per la produzione di purea e/o succo a partire da un prodotto alimentare di origine vegetale.
Inoltre, l’invenzione riguarda il processo per la produzione di purea e/o succo realizzato dal suddetto impianto.
Descrizione della tecnica nota
Com’è noto, l’estrazione su scala industriale di succo e purea da prodotti vegetali, frutta e ortaggi, è realizzata mediante macchine rotanti, quali passatrici e raffinatrici. Queste, normalmente, comprendono un rotore provvisto di pale e montato all’interno di un setaccio fisso, o mobile, avente forma cilindrica, o conica, e provvisto di fori di determinate dimensioni. Il rotore è operativamente connesso ad un gruppo motore il quale ne provoca la rotazione attorno ad un asse di rotazione. La forza centrifuga così prodotta dalle pale del rotore sul prodotto trattato forza quest’ultimo contro il setaccio provocando la separazione del prodotto principale, ossia il succo, o la purea, che passa attraverso i fori del setaccio stesso e viene scaricato attraverso una prima uscita, dalla parte da scartare, prevalentemente semi, pelli e piccioli che, invece, non passa attraverso i fori del setaccio e viene scaricato attraverso una seconda uscita. Si veda a titolo di esempio US4643085.
Un tipo noto di processo di tal genere è l’estrazione a temperatura ambiente, detta anche “a freddo”, che avviene, normalmente, in due fasi. In una prima fase si ha una triturazione e/o ammorbidimento delle polpe, ad esempio mediante una serie di impulsi in rapida successione come ad esempio descritto EP0511174, ed in una seconda fase si realizza all’interno della passatrice la suddetta separazione del prodotto trattato in un prodotto principale, ossia il succo e la purea, dalle parti solide da scartare. La purea estratta a temperatura ambiente viene, successivamente, riscaldata, in un impianto di riscaldamento, per bloccarne l’attività enzimatica e stabilizzarla, processo noto come inattivazione enzimatica.
Un inconveniente degli impianti di tipo noto di estrazione di purea e succo, e successiva inattivazione enzimatica, è rappresentato dal fatto che dopo un certo tempo di funzionamento della macchina di estrazione, l’esterno del setaccio si ricopre di uno strato più o meno consistente di purea, che aderisce alla superficie provocando una parziale, o totale, occlusione dei fori. Tale fenomeno, che è pressoché nullo nella fase iniziale dell’estrazione nella maggior parte dei prodotti, tende ad aumentare gradualmente verso la fase finale non solo perché il succo più liquido filtra rapidamente mentre la purea, a più alta viscosità, incontra maggiore resistenza all’attraversamento dei fori, ma anche perché la viscosità elevata della purea ne impedisce lo scorrimento sulla superficie esterna del setaccio. Di conseguenza, la purea non cade e forma dei grumi sulla parete esterna del setaccio, provocando così l’occlusione dei fori e determinando una riduzione del rendimento della macchina. Pertanto, è necessario provvedere periodicamente a rimuovere lo strato di purea che si è addensata all’esterno del setaccio per riportare la macchina nelle condizioni di piena efficienza.
A tal fine, sono stati studiati e realizzati diversi dispositivi meccanici, o idraulici, che mediante raschiatori, spazzole, o getti d’acqua, agiscono sullo strato aderito all’esterno del setaccio per rimuoverlo e farlo cadere. Un’altra soluzione prevede, invece, di prevenire la formazione del suddetto strato utilizzando setacci rotanti.
Un altro inconveniente delle soluzioni attualmente adottate è la difficoltà di riscaldare, o raffreddare, rapidamente il prodotto, in modo da prevenire il deterioramento dello stesso. Infatti, negli scambiatori di calore normalmente impiegati, il prodotto cede, o assorbe, energia termica per contatto con le superfici di scambio in essi presenti e, pertanto, il riscaldamento, o il raffreddamento, non può avvenire rapidamente. Pertanto, per riscaldare, o raffreddare, rapidamente il prodotto in ingresso si preferisce miscelare lo stesso con una elevata quantità di prodotto alimentare già caldo.
Una soluzione ai suddetti problemi tecnici è, ad esempio, descritta in WO2012028946 che prevede di ricircolare all’interno di una passatrice una parte del prodotto riscaldato in un circuito di inattivazione enzimatica. Più precisamente, il prodotto principale presente nella sezione di estrazione, una volta oltrepassato il setaccio, viene investito da un flusso di prodotto caldo proveniente dalla sezione di inattivazione enzimatica. La miscela così ottenuta nella sezione di estrazione comprende almeno una parte di prodotto inattivato enzimaticamente che viene scaricato attraverso un’uscita.
Tuttavia, il prodotto, in particolare durante la fase di estrazione realizzata all’interno della passatrice, può incamerare una certa quantità di aria e/o di gas incondensabili e/o di umidità, che riducono inevitabilmente l’efficienza dello scambio termico all’interno dell’impianto di riscaldamento compromettendo, pertanto, il processo di inattivazione enzimatica e provocando, quindi, un prematuro deterioramento del prodotto.
Sintesi dell’invenzione
È, quindi, scopo della presente invenzione fornire un impianto per la produzione di purea, o succo, a partire da un prodotto alimentare di origine vegetale che consenta di superare i suddetti inconvenienti degli impianti di tecnica nota.
È, in particolare, scopo della presente invenzione fornire un impianto per la produzione di purea, o succo, a partire da un prodotto alimentare di origine vegetale che consenta di aumentare l’efficienza dello scambio termico all’interno dell’apparecchiatura di inattivazione enzimatica e, pertanto, di garantire l’ottenimento di un prodotto finale con le proprietà organolettiche desiderate.
È anche scopo della presente invenzione fornire un processo la produzione di purea, o succo, a partire da un prodotto alimentare di origine vegetale che abbia i medesimi vantaggi.
Questi ed altri scopi sono raggiunti da un impianto, secondo l’invenzione, per la produzione di succo e/o purea a partire da un prodotto alimentare di origine vegetale, detto impianto comprendendo:
- una sezione di estrazione configurata per sottoporre ad una fase di estrazione un prodotto alimentare di partenza ad una temperatura T0, in modo da ottenere un prodotto alimentare estratto, in particolare detto prodotto alimentare estratto consistendo in una purea vegetale, o in un succo, ed un prodotto di scarto;
- una sezione di scambio termico, posizionata a valle di detta sezione di estrazione e configurata per riscaldare, o raffreddare, il prodotto alimentare da una temperatura di ingresso Ti fino ad una temperatura di uscita Tu;
la cui caratteristica principale è di prevedere, inoltre, una sezione di disaerazione e/o concentrazione configurata per contenere una predeterminata quantità di detto prodotto alimentare estratto, all’interno di detta sezione di disaerazione e/o concentrazione essendo mantenuta una predeterminata temperatura Tv ed un predeterminato grado di vuoto, in modo tale da disaerare e/o concentrare detto prodotto alimentare estratto e per il fatto che è, inoltre, previsto un circuito di ricircolazione comprendente detta sezione di estrazione, detta sezione di scambio termico, e detta sezione di disaerazione e/o concentrazione e configurato per ricircolare una predeterminata quantità di prodotto alimentare riscaldato, o raffreddato, e disaerato e/o concentrato in detta sezione di estrazione, detto prodotto alimentare riscaldato, o raffreddato, e disaerato e/o concentrato ricircolato in detta sezione di estrazione essendo atto a cedere una predeterminata potenza termica (Pt) a detto prodotto estratto.
Altre caratteristiche tecniche del trovato e relative forme realizzative dello stesso sono definite nelle rivendicazioni dipendenti.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, un metodo per la produzione di succo e/o purea da un prodotto alimentare comprende le fasi di:
- estrazione in una sezione di estrazione di un prodotto alimentare iniziale ad una predeterminata temperatura T0 in modo da ottenere un prodotto alimentare estratto ed un prodotto di scarto;
- riscaldamento, o raffreddamento, di detto prodotto alimentare estratto in una sezione di scambio termico, da una temperatura di ingresso Ti fino ad una temperatura di uscita Tu, con ottenimento di un prodotto alimentare riscaldato, o raffreddato;
- disaerazione e/o concentrazione di detto prodotto alimentare estratto realizzata mantenendo una predeterminata temperatura Tv ed un predeterminato grado di vuoto all’interno di una sezione di disaerazione e/o concentrazione atta a contenere una predeterminata quantità di detto prodotto alimentare estratto;
- ricircolo di una predeterminata quantità di prodotto alimentare riscaldato, o raffreddato, e disaerato e/o concentrato in detta sezione di estrazione, in modo tale da scambiare una predeterminata potenza termica (Pt) tra detto prodotto estratto e detto prodotto ricircolato in detta sezione di estrazione.
Breve descrizione dei disegni
L’invenzione verrà di seguito illustrata con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi in cui:
- la figura 1 mostra schematicamente una prima forma realizzativa dell’impianto, secondo l’invenzione, per la produzione di purea, o succo, a partire da un prodotto alimentare di origine vegetale;
- le figure dalla 2 alla 7 mostrano schematicamente alcune varianti dell’impianto di figura 1 previste dal trovato;
- la figura 8 mostra schematicamente in una vista in sezione longitudinale una sezione di estrazione prevista dal presente trovato;
- le figure dalla 9 alla 11 mostrano schematicamente alcune ulteriori varianti dell’impianto di figura 1 previste dal trovato.
Descrizione dettagliata di alcune forme realizzative Come mostrato schematicamente in figura 1, un impianto 1, secondo l’invenzione, per la produzione di succo e/o purea da un prodotto alimentare di origine vegetale di partenza 101, comprende una sezione di estrazione 20 nella quale il prodotto alimentare di partenza 101, avente una temperatura iniziale T0, viene alimentato per essere sottoposto ad una fase di estrazione con ottenimento di un prodotto alimentare estratto 102, in particolare purea, o succo e di un prodotto di scarto 103. Il prodotto alimentare estratto 102 viene scaricato dalla sezione di estrazione 20 attraverso una prima uscita 23, e, quindi, riscaldato, o raffreddato, all’interno di una sezione di scambio termico 40 posizionata a valle della sezione di estrazione 20 e configurata per riscaldare, o raffreddare, il prodotto alimentare in essa presente da una temperatura di ingresso Ti fino ad una temperatura di uscita Tu. Ad esempio, la sezione di scambio termico 40 può essere una sezione di riscaldamento all’interno della quale viene ceduta al prodotto alimentare estratto una potenza termica Pt sufficiente a provocarne una inattivazione enzimatica, ossia tale da portarlo ad una temperatura di uscita superiore, o uguale, alla temperatura di inattivazione enzimatica Tie del prodotto stesso, con Tie>To e, comunque, compresa tra 75°C e 125°C.
In alternativa, la sezione di scambio termico 40 può essere una sezione di raffreddamento tale che all’interno della stessa il prodotto alimentare sia atto a cedere calore raffreddandosi fino ad una temperatura di uscita Tu predeterminata, ad esempio una temperatura Tu compresa tra circa 5°C e 20°C. In questo caso, la temperatura Tv all’interno della sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 sarà inferiore della temperatura iniziale To, cioè Tv<To.
Secondo quanto previsto dal presente trovato, inoltre, l’impianto 1 prevede una sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 configurata per contenere una predeterminata quantità del suddetto prodotto alimentare estratto. Più precisamente, all’interno della sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 viene mantenuta una predeterminata temperatura Tv ed un predeterminato grado di vuoto, ossia una predeterminata pressione P2 inferiore alla pressione atmosferica, in modo tale da disaerare e/o concentrare il prodotto alimentare estratto nella sezione di estrazione 20.
L’impianto 1 prevede, inoltre, un circuito di ricircolazione 50, schematicamente indicato in figura con un blocco delimitata da una linea tratteggiata, comprendente la sezione di estrazione 20, la sezione di scambio termico 40 e la sezione di disaerazione e/o concentrazione 30. Più precisamente, il circuito di ricircolazione 50 è configurato per ricircolare una predeterminata quantità di prodotto alimentare riscaldato, o raffreddato, e disaerato e/o concentrato nella sezione di estrazione 20. Più in dettaglio, il prodotto alimentare riscaldato, o raffreddato, e disaerato e/o concentrato ricircolato all’interno della sezione di estrazione 20 è atto a cedere, o ad assorbire, una predeterminata potenza termica Pt al prodotto estratto 102. In particolare, secondo una forma realizzativa prevista dal presente trovato, nel caso in cui la sezione di scambio termico 40 sia una sezione di riscaldamento, la potenza termica Pt ceduta al prodotto estratto può essere tale da ottenere un preriscaldamento del prodotto estratto, ossia purea e/o succo, prima che questo venga scaricato dalla sezione di estrazione 20. In questo caso, inoltre, la temperatura Tv della sezione di disaerazione e/o concentrazione è maggiore della temperatura T0, cioè Tv>T0.
In una variante del trovato, invece, ma comprendente, come nel caso precedente, la sezione di riscaldamento 40, la potenza termica Pt ceduta dal prodotto riscaldato e disaerato e/o concentrato al prodotto estratto tale da ottenere una inattivazione enzimatica di almeno una parte del suddetto prodotto principale estratto prima che lo stesso venga scaricato dalla sezione di estrazione 20. Anche in questo caso, come nel caso precedente, la temperatura Tv della sezione di disaerazione e/o concentrazione è maggiore della temperatura T0, cioè Tv>T0.
L’impianto 1 prevede, inoltre, un punto di uscita Pu, in corrispondenza del quale può essere previsto un elemento di collegamento a “T”, per provocare l’uscita dal circuito di ricircolazione 50 di un flusso di prodotto. Più precisamente, l’uscita del prodotto in corrispondenza del punto Pu può essere, ad esempio, effettuata mediante una pompa 85, oppure semplicemente per la pressione interna alla linea dell’impianto 1, una predeterminata quantità di prodotto estratto riscaldato disaerato e/o concentrato 106. In particolare, il punto di uscita Pu può essere posizionato a monte (figure 1, 2 e 4), oppure a valle dello stesso (figura 4). Più in particolare, tra il punto di uscita Pu e l’eventuale pompa 85 può essere, vantaggiosamente, prevista una valvola 75, ad esempio una valvola a due vie.
In particolare, la suddetta potenza termica Pt può essere regolata impostando preliminarmente, o regolando, la quantità e/o la temperatura del prodotto alimentare riscaldato e disaerato e/o concentrato che viene ricircolata all’interno della sezione di estrazione 20.
Come mostrato in dettaglio in figura 8, in una forma realizzativa preferita, all’interno della sezione di estrazione 20 è montato un rotore 25 atto a operare in combinazione con un setaccio 26 di tipo fisso, oppure mobile, in particolare montato in modo da ruotare attorno ad un asse di rotazione, provvisto di una pluralità di fori 27 per realizzare la separazione del prodotto di partenza 101 nel prodotto principale 102 e nel prodotto di scarto 103. Più precisamente, il rotore 25 è movimentato da un gruppo motore 65 in modo tale da provocarne una rotazione attorno ad un asse di rotazione 125. Più precisamente, il rotore 25 è atto a forzare il prodotto alimentare di partenza 101 contro il setaccio 26 provocandone una separazione nel prodotto alimentare estratto che attraversa i fori 27 e viene scaricato dalla macchina attraverso una prima uscita 23, e nel prodotto di scarto 103 che, invece, non attraversa i fori 27 del setaccio e viene scaricato attraverso una seconda uscita 24. Inoltre, secondo quanto previsto dal presente trovato, la sezione di estrazione 20 presenta un secondo ingresso 22 attraverso il quale una predeterminata quantità di prodotto riscaldato e disaerato e/o concentrato 105 viene introdotto nella sezione di estrazione 20.
Come mostrato schematicamente nelle figure 1 e 2, in una possibile forma realizzativa del trovato, la sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 può essere posizionata a valle della sezione di estrazione 20 e a monte della sezione di scambio termico 40.
Nella sezione di disaerazione 10 è disposta una camera di disaerazione 15 all’interno della quale viene alimentato il prodotto alimentare estratto 100. Il prodotto alimentare estratto 102 può essere alimentato alla sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 direttamente dalla sezione di estrazione 20 mantenendo un certo battente nella tubazione di alimentazione. In particolare, per evitare la formazione di bolle d’aria ed impedire il richiamo di aria, le tubazioni dell’impianto sono previste piene di prodotto alimentare.
La sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 è prevista in collegamento pneumatico con un dispositivo 150 per la generazione di un predeterminato grado di vuoto, ad esempio una pompa a vuoto. In particolare, possono essere previsti dispositivi di regolazione, non mostrati in figura, configurati per rilevare istantaneamente il grado di vuoto presente nella sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 e regolare il dispositivo 150.
Come mostrato nelle varianti di figure 3 e 4, è, comunque, prevista anche la possibilità che la sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 possa essere posizionata a valle della sezione di scambio termico 40 e a monte della sezione di estrazione 20.
In entrambi i casi, comunque, e cioè sia nel caso illustrato in figura 1 che nel caso illustrato in figura 2, il circuito di ricircolazione 50 è atto a ricircolare all’interno della sezione di estrazione 20 una predeterminata quantità di prodotto estratto riscaldato e disaerato e/o concentrato. In particolare, la presente invenzione consente di ottimizzare il processo di produzione di purea e/o succo, in quanto riduce, fino anche ad annullarla, la quantità di aria, umidità, e incondensabili, presenti all’interno della massa di prodotto durante le varie fasi del processo. Per i medesimi motivi, il presente trovato consente di ottenere un prodotto finale di qualità molto elevata.
In una possibile forma realizzativa del trovato, schematicamente illustrata in figura 1, la sezione di estrazione 20 è posizionata ad un’altezza H1 dal pavimento della stanza nella quale è installata, maggiore dell’altezza H2 alla quale è posizionata la sezione di disaerazione e/o concentrazione 30. Pertanto, può essere prevista la possibilità che il prodotto alimentare estratto 102 sia atto a passare dalla sezione di estrazione 20 alla sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 per gravità, cioè senza l’ausilio di dispositivi di pompaggio.
In questo caso, lungo la linea di alimentazione del prodotto estratto 102 dalla sezione di estrazione 20 alla sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 può essere prevista una valvola, preferibilmente una valvola modulante, non mostrata in figura per semplicità illustrativa.
Nella variante di figura 2, il prodotto estratto 102 viene, invece, scaricato dalla sezione di estrazione 20 ed alimentato nella sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 mediante un dispositivo di pompaggio 80. L’impianto 1 può prevedere anche almeno un dispositivo di pompaggio 80 per trasferire il prodotto disaerato e/o concentrato dalla sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 alla sezione di scambio termico 40. La presente invenzione consente, invece, di evitare l’impiego di un ulteriore dispositivo di pompaggio per trasferire il prodotto riscaldato e disaerato e/o concentrato 105 dalla sezione di scambio termico 40 alla sezione di estrazione 20. Analogamente al caso precedente, se la sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 è posizionata a monte della sezione di estrazione 20 (figure 3 e 4), la sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 stessa può essere posizionata ad un’altezza H1’ dal pavimento della stanza nella quale è installata, maggiore dell’altezza H2’ alla quale è posizionata la sezione di estrazione 20. Anche, in questo caso, il prodotto alimentare estratto riscaldato e disaerato e/o concentrato 105 può essere atto a passare dalla sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 alla sezione di estrazione 20 per gravità (figura 3), oppure, analogamente a quanto sopra detto con riferimento alla forma realizzativa di figura 2, il trasferimento del prodotto estratto riscaldato disaerato e/o concentrato 105 dalla sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 alla sezione di estrazione 20 può avvenire mediante un dispositivo di pompaggio 80 (figura 4). Vantaggiosamente, nel caso di figura 3, lungo la linea di alimentazione del prodotto estratto riscaldato disaerato e/o concentrato 105 dalla sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 alla sezione di estrazione 20 per gravità, può essere prevista una valvola, preferibilmente una valvola modulante 70.
Nella variante di figura 5 la sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 è configurata per rimuovere una predeterminata quantità di vapore, ed eventualmente di incondensabili, dal prodotto estratto 102 in essa contenuto. In questo caso, il vapore 107 rimosso dal prodotto estratto 102 e scaricato dalla sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 può essere, vantaggiosamente, condensato mediante un gruppo di condensazione 90 prima di essere scaricato dall’impianto 1, ad esempio attraverso una pompa 86. La forma realizzativa del trovato che prevede di concentrare il prodotto estratto 102 all’interno del circuito di ricircolazione 50, secondo il presente trovato, oltre ai suddetti vantaggi di ottimizzare lo scambio termico all’interno della sezione di scambio termico 40 e di evitare, così, che il prodotto possa deteriorarsi durante il processo di produzione, consente anche di regolare il grado di concentrazione del prodotto finale 106.
Secondo quanto previsto da un’ulteriore variante dell’invenzione schematicamente illustrata in figura 6, a monte della sezione di estrazione 20 può essere prevista una sezione di trattamento preliminare 10 configurata per sottoporre un prodotto alimentare di origine vegetale 100 ad un predeterminato trattamento prima di essere alimentato alla sezione di estrazione 20. In particolare, la sezione di trattamento preliminare 10 può essere una sezione di ammorbidimento atta ad ammorbidire il prodotto alimentare 100 mediante una serie di impulsi in rapida successione con ottenimento di un prodotto ammorbidito come ad esempio descritto in EP0511174. In una variante prevista, la sezione di trattamento preliminare 10 può essere una sezione di suddivisione atta a suddividere il prodotto iniziale in pezzi di predeterminate dimensioni, ad esempio in un range compreso tra 5 mm e 200 mm, vantaggiosamente in un range compreso tra 20 mm e 180 mm. In alternativa, la sezione di trattamento preliminare 10 può essere una sezione di sminuzzamento atta a sminuzzare il prodotto alimentare vegetale in ingresso. In ancora un’altra variante del presente trovato è previsto che la sezione di trattamento preliminare 10 possa essere una sezione configurata per provocare il passaggio del prodotto alimentare di origine vegetale iniziale attraverso un setaccio, ad esempio una sezione di estrazione preliminare.
Come schematicamente illustrato in figura 7, l’impianto 1 può prevedere, inoltre, una unità di controllo 300 operativamente connessa con almeno una parte dei dispositivi di pompaggio 80 e 85, e delle valvole 70 e 75 previsti nell’impianto. In particolare, l’unità di controllo 300 è configurata in modo tale da rilevare i diversi dati dai dispositivi di pompaggio 80, 85 e dalle diverse valvole 70, e 75 presenti nell’impianto 1 e a regolare i flussi tra le diverse sezioni 20, 30, 40, in modo tale da fornire al prodotto estratto 102 un predeterminato valore della potenza termica Pt attraverso il prodotto riscaldato disaerato e/o concentrato 105 che viene ricircolato nella sezione di estrazione 20.
In particolare, l’unità di controllo 300 può essere configurata per regolare il flusso ϕr di prodotto riscaldato e disaerato e/o concentrato ricircolato nella sezione di estrazione 20, ad esempio controllando il flusso erogato da una, o più delle pompe 80, dell’impianto 1. Più in particolare, a seconda del tipo di prodotto trattato l’unità di controllo 300 è atta a impostare il flusso di prodotto ricircolato ϕr in modo tale che il rapporto R tra il flusso ϕr di prodotto ricircolato stesso ed il flusso ϕ0 di prodotto alimentato nella sezione di estrazione 20 sia compreso 0.5 e 6, oppure sia compreso tra 6 e 50. Vantaggiosamente, l’unità di controllo 300 è atta ad impostare il flusso di prodotto ricircolato ϕr in modo tale che il suddetto rapporto R sia compreso tra 6 e 10, preferibilmente tra 10 e 50.
In alternativa, è possibile impostare preliminarmente il suddetto flusso di prodotto ricircolato ϕr in modo tale che il rapporto R tra il flusso di prodotto ricircolato ϕr stesso ed il flusso ϕ0 di prodotto alimentato nella sezione di estrazione 20 sia compreso 0.5 e 6, oppure sia tra 6 e 50. Vantaggiosamente, i suddetti flussi ϕr e ϕ0 possono essere preliminarmente impostati in modo tale che il rapporto R tra gli stessi sia compreso tra 6 e 10, preferibilmente tra 10 e 50.
Secondo quanto previsto dal presente trovato, l’impianto 1 schematicamente illustrato nelle figure dalla 1 alla 7 può operare in differenti configurazioni di lavoro e a partire da prodotti aventi differenti temperature iniziali.
In particolare, in una prima configurazione di lavoro, il prodotto 100, o 101, può essere conferito all’impianto 1 ad una temperatura T0 compresa tra 0°C e 40 °C e sia l’estrazione che la disaerazione e/o concentrazione possono essere condotte a freddo. La temperatura Te del prodotto estratto in uscita dalla sezione di estrazione 20 sarà, in questo caso, inferiore ai 40°C. In questo caso la temperatura Tv all’interno della sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 sarà, inoltre, uguale alla temperatura Te. La temperatura Tr del prodotto ricircolato 105 può essere, in questo caso, compresa tra la suddetta temperatura iniziale To e 70°C.
Il valore del rapporto R tra il flusso di ricircolo ed il flusso in ingresso alla sezione di estrazione 20 può essere, vantaggiosamente, compreso tra 0.5 e 6.
In una seconda configurazione di lavoro, invece, il prodotto 100, o 101, viene conferito all’impianto 1 ad una temperatura T0 compresa tra -22°C e 0°C. In questo caso, la temperatura Te del prodotto estratto 102 può essere compresa tra la temperatura T0 e 40°C. La temperatura all’interno della sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 sarà anche in questo caso uguale alla temperatura Te del prodotto estratto 102. La temperatura Tr del prodotto ricircolato 105 può essere, anche in questo caso, compresa tra la suddetta temperatura iniziale To e 70 °C. Il valore del rapporto R tra il flusso di ricircolo ed il flusso in ingresso alla sezione di estrazione 20 può essere, vantaggiosamente, compreso tra 0.5 e 6, analogamente alla prima configurazione di lavoro prevista.
In una ulteriore configurazione di lavoro, invece, il prodotto 100, o 101, viene ancora conferito all’impianto 1 ad una temperatura T0 compresa tra -22°C e 0°C, come ne caso precedente. In questo caso, però, la temperatura Te del prodotto estratto 102 può essere superiore alla temperatura Tv all’interno della sezione di disaerazione e/o concentrazione 30. Più in particolare, la temperatura Tv sarà, in questo caso, compresa tra 40°C e la temperatura di estrazione Te del prodotto estratto 102. La temperatura Tr del prodotto ricircolato 105 può essere, in questo caso, compresa tra la suddetta temperatura iniziale To e 80°C. Il valore del rapporto R tra il flusso di ricircolo ed il flusso in ingresso alla sezione di estrazione 20 può essere vantaggiosamente compreso tra 6 e 50.
In ancora un’ulteriore configurazione di lavoro prevista dal presente trovato, il prodotto 100, o 101, può essere conferito all’impianto 1 ad una temperatura To compresa tra -22°C e 40°C. In questo caso, la temperatura Te del prodotto estratto 102 può essere vantaggiosamente superiore a 40°C, e la temperatura Tv all’interno della sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 può essere inferiore alla suddetta temperatura Te del prodotto estratto 102. La temperatura Tr del prodotto ricircolato 105 può essere, in questo caso, compresa tra la temperatura di inattivazione enzimatica Tin, ossia compresa tra 75 °C e 90 °C e 125 °C, temperatura oltre la quale le proprietà organolettiche del prodotto possono subire alterazioni indesiderate. In questo caso il valore del rapporto R tra il flusso di ricircolo ed il flusso in ingresso alla sezione di estrazione 20 può essere vantaggiosamente compreso tra 6 e 10, oppure tra 10 e 50.
Più in particolare, il prodotto 101 in ingresso alla sezione di estrazione 20 presenta una temperatura T0 compresa tra -22°C e 40°C. Pertanto, a seconda che si desideri, preriscaldare, inattivare enzimaticamente, il prodotto all’interno della sezione di estrazione 20, oppure concentrare lo stesso all’interno della sezione di disaerazione e/o concentrazione 30, si imposta preliminarmente, o si regola mediante l’unità di controllo 300, il flusso di prodotto ricircolato in modo da variare la potenza termica Pt ad esso associata.
In particolare, se si desidera riscaldare il prodotto all’interno della sezione di estrazione 20, senza provocarne l’inattivazione enzimatica, il flusso ϕr di prodotto ricircolato viene regolato, o impostato preliminarmente, in modo tale che il rapporto R tra il flusso ϕr di prodotto ricircolato stesso ed il flusso ϕ0 di prodotto alimentato nella sezione di estrazione 20 sia compreso tra 0.5 e 6. In questo modo, il flusso di prodotto 102 in uscita dalla sezione di estrazione 20 può avere, vantaggiosamente, una temperatura Te compresa tra 5 e 10°C.
Se, invece, si desidera provocare l’inattivazione enzimatica del prodotto presente nella sezione di estrazione 20, il flusso di ϕr di prodotto ricircolato viene regolato, o impostato preliminarmente, in modo tale che il rapporto R tra il flusso ϕr di prodotto ricircolato stesso ed il flusso ϕ0 di prodotto alimentato nella sezione di estrazione 20 sia compreso tra 6 e 10.
Infine, se all’interno della sezione di disaerazione e/o concentrazione 30 si desidera evaporare il prodotto in esso presente, il flusso ϕr di prodotto ricircolato viene vantaggiosamente impostato, o regolato, in modo tale da avere un rapporto R compreso tra 10 e 50. In questo caso, pertanto, all’interno della sezione di estrazione 20 si produce anche l’inattivazione enzimatica del prodotto.
Ulteriori varianti della presente invenzione sono illustrate nelle figure dalla 9 alla 11. In particolare, la forma realizzativa schematicamente illustrata in figura 9 prevede che il prodotto 106 venga fatto uscire dall’impianto 1 mediante la pompa 85 da uno qualsiasi dei circuiti di ricircolo 50 illustrati nelle figure dalla 1 alla 7, venga inviato ad una sezione di scambio termico, supplementare 140, ad esempio uno scambiatore di calore, configurato per riscaldare, o raffreddare, lo stesso fino ad una temperatura Tf. Ad esempio, la sezione di scambio termico, supplementare 140 è configurata in modo tale da riscaldare, o raffreddare, il flusso di prodotto 106 fino alla suddetta temperatura Tf, ad esempio compresa tra 2° e 50°C, mediante un flusso di un fluido riscaldante, o refrigerante, ad esempio mediante un flusso di acqua, prima che il flusso di prodotto 106 venga allontanato dall’impianto 1.
Nella variante di figura 10, invece, l’impianto 1, oltre al suddetto circuito di ricircolo 50, prevede un circuito di ricircolo supplementare 150 al quale viene avviato il flusso di prodotto 106 che esce dallo stesso in corrispondenza di un punto di uscita Pu posizionato a monte, o a valle, dello scambiatore di calore 40, ad esempio mediante la suddetta pompa 85, per essere raffinato e/o raffreddato. Più in particolare, nella forma realizzativa di figura 10, il flusso di prodotto 106, alla temperatura Tv, può essere alimentato all’interno di una sezione di estrazione supplementare 120, in particolare una raffinatrice, configurata analogamente alla sezione di estrazione 20 sopra descritta. Più in particolare, la sezione di estrazione supplementare 120 prevede un rotore ed un setaccio configurati in modo tale da operare in combinazione per separare il prodotto 106 alimentato attraverso una prima uscita 121 in una frazione meno densa 107, che passa attraverso i fori di un secondo setaccio e viene scaricata attraverso una prima uscita 123, ed in una frazione più densa 108 che, invece, non passa attraverso i fori del setaccio e viene quindi scaricata attraverso una seconda uscita 124. A valle della sezione di estrazione supplementare 120 può essere prevista una sezione di disaerazione supplementare 130. Il prodotto disaerato può, quindi, essere fatto uscire dall’impianto 1 mediante una pompa 180 per essere inviato alla sezione di scambio termico, supplementare 140 che, analogamente al caso di figura 9, può essere configurata per riscaldare, o raffreddare, il prodotto disaerato 108 da una temperatura Tv2 fino ad una temperatura Tr2, ad esempio compresa tra 2° e 50°C.
Il prodotto raffreddato 109 può essere, quindi, ricircolato alla sezione di estrazione supplementare 120 introducendolo nella stessa attraverso un secondo ingresso 122. In questo modo il prodotto raffreddato 109 viene miscelato con il prodotto in uscita dal setaccio riscaldandolo, o raffreddandolo. Pertanto, il prodotto raffinato viene riscaldato, o raffreddato, prima che lo stesso venga scaricato dalla sezione di estrazione supplementare 120 attraverso l’uscita 123.
Il flusso di prodotto 109 che viene ricircolato nella sezione di estrazione supplementare 120 presenta una temperatura Tr2 che, nel caso in cui la sezione di scambio termico supplementare 140 sia una sezione di raffreddamento, è inferiore a quella del prodotto 106 in ingresso alla stessa, ossia Tr2<Tv e del prodotto estratto 107, ossia Tr2<Te2. Pertanto, in questo caso, a seguito della miscelazione del flusso 106 e del flusso 109 effettuata all’interno della sezione di estrazione supplementare 120, il flusso di prodotto 106 in ingresso cede calore al flusso di prodotto 109 che, quindi, si riscalda. Anche in questo caso, a valle, o a monte della sezione di scambio termico supplementare 140, è vantaggiosamente previsto un punto di uscita Pu in corrispondenza del quale un predeterminato flusso di prodotto esce dall’impianto 1. L’uscita del prodotto dall’impianto 1 può essere ottenuta, ad esempio, mediante una pompa 185, oppure come sopra descritto per il caso del circuito di ricircolo 50, semplicemente per la pressione interna alla linea dell’impianto 1.
Inoltre, sempre come previsto per il circuito di ricircolo 50, anche nel caso del circuito di ricircolo supplementare 150, le pompe 180 e 185 così come le eventuali valvole 175 presenti possono essere regolate mediante una unità di controllo 300, non mostrata per semplicità, ma del tipo sopra descritto ed illustrato in figura 7. Sebbene, in figura 10 sia mostrato un circuito di ricircolo supplementare 150 nel quale la sezione di estrazione supplementare 120 è disposta a monte della sezione di disaerazione supplementare 130 ed in cui la sezione di scambio termico, supplementare 140 è disposta a valle di quest’ultima, sono altresì previste soluzioni diverse, ossia nelle quali la posizione relativa delle diverse macchine è diversa.
Infine, secondo un altro aspetto del presente trovato, può essere prevista la forma realizzativa schematicamente illustrata in figura 11. In questo caso, l’unico circuito di ricircolo 150 presente è atto a ricircolare il prodotto 106 estratto e disaerato e/o concentrato. In pratica, in questo caso, a differenza delle soluzioni sopra descritte, una volta che il prodotto viene inattivato enzimaticamente all’interno della sezione di scambio termico 40, non viene introdotto nella sezione di estrazione 20, ma allontanato dall’impianto 1, e, pertanto, non viene ricircolato. Invece, il prodotto 106 viene, vantaggiosamente, avviato nel circuito di ricircolo 150 illustrato in figura 10 e sopra descritto.
Secondo un ulteriore aspetto del presente trovato, infine, è prevista la possibilità che il circuito di ricircolo 50, o il circuito di ricircolo supplementare 150, possano comprendere una sezione di estrazione 20, o 120, ed una sezione di disaerazione e/o concentrazione 30, o 130, ma non una sezione di scambio termico.
La descrizione di cui sopra di una forma realizzativa specifica è in grado di mostrare l'invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma realizzativa specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto (1) per la produzione di succo e/o purea a partire da un prodotto alimentare di origine vegetale detto impianto comprendendo: - una sezione di estrazione (20) configurata per sottoporre ad una fase di estrazione un prodotto alimentare iniziale ad una temperatura T0, in modo da ottenere un prodotto alimentare estratto ed un prodotto di scarto; - una sezione di scambio termico (40) posizionata a valle di detta sezione di estrazione (20) configurata per riscaldare, o raffreddare, detto prodotto alimentare da una temperatura di ingresso Ti fino ad una predeterminata temperatura di uscita Tu con ottenimento di un prodotto alimentare riscaldato, o raffreddato; detto impianto (1) essendo caratterizzato dal fatto che è, inoltre, prevista una sezione di disaerazione e/o concentrazione (30) configurata per contenere una predeterminata quantità di detto prodotto alimentare estratto e per mantenere detta predeterminata quantità di detto prodotto alimentare estratto ad una temperatura Tv e ad un predeterminato grado di vuoto, in modo tale da disaerare e/o concentrare detto prodotto alimentare estratto e dal fatto che è previsto un circuito di ricircolazione (50) comprendente detta sezione di estrazione (20), detta sezione di scambio termico (40) e detta sezione di disaerazione e/o concentrazione (30) e configurato per ricircolare una predeterminata quantità di prodotto alimentare riscaldato, o raffreddato, e disaerato e/o concentrato in detta sezione di estrazione (20), detto prodotto riscaldato, o raffreddato, e disaerato e/o concentrato (105) ricircolato in detta sezione di estrazione (20) essendo atto a scambiare una predeterminata potenza termica (Pt) con detto prodotto estratto (102).
  2. 2. Impianto (1), secondo la rivendicazione 1, in cui detta sezione di disaerazione e/o concentrazione (30) è posizionata in una posizione scelta tra: - a valle di detta sezione di estrazione (20) e a monte di detta sezione di scambio termico (40); - a monte di detta sezione di estrazione (20) e a valle di detta sezione di scambio termico (40).
  3. 3. Impianto, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta sezione di estrazione (20) prevede: - un primo ingresso (21) atto ad introdurre detto prodotto iniziale; - un rotore (25) montato all’interno di detta sezione di estrazione (20) e configurato in modo tale da essere azionato da un gruppo motore (65) per ruotare attorno ad un asse di rotazione (125); - un setaccio fisso, o mobile, (26) montato all’interno di detto rotore (25) e provvisto di una pluralità di fori (27), detto prodotto alimentare iniziale (101) essendo forzato da detto rotore (25) contro detto setaccio (26) in modo tale da suddividere il prodotto iniziale in un prodotto principale (102) comprendente detta purea, o succo, che attraversa detto setaccio (26) e viene scaricato da detta sezione di estrazione (20) attraverso una prima uscita (23), ed in un prodotto di scarto (103) che, invece, non attraversa detto setaccio (26) e viene scaricato da detta sezione di estrazione (20) attraverso una seconda uscita (24); - un secondo ingresso (22) atto ad introdurre detto prodotto estratto riscaldato, o raffreddato, e disaerato e/o concentrato in detta sezione di estrazione (20) esternamente a detto setaccio (26).
  4. 4. Impianto (1), secondo la rivendicazione 2, in cui detta sezione di disaerazione e/o concentrazione (30) è posizionata a valle di detta sezione di estrazione (20) e a monte di detta sezione di scambio termico (40) ed in cui detta sezione di estrazione (20) è posizionata ad un’altezza H1 maggiore dell’altezza H2 alla quale è posizionata detta sezione di disaerazione e/o concentrazione (30), detto prodotto alimentare estratto essendo atto a passare da detta sezione di estrazione (20) a detta sezione di disaerazione e/o concentrazione (30) per gravità.
  5. 5. Impianto (1), secondo la rivendicazione 2, in cui detta sezione di disaerazione e/o concentrazione (30) è posizionata a monte di detta sezione di estrazione (20) e a valle di detta sezione di scambio termico (40), ed in cui detta sezione di disaerazione e/o concentrazione (30) è posizionata ad un’altezza H1 maggiore dell’altezza H2 alla quale è posizionata detta sezione di estrazione (20), detto prodotto alimentare riscaldato, o raffreddato, e disaerato e/o concentrato essendo atto a passare da detta sezione di disaerazione e/o concentrazione (30) a detta sezione di estrazione (20) per gravità.
  6. 6. Impianto, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta sezione di scambio termico (40) è una sezione di riscaldamento, ed in cui il rapporto R tra il flusso ϕr di prodotto riscaldato e disaerato e/o concentrato ricircolato in detta sezione di estrazione (20) ed il flusso ϕ0 di prodotto in ingresso a detta sezione di estrazione (20) è compreso tra 0.5 e 6.
  7. 7. Impianto, secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detta sezione di scambio termico (40) è una sezione di riscaldamento, ed in cui il rapporto R tra il flusso ϕr di prodotto riscaldato e disaerato e/o concentrato ricircolato in detta sezione di estrazione (20) ed il flusso ϕ0 di prodotto in ingresso a detta sezione di estrazione (20) è compreso tra 6 e 50.
  8. 8. Impianto, secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detta sezione di scambio termico (40) è una sezione di riscaldamento, ed in cui il rapporto R tra il flusso ϕr di prodotto riscaldato e disaerato e/o concentrato ricircolato in detta sezione di estrazione (20) ed il flusso di prodotto ϕ0 in ingresso a detta sezione di estrazione (20) è compreso tra 6 e 10.
  9. 9. Impianto, secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detta sezione di scambio termico (40) è una sezione di riscaldamento, ed in cui il rapporto R tra il flusso ϕr di prodotto riscaldato, o raffreddato, e disaerato e/o concentrato ricircolato in detta sezione di estrazione (20) ed il flusso ϕ0 di prodotto iniziale in ingresso a detta sezione di estrazione (20) è compreso tra 10 e 50.
  10. 10. Impianto, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui è previsto almeno un dispositivo di pompaggio (80,85) ed almeno una valvola (70,75) per la movimentazione di detto prodotto ed in cui è, inoltre, prevista una unità di controllo (300) operativamente connessa con detto, o ciascun, dispositivo di pompaggio (80,85) e con detta, o ciascuna, valvola (70,75), detta unità di controllo (300) essendo configurata per regolare i flussi tra detta sezione di estrazione (20), detta sezione di disaerazione e/o concentrazione (30), e detta sezione di scambio termico (40), in modo tale da fornire a detto prodotto estratto (102) un predeterminato valore della potenza termica (Pt) attraverso detto prodotto (105) riscaldato, o raffreddato, disaerato e/o concentrato che viene ricircolato in detta sezione di estrazione (20).
  11. 11. Impianto, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui in detto circuito di ricircolo (50) è previsto un punto di uscita Pu in corrispondenza del quale un predeterminato flusso di detto prodotto estratto e disaerato e/o concentrato, o di detto prodotto estratto, disaerato e/o concentrato e riscaldato, o raffreddato, è atto ad uscire dall’impianto, ed in cui a valle di detto punto di uscita, detto flusso di detto prodotto in uscita (106) è atto ad essere inviato ad una sezione di scambio termico, supplementare (140) configurata in modo tale da raffreddare detto prodotto in uscita (106) fino ad una predeterminata temperatura Tf.
  12. 12. Impianto, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta sezione di scambio termico (40) è una sezione di riscaldamento ed in cui in detto circuito di ricircolo (50) è previsto un punto di uscita Pu in corrispondenza del quale un predeterminato flusso (106) di detto prodotto estratto e disaerato e/o concentrato, o di detto prodotto estratto, disaerato e/o concentrato e riscaldato, è atto ad uscire, ed in cui a valle di detto punto di uscita Pu, detto predeterminato flusso (106) di detto prodotto in uscita è atto ad essere inviato ad un circuito di ricircolo supplementare (150) comprendente una sezione di estrazione supplementare (120), una sezione di disaerazione (130) ed una sezione di scambio termico, supplementare (140), detto circuito di ricircolo supplementare (150) essendo configurato in modo tale che detto prodotto riscaldato, o raffreddato, è atto ad essere inviato in detta sezione di estrazione supplementare (120) dove viene miscelato con un predeterminato flusso di detto prodotto in uscita (106) atto a scambiare una predeterminata potenza termica col prodotto ricircolato.
  13. 13. Impianto, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta sezione di scambio termico (40) è una sezione di riscaldamento configurata per riscaldare detto prodotto alimentare fino ad una temperatura di inattivazione enzimatica Tie, con Tie>T0, in modo da provocare l’inattivazione enzimatica di detto prodotto alimentare.
  14. 14. Metodo per la produzione di succo e/o purea da un prodotto alimentare, comprendente le fasi di: - estrazione in una sezione di estrazione (20) di un prodotto alimentare iniziale ad una predeterminata temperatura T0 in modo da ottenere un prodotto alimentare estratto ed un prodotto di scarto; - riscaldamento, o raffreddamento, di detto prodotto alimentare estratto in una sezione di scambio termico (40) fino a portarlo da una temperatura di ingresso Ti ad una temperatura di uscita Tu; - disaerazione e/o concentrazione di detto prodotto alimentare estratto realizzata mantenendo una predeterminata temperatura Tv ed un predeterminato grado di vuoto all’interno di una sezione di disaerazione e/o concentrazione atta a contenere una predeterminata quantità di detto prodotto alimentare estratto; - ricircolo di una predeterminata quantità di prodotto alimentare riscaldato, o raffreddato, e disaerato e/o concentrato in detta sezione di estrazione (20), in modo tale da scambiare una predeterminata potenza termica (Pt) tra detto prodotto alimentare estratto e detto prodotto ricircolato all’interno di detta sezione di estrazione.
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