IT201900010182A1 - Nastro flottante perfezionato - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

“Nastro flottante perfezionato”

La presente invenzione ha per oggetto un nastro flottante per affettatrici industriali.

In particolare, la presente invenzione ha per oggetto un nastro flottante specialmente destinato all’impiego con affettatrici utilizzate nell’industria alimentare per il taglio di prodotti quali carne, pollame, pesce, verdure, sia freschi che cotti, preferibilmente privi di ossa o cartilagine.

Sono note affettatrici industriali utilizzate per lavorare prodotti destinati ad esempio alla grande distribuzione organizzata (GDO), alle mense scolastiche o aziendali, oppure alla ristorazione.

Un tipo di affettatrice nota comprende una stazione di taglio e un nastro trasportatore inferiore per portare il prodotto alla stazione di taglio e due nastri superiori, disposti sopra il nastro trasportatore, che hanno la funzione di pressare il prodotto.

La stazione di taglio comprende una pluralità di lame orizzontali, montate in posizione intermedia tra i due nastri superiori, sotto le quali lame prolunga il nastro trasportatore inferiore, in modo che il prodotto spinto a contatto con le lame venga automaticamente tagliato in fette.

Attualmente, un tipo molto diffuso di queste macchine comprende nastri superiori del tipo cosiddetto “flottante”, vale a dire che sono montati su rispettivi telai mobili verticalmente che sono provvisti di meccanismi di regolazione elastica della pressione esercitata sul prodotto.

Sebbene questo sistema noto produca generalmente risultati soddisfacenti, non è tuttavia esente da limiti, i principali dei quali sono di seguito riportati.

Innanzitutto, sebbene di principio i due nastri anteriore, vale a dire quello a monte delle lame e posteriore, cioè quello a valle delle lame, dovrebbero essere posti in modo da essere alla stessa distanza dal trasportatore inferiore, al fine di garantire una trazione uniforme prima e dopo il taglio delle fette, nella pratica il nastro flottante posteriore è posto leggermente più in alto e quindi più lontano dal trasportatore inferiore comune.

Infatti, quando il prodotto da tagliare avanza oltre al bordo posteriore del nastro flottante anteriore, che affaccia le lame, ha una espansione elastica che mantiene dopo il taglio, in quanto non è più soggetto alla pressione del nastro anteriore medesimo; quando poi il prodotto tagliato o semitagliato incontra il fronte anteriore il nastro flottante posteriore, se quest’ultimo non è abbastanza alto, si produce una interferenza che può portare a una deformazione del pacchetto di fette ottenuto dal prodotto iniziale.

Questa condizione si verifica maggiormente e comunque è acuita quando i due nastri assumono altezze diverse a causa della perdita della registrazione o dell’usura dei mezzi elastici che contrastano la salita dei nastri.

Pertanto, per evitare questa condizione e una manutenzione troppo frequente, si tende a posizionare il nastro posteriore più alto rispetto all’anteriore, con l’inconveniente che, nel caso di prodotti bassi, il nastro posteriore avrà una efficacia ridotta.

Un ulteriore problema dovuto alla dilatazione elastica del prodotto che supera il nastro flottante anteriore, si verifica qualora si mantengano sempre montate tutte le lame a prescindere da quanto è alto è il prodotto e da quante fette si debbono ottenere.

In tali circostanze, soprattutto che la posizione relativa tra le lame il nastro anteriore stesso muta durante l’utilizzo della affettatrice può succedere che, durante il taglio, la superficie della fetta superiore che si sta formando tocchi il bordo posteriore non tagliente della prima lama inutilizzata posta sopra di essa; in questo caso, lo strisciamento contro tale bordo posteriore della lama intacca e talvolta rovina la superficie del prodotto alimentare. Per tale ragione, si tende a montare sulla macchina solo le lame che verranno utilizzate per il tagliare allo stesso modo di un prodotti con dimensioni e caratteristiche analoghe, con l’inconveniente che ogni volta che la macchina deve essere utilizzata per tagliare un prodotto diverso, ad esempio più spesso o più sottile del precedente, o con una modalità diversa, si deve procedere allo smontaggio e rimontaggio delle lame, il che richiede il blocco della linea di produzione per circa quindici minuti, senza contare il costo per l’impiego della manodopera e l’incremento del rischio di errori di montaggio o di infortuni.

Ulteriormente, sebbene i nastri flottanti delle macchine note sono predisposti per avere la medesima velocità tangenziale del nastro, nella pratica, col tempo, si sviluppano piccole differenze in velocità tra i due nastri che si ripercuotono sulla qualità del taglio; infatti, quando un prodotto è nella sezione di taglio della macchina ed è contemporaneamente interessato da entrambi i nastri flottanti, se questi viaggiano a velocità simili ma diverse, le fette risultanti avranno una superficie che presenta una struttura visibile a occhio nudo che viene considerata antiestetica o indice di inferiore qualità da parte del consumatore.

Il compito tecnico alla base della presente invenzione è quindi proporre un apparato di trasporto, destinato all’impiego con macchine affettatrici, in grado di soddisfare l’esigenza sopra precisata.

Il compito tecnico è raggiunto dall’apparato di trasporto realizzato in accordo con la rivendicazione 1.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un apparato di trasporto, come illustrato negli uniti disegni, in cui:

- la figura 1 è una vista laterale in sezione longitudinale dell’apparato dell’invenzione;

- la figura 2 è una vista assonometrica del trasportatore superiore dell’apparato della figura precedente;

- la figura 3 è la vista precedente, parzialmente in spaccato; e

- la figura 4 è una vista assonometrica di un rinvio impiegato del trasportatore superiore.

Con riferimento alle figure allegate, si è indicato con 1 un apparato di trasporto secondo l’invenzione.

In dettaglio, l’apparato di trasporto 1 proposto è specialmente destinato all’impiego con una macchina affettatrice o “tagliafettine” predisposta al taglio di articoli alimentari quali pollame, carne, pesce, verdure, sia freschi che cotti, preferibilmente privi di ossa o cartilagine.

L’apparato di trasporto 1 può integrare la stazione di taglio della affettatrice, a monte della quale c’è l’ingresso I, dal quale giungono i prodotti da affettare, uno alla volta alla stazione di taglio.

Inoltre, l’apparato di trasporto 1 è provvisto di una uscita U, collocata a valle della stazione di taglio.

I vari componenti compresi nelle stazioni in cui è articolata la macchina sono supportati da un bancale di sostegno poggiabile al suolo.

La macchina con la quale l’apparato di trasporto 1 è impiegato potrebbe anche non essere una affettatrice, ma nel caso in cui lo sia, può essere come una delle affettatrici fabbricata dalla richiedente o come una di quelle descritte nei brevetti EP2946668A o EP3318516 che si intendono qui incorporati per riferimento per tutto ciò che non concerne il nastro flottante superiore singolo.

Nel prosieguo, per comodità espositiva e senza perdita di generalità, si farà riferimento al caso esemplificativo in cui l’invenzione sia implementata su una tagliafettine a lame orizzontali e che i prodotti da affettare siano petti di pollo, o simili prodotti parzialmente deformabili, che debbono essere affettati prima di essere deposti in vaschette destinate alla GDO. L’apparato di trasporto 1 dell’invenzione comprende un trasportatore inferiore 2 motorizzato, che include un nastro trasportatore 20 rettilineo e preferibilmente orizzontale, il quale attraversa la stazione di taglio, così da alimentarvi uno alla volta i prodotti integri, lungo una direzione di avanzamento indicata con D nella figura 1, per poi trasportare le fette verso l’uscita.

La stazione di taglio comprende una pluralità di lame 3 per affettare i prodotti ad essa alimentati, le quali lame presentano una distanza reciproca (o “passo di taglio”) che può essere fissa oppure variabile.

Le lame 3 possono essere realizzate in materiale duro ed elastico, ad esempio acciaio.

Nell’esempio raffigurato, le lame 3 sono quindici e di piccolo spessore e tuttavia l’invenzione può prevedere anche un numero o un tipo diverso di lama.

Ancora più in dettaglio, il citato nastro 20 del trasportatore inferiore 2, che trascina i prodotti in appoggio sulla sua superficie superiore, prolunga al di sotto delle lame 3.

In pratica, il nastro 20 del trasporto inferiore 2 definisce un piano di trasporto orizzontale, al di sopra al quale sono collocate le lame 3 in modo tale che a monte di queste, si faccia avanzare il prodotto intero e, a valle, il prodotto affettato.

Le lame 3 sono orizzontali e parallele tra loro, perlomeno lungo una sezione con la quale vengono a contatto con i prodotti e, di preferenza, sono allineate lungo un ideale piano di taglio verticale, cioè sono sovrapposte l’una all’altra in verticale.

L’apparato di trasporto 1 dell’invenzione include un trasportatore superiore 4 di tipo flottante (mostrato nelle figure 1, 2 e 3) che è disposto sopra il trasportatore inferiore 1 e comprendente un telaio 40 che porta solidale un nastro di trasporto 41 motorizzato, atto a spingere nella direzione di avanzamento D il prodotto e chiuso ad anello attorno a una pluralità di rinvii 50, 51, 52, 53, 54, 55 montati sul telaio 40.

I trasportatori superiori sono spesso chiamati anche solo “nastri superiori”, per brevità e, se di tipo flottante, anche solo “nastri flottanti”; pertanto, nel prosieguo con “nastro” si intenderà il nastro a sé stante e “nastro flottante” verrà utilizzato come sinonimo di trasportatore superiore 4.

Un aspetto specifico dell’invenzione è quello che il suo nastro flottante 4, o trasportatore superiore, comprende un unico telaio 40 ad altezza e pressione regolabili e un unico nastro 41 per spingere nella direzione di avanzamento D i prodotti portati dal trasportatore inferiore 2, sostituendo i due nastri con relativi telai della tecnica nota.

Più precisamente, l’unico nastro 41 citato definisce due rami attivi 42, 43, di cui uno posto a monte e uno posto a valle delle lame 3 (si vedano le figg. 1 e 3), che sono utilizzati al posto dei due nastri della tecnica nota, con vantaggi che i secondi non riescono ad ottenere.

Ancora più in dettaglio, i due rami attivi 42, 43 sono affacciati al trasportatore inferiore 2 e sono preferibilmente orientati come questo, vale a dire che hanno tutti i rispettivi assi di sviluppo longitudinale paralleli e disposti nel medesimo piano verticale ideale.

I due rami attivi 42, 43 sono predisposti per contattare superiormente e spingere in avanzamento il prodotto suddetto e sono collegati tra loro da un ramo rientrante 44 che definisce una concavità C rivolta verso il trasportatore inferiore 2.

In pratica, l’unico telaio 40 del nastro flottante 4 è mobile verticalmente, ad esempio lungo guide verticali, e può essere regolato in altezza così come si può regolare la pressione esercitata dal nastro 41 sui prodotti alimentari e il precarico degli elementi elastici che ammortizzano la pressione, sollecitando il prodotto verso il basso, cioè il trasportatore inferiore 2.

Come noto, i nastri flottanti sono fissabili a una certa altezza rispetto al nastro 20 del trasportatore inferiore 2 e sono configurati per ricevere con interferenza il prodotto alimentare da affettare o affettato (cioè il pacchetto di fette impilate) e hanno un sistema regolabile di pressione provvisto di mezzi elastici che consentono il sollevamento del nastro flottante al passaggio del prodotto, in modo da esercitarvi una predeterminata pressione dall’alto verso il basso, così da avere una aderenza del nastro ottimale per una buona spinta oltre che per il mantenimento delle caratteristiche fisiche del prodotto medesimo e per consentire il taglio del prodotto mente questo è mantenuto premuto.

Nell’invenzione, si ha un unico nastro flottante 4, dotato di un unico telaio 40 al quale è montato solidale un unico nastro 41 azionato da un motore calettato a uno dei rinvii.

Il percorso di scorrimento ad anello del nastro 41 è tale da definire, tramite la citata rientranza C, una sede adatta ad alloggiare le lame 3 di taglio, con la possibilità di rendere operative diverse lame 3, in base al numero di fette desiderate e allo spessore del prodotto da tagliare, regolando l’altezza del nastro flottante 4 e/o regolando l’altezza delle lame 3 stesse (si veda la figura 1).

Di preferenza, il nastro 41 del trasportatore superiore 4 è azionato in scorrimento con una velocità tangenziale costante che è pari a quella del nastro del trasportatore inferiore 2.

Prima di illustrare ulteriori aspetti costruttivi dell’invenzione, si spiega brevemente come l’invenzione sia in grado di superare i limiti della tecnica nota.

Innanzitutto, il primo ramo attivo 42, quello anteriore, è sempre nella stessa posizione relativa rispetto al secondo ramo attivo 43, quello posteriore, e viceversa.

Di conseguenza, le posizioni dei due rami attivi 42, 43 rispetto al nastro 20 del trasportatore inferiore 2 sono costanti o al limite, se durante l’uso vi fossero variazioni impreviste e casuali dell’altezza del telaio comune 40, anche la variazione della posizione dei due rami 42, 43 sarebbe la medesima; in pratica, la loro posizione relativa non cambia mai.

Pertanto, l’invenzione evita del tutto di dover ricorrere agli escamotage della tecnica nota relativi al sollevamento maggiore del nastro posteriore o al fatto di evitare di montare tutte assieme le lame 3, per poi smontarle o rimontarle all’occorrenza.

In particolare, il fatto che con l’invenzione si possano sempre mantenere montate tutte le lame 3 a prescindere da quali stiano operando in una specifica fase lavorativa dell’impianto, evita lo stop dell’impianto di cui si è discusso in sede di descrizione della tecnica nota e ne rende più economico e sicuro l’uso.

Inoltre, poiché un unico nastro 41 è trascinato da un unico rinvio motorizzato 50, la velocità del primo ramo attivo 42 è pari a quella del secondo ramo attivo 43, con ciò prevenendo l’insorgere di quei difetti superficiali che rendono alcune fette meno appetibili per il mercato.

Si noti che quando nella presente descrizione si utilizzano termini di posizionamento come “superiore”, “inferiore”, “anteriore” e “posteriore”, si fa riferimento all’orientazione dei componenti dell’invenzione durante l’uso, cioè a quando l’apparato di trasporto 1 è montato su una macchina poggiata al suolo e le parti anteriori sono quelle più vicino all’ingresso I e quelle posteriori sono più vicine all’uscita U, verso la quale punta la succitata direzione di avanzamento D dei prodotti (si veda la figura 1). Nella forma di realizzazione preferita mostrata nelle figure allegate, il trasportatore superiore 4 include due rinvii inferiori interni 51, 52, che definiscono rispettive estremità di detti rami attivi 42, 43, affacciate l’una all’altra e un rinvio esterno 53, collocato superiormente ai rinvii inferiori interni 51, 52, e in posizione centrale rispetto ad essi, attorno al quale il nastro 41 scorre, con ciò definendo la suddetta concavità C.

In pratica, il primo ramo attivo 42 si estende verso la direzione di avanzamento D fino a un bordo che scorre su un rinvio interno 51 e poi prosegue verso l’alto ove trova un rinvio esterno 53 che è posto più avanti per poi ridiscendere fino a trovare l’altro rinvio interno di estremità 52 da cui ha inizio il secondo ramo attivo 43.

I due rinvii interni di estremità 51, 52 sono più bassi del rinvio esterno superiore 53 che a sua volta sta in un piano verticale compreso tra quelli che includono i due rinvii interni di estremità 51, 52; questi ultimi poi, posso anche essere sostanzialmente alla stessa altezza rispetto al nastro 20 del trasportatore inferiore 2 e, preferibilmente, sono folli.

I termini “interno” ed “esterno” associati ai rinvii si riferiscono al loro posizionarsi entro l’anello definito dal nastro 41 del trasportatore superiore 4 o fuori di esso.

Il citato rinvio esterno 53 è preferibilmente folle ed è provvisto di una scanalatura elicoidale 500 ricavata sulla sua superficie laterale cilindrica (si veda la figura 4); tale scanalatura 500 che è atta a rimuovere, a mo’ di vite senza fine, residui di prodotto dalla superficie esterna del nastro 41 con la quale va a contatto durante l’uso.

Come detto, il trasportatore superiore 4 comprende almeno un rinvio motorizzato 50 che trascina il nastro 41 il quale è di preferenza indentificato con un rinvio interno maggiore 50 posto in una porzione di estremità posteriore del nastro 41, ovvero a valle del secondo ramo attivo 43.

Di preferenza, è previsto un rinvio interno superiore 54, che è più alto del rinvio esterno 53, e un rinvio interno anteriore 55 che posto a monte del primo ramo attivo 42.

Preferibilmente, il telaio 40 monta due piastre planari 56, 57 interne posizionate in modo da contattare la superficie interna del nastro 41 superiore in corrispondenza dei due rami attivi 42, 43, così da guidare il nastro 41 che vi scorre sopra e fargli mantenere la forma e la tensione corretta e così da definire un riscontro rigido per i prodotti che debbono essere premuti e spinti dai rami attivi 42, 43 stessi.

Inoltre, il primo ramo attivo 42 può essere parallelo al nastro 20 del trasportatore inferiore 2 e il secondo ramo attivo 43 può essere inclinato rispetto al nastro 20 del trasportatore inferiore 2, preferibilmente in modo divergente così da aumentare la reciproca distanza nella direzione di avanzamento D (come si vede in figura 1).

Il funzionamento dell’invenzione è di seguito descritto.

Un petto di pollo arriva dall’ingresso I portato in appoggio sopra il nastro 20 del trasportatore inferiore 2 lungo la direzione di avanzamento D.

A un certo punto, incontra il primo ramo attivo 42 che lo preme contro il nastro 20 del trasportatore inferiore e lo spinge sempre nella stessa direzione di avanzamento D.

Al termine del primo ramo attivo 42, il petto di pollo incontra le lame 3 e viene affettato mentre è sempre sottoposto a pressione e le parti già affettate del prodotto vengono prese in consegna dal secondo ramo attivo 43 che esercita la stessa pressione del primo ramo attivo 42 e le spinge sempre nella stessa direzione D con la stessa velocità.

Ma mano, tutto il petto di pollo è affettato e oltrepassa il secondo ramo attivo 43 per continuare l’avanzamento verso l’uscita U, sul trasportatore inferiore 2, sotto forma di pacchetto di fette di pollo.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato di trasporto (1) per una macchina, quale ad esempio una affettatrice industriale, comprendente: un trasportatore inferiore (2) predisposto per trascinare in appoggio un prodotto in una direzione di avanzamento (D); e un trasportatore superiore (4) di tipo flottante disposto sopra il trasportatore inferiore (2) e comprendente un telaio (4) che porta un nastro di trasporto (41) motorizzato, atto a spingere nella direzione di avanzamento (D) detto prodotto trascinato dal trasportatore inferiore (2) e chiuso ad anello attorno a una pluralità di rinvii (50, 51, 52, 53, 54, 55) montati sul telaio; caratterizzato dal fatto che il nastro definisce due rami attivi (42, 43) affacciati al convogliatore inferiore, atti a contattare superiormente e a spingere il prodotto suddetto e collegati tra loro da un ramo rientrante (44) che definisce una concavità (C) rivolta verso il trasportatore inferiore (2).
2. 2. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui il trasportatore superiore (4) include due rinvii inferiori interni (51, 52) in corrispondenza di rispettive estremità di detti rami attivi (42, 43) e un rinvio esterno (53), collocato superiormente a detti rinvii inferiori interni (51, 52) attorno al quale il nastro (41) scorre, con ciò definendo la suddetta concavità (C).
3. 3. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto rinvio esterno (53) è provvisto di una scanalatura elicoidale (500) ricavata sulla superficie laterale, atta a rimuovere residui di prodotto dalla superficie del nastro (41).
4. 4. Apparato (1) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui il telaio (40) monta due piastre planari interne (56, 57) posizionate in modo da contattare la superficie interna del nastro (41) in corrispondenza dei due rami attivi (42, 43).
5. 5. Apparato (1) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui il secondo ramo attivo (42) è inclinato rispetto al trasportatore inferiore (2).
6. 6. Apparato (1) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo ramo attivo (43) è parallelo al trasportatore inferiore (2).
7. 7. Macchina affettatrice comprendente un apparato di trasporto (1) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti e comprendente una pluralità di lame (3) atte al taglio di prodotti trasportati dall’apparato e alloggiate nella suddetta concavità (c) definita tra i due rami attivi (42, 43) del nastro (41).