IT201900009792A1 - Dispositivo di azionamento per infissi - Google Patents

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shoe
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IT102019000009792A
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Toni Cavalcante
Theodoros Stefanou
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Topp S R L A Socio Unico
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Description

Dispositivo di azionamento per infissi
DESCRIZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di azionamento per infissi del tipo comprendente un meccanismo a forbice ed un attuatore lineare. Nell’ambito del settore tecnico dell’automazione di infissi, sono note svariate soluzioni per l’apertura di finestre tramite meccanismi motorizzati.
In particolare, è noto prevedere dei meccanismi in grado di far effettuare ad una finestra un movimento di apertura e chiusura a ribalta.
Un esempio di tali meccanismi è descritto nella domanda di brevetto europeo EP 1693543 nella quale viene adottato un meccanismo a forbice per la movimentazione della finestra.
L’apertura e la chiusura del meccanismo a forbice è ottenuto per mezzo di un azionamento lineare in grado di avvicinare ed allontanare due bracci della forbice tram ite movimentazione di un pattino.
Il meccanismo prevede inoltre la presenza di un ulteriore elemento montato o ricavato direttamente sul pattino stesso che costituisce una relativa sede in grado di impegnarsi con un perno a fungo fissato alla finestra stessa in corrispondenza di un’estremità del braccio della forbice. L’accoppiamento tra sede e perno consente pertanto di mantenere bloccata la finestra in posizione di chiusura, evitando quindi che questa possa essere forzatamente aperta dall’esterno.
Una soluzione simile è anche descritta nella domanda di brevetto EP 691 450, nel cui caso viene utilizzato un meccanismo a quadrilatero per la movimentazione della finestra.
Tali sistemi noti presentano tuttavia l’inconveniente di utilizzare un sistema di bloccaggio della finestra specificamente realizzato e non sono quindi idonei ad essere impiegati con telai di finestre qualsiasi.
In altre parole, le soluzioni note non sono particolarmente adatte ad essere utilizzate in finestre originariamente costruite per azionamenti manuali, ma richiedono una specifica progettazione dell’infisso.
A tale proposito, deve essere osservato che i meccanismi manuali tipicamente adottati negli infissi prevedono la presenza di un perno mobile, tramite la movimentazione del quale ha luogo il bloccaggio della finestra.
Nessuno dei sistemi noti offre tuttavia la possibilità di automatizzare tale funzione di bloccaggio tramite un unico sistema di movimentazione dedicato sia alla fase di blocco/sblocco della finestra, sia a quella della sua movimentazione.
Deve anche essere osservato che i sistemi noti che adottano meccanismi a forbice o a quadrilatero sono prevalentemente utilizzati in finestre con apertura a vasistas o più genericamente con cerniere montate nella parte bassa del telaio.
Questi tipi di finestra non richiedono infatti un’automazione performante, con buona capacità di spinta fin dai primi centimetri della corsa, dato che è il peso stesso della stessa finestra che ne favorisce l’apertura.
Questa configurazione di finestra è particolarmente adatta all’utilizzo dei sistem i noti con meccanismi a forbice o a quadrilatero, che proprio per le caratteristiche intrinseche hanno capacità di spinta iniziale prossima allo zero, dato che le leve si trovano molto aperte con finestra chiusa e quindi geometricamente in condizione particolarmente svantaggiosa.
Forbici e quadrilateri infatti aumentano la loro capacità di spinta man mano che l’angolo tra le leve tende a chiudersi.
Ovviamente per ragioni di ingombro, con finestra chiusa, i bracci delle forbici sono sostanzialmente allineati e, per tale ragione, l’angolo tra di essi è solo di qualche grado.
In questa condizione, pur applicando una notevole forza per azionare le leve, la forza da esse esercitata per spingere la finestra ed aprirla è molto bassa.
Ciò è motivo di ben noti inconvenienti, quali ad esempio il mancato funzionamento.
La finestra non riesce ad aprirsi nel caso in cui si presentino le guarnizioni “incollate”, fenomeno provocato da uno stato di chiusura che è perdurato nel tempo in concomitanza di alte temperature, oppure potrebbero risultare parzialmente ghiacciate nel periodo invernale o ancora l’apertura risulterà difficoltosa in condizione di vento contrario.
Per i medesimi motivi è sconsigliato l'utilizzo dei sistemi noti dotati di meccanismi a forbice o a quadrilatero anche nelle finestre a sporgere, o con cerniere in alto, laddove il peso, in questa condizione, gioca a sfavore e risulta contrario al senso di apertura.
Pertanto, il problema alla base della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di azionamento per infissi che sia strutturalmente e funzionalmente concepito per ovviare almeno in parte ad uno o più degli inconvenienti lamentati con riferimento alla tecnica nota citata.
Ulteriore scopo è quello di fornire un dispositivo di azionamento che possa adattarsi ai meccanismi di sblocco normalmente utilizzati nelle finestre ad azionamento manuale.
È inoltre scopo della presente invenzione fornire un dispositivo di azionamento che sia in grado di garantire elevate prestazioni anche nella parte iniziale della fase di apertura o nella parte finale della fase di chiusura della finestra.
Un altro scopo della presente invenzione è di fornire un dispositivo di azionamento che sia compatto e costruttivamente semplice, in maniera tale da poter essere integrato nei telai di infissi con forme e dimensioni tradizionali.
Questo problema è risolto e tali scopi sono raggiunti dall'invenzione mediante un dispositivo di azionamento per infissi realizzato in accordo con la rivendicazione 1 .
Sarà apprezzato che il dispositivo di azionamento per infissi secondo la presente invenzione prevede di utilizzare un meccanismo a forbice nel quale uno dei due bracci è connesso ad un pattino mobile.
Grazie alla particolare connessione prevista dalla presente invenzione, che prevede l'utilizzo di almeno una coppia di guide appositamente configurate e di rispettivi perni scorrevoli al loro interno, un medesimo attuatore è in grado di movimentare il pattino mobile al quale è connesso il braccio del meccanismo a forbice sia allo scopo di effettuare lo sblocco dell’infisso, agendo su un rispettivo perno, sia allo scopo di aprire e chiudere la finestra. Ciò rende inoltre la soluzione adottata particolarmente semplice e resistente.
Le due funzioni risultano pertanto sincronizzate meccanicamente consentendo di implementare la soluzione in maniera semplice dal punto di vista meccanico, essendo unicamente previsto un movimento in direzione longitudinale del pattino che sincronizza le due fasi di movimentazione.
Inoltre, la presenza di un tratto curvo o inclinato in una delle guide permette di modificare i bracci di leva del meccanismo a forbice durante la parte iniziale della fase di apertura o la fase finale della fase di chiusura. In questo modo, a parità di forza trasmessa dall’attuatore, è possibile fornire una maggiore forza di spinta o di tiro durante le fasi suddette.
Infatti, la cinematica del dispositivo a forbice è influenzata dalla posizione del perno all'interno della rispettiva guida ed in particolare dalla posizione in corrispondenza della quale avviene un contatto tra perno e guida in modo da definire un fulcro del dispositivo a forbice.
Secondo ulteriori aspetti dell'invenzione, la connessione tra il braccio del meccanismo a forbice e il pattino prevede l'utilizzo di un’ulteriore perno scorrevole in una ulteriore rispettiva guida.
In questo modo il movimento di traslazione del pattino, preposto allo sblocco del perno di bloccaggio dell’infisso, può essere guidato sia in fase di apertura sia in fase di chiusura.
Il dispositivo può essere realizzato in forma compatta, adattandosi opportunamente anche a telaio di finestre tradizionali sia di tipo vasistas (cerniere in basso) sia di tipo a sporgere e sarà maggiormente affidabile essendo dotato di maggiore forza di spinta.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’attuatore utilizzato nel dispositivo di azionamento comprende un motore elettrico ed una vite senza fine azionata in rotazione dal motore stesso.
Sulla vite senza fine si impegna una corrispondente madrevite formata sul pattino mobile sopra menzionato, o su altra componente ad esso fissato.
L’attuatore comprende inoltre un dispositivo di sblocco configurato in maniera tale da disaccoppiare la vite senza fine dal motore.
La presenza di un dispositivo di sblocco permette vantaggiosamente di effettuare l’apertura e la chiusura della finestra anche in caso di rottura del motore elettrico o in assenza di energia elettrica.
Preferibilmente, il meccanismo di sblocco comprende inoltre un giunto di collegamento traslabile in direzione dell’asse di rotazione della vite senza fine in maniera tale da disaccoppiare la vite senza fine del motore.
Grazie a tale caratteristica è possibile effettuare lo sblocco della vite senza fine semplicemente allontanando il giunto, ad esempio tramite un utensile quale un cacciavite.
Questa soluzione permette la reversibilità del sistema, ovverosia, in caso di utilizzo del meccanismo di sblocco, non viene forzata la meccanica (motoriduttore) preposta all’apertura o alla chiusura. Inoltre, nel momento in cui l’alimentazione viene ripristinata, il sistema riprende a funzionare normalmente dato che il giunto è configurato in maniera tale da innestarsi automaticamente.
In forme di realizzazione preferite, il giunto di collegamento è connesso alla vite senza fine tramite un elemento elastico che lo spinge verso un’estremità sagomata di un alberino di trasmissione connesso al motore elettrico. Il giunto di collegamento comprende un elemento controsagomato rispetto all’estremità dell’alberino di trasmissione in modo tale da creare un accoppiamento di forma in grado di rendere l’alberino ed il giunto solidali in rotazione.
Sarà apprezzato che in questo modo potrà essere semplificata ulteriormente la manovra di sblocco in quanto è possibile ottenere la rotazione della vite senza fine agendo sul giunto di collegamento, una volta liberato l’accoppiamento di forma.
Secondo ulteriori aspetti dell'invenzione, la connessione tra il braccio del meccanismo a forbice e il pattino prevede l'utilizzo di un’ulteriore perno scorrevole in una ulteriore rispettiva guida che presenta un’estremità aperta ed è configurata in maniera tale che l’ulteriore perno venga estratto dall’ulteriore guida a seguito della rotazione del braccio in una direzione di apertura dell’infisso.
La presenza dell’ulteriore guida consente di ottenere l’effetto di guida e di moltiplicazione della forza sopra descritto anche durante il movimento di chiusura, nel caso la guida principale intervenga durante la fase di apertura, o, viceversa, anche durante il movimento di apertura, questa intervenga durante la fase di chiusura.
Caratteristiche preferite dell’invenzione sono inoltre più in generale definite dalle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di alcuni suoi esempi di realizzazione illustrati, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento agli uniti disegni in cui: la figura 1 è una vista prospettica del dispositivo di azionamento secondo la presente invenzione installato su un infisso apribile a ribalta;
le figure 2A-2F sono viste in pianta, alcune delle quali in dettaglio, del dispositivo di azionamento della presente invenzione durante diverse fasi di apertura dell’infisso;
la figura 3 è una vista in pianta del dispositivo di azionamento di figura 1 ; la figura 4 è una vista prospettica in esploso del dispositivo di azionamento secondo la presente invenzione;
le figure 5A e 5B sono due viste prospettiche, di cui la seconda in esploso, di un dispositivo di sblocco adottato nel dispositivo di azionamento della presente invenzione;
le figure 6 e 7 sono due viste in pianta di due forme di realizzazione alternative della presente invenzione; e
le figure 8A ed 8B sono una vista in pianta ed una vista prospettica di un pattino comprendente una coppia di guide, particolare del dispositivo di azionamento di figura 1 .
Con riferimento inizialmente alla figura 1 , un dispositivo di azionamento per infissi secondo la presente invenzione è indicato globalmente con il numero di riferimento 100.
Nell’esempio rappresentato in figura e descritto in dettaglio a seguire, il dispositivo di azionamento 100 è utilizzato per realizzare l’apertura e la chiusura di una finestra F con movimento a ribalta. Sarà com unque apprezzato che potrà anche essere adottato in differenti tipi di infissi con modifiche alla portata di un tecnico del settore, ad esempio per infissi a sporgere, a libro o semplicemente anche per il solo azionamento del sistema di chiusura dell’infisso figura 7.
Con riferimento ora anche alla figura 4, il dispositivo di azionamento 100 comprende un telaio 1 destinato all’alloggiamento di un attuatore 5 per la movimentazione di un meccanismo a forbice 2, secondo quanto sarà illustrato in maggiore dettaglio a seguire.
Il telaio 1 presenta preferibilmente forma allungata e può essere vantaggiosamente inserito all’interno del telaio T dell’infisso grazie alla forma compatta che il dispositivo della presente invenzione permette di utilizzare.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, l’attuatore 5 comprende un motore elettrico 50 che pone in rotazione un albero filettato 51 sul quale si impegna una corrispondente madrevite 52.
Tali componenti sono preferibilmente alloggiati all’interno del telaio 1 e consentono di azionare un pattino 3 facendolo scorrere lungo una direzione longitudinale X del telaio 1 .
Secondo l’esempio di realizzazione rappresentato in figura 4, possono essere presenti due blocchi filettati internamente 53 che formano la madrevite 52 e trattengono un cursore 54 alloggiato all’interno di un recesso 10 formato nel telaio 1 . Tra il cursore 54 ed il recesso 10 è previsto un accoppiamento di forma che vincola il primo da rotazioni relative rispetto al secondo, consentendone la traslazione a seguito del trascinamento realizzato dall’accoppiamento tra albero 51 e blocchi filettati 53.
In forme di realizzazione preferite, il pattino 3 è fissato al cursore 54, che pertanto ne determina la traslazione secondo quanto sopra illustrato. È comunque evidente che potranno essere previsti meccanismi di movimentazioni differenti per il pattino 3 purché in grado di effettuarne la traslazione lungo la direzione longitudinale X. Anche lo stesso cursore 54 potrà essere posto in movimentazione dal motore 50 tramite differenti sistemi di trasmissione.
Il pattino 3 è anche preposto, oltre che all’azionamento del meccanismo a forbice, alla movimentazione di un elemento di aggancio 4, preferibilmente conformato a forchetta, che è in grado di movimentare un perno di bloccaggio P del meccanismo di bloccaggio dell’infisso.
Tale meccanismo di bloccaggio, che può essere realizzato con caratteristiche in sé note, è configurato in maniera tale che la movimentazione della finestra sia bloccata o sbloccata a seguito dello spostamento del perno P in direzione longitudinale.
Allo scopo di consentire lo spostamento del perno P, l’elemento di aggancio 4 presenta un recesso 40 configurato in maniera tale da ricevere il perno P stesso. Come si può osservare dalle figure il perno P è accolto all’interno del recesso 40 quando la finestra F è chiusa mentre scorre al di fuori di esso a seguito della sua apertura.
Sarà anche apprezzato, come illustrato in figura 4, che in alcune forme di realizzazione l’elemento di aggancio 4 può essere fissato in maniera amovibile al pattino 3, ad esempio tramite viti, in maniera tale da consentire l’assemblaggio anche di altre forme di realizzazione come quelle di figure 6 e 7 e che saranno descritte in maggiore dettaglio a seguire.
Con riferimento nuovamente alle figure 2A-2E, 3 e 4, sarà ora descritto un esempio di realizzazione preferito del meccanismo a forbice 2.
Come si può osservare dalle figure, il meccanismo a forbice 2 è formato essenzialmente dalla combinazione di due bracci 21 , 22. Un primo braccio 21 è girevolmente connesso al telaio 1 mentre il secondo braccio 22 è connesso al pattino 3 ed all’infisso, in particolare alla porzione dell'infisso da movimentare. Preferibilmente, il primo braccio 21 è connesso al telaio 1 in corrispondenza di una sua prima estremità 21 A, ed il secondo braccio 22 è connesso al pattino 3 in corrispondenza di una sua prima estrem ità 22A ed all'infisso in corrispondenza di una sua seconda estremità 22B.
Il primo braccio 21 è inoltre connesso ad un punto intermedio del secondo braccio 22 formando così il meccanismo a forbice 2 in quanto l'avvicinamento del pattino 3 al punto di incernieramento 21 A del primo braccio 21 comporta l’allontanamento della seconda estrem ità 22B del secondo braccio 22, con un movimento a forbice. Con riferimento alle figure 2A-2C, la connessione tra secondo braccio 22 e pattino 3 è realizzata prevedendo un accoppiamento scorrevole tra una coppia di perni 23, 24 e rispettive guide 31 , 32 appositamente sagomate.
Secondo una forma di realizzazione preferita, le prima guida 31 è realizzata sul pattino 3 e la seconda guida 32 sul secondo braccio 22. I perni sono viceversa solidali l’uno al secondo braccio 22 e l’altro al pattino 3. Come sarà più evidente a seguire, tale soluzione permette di ottimizzare gli ingombri del meccanismo, consentendo ingombri più contenuti per il braccio 22. È com unque evidente che potrà essere prevista anche una disposizione opposta di perni e guide.
Come si può meglio osservare dalle figure 8A e 8B, entrambe le guide 31 , 35 comprendono un rispettivo tratto rettilineo 31 A, 35A, all’interno del quale i perni scorrono in una prima fase di movimentazione del pattino 3. Sarà apprezzato che nella posizione di figura 2A, l’infisso è collocato in posizione chiusa, con il perno di bloccaggio P impegnato con l’elemento di aggancio 4. Si noti che per semplicità illustrativa il perno P e l’elemento di aggancio 4 non sono rappresentati nelle figure 2A-E. Resta comunque intenso che l’elemento di aggancio 4 si muove in maniera solidale con il pattino 3 a cui è fissato ed il perno P viene azionato conseguentemente. Durante lo scorrimento dei perni nei tratti rettilinei delle guide ha quindi luogo una prima fase operativa del dispositivo di azionamento 100 nella quale il pattino 3 trasla linearmente, avvicinandosi al punto di incernieramento del primo braccio 21 del meccanismo a forbice, senza effettuarne alcun spostamento. Tale fase è rappresentata dalla traslazione del pattino dalla posizione di figura 2A a quella di figura 2B. Sarà tuttavia apprezzato che la seconda guida 32 presenta un primo tratto rettilineo 32A ed un successivo tratto curvo 32B, come si può notare dalla figura 2B.
In alcune forme di realizzazione, l’andamento del tratto curvo 32B è definito tramite un funzione Spline, ovvero può essere realizzata tramite una pluralità di porzioni curve, ciascuna con specifica curvatura, opportunamente raccordate tra loro. La funzione spline o le specifiche curvature possono essere determinate in funzione della geometria della finestra, del meccanismo a forbice e del movimento che si desidera realizzare. È comunque evidente che sulla base di tali dati di progetto sarà possibile tram ite appositi algoritmi, in sé noti, ottenere le curve richieste.
Sarà comunque apprezzato che in alternativa ad un tratto curvo potrà essere utilizzato anche un tratto inclinato, a sviluppo essenzialmente rettilineo, trasversale rispetto al tratto 32A. Come sarà evidente la seguente descrizione del dispositivo in oggetto sarà applicabile, senza modifiche sostanziali, sia nel caso di tratto curvo sia nel caso di tratto inclinato.
La prima guida 31 comprende anch’essa un tratto rettilineo 31 A. Durante la prima fase di movimentazione sopra descritta il primo perno 23 scorre all’interno del tratto rettilineo 31 A della prima guida 31 , mentre il secondo perno 24 scorre all’interno del tratto rettilineo 32A della seconda guida, come si può osservare dalle figure 2A e 2B.
Con riferimento ora alla figura 2C, la prima fase di movimentazione ha termine nel momento in cui il secondo perno 24 riscontra un bordo di riscontro 32C della seconda guida 32, inizialmente in corrispondenza della zona di transizione tra il tratto rettilineo 32A ed il tratto curvo 32B.
In tale posizione, un’ulteriore movimento del pattino 3 in direzione di avvicinamento al punto di incernieramento del primo braccio 21 del meccanismo a forbice 2 determina una sollecitazione dell’estremità 22A del secondo braccio 22 verso l’estremità 21 A del primo braccio 21 alla luce del riscontro tra il perno 24 ed il bordo 32C della guida 32 lungo il relativo tratto curvo 32B. La risultante delle forze che si determinano da tale contatto è infatti tale da sollecitare in apertura il meccanismo a forbice 2.
Infatti, questo, alla luce della configurazione precedentemente descritta, comporta una rotazione del secondo braccio 22, in direzione di apertura dell’infisso, come si può osservare dal confronto tra le figure 2C e 2E. In altre parole, al termine della fase di movimentazione lineare, che avviene una volta che il perno 24 ha raggiunto il bordo di riscontro 32C della seconda guida 32, ha inizio una seconda fase nella quale il perno 24 scorre all'interno nel tratto curvo 32B, riscontrando il bordo 32C. I n questo modo il braccio 22 può essere guidato in un movimento di apertura della finestra nonché eventualmente di chiusura nel caso di movimentazione del pattino in direzione opposta.
In altre parole, lo spostamento del pattino, all’avvio della fase di apertura dell’infisso, genera, per mezzo del contatto con il brodo 32C del tratto curvo 32B alla quale il perno 24 è impegnato, una certa forza di spinta nei confronti del braccio stesso.
Tale forza di spinta è dipendente dall’inclinazione della guida rispetto all’asse di scorrimento del pattino X.
Tale seconda fase di movimentazione termina quando il primo perno 23 ha raggiunto un bordo di riscontro 31 B della prima guida 31 , ovverosia nella posizione illustrata nella figura 2D.
Preferibilmente, la prima e la seconda guida 31 , 32 sono configurate in maniera tale che il perno 24 abbia interamente percorso il tratto curvo 32B quando il perno 23 riscontra il bordo di riscontro 31 B.
A tale scopo, la seconda guida 32 può presentare un’estremità aperta 32D attraverso la quale il secondo perno 24 può uscire dalla guida 24, consentendo l’ulteriore rotazione del braccio 22 attorno all’asse di rotazione definito dal perno 23.
Sarà apprezzato che in questo caso il meccanismo a forbice 2 è soggetto ad un movimento di apertura, con il braccio 22 vincolato in corrispondenza del perno 23.
Pertanto, ha luogo una variazione della cinematica del meccanismo 2 rispetto alla precedente fase di movimentazione ed è in questo modo possibile differenziare il comportamento del dispositivo tra la fase di apertura iniziale dell'infisso, dove come precedentemente spiegato possono essere opportune maggiori forze di spinta, e la fase di apertura completa della finestra dove è invece richiesta maggiore robustezza e capacità di corsa per potersi ben adattare alle differenti tipologie di infissi.
Con riferimento ora alle figure 2A-D e 3, in forme di realizzazione preferite, il secondo braccio 22 è connesso al pattino 3 tram ite un’ulteriore perno 25 scorrevole in una ulteriore rispettiva guida 35.
L’ulteriore guida 35 anch’essa ha un tratto rettilineo 35A associato ad un tratto curvo 35C. Tale tratto curvo 35B effettuata una funzione analoga a quella del tratto inclinato 32B agendo tuttavia in fase di chiusura del meccanismo. A tale scopo, è definito anche un rispettivo bordo di riscontro 35C sul quale il perno 25 scorre in fase di chiusura della finestra.
A tale scopo, la curvatura del tratto curvo 35B è sim metrica rispetto ad un asse perpendicolare all’asse X rispetto alla curvatura del tratto 32B. Le curvature dei due tratti curvi non dovranno essere com unque necessariamente corrispondenti.
Preferibilmente, al fine di ottimizzare gli ingombri del dispositivo, l’ulteriore guida 35 è formata sul pattino 3, con il perno 25 solidale al secondo braccio 22.
In alcune forme di realizzazione l’ulteriore guida 35 comprende ulteriormente un tratto inclinato o curvo 35D che raccorda il tratto rettilineo 32A ed il tratto inclinato 32B.
In alternativa, nella forma di realizzazione analoga a quella dell’esempio di figura 6, dove tutte le tre guide sono formate sul braccio, la curvatura dell’ulteriore guida è simmetrica a quella dell’altro tratto curvo 32B rispetto ad un asse parallelo all’asse X.
In base ad un ulteriore aspetto della presente invenzione, l’attuatore 5 comprende inoltre un dispositivo di sblocco 6, illustrato in una sua forma di realizzazione esemplificativa in figura 5A e 5B, configurato in maniera tale da disaccoppiare l’albero filettato 51 dal motore elettrico 50.
Secondo una forma di realizzazione preferita, il meccanismo di sblocco 6 comprende un giunto di collegamento 60 traslabile in direzione dell’asse di rotazione della vite senza fine 51 in maniera tale da ottenere un disaccoppiamento dell’albero filettato 51 dal motore elettrico 50 i quali, conseguentemente, non saranno più solidali in rotazione.
Preferibilmente, il giunto di collegamento 60 è connesso all’albero filettato 51 tramite un elemento elastico 61 che lo spinge verso un’estremità sagomata 50A di un alberino di trasmissione 50B connesso al motore elettrico 50.
Il giunto di collegamento 60 comprende a sua volta un elemento controsagomato 62, che presenta forma complementare rispetto all’estremità sagomata 50A dell’alberino di trasmissione 50B, in modo tale da creare un accoppiamento di forma e rendere l’alberino di trasmissione 50B ed il giunto di collegamento 60 solidali in rotazione. Di conseguenza, liberando l’estrem ità sagomata 50A dall’elemento contro-sagomato 62 è possibile disaccoppiare motore 50 e albero filettato 51 .
Vantaggiosamente il meccanismo di sblocco 6 è alloggiato in un carter 63 che presenta un’apertura 63A destinata all'inserimento di un utensile in grado di effettuare l’allontanamento tra giunto 60 ed alberino 50B sopra illustrato. Preferibilmente, l’apertura 63A è collocata in maniera tale da affacciarsi, o leggermente sovrapporsi, ad uno spallame realizzato sul giunto 60, in modo tale che l’utensile, una volta inserito all’interno dell’apertura, possa agire sullo spallame allo scopo di allontanare il giunto 60 dall’alberino 50A.
In forme di realizzazione preferite il giunto 60 presenta una corona dentata 64, preferibilmente formata sullo spallame stesso del giunto, sulla quale può impegnarsi l’estremità dell’utensile in maniera tale da porre in rotazione il giunto 60 tramite un meccanismo di trasmissione simile a quello di due ingranaggi ad assi ortogonali. Ad esempio, come illustrato in figura 5A, la corona dentata 64 può essere configurata in maniera tale che possa impegnarsi con la punta di un cacciavite a stella, soluzione che consente una facile rotazione del giunto, senza richiedere utensili appositamente realizzati.
Quindi, un dispositivo di azionamento secondo l’invenzione risulta facilmente adattabile anche all’azionamento di infissi originariamente destinati unicamente all’azionamento manuale, essendo prevista la possibilità di agire direttamente sul perno di sblocco dell’infisso.
Inoltre, la soluzione della presente invenzione integra le due funzioni, di sbloccaggio e di movimentazione della finestra, sincronizzandole tra loro meccanicamente grazie al fatto che viene utilizzato un attuatore comune. In aggiunta il dispositivo può essere realizzato in maniera modulare consentendo con la medesima componentistica di base la realizzazione anche di automatismi di tipo differente, come ad esempio la forma di realizzazione di figura 7, nel quale viene utilizzato un pattino 3’ sul quale è formato direttamente l’elemento di aggancio 4 e nel quale non è previsto l’utilizzo del meccanismo a forbice.
Ulteriore vantaggio dell’invenzione è legato all’ottimizzazione degli ingombri che consentono di un utilizzare, pur nell’ambito di telai di infissi tradizionali, una larghezza del pattino 3 in grado di definire fulcri di leva sufficienti a fornire tutta la forza necessaria all’apertura dell’infisso anche in caso di fenomeni di incollaggio o di formazione di ghiaccio.
Inoltre, la configurazione del dispositivo consente una realizzazione in maniera modulare consentendo di creare soluzioni appositamente ottimizzate per ciascuna applicazione, in particolare in funzione del tipo e della dimensione di infisso utilizzata, senza necessità di modifiche rilevanti nella struttura complessiva del dispositivo.
Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che il giunto di collegamento forma una soluzione integrata, ovverosia combina in un’unica soluzione sia la funzione di collegamento con il motore elettrico, sia quella di disaccoppiamento e azionamento di emergenza in caso di interruzione dell’alimentazione o di altri malfunzionamenti. Al contrario, altre soluzioni note richiedono di utilizzare due distinti componenti pregiudicando pertanto la compattezza e l’economicità della struttura.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Dispositivo di azionamento ( 100) per infissi comprendente: - un telaio ( 1 ) ; - un meccanismo a forbice (2) ; - un pattino (3) scorrevole lungo una direzione longitudinale (X) di detto telaio ( 1 ) ; - un elemento di aggancio (4) connesso a detto pattino (3) e definente un recesso (40) configurato in maniera tale da ricevere un perno di bloccaggio (P) di un meccanismo di bloccaggio dell’infisso; - un attuatore (5) per l’azionamento di detto pattino (3) lungo detta direzione longitudinale (X) ; in cui detto meccanismo a forbice (2) comprende un primo braccio (21 ) girevolmente connesso a detto telaio ( 1 ) ed un secondo braccio (22) connesso a detto pattino (3) in corrispondenza di una sua prima estremità (22A) ed all’infisso in corrispondenza di una sua seconda estremità (22B), detto primo braccio (21 ) essendo ulteriormente connesso ad un punto intermedio di detto secondo braccio (22) a formare detto meccanismo a forbice (2) , detto dispositivo di azionamento ( 100) essendo caratterizzato dal fatto che detto secondo braccio (22) è connesso a detto pattino (3) tramite una coppia di perni (23, 24) scorrevoli in rispettive guide (31 , 32) formate su detto secondo braccio (22) e su detto pattino (3) , dette guide (31 , 32) comprendendo un rispettivo tratto rettilineo (31 A, 32A) , in cui detta coppia di guide comprende una prima guida (31 ) ed una seconda guida (32) , il tratto rettilineo (31 A) di detta prima guida (31 ) presentando estensione lineare maggiore rispetto al tratto rettilineo (32A) di detta seconda guida (32), detta seconda guida (32) comprendendo ulteriormente un tratto curvo o inclinato (32B) rispetto a detto tratto rettilineo (32A), dette prima e seconda guida essendo configurate in maniera tale che quanto detto pattino (3) scorre lungo detta direzione longitudinale (X) il secondo perno (24) percorra il tratto curvo o inclinato (32B) della seconda guida (32) , riscontrando su un relativo bordo di riscontro (32C) mentre il primo perno (23) percorre il tratto rettilineo (31 A) della prima guida (31 ) .
  2. 2. Dispositivo di azionamento ( 100) secondo la rivendicazione 1 , in cui detto attuatore (5) comprende un motore elettrico (50) ed una vite senza fine (51 ) azionata in rotazione da detto motore elettrico (50) e sulla quale si impegna una corrispondente madrevite (52) formata su detto pattino (3) , detto attuatore (5) comprendendo ulteriormente un dispositivo di sblocco (6) configurato in maniera tale da disaccoppiare detta vite senza fine (51 ) da detto motore elettrico (50) .
  3. 3. Dispositivo di azionamento ( 100) secondo la rivendicazione 2, in cui detto meccanismo di sblocco (6) comprende un giunto di collegamento (60) traslabile in direzione dell’asse di rotazione della vite senza fine (51 ) in maniera tale da disaccoppiare la vite senza fine (51 ) a detto motore elettrico (50) .
  4. 4. Dispositivo di azionamento ( 100) secondo la rivendicazione 3, in cui detto giunto di collegamento (60) è connesso alla vite senza fine (51 ) tramite un elemento elastico (61 ) che lo spinge verso un’estremità sagomata (50A) di un alberino di trasmissione (50B) connesso al motore elettrico (50), detto giunto di collegamento (60) comprendendo un elemento contro-sagomato (62) rispetto all’estremità sagomata (50A) dell’alberino di trasmissione (50B) in modo tale da creare un accoppiamento di forma in grado di rendere detto alberino di trasmissione (50B) e detto giunto di collegamento (60) solidali in rotazione.
  5. 5. Dispositivo di azionamento ( 100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima e seconda guida sono configurate in maniera tale che il primo perno (23) raggiunga un bordo di riscontro (31 B) definito in detta prima guida (31 ) successivamente al transito del secondo perno (24) all’interno del tratto curvo o inclinato (32B) della seconda guida (32) .
  6. 6. Dispositivo di azionamento ( 100) secondo la rivendicazione 5, in cui detta seconda guida (32) presenta un’estrem ità aperta (32D) ed è configurata in maniera tale che il secondo perno (24) venga estratto da detta seconda guida (32) a seguito del riscontro del primo perno (23) con detto bordo di riscontro (31 B) e di una rotazione di detto secondo braccio (22) in una direzione di apertura dell’infisso.
  7. 7. Dispositivo di azionamento ( 100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui secondo braccio (22) è connesso a detto pattino (3) tram ite un’ulteriore perno (25) scorrevole in una ulteriore rispettiva guida (35) , detta ulteriore guida (35) comprende un tratto curvo o inclinato (35B), detto tratto curvo (35B) presentando una curvatura sim metrica rispetto ad un asse parallelo o perpendicolare all’asse longitudinale (X) rispetto a detto tratto curvo o inclinato (32B) di detta seconda guida (32).
  8. 8. Dispositivo di azionamento ( 100) secondo la rivendicazione 7, in cui detta ulteriore guida (35) è formata su detto secondo pattino (3) .
  9. 9. Dispositivo di azionamento ( 100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima guida (31 ) è formata su detto pattino (3) e detta seconda guida (32) è formata su detto secondo braccio (22) .
  10. 10. Dispositivo di azionamento ( 100) secondo la rivendicazione 8, in cui detta ulteriore guida (35) comprende, in successione, un tratto rettilineo (35A) , un tratto inclinato (35D) ed il tratto curvo (35B) , detto tratto rettilineo (35A) essendo parallelo a detta direzione longitudinale (X) e detto tratto inclinato (35D) si estende in direzione trasversale rispetto a detta direzione longitudinale (X) .
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FR3139852A1 (fr) * 2022-09-19 2024-03-22 Ferco Système d’ouverture et de fermeture motorisées pour une menuiserie

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