IT201900009153A1

IT201900009153A1 - Braccio per uno svolgitore e svolgitore comprendente detto braccio

Info

Publication number: IT201900009153A1
Application number: IT102019000009153A
Authority: IT
Inventors: Mauro Adami
Original assignee: Fosber Spa
Priority date: 2019-06-17
Filing date: 2019-06-17
Publication date: 2020-12-17
Also published as: EP3753881A1; ES2953124T3; EP3753881B1; US20200391968A1; US11365077B2; CN112093528A

Description

BRACCIO PER UNO SVOLGITORE E SVOLGITORE COMPRENDENTE

DETTO BRACCIO

DESCRIZIONE

CAMPO TECNICO

[0001] La presente descrizione riguarda perfezionamenti a macchine per la manipolazione di bobine di materiale nastriforme avvolto, quali ad esempio, ma non esclusivamente, bobine di carta e cartone. Più in particolare, vengono descritti perfezionamenti a svolgitori per bobine e loro componenti, in particolare bracci di supporto svolgimento di bobine.

ARTE ANTERIORE

[0002] In molti settori industriali è necessario svolgere bobine di materiale nastriforme per alimentarlo ad una linea di lavorazione, dove il materiale nastriforme viene trasformato in altri manufatti finiti o semilavorati.

[0003] Ad esempio, per la produzione di cartone ondulato vengono, come semilavorati di partenza, fogli continui di carta svolti da bobine tramite svolgitori della linea di produzione. Alcuni di tali fogli continui vengono ondulati e fogli di carta lisci e ondulati vengono accoppiati in modo alternato per formare il cartone ondulato.

[0004] Nelle linee di produzione di cartone ondulato le bobine di carta vengono svolte per trazione. La bobina è supportata da due organi di impegno assiale, nel seguito brevemente indicate come contropunte. Tirando il nastro o foglio di carta la bobina viene posta in rotazione. Le contropunte devono essere dotate di freni per controllare lo svolgimento della carta, evitare che la bobina ruoti per inerzia, e mantenere la sufficiente trazione nel materiale in nastro durante lo svolgimento.

[0005] Normalmente le contropunte sono portate da una coppia di bracci dello svolgitore, i quali sono dotati di un movimento di avvicinamento e allontanamento reciproco per impegnare e disimpegnare la bobina rispetto alle contropunte e per regolare la distanza tra le contropunte in funzione della dimensione assiale delle bobine. Inoltre i bracci sono dotati di un movimento di rotazione attorno ad un asse parallelo all’asse delle contropunte, per muovere la bobina durante le varie fasi del ciclo di produzione.

[0006] In svolgitori dell’arte corrente i bracci presentano una sede cilindrica sporgente da un lato del braccio, in cui sono posti cuscinetti di supporto di un albero della contropunta. L’albero si estende attraverso il braccio e coopera con un freno portato dal braccio sul lato opposto rispetto al lato da cui sporge la contropunta. L’albero di ciascuna contropunta è lungo e richiede un complesso sistema di supporti. Inoltre, questa disposizione nota è complessa, costosa e ingombrante.

[0007] Sarebbe pertanto utile realizzare un braccio per svolgitore di bobine, e uno svolgitore impiegante coppie di tali bracci, che superino o riducano gli inconvenienti degli svolgitori dell’arte corrente.

SOMMARIO DELL’INVENZIONE

[0008] Secondo un aspetto viene qui descritto un braccio per uno svolgitore di bobine, comprendente un organo di impegno assiale delle bobine, di seguito indicato sinteticamente anche come contropunta, avente un albero supportato tramite almeno due cuscinetti di supporto montati sul braccio per ruotare attorno ad un asse di rotazione. Il braccio comprende, inoltre, un freno atto ad agire sull’albero della contropunta.

[0009] In questo modo si riduce l’ingombro assiale dell’aggregato comprendente la contropunta e il freno. I supporti dell’albero della contropunta divengono meno sollecitati e quindi più economici e semplici da progettare, oltre che meno ingombranti.

[0010] Vantaggiosamente, il freno è disposto almeno in parte tra i due cuscinetti di supporto. Preferibilmente, il freno è integralmente alloggiato fra i cuscinetti di supporto.

[0011] In sostanza, il braccio per uno svolgitore comprende, quindi: una contropunta e un freno, il quale è disposto attorno all’albero della contropunta, vantaggiosamente in uno spazio tra i due cuscinetti di supporto della contropunta.

[0012] Avendo disposto il freno attorno all’albero della contropunta, anziché in linea e a un estremo di essa, si rende libero l’estremo tergale dell’albero della contropunta, cioè l’estremo opposto al cono della contropunta che si impegna con la bobina. All’estremo tergale della contropunta si possono in tal modo associare dispositivi o apparecchiature ausiliari o ancillari. In alcune forme di realizzazione è ad esempio possibile applicare un motore di controllo della rotazione delle bobine all’estremo tergale della contropunta. In altre forme di realizzazione a tale estremo possono essere associati altri organi, sensori, attuatori o componenti utili come accessori o gruppi funzionali del braccio e della contropunta.

[0013] In pratica, nella parte distale del braccio, cioè la parte opposta alla struttura dello svolgitore cui il braccio è collegato, può essere formato un alloggiamento. Nell’alloggiamento, che può essere delimitato da due pareti traversali rispetto all’asse dell’albero della contropunta, può essere alloggiato il freno o almeno parte di esso, mentre i cuscinetti di supporto possono essere montati nelle, o associati alle pareti trasversali.

[0014] Il freno può comprendere almeno un anello ruotante, e preferibilmente una pluralità di anelli ruotanti, torsionalmente accoppiati all’albero e ruotanti con esso. Ad esempio gli anelli ruotanti possono essere accoppati all’albero della contropunta tramite un accoppiamento scanalato. Questo consente agli anelli di ruotare rigidamente insieme all’albero e allo stesso tempo permette agli anelli di scorrere assialmente lungo l’albero. Il freno può comprendere, inoltre, un disco frenante o una pluralità di dischi frenanti, montati in maniera intercalata rispetto agli anelli ruotanti. I dischi frenanti sono portati dal braccio in modo da non ruotare con l’albero della contropunta e possono essere dotati di un movimento parallelo all’asse della contropunta.

[0015] Gli anelli ruotanti e i dischi frenanti sono posti attorno all’albero della contropunta fra i due cuscinetti di supporto. Un attuatore del freno spinge gli uni contro gli altri i dischi frenanti e gli anelli ruotanti per generare una coppia frenante sull’albero della contropunta. L’attuatore del freno può essere posto attorno all’albero della contropunta. Vantaggiosamente il freno è anch’esso almeno in parte disposto nello spazio tra i due cuscinetti di supporto dell’albero della contropunta. L’attuatore del freno può essere un attuatore cilindro-pistone, per esempio di tipo idraulico.

[0016] L’attuatore può essere a un attuatore cilindro-pistone a semplice effetto, e i dischi frenanti possono essere sollecitati in direzione assiale per venire distanziati rispetto agli anelli ruotanti tramite organi elastici, ad esempio molle elicoidali.

[0017] Per facilitare il distacco delle bobine dal braccio, in alcune forme di realizzazione il braccio può comprendere un espulsore atto ad espellere una bobina dalla contropunta. L’espulsore è dotato di un proprio attuatore e può comprendere un piattello mobile montato coassialmente alla contropunta e atto a muoversi assialmente rispetto ad essa su comando dell’attuatore di espulsione. Quest’ultimo può essere alloggiato nel braccio, preferibilmente posizionato almeno in parte tra i due cuscinetti di supporto dell’albero della contropunta.

[0018] Secondo un altro aspetto viene descritto uno svolgitore per svolgere bobine di materiale nastriforme, comprendente una struttura portante e almeno una coppia di bracci o preferibilmente due coppie di bracci, ciascuno configurato come sopra descritto.

[0019] Ulteriori caratteristiche e forme di realizzazione dei bracci e dello svolgitore sono descritte nel seguito con riferimento ai disegni allegati.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

[0020] L’invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e gli allegati disegni, che illustrano una forma di realizzazione esemplificativa e non limitativa dell’invenzione. Più in particolare, nel disegno mostrano:

la Fig.1 una vista laterale di uno svolgitore secondo la presente descrizione; la Fig.2 una vista laterale di un braccio dello svolgitore di Fig.1 dal lato della contropunta;

la Fig.3 una sezione secondo la linea III-III di Fig.2;

la Fig.4 una vista laterale di un braccio dello svolgitore di Fig.1 dal lato opposto alla contropunta;

la Fig.5 una sezione secondo V-V di Fig.4; e

le Figg. 6 e 7 viste isometriche di un braccio dello svolgitore.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE

[0021] In Fig.1 è schematicamente rappresentato uno svolgitore 1 comprendente una base o struttura portante 3 cui sono articolate due coppie di bracci 5. In Fig.1 è visibile un solo braccio di ciascuna coppia. Ciascuna coppia di bracci 5 è configurata per supportare una bobina B di carta o altro materiale nastriforme che deve essere svolto ed alimentato ad una linea di lavorazione, non mostrata. Sopra ai bracci 5 è posta una giuntatrice 7 per unire il lembo finale di una bobina supportata da una coppia di bracci al lembo di testa di una bobina supportata in attesa dall’altra coppia di bracci, in modo da ottenere una alimentazione continua di materiale nastriforme N alla linea di lavorazione. I dettagli dello svolgitore 1 e della giuntatrice 7 non sono rilevanti ai fini della presente descrizione. A titolo esclusivamente esemplificativo, la giuntatrice 7 può essere realizzata come descritto in US8011409 e lo svolgitore 1, a parte i bracci che verranno descritti nel seguito, può essere realizzato come descritto in EP3464142 o in DE102015201180.

[0022] I bracci dello svolgitore 1, che verranno descritti in seguito, possono essere usati con vantaggio anche in svolgitori differenti da quelli sopra richiamati.

[0023] I bracci 5A, 5B hanno un movimento di rotazione secondo la freccia f5A e f5B, rispettivamente, attorno ad u asse orizzontale che consente di sollevare e abbassare una bobina B. Le coppie di bracci 5A si muovono in sincronia secondo la freccia f5B. Analogamente i bracci 5B si muovono in sincronia secondo la freccia f5B. Ciascun braccio 5A, 5B è inoltre dotato di un movimento di traslazione rispetto alla base 3 secondo una direzione ortogonale al piano di Fig.1, cioè parallelamente all’asse di rotazione. Con questo movimento i bracci di ciascuna coppia possono avvicinarsi ed allontanarsi l’uno rispetto all’altro per impegnare bobine B di dimensioni assiali variabili.

[0024] Le Figg. 2 a 5 mostrano in dettaglio uno dei quattro bracci di cui è dotato lo svolgitore 1. I bracci 5A, 5B sono tra loro uguali a due a due e simmetrici a due a due ed è quindi sufficiente descrivere uno di tali bracci. Nelle Figg. 2 a 5 il braccio è indicato con 5.

[0025] Il braccio 5 comprende un’estremità prossimale 5.1, cioè un’estremità adiacente alla base 3, e un’estremità distale 5.2, cioè posta a distanza dalla base 3.

All’estremità distale 5.2 ciascun braccio 5 porta un gruppo comprendente un organo di impegno assiale delle bobine B, nel seguito indicato sinteticamente come contropunta, nonché elementi, organi e attuatori accessori e ancillari per l’utilizzo della contropunta.

[0026] La contropunta è indicata con 11 e presenta una estremità di forma conica o tronco-conica 11.1 sporgente dal braccio 5. Nella forma di realizzazione illustrata, adiacentemente all’estremità tronco-conica 11.1 la contropunta 11 presenta elementi radialmente espansibili 11.2. Gli elementi 11.2 sono dotati di un movimento di estrazione e retrazione radiale, in una direzione ortogonale all’asse A-A della contropunta 11. L’asse A-A è parallelo all’asse di rotazione del braccio 5 rispetto alla base 3.

[0027] La contropunta 11 comprende, inoltre, un albero 11.3 che si estende verso l’interno di un alloggiamento 13 realizzato nel braccio 5. L’albero 11.3 è supportato sul braccio 5 per mezzo di due cuscinetti 15 e 17. Nella forma di realizzazione illustrata i cuscinetti 15 e 17 sono montati in corrispondenza di pareti 19, 21 del braccio 5, trasversali all’asse A-A della contropunta. Le pareti 19 e 21 delimitano lateralmente l’alloggiamento 13 attraverso cui si estende l’albero 11.3 della contropunta 11.

[0028] La contropunta 11 è corredata di un freno 23, configurato per frenare la rotazione della contropunta 11 durante il funzionamento dello svolgitore 1, ad esempio allo scopo di arrestare la rotazione della bobina B, oppure allo scopo di mantenere la desiderata tensione nel materiale nastriforme svolto dalla bobina. Nella forma di realizzazione illustrata il freno 23 è disposto all’interno dell’alloggiamento 13 ricavato nel braccio 5, tra le pareti trasversali 19 e 21. In questo modo si riduce la lunghezza assiale della contropunta 11 e si rende libera ed accessibile dal retro l’estremità dell’albero 11.3 della contropunta 11 opposta alla punta tronco-conica 11.1

[0029] Nella forma di realizzazione illustrata il freno 23 comprende organi frenanti e un attuatore del freno. Gli organi frenanti comprendono una serie di anelli ruotanti 25 impegnati all’albero 11.3 della contropunta 11 e coassiali a detto albero. Gli anelli ruotanti 25 sono collegati all’albero 11.3 in modo tale da ruotare solidalmente con esso, rimanendo almeno parzialmente liberi di traslare rispetto all’albero 11.3 in direzione assiale, cioè parallelamente all’asse A-A della contropunta 11. In alcune forme di realizzazione gli anelli ruotanti 25 sono impegnati all’albero 11.3 per mezzo di un profilo scanalato 11.4 formato sull’albero 11.3. In questo modo gli anelli ruotanti 25 ruotano solidalmente alla contropunta 11 ma possono avvicinarsi ed allontanarsi gli uni dagli altri secondo la doppia freccia f23.

[0030] Tra gli anelli ruotanti 25 sono intercalati dischi frenanti 27, impegnati al braccio 5 in modo da non ruotare attorno all’asse A-A della contropunta 11. Ad esempio i dischi frenanti 27 possono essere vincolati ad uno o più perni 29 paralleli all’asse A-A della contropunta 11 rigidamente fissati al braccio 5. I dischi frenanti 27 sono coassiali all’albero 11.3 della contropunta 11. Tra gli anelli ruotanti 25 e i dischi frenanti 27 possono essere interposte pasticche 31 di materiale ad elevato attrito, solidali agli anelli ruotanti 25 o, preferibilmente, ai dischi 27.

[0031] Premendo gli uni contro gli altri con una sollecitazione parallela all’asse A-A i dischi frenanti 27 e gli anelli ruotanti 25 si genera una coppia frenante sull’albero 11.3 della contropunta. Questa azione frenante è fornita da un attuatore 33 del freno. L’attuatore 33 del freno è vantaggiosamente un attuatore cilindro-pistone. Preferibilmente l’attuatore è un attuatore cilindro-pistone pneumatico, per una maggiore semplicità del circuito di alimentazione.

[0032] In alcune forme di realizzazione l’attuatore cilindro pistone 33 può presentare una struttura anulare che si sviluppa attorno all’albero 11.3 della contropunta, come visibile nelle Figg. 3 e 5. Più in particolare, nell’esempio illustrato l’attuatore cilindro-pistone 33 presenta un cilindro 35 che forma una camera anulare 36, entro cui scorre un pistone 37, anch’esso di forma anulare e circondante l’albero 11.3 della contropunta 33.

[0033] L’attuatore cilindro-pistone 33 è un attuatore a semplice effetto. L’immissione di fluido in pressione nella camera anulare 36 del cilindro 35 spinge il pistone anulare 37 verso il cuscinetto 15, così da premere gli uni contro gli altri gli anelli ruotanti 25 e i dischi frenati 27. Quando la pressione del fluido nella camera anulare 36 diminuisce, l’attuatore viene riportato verso la posizione disattiva tramite organi di richiamo elastici, ad esempio una molla elicoidale 39. Nell’esempio illustrato la molla elicoidale 39 è coassiale al perno stazionari 29.

[0034] Per ottenere una configurazione particolarmente compatta, in vantaggiose forme di realizzazione l’attuatore 33 del freno è alloggiato in un corpo anulare qui formante il cilindro 35, il quale forma anche la sede di montaggio di un cuscinetto di supporto dell’albero 11.3 della contropunta 11. Nella forma di realizzazione illustrata il corpo anulare formante il cilindro 35 alloggia il cuscinetto 17. Più in particolare, nella forma di realizzazione illustrata il corpo anulare formante il cilindro 35 presenta una sede 43 di montaggio del cuscinetto 17. In alcune forme di realizzazione il corpo anulare presenta una flangia 45 di montaggio tramite la quale esso è fissato alla parete trasversale 21.

[0035] Per smaltire il calore che si genera quando il freno 23 viene azionato, può essere previsto un sistema di ventilazione, ad esempio comprendente o costituito da una ventola 47 che fa circolare aria nell’alloggiamento 13 realizzato nel braccio 5.

[0036] La configurazione descritta è particolarmente compatta, e consente di realizzare una contropunta 11 con un albero 11.3 particolarmente corto. Inoltre, l’estremità dell’albero 11.3 opposta alla punta conica 11.1 della contropunta 11 è libera e può essere accessibile dall’esterno del braccio 5. Nella forma di realizzazione illustrata un coperchio 49 protegge l’albero 11.3 e il cuscinetto posteriore 17 di esso.

[0037] In possibili forme di realizzazione l’estremità posteriore dell’albero 11.3 può essere accessibile per l’impegno ad un collettore di aria compressa o altro fluido di comando degli elementi espansibili 11.2. Inoltre, l’estremità posteriore dell’albero 11.3 può essere accessibile per applicarvi un motore ausiliario, con l’eventuale interposizione di una frizione o altro innesto. Il motore può essere usato per ruotare in maniera controllata la contropunta 11, ad esempio per svolgere o riavvolgere il materiale nastriforme della bobina B.

[0038] Il freno 23 è alloggiato integralmente all’interno del braccio 5, tra le pareti trasversali 19, 21 che definiscono l’alloggiamento 13, con una configurazione particolarmente compatta.

[0039] In alcune forme di realizzazione alla contropunta 11 può essere associato un espulsore che serve a facilitare l’estrazione di un’anima di avvolgimento della bobina B, ad esempio per scaricare una bobina esaurita o semplicemente per sostituire una bobina in lavoro con una diversa bobina, richiesta per un ordine di lavorazione successivo. In taluni casi, retraendo gli elementi espansibili 11.2 e muovendo i bracci 5 parallelamente all’asse A-A delle contropunte 11 distanziandoli l’uno dall’altro, si possono verificare situazioni in cui la bobina B, ovvero la sua asta di avvolgimento, rimane incastrata su una delle contropunte 11. L’espulsore serve a sfilare con sicurezza l’anima dalla contropunta 11.

[0040] Secondo forme di realizzazione qui descritte, anche l’espulsore può essere realizzato in maniera compatta e può essere alloggiato almeno in parte nell’alloggiamento 13 tra le pareti trasversali 19, 21.

[0041] Nella forma di realizzazione illustrata l’espulsore comprende un piattello mobile 51 coassiale alla contropunta 11 e circondante l’albero 11.3 di essa. Il piattello mobile 51 è spinto verso la parete trasversale 19 quando la contropunta 11 viene inserita in una estremità della bobina B. Per facilitare l’estrazione della contropunta 11 dall’anima tubolare della bobina B il piattello 51 può essere spinto secondo la freccia f51 contro l’anima tubolare (non mostrata). La spinta secondo la freccia f51 sviluppata da un attuatore di espulsione.

[0042] In alcune forme di realizzazione l’attuatore di espulsione comprende uno o più attuatori cilindro-pistone pneumatici o idraulici.

[0043] Nella forma di realizzazione illustrata l’attuatore di espulsione comprende due attuatori cilindro-pistone 53, 55. I due attuatori cilindro-pistone dell’attuatore di espulsione sono attuatori a doppio effetto e sono vantaggiosamente disposti in serie. Ciò significa che fluido di comando pressurizzato può essere immesso in una prima camera di uno degli attuatori cilindro-pistone 53, 55, ad esempio nella camera opposta al piattello 51 dell’attuatore cilindro-pistone 55, come schematicamente rappresentato dalla freccia (A). Il fluido nella seconda camera dell’attuatore cilindropistone 55 viene scaricato (freccia (B)). La seconda camera dell’attuatore cilindropistone 55 è collegata con la camera di del cilindro-pistone 53 opposta rispetto al piattello 51, in cui il fluido entra secondo la freccia (C). Il movimento di espulsione provoca l’uscita di fluido secondo la freccia (D) dalla seconda camera dell’attuatore cilindro-pistone 53. In questo modo, l’immissione di fluido in pressione secondo la freccia (A) provoca l’attuazione simultanea e sincrona di entrambi gli attuatori 53, 55, che spingono il piattello 51 nel verso della freccia f51. I due pistoni degli attuatori cilindro-pistone 53, 55 sono vincolati ad eseguire la stessa corsa, indipendentemente dalla resistenza che incontrano nel movimento.

[0044] Quando il piattello 51 deve essere riportato nella posizione retratta, ciò può essere ottenuto tramite la semplice spinta dell’asta di avvolgimento della bobina B contro il piattello 51, avvicinando il braccio 5 alla bobina avendo centrato la contropunta 11 con il foro assiale dell’asta di avvolgimento della bobina B. Il movimento del piattello 51 nel verso opposto rispetto alla freccia f51 richiama fluido di lavori nel verso opposto alla freccia (C) nella camera di sinistra (nel disegno) dell’attuatore 55, provocando il deflusso di fluido dalla camera di destra di tale attuatore in verso opposto alla freccia (B) e la sua immissione nella camera di sinistra dell’attuatore 53. Il movimento del pistone dell’attuatore 53 scarica fluido dalla camera di destra in verso opposto alla freccia (A).

[0045] In questo modo con un semplice circuito avente due condotti di collegamento al circuito del fluido di azionamento, ad esempio olio, si ottiene una doppia spinta sul piattello 51, in quanto gli attuatori 53 e 55 sono disposti in posizioni diametralmente opposte (cioè sfalsati di 180°) attorno all’asse A-A dell’albero 11.3 della contropunta 11.

Claims

BRACCIO PER UNO SVOLGITORE E SVOLGITORE COMPRENDENTE DETTO BRACCIO Rivendicazioni 1. Un braccio (5; 5A, 5B) per uno svolgitore (1) di bobine (B), comprendente: un organo di impegno assiale (11) delle bobine (B) avente un albero (11.3) supportato tramite almeno due cuscinetti di supporto (15, 17) montati sul braccio (5; 5A, 5B), per ruotare attorno ad un asse di rotazione (A-A); e un freno (23) atto ad agire sull’albero (11.3); caratterizzato dal fatto che il freno (23) è disposto almeno in parte tra i due cuscinetti di supporto (15, 17).
2. Il braccio (5; 5A, 5B) della rivendicazione 1, in cui il freno (23) è alloggiato integralmente in uno spazio tra detti due cuscinetti di supporto (15, 17).
3. Il braccio (5; 5A, 5B) della rivendicazione 1 o 2, comprendente due pareti (19, 21) trasversali rispetto all’asse di rotazione (A-A) dell’albero (11.3), e in cui i due cuscinetti di supporto (15, 17) sono compresi in uno spazio definito tra dette due pareti (19, 21).
4. Il braccio (5; 5A, 5B) di una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il freno (23) comprende: almeno un anello ruotante (25), torsionalmente accoppiato all’albero (11.3) e ruotante con esso; almeno un disco frenante (27) coassiale all’albero (11.3), in cui l’anello ruotante (25) e il disco frenante (27) sono mobili l’uno rispetto all’altro in una direzione (f23) parallela all’asse di rotazione (A-A) dell’albero (11.3); ed un attuatore (33) del freno atto a premere l’uno contro l’altro detto anello ruotante (25) e detto disco frenante (27); in cui detto almeno un disco frenante (27) e detto almeno un anello ruotante (27) sono disposti fra i due cuscinetti di supporto (15, 17).
5. Il braccio (5; 5A, 5B) di una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 3, in cui il freno (23) comprende: una pluralità di anelli ruotanti (25), torsionalmente accoppiati all’albero (11.3) e ruotanti con esso; una pluralità di dischi frenanti (27) coassiali all’albero (11.3), in cui gli anelli ruotanti e i dischi frenanti sono mobili gli uni rispetto agli altri in una direzione parallela all’asse di rotazione (A-A) dell’albero (11.3); ed un attuatore (33) del freno atto a premere gli uni contro gli altri detti anelli ruotanti (25) e detti dischi frenanti (27); in cui i dischi frenanti (27) e gli anelli ruotanti (25) sono disposti fra i due cuscinetti di supporto (15, 17).
6. Il braccio (5; 5A, 5B) della rivendicazione 4 o 5, in cui l’attuatore (33) del freno è alloggiato all’interno del braccio (5; 5A, 5B), preferibilmente almeno in parte fra detti due cuscinetti di supporto (15, 17).
7. Il braccio (5; 5A, 5B) della rivendicazione 4, 5 o 6, in cui l’attuatore (33) del freno è un attuatore cilindro-pistone, preferibilmente un attuatore cilindro-pistone pneumatico.
8. Il braccio(5; 5A, 5B) della rivendicazione 7, in cui l’attuatore (33) del freno è un attuatore cilindro-pistone a semplice effetto.
9. Il braccio (5; 5A, 5B) di una qualsiasi delle rivendicazioni 4 a 8, in cui l’attuatore (33) del freno ha uno sviluppo anulare e circonda detto albero (11.3).
10. Il braccio (5; 5A, 5B) di una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un espulsore atto ad espellere una bobina (B) dall’organo di impegno assiale (11), comprendente un attuatore di espulsione .
11. Il braccio (5; 5A, 5B) della rivendicazione 10, in cui l’espulsore comprende: un piattello mobile (51) montato coassialmente all’albero (11.3) dell’organo di impegno assiale (11) e atto a muoversi assialmente rispetto ad esso su comando dell’attuatore di espulsione.
12. Il braccio (5; 5A, 5B) della rivendicazione 10 o 11, in cui l’attuatore di espulsione è alloggiato nel braccio (5; 5A, 5B), preferibilmente posizionato almeno in parte tra i due cuscinetti di supporto (15, 17).
13. Il braccio (5; 5A, 5B) di una qualsiasi delle rivendicazioni 10 a 12, in cui l’attuatore di espulsione comprende almeno un attuatore cilindro-pistone (53, 55).
14. Il braccio (5; 5A, 5B) di una qualsiasi delle rivendicazioni 10 a 13, in cui l’attuatore di espulsione comprende due attuatori cilindro-pistone (53, 55) posti in serie l’uno rispetto all’altro e preferibilmente affiancati in posizioni diametralmente opposte rispetto all’asse di rotazione (A-A) dell’albero (11.3).
15. Il braccio (5; 5A, 5B) di una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il freno (23) è alloggiato in un alloggiamento (13) formato a un’estremità del braccio (5) ed in cui il braccio comprende un sistema di ventilazione (47) per rimuovere da detto alloggiamento calore generato per attrito dal freno.
16. Uno svolgitore (1) per svolgere bobine (B) di materiale nastriforme, comprendente una struttura portante (3) e almeno una coppia di bracci (5A, 5B) come da una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, supportati mobili rispetto alla struttura portante (3).
17. Lo svolgitore (1) della rivendicazione 16, in cui i bracci (5A, 5B) sono dotati di un moto di accostamento ed allontanamento reciproco e di un movimento di traslazione di una bobina impegnata dai bracci.
18. Lo svolgitore (1) della rivendicazione 16 o 17, in cui detti bracci (5A, 5B) sono dotati di un movimento di rotazione sincrona rispetto alla struttura portante, attorno ad un asse parallelo all’asse di rotazione dei rispettivi alberi degli organi di impegno assiale.