IT201900009051A1 - Dispositivo e metodo per la pulizia di mozzo e faccia di montaggio di ruote di veicoli da residui di vernice a polvere - Google Patents

Dispositivo e metodo per la pulizia di mozzo e faccia di montaggio di ruote di veicoli da residui di vernice a polvere Download PDF

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IT201900009051A1
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IT
Italy
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shaft
nozzle
cleaning
brush
hub
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Application number
IT102019000009051A
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English (en)
Inventor
Patric Pedruzzi
Marco Pierluigi Pizzamiglio
Original Assignee
Olpiduerr S P A
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B08CLEANING
    • B08BCLEANING IN GENERAL; PREVENTION OF FOULING IN GENERAL
    • B08B5/00Cleaning by methods involving the use of air flow or gas flow
    • B08B5/02Cleaning by the force of jets, e.g. blowing-out cavities
    • B08B1/32
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“DISPOSITIVO E METODO PER LA PULIZIA DI MOZZO E FACCIA DI MONTAGGIO DI RUOTE DI VEICOLI DA RESIDUI DI VERNICE A POLVERE”
Settore Tecnico dell’Invenzione
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo e ad un metodo di pulizia di ruote di veicoli, in particolare di un mozzo e di una adiacente faccia di montaggio di cerchioni ruota, ad esempio in lega leggera, successivamente ad una fase di verniciatura a polvere dei cerchioni stessi, al fine di rimuovere residui di vernice a polvere da selezionate zone dei cerchioni, in particolare da una faccia frontale (faccia di montaggio) di un mozzo delle ruote destinata ad accoppiare in uso con una unità mozzo ruota di veicoli, e da una superficie laterale radialmente interna del mozzo.
Tecnica Nota
I cerchioni ruota sono normalmente formati da un anello esterno avente in sezione radiale una forma ad U, noto con il termine tecnico di “rim”, sul quale vengono in uso montati i pneumatici, una parte intermedia formata solitamente da una pluralità di razze radiali, ed un elemento anulare centrale o “hub” delimitato da una superficie o faccia frontale anulare di montaggio, che in uso va a contatto con l’unità mozzo ruota del veicolo e che deve rimanere il più grezza possibile per permettere un buon accoppiamento ad attrito con l’unità mozzo ruota.
Sia per motivi estetici che tecnologici, i cerchioni ruota di veicoli, ed in particolare i cerchioni ruota realizzati in lega leggera, devono venire verniciati ed il processo di verniciatura normalmente impiegato è quello a polvere, in cui una vernice in polvere caricata elettrostaticamente viene proiettata contro il cerchione e poi cotta.
Questo tipo di processo di verniciatura viene eseguito supportando ciascun cerchione mediante un rispettivo “paletto” o mandrino, che consiste in uno stelo provvisto, ad una estremità superiore di una testa conica che sporge da un piatto o flangia e ad una estremità inferiore di un dispositivo di ritegno configurato per impegnare un convogliatore, usualmente del tipo a cinghia o a catena.
Ciascun cerchione viene appoggiato sul piatto o flangia mediante la superficie anulare frontale dell’elemento anulare centrale, il quale impegna con una sua parete laterale radialmente interna la testa conica, in modo che l’anello esterno o “rim” rimane supportato radialmente a sbalzo dal mandrino, insieme con le razze.
Una volta accoppiato ciascun mandrino con un convogliatore, i cerchioni vengono fatti avanzare attraverso una cabina di verniciatura, dove vengono verniciati, per poi venire successivamente cotti.
Durante l’operazione di verniciatura a polvere, però, anche la zona del mozzo ruota riceve una parte della vernice che, pur non aderendo perfettamente, la imbratta e che se venisse cotta insieme al resto della vernice depositata correttamente sulle zone interessate, creerebbe problemi in fase di accoppiamento con l’unità mozzo ruota.
Pertanto, i cerchioni ruota, dopo una fase di deposizione a spruzzo di vernice in polvere e prima di una fase di cottura della vernice in polvere, devono essere sottoposti ad una fase di pulizia tesa a rimuovere imbrattamenti/residui di vernice in polvere dalla zona del mozzo del cerchione ruota e in particolare da una superficie o faccia frontale di montaggio del mozzo in uso destinata ad accoppiare con un unità mozzo ruota e da una superficie o parete laterale radialmente interna del mozzo del cerchione ruota.
Rimuovere la vernice in polvere non è tuttavia una operazione semplice; infatti le vernici utilizzate per la verniciatura dei cerchioni sono altamente infiammabili / esplosive, per cui non è possibile utilizzare spazzole metalliche o qualsiasi altro attrezzo che possa produrre scintille a contatto con i cerchioni stessi. L’utilizzo di spazzole morbide, in feltro o plastica o gomma non risolve il problema di ottenere la pulizia dei cerchioni in modo rapido, efficiente e poco costoso; infatti le spazzole si imbrattano rapidamente e devono quindi venire pulite manualmente. L’utilizzo di getti di aria compressa è anche normalmente pericoloso, sia perché si rischia di rimuovere vernice in polvere da zone adiacenti al mozzo, ma che devono restare verniciate, sia in quanto si deve evitare accuratamente di disperdere anche minime quantità di vernice in polvere nell’ambiente, sia per ovvi motivi di inquinamento, sia soprattutto per il rischio di formazione di miscele esplosive.
Sintesi dell’Invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo ed un metodo di pulizia di selezionate zone di cerchioni ruota da residui di verniciatura a polvere, che siano privi degli inconvenienti dell’arte nota, ed in particolare che presentino rapidità di trattamento, costi di utilizzazione ed ingombri contenuti ed una elevata sicurezza di utilizzo, in particolare rispetto al rischio di esplosioni, nonché una elevata efficienza di pulizia.
In base all’invenzione vengono dunque forniti un dispositivo ed un metodo di pulizia di un mozzo ed una faccia di montaggio di ruote di veicoli da residui di verniciatura a polvere, aventi le caratteristiche enunciate nelle rivendicazioni annesse.
Breve Descrizione dei Disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione appariranno chiari dalla seguente descrizione di una sua forma preferita di esecuzione, fatta a titolo esemplificativo, ma non limitativo, con riferimento agli annessi disegni, in cui:
- la figura 1 rappresenta schematicamente una vista prospettica di tre quarti anteriore di un dispositivo di pulizia per ruote di veicoli, nella fattispecie di cerchioni ruota, realizzato secondo l’invenzione e provvisto di tre stazioni di pulizia occupate da tre cerchioni di dimensioni differenti;
- la figura 2 rappresenta schematicamente la medesima vista prospettica di figura 1 del dispositivo di pulizia dell’invenzione con parti rimosse per una migliore comprensione della struttura delle stazioni di pulizia;
- la figura 3 rappresenta schematicamente una vista prospettica di tre quarti posteriore delle stazioni del dispositivo di pulizia di figure 1 e 2 con due dei tre cerchioni rimossi per illustrare meglio rispettivi dettagli delle stazioni di pulizia;
- la figura 4 illustra schematicamente una vista prospettica sezionata secondo un piano di traccia IV-IV del dispositivo di pulizia dell’invenzione nella configurazione di figura 3;
- la figura 5 illustra schematicamente ed in scala ingrandita una vista prospettica sezionata secondo un piano di traccia V-V di una delle stazioni di pulizia del dispositivo dell’invenzione; e - la figura 6 illustra schematicamente una vista laterale in elevazione e sezionata secondo un piano parallelo al piano di traccia V-V della stazione di pulizia di figura 5.
Descrizione Dettagliata
Con riferimento alle figure da 1 a 6, è indicato nel suo complesso con 1 un dispositivo di pulizia (illustrato solo schematicamente) di selezionate zone di ruote di veicoli ed in particolare di un mozzo 3 e di una faccia anulare di montaggio 4 di cerchioni ruota 2 (figura 5) da residui di vernice a polvere, dopo che i cerchioni 2 sono stati sottoposti ad una fase, nota, di verniciatura elettrostatica a polvere e prima che la vernice a polvere venga cotta, secondo un processo di verniciatura noto.
Il dispositivo di pulizia 1 comprende almeno una stazione di pulizia 5 su cui è stazionabile in uso una ruota o cerchione ruota 2, ed un involucro 6 conformato a tazza o vasca ed entro il quale è alloggiata almeno una stazione di pulizia 5 o, come nell’esempio non limitativo di attuazione illustrato, una pluralità (nell’esempio illustrato tre) di stazioni di pulizia 5, azionabili contemporaneamente, ciascuna adatta a ricevere un cerchione 2 per volta, anche di diametri e forme diversi, ad esempio opportunamente spaziate tra loro per ricevere cerchioni con dimensioni ruote da 14 pollici a 26 pollici.
Per permettere il posizionamento dei cerchioni 2 sulle stazioni di pulizia 5 disposte entro l’involucro o vasca 6, le stazioni di pulizia 5 sono accessibili attraverso una imboccatura 7 superiore dell’involucro o vasca 6, nell’esempio illustrato di forma rettangolare.
Per fare stazionare e supportare al contempo i cerchioni 2 sulle stazioni di pulizia 5 e per movimentare i cerchioni 2 da e verso il dispositivo di pulizia 1, quest’ultimo comprende una pluralità di robot 8, dei quali solo uno mostrato, e solo schematicamente, per semplicità. I robot 8 sono robot a controllo numerico su almeno tre assi e possono essere di un qualsiasi tipo noto.
Preferibilmente, l’involucro o vasca 6 è realizzato in materiale metallico, perché conduttivo.
Ciascuna stazione di pulizia 5 (figure 4-6) comprende (solo una delle stazioni di pulizia 5 viene qui di seguito descritta nei dettagli, le tre stazioni di pulizia 5 del dispositivo 1 essendo identiche e variando l’una dall’altra al più per le dimensioni dei singoli componenti) un primo albero 9 internamente cavo definito da un primo tratto di tubo cilindrico, un supporto 10 fisso per l’albero 9, sul quale supporto fisso 10 l’albero 9 è montato folle ed una prima spazzola anulare 11 provvista di setole 12 realizzate in un materiale plastico sintetico e preferibilmente ignifugo, fissata angolarmente solidale all’albero 9.
Ciascuna stazione di pulizia 5 comprende inoltre un tubo cilindrico 13 di adduzione di aria compressa montato fisso rispetto al supporto 10 ed alloggiato coassiale entro il primo albero 9; il tubo 13 è alimentato in modo noto da un impianto di produzione di aria compressa esterno all’involucro o vasca 6, noto e non illustrato per semplicità.
Secondo una aspetto dell’invenzione, ciascuna stazione di pulizia 5 comprende inoltre un ugello 14 conformato a tazza, portato folle da una estremità superiore 15 (figure 4 e 6) del tubo di adduzione di aria compressa 13. L’ugello 14 può inoltre essere anche mobile telescopicamente in una direzione assiale sul tubo di adduzione di aria 13, oppure essere assialmente fisso.
L’ugello 14 comprende (figure 4 e 6) una parete laterale cilindrica 16 coassiale con il tubo di adduzione di aria compressa 13 ed una parete di fondo 18, opposta al tubo di adduzione di aria compressa 13 e conformata ad ogiva. Inoltre, l’ugello 14 è provvisto attraverso la parete laterale cilindrica 16 di una pluralità di file anulari, sovrapposte tra loro in direzione assiale, di primi fori 19 passanti.
Ciascuna stazione 5 o, più in generale, il dispositivo di pulizia 1 nel suo complesso, comprende inoltre un dispositivo 20 (figure 2 e 4) di rotazione per il primo albero 9, come sarà descritto più in dettaglio nel seguito.
Secondo un aspetto dell’invenzione, l’ugello 14 e l’albero 9 sono relativamente mobili assialmente tra una prima posizione (figura 6), in cui l’ugello 14 è retratto entro la prima spazzola 11 in modo che solo una prima fila 21 (figura 6) di primi fori 19, immediatamente adiacente alla parete di fondo 18, si trova disposta immediatamente al di sopra delle setole 12 della prima spazzola 11, ed una seconda posizione (illustrata a tratteggio e solo schematicamente), in cui l’ugello 14 è estratto dalla prima spazzola 11 di una quantità tale da essere inserito in uso entro il mozzo ruota 3 di ciascun cerchione 2 mentre la prima spazzola 11 coopera con la faccia di montaggio 4 del mozzo 3 ed almeno una fila (nell’esempio illustrato quella più distante dalla parete di fondo 14) dei primi fori 19 è allineata sostanzialmente a filo con le setole 12 della prima spazzola 11.
Tali due configurazioni, estratta e retratta dell’ugello 14, si possono ottenere sia configurando l’estremità superiore 15 del tubo di adduzione 13 e l’ugello 14 in modo che l’ugello 14 sia mobile assialmente sul tubo 13, sia, come non limitativamente e solo schematicamente illustrato in figure 4 e 6, configurando l’albero 9 in modo che questo sia supportato, direttamente o indirettamente, da un banco di supporti a molla 100, in modo che spingendo verso il basso la spazzola 11 con il rispettivo albero 9 l’ugello 14 viene progressivamente portato dalla posizione retratta nella posizione estratta.
In uso, i cerchioni 2 sono supportati dal/dai robot 8; mente l’ugello 14 è assialmente fisso, il robot 9 schiaccia il cerchione 2 contro la spazzola 11 spingendo in basso l’albero 9 contro la reazione elastica dei supporti 100, facendo inserire l’ugello 14 all’altezza voluta nel mozzo ruota; terminata questa fase di pulizia i supporti a molla 100 fanno tornare l’albero 9 in posizione di riposo, una volta rilasciata la ruota.
Secondo un’ulteriore aspetto dell’invenzione, infine, l’interno del primo albero 9 è collegato attraverso il supporto 10 con un dispositivo di aspirazione aria 22 (figura 1) e, a sua volta, l’interno del primo albero 9 è collegato, tramite secondi fori o finestre 23 con una intercapedine anulare 24 compresa tra la prima spazzola 11 e l’ugello 14; i fori o finestre 23, sono disposti radialmente verso l’interno della prima spazzola 11 (figure 4 e 6), tra rispettive razze radiali della medesima.
Il dispositivo di aspirazione aria 22 è supportato dall’involucro o vasca 6, esternamente allo stesso/a e comprende due bocche di aspirazione 25 (figure 1 e 2) che sono disposte attraverso l’involucro 6 in corrispondenza di una sua parete di fondo 26 sagomata a tramoggia e sono connesse con rispettive tubazioni di aspirazione 260 del dispositivo 22.
I supporti 11, che sono anch’essi, nel complesso, di conformazione cilindrica e sono internamente cavi, presentano aperture inferiori 27 rivolte verso la parete di fondo 26 dell’involucro 6, in modo che il dispositivo di aspirazione 22 è atto ad aspirare aria anche dall’interno dell’albero cavo 9 e fino in corrispondenza della intercapedine 24 e delle spazzole 11.
La parete di fondo 26 conformata a tramoggia presenta una inclinazione rispetto all’orizzontale pari o superiore a 30°, in modo da favorire il distacco e lo scivolamento verso il basso dei (pochi) residui di vernice a polvere che vengono staccati dai cerchioni 2, mediante le spazzole 11 e l’ugello 14, ma che non vengono completamente aspirati via dal dispositivo 22. Tali (pochi) residui si raccolgono sul fondo dell’involucro o vasca 6, dove possono essere eliminati manualmente, di tanto in tanto o comunque in un secondo tempo, o asportati in continuo o saltuariamente mediante un dispositivo meccanico noto e non illustrato per semplicità.
Secondo un aspetto dell’invenzione, i primi fori 19 sono orientati tutti in una medesima direzione inclinata rispetto ad una direzione radiale, perpendicolare alla parete laterale cilindrica 16 dell’ugello 14, in modo che aria compressa alimentata all’ugello 14 dal tubo di adduzione 13 fa anche ruotare l’ugello 14 rispetto al tubo di adduzione 13 per propulsione a reazione. Ovviamente, in alternativa, l’ugello 14 potrebbe essere fatto ruotare con un dispositivo meccanico di tipo noto.
L’ugello 14 è realizzato in un materiale plastico sintetico preferibilmente ignifugo e comprende un primo elemento anulare 28 (figure 4 e 6) calzato (sostanzialmente a tenuta di fluido) coassiale sulla estremità superiore 15 del tubo di adduzione 13 di aria compressa ed un secondo elemento anulare 29 delimitato dalla parete laterale cilindrica 16, il quale elemento 29 è calzato folle su una porzione cilindrica 30 (figura 6) di diametro ridotto del primo elemento anulare 28, preferibilmente con l’interposizione di un cuscinetto di rotolamento 31 (figure 4 e 6), ancora più preferibilmente realizzato in vetro, in modo da evitare qualsiasi possibile scintillio.
Il primo elemento anulare 28 dell’ugello 14 può essere configurato per ricevere una spinta verso l’alto dall’aria compressa alimentata all’ugello 14 attraverso il tubo di adduzione 13, almeno a partire da una prefissata portata di aria compressa, in modo da portare in uso, progressivamente, l’ugello 14 nella citata seconda posizione, in cui è estratto dalla prima spazzola 11. In alternativa, l’ugello 14 può essere spostato nella posizione estratta mediante un dispositivo meccanico qualsiasi, noto e non illustrato oppure è assialmente fisso, come già descritto ed è la spazzola 11 a venire abbassata per estrarlo progressivamente dalla stessa.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, ciascuna stazione 5 del dispositivo 1 comprende anche un secondo albero 32 internamente cavo (figure 4 e 6) definito da un secondo tratto di tubo cilindrico e disposto coassiale all’interno del primo albero 9, tra quest’ultimo ed il tubo di adduzione 13 di aria compressa, distanziato/spaziato radialmente sia dal tubo 13 che dall’albero 9, in modo da creare rispettive intercapedini anulari tra albero 32 e tubo 13 e tra gli alberi 32 e 9.
Il secondo albero 32 supporta una seconda spazzola anulare 33 (figura 4) provvista di setole 35 realizzate in un materiale plastico sintetico e preferibilmente ignifugo e disposta concentrica alla prima spazzola 11, radialmente all’interno di quest’ultima e radialmente all’esterno dell’ugello 14.
Il secondo albero 32 è vincolato angolarmente solidale (ed anche assialmente solidale) al primo albero 9 e la seconda spazzola 33 è disposta sostanzialmente a filo della prima spazzola 11 ed è configurata per spazzolare in uso almeno parte di una superficie laterale interna 36 del mozzo ruota 3 (figura 5).
L’ugello 14 è configurato per inserirsi in uso radialmente sull’interno della seconda spazzola 33 ed entro il mozzo ruota 3 per inviare aria compressa attraverso i primi fori 19 verso la superficie laterale interna 36 del mozzo ruota 3 ed attraverso le rispettive setole 35 e 12 delle spazzole 33 e 11, radialmente dall’interno verso l’esterno, mentre sia l’ugello 14 che le spazzole 11 e 33 ruotano.
I citati secondi fori 23 connettono direttamente l’intercapedine anulare 24 con l’interno del primo albero 9 mentre l’intercapedine anulare 24 è direttamente connessa con l’interno del secondo albero 32; terzi fori 37 sono ricavati radialmente passanti attraverso il secondo albero 32 per connettere l’interno del secondo albero 32 con l’interno del primo albero 9. A tale scopo i fori 37 sono preferibilmente inclinati verso il basso, cioè da banda opposta alle spazzole 11 e 33.
La intercapedine anulare 24 è delimitata tra la prima spazzola 11 e la seconda spazzola 33 ed è in parte coperta da un anello di guardia 38 (figura 4) configurato per andare in uso contro parte della faccia anulare di montaggio 4 per impedire eventuali spostamenti radiali verso l’esterno di vernice in polvere rimossa dall’interno del mozzo 3.
Il dispositivo di rotazione 20 per il primo albero 9 di ciascuna stazione di pulizia 5 comprende, per ciascuna stazione 5, un assale 39 (figura 2) disposto radialmente sull’esterno del supporto 11 e parallelo al primo albero 9, con il quale accoppia mediante una trasmissione ad ingranaggi 40.
Nell’esempio non limitativo illustrato, il dispositivo di pulizia 1 comprende una pluralità di stazioni di pulizia 5 disposte affiancate in serie e configurate per operare simultaneamente, ciascuna azionata in rotazione da un rispettivo assale 39; gli assali 39 sono azionati un primo direttamente da un motore 41 e gli altri dal primo assale 39, mediante trasmissioni a cinghia 42.
Gli assali 39 ed, eventualmente, anche il motore 40 sono alloggiati, insieme con, ed all’esterno del, supporto 11 di ciascuna stazione di pulizia 5, entro l’involucro 6, la cui imboccatura 7 è rivolta verso le spazzole 11 (e 33) delle stazioni di pulizia 5.
L’imboccatura 7 può essere provvista di un sistema di tenuta a cortina d’aria (non illustrato per semplicità) e l’interno dell’involucro o vasca 6 è comunque mantenuto in depressione dal dispositivo di aspirazione 22, in modo da evitare qualsisia dispersione all’esterno di residui di vernice in polvere rimossi dai cerchioni 3.
Per ottenere in uso una pulizia delle spazzole 11 ed, eventualmente, 33, migliore di quella già garantita dai getti d’aria prodotti dall’ugello 14, il dispositivo di pulizia 1 è dotato anche di un sistema di pulizia aggiuntivo, indicato nel suo complesso con 43 (figure 3 e 5), destinato specificamente alle spazzole 11 (e 33) ed installato all’interno dell’involucro o vasca 6.
Tale sistema 43 si basa su una serie di ugelli 44, preferibilmente conformati a lama, previsti in numero di almeno uno per ciascuna stazione 5, montati su aste 45 a loro volta montate radialmente scorrevoli rispetto alle stazioni 5 su rotaie 46 ed azionate mediante valvole pneumatiche 47. Gli ugelli 44 ed il sistema 43 nel suo complesso sono configurati per essere mossi contro le spazzole 11 radialmente dall’esterno verso l’interno e per immettere getti di aria compressa dall’esterno verso l’interno attraverso le setole 12 e 35 delle spazzole 11 e 33 mentre il dispositivo di aspirazione 22 è in azione.
Da quanto finora descritto è infine chiaro che l’invenzione è anche relativa ad un metodo di pulizia di selezionate zone di ruote di veicoli come un mozzo 3 ed una faccia anulare di montaggio 4 di cerchioni ruota 2 da residui di vernice a polvere presenti dopo una fase di verniciatura a polvere dei cerchioni 2.
Tale metodo comprende le fasi di:
- fare stazionare per un primo tempo prefissato ciascun cerchione 2 in corrispondenza di una stazione di pulizia 5 racchiusa entro un involucro 6 conformato a tazza o vasca e dotato superiormente di una imboccatura 7 per permettere il posizionamento dei cerchioni 2 sulla stazione di pulizia 5;
- durante la fase di stazionamento sulla stazione di pulizia 5 impegnare la faccia anulare di montaggio 4 e almeno parte di una superficie laterale interna 36 del mozzo ruota 3 con una coppia di spazzole anulari 11 e 33 rotanti aventi setole 12,35 realizzate in un materiale plastico sintetico preferibilmente ignifugo e simultaneamente inviare radialmente dall’interno verso l’esterno aria compressa contro le setole 12,35 e contro l’intera superficie laterale interna 36 del mozzo 3 mediante un primo ugello 14 realizzato in un materiale plastico sintetico e dotato di fori 19 radiali che viene progressivamente inserito assialmente nel mozzo 3 e contemporaneamente fatto ruotare su se stesso;
- rimuovere il cerchione 2 dalla stazione di pulizia e continuare a fare ruotare le spazzole 11 e 33 ed alimentare aria compressa al primo ugello 14, che anche fatto ruotare su sé stesso, per un secondo tempo prefissato per pulire le spazzole;
- contemporaneamente alle fasi di stazionamento del cerchione 2 sulla stazione di pulizia 5 e di pulizia delle spazzole 11,33, aspirare dall’involucro 6 e dall’interno della stazione di pulizia 5 un volume di aria maggiore di quello dell’aria compressa alimentata all’ugello 14 in modo da mantenere l’interno dell’involucro 6 in depressione per impedire dispersioni di residui di vernice in polvere attraverso l’imboccatura 7 dell’involucro 6, che può eventualmente essere protetta anche da una tenuta a cortina d’aria, alimentando aria compressa a filo della imboccatura 7, in particolare dopo la rimozione dei cerchioni 2.
Le spazzole 11,33 vengono fatte ruotare ad una velocità di almeno 60 giri al minuto ed il primo ed il secondo tempo prefissato sono pari a, o minore di, 1,5 secondi.
Durante la fase di pulizia delle spazzole 11,33 le setole 12,35 di queste ultime vengono anche intercettate da rispettivi secondi ugelli 44 che alimentano aria in pressione radialmente dall’esterno all’interno dopo aver sospeso l’invio di aria compressa al primo ugello 14 e per un terzo tempo prefissato pari a, o minore di, 2 secondi.
Per migliorare ancora la sicurezza, sul bordo della imboccatura 7 della vasca 6, all’esterno della stessa, possono essere previsti sensori UV per un controllo di scintilla.
I cerchioni 2 sono fatti stazionare sulla stazione di pulizia 5 e vengono movimentati mediante una pluralità di robot 8 aventi almeno tre assi a controllo numerico, tutti disposti all’esterno della vasca 6.
Grazie a questi accorgimenti si ottiene una perfetta pulizia dei cerchioni ruota 2 da imbrattamenti di vernice a polvere su tutte le parti necessarie e senza rischio di rimuovere invece della vernice dalle parti di cerchione che devono risultare verniciate. Al contempo, non vi è alcun rischio di fuoriuscita nell’ambiente di vernice in polvere azzerando inquinamento e rischio di esplosioni.
Tutti gli scopi dell’invenzione sono dunque raggiunti.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) di pulizia di selezionate zone di ruote di veicoli come un mozzo (3) ed una faccia anulare di montaggio (4) di cerchioni ruota (2) da residui di vernice a polvere, il dispositivo di pulizia comprendendo almeno una stazione di pulizia (5) su cui è stazionabile in uso una ruota o cerchione ruota; caratterizzato dal fatto che, la stazione di pulizia (5) comprende, in combinazione: i)- un primo albero (9) internamente cavo definito da un primo tratto di tubo cilindrico; ii)- un supporto (10) fisso per il primo albero, sul quale supporto fisso il primo albero è montato folle; iii)- una prima spazzola (11) anulare provvista di setole (12) realizzate in un materiale plastico sintetico e preferibilmente ignifugo, fissata angolarmente solidale al primo albero; iv)- un tubo cilindrico di adduzione (13) di aria compressa montato fisso rispetto al supporto ed alloggiato coassiale entro il primo albero; v)- un ugello (14) conformato a tazza, portato folle da una estremità superiore (15) del tubo di adduzione di aria compressa, l’ugello (14) comprendendo una parete laterale cilindrica (16) coassiale con il tubo di adduzione di aria compressa ed una parete di fondo (18), opposta al tubo di adduzione di aria compressa, ed essendo provvisto attraverso la parete laterale cilindrica di una pluralità di file anulari (21), sovrapposte tra loro in direzione assiale, di primi fori passanti (19); e vi)- un dispositivo di rotazione (20) per il primo albero; vii)- detto ugello (14) e/o il primo albero (9) essendo configurati in modo da essere relativamente mobili assialmente tra una prima posizione, in cui l’ugello è retratto entro la prima spazzola (11) in modo che solo una prima fila (21) di primi fori (19), immediatamente adiacente alla parete di fondo, si trova disposta immediatamente al di sopra delle setole (12) della prima spazzola, ed una seconda posizione, in cui l’ugello (14) è estratto dalla prima spazzola di una quantità tale da essere inserito in uso entro il mozzo ruota (3) mentre la prima spazzola (11) coopera con la faccia di montaggio (4) del mozzo ed almeno una fila dei primi fori (19) è allineata sostanzialmente a filo con le setole (12) della prima spazzola; viii)- l’interno del primo albero (9) essendo collegato attraverso il supporto (10) con un dispositivo (22) di aspirazione aria, secondi fori (23) essendo disposti radialmente verso l’interno della prima spazzola per collegare una intercapedine anulare (24) compresa tra la prima spazzola e l’ugello con l’interno del primo albero.
  2. 2. Dispositivo di pulizia secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primi fori (19) sono orientati tutti in una medesima direzione inclinata rispetto ad una direzione radiale, perpendicolare alla parete laterale cilindrica (16) dell’ugello, in modo che aria compressa alimentata all’ugello da detto tubo di adduzione (13) fa ruotare l’ugello rispetto al tubo di adduzione.
  3. 3. Dispositivo di pulizia secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l’ugello (14) è realizzato in un materiale plastico sintetico preferibilmente ignifugo e comprende un primo elemento anulare (28) calzato mobile e coassiale sulla detta estremità superiore del tubo di adduzione (13) di aria compressa ed un secondo elemento anulare (29) delimitato dalla detta parete laterale cilindrica (16), il quale è calzato folle su una porzione cilindrica di diametro ridotto (30) del primo elemento anulare, preferibilmente con l’interposizione di un cuscinetto di rotolamento (31), preferibilmente realizzato in vetro.
  4. 4. Dispositivo di pulizia secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il primo elemento anulare (28) dell’ugello (14) è configurato per ricevere una spinta verso l’alto dall’aria compressa alimentata all’ugello attraverso il tubo di adduzione (13), in modo da portare progressivamente l’ugello nella detta seconda posizione, in cui è estratto dalla prima spazzola (11).
  5. 5. Dispositivo di pulizia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la stazione di pulizia (5) comprende un secondo albero (32) internamente cavo definito da un secondo tratto di tubo cilindrico e disposto coassiale all’interno del primo albero (9), tra quest’ultimo ed il tubo di adduzione (13) di aria compressa, distanziato radialmente da entrambi; il secondo albero supportando una seconda spazzola anulare (33) provvista di setole (35) realizzate in un materiale plastico sintetico e preferibilmente ignifugo e disposta concentrica alla prima spazzola (11), radialmente all’interno di quest’ultima e radialmente all’esterno dell’ugello (14); il secondo albero essendo vincolato assialmente e angolarmente solidale al primo albero e la seconda spazzola (33) essendo disposta sostanzialmente a filo della prima spazzola ed essendo configurata per spazzolare in uso almeno parte di una superficie laterale interna (36) del mozzo ruota (3); detto ugello (14) essendo configurato per inserirsi in uso radialmente sull’interno della seconda spazzola (33) ed entro il mozzo ruota (3) per inviare aria compressa attraverso detti primi fori (19) verso la superficie laterale interna (36) del mozzo ruota ed attraverso rispettive setole (11,35) di dette prima e seconda spazzola.
  6. 6. Dispositivo di pulizia secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti secondi fori (23) connettono direttamente detta intercapedine anulare (24) con l’interno del primo albero (9) mentre l’intercapedine anulare (24) è direttamente connessa con l’interno del secondo albero (32), terzi fori (37) ricavati radialmente passanti attraverso il secondo albero connettendo l’interno del secondo albero con l’interno del primo albero.
  7. 7. Dispositivo di pulizia secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che la detta intercapedine (24) anulare è delimitata tra la prima e la seconda spazzola ed è in parte coperta da un anello di guardia (38) configurato per andare in uso contro parte della faccia anulare di montaggio per impedire eventuali spostamenti radiali verso l’esterno di vernice in polvere rimossa dall’interno del mozzo.
  8. 8. Dispositivo di pulizia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di rotazione (20) per il primo albero comprende un assale (39) disposto radialmente sull’esterno del supporto (10) e parallelo al primo albero (9), con il quale accoppia mediante una trasmissione ad ingranaggi (40); il dispositivo di pulizia (1) comprendendo una pluralità di stazioni di pulizia (5) disposte affiancate in serie e configurate per operare simultaneamente, ciascuna azionata in rotazione da un detto assale (39); gli assali essendo azionati un primo direttamente da un motore (41) e gli altri dal primo assale, mediante trasmissioni a cinghia (42); gli assali ed il motore essendo alloggiati, insieme con, ed all’esterno del, supporto (10) di ciascuna stazione di pulizia, entro un involucro (6) conformato a tazza e avente una imboccatura (7) rivolta verso le spazzole (11) delle stazioni di pulizia; una parete di fondo (26) dell’involucro essendo sagomata a tramoggia ed essendo connessa con rispettive tubazioni di aspirazione (260) del dispositivo di aspirazione aria (22), il quale è supportato dall’involucro (6), esternamente allo stesso.
  9. 9. Metodo di pulizia di selezionate zone di ruote di veicoli come un mozzo (3) ed una faccia anulare di montaggio (4) di cerchioni ruota (2) da residui di vernice a polvere presenti dopo una fase di verniciatura a polvere dei cerchioni, il metodo comprendendo le fasi di: - fare stazionare per un primo tempo prefissato ciascun cerchione (2) in corrispondenza di una stazione di pulizia (5) racchiusa entro un involucro (6) conformato a tazza e dotato superiormente di una imboccatura (7) per permettere il posizionamento dei cerchioni sulla stazione di pulizia; - durante la fase di stazionamento sulla stazione di pulizia impegnare la faccia anulare (4) di montaggio e almeno parte di una superficie laterale (36) interna del mozzo ruota con una coppia di spazzole anulari (11,33) rotanti aventi setole (12,35) realizzate in un materiale plastico sintetico preferibilmente ignifugo e simultaneamente inviare radialmente dall’interno verso l’esterno aria compressa contro le setole e contro l’intera superficie laterale interna del mozzo mediante un primo ugello (14) realizzato in un materiale plastico sintetico e dotato di fori radiali (19) che viene progressivamente inserito assialmente nel mozzo e contemporaneamente fatto ruotare su se stesso; - rimuovere il cerchione dalla stazione di pulizia e continuare a fare ruotare le spazzole (11,33) ed alimentare aria compressa al primo ugello (14) per un secondo tempo prefissato per pulire le spazzole; - contemporaneamente alle fasi di stazionamento del cerchione sulla stazione di pulizia e di pulizia delle spazzole, aspirare dall’involucro (6) e dall’interno della stazione di pulizia (5) un volume di aria maggiore di quello dell’aria compressa alimentata all’ugello (14) in modo da mantenere l’interno dell’involucro (6) in depressione per impedire dispersioni di residui di vernice in polvere attraverso l’imboccatura dell’involucro.
  10. 10. Metodo di pulizia secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che le spazzole (11,33) vengono fatte ruotare ad una velocità di almeno 60 giri al minuto; il primo ed il secondo tempo prefissato essendo pari a, o minore di, 1,5 sec.; e dal fatto che durante la fase di pulizia delle spazzole le setole (12,35) di queste ultime vengono intercettate da rispettivi secondi ugelli (44) che alimentano aria in pressione radialmente dall’esterno all’interno dopo aver sospeso l’invio di aria compressa al primo ugello (14) e per un terzo tempo prefissato pari a, o minore di, 2 sec.; i cerchioni essendo fatti stazionare sulla stazione di pulizia e venendo movimentati mediante robot (8) aventi almeno tre assi a controllo numerico.
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