IT201900008286A1 - Dispenser da parete per sostanze liquide o cremose. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

“DISPENSER DA PARETE PER SOSTANZE LIQUIDE O CREMOSE”.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un dispenser da parete per sostanze liquide o cremose.

Anche se in seguito si farà sempre riferimento, per brevità e comodità espositiva, a saponi liquidi, è evidente che il dispenser secondo il trovato si presta ad essere utilizzato, con gli stessi vantaggi, per l’erogazione dosata di una qualsiasi altra sostanza affine come da esempio sciampi o balsami per i capelli.

Come è a tutti noto è divenuto sempre più diffuso l’utilizzo di dispenser per saponi, non solo in ambito domestico, ma soprattutto nei locali pubblici, dove per evidenti ragioni igieniche sono ormai sparite le tradizionali saponette.

Il componente principale di un dispenser è costituito da una pompetta a stantuffo da applicare sull’imboccatura del flacone di confezionamento del sapone.

Quasi sempre è previsto che il dispenser sia rimovibile rispettivo flacone, così da poter essere riutilizzato su più esemplari dello stesso flacone, ognuno dei quali viene gettato, una volta esaurita la sua carica, per essere sostituito con un nuovo identico.

In questi casi, il dispenser è integrato in un tappo filettato che si presta ad essere avvitato sul boccaglio del flacone.

Va infine ricordato che, per ragioni di comodità e di ottimizzazione dell’uso dello spazio, quasi sempre detti dispenser sono abbinati ad una staffa di supporto che ne consente l’applicazione a parete, come quasi sempre avviene all’interno dei box doccia, piuttosto che in prossimità dei lavandini dei bagni.

In alternativa ad un tipico dispenser del tipo a pompetta è possibile ricorrere a ben più economico dispenser, che utilizza un semplice tappo a membrana, caratterizzato per il fatto di comprendere una membrana circolare di gomma, atta ad occludere il foro di erogazione del boccaglio del flacone; detta membrana è incisa con taglio passante diametrale o più preferibilmente a croce, i cui labbri aderiscono perfettamente fra loro così da garantire un minimo di tenuta.

Questi genere di tappi a membrana vengono utilizzati su flaconi atti ad essere deformati per schiacciamento, come i tipici tubetti per dentifrici, in maniera tale da poter comprimere il sapone liquido in essi contenuto.

In altre parole afferrando e stringendo con una mano siffatti flaconi si riesce a provocare, per effetto della pressione imposta al sapone liquido, a dischiudere i labbri di detta membrana incisa, che lascia così passare una dose di sapone, per poi richiudersi automaticamente non appena viene meno l’azione premente della mano sul tubetto.

In conclusine si può dire che fino ad oggi sul mercato sono reperibili due tipologie di dispenser per saponi liquidi, assolutamente non intercambiabili fra loro, vale a dire i dispenser che impiegano una pompetta a stantuffo e quelli li che impiegano un tappo a membrana.

Altrettanto dicasi per le staffe di fissaggio a parete di queste due differenti categorie di dispenser, nel senso che attualmente i supporti a parete adatti per un dispenser a pompetta non sono certo compatibili per dispenser con tappi a membrana.

L’attenta osservazione dei limiti di applicazione, appena sopra denunciati, dei dispenser da parete di tipo noto ha stimolato a concepire il nuovo dispenser secondo il trovato, il cui primo scopo è quello di progettare un dispenser che possa essere utilizzato in associazione sia con una pompetta a stantuffo sia con un tappo membrana.

Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di realizzare un dispenser da parete, atto ad interfacciarsi con un qualsiasi tipo di flacone, normalmente in commercio, a prescindere dalla sua forma o dai suoi materiali di fabbricazione, come ad esempio plastica piuttosto che vetro, con l’unica condizione presentare un boccaglio di riempimento filettato, chiuso da un normalissimo tappo filettato.

Questi ed ulteriori scopi sono raggiunti in accordo all’invenzione con le caratteristiche della rivendicazione indipendente 1.

Realizzazioni vantaggiose dell’invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.

Ulteriori caratteristiche dell’invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a sue forme di realizzazione puramente esemplificative e quindi non limitative, illustrate nei disegni annessi, in cui:

- la fig. 1 mostra, con una rappresentazione assonometrica ed in esploso, il dispenser da parete secondo il trovato, nel caso in cui lo stesso venga attrezzato con una pompetta a stantuffo; - la fig. 2 è la sezione con un piano verticale del dispenser secondo il trovato, i cui componenti sono mostrati in assetto assemblato; in questa figura sono stati illustrati sia un tappo a membrana che una pompetta a stantuffo, con cui il dispenser secondo il trovato può essere selettivamente attrezzato.

Con riferimento alle figure 1 e 2 il dispenser da parete (100) in parola comprende una mensola (1), destinata ad essere fissata a parete direttamente od indirettamente con qualsivoglia mezzo, più o meno comune, quali ad esempio staffe, viti, incastri, mettendo subito in chiaro che la presente invenzione non intende insegnare come una mensola può essere fissata ad una parete.

Detta mensola (1) reca un foro circolare passante (2) atto ad alloggiare un primo raccordo tubolare (3), aggettante perpendicolarmente dalla superficie superiore (1a) di detta mensola (1) ed un secondo raccordo tubolare (4), aggettante perpendicolarmente dalla superficie inferiore (1b) di detta mensola (1).

Il primo raccordo tubolare (3) oltre a trovare una sede di alloggiamento in detto foro passante (2), è preferibilmente accoppiato con detto foro passante (2) in maniera girevole, così da trovare in detto foro (2) anche una sede di guida per le sue rotazioni attorno ad un asse verticale (Y), passante per il centro di detto foro (2).

Il secondo raccordo tubolare (4) è allineato coassialmente ed intercomunicante con il sovrastante primo raccordo (3), ma, al contrario di quest’ultimo, è fissato in maniera inamovibile entro detto foro passante (2).

Detto primo raccordo tubolare (3) reca una filettatura interna (3a), mentre detto secondo raccordo tubolare (4) reca una filettatura esterna (4a).

Nella preferita forma di realizzarne del trovato, illustrata in fig.

2, il foro passate (2) comprende tre tratti consecutivi (2a,2b,2c) di diametro crescente dall’alto verso il basso, in cui il primo ed il secondo tratto (2a e 2b) sono raccordati da un primo spallamento (2d), così come il secondo ed il terzo tratto (2b e 2c) sono raccordati da un secondo spallamento (2e).

Il primo raccordo tubolare (3) ha un diametro esterno pari a quello di detto primo tratto di foro (2a) e comprende una flangia di base (3b), destinata a fungere da battuta contro detto primo spallamento (2d) nel momento il cui detto primo raccordo tubolare (3) viene infilato dal basso entro detto foro passante (2) della mensola (1), come evidenziato in fig. 2.

Il secondo raccordo tubolare (4) reca una flangia di testa (4b), destinata a fungere da battuta contro detto secondo spallamento (2e) nel momento il cui detto secondo raccordo tubolare (4) viene infilato dal basso entro detto terzo tratto di foro (2c) della mensola (1) , come evidenziato in fig. 2 .

In altre parole si può dire che la flangia di base (3b) del primo raccordo tubolare (3) viene imprigionata all’interno di detto foro passante (2) - pur se con libertà girare attorno a detto asse verticale (Y) - dalla flangia di testa (4b) del secondo raccordo tubolare (4), che viene stabilmente fissato al di sotto della mensola (1) per mezzo di viti (5) che attraversano proprio detta sua flangia di testa (4b).

Il dispenser (100) secondo il trovato comprende infine:

- una pompetta a stantuffo (10), di tipo usuale e comunemente reperibile sul mercato, integrante un tappo (11) con filettatura interna (11a), compatibile con la filettatura esterna (4a) del secondo raccordo tubolare (4);

- e/o un tappo a membrana (20), di tipo usuale e comunemente reperibile sul mercato, comprendente una membrana (20a) e recante una filettatura interna (20b) compatibile con la filettatura esterna (4a) del secondo raccordo tubolare (4).

E’ evidente che la pompetta a stantuffo (10) ed il tappo a membrana (20) sono alternativamente e selettivamente utilizzabili fra loro, a seconda delle preferenze o delle esigenze dell’’utilizzatore finale.

Va infine sottolineato che la filettatura interna (3a) del primo raccordo tubolare (3) deve soddisfare un’unica condizione, vale a dire quella di essere compatibile con quella del boccaglio (B) di riempimento del flacone (F) cui deve essere associato il dispenser (100) secondo il trovato.

In conclusione le modalità d’uso del dispenser (10) secondo il trovato prevedono soltanto di togliere il tappo e la pellicola di sigillatura di un flacone (F) nuovo, per poi avvitarne il boccaglio (B) nella filettatura interna (3a) del primo raccordo tubolare (3).

Per provocare poi l’erogazione di una dose di sapone dal flacone (F), l’utente dovrà soltanto stringere direttamente il flacone medesimo, se il dispenser (100) è stato attrezzato con un tappo a membrana (20), oppure intervenire sul pulsante/leva di azionamento della pompetta, se il dispenser (100) è stato attrezzato con una pompetta a stantuffo (10).

Si richiama infine l’attenzione sul fatto che l’accorgimento di rendere girevole detto primo raccordo tubolare (3) in seno al suo foro di alloggiamento (2), consente di orientare sempre la faccia frontale del flacone (F) verso l’utente, a prescindere dal lato verso cui si viene a trovare orientata detta faccia frontale a fine corsa di avvitamento del boccaglio (B) nel primo raccordo tubolare (3).

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispenser da parete per sostanze liquide o cremose comprendente: - una mensola (1), da fissare a parete, avente una superficie superiore (1a) ed una superficie inferiore (1b), nonché recante almeno un foro circolare passante (2); - un primo raccordo tubolare (3), recante una filettatura interna (3a), alloggiante entro detto foro (2) ed aggettante perpendicolarmente dalla superficie superiore (1a) di detta mensola (1) ; - un secondo raccordo tubolare (4), recante una filettatura esterna (4a) ed allineato in modo coassiale ed intercomunicante con il sovrastante primo raccordo (3); detto secondo raccordo tubolare (4) essendo pure alloggiato entro detto foro (2) ed aggettando perpendicolarmente dalla superficie inferiore (1b) di detta mensola (1); - una pompetta a stantuffo (10) integrante un tappo (11) con filettatura interna (11a), compatibile con la filettatura esterna (4a) del secondo raccordo tubolare (4); - e/o un tappo a membrana (20) recante una filettatura interna (20b), compatibile con la filettatura esterna (4a) del secondo raccordo tubolare (4).
2. 2) Dispenser da parete, secondo la rivendicazione precedente, in cui detto primo raccordo tubolare (3) alloggia in detto foro passante (2) in maniera girevole, così da trovare in detto foro (2) anche una sede di guida per le sue rotazioni attorno ad un asse verticale (Y), passante per il centro di detto foro (2).
3. 3) Dispenser da parete, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui: - detto foro passante (2) comprende tre tratti consecutivi (2a,2b,2c) di diametro crescente dall’alto verso il basso, in cui il primo ed il secondo tratto (2a e 2b) sono raccordati da un primo spallamento (2d), così come il secondo ed il terzo tratto (2b e 2c) sono raccordati da un secondo spallamento (2e); - detto primo raccordo tubolare (3) ha un diametro esterno pari a quello di detto primo tratto di foro (2a) e comprende una flangia di base (3b), destinata a fungere da battuta contro detto primo spallamento (2d) nel momento il cui detto primo raccordo tubolare (3) viene infilato dal basso entro detto foro passante (2) della mensola (1); - detto secondo raccordo tubolare (4) reca una flangia di testa (4b), destinata a fungere da battuta contro detto secondo spallamento (2e) nel momento il cui detto secondo raccordo tubolare (4) viene infilato dal basso entro detto terzo tratto di foro (2c) della mensola (1).
4. 4) Dispenser da parete, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto secondo raccordo tubolare (4) viene stabilmente fissato al di sotto della mensola (1).
5. 5) Dispenser da parete, secondo la rivendicazione 3, in cui detto secondo raccordo tubolare (4) viene stabilmente fissato al di sotto della mensola (1) per mezzo di viti (5) che attraversano detta sua flangia di testa (4b) .