IT201900007950A1 - Gruppo di chiusura per serramenti - Google Patents

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IT201900007950A1
IT201900007950A1 IT102019000007950A IT201900007950A IT201900007950A1 IT 201900007950 A1 IT201900007950 A1 IT 201900007950A1 IT 102019000007950 A IT102019000007950 A IT 102019000007950A IT 201900007950 A IT201900007950 A IT 201900007950A IT 201900007950 A1 IT201900007950 A1 IT 201900007950A1
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IT102019000007950A
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Marco Lambertini
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Go Tech S R L
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B3/00Fastening knobs or handles to lock or latch parts
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B53/00Operation or control of locks by mechanical transmissions, e.g. from a distance

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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"GRUPPO DI CHIUSURA PER SERRAMENTI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un gruppo di chiusura per serramenti, ad esempio per una finestra o una porta con apertura verso l’esterno o con apertura scorrevole.
Il trovato concerne altresì un serramento, ovverosia la porta o la finestra, comprendente il suddetto gruppo di chiusura.
STATO DELLA TECNICA
I serramenti noti nella tecnica comprendono tipicamente un’anta mobile rispetto ad un telaio fisso, ed una maniglia sulla quale può agire l' utilizzatore per aprire o chiudere l'anta mobile.
Sono note nella tecnica diverse modalità di apertura dei serramenti di tipo noto, ed una pluralità di meccanismi di apertura.
Ad esempio sono note nella tecnica porte o finestre in cui l' anta è incernierata al telaio e si apre verso l’esterno ruotando attorno ad un asse di incernieramento verticale ovvero orizzontale.
Nelle soluzioni note nella tecnica è prevista una maniglia che ruota di circa 90° tra una posizione di chiusura, in cui l' anta mobile è vincolata al telaio fisso per chiudere il vano in cui è installato il serramento, e una posizione di apertura, in cui l’anta è svincolata dal telaio e può ruotare rispetto a quest’ultimo. La maniglia aziona un meccanismo di comando configurato per trasformare il movimento rotatorio della maniglia in un movimento di traslazione di un organo di impegno dell’anta che è destinato a impegnarsi con un corrispondente elemento disposto sul telaio alternativamente per vincolare l’anta al telaio fisso oppure per svincolarla da quest’ultimo.
Generalmente, il meccanismo di comando può comprendere una scatola ad ingranaggi, che sono azionati in rotazione da un albero fissato alla maniglia, e collegata operativamente ad un carrello dentato che trasla verticalmente, azionato dagli ingranaggi, tra una posizioni di impegno o disimpegno, nelle quali il carrello consente alternativamente di vincolare o svincolare l’anta al/dal telaio.
Un esempio di una maniglia e di un meccanismo di comando per l apertura/chiusura dell’anta di un serramento di tipo noto nella tecnica è descritto nella domanda di brevetto intemazionale WO2015/198170.
La soluzione realizzativa descritta da questo documento comprende un meccanismo epicicloidale moltiplicatore della rotazione del meccanismo stesso cosicché il suo asse non coincida con l’asse della maniglia.
Si noti che nelle soluzioni di tipo noto sopra descritte, il meccanismo di comando è generalmente integrato in uno degli elementi profilati che formano l’anta mobile, in particolare all’elemento profilato a cui è fissata la maniglia. Nel settore dei serramenti, negli ultimi anni si stanno diffondendo molto rapidamente serramenti a profili minimali aventi un telaio dell’anta mobile notevolmente ridotto, o addirittura assente.
Questi serramenti rendono massima la superficie vetrata per il passaggio della luce e offrono quindi soluzioni di grande pregio estetico che sono molto apprezzate da architetti, arredatori di interni e utilizzatori per la grande luminosità che garantiscono negli ambienti interni.
Un inconveniente di questo tipo di serramenti con profili minimali è che necessitano di meccanismi di comando speciali, per funzionalità e dimensioni, che risultano più costosi - e in alcuni casi meno affidabili - di quelli che sono comunemente diffusi nella tecnica.
Infatti, il profilato al quale è fissata la maniglia che riceve il meccanismo di comando deve necessariamente avere certe dimensioni minime che non sono compatibili con la tipologia di serramenti a profili minimali.
D’altra parte, poiché i meccanismi di comando diffusi nella tecnica sono piuttosto ingombranti, essi non sono adatti ad essere utilizzati nei serramenti con profili minimali sopra menzionati perché le dimensioni dei profilati che formano l’anta mobile non sono in grado di contenere i meccanismi di comando dell’apertura/chiusura sopra descritti.
Un altro inconveniente dei meccanismi di comando noti nella tecnica è che taluni di essi sono complicati da installare/disinstallare e/o da manutenere. Un ulteriore inconveniente dei meccanismi di comando noti nella tecnica, e delle relative maniglie, è che essi non sono esteticamente gradevoli e peggiorano l’aspetto estetico del serramento.
Esiste pertanto la necessità di perfezionare un gruppo di chiusura per serramenti, con apertura verso l’esterno o con apertura scorrevole, in particolare per serramenti con profili minimali, e i connessi meccanismi di apertura/chiusura, che possano superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
In particolare, uno scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile un sistema di chiusura che sia da un lato compatibile con diverse/i maniglie e meccanismi di movimentazione e, dallaltro lato, sia idoneo ad essere installato su serramenti con profili minimali, con apertura verso lesteno o scorrevole. E’ pure uno scopo del presente trovato quello di rendere disponibile un gruppo di chiusura per serramenti, e un connesso dispositivo di azionamento, compatti e poco ingombranti.
Un altro scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile un gruppo di chiusura per serramenti, comprendente una maniglia ed un connesso dispositivo di azionamento, che non impattino negativamente sull’aspetto estetico del serramento.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile un gruppo di chiusura per serramenti che siano facili da installare e manutenere. E’ pure uno scopo del presente trovato quello di rendere disponibile un serramento con profili minimali, in cui il dispositivo di azionamento a cui è connessa la maniglia è almeno parzialmente, o pressoché completamente, nascosto alla vista degli utilizzatori.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, secondo un aspetto del presente trovato è reso disponibile un gruppo di chiusura per porte o finestre associato ad un’anta di dette porte o finestre che è mobile rispetto ad un telaio fisso.
L’anta presenta una struttura formata da elementi profilati che supportano e delimitano una parete di separazione configurata per separare due ambienti.
Secondo forme di realizzazione qui descritte, il gruppo di chiusura comprende una maniglia definente un’impugnatura per gli utilizzatori e fissata ad un albero girevole, e mezzi di azionamento comandati dal movimento rotatorio della maniglia e configurati per azionare un elemento di impegno che consente all’anta di interagire con il telaio fisso.
In una forma di realizzazione, l’elemento di impegno è disposto sull’anta mobile, in particolare in corrispondenza di un suo elemento profilato, ed è configurato per impegnarsi con un corrispondente elemento disposto sul telaio fisso per alternativamente vincolare/svincolare l’anta mobile rispetto al telaio fisso.
Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, i mezzi di azionamento comprendono mezzi di trasmissione del moto rotatorio fra un primo asse definente l’asse di rotazione dell’albero girevole ed un secondo asse attorno al quale ruota un perno configurato per cooperare con l’elemento di impegno. In una forma di realizzazione preferita, il primo asse ed il secondo asse sono fra loro paralleli e distanziati reciprocamente di un interasse che si estende lungo una direttrice ortogonale al primo ed al secondo asse.
Secondo un altro aspetto caratteristico del presente trovato, i mezzi di trasmissione del moto rotatorio sono racchiusi da mezzi di contenimento che si sviluppano lungo una direzione di estensione prevalente che è parallela ad un asse longitudinale per collegare la maniglia ad uno dei suddetti elementi profilati, in particolare ad un elemento profilato che si sviluppa parallelo ad un asse verticale. Si noti che in versioni preferite, il suddetto interasse è parallelo all’asse longitudinale.
Con l’espressione direzione di estensione prevalente si intende la direzione di sviluppo “principale” dei mezzi di contenimento. Ad esempio, se tali mezzi di contenimento si configurano come un corpo scatolare a base rettangolare, la direzione di estensione prevalente deve intendersi come quella parallela ai lati lunghi del rettangolo.
Secondo forme di realizzazione caratteristiche del presente trovato, i mezzi di contenimento definiscono un vano chiuso entro cui sono ricevuti i mezzi di trasmissione del moto rotatorio e sono disposti adiacenti alla parete di separazione e in contatto con quest’ultima.
Vantaggiosamente, il gruppo di chiusura secondo il presente trovato comprende mezzi di contenimento molto compatti.
Un vantaggio del gruppo di chiusura secondo il presente trovato è che i mezzi di contenimento sono esterni rispetto agli elementi profilati che formano la struttura dell’anta mobile, e dunque non sono integrati in questi ultimi.
Questo consente di avere elementi profilati molto sottili e di spessori ridotti così da essere idonei a formare strutture di ante mobili per serramenti con profili minimali.
Un altro vantaggio ancora del gruppo di chiusura secondo il presente trovato è quello di presentare una configurazione tale per cui risulta esposta alla vista degli utilizzatori pressoché solamente la maniglia. Infatti, nonostante rimanga visibile anche una minima porzione dei mezzi di contenimento, la configurazione del gruppo di chiusura fa sì che la porzione visibile dei mezzi di contenimento sia comunque parzialmente coperta dalla maniglia.
Vantaggiosamente, grazie ai mezzi di trasmissione del moto rotatorio, racchiusi nei mezzi di contenimento, è possibile disporre la maniglia “a sbalzo” direttamente sulla parete di separazione ad una certa distanza dall’elemento profilato al quale è connessa. Questo permette di ottenere un serramento a profili minimali avente un elevato pregio estetico.
Secondo forme di realizzazione, i mezzi di contenimento comprendono un elemento di base e un coperchio fissato meccanicamente all’elemento di base per definire il suddetto vano chiuso.
In una forma di realizzazione, il coperchio è collegato all’elemento di base in maniera amovibile, ad esempio secondo un collegamento a incastro oppure secondo un accoppiamento di forma a scatto, in modo che sia possibile accedere al vano chiuso, in particolare durante le operazioni di installazione o manutenzione.
Secondo forme di realizzazione, l’elemento di base è fissato alla parete di separazione, ad esempio tramite incollaggio.
Secondo forme di realizzazione, il coperchio è conformato come un elemento piastriforme provvisto di un gradino che separa una zona ribassata, disposta in prossimità dell’elemento profilato, da una zona sollevata alla quale è collegata l’impugnatura.
In forme di realizzazione, i mezzi di trasmissione del moto rotatorio comprendono uno o più ingranaggi configurati per essere azionati dall’albero girevole per movimentare l’elemento di impegno. In una forma di realizzazione preferita, gli ingranaggi comprendono un ingranaggio conduttore calettato sull’albero girevole, un ingranaggio condotto al quale è associato un perno destinato a trasmettere il moto rotatorio all’elemento di impegno, e uno o più ingranaggi oziosi interposti fra l’ingranaggio conduttore e quello condotto. In una forma di realizzazione, l’ingranaggio condotto comprende una porzione dentata che si estende lungo un arco di circonferenza, ed almeno una superficie piana (non dentata) grazie alla quale è possibile ridurre gli ingombri dell’ingranaggio condotto in direzione radiale. In una forma realizzativa preferita la superficie piana è compresa in un piano che si estende sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione dell’ingranaggio condotto.
Grazie alle ridotte forze in gioco, gli ingranaggi possono essere dimensionati in modo da avere diametri e spessori ridotti. Vantaggiosamente, questo fa sì che i mezzi di contenimento siano estremamente sottili e abbiano dimensioni, viste in pianta (cioè di lunghezza x larghezza), molto compatte.
Secondo forme di realizzazione, la maniglia è sagomata in maniera tale da definire una distanza minima tra la maniglia stessa e una parete dell’edificio che delimita lateralmente la luce di passaggio in cui la porta o la finestra sono installate.
Un altro vantaggio del gruppo di chiusura secondo il presente trovato è che la suddetta distanza minima è variabile poiché, essendo correlata al diametro del suddetto ingranaggio ozioso, è sufficiente modificare le dimensioni di quest’ultimo, per variare la distanza minima della quantità desiderata, a seconda delle specifiche esigenze di progetto.
In una forma di realizzazione in cui il gruppo di chiusura è associato ad una finestra, la parete di separazione è formata da vetri a camera d’aria. Ad esempio, la parete di separazione può essere costituita da un vetro a camera singola oppure da un vetro a camera doppia.
In un’altra forma di realizzazione in cui il gruppo di chiusura è associato ad una porta, la parete di separazione è formata da uno o più pannelli in legno. Vantaggiosamente, grazie alla presenza delle rientranze, nel serramento secondo il trovato il telaio fissato alle pareti, e almeno gli elementi profilati verticali che formano la struttura dell’anta mobile, rimangono nascosti alla vista degli utilizzatori, almeno dal lato di uno dei due ambienti separati dal serramento quando quest’ultimo è nella configurazione di chiusura.
Dato che il serramento secondo il presente trovato comprende un gruppo di chiusura secondo le forme di realizzazione sopra descritte, questo consente vantaggiosamente di avere un serramento con un elevato pregio estetico.
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi della presente divulgazione saranno meglio compresi con riferimento alla seguente descrizione, alle tavole di disegno e alle annesse rivendicazioni. Le tavole di disegno, che sono integrate e facenti parte della presente descrizione, illustrano alcune forme di realizzazione del presente oggetto e, unitamente alla descrizione, si propongono di descrivere i principi della divulgazione.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista in elevazione frontale, schematica, di un serramento secondo il presente trovato;
- la fig. 2 è una sezione trasversale schematica del serramento di fig. 1, presa secondo il piano di sezione II-II,
- la fig. 3 è una vista schematica in sezione come quella di fig. 2 di una ulteriore versione di un serramento secondo il presente trovato,
- la fig. 4 è un dettaglio ingrandito delle figg. 2 e 3 che mostra una forma di realizzazione di un gruppo di chiusura secondo il presente trovato,
- la fig. 5 è una vista in elevazione frontale, schematica, di una porzione del dettaglio ingrandito di fig. 4;
- la fig. 6 è una vista prospettica, schematica, di un gruppo di chiusura secondo il presente trovato;
- la fig. 7 è una vista in elevazione frontale del gruppo di chiusura di fig. 6; - la fig. 8 è una vista come quella di fig. 4, sezionata e parzialmente esplosa, in cui è raffigurata una variante realizzativa di un gruppo di chiusura secondo il presente trovato;
- la fig. 9 è una vista come quella di fig. 5, in cui è visibile una porzione del gruppo di chiusura della fig. 8.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Con riferimento alle figg. 1-3, sono visibili due diverse forme di realizzazione di un serramento secondo il presente trovato, indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 10. In questa particolare forma di realizzazione, il serramento 10 è configurato come una finestra di piccole dimensioni configurata per chiudere una luce di passaggio stretta e angusta tra un ambiente interno di un edifìcio e l esterno.
Secondo le forme di realizzazione qui descritte, il serramento 10 è una finestra con apertura verso l’esterno.
In forme di realizzazione alternative, non raffigurate, il serramento 10 secondo il presente trovato è un serramento ad apertura scorrevole.
Il serramento 10 comprende un telaio 11 che è fissato a pareti 12 di un edificio che delimitano una luce di passaggio 13 destinata ad essere chiusa dal serramento 10.
Le pareti 12 comprendono una parete laterale sinistra 12a e una parete laterale destra 12b che delimitano il serramento 10 lateralmente da parti opposte.
Ciascuna parete 12a, 12b comprende una rispettiva rientranza 14 disposta in maniera da collegare le pareti 12 con una parete esterna 15.
Il serramento 10 comprende un’anta 16 che è mobile rispetto al telaio 11. Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate, l’anta 16 è incernierata al telaio 11 e ruota rispetto a quest’ultimo (fìg. 2).
In uso, l’anta 16 è mobile tra una configurazione di chiusura C, nella quale chiude a tenuta la luce di passaggio 13, e una configurazione di apertura A, nella quale l’anta 16 assume, ad esempio, la posizione tratteggiata in fig. 2, in cui la finestra pone in collegamento l’ambiente interno con l’esterno.
L’anta 16 comprende una struttura formata da elementi profilati 17, ad esempio realizzati in alluminio o in PVC.
In una forma di realizzazione, la struttura dell’anta 16 è formata da quattro elementi profilati 17 uniti assieme a formare un profilo perimetrale continuo. In particolare, in questa forma realizzativa la struttura dell’anta 16 presenta forma rettangolare, essendo previsti due elementi profilati (non raffigurati) disposti orizzontali alternati a due elementi profilati 17 disposti verticali. I due elementi profilati disposti orizzontali sono sostanzialmente paralleli ad una direttrice longitudinale X, mentre i due elementi profilati 17 disposti verticali sono sostanzialmente paralleli ad una direttrice verticale Z.
Secondo forme realizzative qui descritte, la struttura dell’anta, cioè i suddetti elementi profilati, supportano e delimitano una parete di separazione 18 configurata per chiudere la luce di passaggio 13.
La parete di separazione 18 definisce di un determinato spessore, misurato lungo una direttrice trasversale Y, ortogonale alle suddette direttrici X e Z.
In forme di realizzazione, la parete di separazione 18 è formata da una o più lastre in vetro. In particolare, nella forma di realizzazione visibile in fig. 2 la parete di separazione 18 comprende un vetro a camera d’aria singola, mentre nella forma realizzativa di fig. 3 la parete di separazione 18 comprende un vetro a camera d’aria doppia, avente spessore maggiore rispetto alla versione in cui la parete 18 comprende un vetro a camera d’aria singola.
In forme di realizzazione alternative, non raffigurate, in cui il serramento 10 è una porta, la parete di separazione può essere formata da uno o più pannelli sovrapposti realizzati in legno o materiali similari.
L’anta 16 comprende un gruppo di chiusura 20 che comprende una maniglia 21 definente un’impugnatura destinata ad essere afferrata dall’ utilizzatore per portare alternativamente il serramento 10 nella configurazione di apertura A oppure di chiusura C.
La maniglia 21 può essere sagomata a “L”, secondo forme che vengono comunemente utilizzate nella tecnica. Si noti che la maniglia 21 comprende uno spigolo 21a che si sposta lungo la traiettoria T, indicata con linea tratteggiata in fig. 2, durante lo spostamento dell’anta 16 tra la configurazione di apertura A e quella di chiusura C.
Si noti che la forma della maniglia 21 nei serramenti 10 con apertura verso l’esterno deve essere tale da consentire l’apertura del serramento stesso, evitando interferenza tra la maniglia 21 e la parete laterale sinistra 12B ad essa più prossima.
A questo scopo, la maniglia 21 è sagomata in maniera tale da definire una determinata distanza D tra la maniglia stessa e la parete laterale sinistra 12B.
Le soluzioni note nella tecnica prevedono talvolta di dotare la maniglia di smussi o raccordi raggiati così da evitare la presenza dello spigolo 21 A. E’ evidente che, nella tecnica nota, questo rappresenta un vincolo di cui si deve tener conto per la scelta della forma dell’ impugnatura.
Il gruppo di chiusura 20 del presente trovato, e il serramento 10 che lo comprende, consentono di non modificare la forma della maniglia 21 al variare dei vincoli progettuali, grazie alla presenza della suddetta distanza D. Vantaggiosamente, la distanza D è una distanza regolabile in fase di progetto, come verrà spiegato con maggiore dettaglio nel seguito.
La maniglia 21 è calettata su un albero girevole 22, ad esempio avente sezione trasversale di forma esagonale (fig. 5).
Secondo forme di realizzazione, il gruppo di chiusura 20 comprende una pluralità di ingranaggi 23, 24, 25 reciprocamente cooperanti, che fungono da mezzi di trasmissione del moto rotatorio e sono in grado di trasferire il movimento rotatorio della maniglia 21 nel movimento dell’elemento di impegno 26 (figg. 2 e 3) disposto sull’anta mobile 16 che, in base alla sua posizione, consente alternativamente di vincolare o svincolare quest’ultima al/dal telaio 11. L’elemento di impegno 26, di tipo noto nella tecnica, può ad esempio comprendere una cremagliera che si estende parallela ad all’asse verticale Z, con la quale si impegna un pignone, che è azionato in rotazione dai suddetti ingranaggi, nella maniera che verrà spiegata con maggior dettaglio nel seguito.
In forme di realizzazione, i suddetti ingranaggi, che possono essere configurati come ruote dentate, comprendono un primo ingranaggio conduttore 23, un secondo ingranaggio condotto 25, e un ingranaggio ozioso 24, o “folle”, interposto tra il primo ingranaggio conduttore 23 ed il secondo ingranaggio condotto 25, e ingranante con entrambi.
La suddetta distanza D è correlata almeno al diametro dell’ingranaggio ozioso 24. In altre forme di realizzazione, i mezzi di trasmissione del moto rotatorio possono comprendere due o più ingranaggi oziosi operativamente interposti fra l’ingranaggio conduttore e quello condotto.
Vantaggiosamente, questo consente di modificare all’occorrenza la suddetta distanza D con grande facilità, modificando in fase progettuale le dimensioni (in particolare, il diametro) dell’ ingranaggio ozioso 24.
Questo consente, vantaggiosamente, di mantenere la distanza D pari al valore minimo possibile al di sotto del quale la maniglia 21 urterebbe contro la parete 12B durante il movimento dell’anta 16 tra configurazione di chiusura C e configurazione di apertura A.
E’ evidente che il fatto che la distanza D sia pari al valore minimo possibile consente di mantenere il gruppo di chiusura 20 secondo il presente trovato il più vicino possibile alla parete laterale 12B, il che è auspicabile sia per le esigenze estetiche menzionate in precedenza, sia - nel caso in cui il serramento 10 sia configurato come una finestra - per rendere massima la superficie vetrata di passaggio della luce.
Secondo forme di realizzazione, il primo ingranaggio conduttore 23 è calettato sull’albero girevole 22, mentre al secondo ingranaggio condotto 25 è associato un perno 27 che si impegna con l’elemento di impegno 26 per movimentare quest’ultimo.
In una forma di realizzazione, il perno 27 presenta sezione trasversale esagonale (fig. 5), ed è conformato in modo simile all’albero girevole 22.
Secondo forme di realizzazione del presente trovato, è previsto un primo asse 41 che definisce l’asse di rotazione dell’albero girevole 22, ed un secondo asse 42 attorno al quale ruota il perno 27. In forme di realizzazione preferite, il primo asse 41 ed il secondo asse 42 sono fra loro paralleli e distanziati reciprocamente di un interasse I, che si estende lungo una direttrice ortogonale al primo ed al secondo asse 41, 42.
Si noti che l’estensione dell’interasse I è correlata alle dimensioni degli ingranaggi 23, 24, 25.
In uso, la rotazione della maniglia 21 pone in rotazione l’albero girevole 22 attorno al primo asse 42, il quale a sua volta fa ruotare l’ingranaggio conduttore 23. Questo ingrana con l’ingranaggio ozioso 24, dal quale la rotazione è infine trasferita all’ingranaggio condotto 25 e al perno 27, questi ultimi ruotando attorno al secondo asse 42. Il perno 27 pone quindi in rotazione il suddetto pignone compreso nell’elemento di impegno 26, così da movimentare linearmente la cremagliera che si impegna con esso. Il movimento della cremagliera porta l’elemento di impegno 26, che è associato all’anta 16, alternativamente in impegno/disimpegno con/dal telaio 11, secondo modalità note nella tecnica.
Secondo una forma di realizzazione, visibile in fig. 4, il secondo ingranaggio condotto 25 comprende inoltre una superficie piana 40, non dentata, che consente di ridurre gli ingombri dell’ingranaggio stesso in direzione radiale.
Il gruppo di chiusura 20 comprende mezzi di contenimento 28 contenenti i suddetti mezzi di trasmissione del moto rotatorio, cioè almeno l’albero girevole 22, gli ingranaggi 23, 24, 25 ed una porzione del perno 27.
I mezzi di contenimento 28 definiscono un vano chiuso 29 entro cui sono ricevuti i mezzi di trasmissione del moto rotatorio.
I mezzi di contenimento 28 sono disposti adiacenti alla parete di separazione 18, in contatto con quest’ultima, e si estendono tra una base della maniglia 21 e uno degli elementi profilati verticali 17.
In particolare, i mezzi di contenimento 28 collegano la maniglia 21 e uno degli elementi profilati verticali 17 estendendosi paralleli alla suddetta direttrice longitudinale X.
I mezzi di contenimento 28 comprendono un elemento di base 30 e un coperchio 31, al quale è collegata la maniglia 21 secondo modalità note nella tecnica. Ad esempio, maniglia 21 e coperchio 31 sono collegati tra loro mediante un collegamento meccanico.
Secondo forme di realizzazione, il coperchio 3 1 è fissato in modo rimuovibile all’elemento di base 30 tramite un collegamento meccanico.
Nella forma di realizzazione illustrata, il coperchio 31 comprende un dente 32 che si impegna con una rispettiva scanalatura 33, di forma ad esso coniugata, realizzata sull’elemento di base 30.
Secondo forme di realizzazione, il coperchio 31 è conformato come un elemento piastriforme realizzato, ad esempio, con un idoneo materiale metallico.
In forme di realizzazione, il coperchio 31 comprende un gradino 34 che separa una zona ribassata 35, disposta in prossimità dell’elemento profilato verticale 17, da una zona sollevata 36, in corrispondenza della quale la maniglia 21 è collegata ai mezzi di contenimento 28.
Quando l’anta 16 è nella configurazione di chiusura C, la zona ribassata 35 è adiacente al telaio 11 fisso e coopera con quest’ultimo per chiudere a tenuta la luce di passaggio 13. Si noti che nella configurazione di chiusura C, la zona ribassata 35 è pressoché completamente disposta entro la rientranza 14, essendo quindi nascosta alla vista degli utilizzatori.
Come mostrato in fìg. 1, quando il serramento 10 è nella configurazione di chiusura C, rimane visibile solamente la porzione sollevata 36, che si estende comunque su un’area ridotta della parete di separazione 18.
Secondo forme realizzati ve, l’elemento di base 30 comprende una faccia posteriore 37, disposta in appoggio sulla parete di separazione 18 e fissata a quest’ ultima, e una faccia anteriore 38, rivolta verso il coperchio 31, da parte opposta rispetto alla faccia posteriore 37.
In una forma realizzativa, la faccia posteriore 37 è unita alla parete di separazione 18 tramite incollaggio, mediante l’impiego di una idonea sostanza adesiva di tipo noto nella tecnica che garantisca una adeguata resistenza meccanica. In tale forma realizzativa, la faccia posteriore 37 dell’elemento di base 30 è fissata alla parete di separazione 18 tramite l’interposizione di uno strato 43 realizzato in materiale adesivo, ad esempio configurato come un nastro bi-adesivo di tipo noto nella tecnica.
La faccia anteriore 38 è adiacente ai mezzi di trasmissione del moto rotatorio, consentendo il movimento di questi ultimi rispetto all’elemento di base 30.
Si noti che la conformazione dell’elemento di base 30 e del coperchio 31 è correlata alle dimensioni dei mezzi di trasmissione del moto rotatorio.
Vantaggiosamente, gli spessori e le dimensioni dei componenti compresi nel gruppo di chiusura possono anche essere molto ridotti, si dà rendere il di chiusura secondo il presente trovato estremamente compatto e minimale cosicché esso non impatti in maniera significativa sull’aspetto estetico complessivo del serramento 10 secondo il presente trovato.
Con riferimento alle figg. 8 e 9, è visibile una variante realizzativa del gruppo di chiusura secondo il presente trovato.
A differenza delle forme di realizzazione precedentemente descritte con riferimento alle figg. 1-7, in questa versione la maniglia 21 è priva dello spigolo 21 A, e comprende, invece, una zona curva o smussata 21B. Inoltre, in tale variante realizzativa, la maniglia 21 comprende una sede 44 destinata a ricevere, almeno in parte, l’albero girevole 22. Si noti che l’albero girevole 22 è destinato ad essere inserito nella sede 44, e trattenuto al suo interno, tramite un accoppiamento di forma. Essi presentano dunque una forma reciprocamente coniugata. Secondo una variante preferita, l’albero girevole 22, e quindi anche la sede 44, presentano sezione quadrata, con i lati aventi un’estensione pari a circa otto millimetri.
È chiaro che al gruppo di chiusura, e al serramento fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di gruppi di chiusura, o di serramenti aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo di chiusura per porte o finestre, associato ad un’anta (16) di una porta o di una finestra che è mobile rispetto ad un telaio fisso (11), detta anta (16) comprende una struttura formata da elementi profilati (17) che supportano e delimitano una parete di separazione (18) configurata per separare due ambienti; detto gruppo di chiusura comprende una maniglia (21) fissata ad un albero girevole (22), e mezzi di azionamento (23, 24, 25), comandati da un movimento rotatorio di detta maniglia (21) e configurati per azionare un elemento di impegno (26) disposto su detta anta mobile (16) e configurato per impegnarsi con un corrispondente elemento disposto su detto telaio fisso (11) per alternativamente vincolare/svincolare l’anta mobile (16) rispetto al telaio fisso (11), detto gruppo di chiusura essendo caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento comprendono mezzi di trasmissione del moto rotatorio (23, 24, 25) fra un primo asse (41) definente l’asse di rotazione di detto albero girevole (22) ed un secondo asse (42) attorno al quale ruota un perno (27) configurato per cooperare con detto elemento di impegno (26), in cui detto primo asse (41) e detto secondo asse (42) sono fra loro paralleli e distanziati reciprocamente di un interasse (I) che si estende lungo una direttrice ortogonale a detto primo e secondo asse (41, 42), in cui detti mezzi di trasmissione del moto rotatorio (23, 24, 25) sono racchiusi da mezzi di contenimento (28) che si sviluppano lungo una direzione di estensione prevalente che è parallela ad un asse longitudinale (X) per collegare detta maniglia (21) ad uno di detti elementi profilati (17); detto interasse (I) essendo parallelo a detto asse longitudinale (X).
  2. 2. Gruppo di chiusura come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di contenimento (28) definiscono un vano chiuso (29) entro cui sono ricevuti detti mezzi di trasmissione del moto rotatorio (23, 24, 25) e sono disposti adiacenti a, e in contatto con, detta parete di separazione (18) .
  3. 3. Gruppo di chiusura come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di contenimento (28) comprendono un elemento di base (30) ed un coperchio (31) al quale è collegata detta maniglia (21), detto coperchio (31) essendo fissato meccanicamente a detto elemento di base (30) così da definire detto vano chiuso (29).
  4. 4. Gruppo di chiusura come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto coperchio (31) è conformato come un elemento piastriforme provvisto di un gradino (34) che separa una zona ribassata (35) disposta in prossimità di detto elemento profilato (17) da una zona sollevata (36) alla quale è collegata detta maniglia (21).
  5. 5. Gruppo di chiusura come nella rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detto elemento di base (30) comprende una faccia posteriore (37) disposta in appoggio su detta parete di separazione (18) e fissata a quest’ultima tramite l’interposizione di uno strato in materiale adesivo (43), e una faccia anteriore (38) rivolta verso detto coperchio (31) ed adiacente a detti mezzi di trasmissione del moto rotatorio (23, 24, 25), consentendo il movimento di questi ultimi rispetto a detto elemento di base (30).
  6. 6. Gruppo di chiusura come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasmissione del moto rotatorio comprendono uno o più ingranaggi (23, 24, 25) aventi assi paralleli fra loro e paralleli inoltre a detto primo e secondo asse (41, 42) e configurati per essere azionati da detto albero girevole (22) così da movimentare detto elemento di impegno (26), detti ingranaggi (23, 24, 25) comprendendo un primo ingranaggio conduttore (23) calettato su detto albero girevole (22) ed un secondo ingranaggio condotto (25) al quale è associato detto perno (27).
  7. 7. Gruppo di chiusura come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasmissione del moto rotatorio comprendono inoltre uno o più ingranaggi oziosi (24) interposti fra detto ingranaggio conduttore (23) e detto ingranaggio condotto (25) e ingrananti con entrambi detti ingranaggi (23, 25).
  8. 8. Gruppo di chiusura come nella rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che detto secondo ingranaggio condotto (25) comprende una porzione dentata (39) che si estende lungo un arco di circonferenza avente un’ampiezza angolare inferiore a 300°, ed almeno una superficie piana (40), non dentata, che riduce gli ingombri di detto secondo ingranaggio condotto in direzione radiale.
  9. 9. Serramento comprendente un telaio (11) che è fissato a pareti (12A, 12B) che delimitano una luce di passaggio (13) realizzata in un edificio destinata ad essere chiusa da detto serramento, un’anta (16) che è mobile rispetto a detto telaio (11) e comprende una struttura formata da elementi profilati (17) che supportano e delimitano una parete di separazione (18) configurata per chiudere detta luce di passaggio (13), e un gruppo di chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, detto serramento essendo caratterizzato dal fatto che detto telaio (11) e almeno gli elementi profilati (17) che si estendono paralleli ad una direttrice verticale (Z) compresi in detta struttura sono posizionati, almeno in una configurazione di chiusura (C) di detto serramento, all’ interno di rientranze (14) realizzate in dette pareti (12A, 12B) cosicché detto telaio (11) e detti elementi profilati (17) siano nascosti alla vista degli utilizzatori, almeno quando osservati da uno di detti due ambienti, quando detto serramento è in detta configurazione di chiusura (C).
  10. 10. Serramento come nella rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta parete di separazione (18) è formata da uno o più vetri a camera d’aria, oppure da uno o più pannelli realizzati in legno.
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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FR2239894A5 (en) * 1973-07-30 1975-02-28 Bezault Sa Offset mechanism for door handles - uses three intermeshing cogs so handle may be moved from door edge
WO2015198170A1 (en) 2014-06-27 2015-12-30 Gsg International S.P.A. Handle for doors or windows
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