IT201900006941A1 - Sistema anti-incidente per moto da enduro - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“SISTEMA ANTI-INCIDENTE PER MOTO DA ENDURO”
La presente invenzione ha per oggetto un sistema anti incidente per moto utilizzabile in particolare per ridurre il rischio di incidente nella specialità enduro.
Lo svolgimento di attività motociclistica in modalità enduro comporta un rischio elevato di incontrare moto in senso opposto. La tipologia di percorso per attività motociclistica in modalità enduro comporta l’assenza di qualsiasi segno o elemento atto a ridurre il rischio di scontro fra due moto che viaggiano in senso opposto.
Inoltre, le sollecitazioni a cui sono sottoposte le moto da enduro e la tipologia di percorso impediscono di utilizzare sistemi accessori meccanicamente e/o elettronicamente troppo complessi.
Un sistema in accordo alla presente descrizione e/o in accordo ad una qualsiasi delle rivendicazioni di sistema allegate consente di ridurre il rischio di incidente fra moto che viaggiano in senso opposto nello svolgimento di attività motociclistica in modalità enduro, mediante un sistema semplice da un punto di vista meccanico ed elettronico.
Una moto in accordo alla presente descrizione e/o in accordo ad una qualsiasi delle rivendicazioni allegate dirette a proteggere la moto, consente di ridurre il rischio di incidente con una altra moto che viaggia in senso opposto nello svolgimento di attività motociclistica in modalità enduro, mediante un sistema semplice da un punto di vista meccanico ed elettronico
Le caratteristiche di un sistema e di una moto in accordo alla presente descrizione saranno chiarite dalla descrizione dettagliata seguente relativa a rispettive possibile realizzazioni esemplificative di tali sistema e moto. La descrizione dettagliata seguente si riferisce alle tavole di disegno allegate, in cui:
- la Figura 1 illustra una possibile realizzazione di un sistema in accordo alla presente descrizione;
- la Figura 2 illustra una prima variante di un primo dispositivo della realizzazione di Figura 1, in una condizione di montaggio su una moto; - la Figura 3 illustra una seconda variante di tale primo dispositivo , in una condizione di montaggio su tale moto;
- le Figure 4, 5, 6 e 7 illustrano diversi istanti successivi di un possibile procedimento di utilizzo del sistema di Figura 1.
Le tavole di disegno allegate si riferiscono ad una possibile realizzazione di un sistema in accordo alla presente descrizione. Nel seguito, con “sistema” si intende tale possibile realizzazione.
Il sistema comprende almeno un primo dispositivo 1 ed un secondo dispositivo 2.
Il secondo dispositivo 2 può avere una o più delle caratteristiche strutturali e/o funzionali del primo dispositivo, anche per quanto riguarda le funzionalità del primo dispositivo 1 rispetto al secondo dispositivo 2. Il secondo dispositivo 2 potrebbe essere uguale al primo dispositivo 1.
Il primo dispositivo 1 può assumere una condizione di montaggio su una rispettiva moto 3. Nelle Figure dalla 2 alla 6, il primo dispositivo 1 assume una condizione di montaggio su una prima moto 3. Nelle Figure dalla 4 alla 7, il secondo dispositivo 2 assume una condizione di montaggio su una seconda moto 4.
Ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 è configurato per trasmettere e ricevere un campo elettromagnetico. Il campo elettromagnetico trasmesso dal primo dispositivo 1 è indicato nelle Figure 4 e 5 con 5. Il campo elettromagnetico trasmesso dal secondo dispositivo 2 è indicato nelle Figure 4 e 5 con 6. Ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 è configurato per rilevare il campo elettromagnetico trasmesso dall’altro. Ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 comprende un trasmettitore per trasmettere il rispettivo campo elettromagnetico trasmesso dall’altro di tali dispositivi ed un ricevitore per rilevare il campo elettromagnetico trasmesso dall’altro di tali dispositivi. Per ciascun dispositivo 1 o 2, il rispettivo trasmettitore e/o il rispettivo ricevitore è un’antenna. Tale antenna può essere direzionale o direttiva o omnidirezionale o unidirezionale. Una antenna direzionale o direttiva o unidirezionale permette di adattare il sistema alla finalità di ridurre il rischio di incidente quando la prima moto 3 e la seconda moto 4 viaggiano in versi reciprocamente opposti, minimizzando il disturbo sull’attività motociclistica mentre la prima moto 3 e la seconda moto 4 viaggiano nello stesso verso.
Ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 è configurato affinché il campo trasmesso dal rispettivo dispositivo abbia un raggio d’azione r per il rilevamento da parte dell’altro di tali dispositivi. Tale raggio d’azione r fa in modo che ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 rilevi il campo elettromagnetico trasmesso dall’altro di tali dispositivi, se la distanza fra il primo dispositivo 1 e il secondo dispositivo 2 è minore o uguale rispetto a detto raggio d’azione r. Pertanto, ciascuno dei dispositivi 1 e 2 rileva l’altro di tali dispositivi, e pertanto la moto sul quale l’altro di tali dispositivi è montato, se la distanza fra gli stessi dispositivi 1 e 2 è inferiore al raggio d’azione r. Tale situazione è mostrata in Figura 7, in cui la distanza fra il primo dispositivo 1 e il secondo dispositivo 2, indicata con d4, è minore del raggio d’azione r. Tale raggio d’azione r fa in modo che ciascuno di tali primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 non rilevi il campo trasmesso dall’altro di tali dispositivi se la distanza fra il primo dispositivo 1 e il secondo dispositivo 2 è maggiore del raggio d’azione r. Tale situazione è mostrata in Figura 6, in cui la distanza fra il primo dispositivo 1 e il secondo dispositivo 2, indicata con d3, è maggiore del raggio d’azione r. Il sistema potrebbe essere configurato affinché il valore del raggio d’azione r ricada per esempio in un intervallo da 150 a 250 m.
Ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 può assumere una condizione di associazione rispetto all’altro di tali dispositivi e una condizione di dissociazione rispetto all’altro di tali dispositivi. Il sistema è configurato affinché, ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2, nella rispettiva condizione di dissociazione rispetto all’altro dispositivo 2 o 1, generi automaticamente un segnale di allarme al rilevamento del campo 6 o 5 trasmesso dall’altro di tali dispositivi. Il sistema è configurato affinché sia impedito a ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2, nella rispettiva condizione di associazione rispetto all’altro dispositivo 2 o 1, di generare automaticamente tale segnale di allarme al rilevamento del campo 6 o 5 trasmesso dall’altro di tali dispositivi. Pertanto, ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2, nella rispettiva condizione di associazione rispetto all’altro dispositivo 2 o 1, non genera automaticamente tale segnale di allarme al rilevamento del campo 6 o 5 trasmesso dall’altro.
Preferibilmente, ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 è configurato per limitare la trasmissione del rispettivo campo elettromagnetico e/o il rilevamento del campo elettromagnetico trasmesso dall’altro di tali dispositivi ad un settore angolare che, nella rispettiva condizione di montaggio, è orientato almeno prevalentemente nel verso di avanzamento della rispettiva moto 3 o 4 sul quale il rispettivo dispositivo 1 o 2 è montato. La limitazione della trasmissione ad un settore angolare orientato almeno prevalentemente nel verso di avanzamento comporta che la propagazione del campo elettromagnetico trasmesso 5 o 6 dal rispettivo dispositivo 1 o 2 avviene almeno prevalentemente dal rispettivo dispositivo 1 o 2 verso la zona che, in condizioni di avanzamento della rispettiva moto 3 o 4, è situata davanti alla rispettiva moto 3 o 4. La limitazione del rilevamento ad un settore angolare orientato almeno prevalentemente nel verso di avanzamento comporta che il campo elettromagnetico 6 o 5 trasmesso dall’altro dispositivo 2 o1, per essere rilevato dal rispettivo dispositivo 1 o 2, deve propagarsi istantaneamente dalla suddetta zona verso il rispettivo dispositivo. Il settore angolare del primo dispositivo 1 è indicato con 7 nelle Figure dalla 4 alla 7. Il settore angolare del secondo dispositivo 2 è indicato con 8 nelle Figure dalla 4 alla 7. L’antenna di ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 è direzionale o omnidirezionale o direttiva per limitare la trasmissione del rispettivo campo elettromagnetico 5 o 6 e/o il rilevamento del campo elettromagnetico trasmesso dall’altro dispositivo 2 o 1 al rispettivo settore angolare 7 o 8.
Preferibilmente, per ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2, il rispettivo settore angolare 7 o 8, nella rispettiva condizione di montaggio sulla rispettiva moto 3 o 4, è orientato completamente nel verso di avanzamento della rispettiva moto 3 o 4, nel senso che il campo elettromagnetico si propaga istantaneamente soltanto verso la zona davanti alla moto.
La limitazione del rilevamento a tale settore angolare fa in modo che, per ciascuna moto 3 o 4, in condizioni di avanzamento della rispettiva moto 3 o 4, non venga generato alcun segnale di allarme da parte del rispettivo dispositivo 1 o 2, in una situazione in cui l’altra moto 4 o 3 viaggia nello stesso verso, si avvicina alla rispettiva moto 3 o 4 da dietro, e la distanza fra i dispositivi 1 e 2 diventa minore o uguale del raggio d’azione r.
La limitazione della trasmissione a tale settore angolare fa in modo che, per ciascuna moto 3 o 4, in condizioni di avanzamento della rispettiva moto 3 o 4, non venga generato alcun segnale di allarme da parte del rispettivo dispositivo 1 o 2, in una situazione in cui la rispettiva moto 3 o 4 si avvicina all’altra moto 4 o 3 che viaggia nello stesso verso e si trova davanti, e la distanza fra i dispositivi 1 e 2 diventa minore o uguale del raggio d’azione r, così da fare in modo che sia generato l’allarme da parte del rispettivo dispositivo 1 o 2, solo nel caso in cui l’altra moto 4 o 3 si avvicini relativamente frontalmente verso la rispettiva moto 3 o 4.
Sostanzialmente, per ciascun rispettivo dispositivo 1 o 2 montato su una rispettiva moto 3 o 4, se lo stesso rispettivo dispositivo 1 o 2 è configurato per limitare solo il rilevamento, il rispettivo dispositivo 1 o 2 non rileva l’altra moto 4 o 3 che viaggia nello stesso verso e che si avvicina avanzando da dietro alla rispettiva moto 3 o 4.
Sostanzialmente, per ciascun rispettivo dispositivo 1 o 2 montato su una rispettiva moto 3 o 4, se lo stesso rispettivo dispositivo 1 o 2 è configurato per limitare, oltre al rilevamento, anche la trasmissione, il rispettivo dispositivo 1 o 2 rileva l’altra moto 4 o 3 situata davanti, rispetto al verso in cui sta procedendo la rispettiva moto 1 o 2, solo se tale altra moto 4 o 3 si sta avvicinando viaggiando nel verso opposto.
Con un raggio di azione si 150 m, se la velocità relativa fra le due moto 3 e 4 è di 80 km/h(22,222m/s), il tempo di reazione per il motociclista dopo la generazione dell’allarme è circa di 6,75 secondi. Con un raggio di azione si 250 m, se la velocità relativa fra le due moto 3 e 4 è di 80 km/h(22,222m/s), il tempo di reazione per il motociclista dopo la generazione dell’allarme è circa di 11,25 secondi. Con un raggio di azione di 200 m, se la velocità relativa fra le due moto 3 e 4 è di 80 km/h(22,222m/s), il tempo di reazione per il motociclista dopo la generazione dell’allarme è circa di 9 secondi. Pertanto, un raggio di azione r che ricade in un intervallo fra i 150 m e i 250 m garantisce un buon tempo di reazione a disposizione del motociclista di una delle prima moto 3 e seconda moto 4, per evitare un possibile incidente dovuto al viaggiare delle stesse in versi reciprocamente opposti, o ridurne il rischio, senza disturbare il motociclista stesso laddove l’altra moto 4 o 3 sia ad una distanza tale da comportare un rischio relativamente basso di un tale tipo di incidente.
Il sistema è configurato affinché ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 possa rilevare la distanza rispetto all’altro dispositivo 2 o 1. La possibilità di rilevamento di tale distanza può essere ottenuta mediante per esempio un sistema o sensore GPS. Pertanto ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 potrebbe comprendere un sensore di distanza per rilevare la distanza rispetto all’altro. Tale sensore di distanza potrebbe essere di qualunque tipo.
Il primo dispositivo 1 comprende un elemento di interfaccia per l’accensione 14. Il primo dispositivo comprende un elemento di interfaccia per l’associazione 15. Il primo dispositivo 1 comprende un display 16. Il primo dispositivo 1 comprende un segnalatore 11 che genera il segnale di allarme. Ciascun elemento di interfaccia può essere un tasto o pulsante o una parte di uno schermo o display. Gli elementi di interfaccia possono essere integrati almeno parzialmente uno nell’altro.
Nella Figura 1 sono indicati anche l’elemento di interfaccia per l’accensione 24, l’elemento di interfaccia per l’associazione 25, il segnalatore 21, ed il display 26 del secondo dispositivo 2.
Il segnalatore 11 o 21 potrebbe essere di tipo luminoso. Per esempio, il segnalatore 11 o 21 potrebbe comprendere almeno un LED.
Come detto sopra, ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 comprende una antenna per trasmettere il suo campo elettromagnetico 5 o 6 e rilevare il campo elettromagnetico 6 o 5 trasmesso dall’altro. L’antenna di ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 è direzionale o direttiva o omnidirezionale per fare in modo di ottenere la limitazione di trasmissione e rilevamento al rispettivo settore angolare 7 o 8.
Ciascuno di tali primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 comprende un collegamento fra il rispettivo segnalatore 11 o 21 e la rispettiva antenna. Ciascun dispositivo 1 o 2 è configurato affinché il rispettivo collegamento faccia in modo che il rispettivo segnalatore 11 o 21, nella condizione di dissociazione rispetto all’altro dispositivo 2 o 1, generi automaticamente il rispettivo segnale di allarme al rilevamento da parte della rispettiva antenna del campo trasmesso dall’altro dispositivo 2 o 1.
In una prima variante, il primo dispositivo 1 può essere configurato affinché, nella condizione di montaggio sulla rispettiva moto 3, sia il segnalatore 11 che l’antenna siano fissati al manubrio 32 della moto 3. La condizione di montaggio di tale prima variante è illustrata in Figura 2.
L’antenna è rappresentata schematicamente ed indicata con 12 solo in Figura 3, nella quale è illustrata una seconda variante del primo dispositivo 1 mentre tale seconda variante assume la condizione di montaggio sulla medesima moto 3.
In accordo a tale seconda variante, il primo dispositivo 1 è configurato affinché, nella condizione di montaggio sulla rispettiva moto 3, l’antenna 12 sia fissata ad una parte 31 del telaio della moto, e il segnalatore 11 sia fissato al manubrio 32 della moto 3, in modo che il summenzionato settore angolare non segua il movimento sterzante del manubrio 32 rispetto al telaio 31. In tal modo viene ridotto il rischio di rilevamento di campi elettromagnetici trasmessi da dispositivi non associati e montati su moto che arrivano da dietro, anche a fronte di rotazioni del manubrio 32 rispetto al telaio 31, mantenendo comunque il segnalatore 11 sul manubrio 32, così da avere comunque una posizione ottimale del segnalatore 11, ai fini di agevolare il rilevamento da parte del motociclista dell’eventuale segnale di allarme generato.
Tale parte 31 del telaio potrebbe essere un cannotto o un qualsiasi altro componente del telaio. Tale componente del telaio potrebbe essere un componente anteriore del telaio.
Ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 potrebbe essere configurato per passare automaticamente dalla rispettiva condizione di associazione alla rispettiva condizione di dissociazione, rispetto all’altro dispositivo 2 o 1, se la distanza fra il primo dispositivo 1 e il secondo dispositivo 2 supera una soglia spaziale prestabilita Dmax. La Figura 4 può essere considerata illustrativa di una situazione in cui il primo dispositivo 1 e il secondo dispositivo 2 sono associati uno all’altro e la distanza fra gli stessi è pari a d1, che è minore di Dmax. La Figura 5 può essere considerata illustrativa di una situazione successiva in cui la distanza fra il primo dispositivo 1 e il secondo dispositivo 2 è pari a d2, che è maggiore di Dmax. Pertanto nella situazione di figura 5 ciascuno dei dispositivi 1 e 2 è nella condizione di dissociazione rispetto all’altro di tali dispositivi 1 e 2. Pertanto, fra la situazione di Figura 4 e la situazione di Figura 5, si è verificato un passaggio automatico di ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 dalla rispettiva condizione di associazione rispetto all’altro di tali dispositivi alla rispettiva condizione di dissociazione rispetto all’altro di tali dispositivi.
In tal modo viene impostata una funzione automatica di sicurezza in accordo alla quale si ottiene il ripristino automatico della possibilità di rilevamento reciproco fra i due dispositivi 1 e 2, al raggiungimento di una soglia spaziale che è considerata a priori come indizio di una certa perdita di controllo da parte di ciascuno dei motociclisti rispetto al posizionamento dell’altra moto, la quale perdita di controllo comporta un incremento del rischio di scontro frontale che viene tenuto in conto facendo tornare automaticamente ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 nella condizione di dissociazione rispetto all’altro dispositivo 2 o 1.
Nelle figure 4 e 5 con P è indicato un percorso da enduro schematizzato ed esemplificativo.
Le figure 6 e 7 sono da considerare come situazioni nelle quali ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 è nella condizione di dissociazione rispetto all’altro dispositivo 2 o 1. Nelle figure 6 e 7 con T è indicato un tratto qualunque di un percorso da enduro.
Il sistema è configurato affinché il passaggio di ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 dalla condizione di dissociazione rispetto all’altro dispositivo 2 o 1 alla condizione di associazione rispetto all’altro dispositivo 2 o 1 possa essere causato manualmente agendo, per ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2, sul rispettivo elemento di interfaccia per l’associazione 15 o 25, mentre entrambi il primo dispositivo 1 e il secondo dispositivo 2 sono accesi, e la distanza fra i due è minore del raggio d’azione r.
In particolare, potrebbe verificarsi che i rispettivi motociclisti detentori delle prima moto 3 e seconda moto 4 si diano appuntamento per fare attività motociclistica in modalità enduro insieme, lungo il percorso P di cui alle figure 4 e 5. Inizialmente, i due motociclisti associano ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 rispetto all’altro dispositivo 2 o 1, ma successivamente si perdono di vista. La probabilità che ciò succeda è più elevata nella modalità enduro per via di una maggiore probabilità di differenziazione fra i due motociclisti nel modo di guidare e di affrontare il percorso, dovuta anche alle caratteristiche dei percorsi da enduro.
Il sistema rileva automaticamente il fatto che i due motociclisti si sono persi di vista quando la distanza fra il primo dispositivo 1 e il secondo dispositivo 2, ciascuno dei quali è montato sulla rispettiva moto 3 o 4, diventa maggiore della soglia spaziale prestabilita Dmax, causando automaticamente il passaggio di ciascuno dei primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 dalla condizione di associazione alla condizione di dissociazione rispetto all’altro dispositivo 2 o 1.
Il sistema potrebbe essere configurato affinché ciascuno dei primo dispositivo 1 e possa rilevare il tempo trascorso dall’istante in cui è avvenuto l’ultimo passaggio da tale condizione di dissociazione a tale condizione di associazione.
Il sistema potrebbe essere configurato affinché ciascuno di tali primo dispositivo 1 e secondo dispositivo 2 passi automaticamente dalla rispettiva condizione di associazione alla rispettiva condizione di dissociazione se tale tempo trascorso supera una soglia temporale prestabilita.
In tal modo si ottiene il ripristino automatico della possibilità di rilevamento anche al raggiungimento di tale soglia temporale, che può essere anch’essa considerata come indizio di una certa perdita di controllo da parte di ciascuno dei motociclisti riguardo al posizionamento dell’altra moto.
Ciascuno dei primo dispositivo e secondo dispositivo 2 potrebbe essere configurato affinché il rispettivo settore angolare 7 o 8 abbia una ampiezza fra 0 e180 gradi, oppure fra 20 e 160 gradi.
Il primo dispositivo 1 è totalmente impermeabile per impedire l’ingresso di liquidi e/o umidità nei componenti elettrici e/o elettronici.
La presente descrizione concerne anche una moto che comprende il primo dispositivo 1 o il secondo dispositivo 2. Tale moto potrebbe essere per esempio una moto da enduro.
Claims (12)
- RIVENDICAZIONI 1. Sistema anti incidente per moto comprendente almeno un primo dispositivo (1) ed un secondo dispositivo (2), in cui: - ciascuno (1; 2) di tali dispositivi (1, 2) può assumere una condizione di montaggio su una rispettiva moto (3; 4); - ciascuno (1; 2) di detti dispositivi (1, 2) è configurato per trasmettere un campo elettromagnetico (5; 6) e per rilevare il campo elettromagnetico (6; 5) trasmesso dall’altro (2) di detti dispositivi (1, 2); - ciascuno (1; 2) di detti dispositivi (1, 2) è configurato affinché il campo trasmesso abbia un raggio d’azione (r) per il rilevamento da parte dell’altro (2; 1) di detti dispositivi (1, 2), in modo che ciascuno (1; 2) di tali dispositivi (1, 2) rilevi il campo (6; 5) trasmesso dall’altro (2; 1) di tali dispositivi se la distanza fra i due dispositivi (1, 2) è minore di detto raggio d’azione (r), e non rilevi detto campo (6; 5) trasmesso dall’altro (2; 1) di tali dispositivi se detta distanza è maggiore di detto raggio d’azione (r); - ciascuno (1; 2) di tali dispositivi (1, 2) può assumere una condizione di dissociazione rispetto all’altro dispositivo (2; 1), nella quale genera automaticamente un segnale di allarme al rilevamento del campo (6; 5) trasmesso dall’altro dispositivo (2; 1), ed una condizione di associazione dall’altro dispositivo (2; 1), nella quale non genera automaticamente detto segnale di allarme al rilevamento di detto campo (6; 5) trasmesso dall’altro dispositivo (2; 1).
- 2. Sistema anti incidente in accordo alla rivendicazione 1, in cui ciascuno (1; 2) di detti dispositivi (1, 2) è configurato per limitare, nella condizione di montaggio sulla rispettiva moto (3; 4), il rilevamento del campo elettromagnetico (5; 6) trasmesso dall’altro (2; 1) di tali dispositivi ad un settore angolare (7; 8) che, in condizioni di normale avanzamento della rispettiva moto (3; 4), è orientato almeno prevalentemente nella direzione di avanzamento della rispettiva moto (3; 4).
- 3. Sistema anti incidente in accordo alla rivendicazione 2, in cui ciascuno (1; 2) di detti dispositivi (1, 2) è configurato per limitare a detto settore angolare (7; 8) anche la trasmissione del rispettivo campo elettromagnetico (6; 5), nella condizione di montaggio sulla rispettiva moto (3; 4).
- 4. Sistema anti incidente in accordo alla rivendicazione 3, in cui: - il sistema è configurato affinché ciascuno (1; 2) dei dispositivi (1, 2) possa rilevare la distanza rispetto all’altro (2; 1) di tali dispositivi; - ciascuno (1; 2) di tali dispositivi (1, 2) è configurato per passare automaticamente da tale condizione di associazione a tale condizione di dissociazione se la distanza fra i due dispositivi (1, 2) supera una soglia spaziale prestabilita (Dmax).
- 5. Sistema anti incidente in accordo ad una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui: - il sistema è configurato affinché ciascuno (1; 2) dei dispositivi (1, 2) possa rilevare il tempo trascorso dall’istante in cui è avvenuto l’ultimo passaggio da tale condizione di dissociazione a tale condizione di associazione; - ciascuno (1; 2) di tali dispositivi (1, 2) è configurato per passare automaticamente da tale condizione di associazione a tale condizione di dissociazione se detto tempo trascorso supera una soglia temporale prestabilita.
- 6. Sistema anti incidente in accordo ad una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto settore angolare (7; 8) ha una ampiezza fra 0 e180 gradi oppure fra 20 e 160 gradi.
- 7. Sistema anti incidente in accordo ad una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuno (1; 2) di detti dispositivi è totalmente impermeabile per impedire l’ingresso di liquidi e/o umidità nei componenti elettrici e/o elettronici del dispositivo.
- 8. Sistema anti incidente in accordo ad una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno uno (1) di detti dispositivi (1, 2) o ciascuno di detti dispositivi (1, 2) comprende: - un segnalatore (11) per generare tale segnale di allarme; - una antenna per trasmettere il suo campo elettromagnetico (5) e ricevere o rilevare il campo elettromagnetico (6) trasmesso dall’altro (2) di detti dispositivi (1, 2), detta antenna (12) essendo direzionale o direttiva per limitare a detto settore angolare (7) la trasmissione del suo campo elettromagnetico e la ricezione o rilevamento del campo elettromagnetico trasmesso dall’altro (2) di detti dispositivi; - un collegamento (13) fra tali segnalatore (11) ed antenna (12), per fare in modo che tale segnalatore (11) generi tale segnale di allarme al rilevamento da parte dell’antenna (12) del campo (6) irradiato o trasmesso dall’altro dispositivo (2).
- 9. Sistema anti incidente in accordo alla rivendicazione 8, in cui tale uno (1) di tali dispositivi (1, 2) è configurato affinché, nella condizione di montaggio sulla rispettiva moto (3), l’antenna (12) sia fissata ad una parte (31) del telaio della moto (3), così da essere solidale a detto telaio, e il segnalatore (11) sia fissato al manubrio (32) della moto (3), così da essere solidale al movimento sterzante del manubrio (32) rispetto a detto telaio, in modo che detto settore angolare non segua detto movimento sterzante.
- 10. Moto da enduro comprendente almeno un dispositivo anti incidente che: - è configurato per trasmettere un campo elettromagnetico (5) e per rilevare il campo elettromagnetico (6) trasmesso da un altro dispositivo uguale (2); - è configurato affinché il campo trasmesso (5) abbia un raggio d’azione (r) per il rilevamento da parte di detto altro dispositivo (2), in modo che ciascuno (1; 2) di tali dispositivi rilevi il campo (6; 5) trasmesso dall’altro dispositivo (2; 1) se la distanza fra i due dispositivi (1, 2) è minore di detto raggio d’azione (r), e non rilevi detto campo (6; 5) trasmesso dall’altro dispositivo (2; 1) se detta distanza è maggiore di detto raggio d’azione (r); - è configurato per assumere una condizione di dissociazione rispetto a detto altro dispositivo (2; 1), nella quale genera automaticamente un segnale di allarme al rilevamento del campo (6; 5) trasmesso da detto altro dispositivo (2; 1), ed una condizione di associazione a detto altro dispositivo (2; 1), nella quale non genera automaticamente detto segnale di allarme al rilevamento di detto campo (6; 5) trasmesso da detto altro dispositivo (2; 1).
- 11. Moto in accordo alla rivendicazione 10, in cui il dispositivo è configurato per limitare la trasmissione del suo campo elettromagnetico (5) e/o il rilevamento del campo (6) trasmesso da detto altro dispositivo (2; 1) ad un settore angolare (7) che, in condizioni di normale avanzamento della moto (3), è orientato almeno prevalentemente nella direzione di avanzamento della moto (3).
- 12. Moto (3) in accordo alla rivendicazione 11, in cui detto dispositivo (1) della moto (3) comprende: - un segnalatore (11) per generare tale segnale di allarme; - una antenna direzionale (12) per trasmettere il suo campo elettromagnetico e ricevere o rilevare il campo elettromagnetico trasmesso da detto altro dispositivo (2), detta antenna (12) essendo direzionale o direttiva per limitare la trasmissione e la ricezione o rilevamento a detto settore angolare (7); - un collegamento (13) fra tali segnalatore (11) ed antenna (12), per fare in modo che tale segnalatore (11), nella condizione di dissociazione rispetto a detto altro dispositivo (2), generi tale segnale di allarme al rilevamento da parte dell’antenna (12) del campo (6) trasmesso da detto altro dispositivo (2); in cui l’antenna (12) è fissata ad una parte (31) del telaio della moto (3), così da essere solidale al telaio della moto (3), e il segnalatore è fissato al manubrio (32) della moto (3), così da essere solidale al movimento sterzante del manubrio (32) rispetto al telaio, in modo che detto settore angolare non segua tale movimento sterzante del manubrio (32) rispetto al telaio della moto (3).
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Citations (4)
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---|---|---|---|---|
DE2335819A1 (de) * | 1973-07-13 | 1975-01-30 | Zenger Ing Buero | System zur abstandsmessung zwischen fahrzeugen |
FR2565925A1 (fr) * | 1984-06-15 | 1985-12-20 | Sud Ouest Travaux | Systeme de securite pour engins mobiles sur un meme trace |
GB2248512A (en) * | 1990-10-01 | 1992-04-08 | Marconi Gec Ltd | Vehicle control system |
JP2001347946A (ja) * | 2000-06-08 | 2001-12-18 | East Japan Railway Co | 鉄道用警報発生方式 |
-
2019
- 2019-05-17 IT IT102019000006941A patent/IT201900006941A1/it unknown
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