IT201900005966A1 - Apparato per controllo e regolazione dell'assetto-ruote di veicoli - Google Patents

Apparato per controllo e regolazione dell'assetto-ruote di veicoli Download PDF

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Gino Ferrari
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Gino Ferrari
Franco Maioli
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Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
L'invenzione riguarda un apparato per controllo e regolazione dell'assetto-ruote di veicoli, generalmente utilizzabile da officine e gommisti per eseguire controlli e regolazioni accurati.
Stato della Tecnica
Sono noti dispositivi che sono utilizzati da gommisti e meccanici per eseguire interventi di controllo e regolazione dell'assetto delle ruote di veicoli, in particolare di autoveicoli.
In particolare, questi interventi di controllo comprendono le verifiche della corretta posizione di ciascuna ruota rispetto agli organi della sospensione ed a quelli di guida dell'autoveicolo, come, ad esempio, il corretto valore della convergenza, l'angolo di camber , ed altro ancora .
Tipicamente, per eseguire questi interventi di controllo, l'autoveicolo deve essere posizionato in un apposito spazio predisposto per questi interventi e nel quale è montato su una parete un pannello di riferimento al quale il veicolo viene affrontato, mantenendo una distanza prestabilita .
Questo pannello ha una superficie sulla quale sono stampate e visibili una serie di graduazioni di misure specifiche di riferimento e segni convenzionali noti ai tecnici e che, durante le verifiche, devono essere collimate con apparecchiature di segnalazione che sono montate su ciascuna ruota, per verificare che i valori controllati e rilevati siano corretti o necessitino di una correzione .
Per questo scopo, le apparecchiature di segnalazione comprendono rispettivi emettitori di un segnale ottico, tipicamente un sottile raggio di luce, che si riflette sul pannello in corrispondenza delle graduazioni stampate e di riferimento per valutare i parametri che si devono rilevare ed eventualmente correggere.
I controlli dei dati sono eseguiti a vista da un operatore, oppure elettronicamente con un'apparecchiatura predisposta per questo scopo.
Dal punto di vista pratico, i controlli devono essere eseguiti sia staticamente, lasciando le ruote del veicolo ferme con le apparecchiature di segnalazione montate, sia dinamicamente, facendole rotolare sia in avanti verso la parete, sia indietro, con gli emettitori dei segnali luminosi delle apparecchiature tipicamente disposti coassiali con gli assi di rotazione delle ruote, per evitare che difetti eventuali di planarità delle ruote dovuti ad urti nel normale impiego del veicolo possano falsare i rilevamenti.
Per poter eseguire questi movimenti delle ruote, che devono essere anche abbinati a sterzature di qualche grado verso destra e verso sinistra, le ruote degli autoveicoli sono fatte salire su piattaforme che hanno una base che supporta una piastra girevole e che permettono sia di sterzare agevolmente anche a veicolo fermo, sia di far compiere alle ruote gli spostamenti avanti e indietro indicati in precedenza, muovendo il veicolo, normalmente a spinta.
Quando accade che gli operatori, dopo aver controllato l'assetto delle ruote, devono intervenire per correggerne alcuni parametri errati rilevati, essi procedono al necessario blocco della rotazione delle piastre delle piattaforme che supportano le ruote, inserendo manualmente dei chiavistelli di fermo in appositi fori passanti che sono ricavati nelle piastre per questo scopo, e che permettono ai chiavistelli di impegnarsi con le basi fisse di supporto, impedendo, come detto, con il blocco ogni possibile movimento della piattaforma durante le regolazioni.
Quando gli operatori hanno completato tutte le regolazioni, tutti i movimenti delle piattaforme vengono ripristinati, sfilando i chiavistelli dai fori, ed in questo modo gli operatori possono controllare ancora una volta il buon esito delle regolazioni eseguite, agendo sulle ruote come descritto in precedenza.
Quando tutto il ciclo operativo dell'intervento è completo e l'assetto-ruote è verificato corrispondere ai parametri richiesti, il veicolo viene spostato e le ruote fatte scendere dalle piattaforme.
Questo stato della tecnica ha alcuni inconvenienti.
Un inconveniente consiste nel fatto che la superficie complessiva di ogni piastra di una piattaforme sulla quale appoggia la rispettiva ruota di un veicolo durante la esecuzione dei controlli e delle regolazioni è sensibilmente ridotta, in particolare nella direzione in cui il veicolo deve essere spostato avanti e indietro, e questo impedisce agli operatori di far compiere alle ruote rotazioni sufficientemente ampie per poterne escludere eventuali difetti strutturali o problemi di regolazioni, o cosiddetto assetto.
Un altro inconveniente è che le piattaforme note richiedono una serie di manovre manuali degli operatori che devono essere ripetute per ogni ruota di ogni veicolo che deve essere controllato, come, ad esempio, il blocco e lo sblocco delle rotazioni delle piastre.
Questa circostanza, se considerata nel complesso dei controlli e delle regolazioni che sono eseguite su più veicoli in una normale giornata di lavoro, risulta particolarmente svantaggiosa dal punto di vista dei tempi necessari per eseguire gli interventi e questi tempi necessari incidono negativamente sui costi globali di questi interventi, scoraggiando gli utenti dal procedere a questi controlli in modo sistematico ed incentivandoli, al contrario, a circolare con veicoli che non sono in perfetto stato.
Scopi dell'invenzione
Scopo dell'invenzione è quello di migliorare lo stato della tecnica nota.
Un altro scopo dell'invenzione è realizzare un apparato per controllo e regolazione dell'assetto-ruote di veicoli che durante il controllo e la regolazione dell'assetto permetta di eseguire rotazioni delle ruote che siano sensibilmente più ampi di quelli possibili con gli apparati noti, evitando errori nelle rilevazioni dei dati caratteristici degli assetti delle ruote.
Un ulteriore scopo dell'invenzione è realizzare un apparato per controllo e regolazione dell'assetto-ruote di veicoli che permetta di bloccarne, e sbloccarne, ogni movimento in modo automatico e rapido, riducendo i tempi tecnici degli interventi di controllo e regolazione.
Secondo un aspetto dell'invenzione è previsto un apparato per controllo e regolazione dell'assetto-ruote di veicoli, in accordo con le caratteristiche della rivendicazione 1. Le rivendicazioni dipendenti indicato particolari forme di attuazione dell'invenzione.
L'invenzione permette di ottenere i seguenti vantaggi: - eseguire controlli e regolazioni dell'assetto-ruote di veicoli con una maggiore precisione, escludendo difetti strutturali delle ruote;
ridurre in modo sensibile i tempi tecnici per la esecuzione dei controlli e delle regolazioni negli apparati per controllo e regolazione dell'assetto-ruote di veicoli, semplificandone le manovre necessarie.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un apparato per controllo e regolazione dell'assetto-ruote di veicoli, illustrate a titolo di esempio non limitativo nelle unite tavole di disegno in cui :
la FIG. 1A è una vista laterale e molto schematica di un apparato per controllo e regolazione dell'assetto-ruote di veicoli secondo l'invenzione, in una configurazione di inizio di un intervento;
la FIG. 1B è una vista schematica ed interrotta di mezzi di azionamento di un elemento di prolungamento di un piano di supporto di una ruota di un veicolo;
la FIG. 2A è una vista laterale e molto schematica di un apparato per controllo e regolazione dell'assetto-ruote di veicoli secondo l'invenzione, in una configurazione di blocco della rotazione di una piattaforma di supporto di una ruota di un veicolo durante un intervento;
la FIG. 3 è una vista laterale, molto schematica ed in parziale trasparenza dell'apparato per controllo e regolazione dell'assetto-ruote di veicoli secondo l'invenzione, nella configurazione di Figura 1;
la FIG. 4 è una vista laterale, molto schematica ed in parziale trasparenza dell'apparato per controllo e regolazione dell'assetto-ruote di veicoli secondo l'invenzione, nella configurazione di Figura 2;
la FIG. 5 è una vista schematica ed in scala ingrandita di un dettaglio di alcuni mezzi di azionamento dell'elemento di prolungamento, in una configurazione inattiva di quest'ultimo;
la FIG. 6 è una vista schematica ed in scala ingrandita di un dettaglio di alcuni mezzi di azionamento dell'elemento di prolungamento, in una configurazione attiva di quest'ultimo;
la FIG. 7 è una vista laterale interrotta ed in scala ulteriormente ingrandita di una parte della Figura 6;
la FIG. 8 è una vista schematica ed in scala ingrandita di una porzione dell'apparato secondo l'invenzione.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito .
Con riferimento alle figure citate, con 1 è indicato un apparato per controllo e regolazione dell'assetto di ruote R di veicoli, di seguito in breve apparato 1.
L'apparato 1 comprende una coppia di basi 2 di appoggio su un piano P, ad esempio il piano di una corsia di un ponte di sollevamento oppure il piano del pavimento di una officina, ed una coppia di piattaforme 3 di supporto di rispettive ruote R, in una direzione X di rotolamento e che hanno ciascuna una piastra 4 superiore di supporto, di seguito in breve piastra 4.
Ogni piattaforma 3 e piastra 4 è montata mobile sulla propria base 2 in modo roto-traslatorio in un piano di rototraslazione, non indicato in dettaglio nelle Figure. Nel seguito per comodità viene descritta una sola delle piattaforme 3 di supporto.
La base 2 comprende un elemento 5 di prolungamento della piastra 4 in una determinata condizione, il quale ha una superficie 6 di prolungamento che è disposta trasversalmente , ad esempio perpendicolare, rispetto alla direzione di rotolamento X.
L'elemento 5 di prolungamento è azionato mobile con mezzi di azionamento che saranno descritti più avanti, tra una posizione attiva di prolungamento che è visibile nelle Figure 2A, 2B, 4, 6, 7, nella quale la piastra 4 e la superficie di prolungamento 6 sono complanari, ed una posizione inattiva che è visibile nelle Figure 1A, 1B, 3, 5, in cui la superficie 6 di prolungamento è abbassata rispetto alla piastra 4.
L'apparato 1 comprende inoltre mezzi 7 di blocco/sblocco del moto roto-traslatorio di ciascuna piastra 4, sistemati tra le piastre 4 e le rispettive basi 2 di appoggio.
I mezzi 7 di blocco/ sblocco sono attivabili preferibilmente, ma non esclusivamente, dagli stessi mezzi di azionamento che azionano l'elemento di prolungamento 5, e possono essere disposti alternativamente in una posizione di blocco, quando l'elemento 5 di prolungamento è nella sua posizione attiva, ed in una posizione di sblocco, quando l'elemento 5 di prolungamento è nella sua posizione abbassata ed inattiva.
La persona esperta comprende che è anche possibile che i mezzi 7 di blocco/sblocco siano azionati indipendentemente dai mezzi di azionamento, ad esempio con propri mezzi attuatori .
Ciascuna piastra 4 è montata mobile, come detto, sulla propria base 2 in modo roto-traslatorio e si muove a contrasto di mezzi elastici 8 che sono associati alla base 2 e che nelle Figure 3 e 4 sono schematizzati con molle elicoidali 9 caricabili a conpressione con gli spostamenti della piastra 4.
I mezzi di azionamento dell'elemento di prolungamento 5 comprendono una sede concava 10 che è ricavata nella base 2 per tutta la sua larghezza ed in una posizione adiacente alla piastra 4, trasversale alla direzione di rotolamento X.
Nella sede concava 10 è ricevuta una barra 11 di spinta, che ha una superficie A di scorrimento alternato all'interno della sede concava 10 secondo una direzione di scorrimento perpendicolare alla direzione di rotolamento X, ed una opposta superficie attiva 11B che sagoma un primo profilo di camma.
Questo primo profilo di camma comprende una successione di primi rilievi 12 e incavi 13, e la barra 11 di spinta è azionata scorrevole da un attuatore 14 che è fissato in testa ad essa.
Nella sede concava 10 è anche ricevuta una barra 15 sollevabile che è parallela alla prima barra 11 di spinta e che ha una superficie 15A di fissaggio che è fissata ad una superficie inferiore di una lamina 5A superiore della piastra 4, opposta alla superficie di prolungamento 6.
Anche la seconda barra 15 ha una faccia 16, opposta alla superficie 15A di fissaggio, che sagoma un secondo profilo di camma che comprende una successione alternata di secondi rilievi 17 e incavi 18 che sono mantenuti a contatto con i primi rilievi 12 e incavi 13 e che sono accoppiabili in modo coniugato con questi ultimi quando l'elemento di prolungamento 5 si trova nella posizione inattiva abbassata, come visibile nelle Figure 1B e 5, oppure che hanno i rispettivi rilievi che sono sovrapposti tra loro quando l'elementi 5 di prolungamento si trova nella sua posizione attiva, sollevato in modo tale che la superficie 6 di prolungamento della lamina 5A si disponga complanare con la superficie di appoggio della piastra 4. Nella versione preferita di realizzazione dell'apparato 1 l'attuatore 14 e ad azionamento fluidodinamico ed è anche collegato, oltre che con la barra 11 di spinta, anche con i mezzi di blocco/sblocco 7, mediante un circuito di collegamento 19.
In dettaglio, con riferimento alle Figure 3 e 4, i mezzi di blocco/sblocco 7 comprendono per ciascuna piattaforma 3 un pistone 20 che è associato alla base 2 e che è alimentato da detti mezzi di attivazione, precisamente dall'attuatore 14, attraverso il circuito 19 di collegamento, e che aziona di moto alternato uno spintore 21, muovendolo alternativamente tra una posizione sollevata a contatto con la piastra 4, visibile nella Figura 4, ed una posizione abbassata allontanato verso il basso dalla piastra 4.
Il funzionamento dell'invenzione è indicato di seguito a titolo di esempio e per la forma di attuazione preferita, ma non limitativa, dell'invenzione che è stata descritta in precedenza.
Quando un operatore deve rilevare i dati degli angoli di convergenza (o divergenza di camber) delle ruote di un autoveicolo, cioè, in altre parole, deve verificare l'assetto-ruote di un autoveicolo, lo posiziona sul piano P delle corsie di un ponte sollevatore oppure sul piano P del pavimento nella zona dell'officina prevista per questi interventi, in entrambi i casi appoggiando la coppia di ruote R da controllare oppure regolare sulle rispettive piattaforme 3 sistemate sul piano P.
Durante il posizionamento delle ruote R, i movimenti delle piattaforme 3 e delle piastre 4 sono mantenuti bloccati attivando i mezzi di blocco/sblocco 7.
Sulle ruote R vengono montate le apparecchiature 22 di segnalazione che sono dotate di rispettivi emettitori 23 di raggi luminosi che si riflettono su un pannello verticale tipicamente dotato di graduazioni che è posto difronte all'autoveicolo in corrispondenza del ponte sollevatore o dello spazio dell'officina predisposto per questo tipo di interventi.
Durante questo posizionamento delle ruote R, l'elemento di prolungamento 5 è mantenuto in una posizione attiva, ossia sollevato rispetto alla sede concava 10, in modo tale da risultare complanare rispetto alle superfici delle piastre 4 delle piattaforme 3.
Quando il posizionamento delle ruote R è completato, vengono disattivati i mezzi di blocco/sblocco 7, l'elemento di prolungamento 5 si abbassa ed entrambe le piastre 4 delle piattaforme 3 sono rese libere sia di ruotare, sia di oscillare in un piano orizzontale di oscillazione, cosicché gli operatori possono eseguire sterzature bidirezionali delle ruote R dell'autoveicolo, per leggere sul pannello i valori che sono indicati dai raggi luminosi emessi dalle apparecchiature di segnalazione che sono montate e fissate sulle ruote R.
Quando i mezzi di blocco/sblocco 7 sono in una posizione inattiva, gli spintori 21 sono ritratti verso il basso, cioè verso i rispettivi pistoni 20, in modo tale da non interferire con i movimenti delle piastre 4.
In questa condizione, la barra 11 di spinta e la barra 15 sollevabile, che hanno le rispettive facce 11B e 16 ed i rispettivi primo e secondo profilo di camma a contatto tra loro, hanno i rispettivi rilievi 12, incavi 13, rilievi 17 ed incavi 18 che sono impegnati gli uni negli altri, accoppiati in modo coniugato tra loro, ossia con i primi rilievi 12 che occupano i secondi incavi 18 ed i secondi rilievi 17 che occupano i primi incavi 13.
Questa condizione determina, e mantiene, la posizione inattiva dell'elemento di prolungamento 5, cioè leggermente ribassata rispetto alle superfici di appoggio delle piastre 4 sulle quali stazionano le ruote R.
In questa condizione, eventuali spostamenti delle ruote R sono fortemente limitati dalle dimensioni dell'area delle piastre 4 e, soprattutto, dalle dimensioni di queste ultime nella direzione di rotolamento X.
Quando gli operatori devono far compiere alle ruote R uno spostamento nella direzione di rotolamento X, cioè una rotazione di un'ampiezza prestabilita e sufficiente per verificare i dati da rilevare, azionano l'attuatore 14 il quale fa' scorrere all'interno della sede concava 10 la barra 11 di spinta rispetto alla barra 15 sollevabile di un segmento almeno pari ad una porzione di uno dei rilievi 17 o incavi 18.
Questo scorrimento determina il disimpegno dei primi rilievi 12 e cavità 13 rispettivamente dalle seconde cavità 18 e dai rilievi 17 e, come nello scorrimento di impegno, il disimpegno è favorito da superfici di raccordo inclinate previste tra rilievi ed incavi.
I primi rilievi 12 ed i secondi rilievi 17 si sovrappongono tra loro, causando il sollevamento dell'elemento di prolungamento 5 che si posiziona con la superficie di prolungamento 6 sostanzialmente complanare alle superfici di appoggio delle piastre 4.
In questa condizione, le dimensioni delle piastre 4 soprattutto nella direzione X di rotolamento, risultano sensibilmente incrementate, permettendo agli operatori di far compiere alle ruote R un tratto di spostamento maggiore rispetto a quanto possibile se non vi fosse l'elemento di prolungamento 5, e, dunque, un arco di rotazione sensibilmente maggiore rispetto a quanto realizzabile secondo la tecnica nota.
Quando l'attuatore 14 viene attivato per far scorrere la barra 11 di spinta sotto la barra 15 sollevabile, il fluido in pressione che lo alimenta, tipicamente aria, alimenta contemporaneamente anche il pistone 20 attraverso il circuito 19 di mutuo collegamento e causa lo spostamento degli spintori 21 fino a disporsi nella condizione di blocco a contatto con le piastre 4, impedendone ogni possibile movimento.
L'attivazione dell'attuatore 14 determina anche il contemporaneo sollevamento dell'elemento 5 di prolungamento .
Affinché gli operatori possano intervenire sugli organi del veicolo predisposti per la regolazione degli angoli di convergenza (o di divergenza o di camber) delle ruote R, ossia sull'assetto generale delle ruote R, e correggerne ogni eventuale anomalia presente, è tuttavia necessario che i movimenti delle piastre 4 di entrambe le piattaforme 3 siano resi nuovamente liberi per non opporsi alle modifiche di assetto che vengono imposte alle ruote R. Gli operatori eseguono quindi ulteriori misurazioni di controllo per verificare con le apparecchiature 22 di misurazione che le eventuali correzioni apportate siano congruenti con quanto richiesto.
Quando tutte le regolazioni sono completate, gli operatori attivano nuovamente l'attuatore 14 che rende automaticamente attivo lo spintore 21 cha si solleva verso il pistone 20, ripristinando la condizione di blocco dei movimenti di entrambe piastre 4 rispetto alle rispettive basi 2.
In questa condizione gli operatori possono far scendere le ruote R del veicolo dalle piattaforme 3 ed il veicolo viene allontanato.
Gli operatori possono infine riportare l'elemento 5 di prolungamento nella sua condizione inattiva, cioè ribassata sotto il piano di appoggio delle piastre 4.
Per eseguire questa manovra, attivano nuovamente l'attuatore 14 che fa' spostare la barra 11 di spinta in direzione contraria alla precedente, cosicché i primi rilievi 12 scivolano nei secondi incavi 18, come anche i secondi rilievi 17 scivolano all'interno dei primi incavi 13, e tutti si accoppiano nuovamente in modo coniugato, facendo abbassare l'elemento di prolungamento 5 rispetto alle superfici di appoggio delle piastre 4.
Si è in pratica constatato come l'invenzione raggiunga gli scopi prefissati.
L'invenzione come concepita è suscettibile di modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili con altri elementi tecnicamente equivalenti.
Nella attuazione pratica, i materiali impiegati nonché le forme e le dimensioni potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, senza per questo uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (8)

1. Un apparato (1) per controllo e regolazione dell'assetto-ruote (R) di veicoli, che comprende: - Una base (2) di appoggio su un piano (P); - Una piattaforma (3) di supporto di una ruota (R) di veicolo in una direzione (X) di rotolamento, che definisce una piastra (4) di supporto e che è montata mobile su detta base (2) in modo roto-traslatorio in un piano di rototraslazione ; caratterizzato dal fatto che detta base (2) comprende un elemento (5) di prolungamento di detta piastra (4) di supporto che ha una superficie (6) di prolungamento disposta trasversalmente rispetto a detta direzione (X) di rotolamento e che è azionato mobile con mezzi di azionamento (14) tra una posizione attiva di prolungamento in cui detti piastra (4) di supporto e superficie (6) di prolungamento sono complanari ed una posizione inattiva in cui detta superficie (6) di prolungamento è abbassata rispetto a detta piastra (4) di supporto.
2. L'apparato secondo la rivendicazione 1, in cui tra detta piattaforma (3) di supporto e detta base (2) di appoggio sono interposti mezzi di blocco/sblocco (7) di detto moto roto-traslatorio.
3. L'apparato secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di blocco/sblocco (7) sono attivabili da detti mezzi di azionamento (14) tra una posizione di blocco quando detto elemento (5) di prolungamento è in detta posizione attiva ed una posizione di sblocco quando detto elemento (5) di prolungamento è in detta posizione inattiva.
4. L'apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta piattaforma (3) di supporto è montata mobile su detta base (2) in modo roto-traslatorio a contrasto di mezzi elastici (8) associati a detta base (2) .
5. L'apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di azionamento comprendono: - una sede concava (10) ricava in detta base (2) adiacente detta piattaforma (3) e trasversale a detta direzione (X) di rotolamento; - una barra (11) di spinta che ha una superficie (HA) di scorrimento alternato in detta sede concava (10) secondo una direzione di scorrimento ed una opposta superficie attiva (11B) che sagoma un primo profilo di camma che comprende primi rilievi (12) e primi incavi (13), azionata scorrevole da detti mezzi di azionamento (14); - una barra (15) sollevabile che è accolta in detta sede concava (10) parallela a detta barra (11) di spinta e che ha una superficie di fissaggio (15A) fissata ad una superficie inferiore di detto elemento (5) di prolungamento opposta a detta superficie (6) di prolungamento, detta barra sollevabile avendo una faccia (16) opposta a detta superficie (15A) di fissaggio che sagoma un secondo profilo di camma che comprende secondi rilievi (17) e secondi incavi (18) mantenuti a contatto con detti primi rilievi (12) e incavi (13) e che sono accoppiati in modo coniugato con detti primi rilievi (12) ed incavi (13) in detta posizione inattiva abbassando detto elemento (5) di prolungamento oppure che sono contrapposti in detta posizione attiva, sollevando detto elemento (5) di prolungamento con detta superficie di prolungamento (6) complanare con detta piastra (4) di supporto .
6. L'apparato secondo la rivendicazione 5, in cui detti primi rilievi (12) e primi incavi (13) e detti secondi rilievi (17) e secondi incavi (18) sono posti tra loro in successione alternata.
7. L'apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di azionamento comprendono un gruppo attuatore (14) ad azionamento fluidodinamico che è associato a detta sede concava (10) e che è collegato a detta barra (11) di spinta, destinato a farla scorrere di moto alternato, e con detti mezzi di blocco/sblocco (7).
8. L'apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di blocco/sblocco (7) comprendono : - un pistone (20) associato a detta base (2) ed alimentato da detti mezzi di attivazione (14); - uno spintore (21) azionato mobile da detto pistone (20) tra una posizione sollevata a contatto bloccante con detta piattaforma (3) di supporto ed una posizione abbassata allontanato da detta piattaforma (3) di supporto.
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