IT201900005516A1 - Valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili, come ad esempio gli equilibratori subacquei - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo: Valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili, come ad esempio gli equilibratori subacquei
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Introduzione
La presente invenzione si riferisce ad una valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili, come ad esempio gli equilibratori subacquei.
Queste attrezzature, utilizzate per regolare l’assetto di galleggiamento dell’utilizzatore in acqua, sono provviste di un dispositivo carico, che permette di introdurre aria all’interno della relativa sacca gonfiabile e di uno o più dispositivi, o valvole, di scarico che permettono di espellere aria dalla sacca stessa.
Le valvole di scarico possono essere ad azionamento manuale, per espellere la quantità d’aria desiderata, o ad azionamento automatico in presenza di una determinata pressione, per impedire la sovrapressurizzazione della sacca gonfiabile del dispositivo.
Le funzioni di scarico manuale e di scarico automatico di sovrappressione sono spesso svolte da un’unica valvola.
I sistemi di valvola di scarico esistenti presentano dei problemi per lo spessore/altezza relativamente elevato della parte sporgente all’esterno dell’attrezzatura gonfiabile e per la limitata resistenza alle sollecitazioni radiali, con conseguente rischio di urti o agganci, di rotture della valvola, situazioni potenzialmente molto pericolose per l’utilizzatore.
Un esempio di una valvola di scarico (manuale e di sovrappressione) tradizionale di un equilibratore subacqueo è rappresentato in modo schematico in Fig.1.
Queste valvole di scarico, sono generalmente costituite da un corpo/sede principale (21) che è fissato a tenuta ai bordi periferici di delimitazione di una apertura di carico/scarico. Il corpo è di forma anulare e, preferibilmente nella sua zona centrale, è provvisto di una sede di valvola costituita da almeno un bordo od una sede di tenuta (23), anulare che delimita una apertura passante del detto corpo anulare. Contro il detto bordo di tenuta (23) fa battuta una guarnizione piana (24) che è mantenuta stabilmente in posizione di chiusura con una forza prestabilita di compressione contro il detto bordo da un disco pressore rigido (25) che è sollecitato contro la guarnizione (24) da una molla elicoidale cilindrica (26). La molla elicoidale 26 è tarata in modo da esercitare sul disco (25) e sulla guarnizione (24) la suddetta forza di compressione prestabilita contro il bordo di tenuta che forma la sede di valvola. Il disco rigido (25) è provvisto di una zona intermedia rialzata (29), cioè atta a formare una estensione assiale che si estende in direzione opposta alla sede di valvola al fine di generare un vano di alloggiamento per il terminale di aggancio (28) al disco pressore rigido (25) di un cavetto di comando (27). Il detto terminale di aggancio (28) è quindi alloggiato in un vano delimitato dalla sporgenza assiale del disco (25) e dalla guarnizione (24). Il tutto è racchiuso verso l’esterno da una calotta di copertura (212), che presenta una filettatura interna su un bordo cilindrico e che è avvitata su una filettatura di un tratto cilindrico del corpo (21) che delimita perifericamente, cioè tutto intorno, la zona in cui è prevista la sede di valvola, ovvero il bordo di tenuta (23). La calotta costituisce allo stesso tempo il riscontro per la molla elicoidale (26) essendo la distanza della parete della calotta contro cui fa battuta la molla (26) dal disco di pressione (25) tale per cui in condizione di fine corsa di avvitamento della calotta (212) sul corpo (21) la compressione della molla corrisponde alla condizione che mantiene la molla (26) compressa nella sua posizione di carico prestabilito della stessa. Il cavetto di comando (27) passa all’esterno attraverso di una apertura passante della calotta (212) che è sostanzialmente coincidente con la zona rialzata (29).
L’apertura della valvola avviene manualmente, sollevando il disco rigido (25) e la guarnizione piana (24) tramite la trazione manuale del cavetto di comando (27,28), o automaticamente, quando la pressione all’interno della sacca gonfiabile è tale da vincere la spinta di entità prestabilita della molla tarata (26) contro il disco rigido (25) e la guarnizione piana (24).
Le severe condizioni di impiego, l’assemblaggio su di un materiale flessibile, la trazione a volte anche molto forte sul cavetto di comando ed in generale il rischio costante di urti o agganci che possono causare forti sollecitazioni radiali, impongono l’uso di soluzioni che garantiscano una altissima resistenza alle sollecitazioni dell’insieme sacca/valvola.
Per risolvere questo problema, generalmente il corpo/sede valvola (21) è saldato per mezzo di una sua flangia anulare periferica radialmente esterna (321), preferibilmente ad alta frequenza sul materiare flessibile (elastomero termoplastico) utilizzato per la sacca (22). Questo impone la realizzazione del corpo/sede valvola (21) con lo stesso elastomero termoplastico utilizzato per la sacca, in genere poliuretano, per garantire un collegamento forte ed ottimale con la sacca stessa grazie alla compatibilità chimico/fisica del materiale delle due parti, cioè della sacca (22) e della flangia periferica (321) del corpo (21).
Come detto in precedenza le valvole di scarico realizzate secondo queste soluzioni tradizionali presentano diversi inconvenienti:
L’adozione di un materiale compatibile con la saldatura per il corpo/sede (21), e quindi di un materiale flessibile e di durezza e modulo relativamente bassi, rende difficile un collegamento resistente tra la calotta di copertura (212) ed il corpo (21).
Per ottenere un insieme sufficientemente resistente è quindi necessario utilizzare una filettatura di ancoraggio tra corpo (21) e calotta di copertura (212) dimensionalmente sufficientemente grande e lunga che consente di evitare, per quanto possibile, che una deformazione radiale del corpo (21) possa determinare il distacco della calotta di copertura (212) e quindi una apertura completa della sede di valvola al passaggio del gas. Questo fa sì che la calotta (212) sporga notevolmente ed in altezza verso l’esterno con il rischio di agganci a cavi o sporgenze e di conseguenti funzionamenti accidentali e/o rotture.
Lo spessore del collare cilindrico (210) del corpo/sede (21) che porta la filettatura deve essere necessariamente elevato e ciò limita il diametro dei passaggi interni con conseguente limitazione del flusso di scarico.
La necessità di una sede rialzata (29) sufficiente ad alloggiare il terminale di aggancio (28) del cavetto di comando (27) all’interno del disco rigido (5), senza per questo interferire con la guarnizione (24) su cui agisce il disco rigido di pressione (25) aumenta ulteriormente lo spessore sporgente della valvola di scarico.
Il risultato finale non è comunque esente da rischi di distacco della calotta (212) dal corpo (21) in quanto la deformazione radiale del collare filettato (210) del corpo (21) non è contenuta in alcun modo da elementi strutturali che cooperano con detto collare e pertanto la resistenza ad eventuali forze radiali applicate è limitata.
RIASSUNTO DELL’INVENZIONE
Secondo un aspetto la presente invenzione ha lo scopo di fornire una valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili che non presenti gli inconvenienti sopra menzionati.
Inoltre, secondo un ulteriore aspetto, la presente invenzione ha per scopo fornire una valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili che abbia uno spessore complessivo e una sporgenza esterna dalla attrezzatura subacquea fortemente ridotti.
Con riferimento ad ancora un ulteriore aspetto, la presente invenzione ha anche lo scopo di fornire una valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili che abbia una elevata resistenza alle forze e sollecitazioni radiali.
La presente invenzione ha dunque come oggetto una valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili comprendente
Un corpo di valvola con una flangia periferica anulare di collegamento stabile a tenuta con una fascia di materiale lungo il bordo di una apertura di passaggio nella parete di delimitazione di un corpo cavo;
un collare cilindrico circondato da detta flangia anulare e provvisto di organi di impegno di un terminale cilindrico di accoppiamento al detto collare di una calotta di chiusura del detto corpo di valvola, il quale terminale cilindrico presenta organi di impegno cooperanti con gli organi di impegno del collare ed in cui
la detta flangia periferica anulare è disposta rispetto all’estensione assiale del collare e/o del terminale cilindrico di accoppiamento della calotta in una posizione intermedia fra le due estremità del collare del corpo di valvola e/o del terminale cilindrico di accoppiamento della calotta in condizione montata sul detto corpo di valvola.
Secondo una variante esecutiva, la detta flangia periferica anulare può essere prevista a livello dell’estremità assiale del collare del corpo di valvola, la quale estremità è rivolta verso il lato della valvola destinato ad essere rivolto verso, l’esterno rispetto ad un corpo a cui la stessa è fissata.
Nella prima variante, la flangia periferica anulare si estende a livello di un piano di sezione trasversale del collare cilindrico per cui il detto collare sporge per una parte della sua estensione assiale da una e dall’altra faccia della detta flangia anulare.
In condizione montata della valvola, quindi il collare viene a trovarsi in parte sul lato esterno ed in parte sul lato interno della parete del corpo provvisto dell’apertura in corrispondenza della quale è fissata la valvola.
Nella variante esecutiva, il collare sporge interamente sul lato interno della parete del corpo provvisto dell’apertura in corrispondenza della quale è fissata la valvola.
Una ulteriore variante esecutiva può prevedere anche che la flangia sia prevista in una posizione assiale oltre la detta estremità assiale del collare, per cui il collare e la valvola vengono a trovarsi in posizione rientrante rispetto alla parete del corpo in cui è prevista l’apertura in corrispondenza della quale è fissata la valvola stessa.
Le suddette varianti possono essere previste in combinazione con una valvola che presenta ulteriormente una sede di valvola che delimita una apertura passante in una zona centrale del detto corpo di valvola e la quale sede di valvola è circondata dalla detta flangia anulare;
un collare cilindrico orientato con il suo asse sostanzialmente parallelo all’asse della flangia anulare e/o della apertura passante della sede di valvola e previsto in posizione intermedia fra detta flangia periferica anulare e detta sede di valvola, il detto collare cilindrico essendo provvisto di una filettatura di accoppiamento ad un bordo terminale cilindrico filettato di una calotta di chiusura del corpo di valvola che forma una camera di alloggiamento per un otturatore destinato a cooperare con detta sede di valvola ed il quale otturatore è spinto stabilmente con una forza prestabilita contro la sede di valvola da un elemento elastico interposto fra il detto otturatore e la detta calotta di chiusura, mentre al detto otturatore è agganciato un tirante di apertura della valvola che passa all’esterno della calotta di chiusura attraverso una apertura della stessa e con cui l’otturatore è spostabile in direzione di allontanamento e distacco dalla sede di valvola contro l’azione della molla.
Secondo una forma esecutiva, la parete del collare cilindrico presenta una sezione secondo un piano diametrale, parallelo o coincidente con l’asse del detto collare, la quale sezione è a forma di canale o ad U, formando una sede cilindrica di alloggiamento di larghezza e/o estensione assiale, ovvero altezza, corrispondente o lievemente minore alla larghezza di un bordo terminale cilindrico della calotta che in condizione accoppiata al collare riempie almeno parzialmente, preferibilmente completamente la detta sede cilindrica.
Secondo una forma esecutiva, la flangia anulare cilindrica si collega al ramo della parete laterale della forma a canale più esterno in un punto intermedio della lunghezza assiale dello stesso.
All’altro ramo della forma a canale o ad U si collega la sede di valvola.
Una forma esecutiva prevede che il detto collare con forma a canale è costituito da due pareti cilindriche concentriche radialmente distanziate fra loro collegate da una parete di fondo in corrispondenza delle estremità delle dette due pareti cilindriche rivolte verso l’interno del corpo cavo, mentre la flangia anulare periferica si collega in corrispondenza di un piano trasversale intermedio della parete cilindrica radialmente più esterna rispetto all’estensione assiale di detta parete cilindrica più esterna.
La sede di valvola è collegata alla parete cilindrica del collare che è radialmente più interna ed è prevista in una posizione assiale diversa dalla flangia anulare periferica del corpo di valvola, la quale posizione assiale è sfalsata rispetto a quella della flangia anulare periferica in direzione dell’interno del corpo cavo.
Preferibilmente, la posizione assiale della sede di valvola e/o eventualmente anche della parete di fondo del collare con sezione a forma di canale è tale, per cui in condizione montata della valvola in corrispondenza del corpo cavo, con la flangia anulare periferica del corpo della valvola fissata alla fascia di delimitazione dell’apertura passante nel corpo cavo, la sede di valvola e/o la parete di fondo del collare con sezione di forma a canale vengono a trovarsi oltre il bordo dell’apertura passante del corpo cavo sul lato interno al detto corpo cavo.
Secondo ancora una forma esecutiva che può essere prevista in combinazione con le dette varianti esecutive del collare con sezione a forma di canale, il tratto terminale cilindrico della calotta che si accoppia in modo amovibile al corpo della valvola è realizzato anch’esso con una sezione a canale essendo costituito da due pareti cilindriche concentriche distanziate fra loro in misura corrispondente allo spessore di una delle pareti cilindriche del collare e che formano un vano di impegno di una delle dette due pareti cilindriche del collare aperto verso il detto collare, per cui in condizione accoppiata il collare a canale ed il terminale della calotta impegnano corrispondentemente una delle pareti all’interno del vano definito dalla due pareti cilindriche concentriche.
La larghezza dei vani definiti dalle due pareti cilindriche concentriche del collare e del terminale cilindrico di accoppiamento della calotta è tale da generare nei limiti delle tolleranze una parete avente uno spessore maggiorato rispetto allo spessore delle singole pareti cilindriche e da consentire un accoppiamento assiale fino alla posizione di fine corsa, ovvero per l’intera estensione assiale del terminale cilindrico e/o del collare del corpo di valvola quando la calotta è fissata in posizione finale al corpo di valvola.
Nel caso su indicato inoltre è possibile prevedere due varianti esecutive.
Una prima variante esecutiva prevede che il collare con sezione a forma di canale impegni al suo interno la parete cilindrica più esterna del terminale cilindrico di accoppiamento della calotta che a sua volta invece impegna fra le due pareti cilindriche laterali concentriche la parete cilindrica più interna del collare.
La variante alternativa prevede che la calotta impegni fra le sue due pareti laterali cilindriche la parete laterale cilindrica più esterna del collare, mentre il collare impegna fra le sue due pareti laterali cilindriche la parete laterale cilindrica più interna della calotta.
La filettatura di accoppiamento a vite fra la calotta ed il collare del corpo di valvola può essere prevista su qualsivoglia delle pareti laterali cilindriche della calotta e del collare del corpo di valvola e su rispettivi lati fra loro affacciati di queste pareti laterali della calotta e del collare del corpo di valvola.
Una forma esecutiva prevede che il terminale cilindrico della calotta presenti una filettatura sul lato radialmente più interno della parete laterale cilindrica più interna mentre il collare presenti una filettatura destinata a cooperare con quella sulla calotta, sul lato radialmente esterno della parete laterale cilindrica radialmente più interna del detto collare, venendo la detta parete laterale cilindrica più interna della calotta ad alloggiare all’interno del vano anulare definito dalle due pareti laterali cilindriche del collare del corpo di valvola.
Una forma esecutiva alternativa, prevede invece che la calotta presenti una filettatura sul lato radialmente più esterno della parete laterale cilindrica radialmente più interna, mentre il collare del corpo di valvola presenta la corrispondente filettatura sulla faccia radialmente più interna della parete laterale cilindrica radialmente più interna del detto collare, venendo quindi la detta parete laterale più interna del collare ad impegnate il vano anulare fra le due pareti laterali cilindriche del terminale cilindrico della calotta e contestualmente la parete laterale più esterna del terminale della calotta ad impegnare il vano anulare fra le due pareti laterali cilindriche del collare.
Secondo una forma esecutiva alternativa che si applica a tutte le varianti esecutive, la flangia anulare periferica del corpo di valvola può essere prevista all’estremità di testa del collare opposta a quella destinata ad essere rivolta verso l’apertura di fissaggio della valvola, per cui prevedendo una estensione assiale del detto collare adatta è possibile che il corpo della valvola venga a trovarsi quasi completamente all’interno del corpo cavo ed in condizione montata la calotta si estenda quasi a filo o perfettamente a filo od addirittura in posizione ribassata rispetto al piano definito dal bordo dell’apertura e/o dalla flangia anulare periferica del corpo di valvola.
Secondo una forma esecutiva che può essere prevista in combinazione con qualsivoglia delle varianti precedentemente descritte, la sede di valvola è costituita da un labbro cilindrico con cui coopera un otturatore formato da una guarnizione piana per una parte anulare destinata a venire a contatto con il labbro della sede di valvola la quale guarnizione piana è montata in un disco rigido di attuazione, mentre al disco rigido di attuazione è agganciato un cavetto di trazione per lo spostamento della guarnizione in direzione di distacco ed allontanamento dalla sede di valvola, il quale termina con mezzi di aggancio sul lato del disco rigido rivolto verso la guarnizione attraverso un foro passante nel detto disco rigido, il quale foro passante è coincidente con una camera di alloggiamento del terminale di aggancio prevista in un avvallamento della guarnizione piana, in direzione del labbro di tenuta ed il quale avvallamento è coincidente con la luce di passaggio delimitata dalla sede di valvola.
Grazie a questa caratteristica, è possibile ridurre ulteriormente la sporgenza della valvola in quanto, la camera di alloggiamento del terminale di aggancio del cavetto di trazione al disco rigido è spostata verso l’interno del corpo cavo a cui la valvola è accoppiata e quindi sporge verso il lato della valvola di fissaggio al corpo cavo.
Una variante esecutiva, prevede che il detto avvallamento della guarnizione sporga oltre il lato più interno del corpo di valvola ovvero oltre l’estremità di testa del collare del corpo di valvola opposta alla calotta.
Una forma esecutiva preferita prevede che la valvola presenti una simmetria rotazionale, ovvero circolare e che la guarnizione sia costituita da una zona anulare destinata a cooperare con il labbro di tenuta e da una zona centrale a tazza la cui apertura è rivolta verso il disco rigido di attuazione e che sporge oltre il lato della parte anulare della guarnizione affacciato verso la sede di valvola.
Vantaggiosamente detta molla tarata è una molla elicoidale conica.
La presente invenzione ha ugualmente come oggetto un equilibratore subacqueo provvisto di una valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili realizzata come descritto sopra.
La presente invenzione ha ulteriormente come oggetto un pallone di sollevamento per uso subacqueo provvisto di una valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili realizzata come descritto sopra.
La presente invenzione ha infine come oggetto un’attrezzatura subacquea gonfiabile provvista di una valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili realizzata come descritto sopra.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno più chiaramente nel corso della descrizione dettagliata seguente di un modo di realizzazione particolare, fatta riferendosi al disegno allegati, dati a titolo di esempio non limitativo e sui quali:
-la figura 1 è una rappresentazione schematica in sezione trasversale di una valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili di tipo tradizionale -la figura 2 è una vista schematica in sezione trasversale della valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili secondo un primo modo di realizzazione vantaggioso della presente invenzione.
-la figura 3 è una vista schematica in sezione trasversale della valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili secondo un secondo modo di realizzazione vantaggioso della presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEGLI ESEMPI ESECUTIVI
La figura 2 mostra una prima forma esecutiva vantaggiosa di una valvola destinata ad essere montata in corrispondenza di una apertura di carico/scarico di un corpo cavo e la quale valvola presenta una posizione normalmente chiusa grazie all’azione di una molla sull’otturatore della stessa che sollecita il detto otturatore stabilmente contro la sede di valvola con una prestabilita forza, mentre l’otturatore può essere spostato in condizione di apertura e quindi di distacco ed allontanamento dalla sede di valvola grazie ad un tirante per azione volontaria, preferibilmente ma non esclusivamente manuale o grazie ad una pressione interna al corpo cavo che supera la pressione esercitata dalla molla sull’otturatore in senso di chiusura dello stesso.
L’esempio della figura 2 mostra una valvola con una simmetria rotazionale, ovvero circolare. Tuttavia tale scelta che è una scelta preferita non deve essere considerata limitativa soprattutto per le parti per le quali la forma circolare non è funzionalmente necessaria al fine del funzionamento.
Nell’esempio illustrato, la valvola presenta un corpo 1 della valvola di scarico, che è fissato ad una fascia periferica 101 della parete di una sacca gonfiabile 2 la quale fascia periferica delimita una apertura di carico e scarico nel e dalla sacca di un gas.
La flangia periferica anulare 101, si collega ad un collare cilindrico che è formato da due pareti cilindriche concentriche 10 e 13. La detta flangia 101 si collega alla parete cilindrica radialmente più esterna 13. Le due pareti cilindriche concentriche 10 e 13 sono distanziate fra loro e sono collegate in corrispondenza della loro estremità rivolta verso la sede di valvola, ovvero verso l’interno della sacca 2 da una parete anulare radiale 113. Le due pareti laterali concentriche 10 e 13 costituiscono due pareti laterali cilindriche di delimitazione di un vano cilindrico, mentre la parete 113 chiude il vano cilindrico sul lato rivolto verso l’interno della sacca 2. Il collare presenta quindi secondo un piano di sezione assiale, diametrale una forma a canale o ad U.
Come appare evidente dalla figura, la flangia periferica anulare 101 si estende a livello di un piano trasversale, ovvero perpendicolare all’asse delle pareti cilindriche concentriche 10 e 13, che è intermedio alle due estremità di testa opposte delle due pareti cilindriche 10 e 13. Ciò comporta che, in condizione montata, ovvero con la flangia fissata a tenuta alla fascia della parete della sacca 2 che circonda l’apertura, il collare si estende in parte verso l’interno della sacca 2 sporgendo oltre il lato interno della parete della sacca 2 e in parte verso l’esterno della sacca 2 oltre il lato esterno della parete della stessa.
Come appare evidente dalla figura 2, spostando la flangia verso l’estremità di testa del collare più esterna rispetto alla sacca 2, è possibile modificare la parte di collare che sporge all’interno rispetto a quella che sporge verso l’esterno, modificando quindi la sporgenza complessiva del corpo di valvola all’esterno della parete della sacca 2.
La sede di valvola prevista all’interno del collare presenta una forma anulare con un labbro di tenuta 3 anch’esso anulare e contro il quale è sollecitata una guarnizione piana in elastomero 4. La guarnizione 4 è parte di un otturatore che comprende un disco rigido 5 di supporto della guarnizione stessa. Il disco presenta una forma a tazza capovolta formano una rientranza di alloggiamento dello spessore della guarnizione 4.
La guarnizione 4 presenta una forma anulare piana e nella sua zona centrale un avvallamento 104 che è concavo sul lato rivolto verso il disco rigido 5, ovvero sul lato opposto all’interno della sacca 2.
Secondo una forma esecutiva non illustrata tale avvallamento può essere previsto nello spessore della guarnizione 4.
Secondo la variante esecutiva illustrata l’avvallamento 104 è realizzato grazie ad una parte centrale a guisa di tazza che è convessa sul lato opposto al disco rigido e concavo sul lato rivolto verso il disco rigido 5.
L’avvallamento 104 è previsto coincidente con la zona centrale dell’apertura di passaggio definita dalla sede anulare di valvola 3 e sporge sostanzialmente oltre la detta sede di valvola sul lato della stessa rivolto verso l’interno della sacca 2.
Nella zona centrale il disco rigido 5 presenta una apertura 105 attraverso la quale passa un cavetto di trazione 7, il cui terminale di aggancio 8 alloggia all’interno di una camera 9 che è delimitata da un lato dal disco rigido 5 e d’altro lato dall’avvallamento 104 della guarnizione 4.
Come appare evidente la previsione della camera di alloggiamento del terminale di aggancio 8 del cavetto 7 in posizione sporgente verso l’interno della sacca 2 consente di ridurre ulteriormente la sporgenza della valvola dalla parete della sacca 2.
Una molla elicoidale conica tarata (6) è interposta fra il lato del disco rigido 5 opposto alla sede di valvola 3 ed una parete di riscontro costituita dalla parete di una calotta 12 di chiusura del corpo di valvola sul lato dello stesso rivolto verso l’esterno della sacca 2.
La calotta 12 presenta un terminale cilindrico costituito da una parete cilindrica 11 radialmente più interna e da una parete cilindrica radialmente più esterna 14. Queste pareti sono radialmente distanziate fra loro in modo da formare un vano intermedio cilindrico son sezione trasversale a canale, sostanzialmente analogo a quello del collare del corpo di valvola. La parete cilindrica radialmente più interna 10 del collare del corpo di valvola e la parete cilindrica radialmente più interna 11 del terminale cilindrico della calotta 12 presentano rispettivamente sul lato radialmente esterno e su quello radialmente più interno una filettatura con cui le dette due paresti 10 e 11 sono destinate ad essere accoppiate fra loro, essendo la parete radialmente più interna 11 della calotta 12 coincidente con il vano cilindrico delimitato dalla parete cilindrica radialmente più interna 10 e dalla parete cilindrica radialmente più esterna 12 che formano il collare del corpo della valvola. La larghezza della parete 11 radialmente più interna e la profondità delle filettature sulla stessa e sulla parete cilindrica radialmente più interna 10 del collare sono tali per cui la detta parete radialmente più interna del terminale cilindrico del collare riempie sostanzialmente interamente il vano cilindrico fra le due pareti cilindriche laterali 10 e 13 del collare, essendo le tolleranze scelte in modo tale per cui è possibile una rotazione relativa fra la parete 10 e la parete 11 rispettivamente del collare e della calotta per il loro avvitamento e svitamento reciproco.
Analogamente il vano cilindrico fra la parete cilindrica radialmente più esterna 14 e la parete cilindrica radialmente più interna 11 della calotta è coincidente con la parete cilindrica radialmente più esterna 13 del collare del corpo di valvola, per cui contestualmente all’avvitamento della pareti 10 e 11 fra loro ed alla penetrazione della parete 11 nel vano cilindrico del collare, la parete radialmente più esterna 13 del collare penetra nel vano cilindrico fra le pareti cilindriche 11 e 14 del terminale cilindrico della calotta 12.
Anche in questo caso, la larghezza della parete cilindrica 13 radialmente più esterna del collare è commisurata rispetto alla larghezza del vano cilindrico fra le due pareti cilindriche 11 e 14 della calotta 12 in modo tale per cui il detto vano viene riempito dalla parete cilindrica radialmente più esterna 13 del collare del corpo di valvola pur consentendo una rotazione relativa di avvitamento e svitamento fra il collare del corpo di valvola e la calotta 12.
La lunghezza assiale delle pareti cilindriche 10, 13 e 11 e 14 del collare del corpo di valvola e della calotta 12 sono previste in relazione alle profondità dei vani cilindrici di misura tale per cui in condizione di avvitamento completo le pareti cilindriche od almeno alcune di esse fanno battuta contro il lato di fondo del rispettivo vano cilindrico in cui sono penetrate.
Questa compenetrazione a pettine fra il collare del corpo di valvola ed il terminale cilindrico di accoppiamento della calotta 12, moltiplica lo spessore della parete perimetrale del corpo di valvola chiuso dalla calotta e da maggiore resistenza sia all’accoppiamento della calotta al corpo di valvola, sia rispetto a sollecitazioni in senso radiale sul corpo di valvola chiuso dalla calotta.
Il cavetto di trazione 7 passa all’esterno della calotta 12 attraverso un foro preferibilmente coincidente con il foro nel disco rigido 5.
Secondo una forma esecutiva, la filettatura sul collare e sul terminale cilindrico della calotta 12 è scelta di passo relativamente fine.
Il funzionamento in apertura manuale ed automatico della valvola di scarico è equivalente a quanto descritto in precedenza.
La struttura sopra descritta del collare del corpo di valvola e del terminale cilindrico di accoppiamento al detto collare della calotta 12 risulta vantaggioso poiché rispetto alle forme esecutive dello stato dell’arte la parete cilindrica 13 contiene e rinforza o fissa radialmente la parete cilindrica filettata di collegamento e ancoraggio 11 della calotta di chiusura 12. La calotta 12 a sua volta ulteriormente contiene e rinforza o fissa radialmente i le pareti cilindriche più interne del collare e della calotta 10,11 e 13 grazie alla parete cilindrica radialmente più esterna 14.
La Figura 3 mostra un esempio di una possibile variante esecutiva che si differenzia dalla precedente per la realizzazione ed il posizionamento delle pareti cilindriche del collare e del terminale cilindrico di accoppiamento della calotta al corpo di valvola 1. In particolare, le pareti cilindriche di contenimento rinforzo e fissaggio radiale sul collare del corpo di valvola e sul terminale cilindrico della calotta 12b sono costituite dalle pareti radialmente più esterne del collare e della calotta indicate con 13b e 14b.
Le filettature per l’accoppiamento della calotta 12b al collare del corpo di valvola 1B sono previste rispettivamente sulla parete cilindrica radialmente più interna 11B del terminale cilindrico della calotta 12B, sulla faccia di questa parete cilindrica che è rivolta radialmente verso l’esterno e sulla faccia radialmente rivolta verso l’interno della parete laterale cilindrica radialmente più interna 10B del collare, essendo la detta parete cilindrica 10B coincidente con il vano cilindrico fra le due pareti cilindriche 11B e 14B della calotta. Allo stesso modo il vano cilindrico fra le due pareti cilindriche 10B e 13B del collare del corpo di valvola 1B è assialmente coincidente con la parete cilindrica radialmente più esterna 13B del collare del corpo di valvola 1B. Anche in questa forma esecutiva si genera un accoppiamento a pettine fra le pareti cilindriche del collare del corpo di valvola e del terminale cilindrico di accoppiamento della calotta 12B.
Le pareti di contenimento 13b-14b analogamente alle pareti 13-.14 del precedente esempio esecutivo, permettono di eliminare il rischio di deformazione radiale della parete filettata rispettivamente 10 e10b del collare del corpo di valvola ed al tempo stesso consentono di prevedere una filettatura corta e con passo fine e garantendo una resistenza agli urti ed alle trazioni di tutta la valvola estremamente elevata e sicura.
L’utilizzo di una filettatura corta e con passo fine permette inoltre la realizzazione di una valvola di scarico con spessore complessivo ed una sporgenza esterna dalla attrezzatura subacquea fortemente ridotti.
Il tutto come descritto e rappresentato, suscettibile di modifiche e perfezionamenti, fermo restando il principio fondamentale dell’invenzione definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (24)

  1. Rivendicazioni 1. Valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili comprendente - Un corpo di valvola con una flangia periferica anulare di collegamento stabile a tenuta con una fascia di materiale lungo il bordo di una apertura di passaggio nella parete di delimitazione di un corpo cavo; - un collare cilindrico circondato da detta flangia anulare e provvisto di organi di impegno di un terminale cilindrico di accoppiamento al detto collare di una calotta di chiusura del detto corpo di valvola, il quale terminale cilindrico presenta organi di impegno cooperanti con gli organi di impegno del collare ed in cui - la detta flangia periferica anulare è disposta rispetto all’estensione assiale del collare e/o del terminale cilindrico di accoppiamento della calotta in una posizione intermedia fra le due estremità del collare del corpo di valvola e/o del terminale cilindrico di accoppiamento della calotta in condizione montata sul detto corpo di valvola.
  2. 2. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui la detta flangia periferica anulare è prevista a livello dell’estremità assiale del collare del corpo di valvola, la quale estremità è rivolta verso il lato della valvola destinato ad essere rivolto verso, l’esterno rispetto ad un corpo a cui la stessa è fissata.
  3. 3. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui la flangia periferica anulare si estende a livello di un piano di sezione trasversale del collare cilindrico per cui il detto collare sporge per una parte della sua estensione assiale da una e dall’altra faccia della detta flangia anulare.
  4. 4. Valvola secondo la rivendicazione 2, in cui il collare sporge interamente sul lato interno della parete del corpo provvisto dell’apertura in corrispondenza della quale è fissata la valvola.
  5. 5. Valvola secondo la rivendicazione 1, che comprende ulteriormente - una sede di valvola che delimita una apertura passante in una zona centrale del detto corpo di valvola e la quale sede di valvola è circondata dalla detta flangia anulare; - un collare cilindrico orientato con il suo asse sostanzialmente parallelo all’asse della flangia anulare e/o della apertura passante della sede di valvola e previsto in posizione intermedia fra della flangia periferica anulare e detta sede di valvola, - il detto collare cilindrico essendo provvisto di una filettatura di accoppiamento ad un bordo terminale cilindrico filettato di una calotta di chiusura del corpo di valvola che forma una camera di alloggiamento per un otturatore destinato a cooperare con detta sede di valvola ed il quale otturatore è spinto stabilmente con una forza prestabilita contro la sede di valvola da un elemento elastico interposto fra il detto otturatore e la detta calotta di chiusura, mentre al detto otturatore è agganciato un tirante di apertura della valvola che passa all’esterno della calotta di chiusura attraverso una apertura della stessa e con cui l’otturatore è spostabile in direzione di allontanamento e distacco dalla sede di valvola contro l’azione della molla.
  6. 6. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui la parete del collare cilindrico presenta una sezione secondo un piano diametrale, parallelo o coincidente con l’asse del detto collare, la quale sezione è a forma di canale o ad U, formando una sede cilindrica di alloggiamento di larghezza e/o estensione assiale, ovvero altezza, corrispondente o lievemente minore alla larghezza di un bordo terminale cilindrico della calotta che in condizione accoppiata al collare riempie almeno parzialmente, preferibilmente completamente la detta sede cilindrica generando un supporto di rinforzo radiale.
  7. 7. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui la flangia anulare cilindrica si collega al ramo della parete laterale della forma a canale più esterno in un punto intermedio della lunghezza assiale dello stesso, mentre all’altro ramo della forma a canale o ad U si collega la sede di valvola.
  8. 8. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui il detto collare con forma a canale è costituito da due pareti cilindriche concentriche radialmente distanziate fra loro collegate da una parete di fondo in corrispondenza delle estremità delle dette due pareti cilindriche rivolte verso l’interno del corpo cavo, mentre la flangia anulare periferica si collega in corrispondenza di un piano trasversale intermedio della parete cilindrica radialmente più esterna rispetto all’estensione assiale di detta parete cilindrica più esterna.
  9. 9. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui la sede di valvola è collegata alla parete cilindrica del collare che è radialmente più interna ed è prevista in una posizione assiale diversa dalla flangia anulare periferica del corpo di valvola, la quale posizione assiale è sfalsata rispetto a quella della flangia anulare periferica in direzione dell’interno del corpo cavo.
  10. 10. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui la posizione assiale della sede di valvola e/o eventualmente anche della parete di fondo del collare con sezione a forma di canale è tale, per cui in condizione montata della valvola in corrispondenza del corpo cavo, con la flangia anulare periferica del corpo della valvola fissata alla fascia di delimitazione dell’apertura passante nel corpo cavo, la sede di valvola e/o la parete di fondo del collare con sezione di forma a canale vengono a trovarsi oltre il bordo dell’apertura passante del corpo cavo sul lato interno al detto corpo cavo.
  11. 11. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui il tratto terminale cilindrico della calotta che si accoppia in modo amovibile al corpo della valvola è realizzato anch’esso con una sezione a canale essendo costituito da due pareti cilindriche concentriche distanziate fra loro in misura corrispondente allo spessore di una delle pareti cilindriche del collare e che formano un vano di impegno di una delle dette due pareti cilindriche del collare aperto verso il detto collare, per cui in condizione accoppiata il collare a canale ed il terminale della calotta impegnano corrispondentemente una delle pareti all’interno del vano definito dalla due pareti cilindriche concentriche.
  12. 12. Valvola secondo la rivendicazione 11, in cui la larghezza dei vani definiti dalle due pareti cilindriche concentriche del collare e del terminale cilindrico di accoppiamento della calotta è tale da generare nei limiti delle tolleranze una parete avente uno spessore maggiorato rispetto allo spessore delle singole pareti cilindriche e da consentire un accoppiamento assiale fino alla posizione di fine corsa, ovvero per l’intera estensione assiale del terminale cilindrico e/o del collare del corpo di valvola quando la calotta è fissata in posizione finale al corpo di valvola.
  13. 13. Valvola secondo la rivendicazione 12, in cui il collare con sezione a forma di canale impegna al suo interno la parete cilindrica più esterna del terminale cilindrico di accoppiamento della calotta che a sua volta invece impegna fra le due pareti cilindriche laterali concentriche la parete cilindrica più interna del collare.
  14. 14. Valvola secondo la rivendicazione 11, in cui la calotta impegna fra le sue due pareti laterali cilindriche la parete laterale cilindrica più esterna del collare, mentre il collare impegna fra le sue due pareti laterali cilindriche la parete laterale cilindrica più interna della calotta.
  15. 15. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui la filettatura di accoppiamento a vite fra la calotta ed il collare del corpo di valvola può essere prevista su qualsivoglia delle pareti laterali cilindriche della calotta e del collare del corpo di valvola e su rispettivi lati fra loro affacciati di queste pareti laterali della calotta e del collare del corpo di valvola.
  16. 16. Valvola secondo la rivendicazione 15, in cui il terminale cilindrico della calotta presenta una filettatura sul lato radialmente più interno della parete laterale cilindrica più interna mentre il collare presenti una filettatura destinata a cooperare con quella sulla calotta, sul lato radialmente esterno della parete laterale cilindrica radialmente più interna del detto collare, venendo la detta parete laterale cilindrica più interna della calotta ad alloggiare all’interno del vano anulare definito dalle due pareti laterali cilindriche del collare del corpo di valvola.
  17. 17. Valvola secondo la rivendicazione 15, in cui la calotta presenta una filettatura sul lato radialmente più esterno della parete laterale cilindrica radialmente più interna, mentre il collare del corpo di valvola presenta la corrispondente filettatura sulla faccia radialmente più interna della parete laterale cilindrica radialmente più interna del detto collare, venendo quindi la detta parete laterale più interna del collare ad impegnate il vano anulare fra le due pareti laterali cilindriche del terminale cilindrico della calotta e contestualmente la parete laterale più esterna del terminale della calotta ad impegnare il vano anulare fra le due pareti laterali cilindriche del collare.
  18. 18. Valvola secondo la rivendicazione 1, la flangia anulare periferica del corpo di valvola è prevista all’estremità di testa del collare opposta a quella destinata ad essere rivolta verso l’apertura di fissaggio della valvola, per cui prevedendo una estensione assiale del detto collare adatta è possibile che il corpo della valvola venag a trovarsi quasi completamente all’interno del corpo cavo ed in condizione montata la calotta si estenda quasi a filo o perfettamente a filo od addirittura in posizione ribassata rispetto al piano definito dal bordo dell’apertura e/o dalla flangia anulare periferica del corpo di valvola.
  19. 19. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui la sede di valvola è costituita da un labbro cilindrico con cui coopera un otturatore formato da una guarnizione piana per una parte anulare destinata a venire a contatto con il labbro della sede di valvola la quale guarnizione piana è montata in una disco rigido di attuazione, mentre al disco rigido di attuazione è agganciato un cavetto di trazione per lo spostamento della guarnizione in direzione di distacco ed allontanamento dalla sede di valvola, il quale termina con mezzi di aggancio sul lato del disco rigido rivolto verso la guarnizione attraverso un foro passante nel detto disco rigido, il quale foro passante è coincidente con una camera di alloggiamento del terminale di aggancio prevista in un avvallamento della guarnizione piana, in direzione del labbro di tenuta ed il quale avvallamento è coincidente con la luce di passaggio delimitata dalla sede di valvola.
  20. 20. Valvola secondo la rivendicazione 19, in cui il detto avvallamento della guarnizione sporge oltre il lato più interno del corpo di valvola ovvero oltre l’estremità di testa del collare del corpo di valvola opposta alla calotta.
  21. 21. Valvola secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che presenta una simmetria rotazionale, ovvero circolare e che la guarnizione sia costituita da una zona anulare destinata a cooperare con il labbro di tenuta e da una zona centrale a tazza la cui apertura è rivolta verso il disco rigido di attuazione e che sporge oltre il lato della parte anulare della guarnizione affacciato verso la sede di valvola.
  22. 22. Equilibratore subacqueo provvisto di almeno una sacca di galleggiamento comprendente almeno una valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili realizzata secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 1 a 21.
  23. 23. Pallone di sollevamento per uso subacqueo provvisto di una valvola di scarico per attrezzature subacquee gonfiabili realizzata secondo una o più delle rivendicazioni 1 a 21.
  24. 24. Attrezzatura subacquea gonfiabile provvista di una sacca gonfiabile e sgonfiabile a cui è associata una valvola di carico e scarico per attrezzature subacquee gonfiabili realizzata secondo una o più delle rivendicazioni 1 a 21.
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