IT201900001803A1 - Dispositivo per la pulizia di superfici - Google Patents

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IT201900001803A1
IT201900001803A1 IT102019000001803A IT201900001803A IT201900001803A1 IT 201900001803 A1 IT201900001803 A1 IT 201900001803A1 IT 102019000001803 A IT102019000001803 A IT 102019000001803A IT 201900001803 A IT201900001803 A IT 201900001803A IT 201900001803 A1 IT201900001803 A1 IT 201900001803A1
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IT
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IT102019000001803A
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Inventor
Francesco Pace
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Dugomrulli S P A
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B08CLEANING
    • B08BCLEANING IN GENERAL; PREVENTION OF FOULING IN GENERAL
    • B08B1/00Cleaning by methods involving the use of tools
    • B08B1/10Cleaning by methods involving the use of tools characterised by the type of cleaning tool
    • B08B1/16Rigid blades, e.g. scrapers; Flexible blades, e.g. wipers
    • B08B1/165Scrapers
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B08CLEANING
    • B08BCLEANING IN GENERAL; PREVENTION OF FOULING IN GENERAL
    • B08B1/00Cleaning by methods involving the use of tools
    • B08B1/20Cleaning of moving articles, e.g. of moving webs or of objects on a conveyor

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  • Sink And Installation For Waste Water (AREA)
  • Electrical Discharge Machining, Electrochemical Machining, And Combined Machining (AREA)
  • Cleaning By Liquid Or Steam (AREA)

Description

DISPOSITIVO PER LA PULIZIA DI SUPERFICI
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione s'inquadra nel settore concernente la pulizia parti o componenti ed in particolare si riferisce ad un dispositivo per la pulizia di superfici in moto relativo rispetto dal dispositivo, particolarmente ma non esclusivamente adatto alla pulizia di pattini di supporti per parti da lavorare destinati ad essere movimentati lungo rulliere od altri trasportatori.
Sono noti supporti, ciascuno dotato di una coppia di pattini longitudinali destinati a ad essere appoggiati su rulliere motorizzate per il trasporto del supporto. I pattini longitudinali del supporto sono perpendicolari ai rulli e paralleli alla direzione di avanzamento della rulliera. Ciascuno di detti pattini presenta una porzione principale rettilinea, destinata al rotolamento sui rulli, ed una porzione anteriore curva od inclinata verso l’alto. I due pattini del supporto sono di forma simile ai pattini d’atterraggio degli elicotteri leggeri. In genere i pattini sono tubolari con sezione trasversale rettangolare allungata e con lati maggiori disposti verticalmente nella condizione d’uso e corrispondenti ai fianchi del pattino. La faccia che nella condizione d’uso è inferiore e che riscontra in modo volvente i rulli è piana ed anteriormente presenta una porzione inclinata e/o curvata verso l’alto destinata a facilitare il contatto ed il riscontro iniziale con ciascun rullo particolarmente in caso di allineamenti e disposizioni non perfettamente planari o non perfettamente allineate.
Tali supporti a pattini sono in uso, ad esempio, nell’industria automobilistica per il sostegno di carichi quali chassis di veicoli e/o altri elementi per essere trasportati assieme a detti carichi lungo la rispettiva rulliera.
I pattini del supporto possono imbrattarsi di resine, adesivi e frequentemente di vernice ancora fluida o semifluida della verniciatura degli chassis.
Il materiale fluido che imbratta i pattini del supporto può entrare in contatto con i rulli aderendo ad essi e causano vari inconvenienti; ad esempio la vernice, o la resina, indurendosi sui rulli può rendere irregolare la superficie dei rulli stessi causando sollecitazioni ai supporti a pattini ed ai rispettivi carichi e tale vernici o resina indurita può frammentarsi sotto il peso dei pattini generando frammenti e polveri nocive e dannose. In caso di fermata delle rulliere, detti residui fluidi o semifluidi possono indurirsi ed incollare i pattini dei supporti alle rulliere bloccandoli con gravi conseguenze per la produttività, causando rischi di guasti e richiedendo interventi di ripristino del funzionamento delle rulliere di trasporto.
Più in generale è comune la necessità di pulire superfici piane e/o curve di pattini o di altri elementi in moto da residui fluidi o semifluidi.
Uno scopo della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo in grado di pulire superfici piane anche con porzioni inclinate e/o incurvate e superfici sagomate con generatrici rette e non.
Altro scopo è di proporre un dispositivo in grado di pulire superfici di più facce di un elemento prismatico o tridimensionale.
Ulteriore scopo è di proporre un dispositivo adatto a supporti a pattini per rulliere ed anche adatto ad altre applicazioni.
Le caratteristiche dell'invenzione sono nel seguito evidenziate con particolare riferimento agli uniti disegni nei quali:
- la figura 1 illustra una vista assonometrica del dispositivo per la pulizia di superfici oggetto della presente invenzione, associato ad un elemento da pulire consistente in un pattino di un supporto per parti od oggetti, movimentato da un trasportatore, non visibile nella figura, ed in transito attraverso il dispositivo per la pulizia di una sua faccia sagomata inferiore e di due sue facce piane laterali ; - le figure da 2 a 5 illustrano visate rispettivamente laterale, posteriore, anteriore e dall’alto del dispositivo di figura 1 ove i termini posteriori ed anteriori si riferiscono alle porzioni del dispositivo che incontrano per prime e per ultime il pattino avanzante;
- le figure 6, 7 ed 8 illustrano viste assonometriche del dispositivo di figura 1; - le figure 9, 10 ed 11 illustrano viste assonometriche rispettivamente di un elemento basculante, di un elemento a racla con il proprio bordo pulente verticale e di un elemento a racla con il proprio bordo pulente orizzontale per le rispettive facce laterale ed inferiore dell’elemento da pulire;
- le figure 12, 13 e 14 illustrano viste rispettivamente laterale, frontale ed assonometrica di una variante degli elementi a racla delle precedenti figure.
Con riferimento alle figure da 1 a 11, con 1 viene indicato il dispositivo per la pulizia di superfici oggetto della presente invenzione.
Il dispositivo può esser fatto scorrere lungo un elemento per pulirne una o più facce longitudinali oppure può essere stazionario e riscontrare con l’elemento da pulire animato di moto longitudinale e scorrevole nel dispositivo stesso.
Il dispositivo può essere configurato per pulire una o più facce dell’elemento da pulire.
Nella esemplificativa forma di realizzazione illustrata nelle figure il dispositivo 1 è fissato sopra ad un piano d’appoggio consistente, ad esempio, in un pavimento orizzontale di un sito di produzione di autoveicoli dotato di un trasportatore a rulli motorizzati destinato a supportare sopra di esso ed a movimentare, in una direzione di avanzamento indicata da una grande freccia in figura 1; un supporto.
La faccia superiore del supporto funge da appoggio ed alloggiamento per uno chassis od altro oggetto in lavorazione.
Tale supporto è inferiormente dotato di un paio elementi di appoggio sui rulli del trasportatore consistenti in pattini reciprocamente paralleli e di forma generale simile a quella dei carrelli a pattini degli elicotteri.
Ciascun pattino è costituito da un elemento pieno o tubolare con una porzione principale rettilinea con la porzione anteriore angolata o incurvata verso l’alto per impedire impuntamenti contro i rulli e per facilitare il rotolamento e/o lo scorrimento.
La faccia inferiore del pattino presenta una lunga porzione piana ed una porzione anteriore incurvata o curva. La superficie geometrica di tale faccia inferiore presenta preferibilmente generatrici rette perpendicolari alla direzione di moto di avanzamento, reciprocamente parallele e perpendicolari alla direzione del moto di avanzamento del supporto sul trasportatore a rulli. In altri termini la faccia inferiore del pattino presenta una superficie rigata con generatrici rette reciprocamente parallele e perpendicolari alla direzione d’avanzamento.
Preferibilmente il perimetro della sezione trasversale del pattino è rettangolare, nella condizione operativa, i lati minori sono porti superiormente ed inferiormente ed i lati maggiori sono posti lateralmente ovvero con lati minori orizzontali e lati maggiori verticali.
Partendo dalla porzione posteriore del pattino, la sua faccia inferiore è piana per un lungo tratto poi, nel tratto terminale anteriore, si incurva od è angolata verso l’alto mentre le sue facce laterali L sono piane.
Tali facce laterali ed inferiori possono imbrattarsi di materiali fluidi o semifluidi, quale la vernice, la cui presenza, particolarmente in adesione alla faccia inferiore I, può portare ad inconvenienti, malfunzionamenti e guasti.
Il dispositivo può essere configurato per diversi tipi di elementi da pulire con forme e caratteristiche diverse ed, ove non è altrimenti indicato, si fa riferimento ad un generico elemento allungato da pulire che può consistere, ad esempio, in un segmento di rotaia, una asta, una guida, un corpo prismatico dritti o curvi o nel pattino.
Il dispositivo 1 comprende un elemento a racla 3 avente un bordo di pulizia parallelo alle generatrici di detta superficie dell’almeno una faccia inferiore I o laterale dell’elemento da pulire.
Tale elemento a racla 3 è preferibilmente destinato a riscontrare scorrevolmente la faccia inferiore dell’elemento da pulire, piana o con porzioni piane e curve od interamente curva, per pulirla oppure è destinato a riscontrare scorrevolmente una faccia laterale piana.
Tale elemento a racla 3 è connesso ad un corrispondente elemento basculante 5 imperniato attorno ad un proprio asse di rotazione A parallelo a dette generatrici rette e perpendicolare alla direzione del moto di avanzamento dell’elemento da pulire o, nel caso di pulizia di una faccia laterale, parallelo a tale faccia e perpendicolare alla direzione del moto di avanzamento dell’elemento da pulire. In altre parole, e facendo riferimento alla condizione operativa del dispositivo, l’asse di rotazione A dell’elemento basculante 5 è orizzontale in caso di pulizia della faccia inferiore o verticale in caso di pulizia di una faccia laterale dell’elemento da pulire o pattino. Il dispositivo 1 comprende inoltre uno o più elementi resilienti 7 agenti sull’elemento basculante 5 con una forza elastica trasmessa da quest’ultimo all’elemento a racla 3 mantenendo quest’ultimo a riscontro con detta faccia inferiore I o laterale.
L’invenzione prevede che il dispositivo 1 possa essere dotato anche di due o più elementi a racla 3 ciascuno connesso ad un proprio elemento basculante 5 ove gli assi di rotazione di tali elementi basculanti 5 sono paralleli o pressoché paralleli od ortogonali per pulire la superficie della medesima faccia o di facce diverse. L’invenzione prevede inoltre che la faccia inferiore possa essere con generatrici curve di forma costante e che il bordo di pulizia del mezzo a racla riproduca tale forma curva per una buona pulizia anche di tal tipo di faccia inferiore.
L’elemento a racla 3 e l’insieme di perni di incernieramento 9 che definiscono l’asse di rotazione A, del corrispondente elemento basculante 5 sono posti dal medesimo lato della rispettiva faccia dell’elemento S oppure da lati opposti di tale faccia.
È particolarmente rilevante il caso di un elemento S da pulire consistente in un pattino o simili avente una faccia I inferiore di riscontro con il mezzo trasportatore e movimentato da quest’ultimo mezzo; ove il mezzo trasportatore è provvisto di almeno una interruzione od apertura ed è posto orizzontalmente od inclinato sopra un piano d’appoggio. In tal caso, a cui si riferiscono anche le figure, il dispositivo 1 può comprendere uno, due o più elementi a colonna 11 per almeno uno di detti perni di incernieramento 9 dell’almeno un elemento basculante 5.
Ciascun elemento a colonna 11 è fissato a detto piano d’appoggio in corrispondenza di detta interruzione od apertura del mezzo trasportatore.
L’elemento basculante 5 è dotato di un braccio o di un bilanciere 15 per ciascun rispettivo elemento a colonna 11 e ciascun braccio o bilanciere 15 reca, ad una sua estremità, un attacco regolabile per un elemento di supporto 17 a cui è fissato un rispettivo elemento a racla 3.
Preferibilmente l’elemento di supporto 17 l’asse di rotazione A sono posti inferiormente al pattino od in genere all’elemento S da pulire.
I perni di incernieramento di tale elemento basculante 5 a braccio sono connessi all’estremità opposta del braccio mentre i perni di incernieramento di tale elemento basculante 5 a bilanciere sono connessi alla porzione mediana del bilanciere e l’elemento resiliente 7 è connesso alla porzione mediana dell’elemento basculante a braccio od alla estremità opposta all’elemento a racla 3 dell’elemento basculante a bilanciere.
Preferibilmente il dispositivo comprende due elementi a colonna 11 reciprocamente paralleli e distanziati, ciascuno recante un rispettivo perno di incernieramento 9 per il corrispondente bilanciere 15 dell’elemento basculante 5 recante l’elemento a racla 3 di pulizia della faccia inferiore del pattino.
Una estremità del bilanciere 15 reca l’attacco anulare dotato di viti radiali per ospitare, regolare angolarmente e bloccare una rispettiva estremità del proprio elemento di supporto 17 di forma tubolare cilindrica ed al quale è connesso l’elemento a racla 3 per la faccia inferiore.
Opzionalmente il dispositivo 1 può comprendere un ulteriore elemento a racla 3 di pulizia della faccia inferiore I del pattino S ed avente anch’esso un bordo di pulizia parallelo alle generatrici della superficie di tale faccia inferiore I e destinato a riscontrare scorrevolmente tale almeno una faccia per pulirla. Detto ulteriore elemento a racla 3 è connesso ad un rispettivo elemento di supporto 17 di forma tubolare cilindrica le cui estremità sono ospitate in modo angolarmente regolabile e bloccate in rispettivi attacchi anulari ciascuno fisato ad un corrispondente elemento a colonna 11 e dotato di viti radiali di bloccaggio della rispettiva estremità di quest’ultimo elemento di supporto 17. Le viti radiali dall’attacco permettono la regolazione trasversale ed angolare dell’elemento a racla.
Preferibilmente l’elemento a racla 3 è da un lato del piano geometrico passante per gli assi longitudinali dei due elementi a colonna 11, i perni di incernieramento 9 giacciono su tale piano geometrico od in prossimità di esso e le estremità dei bilancieri 15 dell’elemento basculante 5 opposte all’elemento a racla 3 sono poste dal lato opposto di tale piano geometrico.
L’elemento resiliente 7 è di tipo a molla elicoidale compressa con eventuale guidamolla, è fissato ad una mensola o supporto di uno degli elementi a colonna 11 ed agisce sulla rispettiva estremità di uno dei bilancieri 15.
Nel caso in cui l’elemento S consiste in un pattino o simili ed avente due facce laterali piane adiacenti a detta faccia inferiore di riscontro del trasportatore, per ottenere la pulizia di tali facce laterali, i due elementi a colonna 11 sono posizionati da lati opposti del rispettivo pattino S e ciascuno reca un rispettivo sostegno 19 sporgente coassialmente rispetto al proprio elementi a colonna 11 formando una struttura a montante verticale. Ciascun sostegno 19 è connesso, direttamente o tramite un elemento basculante con asse di rotazione parallelo alla rispettiva faccia da pulire del pattino S, ad un proprio elemento a racla 3 destinato a riscontratore e pulire tale adiacente faccia laterale del pattino S.
Preferibilmente e come illustrato nelle figure, l’ulteriore elemento a racla per la faccia inferiore e gli elementi a racla per le facce laterali sono connessi al rispettivo elemento di supporto 17 ed ai corrispondenti sostegni 19 tramite rispettive cerniere 26 ciascuna con perno parallelo al corrispondente bordo di pulizia e con una molla di torsione o simili.
Ciascun sostegno 19 è dotato di una rispettiva flangia di base per una corrispondente flangia di attacco del proprio elemento a colonna 11 ove tali flange sono dotate di rispettive asole allungate orizzontali e perpendicolari alla direzione di avanzamento del trasportatore ovvero allo sviluppo longitudinale del pattino S per il mutuo fissaggio regolabile tramite viti e dadi o simili.
Ciascun elemento a racla 3 è dotato di una lama 23 un cui bordo è quello di pulizia destinato allo scorrimento lungo l’elemento S e realizzata in materiale sintetico, quali gomma fluorurata o poliuretano oppure in metallo, quale acciaio ad esempio armonico. Una faccia principale di tale lama 23 è fissata ad una piastra 25 con il proprio bordo di pulizia sporgente da tale piastra 25 dell’elemento a racla 3. La piastra 25 costituisce l’elemento rotante della cerniera 26 ed è articolata tramite il perno ad una contropiastra 28 rigidamente fissata, all’elemento di supporto 17 od a uno dei sostegni 19; la molla di torsione è avvolta attorno al perno di articolazione della piastra alla contropiastra 28 della cerniere ed agisce tra di esse.
In alternativa la piastra 25 può essere connessa all’elemento di supporto 17 od ai sostegni 19 in modo rigido, tramite saldatura, viti, rivetti o simili, od in modo elastico.
L’elemento a racla 3 comprende inoltre un deflettore 27 piano o sagomato destinato a deviare eventuali colature o frammenti distaccatisi dall’elemento S da pulire proteggendo dall’imbrattamento sottostanti elementi e parti del dispositivo.
Tale deflettore 27 è fissato alla faccia della lama 23 opposta alla piastra (25) dell’elemento a racla 3. La faccia del deflettore 27 opposta alla lama 23 è opzionalmente rivestita di materiale anti-aderente quale politetrafluoroetilene.
In alternativa alla coppia di elementi a colonna 11 e di bracci o bilancieri 15, l’elemento di supporto 17 per l’elemento a racla 3 per la faccia inferiore può essere montato a sbalzo su un solo bilanciere o braccio 15 imperniato ad un unico elemento a colonna 11 posto lateralmente rispetto al trasportatore, in tal caso l’asse di rotazione A del bilanciere o braccio 15 può esser posto superiormente al pattino od al supporto per l’elemento S da pulire.
La variante dell’elemento a racla 3 di figure da 12 a 14 prevede che la lama 23 sia realizzata in materiale metallico quale acciaio con inserti in tungsteno in corrispondenza del bordo di pulizia.
Una faccia principale di tale lama 23 è fissata ad una piastra 25 con il proprio bordo di pulizia sporgente da tale piastra 25 dell’elemento a racla 3 che è connessa, in modo rigido, tramite saldatura, viti, rivetti o simili, od elastico, tramite un elemento elastomerico o tramite una cerniera 26 con perno parallele al bordo di pulizia e con una molla di torsione o simili, all’elemento di supporto 17.
Tale elemento a racla 3 comprende inoltre un deflettore 27 piano o sagomato destinato a deviare eventuali colature o frammenti distaccatisi dall’elemento S da pulire proteggendo dall’imbrattamento sottostanti elementi e parti del dispositivo. Il deflettore 27 è fissato alla faccia opposta della lama 23 dell’elemento a racla 3 oppure alla piastra 25; la faccia del deflettore 27 opposta alla lama 2 è opzionalmente rivestita di materiale anti-aderente quale politetrafluoroetilene.
L’estremità della piastra 25 opposta al bordo di pulizia è fissata ad un tampone, shock absorber o silent block comprendente un materiale elastomerico e fissato ad un attacco, ad esempio metallico e piastriforme, rigidamente connesso all’elemento di supporto 17 o ad uno dei sostegni 19.
Una ulteriore semplice variante, la cui comprensione non richiede specifiche figure che ciascun elemento a racla 3 sia provvisto di un rispettivo pulitore agente su di esso in assenza dell’elemento S.
Il pulitore comprende un elemento a spazzola oppure una lamina od un insieme di lamine inclinate rispetto, o perpendicolari, al bordo di pulizia dell’elemento a racla 3. L’elemento a spazzola, la lamina o l’insieme di lamine sono azionati da un attuatore lineare con moto rispettivamente perpendicolare o parallelo a tale bordo.
In alternativa tale pulitore consiste in un elemento traslante sul trasportatore e comprendente almeno in un pattino o simili dotato setole e/o di lamelle parallele od inclinate rispetto al bordo di pulizia dell’elemento a racla 3 per riscontrare scorrevolmente tale bordo pulendolo. Tale elemento traslante può essere posizionato sul trasportatore tra due supporti od al posto di uno di essi.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per la pulizia di almeno una faccia (I, L) di un elemento (S) da pulire e che trasla parallelamente ad una direzione di moto di avanzamento e con almeno una faccia avente almeno una superfice piana e/o dotata di porzioni curve e/o angolate ove tale superfice presenta generatrici rette perpendicolari alla direzione del moto di avanzamento; detto dispositivo (1) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento a racla (3) avente un bordo di pulizia parallelo alle generatrici di detta superficie dell’almeno una faccia e destinato a riscontrare scorrevolmente tale almeno una faccia per pulirla ove detto almeno un elemento a racla (3) è connesso ad un corrispondente elemento basculante (5) imperniato attorno ad un proprio asse di rotazione (A) parallelo a dette generatrici, detto dispositivo comprende inoltre almeno un elemento resiliente (7) agente sull’almeno un elemento basculante (5) con una forza elastica trasmessa da quest’ultimo all’elemento a racla (3) mantenendo quest’ultimo a riscontro con detta faccia.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che l’almeno un elemento a racla (3) ed un insieme di perni di incernieramento (9), definenti l’asse di rotazione (A), del corrispondente elemento basculante (5) sono posti dal medesimo lato della rispettiva faccia dell’elemento (S) oppure da lati opposti di tale faccia.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto di comprendere, in caso di un elemento (S) consistente in un pattino o simili avente una faccia (I) da pulire tramite l’elemento a racla (3) ove tale faccia (I) riscontra con un mezzo trasportatore ed ove tale elemento (S) è movimentato da quest’ultimo mezzo provvisto di almeno una interruzione od apertura e posto orizzontalmente od inclinato sopra un piano d’appoggio, almeno un elemento a colonna (11) per almeno uno di detti perni di incernieramento (9) dell’almeno un elemento basculante (5) ove detto elemento a colonna (11) è fissato a detto piano d’appoggio in corrispondenza di detta interruzione od apertura del mezzo trasportatore ed ove l’almeno un elemento basculante (5) è dotato di un braccio o bilanciere (15) per ciascun rispettivo elemento a colonna (11) e recante, ad una estremità, un attacco regolabile per un elemento di supporto (17) a cui è fissato l’almeno un elemento a racla (3) ove i rispettivi perni di incernieramento sono connessi all’estremità opposta del braccio o alla porzione mediana del bilanciere ed ove l’elemento resiliente (7) è connesso alla porzione mediana del braccio od alla estremità opposta all’elemento a racla (3) del bilanciere.
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto di comprendere due elementi a colonna (11) reciprocamente paralleli e distanziati, ciascuno recante un perno di incernieramento (9) per un rispettivo bilanciere (15) dell’elemento basculante (5) una cui estremità reca un attacco anulare dotato di viti radiali per ospitare, regolare angolarmente e bloccare una rispettiva estremità del proprio elemento di supporto (17) di forma tubolare cilindrica ed al quale è connesso l’elemento a racla (3) e/o di comprendere un ulteriore elemento a racla (3) avente anch’esso un bordo di pulizia parallelo alle generatrici di detta superficie dell’almeno una faccia dell’elemento (S) e destinato a riscontrare scorrevolmente tale almeno una faccia per pulirla ove detto ulteriore elemento a racla (3) è connesso ad un rispettivo elemento di supporto (17) di forma tubolare cilindrica le cui estremità sono ospitate in modo angolarmente regolabile e bloccate in rispettivi attacchi anulari ciascuno fisato ad un corrispondente elemento a colonna (11) e dotato di viti radiali di bloccaggio della rispettiva estremità di quest’ultimo elemento di supporto (17).
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che l’elemento a racla (3) è da un lato del piano geometrico passante per gli assi longitudinali dei due elementi a colonna (11), i perni di incernieramento (9) giacciono su tale piano geometrico od in prossimità di esso e le estremità dei bilancieri (15) dell’elemento basculante (5) opposte all’elemento a racla (3) sono poste dal lato opposto di tale piano geometrico.
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che l’elemento resiliente (7) è di tipo a molla elicoidale compressa, è fissato ad una mensola o supporto di uno degli elementi a colonna (11) ed agisce sulla rispettiva estremità di uno dei bilancieri (15).
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 oppure secondo la rivendicazione 3 ed una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6 caratterizzato dal fatto di comprendere, in caso di un elemento (S) consistente in un pattino o simili avente due facce laterali piane adiacenti a detta faccia di riscontro, due elementi a colonna (11) posizionati da lati opposti del rispettivo pattino (S) e ciascuno recante un rispettivo sostegno (19) sporgente coassialmente rispetto al proprio elementi a colonna (11) e connesso, direttamente o tramite un elemento basculante con asse di rotazione parallelo alla rispettiva faccia da pulire del pattino (S), ad un proprio elemento a racla (3) destinato a riscontratore e pulire tale adiacente faccia laterale del pattino (S).
  8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che ciascun sostegno (19) è dotato di una rispettiva flangia di base per una corrispondente flangia di attacco del proprio elemento a colonna (11) ove tali flange sono dotate di rispettive asole allungate e perpendicolari alla direzione di avanzamento del trasportatore ovvero allo sviluppo longitudinale del pattino (S) per il mutuo fissaggio regolabile tramite viti e dadi o simili.
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che ciascun elemento a racla (3) è dotato di una lama (23) un cui bordo è quello di pulizia destinato allo scorrimento lungo l’elemento (S) e realizzata in materiale sintetico, quali gomma fluorurata o poliuretano oppure in metallo, quali acciaio con inserti in tungsteno in corrispondenza del bordo di pulizia; una faccia principale di tale lama (23) è fissata ad una piastra (25) con il proprio bordo di pulizia sporgente da tale piastra (25) dell’elemento a racla (3) che è connessa, in modo rigido, tramite saldatura, viti, rivetti o simili, od elastico, tramite un elemento elastomerico, una cerniera (26) con perno parallelo al bordo di pulizia e con una molla di torsione o simili, all’elemento di supporto (17); l’elemento a racla (3) comprende inoltre un deflettore (27) piano o sagomato destinato a deviare eventuali colature o frammenti distaccatisi dall’elemento (S) da pulire proteggendo dall’imbrattamento sottostanti elementi e parti del dispositivo; tale deflettore (27) è fissato alla faccia opposta della lama (23) dell’elemento a racla (3) oppure alla piastra (25); la faccia del deflettore (27) opposta alla lama (2) è opzionalmente rivestita di materiale anti-aderente quale politetrafluoroetilene.
  10. 10) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che ciascun elemento a racla (3) è provvisto di un rispettivo pulitore agente su di esso in assenza dell’elemento (S) e comprendente una lamina od un insieme di lamine inclinate rispetto, o perpendicolari, al bordo di pulizia dell’elemento a racla (3) ed azionate da un attuatore lineare con moto parallelo od inclinato rispetto a tale bordo oppure tale pulitore consiste in un elemento di pulizia traslato dal trasportatore e comprendente almeno in un pattino di pulizia o simili dotato di lamelle parallele od inclinate rispetto al bordo di pulizia dell’elemento a racla (3) per riscontrare scorrevolmente tale bordo pulendolo.
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