IT201800011046A1 - Sincronizzatore per trasmissione meccanica, particolarmente per trasmissione di veicolo. - Google Patents

Sincronizzatore per trasmissione meccanica, particolarmente per trasmissione di veicolo. Download PDF

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IT201800011046A1
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IT
Italy
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synchronizer
activating element
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cavities
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IT102018000011046A
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Silvano Colombo
Andrea Serra
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Dana Graziano Srl
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Sincronizzatore per trasmissione meccanica, particolarmente per trasmissione di veicolo"
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce in generale a un sincronizzatore per trasmissione meccanica, quale ad esempio una trasmissione di veicolo, e più in particolare a un sincronizzatore provvisto di sistema di presincronizzazione e di sistema di fasatura.
Un sincronizzatore del tipo sopra specificato è normalmente destinato a collegare torsionalmente un albero di un cambio di velocità di un veicolo selettivamente con l'una o l'altra di una coppia di ruote dentate montate folli su tale albero o, in alternativa, nel caso di un sincronizzatore cosiddetto singolo, a collegare o scollegare torsionalmente un albero di un cambio di velocità di un veicolo con una ruota dentata montata folle su tale albero.
Sono noti sincronizzatori per trasmissioni meccaniche comprendenti fondamentalmente:
un mozzo collegato torsionalmente all'albero, un manicotto di azionamento scorrevole in direzione assiale (cioè parallelamente all'asse longitudinale dell'albero) sotto il controllo di un organo di comando (ad esempio un organo di comando a forcella),
una coppia di anelli sincronizzatori presentanti ciascuno una dentatura esterna predisposta per ingranare con una corrispondente dentatura d'innesto interna del manicotto di azionamento e, sul lato radialmente interno, una superficie d'impegno (in particolare una superficie conica) predisposta per essere portata in impegno con una corrispondente superficie d'impegno associata alla rispettiva ruota dentata per consentire la generazione di una coppia di attrito fra l'anello sincronizzatore e la ruota dentata,
un sistema di presincronizzazione radialmente interposto fra il mozzo e il manicotto di azionamento, e
un sistema di fasatura atto a garantire un corretto posizionamento angolare di ciascun anello sincronizzatore rispetto al mozzo intorno all'asse longitudinale.
Nei sincronizzatori noti il sistema di fasatura comprende tipicamente, per ciascun anello sincronizzatore, una pluralità di denti che sporgono radialmente da una superficie cilindrica esterna dell'anello sincronizzatore e s'impegnano ciascuno in una rispettiva cavità prevista nel mozzo. I denti, e di conseguenza anche le rispettive cavità, hanno una sezione di forma approssimativamente rettangolare, con una coppia di fianchi diritti, che si estendono in direzione radiale e sono dunque approssimativamente paralleli l'uno all'altro. Una tale configurazione del sistema di fasatura richiede un'apposita lavorazione sia del mozzo, per la realizzazione delle cavità, sia degli anelli sincronizzatori, per la realizzazione dei denti, complicando quindi il processo di fabbricazione del sincronizzatore. Inoltre, data la conformazione delle cavità del sistema di fasatura, risulta problematico garantire la necessaria resistenza meccanica del mozzo.
Inoltre, nei sincronizzatori noti il sistema di presincronizzazione comprende una pluralità di elementi attivatori, in particolare tre elementi attivatori disposti angolarmente distanziati di 120° l'uno dall'altro, accolti ciascuno in una rispettiva cava assialmente passante del mozzo per cooperare con gli anelli sincronizzatori. Ciascun elemento attivatore comprende un corpo cavo, una molla elicoidale che è accolta nel corpo cavo e si estende con il proprio asse in direzione radiale e un elemento di contrasto a forma di sfera che è spinto radialmente verso l'esterno dalla molla in modo da sporgere parzialmente dal corpo cavo attraverso un foro passante radiale previsto su una parete radialmente esterna del corpo cavo e impegnare un rispettivo incavo previsto sulla superficie cilindrica interna del manicotto di azionamento. Il corpo cavo, l'elemento di contrasto e la molla formano preferibilmente un insieme integrato che è montabile come un componente unico sul mozzo del sincronizzatore.
Quando il manicotto di azionamento viene spostato assialmente in un dato verso per collegare torsionalmente con l'albero una data ruota dentata folle ad esso associata, in una prima fase dell'operazione d'innesto le sfere degli elementi attivatori, che sono mantenute dalle rispettive molle entro i rispettivi incavi del manicotto di azionamento, vengono spostate assialmente insieme a quest'ultimo trascinando con sé i rispettivi corpi. I corpi degli elementi attivatori a loro volta spingono l'anello sincronizzatore relativo alla ruota dentata da collegare in modo da portare a contatto la superficie d'impegno dell'anello sincronizzatore con la corrispondente superficie d'impegno della ruota dentata. Per effetto dell'impegno fra le superfici d'impegno dell'anello sincronizzatore e della ruota dentata si ha una rotazione dell'anello sincronizzatore rispetto al manicotto di azionamento di un angolo tale per cui la dentatura dell'anello sincronizzatore impedisce un'ulteriore corsa assiale del manicotto di azionamento verso la dentatura d'innesto della ruota dentata. Una volta raggiunto il sincronismo fra le velocità angolari dell'anello sincronizzatore (cioè del mozzo e del manicotto di azionamento) e della ruota dentata, il manicotto di azionamento può essere ulteriormente spostato assialmente verso la ruota dentata per far ingranare la propria dentatura d'innesto con la dentatura d'innesto della ruota dentata. Questo ulteriore movimento assiale del manicotto di azionamento comporta la fuoriuscita delle sfere dagli incavi, essendo le sfere spinte in direzione radialmente interna dal profilo degli incavi del manicotto di azionamento.
Una tale configurazione del sistema di presincronizzazione è affetta dall'inconveniente del notevole ingombro degli elementi attivatori, particolarmente in direzione radiale, che richiede la realizzazione di cave particolarmente profonde nel mozzo. Ciò da un lato riduce la resistenza meccanica del mozzo e dall'altro riduce il diametro massimo dell'albero su cui è calettabile il mozzo del sincronizzatore, a parità di diametro del manicotto di azionamento.
Scopo della presente invenzione è fornire un sincronizzatore per trasmissione meccanica dotato di un sistema di fasatura migliorato rispetto alla tecnica nota sopra discussa, in particolare un sistema di fasatura che non complichi eccessivamente il processo di fabbricazione del sincronizzatore e che non penalizzi la compattezza e la resistenza meccanica dei suoi componenti, in particolare del mozzo.
Questo e altri scopi sono pienamente raggiunti secondo l'invenzione grazie a un sincronizzatore per trasmissione meccanica avente le caratteristiche specificate nella rivendicazione indipendente 1.
In sintesi, l'invenzione si basa sull'idea di configurare il sistema di fasatura del sincronizzatore in modo da comprendere una pluralità di prime cavità su una superficie cilindrica interna di una corona del mozzo formante la dentatura esterna del mozzo stesso e, per ciascuna di dette prime cavità, o un dente che sporge radialmente da una superficie cilindrica esterna di detto almeno un anello sincronizzatore ed è atto a impegnare detta prima cavità, o un perno di collegamento atto a impegnare da un lato detta prima cavità e dall'altro una rispettiva seconda cavità su detta superficie cilindrica esterna, in cui dette prime cavità hanno una sezione di forma arcuata o arrotondata, in particolare di forma semicircolare.
Grazie alla particolare conformazione delle prime cavità nel mozzo, che consente di realizzare tali cavità mediante semplici operazioni di foratura, il mozzo risulta più semplice, e dunque anche meno costoso, da produrre. Inoltre, una tale conformazione delle prime cavità consente di ridurre gli spigoli vivi e dunque di ridurre gli effetti d'intaglio, con conseguente aumento della resistenza meccanica del mozzo.
In una prima forma di realizzazione del sistema di fasatura, il corretto posizionamento angolare di ciascun anello sincronizzatore rispetto al mozzo è ottenuto grazie all'impegno di denti radiali dell'anello sincronizzatore nelle prime cavità del mozzo. Tali denti radiali avranno quindi una sezione di forma complementare a quella delle prime cavità, in particolare una sezione di forma semicircolare.
In una seconda forma di realizzazione del sistema di fasatura, il corretto posizionamento angolare di ciascun anello sincronizzatore rispetto al mozzo è ottenuto grazie all'impegno di perni in sedi cilindriche formate dalle prime cavità del mozzo e da seconde cavità (aventi anch'esse forma arcuata, in particolare forma semicircolare) previste nell'anello sincronizzatore.
Preferibilmente, il sistema di presincronizzazione comprende una pluralità di elementi attivatori configurati in maniera tale per cui l'organo di riscontro sporge in direzione sostanzialmente tangenziale, anziché radiale, dal corpo dell'elemento attivatore e si muove rispetto al corpo in direzione sostanzialmente tangenziale, anziché radiale. Grazie a una tale configurazione, gli elementi attivatori presentano un ingombro radiale nettamente inferiore rispetto alla tecnica nota. Di conseguenza, non è più necessario prevedere apposite cave nel mozzo in cui accogliere i corpi degli elementi attivatori e quindi il mozzo risulta avere una resistenza meccanica maggiore rispetto alla tecnica nota. Inoltre, a parità di diametro del manicotto di azionamento è possibile realizzare un mozzo con diametro interno maggiore rispetto alla tecnica nota, e quindi utilizzare il sincronizzatore su alberi di diametro maggiore rispetto alla tecnica nota.
Preferibilmente, l'elemento di contrasto di ciascun elemento attivatore è un elemento a forma di disco e si estende attraverso un'apertura passante prevista in una faccia laterale del corpo.
Secondo una forma di realizzazione, la molla di ciascun elemento attivatore è una molla a filo o nastro che si estende con un andamento a S.
Il corpo di ciascun elemento attivatore può essere realizzato in materiale plastico, il che permette di ridurre ulteriormente il peso e il costo complessivi del sincronizzatore rispetto alla tecnica nota.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiaramente dalla descrizione dettagliata che segue, data a puro titolo di esempio non limitativo con riferimento ai disegni allegati, in cui:
la figura 1 è una vista in esploso di un sincronizzatore per trasmissione meccanica secondo una forma di realizzazione della presente invenzione; la figura 2 è una vista in sezione assiale del sincronizzatore di figura 1 montato su un albero di trasmissione fra una coppia di ruote dentate;
la figura 3 è una vista prospettica in sezione del sincronizzatore di figura 1, che mostra in dettaglio un elemento attivatore del sistema di presincronizzazione nella condizione assemblata del sincronizzatore;
la figura 4 è una vista prospettica di un elemento attivatore del sistema di presincronizzazione del sincronizzatore di figura 1;
la figura 5 mostra uno spaccato dell'elemento attivatore di figura 4;
la figura 6 è una vista in esploso dell'elemento attivatore di figura 4;
le figure 7 e 8 mostrano rispettivamente un dettaglio di uno dei due anelli sincronizzatori e un dettaglio del mozzo del sincronizzatore di figura 1; e
le figure 9 e 10 mostrano rispettivamente un dettaglio di uno dei due anelli sincronizzatori e un dettaglio del mozzo di un sincronizzatore per trasmissione meccanica secondo una variante di realizzazione della presente invenzione.
Facendo riferimento inizialmente alle figure dalla 1 alla 3, con 10 è complessivamente indicato un sincronizzatore per una trasmissione di veicolo secondo una forma di realizzazione della presente invenzione. Nella forma di realizzazione illustrata il sincronizzatore 10 è un sincronizzatore cosiddetto doppio, cioè un sincronizzatore destinato a essere montato su un albero di trasmissione 12 fra una coppia di ruote dentate 14 e 16 per collegare a rotazione selettivamente l'una o l'altra di tali ruote 14 e 16 con l'albero di trasmissione 12. L'invenzione non è tuttavia limitata a un sincronizzatore doppio, ma può essere anche applicata a un sincronizzatore cosiddetto singolo, cioè associato a una singola ruota dentata per collegare selettivamente tale ruota dentata a rotazione con l'albero.
Il sincronizzatore 10 comprende fondamentalmente:
- un mozzo 18 che è atto a essere collegato torsionalmente all'albero di trasmissione 12, ad esempio mediante accoppiamento scanalato 20, ed è provvisto di una dentatura esterna 22;
- un manicotto di azionamento 24 che è scorrevole in direzione assiale (cioè parallelamente all'asse longitudinale dell'albero di trasmissione 12, indicato con x in figura 3) sotto il controllo di un organo di comando (non mostrato), ad esempio un organo di comando a forcella, ed è provvisto di una dentatura interna 26 ingranante con la dentatura esterna 22 del mozzo 18;
- una coppia di anelli sincronizzatori 28 che sono provvisti ciascuno di una dentatura esterna 30 predisposta per ingranare con la dentatura interna 26 del manicotto di azionamento 24 e presentano, ciascuno sul suo lato radialmente interno, una superficie d'impegno 32, in particolare una superficie conica;
- una coppia di corone d'innesto 34 atte a essere collegate torsionalmente, ad esempio mediante accoppiamento scanalato 36, ciascuna con una delle due ruote dentate 14 e 16, ciascuna corona d'innesto 34 essendo provvista di una dentatura esterna 38 destinata a ingranare con la dentatura interna 26 del manicotto di azionamento 24 per consentire la trasmissione di coppia fra l'albero di trasmissione 12 e la ruota dentata folle 14 o 16 attraverso il sincronizzatore 10 e presentando una superfice d'impegno 40, ad esempio una superficie conica, atta a cooperare con la superficie d'impegno 32 di un rispettivo anello sincronizzatore 28 per consentire la generazione di una coppia di attrito fra l'anello sincronizzatore 28 e la rispettiva corona d'innesto 34, e quindi fra l'anello sincronizzatore 28 e la rispettiva ruota dentata 14 o 16;
- un sistema di presincronizzazione comprendente una pluralità di elementi attivatori 42 (ad esempio tre elementi attivatori 42 disposti angolarmente distanziati di 120° l'uno dall'altro) radialmente interposti fra il mozzo 18 e il manicotto di azionamento 24; e
- un sistema di fasatura atto a garantire il corretto posizionamento angolare di ciascun anello sincronizzatore 28 rispetto al mozzo 18 intorno all'asse longitudinale x.
Ciascun elemento attivatore 42 è accolto in una rispettiva sede 44 ricavata sulla periferia esterna del mozzo 18 mediante interruzione della dentatura esterna 22. Preferibilmente, come nella forma di realizzazione qui illustrata, la sede 44 ha una profondità sostanzialmente corrispondente alla profondità della dentatura esterna 22 del mozzo 18. In altre parole, il diametro inferiore della sede 44 è preferibilmente sostanzialmente pari al diametro di fondo della dentatura esterna 22 del mozzo 18. Di conseguenza, la presenza della sede 44 non riduce sostanzialmente lo spessore radiale del mozzo 18 (a differenza delle cave previste nella tecnica nota). Ciò ha evidentemente il vantaggio di rendere il mozzo 18 più resistente rispetto alla tecnica nota. Si riducono inoltre le deformazioni cui è soggetto il mozzo in fase di trattamento termico. Inoltre, a parità di diametro esterno del mozzo 18, cioè a parità di diametro interno del manicotto di azionamento 24, il mozzo 18 può presentare un diametro dello scanalato 20 maggiore e quindi essere calettato su alberi di trasmissione aventi diametro maggiore rispetto alla tecnica nota.
Con riferimento ora in particolare alle figure dalla 2 alla 6, ciascun elemento attivatore 42 comprende fondamentalmente un corpo 46 montato nella sede 44, un organo di riscontro 48 e un organo elastico 50 accolto in una cavità interna 52 del corpo 46.
Secondo una forma di realizzazione, il corpo 46 ha una conformazione generale essenzialmente parallelepipeda, con una faccia inferiore 46a (ovvero una faccia radialmente interna), una faccia superiore 46b (ovvero una faccia radialmente esterna), una coppia di prime facce laterali 46c che si estendono parallelamente l'una all'altra e una coppia di seconde facce laterali 46d che si estendono parallelamente l'una all'altra. La faccia inferiore 46a ha preferibilmente una forma arcuata con un raggio di curvatura corrispondente al raggio della superficie di fondo della sede 44 in modo da adattarsi alla conformazione di tale superficie. Le prime facce laterali 46c si estendono parallelamente all'asse longitudinale x. Le seconde facce laterali 46d si estendono perpendicolarmente all'asse longitudinale x, da parti opposte rispetto a un piano perpendicolare all'asse longitudinale x e passante per la mezzeria del mozzo 18.
Nella condizione assemblata del sincronizzatore 10, come mostrato in figura 3, il corpo 46 è a contatto con una delle sue prime facce laterali 46c contro il fianco di un dente della dentatura interna 26 del manicotto di azionamento 24 e con l'altra prima faccia laterale 46c contro il fianco di un dente della dentatura interna 26 del manicotto di azionamento 24 (come nell'esempio mostrato in figura 3) o in alternativa contro il fianco di un dente della dentatura esterna 22 del mozzo 18.
Il corpo 46 è preferibilmente formato da due parti di corpo 46' e 46" distinte l'una dall'altra, rispettivamente superiore (cioè radialmente esterna) e inferiore (cioè radialmente interna), che sono rigidamente connesse l'una all'altra, ad esempio mediante saldatura, e formano rispettivamente la faccia esterna 46b e la faccia interna 46a del corpo 46.
Il corpo 46 può essere realizzato in materiale plastico, al fine di ridurre il peso e il costo complessivi del sincronizzatore.
Il corpo 46 potrebbe comunque avere una conformazione diversa da quella qui proposta.
L'organo di riscontro 48 è formato, nell'esempio di realizzazione qui proposto, da un organo a disco. L'organo di riscontro 48 è spinto dall'organo elastico 50 in una prima posizione operativa (mostrata nelle figure dalla 3 alla 5) in cui sporge parzialmente da una delle due prime facce laterali 46c attraverso una feritoia 54 prevista nel corpo 46, in direzione sostanzialmente tangenziale. Preferibilmente, l'organo di riscontro 48 è vincolato al corpo 46, ad esempio mediante una leggera svasatura 56 prevista nella porzione della feritoia 54 rivolta verso la suddetta faccia 46c, in modo da non potere fuoriuscire dal corpo 46 oltre la suddetta prima posizione operativa. Come mostrato in figura 3, nella prima posizione operativa l'organo di riscontro 48 s'impegna in una cava 58 prevista nel fianco del dente della dentatura interna 26 del manicotto di azionamento 24 con cui è a contatto una delle due prime facce laterali 46c del corpo 46 (vedere figura 3), in maniera tale per cui il corpo 46 è assialmente vincolato al manicotto di azionamento 24, cioè è solidale al manicotto di azionamento 24 nel movimento di traslazione nella direzione dell'asse longitudinale x.
L'organo elastico 50 è realizzato ad esempio come molla a filo o a nastro che si estende con un andamento a S e insiste da un lato contro l'organo di riscontro 48 e dall'altro contro una parete del corpo 46 opposta a quella in cui è prevista la feritoia 54, in modo da spingere normalmente l'organo di riscontro 48 nella prima posizione operativa sopra definita e di potersi deformare elasticamente, esercitando sull'organo di riscontro 48 una forza di reazione elastica, quando l'organo di riscontro 48 viene spinto verso l'interno del corpo 46, in modo da consentire lo spostamento dell'organo di riscontro 48 in una seconda posizione operativa in cui l'organo di riscontro 48 è completamente contenuto all'interno del corpo 46, cioè non sporge verso l'esterno rispetto alla faccia 46c del corpo 46 in cui è prevista la feritoia 54.
L'organo elastico 50 potrebbe tuttavia avere una conformazione diversa da quella mostrata nelle figure allegate.
Grazie a una tale configurazione degli elementi attivatori 42, l'organo di riscontro 48 di ciascun elemento attivatore 42 sporge in direzione sostanzialmente tangenziale, anziché radiale, dal corpo 46 e si muove rispetto al corpo 46 in direzione sostanzialmente tangenziale, anziché radiale. Di conseguenza, il corpo 46 di ciascun elemento attivatore 42 presenta una dimensione radiale (indicata con LR in figura 2) nettamente inferiore rispetto alla tecnica nota. Il rapporto fra la dimensione radiale LR del corpo 46 e il raggio funzionale del sincronizzatore 10 (cioè il raggio primitivo della dentatura esterna 22 del mozzo 18) è inferiore a 1/6, preferibilmente inferiore a 1/10. Vantaggiosamente, la dimensione radiale LR del corpo 46 è non superiore all'altezza dei denti della dentatura esterna 22 del mozzo 18.
Con riferimento alle figure 1, 7 e 8, secondo una prima forma di realizzazione il sistema di fasatura comprende, per ciascuno dei due anelli sincronizzatori 28, una pluralità di denti 60 (ad esempio tre denti 60 disposti a 120° l'uno rispetto all'altro) atti a impegnarsi ciascuno in una corrispondente cavità 62 del mozzo 18.
I denti 60 sporgono radialmente verso l'esterno da una superficie cilindrica esterna 64 di ciascun anello sincronizzatore 28 disposta dal lato rivolto verso il mozzo 18.
I denti 60 dei due anelli sincronizzatori 28 hanno preferibilmente una sezione di forma arcuata o arrotondata, in particolare di forma semicircolare, il che permette di ridurre gli effetti d'intaglio e rendere quindi gli anelli sincronizzatori 28 più resistenti.
Anche le cavità 62 del mozzo 18 presentano di conseguenza una sezione di forma arcuata o arrotondata, in particolare di forma semicircolare, complementare alla forma della sezione dei denti 60, il che permette di ridurre gli effetti d'intaglio e rendere quindi il mozzo 18 più resistente. Le cavità 62 sono ricavate su una superficie cilindrica interna 66 di una corona 68 del mozzo 18 formante la dentatura esterna 22. Una tale disposizione e conformazione delle cavità 62 permette di realizzare in modo molto semplice tali cavità e non penalizza la resistenza meccanica del mozzo 18.
Le figure 9 e 10 illustrano una variante di realizzazione del sistema di fasatura, in cui l'accoppiamento a rotazione fra ciascun anello sincronizzatore 28 e il mozzo 18 è ottenuto mediante una pluralità di perni di collegamento 70 inseriti ciascuno parte in una cavità 72 prevista nella sopra citata superficie cilindrica esterna 64 dell'anello sincronizzatore 28 e parte in una contrapposta cavità 74 prevista nella sopra citata superficie cilindrica interna 66 del mozzo 18.
Sia le cavità 72 degli anelli sincronizzatori 28 sia le cavità 74 del mozzo 18 hanno sezione di forma arcuata o arrotondata, in particolare di forma circolare. L'insieme di ciascuna cavità 72 e della corrispondente cavità 74 definisce così una sede, in particolare una sede con sezione di forma circolare, in cui è inserito il rispettivo perno di collegamento 70.
Con un tale sistema di fasatura si ottengono anelli sincronizzatori di forma più compatta e aventi una più elevata resistenza meccanica, grazie alla riduzione degli effetti d'intaglio legata alla presenza di semplici cavità 72 sulla superficie cilindrica esterna 64. Inoltre, le cavità 72 e 74 sono estremamente semplici da realizzare (ad esempio mediante operazioni di foratura), il che rende più semplice e meno costoso il processo di fabbricazione del sincronizzatore.
Il funzionamento del sincronizzatore 10 secondo l'invenzione è sostanzialmente analogo a quello dei sincronizzatori provvisti di dispositivi di presincronizzazione noti e non verrà dunque più descritto.
Come detto in precedenza, grazie alla particolare configurazione del sistema di fasatura sopra descritta il mozzo e gli anelli sincronizzatori del sincronizzatore secondo l'invenzione sono più agevoli e meno costosi da realizzare, non essendo necessarie apposite operazioni di fresatura per la realizzazione dei componenti del sistema di fasatura, ma essendo sufficienti semplici operazioni di foratura. Inoltre, i componenti del sistema di fasatura, in particolare il mozzo, risultano più resistenti e meno soggetti a deformazioni durante i trattamenti termici cui devono tipicamente essere sottoposti.
Inoltre, grazie alla particolare conformazione degli elementi attivatori è possibile realizzare, a differenza della tecnica nota, un mozzo privo di cave destinate a ricevere i corpi degli elementi attivatori. Il mozzo risulta pertanto meccanicamente più resistente rispetto alla tecnica nota. Inoltre, il mozzo può essere sottoposto più agevolmente a trattamento termico, in quanto soggetto a minori deformazioni durante il trattamento. Inoltre, a parità di diametro del manicotto di azionamento il mozzo può avere un diametro dello scanalato interno maggiore rispetto alla tecnica nota ed essere quindi utilizzato su alberi di trasmissione di diametro maggiore rispetto alla tecnica nota. Inoltre, gli elementi attivatori risultano più semplici, meno costosi e più leggeri rispetto alla tecnica nota. Lo stesso mozzo, in quanto privo di cave come quelle della tecnica nota, risulta essere meno costoso da realizzare, potendo essere fabbricato utilizzando tecnologie meno costose di quelle richieste per la fabbricazione dei mozzi dei sincronizzatori secondo la tecnica nota.
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, le forme di attuazione e i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto è stato descritto e illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sincronizzatore (10) per trasmissione meccanica, il sincronizzatore (10) essendo atto a essere montato su un albero di trasmissione (12) estendentesi lungo un asse longitudinale (x) per collegare selettivamente a rotazione con l'albero di trasmissione (12) almeno una ruota dentata (14, 16) montata folle su detto albero (12) e comprendendo un mozzo (18) atto a essere collegato torsionalmente (20) all'albero di trasmissione (12), il mozzo (18) essendo provvisto di una dentatura esterna (22), un manicotto di azionamento (24) che è scorrevole nella direzione di un asse longitudinale (x) dell'albero di trasmissione (12) ed è provvisto di una dentatura interna (26) ingranante con la dentatura esterna (22) del mozzo (18), almeno un anello sincronizzatore (28) che è provvisto di una dentatura esterna (30) predisposta per ingranare con la dentatura interna (26) del manicotto di azionamento (24) e presenta, sul suo lato radialmente interno, una superficie d'impegno (32) atta a cooperare con una superfice d'impegno (40) associata a una rispettiva ruota dentata (14, 16) per consentire la generazione di una coppia di attrito fra l'anello sincronizzatore (28) e l'associata ruota dentata (14, 16), un sistema di presincronizzazione comprendente una pluralità di elementi attivatori (42) operativamente interposti fra il mozzo (18) e il manicotto di azionamento (24), e un sistema di fasatura (60, 62; 70, 72, 74) atto a garantire un dato posizionamento angolare di detto almeno un anello sincronizzatore (28) rispetto al mozzo (18) intorno a detto asse longitudinale (x), in cui il sistema di fasatura (60, 62; 70, 72, 74) comprende una pluralità di prime cavità (62; 74) previste su una superficie cilindrica interna (66) di una corona (68) del mozzo (18) formante la dentatura esterna (22) del mozzo (18); caratterizzato dal fatto che dette prime cavità (62; 74) hanno sezione di forma arcuata o arrotondata, in particolare di forma semicircolare.
  2. 2. Sincronizzatore secondo la rivendicazione 1, in cui il sistema di fasatura (60, 62; 70, 72, 74) comprende, per ciascuna di dette prime cavità (62), un rispettivo dente (60) che sporge radialmente da una superficie cilindrica esterna (64) di detto almeno un anello sincronizzatore (28) e impegna detta prima cavità (62), detto dente (60) avendo una sezione di forma complementare a quella della sezione di detta prima cavità (62).
  3. 3. Sincronizzatore secondo la rivendicazione 1, in cui il sistema di fasatura (60, 62; 70, 72, 74) comprende, per ciascuna di dette prime cavità (74), un rispettivo perno di collegamento (70) che s'impegna in detta prima cavità (74) e in una rispettiva seconda cavità (72) che è prevista su una superficie cilindrica esterna (64) di detto almeno un anello sincronizzatore (28) e presenta sezione di forma identica a quella di detta prima cavità (74).
  4. 4. Sincronizzatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun elemento attivatore (42) comprende un corpo (46) montato in una rispettiva sede (44) prevista sul mozzo (18), un organo di riscontro (48) spostabile rispetto al corpo (46) fra una prima posizione operativa, in cui l'organo di riscontro (48) sporge parzialmente dal corpo (46) per impegnare il manicotto di azionamento (24), e una seconda posizione operativa, in cui l'organo di riscontro (48) è contenuto all'interno del corpo (46) ed è così disimpegnato dal manicotto di azionamento (24), e un organo elastico (50) agente sull'organo di riscontro (48) in modo da spingerlo elasticamente verso detta prima posizione operativa, e in cui ciascun elemento attivatore (42) è configurato in maniera tale per cui l'organo di riscontro (48) è mobile in direzione sostanzialmente tangenziale fra detta prima posizione operativa e detta seconda posizione operativa.
  5. 5. Sincronizzatore secondo la rivendicazione 4, in cui il corpo (46) di ciascun elemento attivatore (42) presenta una dimensione radiale (LR) tale per cui il rapporto fra detta dimensione radiale (LR) e il raggio primitivo della dentatura esterna (22) del mozzo (18) è inferiore a 1/6, preferibilmente inferiore a 1/10.
  6. 6. Sincronizzatore secondo la rivendicazione 5, in cui la dimensione radiale (LR) del corpo (46) di ciascun elemento attivatore (42) è non superiore all'altezza dei denti della dentatura esterna (22) del mozzo (18).
  7. 7. Sincronizzatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 4 alla 6, in cui il corpo (46) di ciascun elemento attivatore (42) presenta una faccia radialmente interna (46a), una faccia radialmente esterna (46b), e una coppia di prime facce laterali (46c) che si estendono parallelamente l'una all'altra e parallelamente a detto asse longitudinale (x), in cui l'organo di riscontro (48) sporge da una di dette prime facce laterali (46c) del corpo (46) quando si trova in detta prima posizione operativa.
  8. 8. Sincronizzatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 4 alla 7, in cui il corpo (46) di ciascun elemento attivatore (42) comprende una prima parte di corpo (46') formante detta faccia radialmente esterna (46b) e una seconda parte di corpo (46"), distinta dalla prima parte di corpo (46'), formante detta faccia radialmente interna (46a), dette prima e seconda parti di corpo (46', 46") essendo saldamente connesse l'una all'altra.
  9. 9. Sincronizzatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 4 alla 8, in cui l'organo di riscontro (48) di ciascun elemento attivatore (42) è un organo a forma di disco.
  10. 10. Sincronizzatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 4 alla 9, in cui l'organo elastico (50) di ciascun elemento attivatore (42) è una molla a filo o nastro che si estende con un andamento a S.
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WO2023208661A1 (de) * 2022-04-26 2023-11-02 Audi Ag Synchronisierungsvorrichtung für ein gangwechselgetriebe

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