IT201800010613A1 - Un metodo semplificato di resinatura di un blocco in materiale lapideo - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

[0001] La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico delle lavorazioni dei materiali lapidei, quali marmo, granito, onice, ed altri similari, ed ha particolarmente per oggetto un metodo semplificato di resinatura di un blocco di uno di tali materiali avente fessure e/o difetti superficiali o più o meno profondi.

Stato della tecnica

[0002] E’ noto che nel settore delle lavorazioni di materiali lapidei i blocchi estratti dalle cave presentano un numero elevato e sempre crescente di difetti presenti nelle pietre naturali, in particolare di fessure superficiali o interni più o meno profondi e talvolta anche “a cuore”, a causa della scarsità dei siti di estrazione e gli ostacoli ambientali e sociali per la salvaguardia [0003] Per ovviare a tale grave inconveniente è noto da tempo l’utilizzo di metodi di resinatura per consolidarli e consentire il successivo taglio del blocco in lastre, evitando che queste si rompano o si sbriciolino.

[0004] Inoltre, la lavorazione di blocchi difettosi da sempre rappresenta un problema di sicurezza nel ciclo di trasformazione degli stessi in lastre e nella lavorazione di quest’ultime.

[0005] Nel passato i metodi di resinatura erano effettuati realizzando una cassaforma in legno che circonda il blocco in modo da creare una intercapedine tra la cassaforma e la superficie del blocco, seguita da una fase di colatura di una resina indurente all’interno dell’intercapedine in modo da fare diffondere la resina negli interstizi del blocco.

[0006] Tipicamente, la resina è miscelata con catalizzatori per accelerarne l’indurimento una volta penetrata nei difetti.

[0007] Inoltre, il metodo prevede una fase di introduzione del blocco avvolto nella cassaforma in un ambiente ermeticamente chiuso, ad esempio una autoclave, messa in depressione, eventualmente sottoposta successivamente ad una pressione maggiore di quella atmosferica per spingere la resina fluida all'interno delle fessure o difetti prima dell'indurimento della resina.

[0008] Un primo inconveniente di tale noto metodo è rappresentato dal fatto che la predisposizione di una cassaforma comporta un oneroso impiego di manodopera e materiale con conseguente incremento dei costi di risanamento.

[0009] Un ulteriore inconveniente è rappresentato dal fatto che la superficie esterna del blocco presenta spesso conformazione irregolare e quindi tra le pareti interne della cassaforma e la superficie esterna del blocco si crea una intercapedine di notevole volume e di spessore variabile.

[0010] Poiché tale intercapedine deve essere completamente riempita per colmare i difetti o le fessure del blocco, l’uso della cassaforma comporta un elevato consumo di resina, ben maggiore di quella strettamente necessaria per risanare il blocco.

[0011] Un altro inconveniente è rappresentato dal fatto che tale metodo necessita di impianti con stazioni di lavoro appositamente predisposte per poter essere realizzato in maniera ottimale.

[0012] Per superare almeno parzialmente tali inconvenienti sono stati messi a punto metodi di resinatura di un blocco in materiale lapideo che utilizzano contenitori in materiale flessibile in grado di adattarsi alla conformazione irregolare del blocco.

[0013] Da W02005/077645 è noto un metodo di resinatura di blocchi di marmo che prevede l'applicazione su almeno le pareti laterali del blocco di uno strato drenante ed una successiva fase di introduzione del blocco all’interno di un sacco formato da un foglio di materiale flessibile ed impermeabile.

[0014] Il sacco è collegato ad una pompa a vuoto ed è provvisto di connettori per l’iniezione di una resina con un apparato di miscelazione ed iniezione. Il vuoto viene quindi mantenuto nel sacco fino a completo indurimento della resina.

[0015] Un inconveniente di tale noto metodo consiste nel fatto che l’applicazione dello strato drenante sulle pareti dell’elemento strutturale è lungo e laborioso e comporta un notevole impiego di manodopera, con conseguente aumento del costo del procedimento.

[0016] Inoltre, a seguito dell’indurimento della resina il foglio in materiale flessibile può aderire allo strato drenante impedendone il distacco al termine del processo e prima del taglio in lastre. Il foglio di materiale plastico che rimane attaccato alla drenante deve essere necessariamente rimosso prima della segagione per evitare difficoltà nella segagione ed eventuali danneggiamenti della macchina di taglio.

Problema tecnico

[0017] Alla luce dello stato della tecnica noto il problema tecnico che la presente invenzione si propone di risolvere è quello di semplificare e rendere più efficace il metodo di resinatura dei blocchi, oltre a ridurre i tempi di esecuzione del procedimento e la quantità di resina impiegata.

Presentazione dell’invenzione

[0018] Scopo del presente trovato è quello di risolvere il problema sopra citato mettendo a disposizione un metodo semplificato di resinatura di blocchi in materiale lapideo che presenti caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità.

[0019] Uno scopo particolare del presente trovato è quello di mettere a disposizione un metodo del tipo sopra descritto che sia di facile esecuzione e riduca la quantità complessiva di resina impiegata nel procedimento.

[0020] Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di ridurre le fasi del metodo di resinatura evitando sia le fasi di preparazione della resina che l'applicazione di strati drenanti o intermedi.

[0021] Un altro scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un metodo del tipo sopra descritto che permetta di consolidare blocchi indipendentemente dalla loro forma e dimensione.

[0022] Un altro scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un metodo del tipo sopra descritto che consenta il consolidamento di un blocco avente sia difetti superficiali che profondi ed indipendentemente dalla tipologia dei difetti.

[0023] Gli scopi sopra accennati, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un metodo semplificato di resinatura di un blocco in materiale lapideo, quale marmo, granito, onice, avente fessure e/o difetti superficiali o profondi, in accordo con la rivendicazione 1.

[0024] In una forma di realizzazione preferita, il procedimento comprende le fasi di a) predisposizione di un foglio di materiale plastico impermeabile su una base e posizionamento di un blocco da resinare sul foglio, b) applicazione su una o più pareti del blocco di uno strato di un materiale flessibile pre-impregnato di resina ponendo la resina a contatto con la superficie esterna del blocco, c) ripiegamento del foglio sulle pareti del blocco avvolto dallo strato pre-impregnato in modo da formare attorno al blocco un contenitore ermeticamente chiuso, d) applicazione di connettori sulla superficie esterna del contenitore e collegamento degli stessi ad una pompa a vuoto mediante tubazioni per realizzare una depressione all’interno del contenitore.

[0025] In una forma di realizzazione preferita, il metodo prevede le seguenti fasi: e) riscaldamento del blocco posto all’interno del contenitore e collegato alla pompa a vuoto fino ad una temperatura predeterminata in modo da sciogliere e/o fluidificare la resina, f) mantenimento del vuoto per un tempo predeterminato per spingere la resina sciolta nelle fessure e/o nei difetti del blocco per effetto del calore e del vuoto, g) raffreddamento del blocco fino ad indurimento almeno parziale della resina e h) scollegamento delle tubazioni dal contenitore ed estrazione del blocco resinato dal contenitore.

[0026] Grazie a questa successione di fasi, è possibile effettuare la resinatura in modo particolarmente semplice oltre a ridurre la quantità complessiva di resina impiegata nel metodo.

[0027] Vantaggiosamente, lo strato flessibile pre-impregnato comprende un substrato in materiale fibroso impregnato con una resina e ricoperto da entrambi i lati con film antiaderenti in materiale plastico.

[0028] Una volta rimosso uno dei film rivolto verso la superficie esterna del blocco, il substrato potrà essere posto a contatto con il blocco per spingere la resina disciolta e fluidificata, evitando che la resina aderisca al foglio di materiale plastico del contenitore e consentendo il riutilizzo del foglio per la resinatura di altri blocchi.

[0029] Forme vantaggiose di realizzazione del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

[0030] Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un metodo di resinatura di un blocco in materiale lapideo secondo il trovato, illustrato a titolo di esempio non limitativo con l’aiuto delle seguenti tavole di disegno in cui:

la FIG. 1 è uno schema a blocchi del metodo di resinatura oggetto del trovato;

la FIG. 2 è una vista prospettica schematizzata di una prima fase del metodo secondo il trovato;

le FIGG. 3 e 4 sono viste prospettiche schematizzate di alcune ulteriori fasi del metodo secondo il trovato;

la FIG. 5 è una vista sezionata di un particolare del metodo secondo il trovato;

la FIG. 6 è una vista superiore schematizzata della Fig. 4;

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito [0031] Con particolare riferimento alle figure sopra citate, è illustrato un metodo semplificato di resinatura di un blocco 1 in materiale lapideo, quale marmo, granito, onice ed affini, avente fessure D e/o difetti superficiali più o meno profondi.

[0032] Nel seguito con il termine “resinatura” si intenderà il procedimento per applicare sulla superficie di un blocco o di manufatto in materiale lapideo uno strato di resina che dovrà penetrare nei suoi difetti superficiali mediante spalmatura, iniezione o aspirazione, al fine di consolidare il materiale base prima della successiva manipolazione ed operazione di taglio in lastre.

[0033] In una forma preferita del trovato, illustrata in FIG. 2, il metodo comprende una fase a) di predisposizione di un foglio 2 di materiale plastico flessibile ed impermeabile su una base 3 e posizionamento di un blocco 1 da resinare sul foglio 2.

[0034] Il materiale plastico del foglio 2 potrà essere preferibilmente trasparente e scelto nel gruppo dei materiali plastici che comprendono nylon, polietilene, silicone o tessuto siliconato. La base 3 potrà comprendere un pallet in legno opportunamente rinforzato o un supporto metallico girevole atto a favorire le fasi successive del metodo.

[0035] Opportunamente, il blocco 1 potrà essere preventivamente sottoposto a lavaggio, asciugatura ed eventuale pre-riscaldamento prima della fase a) di posizionamento del blocco 1 sul foglio di materiale plastico 2.

[0036] Preferibilmente, il foglio 2 potrà essere posizionato sulla base 3 con l'interposizione di uno strato cuscinetto 3’ di un materiale cedevole atto ad evitare incisioni e rotture del foglio 2.

[0037] Questo strato cuscinetto 3’ potrà comprendere un tessuto di spessore predeterminato, realizzato con fibre di materiale naturale o sintetico, eventualmente associato a opportuni distanziatori per sostenere il peso del blocco 1.

[0038] Il metodo prevede una fase di b) applicazione su una o più pareti del blocco 1 di uno strato di un materiale flessibile 4 pre-impregnato di resina R.

[0039] In una prima forma di realizzazione del trovato, illustrata in FIG. 3, lo strato pre-impregnato 4 potrà essere applicato solamente in corrispondenza delle zone del blocco 1 interessate dai difetti D al fine di evitare operazioni non necessarie sulle parti prive di difetti.

[0040] In una seconda forma di realizzazione del trovato, lo strato 4 preimpregnato di resina R potrà essere applicato su tutte le pareti laterali del blocco da resinare 1 per favorire in modo efficace il consolidamento del blocco 1 e la sua resistenza durante il taglio.

[0041] A tale scopo, la fase b) di applicazione dello strato 4 pre-impregnato di resina R potrà essere effettuata mediante incollaggio dello strato 4 alla superficie esterna del blocco 1 con silicone o con altro adesivo equivalente.

[0042] Sia nella prima che nella seconda forma di realizzazione, la fase b) di applicazione potrà essere effettuata in modo iterativo per applicare più strati pre-impregnati 4 tra loro sovrapposti ed aumentare la quantità di resina R senza per questo uscire dall'ambito del trovato.

[0043] Secondo un aspetto particolare dell'invenzione, lo strato flessibile pre-impregnato 4 potrà comprende un substrato 5 in materiale fibroso impregnato di resina R e ricoperto da entrambi i lati di film antiaderenti 6, 6’ in materiale plastico, come illustrato in FIG. 5.

[0044] Il substrato 5 potrà comprendere un tessuto di fibre in un materiale scelto nel gruppo che include il vetro, il basalto, il carbonio o le poliammidi aromatiche.

[0045] Inoltre, la resina R potrà essere di tipo termoindurente, scelta nel gruppo che comprende le resine epossidiche, poliuretaniche, poliestere, termoplastiche, all’acqua o una combinazione delle stesse.

[0046] Lo strato pre-impregnato 4 potrà avere uno spessore variabile a seconda della quantità di resina R contenuta nel substrato 5, ad esempio il substrato 5 potrà avere uno spessore pari ad 1mm e la resina R uno spessore compreso tra 2mm e 10mm su entrambi i lati del substrato 5.

[0047] Naturalmente, tali valori sono a titolo puramente esemplificativo e potranno essere opportunamente modificati in funzione della tipologia di difetti D presenti nel blocco 1 e del livello di consolidamento che si vuole ottenere, senza per questo uscire daH’ambito di tutela dell'invenzione.

[0048] Nella fase b) di applicazione, gli strati pre-impregnati 4 potranno comprendere resine R di materiale differente a seconda della tipologia di difetti D, oppure comprendere un substrato 5 impregnato con uno strato sottile di resina R per difetti prevalentemente superficiali ed un substrato 5’ impregnato con uno strato di spessore maggiore, e quindi con una quantità maggiore di resina R per difetti più profondi.

[0049] Appare evidente che la particolare combinazione di caratteristiche dello strato flessibile pre-impregnato 4 e del metodo di resinatura fin qui descritto consente di ridurre la quantità complessiva di resina R evitando di impiegare strati drenanti aggiuntivi ed indipendentemente dalla forma e dalle dimensioni del blocco da resinare 1, e soprattutto evitando di iniettare o introdurre la resina con complessi e costosi sistemi di iniezione.

[0050] Opportunamente, prima della fase b) di applicazione, lo strato flessibile pre-impregnato 4 dovrà essere stoccato in una cella frigorifera a temperatura compresa tra -20°C e 30°C e preferibilmente pari a circa -16°C.

[0051] Ciò per evitare che la resina che impregna lo strato 4 inizi a polimerizzare e indurire prima della sua applicazione nella fase b) del metodo semplificato secondo il trovato.

[0052] Una volta prelevato lo strato pre-impregnato 4 dalla cella frigorifera, almeno uno dei film antiaderenti 6, 6’ è distaccato dal substrato 5 prima di applicare lo strato pre-impregnato 4 ad una o più delle pareti del blocco 1 nella fase b).

[0053] In una forma di realizzazione preferita del trovato, l’altro film antiaderente 6 è mantenuto sul substrato 5 lasciando inalterate le condizioni di non aderenza.

[0054] In tal modo, come meglio descritto in seguito, si eviterà di far aderire la resina termoindurente R al foglio 2 in modo che quest’ultimo possa essere riutilizzato per la resinatura di altri blocchi 1 in materiale lapideo.

[0055] Si osserva che dopo l’estrazione dalla cella frigorifera, lo strato preimpregnato 4 comincerà a diventare sempre più plastico e deformabile in modo da essere avvolto alla superficie del blocco 1 e conformarsi perfettamente alla stessa.

[0056] Una volta applicato lo strato pre-impregnato 4 sulla superficie del blocco 1 , è prevista una fase c) di ripiegamento del foglio 2 sulle pareti del blocco 1 in modo da avvolgerlo completamente formando un contenitore 7 a tenuta ermetica.

[0057] In una forma di realizzazione preferita, il foglio di materiale plastico flessibile 2 potrà essere realizzato in silicone o in tessuto siliconato e potrà essere conformato a sacco, eventualmente con un coperchio amovibile o richiudibile mediante chiusura a zip ermetica T.

[0058] In questa forma di realizzazione, la superficie interna del foglio 2 a contatto con il blocco 1 da resinare potrà essere rivestita mediante vernice distaccante a base di PTFE per evitare che la resina termoindurente R aderisca al foglio 2 in modo che quest’ultimo possa essere riutilizzato per la resinatura di altri blocchi 1 in materiale lapideo.

[0059] Questa forma di realizzazione consente inoltre di evitare l'utilizzo dello strato cuscinetto 3’ tra la base 3 ed il blocco 1 e consente il riutilizzo del contenitore 7 per resinare altri blocchi 1 di materiale lapideo.

[0060] Successivamente, è prevista una fase d) di applicazione di connettori 8 sulla superficie esterna del contenitore 7 e collegamento degli stessi ad una sorgente di vuoto mediante tubazioni 9, come schematicamente illustrato in FIG. 4.

[0061] In modo in sé noto, la sorgente di vuoto potrà essere costituita da una pompa o autoclave 10 atta ad estrarre l'aria presente nel contenitore 7 e richiamare la resina R nei difetti D del blocco 1 in modo da realizzare nel contenitore 7 una depressione di valore compreso tra - 0,9bar e - 2bar e preferibilmente pari a - 0,5bar.

[0062] Dopo avere realizzato il vuoto, il blocco 1 avvolto con lo strato 4 e posto nel contenitore 7 è sottoposto ad una fase e) di riscaldamento ad una temperatura predeterminata T in modo da sciogliere e/o fluidificare la resina R dello strato 4 pre-impregnato.

[0063] La fase e) di riscaldamento potrà essere effettuata ponendo il blocco 1 posto all’interno del contenitore 7 in un ambiente riscaldato ad una temperatura media compresa tra 20°C e 180°C a seconda del materiale della resina R.

[0064] Per garantire lo scioglimento della resina R ed ottenere un’ottimale penetrazione della stessa nei difetti, la temperatura di riscaldamento media T dovrà essere compresa tra 70°C e 120°C.

[0065] Con il termine “ambiente riscaldato” si intende qualsiasi dispositivo provvisto di una camera 11 almeno parzialmente chiusa atta a contenere il blocco 1 da resinare e sottoporlo a riscaldamento mediante una fonte di calore interna od esterna, ad esempio mediante circolazione forzata d'aria, convezione naturale o conduzione termica o per irraggiamento, come illustrato in FIG. 6.

[0066] In alternativa, il riscaldamento potrà essere effettuato mediante l’utilizzo di resistenze elettriche oppure utilizzando un applicatore di un campo elettromagnetico alternato con frequenza di oscillazione compresa nel campo della radiofrequenza o delle microonde.

[0067] Il metodo secondo il trovato comprende una fase f) di mantenimento del vuoto per un tempo predeterminato t per spingere la resina R sciolta nelle fessure e/o nei difetti D del blocco 1 per effetto sinergico del calore e del vuoto ed una fase g) di raffreddamento del blocco 1 fino ad indurimento almeno parziale della resina R.

[0068] Il tempo t nella fase f) di mantenimento del vuoto potrà essere compreso tra 15 minuti e 2 ore a seconda del materiale della resina R e della forma e dimensione del blocco da resinare 1.

[0069] A titolo esemplificativo, per resinare un blocco in marmo di forma approssimativamente cubica con lato pari a 2,5m è sufficiente mantenere una temperatura predeterminata T prossima a circa 80°C mantenendo il vuoto per un tempo t prossimo a 1 ora.

[0070] Vantaggiosamente, la fase g) di raffreddamento potrà essere effettuata in una zona esterna al forno e a temperatura ambiente per evitare l’utilizzo di mezzi meccanici di raffreddamento.

[0071] In una forma di realizzazione alternativa, le fasi e) di riscaldamento e g) di raffreddamento potranno essere realizzate entrambe all’interno della camera chiusa 11 con mezzi di riscaldamento del blocco 1 del tipo sopra indicato e con una serie di condotti comunicanti con l’esterno per prelevare aria fresca da convogliare sul blocco 1 per accelerare il raffreddamento dello stesso.

[0072] Infine, è prevista una fase h) di scollegamento delle tubazioni 9 dal contenitore 7 ed estrazione del blocco resinato 1 e raffreddato, seguito dall’estrazione dello stesso dal contenitore 7 per consentire le successive fasi di lavorazione del blocco 1 in condizioni di sicurezza.

[0073] Naturalmente, sia il posizionamento del blocco 1 sulla base 3 nella fase a) che l’estrazione del blocco 1 dal contenitore 7 nella fase h), potranno essere effettuate mediante qualsiasi mezzo di sollevamento e trasporto, ad esempio un carro ponte o un carrello elevatore, non illustrati nelle figure.

[0074] Da quanto precede, appare evidente che il metodo di resinatura di un blocco in materiale lapideo raggiunge gli scopi prefissati ed in particolare consente di ridurre la quantità complessiva di resina in modo particolarmente semplice ed economico.

[0075] Il metodo di resinatura di blocchi in materiale lapideo secondo il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate.

[0076] Anche se il metodo è stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

[0077] Il riferimento in tutta la descrizione a “una forma di realizzazione” o “la forma di realizzazione” o “alcune forme di realizzazione” indicano che una particolare caratteristica, struttura od elemento descritto è compresa in almeno una forma di realizzazione dell’oggetto del presente trovato.

[0078] Inoltre, le particolari caratteristiche, strutture o elementi possono essere combinati in qualunque modo idoneo in una o più forme di realizzazione

Applicabilità Industriale

[0079] La presente invenzione è industrialmente applicabile in quanto può essere realizzata su scala industriale da parte di industrie appartenenti al settore delle lavorazioni di materiali inerti.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un metodo semplificato di resinatura di un blocco (1) in materiale lapideo, quale marmo, granito, onice, ed altri materiali naturali similari con fessure e/o difetti superficiali (D), il quale metodo comprende le seguenti fasi: a) predisposizione di un foglio (2) di materiale laminare plastico impermeabile su una base (3) e posizionamento di un blocco (1) da resinare su detto foglio (2); b) applicazione su una o più pareti del blocco (1) di uno strato (4) di un materiale flessibile pre-impregnato di resina (R); c) ripiegamento di detto foglio (2) sulle pareti del blocco (1) avvolto dallo strato (4) di materiale pre-impregnato in modo da formare attorno al blocco (1) un contenitore (7) ermeticamente chiuso; d) applicazione di connettori (8) sulla superficie esterna di detto contenitore (7) e collegamento degli stessi ad una pompa a vuoto (10) mediante tubazioni (9) per realizzare una depressione all’interno di detto contenitore (7); e) riscaldamento del blocco (1) posto all’interno di detto contenitore (7) e collegato alla pompa a vuoto fino ad una temperatura predeterminata (T) in modo da sciogliere e/o fluidificare la resina (R); f) mantenimento del vuoto per un tempo predeterminato (t) per spingere la resina (R) sciolta nelle fessure e/o nei difetti (D) del blocco (1) per effetto del calore e del vuoto; g) raffreddamento del blocco (1) fino ad indurimento almeno parziale della resina (R). h) scollegamento delle tubazioni (9) dal contenitore (7) ed estrazione del blocco resinato (1) da detto contenitore (7).
2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto strato flessibile pre-impregnato (4) comprende un substrato (5) in materiale fibroso impregnato di resina (R), ricoperto da entrambi i lati di film antiaderenti (6, 6’) in materiale plastico.
3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto strato flessibile pre-impregnato (4) è mantenuto allo stato plastico o semirigido mediante raffreddamento in una cella frigorifera a temperatura compresa tra -20°C e 30°C e preferibilmente pari a circa -16°C.
4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto substrato (5) è un tessuto di fibre di un materiale scelto nel gruppo che include il vetro, il basalto, il carbonio o le poliammidi aromatiche.
5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la resina (R) è di tipo termoindurente ed è scelta nel gruppo che comprende le resine epossidiche, poliuretaniche, poliestere od una combinazione delle stesse.
6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto strato pre-impregnato (4) ha uno spessore variabile a seconda della quantità di resina (R) contenuta in detto substrato (5).
7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase b) di applicazione di detto strato (4) pre-impregnato di resina (R) viene effettuata mediante incollaggio di detto strato (4) con silicone o con un materiale adesivo.
8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che prima di applicare detto strato pre-impregnato (4) ad una o più delle pareti del blocco (1) almeno uno di detti film antiaderenti (6, 6’) è distaccato dal substrato (5).
9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che prima di applicare detto strato pre-impregnato (4) ad una o più delle pareti del blocco (1) uno dei film antiaderenti (6’) da affacciare alla superficie del blocco viene distaccato dal substrato (5), l’altro di detti film antiaderenti (6) essendo mantenuto sul substrato (5) per evitare che la resina (R) aderisca a detto foglio (2) e consentire il riutilizzo di detto foglio (2) per resinare altri blocchi.
10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta fase e) di riscaldamento è effettuata con un forno a resistenze o con generatori di onde elettromagnetiche, oppure con un generatore di aria calda a temperatura media compresa tra 20°C e 180°C a seconda della resina (R) utilizzata.
11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che prima del posizionamento su detto foglio di materiale plastico (2) il blocco (1) è sottoposto a lavaggio, asciugatura ed eventuale pre-riscaldamento.
12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto foglio di materiale plastico (2) è posizionato su detta base (3) con l’interposizione di uno strato cuscinetto (3’) per evitare la rottura di detto foglio (2) durante il posizionamento del blocco (1).