IT201800010525A1 - Metodo per la pulizia delle grondaie, nonche’ apparato di pulizia delle grondaie utilizzato in tale metodo - Google Patents

Metodo per la pulizia delle grondaie, nonche’ apparato di pulizia delle grondaie utilizzato in tale metodo Download PDF

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IT201800010525A1
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IT
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dirt
flying unit
removal
gutter
removal means
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IT102018000010525A
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English (en)
Inventor
Giuseppe Faccin
Eviana Faccin
Original Assignee
Multites Srl
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B08CLEANING
    • B08BCLEANING IN GENERAL; PREVENTION OF FOULING IN GENERAL
    • B08B5/00Cleaning by methods involving the use of air flow or gas flow
    • B08B5/02Cleaning by the force of jets, e.g. blowing-out cavities
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04DROOF COVERINGS; SKY-LIGHTS; GUTTERS; ROOF-WORKING TOOLS
    • E04D13/00Special arrangements or devices in connection with roof coverings; Protection against birds; Roof drainage ; Sky-lights
    • E04D13/04Roof drainage; Drainage fittings in flat roofs, balconies or the like
    • E04D13/076Devices or arrangements for removing snow, ice or debris from gutters or for preventing accumulation thereof
    • E04D13/0765Cleaning tools
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B64AIRCRAFT; AVIATION; COSMONAUTICS
    • B64UUNMANNED AERIAL VEHICLES [UAV]; EQUIPMENT THEREFOR
    • B64U10/00Type of UAV
    • B64U10/10Rotorcrafts
    • B64U10/13Flying platforms
    • B64U10/16Flying platforms with five or more distinct rotor axes, e.g. octocopters
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B64AIRCRAFT; AVIATION; COSMONAUTICS
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Description

METODO PER LA PULIZIA DELLE GRONDAIE, NONCHE’ APPARATO DI PULIZIA DELLE GRONDAIE UTILIZZATO IN TALE METODO
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile nel campo delle pulizie industriali, ed in particolare riguarda un metodo per la pulizia delle grondaie, nonché un apparato di pulizia delle grondaie utilizzato in tale metodo.
Stato della Tecnica
Sono noti diversi sistemi di pulizia delle grondaie per limitare gli effetti dannosi dell’eventuale dilavamento dell’acqua sulla superficie esterna di un edificio.
Tali effetti includono il deterioramento della superficie stessa, danni estetici e infiltrazioni nei locali interni.
Sono note molteplici soluzioni atte alla pulizia delle grondaie, ad esempio mediante piccoli robot posizionabili in situ o più tradizionalmente scope manovrabili da terra.
Tali soluzioni presentano i tipici svantaggi delle soluzioni manuali, con difficoltà di interventi in punti elevati, pericolosità degli stessi, scarsa efficienza e costi elevati.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra illustrati, mettendo a disposizione un metodo e un apparato di pulizia delle grondaie di facile realizzazione e con costi contenuti.
Ulteriore scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un metodo e un apparato di pulizia delle grondaie che assicurino all’operatore di lavorare in completa sicurezza.
Un altro scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un metodo e un apparato di pulizia delle grondaie in grado di rimuovere fogliame e detriti.
Ulteriore scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un metodo e un apparato di pulizia delle grondaie che consenta di prevenire lo spargimento della sporcizia rimossa dalla grondaia.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un apparato di pulizia comprendente un’unità volante in accordo con quanto qui descritto, illustrato e/o rivendicato.
Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione vantaggiose dell’invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva dell’invenzione, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
le FIGG. 1A-1B sono viste in sezione assiale dell’apparato 1 rispettivamente senza e con un contenitore di raccolta 17;
la FIG. 2 è una vista dall’alto dell’apparato 1 durante la fase di rimozione della sporcizia S;
la FIG.3 è una vista assonometrica dell’apparato 1.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito
Facendo riferimento alle figure citate, si descrive un apparato 1 per la pulizia della sporcizia S, quale fogliame F e detriti D, di una grondaia G posizionata ai bordi di un tetto T sensibilmente distanziato in altezza rispetto al suolo L oppure ad un livello inferiore, ad esempio di almeno 3,5 mt, preferibilmente almeno 5 mt.
Come in sé noto, la grondaia G potrà comprendere una parete di fondo PF e due pareti laterali di contenimento PL1, PL2.
La presente invenzione potrà includere varie parti e/o elementi simili o uguali. Dove non altrimenti specificato, parti e/o elementi simili o uguali verranno indicati con un singolo numero di riferimento, intendendosi che le caratteristiche tecniche descritte sono comuni a tutte le parti e/o elementi simili o uguali.
Secondo un esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo e con particolare riferimento alla FIG. 1A, l’apparato 1 potrà comprendere un’unità volante 20 e mezzi di rimozione 10.
Questi ultimi potranno comprendere un’entrata E per la sporcizia e un’uscita U per la stessa.
Secondo un esempio di realizzazione preferito, ma non esclusivo, in corrispondenza dell’uscita U potrà essere presente un contenitore di raccolta 17, ad esempio un serbatoio 17, per contenere la sporcizia S rimossa dalla grondaia G e proveniente dall’entrata E.
Opportunamente, tra i mezzi di rimozione 10 e il contenitore di raccolta 17 potrà essere definita una linea di collegamento fluidico 171, lungo la quale verrà convogliata la sporcizia S.
Opportunamente, il contenitore di raccolta 17 potrà essere amovibile per essere prelevato e trasportato verso un sito di smaltimento.
Si comprende tuttavia, che la sporcizia S potrà fuoriuscire dall’uscita U ed essere localizzata in un punto di raccolta senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Ad esempio, potrà essere previsto un contenitore di raccolta 17 spaziato dall’unità volante 20 e con questa collegato mediante una tubazione definente la linea di collegamento fluidico 171.
Opportunamente, l’unità volante 20 potrà essere un drone comprendente un numero di bracci 21 variabile.
Il numero di bracci 21 e con esso la dimensione e la potenza del drone 20 potrà essere definito in base al peso totale costituito da unità volante ed eventuale serbatoio.
A pieno carico, il peso dovrà soddisfare i requisiti della legislazione vigente in materia all’epoca e nello stato di interesse.
A tal fine, qualora sia prevista la presenza di un contenitore di raccolta 17 montato sul drone 20, quest’ultimo potrà comprendere un sensore di pesatura 17’ per monitorare il peso trasportato e non eccedere il limite consentito dalla tipologia di drone scelta.
Preferibilmente, il drone 20 potrà essere alimentato dai mezzi di alimentazione 11’. Questi ultimi potranno essere un motore a scoppio e annesso generatore, un pacco batterie oppure un cavo di alimentazione collegato a terra.
D’altra parte, l’unità volante 20 potrà essere un piccolo dirigibile alimentato mediante cavi di alimentazione collegati a terra o un pacco batterie, senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Opportunamente, per consentire il volo del drone 20, ogni braccio 21 potrà comprendere uno o due motori elettrici aventi un’elica 21’.
Vantaggiosamente, ogni motore elettrico posizionato sul braccio 21 potrà essere alimentato mediante gli stessi mezzi di alimentazione 11’.
Preferibilmente, il moto del drone 20 potrà essere monitorato da un operatore, il quale potrà servirsi di un monitor per visualizzare le immagini fornite da una o più videocamere 22 poste inferiormente al drone 20 stesso.
Tali videocamere 22 potranno essere alimentate mediante i mezzi di alimentazione 11’.
Lo stesso operatore potrà, quindi, definire la rotta del volo del drone 20 mediante mezzi di comando 23, quali ad esempio un radiocomando 23 azionabile manualmente dall’operatore oppure un software di programmazione. Tali mezzi di comando 23 potranno essere collegati ai mezzi di alimentazione 11’ mediante collegamento radio wireless oppure opportuni cavi.
In tal modo, l’operatore potrà pilotare il drone 20 per movimentare l’apparato 1 fra una posizione di lavoro in prossimità della grondaia G ed una di riposo in corrispondenza del suolo L o di un livello inferiore.
Allo stesso tempo, l’operatore potrà prevenire l’eventuale impatto tra i bracci 21 e il tetto T.
A tal fine, durante la rimozione della sporcizia S, il drone 20 potrà avanzare secondo una linea di avanzamento d2 parallela e sfalsata rispetto alla linea di avanzamento d1 della grondaia G.
Altresì, potrà essere previsto un sistema di controllo per impostare una distanza predefinita del drone 20 dal tetto T o da altri eventuali ostacoli.
Preferibilmente, i mezzi di rimozione 10 dell’apparato 1 potranno comprendere mezzi di aspirazione 11, ad esempio un aspiratore 11.
Tali mezzi di rimozione 10 e, quindi, lo stesso aspiratore 11, potranno essere alimentati mediante i mezzi di alimentazione 11’.
Opportunamente, l’aspiratore 11 potrà essere governato da mezzi di comando 11’’, ad esempio un radiocomando azionabile manualmente dall’operatore oppure un software di programmazione per regolarne l’accensione e lo spegnimento, in modo tale che lo stesso sia in funzione durante la rimozione della sporcizia S.
Si comprende tuttavia, che l’operatore potrà azionare l’aspiratore 11 direttamente da terra non usufruendo dei mezzi di comando 11’’, senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
L’aspiratore 11 potrà comprendere una testa di aspirazione 18 definente l’entrata E e un corpo 19 definente l’uscita U dell’apparato 1.
Tra questi ultimi potrà essere interposto un braccio spaziatore 16 sostanzialmente cavo e definente un asse X che potrà fungere da prolungamento della testa di aspirazione 18 per spaziare l’unità volante 20 e l’aspiratore 11.
In tal modo potranno essere ulteriormente evitate possibili interferenze tra il flusso d’aria generato dai bracci 21 del drone 20 e l’aspiratore 11.
Preferibilmente, il braccio 16 potrà essere movimentabile come un robot cartesiano o antropomorfo.
Altresì, lo stesso braccio 16 potrà essere telescopico.
Opportunamente, quest’ultimo potrà essere alimentato mediante gli stessi mezzi di alimentazione 11’ alloggiati sul drone 20.
Preferibilmente, il movimento del braccio 16 potrà essere comandato dai mezzi di comando 11’’. In tal modo, lo stesso operatore potrà governare l’azione di tutti i dispositivi dei mezzi di rimozione 10.
Secondo un esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo, la testa di aspirazione 18 potrà ruotare attorno all’asse X per incrementare lo spettro di rimozione della sporcizia S.
Opportunamente, la testa di aspirazione 18 potrà essere alimentata dai mezzi di alimentazione 11’ e governata dai mezzi di comando 11’’.
Preferibilmente, il braccio 16 potrà comprendere mezzi di ammortizzazione 16’ per prevenire possibili danneggiamenti al contatto tra la testa di aspirazione 18 e la grondaia G.
Si comprende, tuttavia, che il braccio 16 potrà essere fisso senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Ad ogni modo, per prevenire i danneggiamenti dovuti al contatto tra la testa di aspirazione 18 e la grondaia G, potrà essere previsto un sensore di contatto 10’ indicante l’avvenuto reciproco contatto tra la grondaia G e i mezzi di aspirazione 10, in particolare la testa di aspirazione 18.
Di conseguenza, l’operatore potrà manovrare l’apparato 1 mediante pilotaggio del drone 20 e movimentazione del braccio 16, se movimentabile, mediante i mezzi di comando 23 e 11’’ per rendere efficace l’attività di rimozione.
Secondo un esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo, potrà essere prevista una videocamera 15 posizionata in corrispondenza della testa di aspirazione 18. In questo modo, sarà possibile controllare l’azione di aspirazione dell’aspiratore 11. La videocamera 15 potrà essere alimentata mediante i mezzi di alimentazione 11’. Secondo un ulteriore esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo, i mezzi di rimozione 10 potranno comprendere un macinatore 12 posto in corrispondenza dell’entrata E.
Il macinatore 12 potrà sminuzzare la sporcizia S per coadiuvare l’aspirazione della stessa mediante i mezzi di aspirazione 11.
Opportunamente, il macinatore 12 potrà essere alimentato dai mezzi di alimentazione 11’ e comandato mediante gli stessi mezzi di comando 11’’.
Si comprende, tuttavia, che tale macinatore 12 potrà essere azionato direttamente da terra senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Vantaggiosamente, i mezzi di rimozione 10 potranno comprendere mezzi di raccolta 13, ad esempio una paletta 13, convogliante la sporcizia S nell’entrata E dell’aspiratore 11.
Ancor più vantaggiosamente, i mezzi di rimozione 10 potranno comprendere dei mezzi prensili 14, ad esempio delle pinze 14.
Queste ultime potranno essere atte alla rimozione di detriti e/o materiale, ingombrante di difficile aspirazione.
Opportunamente, le pinze 14 potranno essere alimentate dai mezzi di alimentazione 11’ e comandate dai mezzi di comando 11’’.
D’altra parte, le pinze 14 potranno essere del tipo ad apertura forzata per intrappolare i detriti D, senza necessità di azionamento da parte di un operatore.
Da quanto sopra descritto, appare chiaro che l’invenzione raggiunge gli scopi prefissatisi.
L’invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela dell’invenzione definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un metodo per la pulizia della sporcizia (S), quale fogliame (F) o detriti (D), accumulata in una grondaia (G) avente una parete di fondo (PF) e posizionata ai bordi di un tetto (T) sensibilmente distanziato in altezza rispetto al suolo (L) oppure ad un livello inferiore, il metodo comprendente le fasi di: - predisposizione di un apparato (1) in una posizione di riposo in corrispondenza del suolo (L) oppure di detto livello inferiore, detto apparato (1) comprendendo mezzi di rimozione (10) della sporcizia (S) e un’unità volante (20) fra loro reciprocamente accoppiati; - pilotaggio di detta unità volante (20) per movimentare detto apparato (1) dal suolo o da detto livello inferiore (L) ad una posizione di lavoro in prossimità di detta grondaia (G); - rimozione della sporcizia (S) mediante detti mezzi di rimozione (10); - raccolta della sporcizia (S) rimossa in almeno un punto di raccolta (17), una linea di collegamento fluidico (171) estendentesi fra quest’ultimo e detti mezzi di rimozione (10); in cui il metodo comprende inoltre una fase di convogliamento della sporcizia (S) rimossa lungo detta linea di collegamento fluidico (171).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre una fase di azionamento selettivo di detta unità volante (20) e di detti mezzi di rimozione (10).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta fase di rimozione della sporcizia (S) comprende una fase di aspirazione di quest’ultima verso detta linea di collegamento fluidico (171).
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione precedente, in cui antecedentemente a detta fase di aspirazione della sporcizia (S) avviene una fase di macinazione della stessa, in modo che lungo detta linea di collegamento fluidico (171) sia convogliata sporcizia almeno parzialmente sminuzzata.
  5. 5. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta fase di raccolta della sporcizia (S) rimossa avviene convogliando la stessa in almeno un contenitore di raccolta definente detto almeno un punto di raccolta (17), il metodo comprendo inoltre una fase di prelievo e trasporto di detto almeno un contenitore di raccolta verso un sito di smaltimento.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione precedente, in cui detto apparato (1) comprende detto almeno un contenitore di raccolta in modo che quest’ultimo sia mobile fra dette posizioni di riposo e di lavoro solidalmente a detta unità volante (20), detta fase di prelievo e trasporto dello stesso avvenendo successivamente ad una fase di pilotaggio dell’unità volante (20) da detta posizione di lavoro a detta posizione di riposo.
  7. 7. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta grondaia (G) definisce una prima linea di avanzamento (d1), detta unità volante (20) includendo oppure essendo costituita da almeno un drone (20), durante detta fase di rimozione della sporcizia (S) detta unità volante (20) avanzando lungo una seconda linea di avanzamento (d2) sostanzialmente parallela a detta prima linea di avanzamento (d1) e sfalsata rispetto allo stesso, in modo che il flusso d’aria generato dai bracci di detto almeno un drone (20) non disturbi l’azione di detti mezzi di rimozione (10).
  8. 8. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui i detriti (D) presentano massa tale da impedirne il convogliamento lungo detta linea di collegamento fluidico (171), l’apparato (1) comprendendo inoltre mezzi prensili (14), essendo inoltre prevista una fase di raccolta e rimozione di tali detriti (D) mediante detti mezzi prensili (14).
  9. 9. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre almeno una videocamera (22) posta inferiormente a detta unità volante (20), detta fase di pilotaggio comprendendo inoltre una fase di sorveglianza della zona circostante detta almeno una videocamera (22).
  10. 10. Un apparato per la rimozione della sporcizia (S), quale fogliame (F) o detriti (D), accumulata in una grondaia (G) avente una parete di fondo (PF) e posizionata ai bordi di un tetto (T) sensibilmente distanziato in altezza rispetto al suolo (L) oppure ad un livello inferiore, l’apparato comprendendo: - mezzi di rimozione (10) della sporcizia (S); - un punto di raccolta (17) per la sporcizia rimossa (S); - una linea di collegamento fluidico (171) estendentesi fra detti mezzi di rimozione (10) e detto punto di raccolta (17); - un’unità volante (20) reciprocamente accoppiata a detti mezzi di rimozione (10); - primi mezzi di comando (23) agenti selettivamente su detta unità volante (20) per movimentare l’apparato fra una posizione di riposo in corrispondenza del suolo o del livello inferiore (L) ed una posizione di lavoro in prossimità della grondaia (G); - almeno una videocamera (22) posta inferiormente a detta unità volante (20) per sorvegliare la zona circostante detta almeno una videocamera (22); - mezzi di alimentazione (11’) per alimentare detti mezzi di rimozione (10) e detta unità volante (20).
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